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Cronache delle terre mutate
In un futuro lontano, una guerra nucleare ha spazzato via l’antica civiltà. Il mondo, però, si è presto adattato alla nuova Età, cambiando la sua morfologia e trasformando gli esseri viventi. Bombe e potenti armi, andate già perdute, hanno formato crateri, innalzato la terra in montagne, desertificato zone e prosciugato laghi, deviato fiumi e creato boschi a discapito delle zone urbane, ormai abbandonate. A seguito di quegli eventi, hanno iniziato a nascere bambini sempre più malformati, mutati, fino a quando queste alterazioni si sono stabilizzate in tratti tipici, definendo una nuova razza: gli Abarimoni. Diversi dagli Umanidi, discendenti diretti degli uomini, combattono questi ultimi e li schiavizzano, convinti della loro inferiorità nel nome di Salmace, un dio-dea che ha esaltato il nuovo gene come marchio dei prescelti. Ma i tempi cambiano e una minaccia sconosciuta incombe sulle rovine di un’era che vede il suo tramonto; Umanidi e Abarimoni dovranno ben presto fare i conti con la dura realtà che vede entrambe le loro razze in pericolo. Non si è mai al sicuro quando si lotta per la sopravvivenza e la vita umana inizia finalmente ad avere tutt’altro valore. -
Zachar
Cresciuto per diventare un assassino tra i migliori, Zachar non esiste per l’anagrafe russa. È un uomo avvolto nel più completo mistero, senza famiglia e senza alcuna morale. L’unico obiettivo: far parte della Tambovskaja, la temibile mafia di San Pietroburgo. È una donna a far crollare i suoi propositi, figlia di un capo mafioso che lui stesso è stato pagato per uccidere. Mariana non è che una ragazzina ingenua e vergine quando le loro strade si incontrano e Zachar cede al richiamo della sua bellezza, imponendole una notte di passione che entrambi faticheranno a dimenticare. Lei è tutto ciò da cui lui fugge, ma il desiderio di possederla lo porta a compiere scelte prive di qualsiasi logica, facendogli correre rischi inutili per la sua vita. Eppure Mariana non scappa, lo affronta, sembra volere davvero tutto ciò che lui rappresenta, nonostante la crudeltà e il dolore che lo segnano ormai da tempo. Nell’animo di un uomo si agita l’impulso di una violenza sopita; nel cuore di una donna il desiderio di domare la bestia che è in lui. Zachar e Mariana cadono così in una spirale di desiderio che non riusciranno più a fermare a discapito di loro stessi. -
Richelieu. La storia dell'uomo che cambiò la Francia
Spesso invisa alla Storia, ma anche alla Letteratura, la figura del cardinale Armand-Jean du Plessis de Richelieu ha subito nel corso degli anni una damnatio memoriae da parte dei suoi successori, fino ad arrivare a una distruzione materiale di ciò che riguardava la sua vita. Il ruolo che l’uomo ha svolto per la Francia ha avuto, però, tanta risonanza da superare i secoli e affascinare l’immaginario contemporaneo di chi ha saputo leggere tra le righe e tornare a valorizzare un’esistenza vissuta al servizio della Francia, un Paese che senza Richelieu non sarebbe la Potenza europea che è attualmente. Fin da bambino Armand-Jean sviluppò attitudini notevoli, se si considera la sua salute cagionevole, e, durante il corso della vita, non ha mai sottovalutato questioni come l’igiene e la povertà, trascurabili invece per i suoi contemporanei. Questo romanzo vuole essere un omaggio attendibile storicamente a colui che ha sempre lottato per dimostrare che una politica ben fatta pone un Paese in condizione di superare ostilità interne alla nazione e che, insolito ma non meno importante, l’amore per i gatti può aiutare a salvare l’anima. -
Greta e i ladri della luce. Ediz. ad alta leggibilità
Da quando è uscita dall’orfanotrofio, Greta vive con gli antipatici genitori affidatari, che la trattano come una piccola serva. La stanza in cui dorme è buia e spaventosa, perciò Greta vorrebbe una lampada da accendere quando ha paura. Nessuno però la accontenta, quindi decide di arrangiarsi: un giorno entra da sola in uno strano negozio di lampade, il cui proprietario è un burbero signore. Ben presto, Greta scopre che il negozio nasconde loschi traffici, in cui lei stessa si troverà coinvolta: una famiglia di ladri che di notte, a bordo di un maggiolino giallo, ruba le Energie di oggetti antichi. Insieme all’abile ladruncola Rubin, al vecchio Corno, a Nonna Lù, e ai gemelli Karl e Mark, entrerà in un mondo sconosciuto, fatto di avventure, magie, colori, segreti. Potrà una banda di ladri diventare la sua vera famiglia? Età di lettura: da 9 anni. -
Tsunami
1858, scoperta dell’aldilà. L’umanità rischia l’estinzione, quando Christopher Arkell, chimico e sciamano, viaggia attraverso le nazioni in rovina per studiare l’altro lato e la sua influenza sul mondo. Ha inizio l’epoca delle Guerre del Silenzio, episodi di suicidi collettivi, crisi esistenziale e crollo dei governi. La civiltà appassisce e sembra destinata a morire. 1912, rubata la Salma Sacra di Cernatia. Ishmael Faust non riesce a dormire. Soffre di insonnia e attacchi di panico, sopravvissuto a un incidente che gli ha cambiato la vita. Si alza ogni mattina prima dell’alba e trova pace solo nel fumo delle sigarette e nelle visite dalla sua psicologa. Una sera si lascia trascinare in un ristorante dove assiste al concerto di una pianista e cade in un mare oscuro, senza fondo, dove l’acqua si insinua nelle vene e il corpo è pervaso da una pace ultraterrena. D’un tratto, però, viene consumato da fiamme ardenti come l’inferno. -
I brevetti italiani sugli strumenti musicali. Elenco sintetico dal 1855 al 2018 con il testo integrale dei brevetti sugli strumenti a fiato
Questo volume comprende la lista il più possibile esaustiva dei brevetti che riguardano il campo degli strumenti musicali concessi in Italia fino alla fine del 2018 e include, oltre ai brevetti relativi alle diverse tipologie di strumenti musicali, anche quelli sugli accessori, sugli ausili didattici, sulle tecnologie e i procedimenti per la produzione di strumenti, sulle componenti ed i sistemi elettronici e digitali utilizzati nella fabbricazione di strumenti musicali e su altri argomenti correlati. Tutte queste diverse tipologie sono state incluse nella classe ""Strumenti musicali"""", con diverse varianti terminologiche legate al periodo di pubblicazione, come specificato nel seguito, nei bollettini che elencavano tutti i brevetti concessi."" -
Musica presente. Tendenze e compositori di oggi
"Musica presente"""" non significa solo musica del tempo corrente ma anche musica consapevole e testimone del proprio tempo. Chi sono i compositori e cosa scrivono? Essi si situano nel cono d'ombra della visibilità della cultura pop, anche se molti di loro intrecciano un dialogo con il maistream, con la musica da film, radiofonica e documentaristica che sono diventate sempre più importanti, con l'elettronica che permea ogni più piccolo angolo, con la musica psichedelica e col progressive, col jazz, al quale, in questo libro ricco di informazioni, sono dedicate molte pagine, segnalando i musicisti che si sono messi in evidenza. Una riflessione è riservata anche al rock sperimentale. Con quale metodologia si affrontano le musiche di oggi? Si esaminano i nuovi concetti di musica inclusiva, di area stilistica, di Ipermoderno e di ermeneutica musicale. L'Autore riflette su cosa può significare fare ricerca dopo le avanguardie e sulla rivalutazione dell'ascolto, sul pubblico e sul neo-romanticismo, facendo spesso ricorso alla stessa voce dei compositori, con le loro testimonianze dirette e di prima mano." -
Ludwig van Beethoven. 26-29 marzo 1827
Il 26 marzo 1827 si spense a Vienna Ludwig van Beethoven. Tre giorni dopo si celebrarono le sue esequie, cui partecipò una folla sterminata. Questi due concatenati avvenimenti, con tutto ciò che li accompagnò e li seguì, sono l'argomento del presente volume: cosa accadde esattamente nei giorni che vanno dalla morte alle esequie del compositore? Che reazioni suscitò la scomparsa nella sua cerchia di familiari e amici? Quali aspetti del Beethoven uomo e compositore emergono da cronache e commenti privati? Cosa scrissero giornali e riviste? Quali composizioni vennero, per lo più, menzionate? -
Musica-Colore-Tratto. Vierne, Reger, Kandinsky, Escher
Musica-Colore-Tratto è un percorso epistemologico, una volontà di tentare di comprendere la musica non come realtà a sé stante, bensì in relazione ad altre fonti del sapere che, in qualche modo, le si possano affiancare: sia per la ricerca di un kantiano tutto-insieme-connesso, sia per una pretesa hegeliana di un pensiero umano tricotomico. La volontà di chi scrive è quella di far trasparire un’involontaria logica che permea l’idea umana generale (a prescindere da ciò in cui essa si cimenti) e di ribadire il forte teleologismo nel quale essa trova i suoi limiti. Pittori o litografi come Kandinsky o Escher ne erano ben consci, se arrivarono, tra i loro aforismi, ad affermare che ""il colore è come la musica"""", o """"adoriamo il caos perché amiamo produrre l’ordine""""."" -
La didattica del partimento. Studi di storia delle teorie musicali
Questo volume nasce da un'esigenza: fare il punto della situazione dello stato degli studi musicologici sulla didattica del partimento (la cui pratica discorsiva è oggi assodata e consolidata) e più in generale della composizione in Italia e in Francia fra Settecento e Ottocento e riproporre alcune indagini concepite a partire dagli anni '80 del secolo scorso a tutt'oggi con l'obiettivo di verificare quanto tali studi siano ancora attuali e quanto necessitino di aggiornamento, rimodulazione e nuovo inquadramento, tenendo conto del fatto che tali indagini hanno preso l'avvio nell'era predigitale. Il titolo del volume, La didattica del partimento, ricalca quello di un saggio pubblicato nel 1993 che ha proposto all'attenzione della comunità degli studiosi un concetto, un modello, una tipologia di insegnamento, uno stile di apprendimento invalso nei conservatori napoletani a partire dal xvii secolo. Da Napoli le indagini si sono estese gradualmente, proficuamente e senza soluzione di continuità ad altre 'piazze' d'Italia e d'Europa. Le tappe della disseminazione progressiva dell'attenzione e dell'interesse possono essere descritte in sintesi seguendo un filo costante. -
Annuario della critica musicale italiana 2020
Nelle settimane della grande apprensione per le sorti immediate e future di tutto lo spettacolo dal vivo, presentare la terza edizione dell'""Annuario della critica musicale italiana"""" non è un gesto schivo. Il volumetto (si) prende il valore e l'onere di essere, nel suo piccolo di libro per contenuto non generico, una sfida e un auspicio. Ribadisce che la presenza e azione di disturbo-proposta critica è una delle assunzioni di responsabilità e delle funzioni basilari dell'Associazione nazionale critici musicali. Nel momento in cui le riaperture di teatri e le riemerse occasioni musicali pubbliche sono accompagnate dal molesto sottofondo di fosche previsioni sulla sostenibilità di tutto il settore, reso fragile e attaccabile dalla mancanza di una legge organica e di un sistema di tutela finanziaria e sociale adeguato, il coraggio e lo sforzo che testimonia l'edizione dell'Annuario vogliono essere più dell'assolvimento di un impegno preso tre anni fa nei confronti dei colleghi, della piccola società giornalistica dei professionisti dell'informazione culturale, delle istituzioni musicali che hanno fornito la «materia» base, e dei lettori."" -
Metamorfosi laterali. Migrazioni di drammaturgie e soggetti nell'opera italiana tra Sette e Ottocento
Crocevia del teatro internazionale, nei decenni tra Sette e Ottocento l'opera italiana ridefinisce profondamente la propria drammaturgia: indaga nuove situazioni sceniche, metabolizza soggetti e modelli teatrali più disparati, li restituisce alle principali capitali europee in nuove forme sonore. Il trapianto da un sistema formale ad un altro genera metamorfosi che dilagano nei due sensi: mutano i soggetti narrativi e drammatici assimilati mentre definiscono nuove idee di musica scenica e di rappresentazione in musica. Non era stato un percorso lineare perché metteva in discussione convinzioni radicate, modelli mentali inconsapevoli, pratiche sociali vischiose e resilienti. Come spesso accade nelle vicende storiche, l'esito fu l'impredicibile risultante di energie differenti, la riflessione teorica ed estetica da una parte e la pratica quotidiana della bottega artistica di compositori, cantanti, librettisti dall'altra; talora assommate, talvolta divergenti, comunque con ordini di priorità diverse. -
L'operetta parigina a Milano, Firenze e Napoli (1860-1890). Esordi, sistema produttivo e ricezione
A partire dalla primavera del 1866 un'improvvisata troupe di comici e saltimbanchi proveniente dalla Francia tocca le principali piazze italiane, proponendo ogni sera, nel suo piccolo teatro di legno, le nuovissime (per l'Italia) operette buffe di Offenbach e Hervé. Il successo è dirompente, e l'operetta parigina si impone ben presto come uno dei generi prediletti dal pubblico italiano. La sua ampia diffusione comporta non solo una riconfigurazione della geografia sociale dei teatri, ma, più in generale, nuove modalità di produzione e consumo della spettacolarità. Il libro ricostruisce gli esordi (1860-90) dell'operetta parigina a Milano, Firenze e Napoli, le città d'importanza strategica nell'affermazione del genere, evidenziando le diverse modalità di produzione e di adattamento ai contesti locali, nonché le reazioni da parte della critica e del pubblico. -
Direttrici senza orchestra
“Direttrici senza orchestra” può sembrare un titolo pessimistico e irrealistico. Certo, se prendiamo come riferimento il passato, non possiamo lamentarci: donne sul podio se ne vedono sempre di più. Il fatto che in relazione a un secolo fa le cose vadano meglio, non significa però che la situazione sia rosea in senso assoluto. Di tutti i diplomi in direzione d’orchestra rilasciati dal 2000, appena un centinaio (circa il 16%) sono stati conseguiti da donne; di queste sembra che davvero poche intraprendano la carriera: solo una direttrice italiana compare nei programmi delle fondazioni lirico sinfoniche per la stagione 2019/2020. Si potrebbe pensare che non dovremmo perdere tempo su questi dati: evidentemente le donne sono poco interessate alla direzione d’orchestra. Possiamo però davvero accontentarci di questa risposta e sorvolare sulle implicazioni culturali che guidano il nostro modo di pensare, di giudicare e di scegliere un percorso di studi o una professione? -
Bruno Maderna. La musica e la vita
La letteratura su Bruno Maderna è ricca di contributi, soprattutto in italiano ma anche in francese, inglese e tedesco; in genere si tratta di scritti su composizioni particolari o su aspetti del suo stile dedicati agli specialisti del settore. Il presente volume intende invece rivolgersi a un pubblico più largo cercando di illustrare non solo la sua musica, ma anche i fatti principali della sua vita (1920-1973). Nel progetto biografico siamo stati guidati inizialmente dalle vicende legate alla sua notorietà di bambino prodigio, indi dal calendario delle sue composizioni, della sua attività di docente in corsi internazionali per la Nuova Musica e delle sue esecuzioni come direttore d'orchestra. Nel secolo scorso la sua fama di compositore era affidata alla presenza delle sue opere in tutti i festival internazionali e quella di direttore era alla base dei suoi continui spostamenti in Europa, ma anche negli Stati Uniti, in Giappone e in Persia. -
«Qui m'ascolta o m'uccidi». La rappresentazione della persuasione nelle opere da Mozart a Puccini
Il libro focalizza l'attenzione su un aspetto inedito del grande repertorio operistico (in particolare italiano, francese, tedesco) da Mozart a Puccini, legato alla sua essenza di discorso pubblico e all'influenza nella formazione dei cittadini, nella creazione di strutture di pensiero e di comportamento collettivi attraverso forme di persuasione indirette. L'autrice esplora in particolare le scene di persuasione - costruite come ""lunghi discorsi"""" retorici e scambi dialettici fra i personaggi. In esse emergono le asimmetrie comunicative e sociali che rimandano a differenze culturali, alla lettura del mondo offerta dagli autori. Tali scene, inoltre, mettono in luce come avviene, che cosa determina il cambiamento nel personaggio-interlocutore quando trasforma la propria disposizione e accetta la proposta altrui. La rappresentazione della persuasione rivela la fiducia nel confronto, nella qualità e nelle modalità di comunicazione, i nodi e i conflitti legati al periodo storico-politico dei diversi Paesi considerati, nonché il valore assegnato alle tecniche deputate a ottenere la persuasione, nell'epoca in cui si formano le moderne democrazie e il concetto di opinione pubblica."" -
Le Sonate per pianoforte di Beethoven. Genere, forma, espressione. Vol. 7
Le Sonate per pianoforte di Beethoven si collocano in un punto di svolta fondamentale, svolta che, come in un fenomeno di retroazione, è stata da loro stesse provocata. La prima parte di questo libro delinea una ""ecologia"""" della sonata per pianoforte, cercando di avvicinarsi al modo in cui Beethoven e i suoi contemporanei pensavano e vivevano questo genere musicale. La seconda parte è una introduzione alla studio della teoria della forma che è nata intorno alle Sonate di Beethoven, vista sia nelle fonti storiche, sia nelle recentissime teorie sulla forma classica. La terza parte approfondisce gli aspetti legati al loro significato come l'approccio ermeneutico, la teoria dei topoi, e aspetti di prassi esecutiva storicamente informata. Questo libro mette a disposizione di musicisti e studenti di musica, così come agli ascoltatori e frequentatori di concerti che desiderano un ascolto consapevole e aggiornato, una sintesi di decenni di ricerca musicologica, permettendo al lettore di ricavarsi un proprio percorso analitico e interpretativo in questo corpus così imponente da aver cambiato per sempre la storia della musica."" -
Nella bottega del liutaio. Storia e tecnologia costruttiva degli strumenti a pizzico e ad arco
Questo volume tratta della storia e dell'evoluzione della tecnica costruttiva degli strumenti musicali ad arco e a pizzico dal medioevo all'epoca moderna rivolgendosi agli studenti dei corsi accademici di università e conservatori ma anche a tutti coloro che, da semplici amatori, si interessano al mondo della liuteria. Sono prese in esame le famiglie dei liuti e delle chitarre così come delle viole da gamba e da braccio (tuttora costruiti nelle botteghe dei liutai) senza tralasciare i rispettivi (e a volte problematici) 'antenati' o i 'nipoti e pronipoti', a volte un po' bizzarri. Proprio gli strumenti sono i veri protagonisti considerati nella loro fisicità ed evoluzione storica e tecnologica e per questo motivo il volume non approfondisce, se non in particolari casi, né la storia e le vicende biografiche dei liutai né questioni legate alla prassi esecutiva. -
Casa Monzino. Dalla liuteria all'imprenditoria musicale
In questo volume si parla di Casa Monzino ossia di una realtà imprenditoriale presente in maniera continuativa nel panorama degli strumenti e delle edizioni musicali dalla seconda metà del Settecento a oggi. Una storia, dunque, molto lunga e della quale ancora mancava una ricostruzione puntuale che ne definisse meglio i contorni. Ripercorrere i diversi e complicati passaggi della storia di Casa Monzino ha permesso di fare chiarezza anche a proposito delle biografie di alcuni componenti della famiglia, soprattutto del fondatore Antonio I, definendo in maniera più chiara la vita e l'evolversi dell'impresa. Parallelamente - per la prima volta e grazie a una documentazione del tutto inedita - si è voluto mettere in luce anche chi ha contribuito, spesso dietro le quinte, al successo dell'attività ossia tutte quelle maestranze (liutai, operaie addetti alla fabbricazione delle corde, compositori, riduttori e revisori musicali) alle quali fino a oggi, tranne qualche eccezione, non era ancora stato dato adeguato risalto. -
Beethoven
Il nome di Paul Bekker (Berlino, 11 settembre 1882 – New York, 13 marzo 1937) è noto oggi soprattutto agli studiosi dell’opera di Beethoven e di Mahler per via di due imponenti contributi critici la cui ricezione a livello storiografico ha oltrepassato con successo lo spartiacque della Seconda Guerra Mondiale […]. Fuggito in esilio nel 1934, si recò prima a Parigi e in seguito a New York, dove si trasferì definitivamente continuando la sua proficua attività di critico musicale e divenendo voce autorevole degli organi di stampa degli emigrati europei. Morì prematuramente a New York nel 1937 senza più rivedere il continente europeo, della cui vita musicale, durante gli anni culturalmente effervescenti della Repubblica di Weimar, era stato testimone attento e pugnace. […]