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Qui si parla di noi... La documentazione locale tra identità e globalità
La pubblicazione racchiude gli atti del seminario di studi tenutosi il 2 dicembre 2009 presso la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, in cui si è discusso sul ruolo delle sezioni locali delle biblioteche pubbliche nella costruzione e ricostruzione dell'identità cittadina. Il volume riporta gli interventi dei bibliotecari, degli archivisti e dei documentalisti, ma anche degli storici, degli antropologi, dei sociologi, e degli urbanisti che si sono confrontati sui temi del convegno. -
Stanze di Cecco del pulito del canonico Pollastra «degne piuttosto del fuoco che di essere lette». Poemetto sull'amore rusticale in dialetto aretino
Vedono finalmente la luce dopo quasi cinquecento anni le ""Stanze di Cecco del Pulito"""" di Giovanni Paolo Lappoli, meglio noto come il Canonico Pollastra, professore di latino nello Studio aretino nella prima metà del Cinquecento. Tramandate in maniera semi-clandestina per il loro argomento licenzioso, senza il riconoscimento esplicito del loro autore, rappresentano, per singolare paradosso, la sua opera meglio riuscita, al tempo stesso documento prezioso del dialetto del contado aretino e piccolo monumento (nel senso preciso che il Belli dette ai suoi sonetti in romanesco) eretto agli abitanti di quel contado. Per rendere la lettura più agevole e immediata il testo del poemetto è corredato, oltre che di un'introduzione, di un commento dettagliato, di una traduzione a fronte e di un glossario che raccoglie tutti i vocaboli dialettali."" -
Vicini a una terra lontana. Sulle strade dell'Afghanistan con il contingente italiano
Vicini a una terra lontana quale titolo a sottolineare che, nonostante la distanza geografica, l'operato delle Forze Armate Italiane è stato sempre concretamente vicino, sia in fase di mantenimento della sicurezza, sia per contribuire alla ricostruzione. Una differente modalità descrittiva, una comunicazione nuova volta a rafforzare e avvicinare il grande pubblico al concreto contributo che il Paese ha dato in Afghanistan nel quadro delle missioni internazionali. La strada quale metafora della vita, anche con tutti i suoi percorsi accidentati: voragini, esplosioni di ordigni, attentati a cui bisogna rispondere per difendersi e per tutelare quel percorso, quella cintura di sicurezza che permetta poi la ricostruzione. I commenti riportati sono quelli dei militari direttamente coinvolti nei vari eventi e della popolazione. Una via immaginaria per essere il fil rouge visivo e storico di un racconto iniziato nel 2003, i cui capitoli hanno visto momenti difficili ma anche risultati positivi; un percorso non asfaltato fatto di polvere, sabbia e sassi ma anche di meravigliose vedute che richiamano Alessandro Magno e il suo passaggio in Afghanistan nel 330 a.C. -
La leggenda. La porta dei misteri. Vol. 1
Frey è un ragazzo con una vita normale, un casa normale, amici normali. Un giorno, mentre i suoi genitori sono in viaggio, invita un gruppetto di compagni a giocare a casa sua. Quel pomeriggio però le cose cambiano in un modo che nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare. In una vecchia cantina, un'antica porta aprirà loro un nuovo mondo dove il male e il bene si scontrano in un susseguirsi di luoghi e di tempi talvolta lontanissimi, ma sempre collegati, come in un eterno movimento circolare. In questa nuova dimensione, Frey e i suoi amici saranno chiamati ad avere un ruolo determinante: dal coraggio e dall'intelligenza che sapranno mettere in campo dipenderà non solo la loro salvezza, ma quella dell'intero universo. Età di lettura: da 12 anni. -
Francis Bacon. La dissacrazione del corpo umano. Disegni e dipinti a confronto con 35 fisiognimiche di artisti contemporanei. Ediz. italiana e inglese
Il pittore irlandese Francis Bacon (Dublino 1909 - Madrid 1992) è stato una figura fondamentale per lo sviluppo delle arti figurative del XX secolo. Artista tormentato e introverso, ha cercato con la sua opera di indagare l'essenza e la psiche dell'uomo contemporaneo, dissacrandone il corpo e svelando gli aspetti più reconditi dell'Io. La pubblicazione è il catalogo della mostra allestita a Sesto Fiorentino dal 25 novembre 2012 al 13 gennaio 2013, nel ventennale della morte del pittore. Sono qui riprodotte 99 opere tra disegni e dipinti di Bacon a confronto con 35 fisiognomiche di artisti contemporanei tra cui Basquiat, De Maria, Lindstrom, Warhol, Casagrande, Cuniberti, Baj, Newman e Borra. -
Piero Vignozzi. Melancholia. Ediz. illustrata
Pubblicato in occasione della mostra allestita nel Municipio di Pontassieve (Firenze) dal 16 maggio all'11 luglio 2015, il volume riproduce una trentina di dipinti di Piero Vignozzi accompagnati da una lunga intervista all'artista realizzata da Giovanni Pallanti e integrata da immagini d'epoca. ""La poetica di Vignozzi"""", scrive Antonio Natali, """"è rimasta stabile pur nel mutare della sua stessa lingua. Le sue diafane epifanie - ora d'erbe e foglie, ora di muri sbreccati, ora d'angoli di orti - sono tuttora sottese da impianti grafici di così lenticolare e perspicuo disegno da rasentare il virtuosismo"""". Testi di Carlo Boni e Monica Marini, Antonio Natali, Silvio Balloni, Adriano Bimbi."" -
La forza della speranza: Giorgio la Pira. Storia e immagini di una vita
Nel gennaio 1997 la Fondazione La Pira realizzò con Polistampa un libro dal titolo Giorgio La Pira: immagini di storia con l’intento – scrivevano Pino Arpioni, Fioretta Mazzei e Antinesca Tilli – di “accompagnare il lettore di qualunque testo che riguarda La Pira con la scoperta del suo volto, della sua vivacità, delle sue battaglie, sconfitte, vittorie e, soprattutto, di quell’atto di fede sempre rinnovato, suo più vero itinerario spirituale zampillante dalla consapevole esperienza della grazia fedele del Signore e dalla certezza della Risurrezione”. Ed è certo che La Pira – scrive il presidente della Fondazione Mario Primicerio, introducendo questa nuova impresa editoriale – “si esprimeva non soltanto attraverso le parole, ma con ogni gesto, con ogni sorriso, con ogni sguardo”. La conoscenza che si può avere attraverso i suoi scritti trova un naturale completamento nelle immagini che lo ritraggono nei diversi momenti della sua vita.rnLa pubblicazione del 1997 ebbe successo e andò esaurita: a 35 anni dalla morte di La Pira il nuovo libro, corredato da una sintetica e fresca “narrazione” della sua vita, consentirà di comprendere e contestualizzare meglio la selezione di immagini fotografiche, peraltro rinnovata e ampliata. Il libro, come sottolinea Mario Primicerio, permetterà di riflettere su cosa c’è “dietro” le foto: dietro quella che ritrae La Pira con i poveri della Badia o quella del 1955, in piena guerra fredda, con i Sindaci delle Capitali del mondo (Mosca e Pechino comprese). Il lettore comprenderà il significato sociale della foto con gli operai del Pignone o della Fonderia delle Cure, il significato politico di quella con Maometto V, Nasser, Martin Buber, il profondo significato religioso di quell’affettuosa stretta di mano con Paolo VI. E comprenderà anche il valore di quella folla immensa (l’intera città) il giorno del suo funerale. Testi di Riccardo Clementi. -
Acqua e fuoco. Firenze e i suoi pompieri, una squadra
Il pompiere visto con gli occhi e le parole della gente di Firenze. Non solo in occasione di grandi eventi, dal terremoto al naufragio, che i mezzi di comunicazione ribaltano in diretta in tutto il mondo, ma nel silenzioso e prezioso quotidiano operare per garantire sicurezza. Nelle case, per strada, fuori dalle luci della cronaca. Ventuno episodi realmente accaduti, uno per ogni lettera dell'alfabeto, tratti dal silenzioso quotidiano operare al servizio della gente, con le testimonianze dei protagonisti e le loro riflessioni. Istanti di vita che vedono coinvolti i cittadini di Firenze con i ""loro"""" pompieri: un'unica squadra che istintivamente si forma all'improvviso e che si consolida nel tempo. La storia di un legame che viene da lontano. Da ben sette secoli."" -
La conquista dell'acqua. Dai laghi preistorici alla gestione del bene comune
Una guida corredata di immagini per entrare nel complesso e affascinante mondo dell'acqua, facendosi sorprendere dalla storia idrica del nostro territorio, in gran parte sconosciuta. Scritto in occasione del decimo anniversario della nascita di Publiacqua, l'azienda pubblica più grande della Toscana, il volume si muove su tre livelli, con l'obiettivo di raccontare il passato, descrivere il presente e far immaginare il futuro. Il lettore scoprirà che differenza c'è fra l'acqua dei laghi preistorici che coprivano la piana occupata oggi da Firenze, Prato e Pistoia e quella che esce dai rubinetti delle case o dai fontanelli nei parchi. Oppure cos'è cambiato da quando scorreva nei canali scavati dagli etruschi o lambiva i ponti romani, azionava i mulini medievali o zampillava nei giardini dei Medici. Leggerà infine la storia delle straordinarie trasformazioni ambientali e urbanistiche, culturali e sociali attraverso la chiave di lettura dell'acqua, i suoi usi per la vita e la sua potenza distruttiva, il faticoso passaggio dalle prime, rudimentali opere all'attuale moderna gestione integrata. -
Appunti di maglia. Intrecci e fili. Per una storia della maglieria a Signa
Una serie di testimonianze sulla nascita e lo sviluppo delle imprese sorte a Signa nel periodo della ricostruzione post-bellica e del boom economico, raccolte direttamente dai protagonisti o dai loro discendenti. Un patrimonio di esperienze lavorative e imprenditoriali, che rischiava di venire dimenticato, il cui contributo allo sviluppo economico e alla trasformazione sociale meritava una riflessione, che può essere utile nella situazione di crisi che stiamo vivendo. Testi di Terza Agnoletti, Nicoletta Battisti, Maria Anita Borgioli, Gabriella Ceccarelli, Alfina Favara, Laura Lombardi, Anna Panerati, Concetta Todaro. -
Pesiamo la storia. Bilance e sistemi di peso dal Seicento al Novecento. Ediz. illustrata
È il catalogo della mostra tenutasi a Firenze tra il 15 gennaio e il 15 marzo 2013. Gli esemplari di bilance riprodotti nel volume, tutti appartenenti all'imponente collezione di Giuseppe Pinto, permettono di ricostruire l'evoluzione tecnica di questo congegno dal Seicento al Novecento. La bilancia è da almeno 7.000 anni lo strumento che accompagna la civiltà umana. Un oggetto così indispensabile per lo scambio ed il commercio da trascendere la sua funzione quotidiana, elevandosi a metafora dell'equità del giudizio divino. A partire dal dio egizio Anubi, che pesava il cuore dei defunti per misurarne la condotta terrena, e attraverso il pantheon prima greco e poi romano, la bilancia si evolve e si afferma come simbolo della giustizia e della sua personificazione, la dea Iustitia. Strumento dunque antico e suggestivo, citato anche nella Bibbia: ""la stadera e la bilancia sono stabilite da Dio, e opera sua sono tutti i pesi del sacchetto""""."" -
I Raspini di Arezzo. Storia di una famiglia Toscana 1865-1965
"Nei giorni di Natale o di Pasqua, dopo i tortellini di rito, faceva un solenne ingresso Sua Maestà la Galantina. Enormi vassoi di Ginori con le fette perfettamente tagliate, contornate da una tremula, dorata e luccicante gelatina. L'argomento era sempre lo stesso. La gelatina. Era troppo opaca? Poco consistente? Appena salata? Qualcuno adombrava il sospetto che fosse stata usata colla di pesce. Orrore! Il nonno Giovacchino aveva passato gli ultimi due giorni a preparare il pranzo e rifiutava additivi e scorciatoie"""". Giovanni Raspini scrive la storia della sua famiglia, ma anche la storia di una città, Arezzo, e del suo territorio. Una grande, solida e ramificata famiglia toscana descritta nell'arco di cento anni che hanno visto vicende drammatiche, ma anche straordinari cambiamenti epocali. Nel 1865 la corte sabauda si sposta in Toscana e Firenze diventa capitale del Regno. Nel 1965 i coniugi Giovacchino e Giovanna Raspini celebrano le loro nozze d'oro, circondati da tutta la famiglia riunita: la grande storia e quella intima dei Raspini si sposano in un libro ove la vita, la vita vera, diventa protagonista e maestra per i posteri." -
La tranvia e la città. Riflessione su un'esperienza singolare che potrebbe interessare anche altri
La costruzione della linea 1 della tranvia fiorentina è stata un'esperienza singolare. Per Firenze è stato un avvenimento importante e vivacemente contrastato. È stato anche un lavoro così complesso che non sarebbe possibile ricostruirlo nei dettagli. Queste pagine offrono una riflessione che potrebbe rivelarsi utile a chiunque oggi debba o voglia interessarsi del problema del trasporto urbano. E soprattutto evidenziano le motivazioni e i fondamenti del progetto e le modalità adottate per operare in un tessuto urbano fatto di storia, comportando una serie di problematiche nuove e inaspettate dovendosi operare in una città antica ma viva e in continua trasformazione. Nel momento d'avvio dei cantieri per le linee 2 e 3, in questo libro Beppe Matulli ha riassunto le riflessioni nate da quella esperienza e che sarebbero state così utili prima ancora che quell'avventura iniziasse. L'appendice consente di approfondire molti dei temi trattati. -
La politica estera dei toscani. Ministri degli esteri nel Novecento
La politica dei toscani, ministri degli Affari Esteri nei governi del Regno e della Repubblica, ricostituita da un particolare punto di vista con saggi di Ferdinando Salleo su Francesco Guicciardini, di Luciano Monzali su Sidney Sonnino, di Ennio Di Nolfo su Costanzo Ciano, di Bruna Bagnato su Carlo Sforza e di Leopoldo Nuti su Amintore Fanfani. Nel testo si documentano, con una serie di saggi, le linee di politica estera di personalità toscane che hanno avuto la guida del Ministero degli Esteri nel secolo appena trascorso, dall'inizio del Novecento alla prima guerra mondiale, dal periodo fascista fino agli anni Sessanta del secondo dopoguerra. ""Un contributo"""", scrive il curatore nel testo introduttivo, """"per ricostruire in sintesi aspetti, vicende e linee guida della politica estera nel lungo periodo, dagli anni della formazione della nostra base industriale a quelli successivi alla seconda guerra mondiale - quando si consolidò un nesso strettissimo fra politica estera e politica interna - dalla ricostruzione al boom economico, dal 'Trattato di pace alla coesistenza pacifica'"""". Il volume fa parte delle iniziative promosse dal Presidente del Consiglio Regionale della Toscana."" -
Spigolare parole, rubare sguardi. Conversazioni con i rom. Incontri da intuire, da pensare, da narrare e da scrivere
La presenza rom in Europa non è necessariamente subordinata ai servizi sociali o ai nazionalismi: nel contesto locale e internazionale, essa è una presenza generatrice di inter e transculturalità, di interessanti e singolari forme sociali e politiche di convivenza. L'indagine dell'autore prende le mosse da conversazioni nate nei campi ""nomadi"""", sui percorsi di emergenza, di integrazione e di azione pubblica, istituzionale e sociale, verso i rom e con i rom. Per mettere insieme sguardi ed espressività, influenzati da modi e mondi diversi. """"Conversare"""", scrive Argiropoulos, """"scioglie i nodi delle parole, e snoda silenzi trascorsi nei luoghi dell'esclusione, conversare veicola futuro. Conversare é dare senso ai silenzi. Conversare è intreccio di sguardi di umanità, è sentire il respiro dell'altro, è attesa per sintonizzarsi, è intesa. Conversare rende la solitudine più passionale e le restituisce unicità in quella moltitudine che resiste all'omologazione e che desidera essere letta, accolta""""."" -
Per descrivere il territorio. Agronomi, cartografi, naturalisti, viaggiatori nella Toscana tra XVII e XX secolo
La pubblicazione prende spunto dalla mostra dedicata alla cartografia allestita presso la fiorentina Accademia dei Georgofili nel periodo di marzo-aprile 2013. Nel volume, che riproduce materiale proveniente dall'Archivio e Biblioteca dell'Accademia dei Georgofili e dell'Istituto Geografico Militare, sono presentate le diverse prospettive della descrizione del territorio: gli studi finalizzati al miglioramento agricolo e alle bonifiche, l'evoluzione delle tecniche di rappresentazione cartografica, le descrizioni di naturalisti, viaggiatori e geografi. La rappresentazione del territorio, attraverso la scrittura e la cartografia, costituisce un settore di studi a cui i Georgofili hanno dedicato particolare attenzione fin dalle origini dell'attività accademica. La conoscenza storico geografica dei particolari ambienti e delle diverse zone agricole costituiva un elemento essenziale per il miglioramento dell'agricoltura e per gli interventi di bonifica realizzati tra Settecento e la prima metà del Novecento. -
Studi per Antonella Romualdi
Il libro è stato pubblicato per ricordare Antonella Romualdi, direttrice del Dipartimento di Antichità Classica della Galleria degli Uffizi, scomparsa l'8 marzo 2012. I suoi interessi hanno riguardato in modo particolare la cultura e la storia di Populonia dove ha, tra l'altro, condotto numerose campagne di scavo sia nelle necropoli che nell'area della città; altri frequentati ambiti di ricerca riguardano le stipi votive e la bronzistica etrusca, la storia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze e la scultura antica. Sono qui raccolti gli scritti di oltre quaranta autori di fama internazionale, amici e colleghi di Antonella, nella volontà di proseguire il lungo dialogo scientifico e umano, un dialogo mai interrotto. -
Il bronzo. Tecniche e materiali. Ediz. illustrata
Il volume, accompagnato da fotografie a colori e da una bibliografia essenziale, si occupa della scultura in bronzo illustrando le diverse tecniche e ripercorrendo passo per passo il procedimento tradizionale, dalla realizzazione del modello alla finitura. La fusione piena, ossia il getto di bronzo fuso, già conosciuta in Iran e in Mesopotamia dal IV millennio, si diffuse in Grecia alla fine del VII sec. a.C. con un procedimento che permetteva di ricavare solo sculture di piccole dimensioni. La fusione cava invece, che è successiva, permise di eseguire statue di dimensioni anche monumentali ed alla metà del V sec a.C. gli stessi Greci raggiunsero una tale maestria che riuscirono a recuperare i modelli e a riutilizzarli per la produzione di più copie della medesima scultura. Successivamente all'età classica questa tecnica di fusione cadde in disuso e la sua memoria venne persa per essere poi recuperata solo in epoca rinascimentale. Il bronzo fu largamente impiegato in ogni epoca per la ritrattistica, per la medaglistica, per gli oggetti decorativi e i monili, per quelli di uso comune ma in particolare per la scultura monumentale. -
Arte della Magna Grecia. La collezione Colombo nel museo archeologico nazionale di Firenze. Ediz. illustrata
Catalogo dell'omonima mostra allestita tra l'aprile e il giugno del 2013, la pubblicazione è dedicata al lotto della collezione G. Colombo che il Museo Archeologico Nazionale di Firenze ha acquistato nel 2012, accanto a un'ampia selezione dei materiali rimasti di proprietà privata. Formatasi in Italia Meridionale tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento a opera di Carlo Colombo e di suo figlio Giovanni Battista, costruttori dei primi tratti della linea ferroviaria ""Jonica"""" calabro-lucana, l'importante raccolta è costituita da bellissimi vasi (apuli, dauni, peucezi), statuette di terracotta, bronzi e altri oggetti in oro, piombo, alabastro e vetro, provenienti in prevalenza da tombe e santuari del versante ionico della Magna Grecia e da contesti databili principalmente al IV secolo a.C. Di tale ambito geografico-culturale e di tale arco cronologico, la collezione Colombo offre un vasto e rappresentativo panorama che documenta diversi aspetti della cultura materiale italiota, da quelli più comuni e di massa alle produzioni più elaborate e impegnative, destinate ai committenti italici (indigeni) che evidentemente molto le apprezzarono, fino a riempirne le loro case."" -
Inseguendo la bellezza
Questa seconda antologia offre al lettore il completo quadro della poetica di Caramella, concentrandosi sugli ultimi anni della sua vita.