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Cortonantiquaria 2011. 49ª edizione Mostra mercato nazionale d'antiquariato
Catalogo della XLIX edizione della Mostra Mercato Nazionale d'Antiquariato Cortonantiquaria, tenutasi al Palazzo Vagnotti di Cortona (Arezzo) dal 28 agosto al 12 settembre 2011. Il volume, con presentazioni di Roberto Vasai, Andrea Vignini, Giovanni Tricca e Fabrizio Raffaelli, riproduce puntualmente il percorso espositivo, proponendo una selezione tra le centinaia di pezzi esibiti da 34 qualificati antiquari di livello nazionale e internazionale. Una scheda è naturalmente dedicata alla galleria ospite, Moretti Fine Art. Alle tre mostre collaterali sono riservate altrettante sezioni del catalogo: una sulla famiglia Antinori nei secoli, ""tra la passione per il vino e per l'arte"""", una su importanti collezioni di calendari, una su Spinello Aretino, nei seicento anni dalla morte."" -
Una collezione di sigilli
Il sigillo, nato nella notte dei tempi come documento di autenticità del possessore, cambia in gran parte il suo utilizzo alla fine del '700 con l'introduzione del cachet. Diminuisce quindi l'importanza delle matrici a tutto vantaggio delle impugnature, che fanno dei sigilli oggetti di alto artigianato o addirittura gioielli tali da essere annoverati fra le arti minori. Sono realizzati nei materiali più diversi e rivelano le correnti artistiche del periodo. Talvolta prodotti anche in piccole serie, sono firmati dagli stessi scultori o sono riproduzioni in miniatura di opere famose. Il volume ne illustra una straordinaria collezione di oltre 500 pezzi, catalogati e suddivisi secondo la tipologia (semplici, con busti o figure femminili, maschili, infantili, animali, e ancora a ciondolo, calchi etc.) o il materiale dell'impugnatura (in madreperla, in legno e cuoio, in avorio, corno, osso, in pietre dure, in pietra lavica, in marmo, in porcellana, in vetro e cristallo, in galalite, bachelite o resine sintetiche, in metallo, smalto, mosaico etc.). Ogni sigillo è corredato da una breve didascalia che ne riassume le caratteristiche formali, le dimensioni e il significato della matrice. -
Carlo Testi. Gone to earth-Ritorno alla terra. Catalogo della mostra
Il catalogo della mostra allestita in autunno 2011 presso la Provincia di Firenze riproduce a colori 62 recenti oli del pittore Carlo Testi. ""Non c'è nessun tentativo polemico, nella pittura di Testi. Il ricordo si scioglie nel dolore, o nel rimpianto, e non postula nessuna levata di scudi, non intende porsi come premessa per una reazione. I sentimenti si alternano come le stagioni della natura e della vita. A volte essi prendono delle dimensioni notevoli; in altre circostanze, il pittore rattrappisce e impreziosisce il proprio tocco, portandolo alle dimensioni della miniatura."""""" -
Le stanze dei tesori. Collezionisti e antiquari a Firenze tra Ottocento e Novecento. Catalogo della mostra (Firenze, 29 settembre 2011- 25 aprile 2012)
Catalogo della mostra allestita a Palazzo Medici Riccardi, Firenze, tra il 29 settembre 2011 e il 25 aprile 2012, il volume si inscrive nell'ambito dell'importante iniziativa ""Piccoli Grandi Musei"""" volta a valorizzare il ricco tessuto connettivo costituito dai musei di Firenze. Il fenomeno del collezionismo, che nella seconda metà dell'Ottocento vede Firenze protagonista nel panorama antiquario europeo, fu espressione di quella tradizione culturale che ha nelle corti granducali precedenti illustri. Durante questo periodo Firenze si segnala come polo di riferimento per il commercio antiquario europeo, insieme a Londra, Parigi e Berlino. La pubblicazione riproduce e studia le più importanti collezioni conservate oggi a Firenze presso la Fondazione Romano, il Museo delle Porcellane, la Collezione Contini Bonaccossi, la Raccolta """"Alberto della Ragione"""", la Collezione Loeser, la Casa Buonarroti, il Museo Horne, il Museo Bardini, la Casa Museo Rodolfo Siviero, la Collezione della Fondazione """"Roberto Longhi"""" e il Museo Stibbert."" -
Franco Lani. 20 disegni di case popolari. Ediz. italiana e inglese
I venti disegni riprodotti in quadricromia e raccolti in questa cartella si riferiscono a progetti di edilizia residenziale pubblica che Franco Lani ha realizzato in Toscana e nel Veneto per Iacp di Arezzo (successivamente Ater e oggi Arezzo Casa s.p.a.) e Ater di Venezia. Questi ""disegni di progetti"""" rappresentano una sorta di autoritratto di Franco Lani e anche un ritratto realistico del paesaggio periferico, semi urbano, di Arezzo e di gran parte delle cittadine italiane. Il lavoro di Lani esprime una fase storica significativa del nostro Paese e insieme la testimonianza dell'impegno civile e professionale dell'autore. I suoi lavori sono insieme paesaggi, quadri teorici e particolari costruttivi, raccolti in questo documento unico che esprime vitalità, serietà professionale e civile, oltre ad un singolare e preciso """"realismo"""" sia territoriale che politico. Sulla cartella sono inoltre riprodotti, in italiano e in inglese, il testo critico di Andrea Branzi Franco Lani: un autoritratto territoriale e la biografia dell'autore."" -
Emo Formichi/Piero Sbarluzzi. Due maestri di Pienza sul colle lunato
"Ospitare due scultori contemporanei nell'area archeologica fiesolana scrivono nella presentazione Fabio Incatasciato e Paolo Becattini - è sempre una sfida affascinante. Emo Formichi e Piero Sbarluzzi, artisti di Pienza, diversi ma allo stesso tempo complementari, si accostano a Fiesole e alla sua storia: i materiali classici di Sbarluzzi con le alchimie di Formichi muovono l'area archeologica fiesolana e le impartiscono una chiave di lettura dinamica, lasciando alle vestigia antiche il loro carico di significato storico. È facile, così, guardare con occhio diverso l'arte antica che si arricchisce di quella recente: e si viene invitati a una visita nuova e, soprattutto, a una passeggiata di ampio respiro culturale sul Colle Etrusco"""".Emo Formichi e Piero Sbarluzzi fanno parte, come sottolinea Fabrizio Fè, """"della tradizionale manualità pientina, trasmessa di padre in figlio e arricchita con intelligenza e creatività. La loro fama, che è cresciuta nel tempo, ha fatto sì che i due divenissero in Italia e all'estero ambasciatori del buon gusto e dell'arte che Pienza e la Val d'Orcia esprimono da sempre""""." -
Museo Stibbert. Guida alla visita del museo
La guida evidenzia il carattere poliedrico del museo e del suo fondatore, Frederick Stibbert (1838-1906). Essa accompagna il visitatore attraverso ogni collezione con le dettagliate descrizioni di un autore competente: Simona Di Marco, Martina Becattini, Francesco Civita, Riccardo Franci, Dominique Charles Fuchs. Il percorso spazia dalla storia del fondatore alla storia della collezione, dall'armatura europea a quella islamica e giapponese, dai quadri agli arredi, alle porcellane e alle ceramiche. I temi rappresentano le varie ""manie"""" di quello che fu uno straordinario e anche eccentrico collezionista. Nato a Firenze da padre inglese e madre italiana, Stibbert perde il padre in giovane età e viene educato in Inghilterra, a Harrow-on-the-hill e a Cambridge, per entrare in possesso a ventun anni di una notevole fortuna. Mantiene la villa di Montughi a Firenze, acquistata dalla madre nel 1849, ma viaggia continuamente e acquista senza sosta, trasforma la villa e il parco e concepisce l'idea del museo. Divide l'edificio in due parti: il museo e l'abitazione con il suo ricco arredamento. Nel 1905 fa un testamento molto dettagliato. Lascia tutta la proprietà sul colle fiorentino al governo inglese in primis, e al comune di Firenze qualora gli inglesi rinunciassero al lascito. E così fu: il museo con i suoi 36 mila pezzi, il parco, il podere diventano proprietà del comune nel 1906, alla sua morte, e nel 1908 il museo apre al pubblico."" -
Fondazione Salvatore Romano. Guida alla visita del museo
Salvatore Romano (1875-1955) fu uno dei massimi cultori d'arte della prima metà del Novecento. Nel 1946 donò a Firenze, la città che lo aveva ospitato fin dal 1924, un nucleo coerente di oggetti, come contributo morale e culturale alle profonde ferite inferte dalla guerra al paese, in memoria del padre e del paese natio, Meta di Sorrento. Il progetto di allestimento fu pensato dallo stesso collezionista - le cui spoglie sono conservate al centro dell.ambiente in un sarcofago dal coperchio paleocristiano - in collaborazione con il figlio Francesco, accostando opere di artisti di grande fama a manufatti di anonimi medievali, spesso provenienti da luoghi ""periferici"""" rispetto all'Italia artisticamente più nota. Le dettagliate descrizioni di Serena Pini, Raffaella Calamini e Silvia De Luca accompagnano il visitatore attraverso la collezione. Gli argomenti spaziano dalla vicenda del fondatore alla storia del museo e della sua sede, l'antico Cenacolo di Santo Spirito. Glossario, biografie degli artisti e un ricco apparato arricchiscono il volume."" -
Dal Rinascimento al Risorgimento. Grandezza e decadenza nella «storia d'Italia» di Francesco Guicciardini
Il libro è stato pubblicato in occasione della mostra allestita a Firenze nell'autunno 2011 presentando una selezione delle ben 180 edizioni della Storia d'Italia di Francesco Guicciardini (1483-1540) riunite dal discendente Paolo nella biblioteca di famiglia, a partire dalla editio princeps del 1561. Oltre a mettere in luce aspetti significativi del capolavoro guicciardiniano e della sua ricezione, i saggi vi rintracciano alcuni concetti seminali all'origine del nostro Risorgimento. Piero Paolo Guicciardini, ""Una collezione unica al mondo"""" Zeffiro Ciuffoletti, """"La Storia d'Italia di Francesco Guicciardini: la consapevolezza della decadenza e origini del Risorgimento"""" Giovanni Cipriani, """"La Storia d'Italia e la sua fortuna. Riflessioni storiografiche"""", Manuela Doni Garfagnini, """"Storia e politica in Francesco Guicciardini e Niccolò Machiavelli"""", Igor Melani, """"Guicciardini, Venezia, il Mediterraneo e il Nuovo mondo"""", Gian Luca Corradi, """"La Storia d'Italia: una lunga fortuna editoriale"""". Schede delle edizioni esposte."" -
Luca Giacobbe. La liricità compositiva. Catalogo della mostra (Firenze, 4-3 ottobre 2011)
Catalogo della mostra allestita dal 4 al 30 ottobre 2011 presso la Sala Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Sono riprodotte quindici opere di Luca Gicacobbe, pittore di origine veneta che, diplomato all'Accademia delle Belle Arti di Firenze, ha vinto nel 1994 il prestigioso premio ""Tito e Maria Conti"""". Scrive Giorgio Bonomi, curatore della mostra: """"La fantasia di Giacobbe è della stessa specie che troviamo nelle opere di Klee o di Licini, ai quali, pur in un contesto storico-culturale e, soprattutto, stilistico, differente, il nostro artista può essere avvicinato""""."" -
Le vite dell'arte in contemporanea. Ediz. multilingue
È il catalogo di una mostra d'arte contemporanea (22-30 ottobre 2011) allestita presso il palazzo fiorentino che fu dimora di Giorgio Vasari, evento che ha visto la partecipazione speciale dell'artista internazionale Bill Viola. La pubblicazione, introdotta da Cristina Giachi e arricchita dal contributo critico di Francesco Galluzzi, riproduce opere e installazioni di vari artisti, in contrappunto con affreschi di Vasari e citazioni dalle sue ""Vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori"""". Edito nell'ambito delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita di Vasari, il libro si inserisce nel progetto 500 Oggi."" -
I popoli dell'antica Italia. Rinaldoniani, umbri, pelasgi, villanoviani ed etruschi. Antiche culture nella piana fiorentina-pratese-pistoiese
Il libro descrive i popoli che abitarono la piana fiorentina-pratese-pistoiese nel periodo che va dal 3300 al 450 a.C. mettendo in luce le attività economiche, le culture, le credenze religiose e i manufatti di quelle civiltà dai primi insediamenti alla loro scomparsa. Nel testo si analizzano in modo approfondito i ritrovamenti archeologici, mettendoli in rapporto con gli scritti degli storici antichi e con i racconti mitici. Il quadro che ne risulta è notevole e di forte impatto, con elementi di assoluta novità rispetto alla corrente saggistica e manualistica. -
Tutela e fruizione del patrimonio culturale. Atti del Convegno di studi (Firenze, 15-16 aprile 2011)
Promosso dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia in collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario del Primo regolamento organico di tutela e con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Convegno di studi ""Tutela e fruizione del patrimonio culturale"""" si è tenuto a Firenze il 15 e 16 aprile 2011, in occasione della XIII settimana della cultura, nel Salone Magliabechiano della Biblioteca degli Uffizi. Il Convegno, presieduto da Roberto Cecchi, Maddalena Ragni e Andrea Carandini, si è sviluppato sulla base di una serie di relazioni tese a fare il punto sulla situazione attuale nonché sulle possibili prospettive della tutela e della fruizione del patrimonio culturale nazionale. Il volume raccoglie i contributi degli specialisti (Antonia Pasqua Recchia, Maurizio Fallace, Luciano Scala, Giuseppe Sassatelli, Ruggero Martines, Marisa Dalai Emiliani, Ferruccio Ferruzzi, Giuseppe Pennisi e Mario Docci), dei docenti universitari e delle personalità della cultura (Roberto Cecchi, Andrea Carandini, Cosimo Ceccuti, Giuseppe De Rita, Cristina Acidini, Maddalena Ragni, Ilaria Borletti Buitoni, S.E. Giuseppe Betori, Alain Elkann, Stefano Grassi."" -
Souvenir de Florence. L'immagine della città nell'Ottocento
L'Ottocento è stato il secolo della nascita della fotografia e della sua rapida diffusione, ma solo attorno al 1890, con la messa a punto della tecnica a lastra a mezzatinta, le foto entrano a far parte del corredo dei libri d'arte e di architettura: a Firenze il primo stabilimento zincografico capace di tale innovazione fu quello aperto da Guglielmo Vasori nel 1898. Fino ad allora la narrazione dei luoghi e delle loro bellezze è esclusivamente veicolata da incisioni in bianco e nero. Ma la fotografia influenza già nell'Ottocento il modo di vedere la realtà e quindi il modo di disegnare le vedute destinate all'incisione o alla litografia per consentirne la riproduzione. Se per lungo tempo gli illustratori hanno cercato di semplificare il loro lavoro rifacendosi a immagini già date alle stampe codificando punti di vista e luoghi rappresentativi, nel momento in cui si sono rese disponibili le fotografie ci si è riferiti a quelle, aprendo progressivamente a varianti negli scorci e a tagli compositivi innovativi, che in alcuni casi assumono il valore di istantanee. Questo quaderno propone alcune delle centinaia di incisioni che hanno fatto conoscere i monumenti e le architetture. -
Archivio Enrico Pea. Inventario
L'Inventario del Fondo Pea è il risultato di un progetto volto non solo a evidenziare il capillare lavoro condotto dagli archivisti nel corso di un trentennio, ma anche a esaltare i contatti fra l'archivio, il suo creatore e l'istituto conservatore. L'Inventario dell'Archivio Pea viene a costituire uno strumento di indagine e orientamento, ""un valido punto di partenza - come sottolinea Gloria Manghetti nell'introduzione - da cui prendere le mosse per tornare a buon diritto a parlare di uno scrittore d'eccezione, esempio tra i più alti dei nostri classici contemporanei"""". I testi introduttivi descrivono la struttura del consistente archivio, organizzato nelle serie Corrispondenza, Minute, Manoscritti, Rassegna stampa e Varie. Sono poi elencati i criteri descrittivi seguiti e riprodotti una decina tra disegni, fotografie e documenti manoscritti. Il lungo inventario è seguito dal testo di Enrico Lorenzetti """"Le carte di Pea"""", completato da un'appendice con l'inventario della Donazione Lorenzetti e arricchito da indici dei nomi e dei titoli."" -
Il nuovo Gibbon. Aspetti della vita e della storiografia di Arnaldo Momigliano
Il volume approfondisce la figura del grande storico Arnaldo Momigliano (Caraglio, Cuneo 1908 - Londra, 1987), fornendo un contributo fondamentale alla comprensione della sua opera. La prima parte del testo ripercorre le tappe salienti della vita dello studioso, che è qui paragonato allo storico inglese Edward Gibbon per la capacità di dar vita a una nuova idea di storiografia a partire dalla tradizione. Partendo dagli anni del fascismo per arrivare a quelli della seconda repubblica, l'autore si sofferma sui momenti che più segnarono l'opera di Momigliano, come l'esperienza con l'Enciclopedia Italiana o il periodo di esilio in Gran Bretagna. Sono poi affrontati alcuni fondamentali problemi di epistemologia della storia, come il tema cruciale della verità come compito essenziale dello storico e del suo perseguimento come principale scopo della ricerca, questioni in cui il contributo di Momigliano è ritenuto ancora oggi essenziale. Un saggio di ampio respiro che rende omaggio a uno dei più grandi studiosi dell'antichità classica del secolo scorso. -
La Fabroniana di Pistoia. Storia di una biblioteca e del suo fondatore
Giorgio Mazzanti, Presentazione Anna Agostini, Premessa dell'autore Giovanni Cipriani, ""Pistoia dalla """"crisi"""" del Seicento al trionfo dell'Illuminismo"""" Carlo Agostini Fabroni """"Biografia"""" - """"I rapporti con Pistoia e gli interventi in patria"""" - """"Dalle raccolte librarie di casa Fabroni alla biblioteca del cardinale"""" - """"La libreria del cardinale a Roma"""" """"La storia della Fabroniana nei secoli"""" - """"La costruzione e la donazione"""" - """"Dalla donazione all'apertura della biblioteca (1726-1730)"""" - """"I primi anni di vita della biblioteca"""" """"Dalla gestione della Comunità civica alla prima metà dell'Ottocento"""" - """"La storia della biblioteca nel secondo Ottocento"""" - """"La biblioteca nel Novecento"""" """"Il patrimonio librario"""" """"Le collezioni della Fabroniana"""" - """"Il fondo Manoscritti"""" - """"Gli incunaboli"""" - """"Il libro antico tra arte e memoria"""" """"Le legature presenti nella Fabroniana"""" - """"Libri rari"""" - """"Gli ex libris e i timbri"""" - """"I restauri librari"""" - """"Il fondo Tommaso Gelli"""" - """"Il fondo Vannozzi"""" - """"Il fondo Nerucci"""" """"Le opere d'arte in biblioteca"""" """"La porta dipinta"""" - """"I gruppi marmorei del Cornacchini"""" - """"Il crocifisso"""" - """"Il ritratto del cardinale"""" """"Appendice documentaria"""" """"Albero genealogico"""" """"Elenco bibliotecari"""" - """"Atto di donazione""""."" -
Immagini dal Risorgimento. Soldatini della collezione «Alberto Predieri» e oltre, cimeli e quadri
Catalogo della mostra organizzata dall'ente Cassa di Risparmio di Firenze nel dicembre 2011 per festeggiare il 150° anniversario dell'unità d'Italia, il volume riproduce i soldatini della collezione Alberto Predieri e di altre raccolte, oltre a cimeli d'epoca provenienti dal Museo fiorentino Stibbert, dalla Fondazione Spadolini e da collezioni private. I soldatini, per la maggior parte realizzati in piombo nel formato classico di 54 mm, rappresentano le armate degli Stati italiani preunitari e i primi anni dell'esercito del nuovo Stato Unitario Italiano. Tra i più pregiati vi sono quelli del formato di 90 mm raffiguranti il Re Vittorio Emanuele II e la sua scorta con un reparto del reggimento Genova cavalleria, pezzi unici realizzati da Francesco Antonini per essere utilizzati nel film ""La contessa di Castiglione"""" del 1942. Alcuni diorami raffigurano, con la forza espressiva della ricostruzione tridimensionale, episodi salienti del Risorgimento come la battaglia di Calatafimi e quella di Melegnano."" -
Lorenzo Giandotti. Extra moenia. Ediz. multilingue
Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Accademia delle Arti del Disegno, 5 - 29 ottobre 2004). ""Lorenzo Giandotti, pittore che da anni cerca di esprimere il proprio sentire per le cose 'umili', ma umilmente umane, apre oggi presso la nostra Accademia un'esposizione di sue opere. Possono stupire le sue finestre, porte e rostre; ha ragione Francesco Gurrieri quando avvicina le 'finestre' di Giandotti alle bottiglie polverose di Morandi. Giandotti prosegue Gurrieri - dona monumentalità ai serrami più umili, dignità alle ante e alle rostre delle porte più insignificanti"""". (Dalla Premessa di Francesco Adorno). Contributi di Raffaele Monti, Francesco Gurrieri, Marco Fagioli."" -
Stazioni
Raccolta di 44 poesie di Menotti Galeotti seguite dal testo critico di Rodolfo Tommasi ""Le radici al vertice"""". """"La poesia moderna nasce da una ricerca formale volta ad attingere alle radici del sentire, oltre la retorica tradizionale. Ma questa ricerca, quando prevale l'aspetto formale, rimane fine a se stessa. Quando invece il cercare dà vita ad una pagina dove emerge l'esito del trovare, allora la poesia si offre in tutta la sua evidenza. In questo senso Menotti Galeotti è un moderno """"trovatore"""" che qui raggiunge il massimo della felicità espressiva. I testi si susseguono come vagoni """"di un treno azzurro"""" sull'onda di una """"musica sacra"""" che evoca - com'egli scrive """"la sapiente armonia/dei lontani maestri"""" e """"tutto riappare/in sequenza di luce/luoghi e volti cari""""; dove hanno spazio anche le presenze dei migranti che hanno lasciato """"Lontano la terra d'Oriente/i cembali amici."""" Così, nel poemetto si passa dal diario familiare allo slancio romantico, dal paesaggio """"en plein air"""" all'impegno, dall'invettiva al """"fermo d'immagine"""" lirico, tutto all'interno di una unità stilistica per la quale ogni definizione si fonde nella rifondazione del poièin, ovvero della poesia in divenire.""""""