Sfoglia il Catalogo feltrinelli016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5841-5860 di 10000 Articoli:
-
Storia di una capinera
"Storia di una capinera"""" è il primo romanzo di Verga. Pubblicato nel 1871 e scritto due anni prima, tramite una forma epistolare dominata alla perfezione ci tuffa nel cuore pulsante di un'anima prigioniera. Maria, una ragazza costretta dal padre a chiudersi in convento in assenza di qualsiasi vocazione, trova il modo durante una fugace vacanza in campagna di intrattenere con l'amica Marianna una corrispondenza che diviene per lei l'unico modo di dar sfogo ai suoi molti turbamenti. Respirando finalmente un'aria non compressa all'interno delle mura del convento, Maria scopre l'esistenza di un mondo più ampio, più inebriante, più vivo. E, soprattutto, scopre l'esistenza e l'essenza dell'amore, un sentimento che, costretto a nuotare controcorrente, la sconvolgerà per sempre." -
Omnia tempus habent. L'agenda in latino
Omnia tempus habent è un'agenda completamente in latino che puoi cominciare a usare quando vuoi tu: scegli tu l’anno in cui utilizzarla. È un’agenda giornaliera strutturata secondo il calendario romano. I romani avevano quarantacinque giorni di feriae publicae e ventidue giorni di festività singole obbligatorie. Avevano, inoltre, dodici giorni di ludi singoli e centotre di ludi raggruppati su più giorni. Pur volendo considerare che alcune feste non fossero rigidamente osservate o che, in alcuni casi, coincidessero con altre festività, rimane il fatto che circa la metà dell’anno era non lavorativa. I Romani contavano i giorni non in riferimento al mese, ma alle Calende, alle None e alle Idi. Si contavano quanti giorni mancavano alla solennità successiva tenendo conto sia del giorno di partenza che del giorno di arrivo (invece di dire il 12 di marzo dicevano mancano quattro giorni alle Idi di marzo, ossia al plenilunio). Completano l’agenda due appendici, una di regole grammaticali e una di giochi (crucigrammi, anagrammi, rebus e altro), rigorosamente in latino. -
Breve storia di Pompei
Questo libro racconta in breve la stona dl Pompei, dalla preistoria fino all'epoca moderna, delineandone il profilo storico e descrivendone i monumenti più importanti e significativi. Il volume, impreziosito da numerose illustrazioni tratte da incisioni di Sarnelli, Cucciniello, e Zuccacchi Orlandini, si rivolge a studenti, cittadini e turisti curiosi. -
Odissea. In napoletano del Settecento
La traduzione in napoletano di Elvira Garbato dell'Odissea rende vivi e attuali i sentimenti non solo di Odisseo eroe ma anche di Odisseo uomo. E ciò grazie alla scelta accurata degli aggettivi che riescono a penetrare negli anfratti più nascosti dell'animo umano. Quegli aggettivi che la lingua (e non dialetto) napoletana offre: a ciò si aggiunge la bravura della Garbato che non è solo traduttrice del testo ma di esso esegeta. -
Dieci storie di Natale
Dieci racconti di sette grandi scrittori italiani quali sono Luigi Pirandello (""Sogno di Natale"""", """"Un goj"""", """"La messa di quest'anno""""), Grazia Deledda (""""Il Natale del consigliere""""), Francesco Mastriani (""""Il Natale in Napoli""""), Emma Perodi (""""La calza della Befana""""), Matilde Serao (""""Canituccia""""), Carlo Collodi (""""La festa di Natale"""") e Gabriele D'Annunzio (""""Un albero in Russia"""", """"Il tesoro dei poveri"""") con un solo filo conduttore: il Natale."" -
La filosofia del tressette. Sulle regole del gioco del mediatore, del tressette e dello scopone. Ediz. illustrata
Dopo una nota del filosofo Giuseppe Cacciatore, accademico dei Lincei e giocatore da sempre di tressette, sulla filosofia alla base del gioco del tressette si riportano in appendice gli scritti di chi da sempre è evocato come “maestro” del gioco del tressette, dello scopone e del gioco del mediatore, il misterioso Chitarrella con il suo ""De regulis ludendi ac solvendi in mediatore et tresseptem"""", in latino maccheronico, e la traduzione ottocentesca in napoletano di Luigi Chiurazzi """"Rèvole de jocare e pavare lo mediatore e lo tressette de llo sio chitarrella"""". Il volume contiene numerose tavole fuori testo sulle carte da gioco napoletane dell'Ottocento."" -
Enrico Nicodemo Arcivescovo di Bari. Gli anni da giovane sacerdote a Vallo della Lucania
Come ricostruisce il Morra, i rapporti tra diocesi di Vallo e mons. Nicodemo non cessano con la consacrazione episcopale, anzi possiamo dire che dureranno tutta la vita e nel saggio vengono riportati gli episodi più significativi. Durante i quasi trent'anni di episcopato, mentre si moltiplicavano gli incarichi per numero e importanza, egli prestò sempre attenzione alle vicende di Vallo e di Policastro, soddisfatto di commentare positivamente i loro sviluppi civili e religiosi. Le due diocesi erano rimaste nel suo cuore, entrambe in tempi e modi diversi, culle del suo episcopato. Questo saggio consente al Cilento e alla sua struttura ecclesiastica ed ecclesiale di conoscere la vicenda personale di un prete profondamente calato nel contesto sociale. Alla riconoscenza della popolazione dovrebbe ora rispondere anche l'impegno del clero a riflettere sul suo insegnamento e a considerare il suo disegno pastorale per trarre spunti da adattare all'attuale congerie. Manlio Morra si è laureato presso l'Università degli Studi di Salerno, dove ha seguito la Scuola di Specializzazione in Ricerche Storiche. -
Coco optimo. Cuochi, briganti e brigate di cucina nell'antica Roma
È allegro, indefinito e caotico, il mondo dei cuochi nella Roma Imperiale. Furfanti geniali e creativi, controllati a vista dai ricchi patrizi che li prendevano 'a nolo' al mercato, erano ricercati e temuti e, nell'arco dei secoli, sono stati gli artefici invisibili di quelle celebrate bontà che noi oggi consideriamo ardite mescole. Quello dei Romani è un gusto per palati assai diversi dal nostro: noi siamo troppo abituati a cibi sorprendentemente estranei alla nostra terra, per apprezzare gli intingoli che mandavano in visibilio i Romani, per cui anche la sola capacità di versare la giusta quantità di garum nelle vivande, era un'arte. Per gli storici sembra quasi che i romani passassero la loro vita a tavola: li rappresentano come ghiottoni insaziabili, ma in realtà fino a sera facevano quasi a meno di mangiare e, per secoli, apparecchiarono le mense solo a giornata finita. Va chiarito che protagonista di queste pagine è una categoria professionale, anche se il nostro racconto inevitabilmente attingerà informazioni dalle fonti che si soffermano sui grandi mercati dell'Impero, dove era possibile reperire i cuochi più ricercati e in grado di lavorare i generi alimentari più rari. -
Ho visto i ricci fare la raccolta delle mele
Sono in pochi a sapere che, durante la prigionia, alcuni tra i più bei racconti dei Grimm furono tradotti da Antonio Gramsci, con la mente rivolta ai figli nipoti e ai suoi figli che non aveva più visto da quando avevano l'uno due anni e l'altro due mesi. Ventiquattro fiabe che chiamava ""novelline elementarissime"""", alle quali lavorava per amore, per combattere l'abbrutimento carcerario e perfezionare lo studio della lingua. Le lettere ai figli raccolte in questo volume rivelano la dimensione più intima e pedagogica di uno dei più importanti pensatori del ventesimo secolo. Gramsci era un padre che discuteva con i piccoli dei grandi scrittori, in particolare di Puskin, Gorki e Tolstoj in quella maniera dimessa e naturale che hanno le famiglie abituate a farne argomento di vita. Molto commovente la lettera in cui raccontava in riflessivo dettaglio le sue ventiquattro ore in una cella di tre metri per quattro e mezzo."" -
Sulla liturgia della parola. Meditazioni per la comunità parrocchiale
"Sulla liturgia della Parola. Meditazioni per la comunità parrocchiale"""" è una risposta alle sollecitazioni di papa Francesco a considerare la Bibbia il libro del popolo di Dio, non un testo per pochi privilegiati, un invito ad aprire la mente per comprendere le Scritture, soprattutto il Vangelo. San Girolamo asserisce che ignorare il Vangelo significa ignorare Cristo, perciò il Pontefice ha istituito la Domenica della Parola, fissandola alla terza del Tempo ordinario: una opportunità per riflettere sul fatto che la fede biblica si fonda sulla Parola viva, non su un libro. Nella lettera apostolica """"Aperuit illis"""" Francesco ne spiega le finalità: riflettere sul mistero pasquale: «cioè, secondo il progetto eterno del Padre, Gesù doveva patire e risuscitare dai morti per offrire la conversione e il perdono dei peccati; e promette lo Spirito Santo che darà... la forza di essere testimoni di questo Mistero di salvezza»." -
Napoli ad occhi aperti
Il volume intende ripercorrere, in forma antologica e in una veste destinata al grande pubblico, uno spaccato del percorso che la letteratura e il dibattito politico italiano di fine Ottocento hanno dato relativamente alla definizione dell'identità geografica e culturale di Napoli e del Mezzogiorno come territorio di frontiera e realtà problematica, su cui si sperimentavano i limiti di un intervento ancora tutto da sviluppare da parte del nuovo Stato Unitario. L'origine del dibattito si fa risalire al libro dello storico Pasquale Villari Lettere meridionali (1875): il meridionalismo di Villari, indubbiamente nutrito di una forte dimensione analitica, di una volontà di disamina dei problemi di un mondo arcaico in termini sociali ancor prima che economici, fece scaturire l'idea di una nuova testualizzazione della città che condusse, per sollecitazione e sostegno dello stesso studioso, alla pubblicazione della Miseria di Napoli (1877) di Jessie White Mario, singolarissima e spesso misconosciuta documentarista inglese, e di Napoli a occhio nudo (1878), opera ben più nota del verista toscano Renato Fucini. -
Quattro novelle
Scrittrice tra le più significative della grande e prestigiosa tradizione narrativa britannica dell'Ottocento, Elizabeth Gaskell (1810-1865) riuscì del pari nella composizione del romanzo di grande respiro, come Mary Baston (1848), North and South (1855), Sylvia's Lovers (1863), e del racconto breve, come testimoniano le quattro novelle che qui si propongono alle lettrici e ai lettori italiani, e nelle quali non si sa se ammirare di più l'armoniosità del ritmo narrativo, la capacità di delineazione del personaggio o il controllo dell'intreccio narrativo. -
Le amanti: La grande fiamma-Tramontando il sole-L'amante sciocca-Sogno di una notte d'estate. Ediz. integrale
Quattro racconti in cui la Serao esplora i rapporti di coppia. Quattro storie in cui i rapporti di coppia non sono mai deteriorati da un solo evento, ma da una serie di fattori e hanno come tratto distintivo il protrarsi nel tempo, anche in presenza di un accadimento prorompente più o meno destabilizzante quale la scoperta di un tradimento. Un malessere che dura nel tempo e, nonostante il desiderio di cambiamento, i tentativi di risolvere i problemi non hanno mai un esito positivo ma si trasformano in dinamiche ripetitive che alimentano il problema anziché risolverlo, facendo crescere così lo stato di disagio, di pesantezza del clima relazionale. Ed è in questa fase che uno dei due, o entrambi, cerca un aiuto esterno facendo capitolare il tutto: solo in pochissimi casi questo aiuto riesce a riportare indietro il tempo. -
Gli otto giorni di Didimo. La ricerca, i ricordi, il memoriale
La fronte corrucciata del Tommaso di Caravaggio è un'icona che evoca ondate di pensieri, domande, crisi esistenziali, rifiuti e rincontri dell'uomo affascinato dal mistero di Gesù di Nazareth. L'Autore si sente partecipe di questa esperienza, al punto da considerarsi veramente un gemello dell'apostolo. Perciò, novello Didimo, intraprende un pellegrinaggio a ritroso per trovare la risposta al suo interrogativo: chi è stato, anzi, chi è il Cristo? La ricerca si concentra in otto giorni, che rappresentano l'intervallo di tempo dalla prima apparizione del Risorto, quando Tommaso era assente, alla seconda, durante la quale egli riconosce di aver colpevolmente dubitato del suo Maestro per non averne saputo comprendere fino in fondo gesti e messaggio. Nel corso della sua ricerca Tommaso dialoga con gli altri discepoli e analizza gli episodi che i Vangeli tramandano. Per ricostruire il dramma interiore di un uomo e la reazione di una piccola comunità di discepoli, i quali riacquistano fede e fiducia nel Figlio dell'uomo, si immaginano personaggi e si trascrivono dialoghi che trovano però un sostanziale fondamento su quanto la Chiesa da sempre ha insegnato, a partire dal ruolo di Maria come corredentrice, perché conferma la progressiva acquisizione di conoscenze da parte del collegio apostolico. -
Più di ogni altra cosa dormiamo. Miti, storia e tecnologia del sonno
Il sonno, insostituibile processo fisiologico dell'uomo e inesauribile fonte di ispirazione culturale per l'umanità, è stato il fil rouge di una due giorni di approfondimento scientifico dell'Università degli studi di Salerno presso il Parco Archeologico di Paestum, l'antica Poseidonia fondata dai coloni greci tra il VII e il IV secolo avanti Cristo. Dagli interventi nel corso dell'evento, stimolato e promosso dalla Rinaldi Group - azienda leader in Italia nel settore della produzione di sistemi per il riposo - nasce il volume Più di ogni altra cosa dormiamo, con l'obiettivo di condividere e diffondere la conoscenza sul sonno discutendone in termini di iconografia e rappresentazione, ambiente e cultura materiale, medicina e salute. L'elemento che più di ogni altro caratterizza il volume è l'aver messo insieme studiosi di diverse discipline al fine di rappresentare, attingendo ad una sì ricca tavolozza di colori, una varietà e una profondità di sfumature su un argomento che sempre più appare trasversale alla vita di ciascuno di noi. Argomenti del volume sono i dispositivi del sonno nell'antichità, le più moderne tecnologie e i nuovi materiali per il comfort del sonno, la medicina e i disturbi del sonno, così come le rappresentazioni del sonno e del sogno nella letteratura greca e romana. -
Futurvesuvio. Futurismo e futuristi in Campania 1910-1924
L'autore, a distanza di tre decenni, rilegge le vicende e i protagonisti del Futurismo in Campania, disegnando una traccia storico-critica che, dalla ""serata futurista"""" tenutasi al teatro Mercadante, nel 1910, va alla mostra del 1914, allestita nella galleria napoletana di Giuseppe Sprovieri, al Manifesto futurista di Boccioni ai Pittori Meridionali, apparso sulla rivista Vela latina, nel 1916; dai soggiorni tra Napoli, Capri e Positano di Depero e Prampolini, sul finire del decennio, alla """"serata"""" salernitana del settembre del 1922. Ai saggi, che ricostruiscono in chiave diacronica un profilo delle vicende, degli attraversamenti e delle presenze futuriste in area campana, fa seguito un'antologia di testi e di documenti complementari alla prima parte del volume."" -
C'era una volta storybrooke. Quattro lezioni di Semiotica del testo
Pensato per la didattica dei corsi di Semiotica e Semiotica del testo, il volume sviluppa alcune nozioni teoriche utili a descrivere un testo narrativo audiovisivo. Per esemplificare la trattazione sarà presa in esame la serie televisiva Once upon a time (C'era una volta). Nelle quattro lezioni verranno introdotti i principi base della narrazione e della verosimiglianza, il ""Viaggio dell'Eroe"""", la traduzione intersemiotica, il """"quadrato semiotico"""" e gli archetipi dei personaggi."" -
L'arte della persuasione. Marketing della politica e retorica greca
Esiste un’arte della persuasione per il demos contemporaneo? Tra i tanti motivi di crisi della democrazia, c’è anche quello della costruzione del consenso in epoca di disintermediazione, di comunicazione sulla rete e sui social, di diffusione inquietante di fake news e di odio. Eppure in Grecia, duemilacinquecento anni fa, era nata una teoria della persuasione politica basata sul logos, sulla conoscenza, ma anche sulle emozioni e sulle virtù del politico: la retorica. Il testo esamina, con un approccio innovativo, il tema del marketing della politica – cioè la retorica moderna – confrontandolo con il pensiero dei sofisti, di Platone, di Aristotele. L’obiettivo è quello di costruire una nuova teoria della persuasione che abbia nel logos, nella ragione, il suo centro e il suo obiettivo. -
Aspettando la vigilia. Dieci racconti di Natale
Dieci racconti di dieci grandi scrittori italiani quali sono Camillo Boito (Notte di Natale), Contessa Lara, alias Evelina Cattermole (Miracolo di Natale), Emilio De Marchi (Due scarpe vecchie), Carlo Dossi (Il Natale), Evelyn, alias Evelina Franceschi Marini (Strana vigilia di Natale), Luigi Pirandello (Natale sul Reno), Marchesa Colombi, alias Maria Antonietta Torriani (Chi prima non pensa in ultimo sospira), Cordelia, alias Virginia Tedeschi Treves (Da un Natale all'altro), Giovanni Verga (Il Carnevale fallo con chi vuoi, Pasqua e Natale falli con i tuoi), Luciano Zuccoli (Il Miracolo), sempre con un solo filo conduttore: il Natale. Nell'intreccio di significati e codici stilistici che danno forma alla nostra antologia di racconti, la Vigilia di Natale impregna di sé l'intera narrazione, illuminandosi secondo le sfumature della poetica di alcuni scrittori dell'età del Realismo e del primo Novecento. Piccoli racconti, o appena un po' più estesi, disseminati come tanti cortesi e miti inviti a soffermarsi e a pensare ad una ricorrenza che sempre più, nelle nostre società, indossa gli stessi abiti della crisi dell'umano. -
Le filosofie del soggetto. Saggi su etica, storicità e comunità
Dalla psicologia all'antropologia filosofica, dall'etica alla storia della filosofia i contributi di questo volume consentono di gettare uno sguardo sulla laboriosa attività di Cantillo, contrassegnata dal continuo confronto con i suoi principali punti di riferimento teorici (Hegel, Jaspers, Troeltsch, Dilthey, Cassirer, Rosmini, Piovani, Masullo, Guardini) e dalla delineazione di nuove e originali prospettive di ricerca. Due appaiono le linee principali, tra loro strettamente correlate, che Cantillo sviluppa in questi suoi lavori: da un lato il tema della soggettività, dall'altro quello di un'etica attiva in grado di costruire una comunità.