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Inflazione e politica monetaria
Dal 1973 al 1992 l’inflazione ha condizionato pesantemente la vita economica del nostro paese. Oggi è ricomparsa con forza sulla scena, con il rischio di riaccendere tensioni finanziarie e di riaprire conflitti sociali che pensavamo di aver relegato per sempre al nostro passato.rnIn questo libro Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, propone una rilettura del dibattito economico e politico intorno all’inflazione, anche sulla base di saggi scritti in anni passati e di documenti inediti. Soprattutto, si domanda quali lezioni possiamo ricavare dalle esperienze passate e quanto queste siano ancora utili per affrontare le sfide del presente.rnCome si può rispondere ai gravi shock degli ultimi anni, senza che le reazioni agli aumenti dei costi di produzione e alle perdite di potere di acquisto rendano il rientro dell’inflazione particolarmente lungo e difficile? Con quali interventi può il Consiglio direttivo della BCE, che opera con riferimento all’intera area dell’euro, assicurare il ritorno alla stabilità dei prezzi? Gli aumenti dei tassi di interesse ufficiali saranno appropriati? E come si uniranno, nelle decisioni di politica monetaria, coraggio e lungimiranza? -
Non uccidere. Per una cultura della pace
Pierluigi Di Piazza – fondatore del Centro Balducci che in trent’anni ha ospitato oltre mille profughi provenienti da 50 paesi nel mondo – ha testimoniato con la sua vita la possibilità di tradurre in atti concreti le parole dialogo, accoglienza, integrazione, pace. Le riflessioni contenute in queste pagine hanno al centro l’esortazione a non rassegnarci mai all’ingiustizia e alla violenza. Esortazione più che mai attuale in un tempo come il nostro, segnato da gravi disuguaglianze, attraversato da conflitti sociali profondi e in cui la guerra è tornata a essere un fatto che ci riguarda da vicino. -
Finalmente è giovedì! 8 ragioni per scegliere la settimana corta
C’è stato un tempo, non così lontano, meno di cento anni fa, in cui l’idea di lavorare ‘solo’ cinque giorni alla settimana invece di sei sembrava una provocazione irrealizzabile, tanto da essere fortemente osteggiata. Abbiamo invece scoperto che due giorni liberi per tutti non hanno fatto precipitare la produttività né interrotto il progresso o messo in crisi il capitalismo.rnOggi ci troviamo di fronte a una nuova sfida che potrebbe essere una risposta efficace rispetto agli enormi cambiamenti avvenuti nell’organizzazione del lavoro e che potrebbe consentire anche un miglior equilibrio tra tempi dedicati alla propria professione e tempi dedicati al privato, con benefici anche dal punto di vista dell’equilibrio di genere e della crescita armonica dell’intera società. Una settimana lavorativa di quattro giorni stimolerebbe la domanda, farebbe crescere l’innovazione e la produttività, ridurrebbe la disoccupazione, ridurrebbe le disuguaglianze, ci renderebbe più felici.rnSe vi piacerebbe poter dire: «Finalmente è giovedì!», questo libro è per voi. -
Prezzi alle stelle. Non è inflazione, è speculazione
Per oltre trent’anni il costo della vita è rimasto fermo, i mutui hanno avuto tassi accettabili e l’inflazione sembrava appartenere alla nostra storia passata. Improvvisamente, nell’estate del 2021 i prezzi hanno cominciato a crescere in maniera esponenziale e senza controllo. Un aumento che non dipende da un incremento dei consumi e neppure da una carenza di produzione. Ma allora cosa ha prodotto questa inflazione? La risposta è semplice e diretta: la finanziarizzazione, il fatto che i prezzi non sono più determinati dall’incontro tra l’offerta e la domanda reali ma dalla speculazione finanziaria. Il capitalismo finanziario, guidato dai grandi fondi speculativi, sta così divorando il mercato, che ha perso la capacità di definire prezzi vicini al valore reale e quindi di fare il suo più tradizionale mestiere. Riempire il carrello della spesa e pagare le bollette è così divenuto un lusso determinato dalle manovre alla Borsa di Amsterdam, dalle strategie dei fondi hedge, dalle dinamiche della speculazione.rnMa quali sono le possibili conseguenze di questa iperinflazione? Quali le soluzioni da adottare? Una mappa sintetica per orientarsi in un cambiamento epocale in pieno svolgimento. E per prendere posizione. -
Che brava che sei! 8 storie di abilismo quotidiano
Abilismo è quando ti senti particolarmente figa perché hai un nuovo taglio di capelli e vai in giro sfoggiandolo con uno swishh, ma un tizio si avvicina e ti dice che «sei proprio brava a uscire di casa». Abilisti sono i film con personaggi disabili che dispensano grandi lezioni di vita a tutti, fanno sesso per la prima volta prima di schiattare e poi schiattano. Abilista è l’inquietante signora che ti fa pat pat sulla testa al supermercato. Ma è anche l’aula universitaria inaccessibile, la burocrazia infinita, l’assistenza insufficiente. Un fumetto in 8 storie che con intelligenza e ironia svela i pregiudizi e l’oppressione strutturale che circondano ogni giorno le persone disabili. Senza tralasciare qualche strategia per combatterli. -
Storie sotto il mare
Da quando, negli ultimi due secoli, la tecnologia ci ha permesso di trascorrere molto più tempo sotto il mare, nelle profondità subacquee accade di tutto, come mostrano le straordinarie vicende raccontate in queste pagine. Pietro Spirito ripercorre la vita di Narciso Monturiol, inventore, nell’Ottocento, di un avveniristico sottomarino che avrebbe potuto ispirare il coevo romanzo “Ventimila leghe sotto i mari”. E poi la parabola di Raffaele Rossetti, l’affondatore, nel 1918, della corazzata Viribus Unitis, riluttante eroe nazionale che dopo la Grande guerra lottò contro il fascismo. Ancora, le imprese degli incursori della Decima Mas, tra battaglie, agguati e tanti misteri. Come misteriosa rimane l’avventura di Lionel Crabb, l’uomo rana britannico scomparso durante una missione nel 1956 per carpire i segreti di una nave sovietica. Tra i racconti anche il ricordo degli esperimenti italiani, a fine anni Sessanta, per realizzare futuribili cittadelle sommerse. Esperienze precedute dalla costruzione del batiscafo “Trieste”, nella città giuliana allora amministrata dagli angloamericani, con le confidenze della donna che aiutò Jacques Piccard a raggiungere il punto più profondo del pianeta. Un libro che – seguendo le affascinanti vie dei mondi sommersi – ci ricorda quanto sia terribilmente umana la sfida verso se stessi e l’ignoto. -
Tecnosofia. Tecnologia e umanesimo per una scienza nuova
Quanto più la tecnologia e l’umanesimo sapranno interagire, tanto più l’umanità solcherà positivamente la strada del progresso. È questa l’idea che ispira questo libro, frutto della collaborazione tra un filosofo e un tecnologo. Entrambi, infatti, promuovono un giudizio positivo sulla tecnologia perché se è vero – seguendo l’etimo greco – che è insieme un veleno e un rimedio, è innegabile che la capacità tecnologica appartiene all’umanità sin dalle sue origini. E risiede in essa la capacità di conservare e moltiplicare il valore dei suoi beni materiali e culturali a beneficio delle generazioni future. -
Il potere. Una prospettiva riformista
È importante ragionare sul potere per comprenderne la natura, ma soprattutto per conoscerne la distribuzione nella società. Ecco perché questo libro non ha l’obiettivo di elaborare una teoria astratta del potere, ma di illustrarne i diversi aspetti per un uso politico, finalizzato alla realizzazione di riforme di struttura: un utilizzo trasformativo e non conservatore, volto al cambiamento e non alla difesa dell’esistente. -
Quale PD. Viaggio nel partito di Elly Schlein
È cominciato il 25 settembre, con la sconfitta alle elezioni politiche, il lungo e travagliato inverno del Partito democratico. Da allora, ha affrontato per mesi un processo interno nonché un congresso e le primarie. Infine, senza che nessuno lo avesse previsto, il 26 febbraio è arrivata Elly Schlein. Il compito che la nuova segretaria ha di fronte è gigantesco: ricostruire il volto di un partito che ha smesso di domandarsi quale parte del Paese intende rappresentare, di leggere le nuove fratture della società, di interpretare la domanda di protezione sociale, sicuritaria ed economica. Attraverso le voci dei protagonisti, uno dei più pungenti cronisti politici della nuova generazione delinea le strade che si aprono di fronte al Partito democratico nel percorso per restituire un ruolo alla sinistra. -
L'Italia vuota. Viaggio nelle aree interne
Esiste un’Italia dove i paesi si spopolano, la popolazione invecchia e il paesaggio perde la mano dell’uomo. È un’Italia vuota, che però contiene – molto più di quanto si pensi – il futuro del nostro Paese. Terre alle prese con le trasformazioni climatiche, con i mutamenti dell’economia mondiale, percorse incessantemente da flussi di umani. Dalle rilucenti valli occitane del Piemonte al cuore antico della Sardegna, passando per i colori caldi dell’Appennino centrale, nei paesi sabbiosi delle coste del mar Ionio, sotto il vulcano più grande del continente, tra i migranti del Friuli: un viaggio ai margini del nostro Paese, un Paese molto più grande e vario di come si autorappresenta, alla scoperta di uno spazio ancora aperto al possibile. -
Everest. Una storia lunga 100 anni
Negli ultimi cento anni molti sono stati gli alpinisti che hanno tentato di sfidare l’ignoto della più alta vetta del mondo, l’Everest: da George Mallory e Andrew Irvine a Eric Shipton, da Edmund Hillary a Reinhold Messner, da Doug Scott a Simone Moro e Nirmal Purja. E con loro anche avventurieri, topografi, sognatori, scienziati e figure eccezionali come quelle degli sherpa. Questo libro ci racconta una storia fatta di coraggio, intelligenza, paura, ma anche di altri aspetti, dall’evoluzione tecnologica delle attrezzature alle trasformazioni geopolitiche che hanno influito sull’alpinismo. -
L'eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974
Le ‘stragi nere’ iniziano il 12 dicembre 1969 con Piazza Fontana e terminano il 4 agosto 1974 con l’attentato al treno Italicus. Alcuni giorni dopo la bomba di Milano, il settimanale britannico “The Observer” parlerà di ‘strategia della tensione’, riferendosi non solo alle bombe ma al modo in cui sono stati strumentalizzati attentati e disordini sociali, chiamando in causa la stampa e i politici. -
Le 7 misure del mondo
Da sempre misuriamo il mondo. Per conoscerlo ed esplorarlo, per viverci, per interagire con i nostri simili. L’umanità misura per conoscere il passato, comprendere il presente, progettare il futuro. Ci sono voluti però millenni perché due rivoluzioni, quella scientifica iniziata con Galileo e quella francese, avviassero il percorso per rendere il sistema di misura condiviso e non più basato su deperibili artefatti umani, ma su elementi invariabili e universali della natura. Un cammino poco noto che è però una delle principali conquiste scientifiche e sociali dell’era moderna. Oggi con solo sette unità di misura fondamentali – metro, secondo, chilogrammo, kelvin, ampere, mole e candela – misuriamo e cerchiamo di comprendere la complessità e le meraviglie della natura, dal microcosmo delle particelle elementari ai confini dell’universo. Queste unità fondamentali sono protagoniste di sette affascinanti racconti che, insieme ai grandi della scienza e a tanti inaspettati personaggi, conducono il lettore in un viaggio alla scoperta della fisica – da Galileo a Einstein, dalla meccanica di Newton alla quantistica – e di come la scienza aiuti a costruire un futuro sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Con un finale a sorpresa. -
Intervista sul nuovo secolo
Il ""secolo breve"""" è finito nel 1991: com'è, come sarà il nuovo secolo in cui abbiamo cominciato a vivere? Come saranno le guerre? Sopravviveranno le nazioni? E saranno ancora gli Stati Uniti il paese leader? Con quali nuovi e sconvolgenti problemi - dal degrado ambientale alla crescita demografica dovremo convivere? A queste e ad altre domande cerca di dare risposta Eric John Hobsbawm, Fellow della British Academy e Honorary Fellow del King's College di Cambridge."" -
Mario Rigoni Stern. Un ritratto
Mario Rigoni Stern è stato uno dei maggiori narratori del nostro Novecento. La sua voce ha dato spazio a temi e aspetti assenti nella tradizione letteraria italiana: il mondo naturale, le montagne e le storie di guerra. Una peculiarità che trova origine in una vita segnata a lungo da eventi drammatici: la giovinezza trascorsa su ben tre fronti di guerra, la terribile esperienza della ritirata sul Don, la lunga prigionia nei lager tedeschi. Con il ritorno a casa, nel suo amato altipiano, può finalmente dedicarsi a una passione fino allora accantonata per necessità: la scrittura. Nascono così libri memorabili come “Il sergente nella neve”, “Il bosco degli urogalli”, “Storia di Tönle”, che lo porteranno alla consacrazione letteraria. Oggi, a cento anni dalla nascita, questo libro ne ripercorre la vita e le opere anche attraverso fotografie e immagini scoperte negli archivi e mai prima d’ora pubblicate. Vuole essere anche un invito a visitare i luoghi evocati nei racconti e nelle storie di Rigoni Stern, il quale si augurava che i lettori seguissero le tracce dei suoi sentieri, ritrovando e incrociando le sue emozioni. -
Le siciliane
Una lunga tradizione letteraria e cinematografica ha rappresentato la donna siciliana come una figura stilizzata: vestita di nero, segregata dalla gelosia, costretta dai familiari a castigare i propri istinti. Ovviamente è un’immagine lontanissima dalla realtà, che si compone invece di tante storie del tutto estranee a questo archetipo. Il quadro è ricchissimo: dalla santa patrona Rosalia a Franca Viola che fece cambiare leggi e costumi; dalla giornalista e scrittrice Giuliana Saladino alla ‘vecchia dell’aceto’ che nel ʼ700 preparava pozioni per avvelenare i mariti; dalla cantautrice Rosa Balistreri all’editrice Elvira Sellerio e alla prima miss Italia. Scopriremo in queste pagine che, se pure qualcosa di vero c’è nel personaggio di fantasia interpretato da Claudia Cardinale in “I soliti ignoti” («Carmelina, ricomponiti»), un secolo prima nella realtà c’erano le temibili combattenti socialiste di Piana degli Albanesi, donne che scendevano in piazza e non avevano alcuna intenzione di ricomporsi. Se dobbiamo trovare un carattere comune nei secoli alle donne della più grande isola del Mediterraneo, questo va forse cercato nella volontà di reinventare il proprio destino. -
La città nella storia d'Europa
Questo è un grande libro sullo scenario fisico delle città europee, il cui carattere di persistenza nel tempo attraversa le altre vicende storiche e diventa un canale di comunicazione insostituibile tra presente e passato, ma anche di condizionamento del presente sul futuro. È la stabilità, infatti, che dà risalto e significato al fluire delle esperienze diverse di ogni generazione, ciò che costituisce l’identità dei luoghi in cui viviamo. Da una città all’altra dell’Europa attraverso i secoli, Leonardo Benevolo ravvisa una tradizione urbana europea riconoscibile. Scopriamo ad esempio che i monumenti non si isolano dalla città, ma si affacciano sugli spazi comuni e con le loro facciate li arricchiscono, andando a fondare la nostra tradizione urbana. Una tradizione basata sulla molteplicità, sull’imperfezione, sull’aderenza ai valori della vita quotidiana. -
Le donne nella storia europea
C’è stata una donna, durante la Rivoluzione Francese, che ebbe il coraggio di sollevare i gonnelloni e marciare su Versailles a cavallo di un cannone. E un’altra, una deputata del parlamento inglese, che nel primo Novecento pronunciò una frase memorabile: «Mi servirebbe una moglie!», denunciando così il sostegno che, nell’ombra, da sempre le mogli dei politici hanno dato loro. Perché, come affermò nel 1893 Helene Lange: «La questione femminile è anche una questione maschile».rnLe voci delle donne, e degli uomini, che riecheggiano in questo libro ristabiliscono un dialogo fra noi e il passato. Provano a raccontarci cinque secoli di ricerca contrastata e difficile per la libertà. -
La ricerca della lingua perfetta
Negli stessi secoli in cui entra in crisi l’unità linguistica e politica del mondo romano, incominciano a risuonare quelle lingue che ancora oggi l’Europa parla e la cultura europea rimedita l’episodio biblico della confusio linguarum, cercando di recuperare la lingua di Adamo o di ricostruirla come lingua perfetta.rnA questo sogno si sono consacrate alcune delle personalità più insigni della cultura europea e malgrado le loro utopie non si siano realizzate, ciascuna di esse ha prodotto degli effetti collaterali: se oggi conosciamo il mondo naturale attraverso classificazioni rigorose, se inventiamo linguaggi per le macchine, se siamo in grado di compiere calcoli logici, se tentiamo esperimenti di traduzione meccanica, è perché siamo in qualche misura debitori di quei molteplici tentativi di ritrovare la lingua di Adamo. -
Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell'Europa
"L'Europa oggi è ancora da fare e addirittura da pensare. Il passato propone, ma non dispone, il presente è determinato tanto dal caso e dal libero arbitrio quanto dall'eredità del passato. Questo libro mostra le anticipazioni medievali dell'Europa e le forze che le hanno combattute con maggiore o minore vigore per poi sconfiggere questi primi tentativi, in un processo discontinuo dalle alterne vicende. Ma si tenta anche di provare che i secoli tra il IV e il XV sono stati determinanti e che, di tutti i lasciti vitali per l'Europa di oggi e di domani, quello medievale è il più importante"""". Così Le Goff presenta la sua riflessione sulle unità e le diversità, le idee e le strutture materiali che hanno definito la nascita e l'evoluzione dell'Europa."