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Il tempio. La nascita dell'Eidos. Ediz. illustrata
Il volume è dedicato alla scoperta di un progetto a quattro mani a opera di Vincenzo Agnetti e Paolo Scheggi, rimasta incompiuta a causa della prematura scomparsa di quest'ultimo, nel 1971. La riproduzione dei disegni preparatori emersi dai due archivi è stata realizzata dall'Istituto Centrale per la Grafica di Roma, che tramite il processo della fotocalcografia è riuscito a rendere la riproduzione fedele e a un'altissima qualità. Gli scritti di Cosima Scheggi e Germana Agnetti, inquadrano il momento di massima collaborazione tra questi grandi protagonisti dell'arte contemporanea italiana, concentrandosi sulla congruenza dei loro linguaggi e delle loro ricerche, fino al loro culmine con il progetto de ""Il Tempio. La nascita dell'Eidos"""". Tali affinità sono inquadrate anche dagli interessanti contributi di Ilaria Bignotti e Bruno Corà, profondi conoscitori dell'opera di Agnetti e Scheggi. L'idea era quella di realizzare un luogo sacro, un contenitore di oggetti linguistici raffiguranti forme primarie del sociale, della soggettività e del potere, correlati alla ricerca artistica e teorica dei due artisti."" -
Gender gap. Ediz. italiana
In occasione del ciclo di incontri ""Il tavolo dell'architetto"""" presso il Museo Novecento di Firenze, viene allestita una galleria di progetti di architettura esclusivamente a firma di grandi progettiste internazionali: Carmen Andriani, Sandy Attia, Cristina Celestino, Izaskun Chinchilla, Maria Claudia Clemente, Isotta Cortesi, Liz Diller, Lina Ghothmeh, Carla Juaçaba, Fuesanta Nieto, Simona Ottieri, Carme Pigem, Guendalina Salimei, Marella Santangelo,Maria Alessandra Segantini, Benedetta Tagliabue, Monica Tricario, Patricia Viel, Paola Viganò e Laura Andreini, curatrice della rassegna - e del catalogo - che propone una riflessione sulla figura professionale delle donne nel mondo dell'architettura. Ogni sezione dedicata a una progettista è introdotta da una riflessione della stessa sulla condizione della donna nel campo dell'architettura e sulle difficoltà riscontrate nella propria carriera: ne emerge un quadro eterogeneo e ricco di spunti sui quali dobbiamo riflettere."" -
Vittorio Messina. Instabilità e incertezza del reale
Vittorio Messina è un artista a cui piace sfidare inafferrabili e sottili inquietudini, praticando installazioni che vogliono spingersi oltre la loro pur oggettiva materialità costruttiva. Laureato alla Facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma, e sempre legato alle forme e ai materiali dell'architettura, Vittorio Messina realizza ""opere che sono per lo più disposizioni di oggetti nello spazio di un cantiere (mentale certo, come un esperimento, ma pur sempre cantiere), tanto è vero che spesso usa lo spazio già dato (site e setting museale, una sorta di impersonale spazio ready-made) per ricavarne all'interno il proprio (dis)habitat che a sua volta si rimette in relazione con quello già dato"""" (Marco Tonelli). L'opera di Messina è un paesaggio evocativo di una forma diversa di linguaggio, un paesaggio contemporaneo che si sovrappone spesso e volentieri a paesaggi esistenti, ai quali viene strappata, come dire, una dimensione facendola propria: la dimensione dell'irrazionale, dell'infondato, dell'inutile."" -
Antonino Bove
Monografia dedicata all'artista siciliano Antonino Bove e alla sua peculiare ricerca sul superamento della morte fisica dell'essere umano. Bruno Corà racconta lo straordinario iter artistico di uno dei più poliedrici artisti contemporanei italiani e la sua ricerca nella sfera del sogno e della morte. Dalla prima metà degli anni '60 inizia a lavorare con la macchina fotografica, producendo stampe e assemblaggi di immagini, scritture e impiegando nella pittura materiali quali cera, catrame, garze, pigmenti vari, ma anche oggettistica e vetro, dando forma a opere investite da una poetica immateriale, psicologica, metapsichica. Tale orientamento si qualifica nel decennio successivo con ricerche di etno-antropologia caratterizzate da interessi sociali, politici e storici, aperti tuttavia alla sfera mistica, utopica, analitica che non disdegna incursioni nell'alchimia, come pure nel sogno. L'ampia area di interessi e azioni che si svilupperà dalla seconda metà degli anni '70 fino agli anni '90 riguarda la sfera temporale e psichica del sogno. Ma il campo di studio che maggiormente ha sempre affascinato l'artista siciliano è il progetto artistico utopico di salvare l'uomo dalla morte fisica, e con lui l'universo stesso. -
Gender gap. Ediz. inglese
In occasione del ciclo di incontri ""Il tavolo dell'architetto"""" presso il Museo Novecento di Firenze, viene allestita una galleria di progetti di architettura esclusivamente a firma di grandi progettiste internazionali: Carmen Andriani, Sandy Attia, Cristina Celestino, Izaskun Chinchilla, Maria Claudia Clemente, Isotta Cortesi, Liz Diller, Lina Ghothmeh, Carla Juaçaba, Fuesanta Nieto, Simona Ottieri, Carme Pigem, Guendalina Salimei, Marella Santangelo,Maria Alessandra Segantini, Benedetta Tagliabue, Monica Tricario, Patricia Viel, Paola Viganò e Laura Andreini, curatrice della rassegna - e del catalogo - che propone una riflessione sulla figura professionale delle donne nel mondo dell'architettura. Ogni sezione dedicata a una progettista è introdotta da una riflessione della stessa sulla condizione della donna nel campo dell'architettura e sulle difficoltà riscontrate nella propria carriera: ne emerge un quadro eterogeneo e ricco di spunti sui quali dobbiamo riflettere."" -
Vittorio Messina. The instability and uncertainty of the real
Vittorio Messina è un artista a cui piace sfidare inafferrabili e sottili inquietudini, praticando installazioni che vogliono spingersi oltre la loro pur oggettiva materialità costruttiva. Laureato alla Facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma, e sempre legato alle forme e ai materiali dell'architettura, Vittorio Messina realizza ""opere che sono per lo più disposizioni di oggetti nello spazio di un cantiere (mentale certo, come un esperimento, ma pur sempre cantiere), tanto è vero che spesso usa lo spazio già dato (site e setting museale, una sorta di impersonale spazio ready-made) per ricavarne all'interno il proprio (dis)habitat che a sua volta si rimette in relazione con quello già dato"""" (Marco Tonelli). L'opera di Messina è un paesaggio evocativo di una forma diversa di linguaggio, un paesaggio contemporaneo che si sovrappone spesso e volentieri a paesaggi esistenti, ai quali viene strappata, come dire, una dimensione facendola propria: la dimensione dell'irrazionale, dell'infondato, dell'inutile."" -
Ali Banisadr. Beautiful lies. Ediz. italiana
Originario di Teheran, Ali Banisadr si è trasferito ancora bambino negli Stati Uniti con i genitori. Restano indelebili nella sua memoria i bombardamenti legati agli eventi bellici che si sono susseguiti a partire dagli anni '70, che traduce in dipinti abitati da una folla surreale di persone che sembrano apparire e svanire nella superficie pittorica. Si tratta di un pandemonio, dove il caos è però ordinato, anche se ogni creatura che abita questo universo non corrisponde nei tratti a personaggi riconoscibili e identificabili, come nella tradizione pittorica del passato. ""Beautiful Lies"""" è una delle opere ispirate a Dante Alighieri esposta nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio ed è stata scelta per dare il titolo all'intera mostra. La """"bella menzogna"""" sotto la quale si nasconde la verità è un'espressione usata proprio dal Sommo Poeta per parlare delle sue opere e dei poemi allegorici in generale, e si adatta perfettamente al lavoro di Banisadr, che con il suo tratto energico e le sue cromie mette in scena il suo mondo privato (e quello universale), fatto di violenza e isolamento, di angoscia e meraviglia, ma anche di memoria e immaginazione."" -
Ali Banisadr. Beautiful lies. Ediz. inglese
Originario di Teheran, Ali Banisadr si è trasferito ancora bambino negli Stati Uniti con i genitori. Restano indelebili nella sua memoria i bombardamenti legati agli eventi bellici che si sono susseguiti a partire dagli anni '70, che traduce in dipinti abitati da una folla surreale di persone che sembrano apparire e svanire nella superficie pittorica. Si tratta di un pandemonio, dove il caos è però ordinato, anche se ogni creatura che abita questo universo non corrisponde nei tratti a personaggi riconoscibili e identificabili, come nella tradizione pittorica del passato. ""Beautiful Lies"""" è una delle opere ispirate a Dante Alighieri esposta nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio ed è stata scelta per dare il titolo all'intera mostra. La """"bella menzogna"""" sotto la quale si nasconde la verità è un'espressione usata proprio dal Sommo Poeta per parlare delle sue opere e dei poemi allegorici in generale, e si adatta perfettamente al lavoro di Banisadr, che con il suo tratto energico e le sue cromie mette in scena il suo mondo privato (e quello universale), fatto di violenza e isolamento, di angoscia e meraviglia, ma anche di memoria e immaginazione."" -
Technoscape. L'architettura dell'ingegneria. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra ""Technoscape"""" che si terrà al MAXXI a partire da settembre 2022 incentrata sul rapporto tra discipline artistiche e scientifiche, oggi più vicine che mai, e sulla conseguente relazione tra tecnica, creatività e consapevolezza sociale. L'architettura, l'ingegneria e le scienze si sono avvicinate e sovrapposte in molteplici occasioni nel corso del XX secolo: dapprima nella fase eroica e poi in quella più matura della diffusione del cemento armato, poi con l'affermazione dei metodi costruttivi hi-tech negli anni '70 e '80 e infine con l'irruzione delle tecnologie a controllo digitale che caratterizzano anche la contemporaneità. Technoscape approfondisce quest'alleanza, rispondendo alla missione del MAXXI di orientare lo sguardo verso il futuro del pianeta e delle discipline che ne modificano lo spazio. Il volume ripercorre il doppio registro espositivo della mostra, affrontando prima il tema di quanto la tecnologia renda l'architettura, l'urbanistica e tutti i saperi che si occupano degli spazi abitati dall'uomo più consapevoli dei propri aspetti tecnicoscientifici e in grado di aprirsi a nuovi filoni di ricerca. In seguito, il focus si sposta sull'ingegneria strutturale, mettendo a confronto gli attuali capolavori con i precedenti storici modernisti e gli apporti di maestri internazionali."" -
On Fire. Ediz. italiana
Catalogo della mostra ""On Fire"""", curata da Bruno Corà e organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Tornabuoni Art, dedicata a un nucleo di artisti e di opere da loro elaborate mediante il più suggestivo degli elementi primari in natura: il fuoco. Il volume segue il percorso espositivo, incentrato sull'opera di alcuni dei maestri internazionali affermatisi nella seconda metà del Novecento che hanno dedicato la loro ricerca a quest'elemento: Alberto Burri, Yves Klein, Arman, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Claudio Parmiggiani. La fiamma, le combustioni e le sue rimanenze (il fumo, la cenere): queste le declinazioni attraverso le quali è indagata la dualità distruttivo-creatrice del fuoco. Un nutrito apparato fotografico testimonia in modo prezioso i diversi approcci degli artisti, attraverso rari scatti dei maestri al lavoro e delle loro opere: dalle combustioni di Burri, all'uso della fiamma a gas di Klein, Arman e Kounellis, al fumo impiegato da Calzolari e Parmiggiani."" -
Technoscape. The architecture of engineers. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra ""Technoscape"""" che si terrà al MAXXI a partire da settembre 2022 incentrata sul rapporto tra discipline artistiche e scientifiche, oggi più vicine che mai, e sulla conseguente relazione tra tecnica, creatività e consapevolezza sociale. L'architettura, l'ingegneria e le scienze si sono avvicinate e sovrapposte in molteplici occasioni nel corso del XX secolo: dapprima nella fase eroica e poi in quella più matura della diffusione del cemento armato, poi con l'affermazione dei metodi costruttivi hi-tech negli anni '70 e '80 e infine con l'irruzione delle tecnologie a controllo digitale che caratterizzano anche la contemporaneità. Technoscape approfondisce quest'alleanza, rispondendo alla missione del MAXXI di orientare lo sguardo verso il futuro del pianeta e delle discipline che ne modificano lo spazio. Il volume ripercorre il doppio registro espositivo della mostra, affrontando prima il tema di quanto la tecnologia renda l'architettura, l'urbanistica e tutti i saperi che si occupano degli spazi abitati dall'uomo più consapevoli dei propri aspetti tecnicoscientifici e in grado di aprirsi a nuovi filoni di ricerca. In seguito, il focus si sposta sull'ingegneria strutturale, mettendo a confronto gli attuali capolavori con i precedenti storici modernisti e gli apporti di maestri internazionali."" -
On Fire. Ediz. inglese
Catalogo della mostra ""On Fire"""", curata da Bruno Corà e organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Tornabuoni Art, dedicata a un nucleo di artisti e di opere da loro elaborate mediante il più suggestivo degli elementi primari in natura: il fuoco. Il volume segue il percorso espositivo, incentrato sull'opera di alcuni dei maestri internazionali affermatisi nella seconda metà del Novecento che hanno dedicato la loro ricerca a quest'elemento: Alberto Burri, Yves Klein, Arman, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Claudio Parmiggiani. La fiamma, le combustioni e le sue rimanenze (il fumo, la cenere): queste le declinazioni attraverso le quali è indagata la dualità distruttivo-creatrice del fuoco. Un nutrito apparato fotografico testimonia in modo prezioso i diversi approcci degli artisti, attraverso rari scatti dei maestri al lavoro e delle loro opere: dalle combustioni di Burri, all'uso della fiamma a gas di Klein, Arman e Kounellis, al fumo impiegato da Calzolari e Parmiggiani."" -
Cent'anni da Principe. Ediz. illustrata
Il volume celebra i cento anni del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Un racconto con sguardo partecipe, a partire dai fasti della Belle Époque, attraverso il Novecento e oltre. Dalle piante progettuali, ispirate ai grandi modelli della Costa Azzurra, alle cartoline d'epoca, fino ai nuovi riconoscimenti delle cinque stelle lusso e ai progetti attuali, tra avanguardia e tradizione. A corredo di una carriera d'eccellenza, ai testi si affianca un nutrito apparato documentale che, partendo da indagini d'archivio, si sofferma su un ricchissimo tesoro di testimonianze d'eccezione, tra dediche di musicisti, attori, sportivi, foto d'epoca, aneddoti e articoli di giornale. Tra le innumerevoli celebrità passate per il Principe di Piemonte, brillano sicuramente quelle legate al mondo del cinema. Un corposo capitolo dedicato analizza il rapporto dell'hotel con il grande schermo, dove da alloggio dei divi diventa vero e proprio protagonista, come in Frenesia dell'estate. Ultima, ma non per importanza, una sezione dedicata al gusto e alla ristorazione, da sempre fiore all'occhiello del Principe: menù storici, premi internazionali, ma soprattutto il racconto di dodici anni come punto di riferimento nella cucina koscher d'eccellenza, in diretto contatto col rabbinato di Roma, per arrivare alle due stelle Michelin attuali. Una selezione accurata di materiale fotografico immerge il lettore nella scoperta, lungo i primi cento anni di quest'eccellenza italiana. -
Cent'anni da Principe. Ediz. inglese
Il volume celebra i cento anni del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Un racconto con sguardo partecipe, a partire dai fasti della Belle Époque, attraverso il Novecento e oltre. Dalle piante progettuali, ispirate ai grandi modelli della Costa Azzurra, alle cartoline d'epoca, fino ai nuovi riconoscimenti delle cinque stelle lusso e ai progetti attuali, tra avanguardia e tradizione. A corredo di una carriera d'eccellenza, ai testi si affianca un nutrito apparato documentale che, partendo da indagini d'archivio, si sofferma su un ricchissimo tesoro di testimonianze d'eccezione, tra dediche di musicisti, attori, sportivi, foto d'epoca, aneddoti e articoli di giornale. Tra le innumerevoli celebrità passate per il Principe di Piemonte, brillano sicuramente quelle legate al mondo del cinema. Un corposo capitolo dedicato analizza il rapporto dell'hotel con il grande schermo, dove da alloggio dei divi diventa vero e proprio protagonista, come in Frenesia dell'estate. Ultima, ma non per importanza, una sezione dedicata al gusto e alla ristorazione, da sempre fiore all'occhiello del Principe: menù storici, premi internazionali, ma soprattutto il racconto di dodici anni come punto di riferimento nella cucina koscher d'eccellenza, in diretto contatto col rabbinato di Roma, per arrivare alle due stelle Michelin attuali. Una selezione accurata di materiale fotografico immerge il lettore nella scoperta, lungo i primi cento anni di quest'eccellenza italiana. -
Design liquido
"Il 30 dicembre 2016, sul """"Corriere della Sera"""", il Maestro del design Enzo Mari pronunciò parole di fuoco nei confronti dell'attuale generazione di designer, definendola """"degradata"""" e incapace di capire """"il significato profondo delle cose"""". Erano frasi pesanti per quei progettisti che lavoravano durante una della più grandi e durature crisi economiche mai viste. Ho provato a capire perché un Maestro di tale importanza sentiva l'esigenza di esprimere opinioni così forti e mi sono posto alcune domande: conosciamo veramente le istanze di quella generazione che stiamo così categoricamente giudicando? Siamo sicuri di stare utilizzando sistemi di lettura adeguati rispetto a quello che la contemporaneità richiede? Forse Mari - come diversi altri - non critica tanto una generazione, ma manifesta una forte insofferenza verso chi propone una visione della disciplina radicalmente cambiata, soprattutto rispetto alla realtà a cui i progettisti del secolo scorso erano abituati. Forse questa """"generazione degradata"""" ha bisogno di essere ascoltata, capita e magari raccontata: ho quindi provato a farlo andando ad incontrare alcuni designer che la rappresentano, parlando con loro e pubblicando quello che avevano da dire.""""" -
Cantina Antinori. Cronistoria della costruzione di un nuovo paesaggio
Il volume racconta il progetto per la cantina Antinori, che si inserisce nello straordinario contesto collinare-vinicolo del Chianti, a metà strada tra Firenze e Siena. La richiesta della committenza è stata quella di valorizzare il paesaggio e il territorio circostante quale espressione della valenza culturale e sociale dei luoghi di produzione del vino. Il tema concettuale del progetto si traduce in un involucro completamente interrato, privo di coperture, di pareti, di strade, di piazzali di parcheggio, secondo un disegno che tenta una difficile ma necessaria riconciliazione tra naturale e artificiale. è proprio il racconto di questa continua ricerca, della doverosa connessione fra architettura e paesaggio, il fulcro attorno al quale ruota l'intero volume. Centinaia di scatti hanno immortalato anni di lavoro in cantiere, raccontando tutte le fasi che hanno reso possibile la realizzazione di questo intervento così lontano dal comune. Questi, insieme a fotografie d'autore dell'opera, disegni tecnici a tutte le scale, testi critici e descrittivi, illustrano il processo progettuale che ha portato alla costruzione di un nuovo paesaggio. Introduzione di Massimiliano Fuksas. -
Antinori Winery. Diary of building a new landscape
Il volume racconta il progetto per la cantina Antinori, che si inserisce nello straordinario contesto collinare-vinicolo del Chianti, a metà strada tra Firenze e Siena. La richiesta della committenza è stata quella di valorizzare il paesaggio e il territorio circostante quale espressione della valenza culturale e sociale dei luoghi di produzione del vino. Il tema concettuale del progetto si traduce in un involucro completamente interrato, privo di coperture, di pareti, di strade, di piazzali di parcheggio, secondo un disegno che tenta una difficile ma necessaria riconciliazione tra naturale e artificiale. è proprio il racconto di questa continua ricerca, della doverosa connessione fra architettura e paesaggio, il fulcro attorno al quale ruota l'intero volume. Centinaia di scatti hanno immortalato anni di lavoro in cantiere, raccontando tutte le fasi che hanno reso possibile la realizzazione di questo intervento così lontano dal comune. Questi, insieme a fotografie d'autore dell'opera, disegni tecnici a tutte le scale, testi critici e descrittivi, illustrano il processo progettuale che ha portato alla costruzione di un nuovo paesaggio. Introduzione di Massimiliano Fuksas. -
Klaus Münch: nel più ampio cerchio, in qualche luogo. Ediz. italiana e inglese
Il volume, a cura di Bruno Corà, ripropone il percorso artistico di Klaus Münch attraverso una selezione del suo operato focalizzandosi soprattutto sull’esposizione tenutasi a Spoleto, in Palazzo Collicola, inaugurata a ottobre 2022.rnrnLa sua opera si muove nel fertile solco tra scultura e pittura, concretizzandosi in un immaginario plastico denso di suggestioni. Prendendo le mosse dagli esempi di Mario e Marisa Merz, Gilberto Zorio, Giovanni Anselmo e confrontandosi con artisti coetanei come Vittorio Messina e Eduard Winklhofer, Münch analizza il complesso rapporto tra creazione e spazio, tra colore e sagoma. La reiterazione e l’attenzione focalizzate sulla forma e sulla sua decorazione, diventano riflessione sull’archetipo, alla sua costante presenza e al suo possibile ruolo di apertura a nuovi mondi e universi. Il nutrito apparato iconografico è accompagnato da contributi testuali di Marco Tonelli, Aldo Iori e dello stesso curatore Bruno Corà. -
L' Europa nel secolo veloce. L'Unione a confronto con il resto del mondo
Se il Novecento è stato l'«età degli estremi» e il «secolo breve», il tempo attuale può già essere concepito come il «secolo veloce» di un mondo che cambia molto rapidamente: basti pensare alla densità dei legami commerciali ed economici, alla questione climatica e ambientale, agli sviluppi geopolitici nei diversi continenti, alla migrazione. È su questi temi che si misura l'Europa e che la dimensione politica dell'integrazione può essere analizzata rovesciando gli schemi consueti. non sappiamo cosa sarà l'Unione europea del futuro; potremmo dire però che l'Europa con ogni probabilità non sarà più la «fabbrica del mondo», non sarà, cioè, il luogo principale della produzione materiale. Potrebbe non esserlo neanche dello sviluppo della nuova immaterialità, o della ricerca di nuove frontiere, siano esse quelle della biotecnologia, dell'intelligenza artificiale, della robotica o quelle della ricerca e dell'attività spaziale e marina. La riflessione che il CeSPI, attraverso questo volume, vuole offrire nasce da questo tipo di considerazioni, raccogliendo analisi e punti di vista sulle tendenze globali in atto. Le contraddizioni del progetto europeo sono alimentate da una serie di fratture sociali e da vecchie e nuove linee di divisione politico-culturali nei sistemi politici. La ricerca è un contributo a più voci per contestualizzare nel futuro il rilancio del processo europeo. Gli autori formano un gruppo di generazioni diverse. Alcuni di loro sono coetanei o quasi di Fabrizia Di Lorenzo, Antonio Megalizzi, Giulio Regeni, Valeria Solesin - nomi divenuti noti purtroppo per ragioni tragiche ma che fanno parte di una generazione che guarda all'Europa e al mondo con curiosità e speranza. È a loro che il volume è dedicato. Non è un caso che l'impegno per cambiare il mondo torni a coinvolgere centinaia di migliaia di giovani nei nostri paesi. Chi crede nell'Europa libera e unita come condizione per il progresso dell'umanità non può che vedere in questo una nuova, forse inaspettata occasione. La strada dell'europeismo nel secolo veloce non smette di essere ripida e difficile. Ma non per questo meno bella e appassionante. -
Sigillo
S'intende l'innocenza, stasera il suolo ci raggiunge, si sospetta della verginità ancora intatta. Amore non so, non voglio sapere se dalla via s'intravede la statua risorta. Un libro di incontri e apparizioni tra le periferie cittadine nella continua, entusiasmante scoperta del mondo e di sé stessa. Anche grazie alla lunga esperienza di insegnamento nelle carceri, in questi versi amici e sconosciuti, poeti e poveri cristi, folli e braccati di ogni genere si aggirano per le strade e vengono colti nella loro essenza. Ed è un verso perentorio, luminoso, folgorante, capace di svelare mondi segreti con la forza di un'epifania, di unire all'improvviso cose che sembravano lontane e ora nella pagina si scoprono sorelle. Il libro si chiude con il poemetto La madre, storia di un aborto che diventa sfida al mondo intero, scommessa sul senso della vita e della morte, prodigio espressivo di una donna, Giovanna Sicari, che ha sempre chiesto tutto alla poesia e alla poesia ha consegnato se stessa. Introduzione di Giancarlo Pontiggia e con uno scritto di Milo De Angelis.