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Dizionario enciclopedico della ceramica. Storia, arte, tecnologia. Vol. 1: ABC.
La ceramica è una delle più antiche attività umane ed ha sempre accompagnato e assecondato le diverse civiltà, testimone del loro sviluppo economico, artistico, urbanistico e tecnico. Il dizionario, accessibile anche ai non specialisti, copre ogni aspetto di questo vasto mondo dove l'arte s'intreccia con la tecnologia, fornendo un quadro esaustivo delle problematiche legate a ciascun argomento: processi produttivi e conservativi, materie prime, proprietà caratteristiche, prospettive. Organizzata in schede illustrate a colori, arricchita da un indice e da una nutrita bibliografia, l'opera è uno strumento indispensabile per chiunque voglia indagare o documentarsi su manufatti e artisti, storia e cultura popolare, senza dimenticare le grandi possibilità offerte dalle ricerche sui nuovi materiali. -
Antonietta Preziosi... Quando la musica testimonia e la storia dimentica. La donna che compose il canto della liberazione (25 aprile 1945)
Il testo è un tributo ad Antonietta Preziosi, musicista, poetessa, scrittrice nata a Genova nel 1890 e quasi sempre vissuta a Napoli. Il suo ""Canto della Liberazione"""" intitolato Rinascenza italica, due pagine di musica per canto e pianoforte stampate nel 1945, è una delle rare opere musicali scritte da donne per commemorare la Resistenza e la Liberazione. A partire da quest'opera unica e eccezionale, l'autore tratteggia il profilo di una donna di spaziatura culturale eclettica, caratterizzata da una fervente coscienza politica (fu sempre antifascista) e da grandi capacità di riflessione sulla storia e sull'estetica musicale."" -
Astrazione e realtà. La pittura di Wang Hongjian. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra allestita presso l'Accademia delle Arti del Disegno dal 10 al 30 dicembre 2015, il volume celebra la prima esposizione di un artista cinese contemporaneo nel prestigioso istituto fiorentino. È riprodotta una selezione di opere - una quarantina di dipinti a olio - che spazia dai primi lavori degli anni Ottanta alla più recente produzione del pittore. ""Quello che rende attuale la pittura di Wang Hongjian"""", scrive Antonio Natali, """"è il taglio cinematografico impresso alle vicende che lui si figura. Gli attori dei drammi che mette in scena si stagliano sulla ribalta nitidi e perfino icastici. E la natura, che fa da fondale, ha sovente sembianze d'ascendenza romantica, sia quando incombe massiccia e grandiosa su un'umanità sofferente, sia quando a perdita d'occhio slontana: ora su spiagge estese di sabbia e polvere, lambite da mari luminosi, colorati delle stesse tinte dei cieli, col primissimo piano ingombro di barconi in scorcio sperticato, ora su campi di stoppie, lunghi fino al rigo tenue d'un orizzonte gravato da un etra di vapori, ora su una smisurata piana paludosa, verde d'erba giovane, a macchie, e lucente di specchi d'acqua in lingue distanti."" -
L' ammiraglio Napoleone. Atti della Giornata internazionale di studi (Livorno, 20 marzo 2015)
Il volume contiene gli atti della giornata internazionale di studi tenutasi il 20 marzo 2015 alla Camera di Commercio di Livorno e dedicata al rapporto tra Napoleone Bonaparte e la Marina francese. Gli interventi mettono in evidenza il divario tra ""les marines"""" francesi e la marineria britannica, ma anche tra il loro naviglio e l'armamento, senza trascurare la realtà locale negli anni in cui Livorno era parte dell'Impero."" -
Con La Pira in Viet Nam
Nel novembre del 1965 Giorgio La Pira andò ad Hanoi, incontrò Ho Chi Minh e riportò informazioni che avrebbero potuto far finire la guerra del Viet Nam con anni di anticipo. A cinquant'anni da quel viaggio Mario Primicerio, che accompagnò La Pira, ne riferisce tutti i particolari. L'inedito diario di quei giorni è accompagnato da un'ampia e documentata ricostruzione del contesto politico e militare. Una nuova luce su quella iniziativa, sui retroscena e sulle polemiche che la accompagnarono. Queste memorie di Primicerio sulla mediazione di La Pira per aiutare il raggiungimento della pace in Vietnam analizzano, in modo rigorosamente documentato, tanto il lungo e difficile processo di mediazione del sindaco di Firenze quanto la strumentalizzazione che ne viene fatta all'interno della politica italiana. La lettura dei copiosi documenti di questo libro ci mostra che La Pira costruiva ponti e proponeva soluzioni che poi la storia successiva ha dimostrato essere valide e concrete proposte di pace. -
Poesie tarde
Tanto tu rinnovelli, Natura, ogni anno foglie e fiori ""a che tante facelle"""" si domanderà l'incredulo Leopardi di fronte a tante stelle. Ma risposta chiara non c'è. Prefazione di Mario Graziano Parri."" -
Paradosso Europa! Quaderno per avvicinarsi alle istituzioni europee e alle discussioni che vi si svolgono su suolo, territorio e paesaggio
Il suolo fertile e l'integrità del paesaggio sono risorse in grado di risollevare il nostro futuro. Eppure non sempre l'Unione Europea mostra il dovuto interesse per questo problema: una grave carenza che condiziona il nostro futuro e rende fragile la sopravvivenza delle prossime generazioni. La pubblicazione raccoglie idee, critiche, consigli basati principalmente su documenti ufficiali, offrendo analisi e spunti per indurre il lettore a riflettere ed essere un attore primario nella salvaguardia del territorio. È un quaderno da sfogliare, consultare, tenere a portata di mano e soprattutto aggiornare, utile strumento di consultazione nella consapevolezza che i problemi del suolo e del paesaggio possano trovare soluzione grazie all'impegno di ciascuno di noi. -
Arte in loco. Ediz. illustrata
I giovani artisti protagonisti del progetto ""Arte in Loco"""", sotto la guida del maestro Adriano Bimbi, hanno seguito i sentieri dei boschi in cerca di storie e antiche tradizioni da sottrarre all'oblio, rileggere e interpretare alla luce del tempo presente. Il risultato sono le opere esposte nel territorio di sette comuni tra Valdarno e Valdisieve e riprodotte e affiancate da schede critiche. """"L'intenzione"""", scrive Giuseppe Andreani, """"non è stata certo quella di simulare, ma piuttosto di reinterpretare rinnovando. Dunque i giovani artisti non hanno eseguito meri esercizi di copia, ma si sono immersi dando luogo a un'interazione fra tradizione e contemporaneo che a esperienze già vissute aggiunge il proprio presente per ottenere una rinnovata identità"""". Opere di Luca Corti, Carmelo Cutuli, Luca Mauceri, Chiara Crescioli, Nicoletta Gemignani, Mirian Poggiali, Leonardo Bossio, Rebecca Dasha. Testi di Mauro Pinzani, Carlo Boni, Giuseppe Andreani, Adriano Bimbi, Filippo Marranci, Valentina Felice."" -
Antonio Berti (1904-1990). Catalogo della mostra (Sesto Fiorentino, 28 febbraio-31 maggio 2016). Ediz. illustrata
Catalogo della mostra allestita a Sesto Fiorentino (Firenze) dal 28 febbraio al 31 maggio 2016, la pubblicazione riproduce sculture, dipinti, disegni, schizzi, bozzetti e tutta una serie di documenti fotografici e lettere, frutto di una ricerca e di una selezione effettuata con il coinvolgimento della stessa Famiglia Berti, direttamente nello studio dell'artista, che fu prima pittore e poi famoso scultore. ""Il Maestro Berti"""", scrive Domenico Viggiano, """"ha attraversato tutto il ventesimo secolo dando forma con costante attenzione al trasformarsi delle cose del mondo, ad avvenimenti, a personaggi spesso molto importanti per cultura, per posizione politiche, economiche e sociali, mantenendo sempre intatta la sua capacità di analisi e la sua profonda volontà e sicurezza di trasmettere una corretta immagine della realtà del proprio tempo"""". Testi di Antonio Lucio Garufi, Francesco Mariani, Giovanni Berti, Domenico Viggiano, Giulia Ballerini, Susanna Ragionieri."" -
Guida breve al nuovo Museo dell'Opera del Duomo di Firenze
Il Museo dell'Opera del Duomo, creato nel 1891, poi riccamente ampliato e rinnovato tra il 2012 e il 2015, possiede la più importante collezione al mondo di scultura fiorentina del Medioevo e del Rinascimento. Tra i capolavori lì custoditi si ricordano la Porta del Paradiso e la Porta Nord' del Battistero, realizzate da Lorenzo Ghiberti, la Santa Maria Maddalena penitente di Donatello, la Cantoria di Luca della Robbia, la monumentale Croce d'Argento di Antonio Pollaiolo e i preziosi ricami da lui disegnati per i paramenti della festa del patrono di Firenze, san Giovanni Battista. La guida, agile e riccamente illustrata, è arricchita dalle planimetrie delle diverse sezioni del museo e da una bibliografia di riferimento. -
Della città di Firenze e dei fiorentini. Una piccola antologia
"Qual città, non soltanto in Italia ma in tutto il mondo, è più salda nella cinta delle sue mura, più superba di palazzi, più adorna di templi, più bella di edifizi, più splendida di porticati, più ricca di piazze, più lieta di ampie strade, più grande di popolo, più gloriosa di cittadini, più inesauribile di ricchezze, più feconda nei campi? (Coluccio Salutati)."""" """"Questi viottoli, che a Firenze si chiamano strade mi affogano; questo sudiciume universale mi ammorba; queste donne sciocchissime, ignorantissime e superbe mi fanno ira. (Giacomo Leopardi)."""" Dalla Nuova Cronica di Giovanni Villani, scritta a metà del Trecento, fino alle pagine di Non sono un maestro (1976) di Giovanni Michelucci, questa piccola antologia raccoglie ciò che è stato scritto sulla città di Firenze da molti uomini illustri che lì sono nati o vi hanno vissuto a lungo, e da altri che l'hanno visitata e conosciuta nel corso dei loro viaggi." -
Dei fiorentini e della città di Firenze. Una piccola antologia
"Firenze non è soltanto una raccolta di oggetti venerabili, espressione visibile e permanente di alti ideali e di grandi valori artistici. Essa è tutta pervasa da uno specialissimo umore che dà alla sua gente una vitalità e una forza di carattere tanto più meritevoli quanto meno ostentate"""" (Eve Borsook). """"I fiorentini sono in massima parte magri e pallidi, soggetti a tisi, con i denti guasti e la vista pessima al punto che moltissimi portano sempre gli occhiali...""""(Marchese De Sade). Sono molti i personaggi illustri che hanno conosciuto la gente di Firenze conservandone memoria nei propri scritti. Sfogliando le pagine di questa antologia, che dal Trecento di Giovanni Villani arriva fino al XX secolo, ci imbattiamo ora in immagini poetiche e di meraviglia, ora di disincanto e disappunto. Il testo ci permette di confrontare ciò che i fiorentini hanno scritto e pensato dei loro concittadini, ma anche come la fiorentinità sia stata vista dai forestieri e dagli stranieri, offrendo spunti di riflessione su una città e su una popolazione." -
Alighiero Boetti. Il filo del pensiero. Ediz. illustrata
Il volume, catalogo della mostra allestita dal 14 aprile al 20 maggio 2016 presso l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, si concentra sui temi cari a Boetti a partire dagli anni Settanta - con i primi ricami realizzati in Afghanistan fino alla guerra del 1979 - poi ripresi alla metà degli anni Ottanta e proseguiti fino ai Novanta. I ""pensieri"""", opere ricamate da artigiane afghane seguendo l'ispirazione dell'artista, sono accompagnati dalle fotografie delle ricamatrici scattate dall'americana Randi Malkin Steinberger.""""Boetti"""", scrive Cristina Acidini, """"ci appare non solo come un grande artista, di quelli che segnano la propria epoca con opere destinate a restare ammirate e valide nel tempo, ma anche come un intuitivo, autentico profeta, che oggi sarebbe forse un ambasciatore di pace fra i popoli di questo tormentato pianeta"""". Presentazioni di Cristina Acidini e Dario Nardella. Testi di Agata Boetti e Luca Tomìo."" -
Adele Alfieri Di Sostegno e Pasquale Villari nelle Carte Villari (1888-1917). Con documenti inediti
Il volume è dedicato alla figura di Adele Alfieri di Sostegno (1857-1936), finora del tutto trascurata dalla storiografia. Figlia di Carlo Alfieri e Giuseppina di Cavour, Adele intrattenne una fitta corrispondenza con Pasquale Villari dal 1888 al 1917, anno in cui quest'ultimo morì. Il carteggio, riportato e analizzato nel volume, evidenzia un rapporto molto confidenziale e profondo fra la famiglia Alfieri, l'Istituto ""Cesare Alfieri"""" e Villari, figura centrale degli indirizzi scientifici e didattici assunti dalla Scuola dopo la scomparsa di Carlo. Ma soprattutto dalle lettere emerge preponderante l'immagine di una donna autonoma, coraggiosa, capace e caritatevole che viaggiò per l'Italia e l'Europa, senza risparmiarsi per promuovere attività di solidarietà sociale verso gli emigranti e i più deboli in particolare nella Calabria sconvolta dal terremoto."" -
Terre uve vini. La denominazione dei vini di qualità nella Toscana medicea e il contesto europeo
A tre secoli dai bandi di Cosimo III de' Medicia cura di Zeffiro CiuffolettiIl volume non vuole solo celebrare un evento come i Bandi con cui 300 anni fa Cosimo III dei Medici tentò, con un'anticipazione delle moderne DOC, di definire le aree geografiche di produzione dei migliori vini toscani adatti all'esportazione, ma vuole invece confrontarsi con una dimensione più vasta, mediterranea e atlantica, della produzione e del mercato del vino. In realtà proprio la storia ci può far capire che le origini dell'attuale dimensione globale del mercato del vino risalgono ad almeno tre-quattro secoli fa, quando le potenze coloniali europee allargarono i confini del consumo e si delinearono, proprio allora, le diverse qualità e i caratteri del vino, o meglio dei diversi vini, compresi i vini da pasto che poi si sono affermati nel mercato mondiale. Allora divenne fondamentale trovare soluzioni tecniche e produttive per garantire la qualità dei vini che si esportavano e nello stesso tempo evitare le alterazioni e le sofisticazioni. -
Gli ultimi Piccolomini a Pienza. Il conte Silvio, Anna e Nicolò
Il testo narra la vicenda pubblica e privata della famiglia Piccolomini e della sua grande opera di ricostruzione della città di Pienza, con particolare riferimento alla figura finora poco studiata del conte Silvio Piccolomini, personaggio preminente del Novecento senese. Dalla lettura dell'opera si potrà meglio comprendere l'importanza della rinascita della città nel Novecento, dopo secoli di oblio, impresa compiuta da una famiglia che amò la cittadina di Pio II in modo straordinario: i Piccolomini si legarono alla storia di Pienza e della sua comunità con grande slancio di entusiasmo e di generosità, consapevoli del peso della cultura e della storia nel tempo al di là della contingenza e dei suoi interessi transitori. -
Giardini e paesaggi. La scuola di Marco Pozzoli
L'architetto Marco Pozzoli è considerato uno dei grandi maestri del paesaggio italiano. Il volume, riccamente illustrato, mette a confronto giardini e paesaggi realizzati dal 1970 al 2015 in Italia e in Europa, capolavori che abbracciano e rispecchiano il valore e l'estetica di altre arti come pittura, architettura, scienza botanica.Al centro dell'opera di Pozzoli è il recupero del significato stesso del giardino, una ricerca attuata non solo attraverso la funzione ornamentale ma in relazione al valore artistico, simbolico e culturale, in un'espressione contemporanea che si impone con segni, composizioni originali e rappresentazioni suggestive. Sono opere che narrano modi di progettare e di vivere lo spazio, frammenti e immagini straordinarie che documentano la complessità di un processo creativo che inizia dalla lettura e dalla interpretazione dei luoghi e giunge alla realizzazione nell'idea del ""giardino come scultura""""."" -
Annotazioni al trattato delle malattie dei lavoratori di Bernardino Ramazzini. «De morbis artificum Bernardini Ramazzini diatriba» (1713)
Il De Morbis Artificum Diatriba, pubblicato per la prima volta da Bernardo Ramazzini nel 1700, è un testo fondamentale per la medicina del lavoro. Il volume offre una versione italiana ""distillata"""" del trattato, ridotta alla sostanza del suo rivoluzionario messaggio scientifico e socio-politico. Da esso risulta una galleria che mostra lavoratori con tratti ora satirici, ora fatti segno di simpatia, personaggi che appaiono spesso come automi, affaticati, ora disincantati, con qualche stigmate, comunque compresi del ruolo che il destino ha loro assegnato, e quindi con una chiara identità professionale e sociale, meritevoli quasi sempre di rispetto. Al testo italiano, con a fronte l'originale latino, fanno seguito le """"annotazioni"""" di carattere tecnico, scientifico e """"sociologico"""". Ognuno dei 54 capitoli si avvale di un corredo iconografico, costituito da opere di grandi artisti dal Rinascimento al Settecento, che rappresenta un inventario di quasi tutti i mestieri allora conosciuti. Completano il volume un apparato critico e bibliografico e un saggio di Roberta Turchi sul significato letterario e culturale della più famosa opera di Ramazzini."" -
La baronessa, Palmiro e il maestro. Due storie annigoniane. Ediz. multilingue
La pubblicazione, realizzata in occasione della mostra ospitata a Villa Bardini (Firenze) nell'estate del 2016, racchiude due storie che si sono svolte in tempi e luoghi diversi, ma che riguardano entrambi la vita e l'opera di Pietro Annigoni. La prima è legata al dipinto raffigurante Stefania von Kories, la signora di straordinario fascino ritratta da Annigoni a Firenze tra il 1958 ed il 1959. Dopo un lungo percorso in giro per il mondo, la tela è tornata tra le colline fiorentine, nel museo intitolato al grande pittore. La seconda storia ruota attorno a una figura sconosciuta al grande pubblico, quella di Palmiro Meacci. Uomo di umili origini, incontrò Annigoni nel 1969 e divenne suo segretario. Fu così proiettato sulla scena internazionale, e condivise col maestro vent'anni di esperienze uniche ed eccezionali. Nel volume trova spazio, accanto a testi critici e agli approfondimenti sulle vite dei protagonisti, una galleria di dipinti di Annigoni e preziose testimonianze fotografiche. -
Restauri per Orsanmichele
Quattro dipinti su tavola e un tabernacolo, in tutto cinque opere di arte sacra custodite un una delle chiese simbolo dell'identità fiorentina: sono il San Giuliano di Francesco Botticini e Jacopo del Sellaio, il San Bartolomeo di Lorenzo di Credi, il San Martino di Giovanni Antonio Sogliani, il Santo Stefano di Francesco Morandini detto ""il Poppi"""", e infine il Tabernacolo della Madonna della Rosa, opera dello scultore Jacopo di Piero Guidi. Il volume racconta la storia di questi capolavori documentando l'attenta opera di restauro a cui sono stati sottoposti e inquadrandoli nel contesto di Orsanmichele, vero e proprio monumento trecentesco testimone di una devozione antica e scrigno di opere e memorie che fanno parte della storia repubblicana di Firenze. Testi di Paola D'Agostino, Eugenio Giani, don Vasco Giuliani, Antonio Godoli, Maria José Ybañez Worboys, Claudia Gisela Reichold, Daniela Lippi, Giovanni Calamandrei, Jennifer Celani.""