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La democrazia. Storia di un'ideologia
Quando crollò il cosiddetto ‘socialismo reale’, Gabriel García Márquez lanciò un allarme. Paventò lo sprigionarsi di un ‘fondamentalismo democratico’, fondato sul presupposto che ciò che non è come noi è ‘il male’.rnGli effetti di tale svolta, impressa al pianeta, sono sotto i nostri occhi. Ma il fenomeno viene da molto lontano: si tratta dell’esito deludente della grande speranza, durata secoli, di portare le società umane ad inverare la democrazia.rnQuesto libro racconta questa storia. -
L'Europa e il mare dall'antichità a oggi
Gigantesca penisola abbracciata dai mari, l’Europa li ha vissuti come frontiere della paura o rive della speranza, veicoli incessanti di mercanzie, idee, uomini.rn«A sud, è il Mediterraneo con le sue antiche civiltà, gli orizzonti del mondo greco e arabo, del vicino Oriente e dell’Africa del Nord, dell’Islam e del petrolio. A nord, è il mondo dei Vichinghi, delle saghe, dell’aringa, del salmone e della balena, del polo e del petrolio del Mare del Nord. A ovest, è l’immensità – sia pure attualmente di molto ridotta – dell’Oceano con gli orizzonti dell’America e dell’Africa e, al di là, le favolose Indie, occidentali e orientali, i paesi delle popolazioni di colore – un vasto mondo ignorato o appena sfiorato sino alla fine del Medioevo, ma divenuto in seguito di fondamentale importanza per l’Europa. Il mare isola e insieme unisce». -
La fame e l'abbondanza. Storia dell'alimentazione in Europa
La formazione della civiltà europea deve molto a un comune ‘linguaggio’ alimentare. Infatti, le molte facce – economiche, sociali, politiche, culturali – della nostra civiltà hanno sempre avuto un rapporto diretto e privilegiato con i problemi dell’alimentazione. Una storia molto risalente che vede il suo inizio a partire dal III-IV secolo, via via che lo scontro fra mondo ‘romano’ e mondo ‘barbarico’ – vale a dire, fra la civiltà del pane e la civiltà della carne – si trasformò in un processo di reciproca assimilazione, favorito dal diffondersi della religione cristiana. Infatti, l’opposizione pane/carne si sarebbe mantenuta nei secoli, ma con un significato diverso: non più, o non solo, etnico e culturale, ma sociale ed economico. Il mondo della povertà e dell’umiltà contro il mondo della ricchezza e del potere; la fame contro l’abbondanza.rnAttraverso le vicende del cibo, dense di aspetti simbolici, questo libro ripercorre le tappe essenziali della storia europea, fino alla rivoluzione che, alle soglie dell’oggi, ha scardinato modelli millenari di produzione e di consumo. Essi tuttavia continuano, fra molte contraddizioni, a condizionare i nostri comportamenti quotidiani. -
La nascita della scienza moderna in Europa
La nuova astronomia, le osservazioni compiute con il cannocchiale e il microscopio, il principio di inerzia, gli esperimenti sul vuoto, la circolazione del sangue, le grandi conquiste del calcolo. E insieme le grandi idee e i grandi temi che furono centrali nel corso della rivoluzione scientifica: il rifiuto della concezione sacerdotale o ermetica del sapere, la nuova valutazione della tecnica, il carattere ipotetico o realistico della nostra conoscenza del mondo, i tentativi di impiegare i modelli della filosofia meccanica, la nuova immagine di Dio come ingegnere o orologiaio, l’introduzione della dimensione del tempo nella considerazione dei fatti naturali. Questa materia immensa, questa nuova immagine del mondo, è affrontata con facilità, trasparenza, precisione e rara passione da Paolo Rossi, storico della filosofia e della scienza.rn«Ciò che chiamiamo ‘scienza’ acquistò in quegli anni alcuni di quei fondamentali caratteri che ancora oggi conserva e che giustamente apparvero ai padri fondatori qualcosa di nuovo nella storia del genere umano: un artefatto o un’impresa collettiva, capace di crescere su se medesima, volta a conoscere il mondo e a intervenire sul mondo. Quell’impresa, che certo non è innocente, né mai si è ritenuta tale, a differenza di quanto è avvenuto per gli ideali politici, le arti, le religioni, le filosofie, è diventata una potentissima forza unificatrice della storia del mondo». -
Sovranità limitata
La marcia del neofascismo italiano verso l’atlantismo più radicale incominciò subito dopo la stipula del patto politico-militare tra gli Stati Uniti e il governo franchista spagnolo. Questo confortevole contesto, collaudato da oltre settant’anni, spiega la naturalezza con cui gli eredi del Movimento sociale italiano (MSI), mutate le denominazioni, giunsero tempestivamente a far parte del governo italiano sin dai primi anni Novanta e, nei mesi scorsi, al vertice di esso. Con quanta dedizione ai fondamenti della Repubblica si può arguire dalla definizione datane da Giorgio Almirante nel gennaio 1988: «Repubblica bastarda».rnLe premesse remote di questo idillio vanno ricercate nel modo in cui, conclusasi la seconda guerra mondiale, prontamente decollò la guerra fredda. La cui conclusione – crollo del mondo ‘socialista’ e trionfo dell’alleanza atlantica – ha determinato un ampio schieramento di poteri e di opinioni pubbliche che riconnette la remota contrapposizione ‘o Roma o Mosca’ agli sviluppi tuttora in atto: all’insegna del «dunque avevamo ragione». -
Trieste '45. Nuova ediz.
Trieste ’45, confine orientale. Su un piccolo fazzoletto di terra si sovrappongono due guerre – quella che viene dall’est e quella che viene dall’ovest –, due occupazioni – jugoslava e angloamericana – e due liberazioni, concorrenziali l’una all’altra. È la prima crisi internazionale del dopoguerra, annuncio di future rivalità continentali, mentre sul campo, dopo anni di tensioni ma anche di collaborazione contro il nemico comune, un movimento resistenziale, quello jugoslavo, fagocita l’altro, quello italiano, cui ha cercato di imporre obiettivi e modelli di lotta. L’urto dividerà a lungo le memorie di una società in cui già da tempo convivono aspirazioni nazionali e politiche antagoniste.rnTrieste ’45, laboratorio privilegiato, non solo per la politica internazionale e per le relazioni fra movimenti di liberazione, ma anche per il complicato rapporto fra il PCI e il partito comunista jugoslavo, perché dietro la crisi sui confini si gioca la più ampia partita dello scopo finale – democrazia o rivoluzione? – da proporre alla Resistenza in Italia.rnTrieste ’45, luogo storico della tragedia delle foibe: variante locale a danno degli italiani di un processo generale che coinvolse tutti i territori in cui il movimento partigiano comunista jugoslavo prese il potere in quel maggio di sangue e del quale solo ora risultano più netti i contorni. -
Il riposo dell'imperatore. L’«otium »da Augusto alla tarda antichità
A prima vista, l’otium, il riposo, non si confà a un imperatore: la sua è una carica che non prevede interruzioni; su di lui grava il peso del mondo; la sua veglia protegge il sonno di tutti e la sua operosità assicura l’otium degli altri. Eppure, per molti imperatori la routine quotidiana era ordinatamente scandita da riposi, letture e pratiche ludiche. Anzi, l’otium era così importante che finiva per diventare un metro di giudizio: Plinio elogiava Traiano come cacciatore e timoniere perché nel suo ritemprarsi rivelava il suo vero carattere. Al contrario, le giornate dei cattivi imperatori, come Nerone, erano invase dai bagordi, al punto da fagocitare tutto il loro operato.rnSeguiremo la vita quotidiana degli imperatori nelle loro proprietà nella cintura verde che circondava Roma (gli horti) o mentre si muovevano tra le ville del Lazio e della Campania, anche se neanche lì incombenze e preoccupazioni cessavano di perseguitarli. Augusto, dopo il pasto di mezzogiorno, con indosso vestiti e scarpe, si riposava un po’ con una mano sugli occhi. Se la notte si svegliava per colpa delle preoccupazioni, chiamava i novellieri a leggere e ad allietarlo. Vespasiano, invece, dopo aver letto la corrispondenza e i rapporti dei funzionari, faceva entrare gli amici, andava a passeggio in lettiga o si concedeva il riposo con una concubina. -
Calvino
Calvino non amava parlare di sé direttamente, ma attraverso lo schermo delle immagini. Silvio Perrella ne ha interrogate alcune, le ha connesse tra loro e ha scoperto che in molte di esse si nascondono dei veri e propri autoritratti.rn«Avevo tenuto così a lungo con me la possibilità di scrivere un libro su Calvino, che quando davvero lo scrissi fu come acciuffare una cometa per la coda».rnDagli anni Quaranta agli Ottanta del Novecento, il giovane, baldanzoso e iperattivo Calvino si trasforma in un malinconico Prospero della letteratura che desidererebbe dismettere le armi della finzione per tornare a essere lettore tra i lettori. La sua è la storia di una metamorfosi oscura e affascinante che s’intreccia con l’evoluzione della letteratura italiana e internazionale. -
Dal mostro al principe. Alle origini di Roma
I misteri delle origini di Roma si annidano nei 31 ettari del Palatino che si affacciano sul Tevere, lì dove un tempo si ergeva il monte Germalus: prima villaggio dei Velienses, poi centro 'proto-urbano' del Septimontiume infine urbs Roma. Tre abitati forse tutti fondati tra il 1050 e il 750 a.C., nel giorno di un capodanno pastorale anteriore alla città fissato al 21 aprile. Metà di questo monte è rimasta un luogo di culti e di memorie, l'unico risparmiato dai palazzi dei principi; l'altra metà è stata occupata dal primo palazzo di Augusto, che ha rifondato la città nella casa-santuario da cui governava l'impero come principe e pontefice massimo. Dal mostro al principe. Alle origini di Roma indaga l'essenza mitica e storico-archeologica del monte Germalus, con una ricerca nuova e sistematica: dal ritrovamento dell'altare e del penetrale di Palesai nuovi studi sui templi di altri culti femminili e sulle capanne prima dei capi locali, poi del primo re; dal riesame del palazzo di Augusto, che ne propone una ricostruzione nuova sotto numerosi aspetti, alla riconsiderazione delle diverse fondazioni dell'abitato sul Tevere.Un racconto mitico, sacrale, rituale e storico che svela il significato più profondo del luogo dove Roma è stata fondata. -
De arte gymnastica. Da Maratona ad Atene con le ali ai piedi
EE se provassimo per una volta a ‘correre come correvano i Greci’? Tutto è cambiato dall’epoca di Filippide a oggi, ma due cose sono rimaste invariate: i nostri muscoli e quei maledettissimi 41,8 km che separano Maratona dall’acropoli di Atene. -
Tutte le strade partono da Roma
Partiamo dal chilometro zero, dalla statua di Marco Aurelio sulla piazza del Campidoglio, e proseguiamo per 28 secoli di storia. Camminando lungo le strade di Roma – dalle più antiche e celebri ai vicoli più nascosti – e attraverso stratificazioni e percorsi inattesi raggiungeremo presto ogni capo del mondo. -
L'Occidente diviso
Jürgen Habermas, uno dei maggiori filosofi contemporanei, riflette sulla divisione dell’Occidente a partire dalla frattura dell’11 settembre 2001. Riflessioni tanto più attuali se si considera il suo giudizio sull’unilateralismo della ‘dottrina Bush’ a cui – sostiene – si può e si deve contrapporre un progetto cosmopolitico, che riattualizzi l’idea kantiana di ‘pace perpetua’ e presti la dovuta attenzione al tema cruciale dei diritti umani. -
Il federalismo demaniale
Con il decreto legislativo n. 85 del 2010 giunge ad un punto di svolta il processo pluridecennale di valorizzazione e cessione del patrimonio immobiliare pubblico. Il trasferimento di beni statali agli enti territoriali, prefigurato dal decreto, costituisce il primo adempimento formale del processo di attuazione dell'articolo 119 della Costituzione delineato dalla legge 5 maggio 2009, n. 42. Il decreto attribuisce a uno o più DPCM, da adottare entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto medesimo, l'individuazione dei beni demaniali da attribuire, a titolo non oneroso, a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. I passaggi normativi ed istituzionali hanno pertanto una cadenza veloce, per cui tutti i soggetti interessati devono acquisire al più presto conoscenza, soprattutto gli amministratori locali, delle ricadute del provvedimento. Per questo il volume, oltre ad analizzare il contenuto del provvedimento, ripercorre anche le vicende normative antecedenti alla sua approvazione e costituisce, pertanto, un utile strumento di lavoro per le pubbliche amministrazioni e per gli operatori del settore. -
Manuale di diritto civile
Gli autori del volume hanno effettuato un lavoro di sistemazione e di organizzazione che vuole tracciare una mappa rigorosa e precisa. Il tratto saliente dell'opera risiede, quindi, nella coniugazione delle nozioni istituzionali con le novità normative e giurisprudenziali. Si consegna così al lettore un manuale specialistico: manuale, nella misura in cui colloca al centro del palcoscenico le nozioni istituzionali, rigorosamente declinate e chiaramente esposte; specialistico, laddove sviluppa dette nozioni con gli approfondimenti necessari ai concorsisti ed ai professionisti per affrontare con fiducia le sfide che li aspettano. In questa seconda edizione si è inoltre scelto di inserire una nuova Parte VII, che offre un quadro sintetico della disciplina del lavoro subordinato, dell'impresa e delle società: una visione completa del diritto privato non può infatti prescindere dall'analisi dei rapporti disciplinati dal libro V del codice che, seppure tradizionalmente costituiscano oggetto di trattazione autonoma a livello universitario, non possono essere riguardati come enclaves isolate, rispondenti a regole proprie. -
Codice civile e leggi complementari
Questa terza edizione del codice, impreziosita dalla firma di un maestro quale Cesare Massimo Bianca, è stato concepita, strutturata e realizzata in modo da consentire al concorsista ed al professionista di comprendere la portata effettiva delle norme civili che si cela dietro il freddo dato letterale. All'uopo si è deciso di inserire il codice e le leggi speciali nella cornice delle disposizioni costituzionali, comunitarie ed internazionali in cui sono destinati a vivere nel rispetto del principio di gerarchia delle fonti. Sul piano storico il volume è impreziosito dal testo dei codici civile e del commercio del Regno d'Italia che permetteranno di scoprire la genesi del codice vigente. Analogamente tutte le norme del codice civile modificate nel tempo riportano in nota il testo storico in modo da consentire al lettore di comprendere l'evoluzione dell'attuale formulazione. Quanto poi al quadro sistematico il volume si segnala per la chiarezza delle note che focalizzano le connessioni di ciascuna disposizione con le norme correlate, in modo da dare luogo ad un sistema organico ed armonico. Grazie all'aggiornamento online, i concorsisti potranno stampare e consultare durante le prove scritte tutte le norme che saranno intervenute fino alla data dell'esame. -
Tecniche di redazione. Diritto civile, penale e amministrtivo
Cosa rende un parere legale o un atto giudiziario ""migliore"""" di un altro? L'obiettivo di questo volume è proprio quello di fornire una risposta a questa domanda, aiutando l'aspirante avvocato a focalizzarsi sugli aspetti fondamentali per redigere atti e pareri esenti dagli errori che comunemente affliggono gli elaborati giudicati insufficienti dalle commissioni d'esame. Vengono pertanto fornite al lettore, anche attraverso una serie di consigli pratici, le giuste coordinate metodologiche per comprendere come migliorare, anche solo con poco esercizio, le proprie attitudini nella redazione di atti e pareri e, più in generale, di scritti giuridici. Ad una prima parte, in cui vengono illustrate le tecniche indispensabili per giungere ad una sufficiente """"ideazione"""" degli elaborati e le modalità da seguire per l'efficace stesura degli stessi, fanno seguito numerosi esempi pratici di atti e pareri svolti secondo le tecniche indicate, analiticamente illustrati nei """"passaggi logici"""" e nella struttura del testo scritto. Il testo è, infine, arricchito da un'utile rassegna dei principali atti amministrativi che consegnano al lettore una bussola per orientarsi nella relativa prova in sede di esame di abilitazione forense."" -
Codice penale e delle leggi penali speciali. Annotato con la giurisprudenza
Questo codice, giunto alla quarta edizione, si preoccupa di selezionare, catalogare ed ordinare le massime, in modo logico e con criterio sistematico, al fine di individuare, grazie anche all'analiticità dei sommari ed all'uso dei neretti, le decisioni più condivise, pertinenti e recenti. Il volume è impreziosito da una selezione rigorosa delle leggi speciali - anch'esse annotate con la giurisprudenza - di più accentuata pregnanza applicativa. Per tutte le norme interessate da modifiche è riportata in nota la versione iniziale, unitamente a quelle intermedie eventuali, in modo da consentire al lettore di comprenderne la portata attuale. Il volume si segnala per l'accuratezza delle note che focalizzano le connessioni di ciascuna disposizione con le norme correlate. -
Manuale di diritto penale. Parte generale
Il testo vuole aiutare la conoscenza degli istituti del diritto penale alla luce dei contributi chiarificatori forniti da una giurisprudenza in continua evoluzione. L'idea di fondo è che gli interventi giurisprudenziali consentono di comprendere meglio ciò che si studia e, spesso, anche il perché, a patto che gli stessi siano incastonati nella giusta cornice, diventando dei fari illuminanti dei vari istituti di riferimento. Al fine di agevolare la comprensione degli istituti, si è deciso di offrire schemi sinottici riepilogativi degli argomenti trattati, sì da consentire al lettore una veloce ricapitolazione ed un'agevole memorizzazione dei concetti studiati. L'opera, in questa terza edizione, si è arricchita dei più recenti arresti giurisprudenziali, anche dei giudici sovranazionali, tenendo conto pure degli orientamenti formatisi sulla produzione normativa più recente, quale, ad esempio, la nuova disciplina della recidiva. Tra i più significativi arresti giurisprudenziali si ricordano le decisioni dei giudici interni sull'ambito soggettivo di operatività della responsabilità amministrativa degli enti collettivi e sui criteri per l'individuazione di un concorso apparente tra norme incriminatrici, nonché le pronunce dei giudici sovranazionali in tema di confisca, in tema di successione di leggi nel tempo in ordine alle misure di sicurezza - che pongono seriamente in dubbio, nel nostro ordinamento, il cd. doppio binario sanzionatorio - ovvero in tema di immigrazione clandestina. -
Codice amministrativo
Questa seconda edizione pone una particolare attenzione all'aggiornamento alla luce dei provvedimenti normativi del 2012 (da ultimo il decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, in materia di liberalizzazioni, convertito dalla L. 24 marzo 2012, n. 27, e il decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo, convertito dalla L.4 aprile 2012, n.35). -
Tecniche di redazione 2012. Diritto civile, penale e amministrativo
Cosa rende un parere legale o un atto giudiziario ""migliore"""" di un altro? L'obiettivo di questo volume è proprio quello di fornire una risposta a questa domanda, aiutando l'aspirante avvocato a focalizzarsi sugli aspetti fondamentali per redigere atti e pareri esenti dagli errori che comunemente affliggono gli elaborati giudicati insufficienti dalle commissioni d'esame. Vengono pertanto fornite al lettore, anche attraverso una serie di consigli pratici, le giuste coordinate metodologiche per comprendere come migliorare, anche solo con poco esercizio, le proprie attitudini nella redazione di atti e pareri e, più in generale, di scritti giuridici. Ad una prima parte, in cui vengono illustrate le tecniche indispensabili per giungere ad una sufficiente """"ideazione"""" degli elaborati e le modalità da seguire per l'efficace stesura degli stessi, fanno seguito numerosi esempi pratici di atti e pareri svolti secondo le tecniche indicate, analiticamente illustrati nei """"passaggi logici"""" e nella struttura del testo scritto. Il testo è, infine, arricchito da un'utilissima rassegna dei principali atti amministrativi che consegnano al lettore una bussola per orientarsi nella relativa prova in sede di esame di abilitazione forense.""