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La mia terra. Intervista storico-politica a Federico Vecchioni
"Da dove inizia un'intervista sull'agricoltura? Forse il modo giusto per arrivare ad una fotografia abbastanza veritiera della realtà è scavare entro l'immagine che noi italiani abbiamo della campagna, perché non è un'immagine unitaria semplice, ma è come se in essa si fossero sedimentati, in modo incoerente e contraddittorio, diversi aspetti stereotipati"""". Leonardo Tirabassi, mediante questa intervista al presidente nazionale di Confagricoltura Federico Vecchioni, indaga sul settore primario dell'economia. Viene ripercorsa la storia dell'agricoltura italiana dall'Unità al Fascismo, tra questione agraria, bonifica e riforma, nel dopoguerra, durante il nuovo patto sociale, nel boom economico e negli anni '70, tra crisi della PAC e anni di piombo. Sono poi affrontati gli '90 e il presente, guardando anche alle difficoltà del futuro, tra sfide globali e limiti del mercato." -
Ibracadabra. Magie e follie di Zlatan Ibrahimovic. Il collezionista di scudetti
Gol, assist, sgroppate, calcioni, tante botte prese e tante rese. La fuga da Torino per approdare alla corte di Moratti, l'avventura in blaugrana, il ritorno a casa del diavolo per vincere l'ennesimo titolo. La fantastica galoppata di Zlatan Ibrahimovic. -
Tutti la videro alle sette
Una famiglia dove tutti sperperano allegramente denaro che non possiedono, un party in una bella villa antica tra i boschi delle colline bolognesi, un arrivo improvviso che getta lo scompiglio, e infine il delitto, di cui sono tutti sospettati. Il racconto è accompagnato dai commenti di una tredicenne dall'aspetto ingenuo ma molto perspicace, che segue da vicino, non vista, le indagini del commissario Castellari, e che alla fine capirà prima degli altri. -
Quattro animali in viaggio
"Tutti noi quattro animali siamo a posto e tra poco ci metteremo a dormire"""" scrive Piero Bossi in una pagina del suo diario. In questo viaggio a piedi attraverso mezza Italia lo accompagnano solo due cagne e una cavalla. Il motivo della scelta di intraprendere un'avventura del genere senza l'ausilio di telefonino, orologio, macchina fotografica, bussola o GPS, percorrendo solo sentieri e strade secondarie, è chiaro fin da subito: """"volevo stare di fronte alla natura senza niente, nudo, come una pianta d'autunno quando perde le foglie, spoglio di tutto. Essere proprio alla pari: non volevo niente che mi desse un vantaggio"""". Ma nella sua impresa c'è anche la ricerca di un confronto con la cultura contadina, in ogni sua forma: sia essa lo strascico logoro di un passato ormai lontano oppure passione ancora in fiore coltivata dai nuovi agricoltori, spesso provenienti da altri ambienti. Il percorso della piccola carovana si snoda tra borghi spersi nei boschi, case coloniche di valle, baite di montagna e paesini collinari, intervallato da lunghi momenti di solitudine e introspezione, come pure da incontri che nella loro semplicità toccano il cuore." -
Parigi era viva. La capitale dell'arte nel ventesimo secolo
È la lunga autobiografia, raccontata ""in terza persona"""" sotto lo pseudonimo di Silvio, di un celebre editore e critico d'arte, nonché gallerista, uno spaccato della sua vita parigina vista da un'angolazione particolare, in cui le ragioni estetiche si mescolano con l'aneddoto e con la descrizione anche umana degli artisti nel loro contesto (lo studio di Kandinsky, le visite a Picasso, le conversazioni con Matisse e con Alberto Magnelli, le incomprensioni con de Chirico). Gualtieri di San Lazzaro (al secolo Giuseppe Papa, 1904- 1974) fondò e diresse la rivista """"XXe Siècle"""", pubblicata a Parigi a partire dal 1938, dedicando ogni numero a un diverso tema di arte contemporanea e illustrandolo con grafiche originali di maestri come Arp, Henri Laurens, Miró, Klee, Moore, Marino Marini, Magnelli e Picasso. Edito da Garzanti nel 1948 (Premio Bagutta Opera Prima 1949) e da Mondadori nel 1966, il libro diventa oggi una preziosa testimonianza di un clima culturale e dei suoi protagonisti, raccontati da un testimone diretto e partecipe. Viene qui riproposta l'edizione modificata e accresciuta dallo stesso autore nel 1966."" -
Il vecchio e l'Avana. Diario di un siciliano a Cuba
Un viaggio organizzato a Cuba. Uno come oggi se ne fanno tanti, con gente comune di ogni età che lascia l'Italia per distrarsi in allegria fra le bellezze di una delle mete turistiche più ambite. Chi lo racconta, però, un vecchio magistrato stanco e assieme pieno di vita, trova negli indugi delle tappe le ragioni essenziali per riflettere non solo su Cuba. Giorno per giorno, con lucidità e rigore, Michele Corsaro registra tutto quello che vede, offrendo immagini e descrizioni degne delle migliori guide. Ma con altrettanta efficacia parla di sé e di ciò che il viaggio gli produce dentro. Ne emerge un autoritratto che fa luce per lacerti su una vita movimentata, trascorsa nel segno di quella ""speciale"""" normalità che ogni vita presenta a chi la sappia scandagliare con intelligenza e autoironia. Alla geografia cubana si affianca ora e si oppone la Sicilia del vecchio, luogo onnipresente che si conosce e dunque non si racconta, che è in realtà al fondamento del suo eccentrico modo di essere e di pensare."" -
Nessie (Morte sul lago)
Marco Landi, bancario insoddisfatto, vive a Scandicci con il fratello Ben, affetto da sindrome di Down. Un giorno i due ricevono la telefonata di una prozia scozzese che, in punto di morte, è intenzionata a lasciar loro in eredità il suo castello sulle rive di Loch Ness. In palio ci sono anche un mucchio di sterline, ma a una condizione: che i due riescano a sopravvivere nel sinistro maniero per almeno due mesi. Il castello sembra davvero maledetto: dopo l'arrivo di Marco e Ben un misterioso assassino inizia a colpire uno dopo l'altro i membri della servitù. I sospettati si alternano rapidamente e i due fratelli si ritrovano in un labirinto da cui sembra impossibile uscire. Per scoprire il colpevole e salvarsi la vita dovranno indagare sulla storia della propria famiglia, e una vecchia amica li aiuterà a riportare a galla oscuri segreti. Un giallo romantico, quasi una favola moderna che affronta valori importanti come l'amore e la diversità. -
Trieste è un'altra
Reportage narrativo nei luoghi simbolo di Trieste. Dal Porto Vecchio all'Hotel Balkan, dal Molo Audace al cimitero di Sant'Anna, un viaggio in dieci tappe dentro la città di Svevo e Saba, eterna terra di frontiera sempre in bilico tra un passato mitizzato e un presente immobile. L'autore descrive in prima persona il suo percorso in motocicletta attraverso zone sconosciute ai turisti e a volte anche agli stessi triestini, ricostruendo attraverso le testimonianze e i ritratti di numerosi personaggi la storia moderna della città. -
L' erba della paura
"Case, alberi, strada, finestre e portoni ondeggiarono improvvisamente come immagini su una tenda nel vento; poi quel velo si strappò e dietro non c'era niente, neanche il cielo"""". Un giovane, tranquillo uomo d'affari, si trova un mattino davanti a una banca in mezzo a una furibonda sparatoria che gli lascia nelle mani una ricchezza favolosa. Nello sfavillare dei diamanti si nascondono i misteri di una donna, le trame segrete delle passioni umane e i feroci giochi del potere che Federico Fontana, trasformandosi in uomo d'azione, decifra attraversando l'oscuro labirinto del mondo. Un noir avvincente. Una trama che, intessuta della leggera e pregevole ironia di Carlo Lapucci, produce vera stoffa narrativa." -
Con il prosciutto sugli occhi
Romano Conti, pratese ""doc"""", ha conosciuto i grandi successi economici degli anni Ottanta e la bruciante recessione della seconda metà dei Novanta. Uomo di ampie vedute, generosità e disponibilità, riesce a creare un impero per poi vederlo distrutto dalla realtà politica del paese, in un clima avvelenato dai sospetti nati con Tangentopoli. Raggiunto il fondo del baratro, inizia una faticosa risalita armato di coraggio e determinazione. La sua storia è ripercorsa attraverso gli avvenimenti e, più ancora, attraverso i sentimenti: soddisfazioni, orgoglio, affetti familiari, ma anche amarezza, umiliazione, sofferenza fisica. Dopo profondissime, ingiuste ferite l'autore ha ritrovato la pace di chi ha agito coerentemente in piena coscienza e, facendo i conti con la memoria, ha raccontato con serenità una triste pagina della nostra storia."" -
Ammannati e Vasari per la città dei medici
Concepito nell'ambito delle prestigiose iniziative del cinquecentesimo anniversario della nascita di Bartolomeo Ammannati e Giorgio Vasari formidabili architetti della politica di trasformazione urbana di Cosimo I e della sua corte - questo libro focalizza per la prima volta insieme l'opera dei due fiorentini dioscuri di Michelangelo. Avvolti in un mirabile dialogo inverato dalle cose, i due artisti emergono nella loro complessità e generosità sotto una luce nuova, segnando un confine umano e professionale a volte sorprendente. -
Italia ce la puoi fare. 15 giovani, un racconto, 150 proposte
Italia ce la puoi fare vuole scattare una fotografia del nostro paese attraverso il racconto di una donna determinata e idealista, di nome Italia. 15 temi, 15 autori, 15 brevi storie che ripercorrono la sua vita dall'infanzia alla maturità, toccando contemporaneamente i vizi e le virtù della società italiana. Gli autori sono giovani con diverse sensibilità culturali e politiche, già affermati in vari settori della vita pubblica: amministratori, imprenditori, sociologi, dirigenti, economisti che avanzano idee e proposte concrete su come cambiare il paese. Ogni capitolo, nell'affrontare un tema specifico, letto attraverso la duplice lente della vita personale della protagonista e dell'analisi sociale e politica, propone un approccio approfondito alle attuali problematiche. Il registro narrativo si interseca dunque con parti saggistiche, che utilizzano informazioni e dati aggiornati. ""Italia ce la puoi fare"""" è un grido di speranza, un appello a non cedere al pessimismo, a contare sulla passione e sulle nuove energie del nostro tempo. I vari capitoli del libro, introdotti da una lettera di Giorgio Napolitano, dalla prefazione di Enzo Cheli e da una nota dei curatori."" -
Il pianto dei ciliegi. Un amore a Tokyo
È la storia di un amore. Quello tra Caterina, insegnante di lingue trasferita in Giappone, e Akito, ingegnere, la cui famiglia rigida e tradizionalista osteggia la relazione. Anche il destino è in agguato: la scomparsa di Akito, avvenuta nel corso del terribile terremoto del marzo 2011, getta la ragazza in uno stato di profonda depressione. Ma non tutto è perduto, e Caterina troverà la forza per metabolizzare il suo dolore... -
Dieci marchi e un biglietto del treno. Diario di un bimbo in fuga dall'olocausto
Nel gennaio del 1939 i fratelli Benno e Heinz, di 9 e 13 anni, furono messi dai genitori su un treno che lasciava la Germania nazista nella speranza che raggiungessero la salvezza. Ciò che segue è un racconto di sacrificio, perdite, coraggio e speranza, un racconto fatto dallo stesso Benno, riportando il suo viaggio attraverso un continente sull'orlo della guerra. Da Berlino a Amsterdam e Londra, e infine a Toronto, questa è la storia vera di un canadese la cui vicenda personale tocca i nostri cuori e le nostre coscienze. -
Il naufragio
La notte del 25 luglio 1956 la nave mercantile italiana Andrea Doria entra in collisione con la svedese MN Stockholm, finendo per affondare il mattino seguente. Le drammatiche circostanze del naufragio pongono il protagonista di fronte a numerosi dubbi e interrogativi, a volte sconvolgenti, con cui dovrà scontrarsi nel tentativo di comprendere l'accaduto. Lo accompagnano il giornalista Max, anch'egli alla ricerca di verità inconfessabili, e Stella, che assume di volta in volta il ruolo dell'infermiera, della complice, della madre e dell'antagonista. Una storia dal ritmo serrato e avvincente, in cui lo spunto autobiografico diventa riflessione su un'umanità alla deriva, e dove la scrittura raffinata si accompagna all'acuta indagine psicologica: pubblicato da Bompiani nel 1987 sotto il titolo ""Il naufragio dell'Andrea Doria"""", a lungo introvabile, il romanzo di Rosselli rappresenta ancora oggi un raro esempio di stile ed intelligenza, punto di riferimento in tempi burrascosi."" -
Racconti olimpici. Da Monaco 1972 a Pechino 2008. Dieci olimpiadi attraverso le testimonianze di chi le ha vinte
È vero che l'importante è parteciparvi, ma vincerla, un'olimpiade, è ancora più bello. Un'emozione unica, raccontata da dieci medaglie d'oro azzurre. Dieci protagonisti delle edizioni a cinque cerchi degli ultimi quarant'anni, da Monaco 1972 a Pechino 2008. Da Antonella Ragno a Klaus Dibiasi, da Maurizio Damilano a Daniele Masala, da Gelindo Bordin a Giovanna Trillini, da Paola Pezzo a Josefa Idem, proseguendo con Igor Cassina e Chiara Cainero. Dieci olimpiadi dal punto di vista di chi le ha vinte: testimonianze in cui il lato sportivo e più personalmente umano vivono insieme al ricordo delle vicende della città e della nazione che ha ospitato quell'evento. -
Teste e palloni. Talenti compiuti e incompiuti nelle testimonianze dei più noti allenatori
Avere la testa nel pallone, inteso come calcio, a livello professionistico, non è cosa da tutti. C'è chi ce l'ha fatta, arrivando a realizzare le potenzialità del proprio estro e chi decisamente meno, sviluppando una carriera monca, rispetto alle premesse e alle promesse. Di questo si parla nel testo, con episodi, aneddoti e curiosità raccontati da noti e titolati tecnici intervistati sul tema del rapporto tra l'allenatore e il calciatore di talento. Dino Zoff, Zdenek Zeman, Carlo Mazzone, Alberto Zaccheroni, Ottavio Bianchi, Alberto Bigon, Luigi Simoni, Emiliano Mondonico, Delio Rossi, Serse Cosmi, Nevio Scala, Osvaldo Bagnoli, Franco Colomba, Luigi Cagni, Rino Marchesi, Walter Novellino, Ilario Castagner, Giampiero Ventura, Giuseppe Pillon, Carolina Morace tracciano pregi e difetti nel comportamento dei campioni che hanno allenato. Nella ricca galleria di nomi presenti nel testo ci sono tra gli altri Maradona, Ronaldo, Gattuso, Baresi, Baggio, Totti, Gascoigne, Recoba, ma anche meno celebrati protagonisti come Civeriati, O'Neill o Chevanton. -
Russia all'incanto. Il romanzo verità di Togliattigrad
Un thriller politico ambientato nel 1993 tra le macerie dell'impero sovietico, l'Italia e l'Inghilterra. Un libro di avventure e di amori tra la fuga dei cervelli dalla Russia in decadenza e il traffico di uranio con i paesi arabi. Nel nuovo clima di apertura al mondo che vede nascere la stampa libera, mentre Eltsin annuncia di voler vendere la Siberia per far fronte alle difficoltà del suo popolo l'investigatore privato Mat, ex commissario di polizia italiano, accetta il caso proposto dalla bella Tatiana: il padre, ingegnere e creatore della città di Togliattigrad costruita per gli operai della FIAT, è morto in modo sospetto in un incidente stradale nell'ex URSS. Tra realtà e fantasia, giochi di controspionaggio della CIA e del KGB, stupende ragazze e situazioni degne di 007, emergono il grande affresco socioeconomico russo e le conseguenze della caduta del muro di Berlino. -
Riappari in forma nuova. Un autocommento inedito di Alessandro Parronchi
Nella casa di Alessandro Parronchi, tra i faldoni gelosamente custoditi nel suo studio, c'è una cartelletta verde contenente un blocco di fogli dattiloscritti con qualche rara annotazione a penna e pochi interventi d'autore: è un commento inizialmente pensato per le liriche della raccolta ""Un'attesa"""" (1962), che comprendeva molti dei versi giovanili del poeta fiorentino. Il testo, rimasto finora inedito e qui riproposto assieme alla raccolta """"I giorni sensibili"""" (1941) in edizione critica con premessa di Silvio Ramat, accompagna le poesie risolvendo dubbi, proponendo modelli e ripercorrendo le occasioni private all'origine delle varie liriche. Il commento è occasione per individuare i motivi ispirativi della poesia giovanile di Parronchi: come afferma il curatore nell'introduzione al volume, """"costruisce un ritratto da consegnare ai posteri, un vademecum utile ai lettori che sapranno così sviscerare i motivi degli esordi, molto difformi dall'arioso intimismo delle cose più recenti""""."" -
Le mie due bandiere. Il viaggio di Federico La Rocca dall'Italia all'Argentina
Tengo due bandiere: la verde, bianca e rossa quella Italiana e quella Argentina celeste e bianca come i colori del cielo. Se qualcuno mi domanda quale ami di più, gli rispondo: voglio bene a tutte e due con lo stesso affetto ed amore. In un dialogo muto di sentimenti ed emozioni, Matteo Di Pierro ""legge"""" il diario dello zio Federico, uno dei tantissimi emigranti che dalla nostra terra hanno trovato oltre l'orizzonte del mare, in Argentina, la possibilità di realizzare il sogno di una vita di lavoro e di dignità e la gioia di formarsi una propria famiglia. Per questo Federico consegna la stoffa viva delle due bandiere che lo hanno avvolto al nipote, perché la voce del tempo e dei tanti compagni di viaggio, gli odori della speranza e della paura di un viaggio incerto, la solidarietà tra disperati, i suoni delle parole diverse da imparare, il gusto di tradizioni da conservare e quello di nuove da scoprire a poco a poco, diventino patrimonio di tutti. Perché il racconto di questa incredibile avventura possa essere di buon auspicio per quanti, ancora oggi, pur per vie e tragitti diversi, lasciano la propria casa e i propri affetti, per """"cercare fortuna"""" altrove.""