Sfoglia il Catalogo feltrinelli016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7341-7360 di 10000 Articoli:
-
Alfredo Casella interprete del suo tempo
Figura complessa e autorevole ma ancora oggi non compresa appieno, quella di Alfredo Casella (1883-1947). Oggi, a più di settant'anni dalla scomparsa, è tempo di restituirgli un posto di primo piano tra quegli intellettuali e artisti italiani che anche durante il Ventennio - periodo del quale egli fu attore sì ma anomalo, genuinamente anti-autarchico e sempre avversato dagli ambienti più retrogradi - scrissero pagine di storia della nostra cultura di cui andare orgogliosi: anima di quelle istituzioni - dalla Biennale di Venezia al Maggio di Firenze, alle Settimane e alla Chigiana di Siena - che più dialogavano con le realtà internazionali della musica, fu un Maestro per le generazioni che ricostruirono l'Italia del dopoguerra. -
L' orecchio di Proteo. Saggio di neuroestetica musicale. Ambiguità, trappole cognitive, strategie decisionali
Nella musica è possibile scorgere, assicura Proust, ""tutto un mondo di possibilità e combinazioni"""". In un noto passo della Recherche il Narratore spiega che ogni parola potrebbe trasporsi in un linguaggio altro da quello originale e che anche """"un universo unicamente udibile potrebbe essere non meno vario dell'altro"""", quello reale, sottoposto al vaglio di tutti i sensi. Se è vero che l'universo dei suoni è """"non meno vario"""" di quello delle persone, delle cose e dei nomi che le designano, ciò avviene - anche, ma non solo - in virtù del calcolo combinatorio che permette di individuare, all'interno di una forma musicale qualsiasi, eventi e valori potenzialmente infiniti per poi ricombinarli in base a una varietà, essa pure infinita, di intervalli, di frammenti di melodia, di accordi (nonché di attese riferite ad un retorica discorsiva che varia da persona a persona, da caso a caso). In questo volume si passano in rassegna le diverse modalità in base a cui è possibile estendere la categoria dell'ambiguità al più vasto ambito musicale."" -
Canzoni italiane 1968–1978. Storia e antropologia
In Italia l’onda del Sessantotto non sovvertì le egemonie politiche, ma innegabilmente i costumi e la mentalità collettiva, lungo un periodo di caos e inauditi fermenti popolari durato circa dieci anni. Per questo la popular music si rivela una chiave di lettura quanto mai efficace. Incarnando le speranze e le inquietudini delle giovani generazioni, il rock, i generi cantautorali e parzialmente folk furono non solo un riflesso, ma anche un fattore di quelle rilevanti novità sociali, e la forma della canzone si stagliava come principale trait d’union. Il volume è l’esito di lunghe ricerche e riflessioni su dialettiche di ampio respiro e pulsioni primarie. Fra le varie fonti, interviste con i protagonisti di quel periodo. -
La musica nella gabbia della modernità. Profili di compositori italiani
Questo libro parla di uomini che non hanno accettato la fine del futuro, compositori italiani che hanno dato voce alla crisi della modernità nel Novecento: Luciano Berio, Ferruccio Busoni, Niccolò Castiglioni, Luigi Dallapiccola, Adriano Guarnieri, Bruno Maderna, Giacomo Manzoni, Luigi Nono sono i protagonisti in questo volume dal titolo evocante la celebre metafora della gabbia di durissimo acciaio, coniata da Max Weber per definire la condizione dell'uomo moderno. Nel corso del Novecento le voci più vive hanno saputo trarre dall'azione tecnico-scientifica prodotta dalla modernità le innovazioni concettuali e materiali necessarie allo sviluppo del pensiero musicale, rifiutando che questo implicasse la fine del futuro, la perdita di senso e l'insignificanza del loro ricercare. -
Clio, Calliope e il do di petto. L'antico e l'opera
"Clio, Calliope e il do di petto"""" raccoglie quattordici saggi sulle fonti antiche nella librettistica, tra mito e storia. Strutturato in cinque parti, introduce dapprima le «Ragioni e musiche del mito e del soprannaturale», per poi risalire «Alle origini del mito» (Orfeo, Psiche, Medea) e affrontare i personaggi al «Ritorno dalla guerra di Troia» (Idomeneo); e considerare in ultimo i ruoli operistici che prendono forma tra «Il sacro e l'Oriente» (Ciro, Nabucco, Semiramide) e «Roma». Rende pubblici i risultati dei lavori svolti nell'ambito dei seminari del gruppo di ricerca «L'Opéra narrateur» del Laboratoire d'Études Romanes-EA4385, dedicati a «Mythe et Opéra» e «L'Antiquité et l'Opéra». Analizza il modo in cui la scena musicale ha saputo interpretare ai propri fini gli archetipi derivati dall'Antico, privilegiando il nesso tra modello letterario e scrittura per il teatro per musica, senza tuttavia trascurare le questioni inerenti alla messinscena." -
Circuiti del tempo. Un percorso storico-critico nella creatività musicale elettroacustica e informatica
Viviamo in un mondo iper-tecnologizzato, in spazi e ambienti dove quasi ogni frammento d'esperienza viene mediato da stratificazioni elettroniche composite. Anche fare musica implica risorse e supporti tecnici molteplici, criteri funzionali eterogenei ma sovrapposti e interagenti, un tempo considerati estranei ad ogni dimensione propria del musicale. -
Il canto nella scuola dell'infanzia. Una ricerca in Alto Adige
"Questo libro rappresenta il risultato di una indagine sul ruolo che il canto svolge nello sviluppo sociale dei bambini in età scolare, in particolare in Alto Adige. In questa età, la maggior parte dei bambini non ha ancora iniziato a suonare uno strumento musicale, ma il canto è uno strumento naturale a disposizione di tutti. Imparare a cantare offre un veicolo eccellente non solo per l'educazione musicale del bambino, ma anche per la sua educazione integrale. Sono lo sviluppo delle competenze sociali attraverso il canto e la musica al centro di questa pubblicazione. Nella realizzazione di questo progetto abbiamo veramente sperimentato come la musica, e in particolare il canto, siano uno strumento privilegiato per rafforzare il senso del sé attraverso il confronto con l'altro. In un coro, come in un gruppo, l'attenzione all'altro diventa fondamentale: non posso portare a termine la mia canzone da solo ma devo sintonizzarmi sugli altri, rallentando o accelerando quando è necessario""""." -
Tra Heiligenstadt e l'Eroica. Le Sonate dall'op. 14 all'op. 31. Le Sonate per pianoforte di Beethoven. Serie diretta da Guido Salvetti sotto gli auspici del Beethoven-Haus di Bonn
Nei primi anni dell'Ottocento Beethoven si dedicò come non mai alla Sonata per pianoforte. Sono le dieci opere su cui il presente lavoro si focalizza, ripercorrendo la via di Beethoven verso una concezione sempre più salda e più ricca della forma e della scrittura pianistica. Si ritrovano qui i riflessi di anni difficili e contraddittori, eppure attraversati da ideali utopici e da forte energia creatrice: dalla disperazione affidata al ""testamento"""" di Heiligenstadt all'epopea dell'""""Eroica"""". Sono qui raccolte le principali prospettive da cui è necessario partire per affrontare sia un'esecuzione degna di queste straordinarie opere, sia un ascolto consapevole e partecipato."" -
I quaderni della Scarlatti. Nuova serie (2020). Vol. 2
Dinko Fabris Da Agar a Giuditta: due storie bibliche per Alessandro Scarlatti Louise K. Stein Alessandro Scarlatti, Giulia Zuffi, and the donnesca voce in La Psiche Tommaso Rossi L'Early Music Revival 'alla napolitana'. Antonio Florio e il suono del barocco partenopeo Gianluca D'Agostino Note su ebraismo e musica a Napoli tra Otto e Novecento Domenico Sapio Un ricordo di Jacopo Napoli Stefano Valanzuolo Franco Caracciolo. Il fascino discreto della (ri)scoperta -
Ella Adaïewsky. Scritti sulla musica (1888–1925)
Questo volume antologico ospita una selezione dei lavori musicologici ed etnomusicologici più significativi di Ella Adaïewsky, editi in francese e in tedesco tra il 1888 e il 1925 e qui pubblicati in traduzione italiana, accompagnati dai saggi di commento e note critiche di Paola Barzan, Umberto Berti, Angelo Foletto, Giuseppe Frappa, Guido Genero, Cristina Ghirardini, Febo Guizzi, Quirino Principe, Andrea Rucli, Placida Staro e Gian Nicola Spanu. Il lavoro segue due precedenti pubblicazioni dedicate al manoscritto inedito della studiosa del 1883–84, Un voyage à Résia. -
Al calar della notte. Luce e tenebre nel teatro di Mozart
"Al calar della notte"""" è il contributo a una riflessione su Mozart, sul suo tempo e sul mondo dell’opera, che si avvale dell’apporto essenziale di precedenti e illustri voci interpretative, e avanza una particolare proposta critica sulle fonti letterarie, poetiche, filosofiche, musicali e teatrali di riferimento. Il carattere notturno di tutte le opere mozartiane trova compimento nei tre capolavori segnati dalla collaborazione con Da Ponte. Tre notti diverse, tre drammaturgie complementari, vanno a definire un quadro simbolico unico nella storia dell’opera che chiama in causa in primis l’interpretazione estetica." -
Memorie di un coreografo
“Quelli di noi — e ora sono più di una manciata — per i quali il balletto è una necessità e quelli per cui il balletto è un grande piacere, dovrebbero dire ogni giorno grazie a Dio per Michel Fokine. Perché è lui che ha preso una formula accademica moribonda e l’ha trasformata in arte viva”. Così scrive Arnold Haskell, riferendosi al genio che ha segnato un’epoca irripetibile nella storia della danza. Ma essere un genio significa pur sempre essere un uomo soggetto alla natura del proprio carattere e ai disegni spesso bizzarri della sorte ed è per questa ragione che le Memorie di un coreografo sono indirizzate non soltanto a chi “segue la danza e apprezza l’analisi del processo che ha condotto al balletto moderno, ma anche a tutto il pubblico dei lettori attratti dai meccanismi della mente umana e dalla dedizione a un ideale”. -
Giuseppe Gazzaniga. Maestro di cappella della Cattedrale di Crema. Biografia, epistolario e catalogo delle opere
Giuseppe Gazzaniga, che fu uno tra i compositori di punta del Settecento italiano, è noto oggi solamente per aver scritto un fortunato Don Giovanni che precede di qualche mese quello mozartiano. Questa prima monografia a lui dedicata, prende in esame la sua parabola biografica e artistica dagli esordi napoletani, fino alla sua nomina come maestro di cappella della Cattedrale di Crema, posto che tenne fino alla morte. Nonostante il rinvenimento di documenti finora inediti, non sono ancora chiari il suo luogo e la sua data di nascita. Nel primo caso sembra sia escluso che abbia avuto i natali a Verona, come finora creduto, mentre nel secondo è plausibile retrodatare la sua nascita di alcuni anni rispetto al 1743 comunemente accettato. All'interno del volume vi sono anche un fitto resoconto della carta stampata in merito alla ricezione delle sue opere, la catalogazione dei suoi lavori teatrali e sacri e un'appendice che contiene alcuni scambi epistolari, tavole cronologiche delle sue opere divise per teatro, interprete, città italiane ed europee e una ricca bibliografia. -
Antonio Bartolomeo Bruni. Un compositore cuneese nella Parigi rivoluzionaria
Antonio Bartolomeo Bruni (1757-1821), violinista e compositore, come tanti suoi colleghi, col tempo è stato posto ai margini della storia della musica, nonostante in vita godette di una notevole fortuna artistica. Nativo di Cuneo, dopo gli studi di violino con Gaetano Pugnani, esponente eccellente della scuola violinistica piemontese, emigrò a Parigi in giovane età, e nella capitale francese si formò come compositore ed operista, lavorando nei teatri più importanti della città. Visse in prima persona la Rivoluzione Francese col conseguente passaggio dall'Ancien Régime alla Repubblica e poi all'Impero. Fu autore di una ventina di opéras-comiques, e di diversa musica strumentale. Il libro ripercorre le tappe della sua carriera artistica con uno sguardo storico sulla vita musicale nella Francia di quegli anni. L'autore si sofferma anche sulle sue vicende personali supportate da diversi documenti d'epoca, tutti inediti, che forniscono al lettore per quanto possibile un quadro esauriente sul suo modus operandi, e sulla sua vita privata, della quali sono emersi l'atto di matrimonio con la ricca Maria Ferdinanda Succoni ed il suo testamento. -
Educare alla musica, insegnare la musica
Un manuale indispensabile per chi insegna musica a bambini, ragazzi e adulti a partire dall'età scolare. L'insegnante di musica vi troverà fondamenti teorici, strumenti didattici ed educativi, attività sequenziali di apprendimento e di classe oltre a un capitolo che introduce una proposta completa e inedita sulla didattica dell'improvvisazione. La Music Learning Theory di Edwin E. Gordon è il pilastro teorico di riferimento di tutto il volume: la sua declinazione pratica, qui, si fonda su vent'anni di esperienza in classe dell'autore e della sua rete di colleghi e formatori dell'associazione Audiation Institute. Una visione nuova e, allo stesso tempo, sapientemente antica. Un modello dinamico che promuove un'evoluzione profonda nell'educazione musicale collocando al centro i processi di apprendimento e di produzione di senso insieme alla creatività. Un percorso plastico che permette di aiutare gli alunni e gli allievi, in gruppo, a produrre e conservare quella motivazione generata dal piacere della scoperta, della condivisione e dell'espansione delle proprie abilità musicali. -
I ricordi di Georg Enescu
Benché nel nostro Paese non sia molto conosciuta, la musica di George Enescu bussa tutti i pomeriggi alla porta degli italiani come sigla del TGR Leonardo in onda sulla terza rete Rai. L’ambizione di questo volume è di rappresentare un valido ed esaustivo punto di partenza per conoscere uno dei più grandi artisti del Novecento — violinista, pianista, compositore e direttore d’orchestra. Il lettore non si lasci ingannare dall’apparenza di un titolo appositamente scelto per passare inosservato: al di là dei Ricordi, infatti, queste pagine custodiscono un messaggio dal linguaggio semplice eppure espressivo, nato da un incontro tra due grandi entità, l’uomo e il mondo, di cui si percepisce ancora traccia in quel “sogno” incessante a cui più volte si alluderà fra le righe. Non a caso è la musica il denominatore comune tra Enescu e Bernard Gavoty: grazie alle sue gradevoli interviste rivolte ai pilastri della musica del secolo scorso, il musicologo francese ci lascia in eredità una finestra sul complesso e affascinante mondo del compositore rumeno. -
Dear Maestro Toscanini. Lettere dai profani-Letters from the Laymen. Ediz. bilingue
La musica classica è una prerogativa di un’élite di soli intenditori? Questi ammiratori americani, autodefinendosi al contrario “profani” in ambito musicale e ammettendo di non saper distinguere “neanche una nota dall’altra”, ne intuiscono la vera essenza. Leggerete le parole commosse di persone che, grazie alla “gioia pura” derivante dall’ascolto dei concerti diretti da Toscanini, sentono di ritrovarsi in regni celestiali, dimenticando così le proprie sofferenze terrene. Tanto entusiasmo, tanta dedizione, sono espressi attraverso le più sincere impressioni raccontate da persone disparate, che proclamano però all’unisono l’effetto sovrannaturale della musica diretta da Arturo Toscanini. Il lungo saggio di Marco Capra che chiude il volume riflette sul rapporto tra il direttore d’orchestra e il suo pubblico e sulla nascita del “mito” toscaniniano negli Usa e in Europa. -
Louis Henry e il balletto a Napoli in età napoleonica
L'arrivo dei francesi a Napoli nel 1806 avviò un intenso processo di francesizzazione dei teatri reali, il Teatro di San Carlo e il Teatro del Fondo. Per il balletto, così come per altri ambiti artistici, si trattò di un ulteriore, sostanziale, avvicinamento della cultura italiana al gusto francese, che coinvolse tutti gli aspetti della danza, dalla didattica alla coreografia. In tale contesto, si distingue la figura di Louis Henry (Versailles 1784 - Napoli 1836) che giunse a Napoli nel 1808 portando con sé una significativa esperienza di danseur noble all'Opéra di Parigi e di coreografo al teatro parigino della Porte-Saint-Martin. Persona colta e intraprendente, Henry tentò in questo primo periodo napoletano varie formule di balletto, mostrando versatilità e lungimiranza nella scelta dei soggetti e nell'esplorazione di nuovi ambiti tematici e stilistici. Nel presente volume, l'Autrice traccia un percorso dell'attività dell'artista dagli esordi parigini alle creazioni del Decennio francese, avvalendosi di una molteplicità di fonti in larga parte inedite e di rimandi alla produzione ballettistica coeva e al contesto storico-culturale. -
L' affermazione dello «stile eroico». Le Sonate tra l'op. 53 e l'op. 81a
Nei primi anni dell'Ottocento Beethoven si dedicò come non mai alla Sonata per pianoforte. Sono le dieci opere su cui il presente lavoro si focalizza, ripercorrendo la via di Beethoven verso una concezione sempre più salda e più ricca della forma e della scrittura pianistica. Si ritrovano qui i riflessi di anni difficili e contraddittori, eppure attraversati da ideali utopici e da forte energia creatrice: dalla disperazione affidata al ""testamento"""" di Heiligenstadt all'epopea dell'""""Eroica"""". Sono qui raccolte le principali prospettive da cui è necessario partire per affrontare sia un'esecuzione degna di queste straordinarie opere, sia un ascolto consapevole e partecipato."" -
Annuario della critica musicale italiana 2021. 1981-2021. Con la cronologia completa del Premio Abbiati
"Un anno di vita musicale italiana attraverso le recensioni apparse sui principali organi di stampa e sui nuovi media selezionate dall'Associazione Nazionale Critici Musicali. Con la cronologia completa del Premio Abbiati. A sfogliarlo come elenco di luoghi e città, il nuovo Annuario non differisce dai precedenti. Ma già leggendolo per """"testate"""" di appartenenza ci accorgiamo che, come nel 2020 la musica è (sopra)vissuta anche grazie alla rete, ugualmente il nostro lavoro ha contratto debiti importanti con i social, con le versioni online dei quotidiani, con le riviste che la rete ha fatto nascere o costretto a migliorare. In calce agli articoli troverete nomi nuovi. Alcuni sono giovani che hanno capito che l'esercizio specialistico e preparato dell'informazione musicale non è un mestiere per vecchi. Anche se non smette di difendere le sue posizioni sulla carta e i giornali tradizionali, storicamente impossibili da surrogare - come la musica dal vivo, e col pubblico non razionato - dall'emergenza di questi mesi ha appreso a trasformarsi e crescere."""" (Angelo Foletto)"