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I fiori di Michele
"Sono storie di vita vissuta quelle che ci racconta Tosi. A legarle traspare sullo sfondo una sorta di ideale e sottintesa colonna sonora che ci rimanda all'ambiente naturale e umano in cui si collocano. E dal quieto ritmo del narrare emergono notazioni e particolari che restituiscono intatti gesti e comportamenti dei protagonisti, che a volte si rivelano tali loro malgrado e a loro insaputa. Ma è anche in questo concludere la narrazione con finali a sorpresa che si ritrova il fascino di ogni racconto."""" (Giuseppe Meucci)" -
L' ordine apparente
Una famiglia, una città, un tempo attuale o lontano in cui le persone si incontrano nascondendosi a sè e agli altri, dove ""i vizi privati e le pubbliche virtù"""" trovano modo di convivere, senza per questo uccidere, la possibilità di essere se stessi, attraverso l'arte o la follia, mitigando e anestetizzando il dolore perché nel nostro vivere niente è come sembra."" -
Il pensiero gruppale nel lavoro con il paziente, nella supervisione, nei servizi
Il pensiero gruppale, le problematiche relative alla relazione tra individuo e gruppo, le forme attraverso le quali il gruppo vive nell'individuo portano l'attenzione sui contesti gruppali che diventano dunque modi di intervento terapeutico per la terapia individuale, dove i livelli di funzionamento gruppale sono implicati nel funzionamento mentale del soggetto; per i servizi territoriali, dove il gruppo di discussione di casi clinici si intreccia con il gruppo istituzionale; per la discussione del caso clinico in gruppi a conduzione analitica, dove il gruppo diviene strumento di cambiamento. -
Il prescelto
In una Dublino sobria ma anche effervescente, piena di contraddizioni, Kenneth Cipriani, un bancario di origini italiane, conduce una vita tranquilla con la stupenda moglie Molly della quale è perdutamente innamorato. Ma il tranquillo fluttuare degli eventi si spezza. Molly vuole un figlio ma Kenneth teme che il bambino catturerà tutte le attenzioni della moglie. I pensieri lo assillano al punto che il seme della follia gli germina dentro. un thriller a tratti surreale, ma che trasporta il lettore in un tortuoso tunnel e lo conduce con forza verso un avvincente finale. -
Il Ghiro Lapo
Il ghiro Lapo trova un bell'albero per fare la sua tana nel giardino di una casetta in cui vive un bambino. I due diventeranno amici, condividendo giochi ed esperienze di un'estate indimenticabile. Poi, però, il ghiro deve andare in letargo! Il distacco sarà duro, ma i due troveranno un modo per restare vicini. Età di lettura: da 6 anni. -
Maledettamente toscani
Un giorno di libeccio, davanti al mare in burrasca, tre personaggi misteriosi appaiono davanti al mare con un elenco di nomi apparentemente senza alcun significato. E invece grazie a quei nomi si materializzato storie e volti di gente straordinaria che aiuterà l'autore a raggiungere una verità ""maledettamente toscana""""."" -
Un futurista romantico
"Tutto il mondo apparente deve precipitarsi su di noi, amalgamandosi"""" Umberto Boccioni, Manifesto tecnico della scultura futurista Il libro narra la vita di uno di più significativi artisti del movimento futurista, Umberto Boccioni, senz'altro il più affascinante per la sua esistenza intensa e tormentata, ricca di esperienze umane e artistiche e raccontata con uno stile immediato ed efficacie, che consente di approfondire gli aspetti più intimi del personaggio. La narrazione è storicamente aderente e documentata, e percorre l'intera vita del pittore soffermandosi sui suoi rapporti con l'universo femminile e sulle sue amicizie con i pittori del movimento, da Severini, Sironi, Balla, Marinetti. Emerge un personaggio sensibile, allo stesso tempo turbolento e inquietante nei suoi rapporti femminili, geniale sul piano della sua produzione artistica. Il libro dedica un particolare approfondimento alle molteplici relazioni che ha avuto con diverse donne, alcune appartenenti ai ceti alti della società del suo tempo, svelando aspetti inediti, sul piano della sua sensibilità, tali da rendere questo personaggio, al di là dell'adesione al futurismo, una figura dal carattere prettamente romantico." -
Storia di Luigi
"Il diario di bordo di un giovane psichiatra condotto dal destino a svolgere la sua professione nei luoghi della sua infanzia... un'immersione dell'anima nell'oscurità della sofferenza mentale, alla ricerca di una risposta alle domande cruciali che l'esistenza impone""""" -
Le sette disgrazie. Vita e morte di Marta e Jader nei ricordi e negli scritti della figlia Franca Spizzichino d'Atri
È il 3/12/1943, tanti carabinieri incontrano Franca Spizzichino, una quattordicenne ebrea, sul vialetto di casa e le ordinano di tornare indietro, sono venuti ad arrestare lei ed i suoi genitori per portarli in carcere, e, in seguito, consegnarli ai tedeschi. La casa entra in subbuglio, Franca disperata vuole morire, decide di scappare ed annegarsi nel vicino lago di Bolsena. Incomincia la fuga nella convinzione che le spareranno addosso, ma arrivata sulle sponde del lago, realizza che nessuno si è accorto di lei, e allora scappa nei boschi intorno e inizia a vivere nella macchia circostante. Franca porterà il peso della tragedia familiare tutta la vita. Dai suoi scritti, dalle lettere intercorse con la madre durante la prigionia, dai racconti fatti alle sole figlie emergono a brandelli i contorni della sua tragica storia. La figlia Donatella ha voluto ricostruire, decodificare e raccontare questa storia perché non se ne perda la memoria. -
Solitari sfizi. Digitando Facebook
Nascono tra la macchia mediterranea questi scritti. Il mare davanti e l'Elba di fronte. I venti la fanno da padrone e piegano uomini e pensieri. La sintesi domina nella forma di messaggi, spesso veri cortometraggi di immagini e sentimenti. Il vocabolario ricchissimo sostiene la continua ricerca d'immagini folgoranti. Spesso recupera vocaboli desueti o dimenticati per dargli in significato moderno. Rincorre metafore ardite per definire sentimenti ed impressioni. Non usa espressamente l'avverbio ""come"""" che interrompe la narrazione. Preferisce che immagini e metafore si sovrappongono per salvare la continuità del racconto. Puntuale il riscontro con gli acquarelli che rispondono agli stessi criteri formali. Sintesi e pennellate rapide di colori accesi per conferire al discorso la forma di un dialogo con un interlocutore che dall'altra parte dello schermo attende un commento."" -
La falsa teoria del clima impazzito
Le rilevazioni disponibili dicono che la temperatura media del Pianeta è cresciuta di circa 0,8° dalla metà del XIX secolo ad oggi. Si ritiene che questo riscaldamento globale sia stato prodotto in massima parte dall'incremento della C02 atmosferica e che abbia indotto un cambiamento nei caratteri generali del clima, causando un forte aumento - per entità e frequenza - di svariati fenomeni estremi; se la prima parte di tale teoria rientra nel campo delle ipotesi non ancora pienamente provate, la seconda è in pratica una vera e propria invenzione. Il volume è appunto dedicato alla dimostrazione di come, in base all'analisi dei dati statistici, non siano individuabili dei mutamenti apprezzabili per uragani, tornado, precipitazioni intense, episodi termici fuori norma ecc. Nel corso del testo l'autore non si limita alla sola trattazione delle questioni climatologiche, ma cerca anche di spiegare quei processi che, coinvolgendo il sistema mediatico ed ampi settori del mondo scientifico, hanno portato alla creazione della realtà virtuale del clima impazzito. -
L' Europa sociale nel XX secolo. Le politiche sociali nella comunità europea dal trattato di Roma alla Carta dei Diritti di Nizza
Il modello sociale europeo, per quanto non ben definito, è un segno preciso dell'identità europea, senza cui l'Europa non sarebbe nemmeno concepibile. Esso si fonda sulla convinzione che la giustizia sociale può contribuire all'efficienza ed al progresso delle varie comunità. È pur vero che il modello sociale svedese non è quello tedesco, quello tedesco non è quello francese, tutti e tre insieme non sono come quello italiano... Le contraddizioni, dunque, non mancano. Il modello europeo è fondamentalmente un patto sociale, un patto di convivenza sociale e civile che ha sostenuto tutta la vita democratica e pacifica dei popoli d'Europa negli ultimi cinquant'anni. Esso è percepito dalla coscienza collettiva della grande maggioranza dei cittadini come un valore, come un elemento essenziale e distintivo dell'identità europea, come una eredità da coltivare e da sviluppare, non da disperdere. -
Sguardi sull'antisemitismo. Dalle origini alle leggi razziali europee
"Gli scritti raccolti in questa antologia affrontano una delle problematiche più drammatiche e - aggiungo - assurde che hanno caratterizzato la storia della civiltà e Cultura europea sin dal suo sorgere: l'antisemitismo. Un fenomeno che si è riprodotto sistematicamente di epoca in epoca sino ai nostri giorni. Infatti, gli autori del libro, tutti appartenenti all'ateneo pisano, cercano di rispondere all'interrogativo di fondo: perché l'odio contro gli ebrei? Sono otto saggi che si distinguono per argomento trattato pur in una visione organica e complessiva..."""" (Dalla presentazione di Enrico Taliani) """"Non importa: anzi, c'è un terreno di dibattito. Potrebbe addirittura diventare una discussione essenziale e fondamentale, perché ebreo sono anch'io, e lei no: sono io l'impurezza che fa reagire lo zinco, sono io il granello di sale e di senape. L'impurezza, certo: poiché proprio in quei mesi iniziava la pubblicazione di «La Difesa della Razza», e di purezza si faceva un gran parlare, ed io cominciavo ad essere fiero di essere impuro. Secondo la rivista sopra citata, un ebreo è avaro ed astuto: ma io non ero particolarmente avaro né astuto, e neppure mio padre lo era stato."""" (da Primo Levi, """"Il sistema periodico"""")" -
Benozzo Gozzoli. Fuggire la peste
Benozzo Gozzoli arriva a Pisa nell'inverno del 1468. Dopo l'Umbria e la Firenze di Piero de' Medici, lo aspetta un'opera ""terribilissima"""", come la definirà Giorgio Vasari: il ciclo di affreschi per il Camposanto, grazie al quale si conquisterà un posto d'onore tra i maestri del Quattrocento toscano. Ma alla vita d'artista s'intreccia quella di uomo, combattuto tra i doveri di bottega, le ambizioni personali, la famiglia e l'istinto di sopravvivenza: la peste infatti segna il suo passo e sembra soffocarlo. Assistiamo così ai tormenti interiori di chi tenta di fare i conti con le proprie paure, in una città che dopo averlo accolto sembra lentamente volerlo allontanare. Ma fuggire non gli basterà, perché """"a forza di scappare, ci si scorda di coprire le tracce""""."" -
Pisa dei miracoli. Un'idea di città 10 anni dopo
"Un'idea di città per guardare al futuro"""" era l'intento di Pisa dei Miracoli , pubblicato nel 2008, e impostato sulla visione progettuale sviluppata, nei primi anni del duemila, dall'Amministrazione della città, guidata dal sindaco Fontanelli. La riedizione di quell'ipotesi si prefigge sia un bilancio sulla sua parziale realizzazione e, più ancora, un possibile stimolo per il suo completamento nel prossimo futuro. Anche alla luce dell'ampio dibattito sulla crisi e sul destino dei centri urbani feriti dall'emergenza Covid 19 si rendono infatti particolarmente utili e necessari una riflessione e un confronto sulle prospettive di Pisa. Con quali idee, cioè, affrontare le novità, i problemi e i cambiamenti che investono la nostra città adesso e nei prossimi anni? A tali domande provano a rispondere Paolo Fontanelli intervistato da Gianfranco Micali e gli interventi di Guido Tonelli, uno dei più illustri scienziati italiani; Lina Bolzoni, docente di letteratura alla Scuola Normale di Pisa; Cosimo Bracci Torsi, presidente della fondazione Palazzo Blu; Dario Franchini e Mario Pasqualetti, urbanisti." -
Canova. Scultore dell'eterna bellezza
Antonio Canova, artista esemplare, cantore di una bellezza eterna che ancora oggi incanta e ipnotizza, rivive in queste pagine attraverso le sue meditazioni e i pensieri più intimi e profondi, mentre si avvia al suo ineluttabile appuntamento con la morte, divorato dal male che lo consuma. La memoria dello scultore di Possagno che ha creato uno stile inconfondibile, facendo rinascere la seduzione dell'arte antica calandola nella realtà del suo tempo, trova espressione in una serie di ricordi che illuminano momenti anche meno noti della sua biografia: in particolare il ruolo di ambasciatore a Parigi per il recupero delle opere d'arte trafugate da Napoleone, o il viaggio a Londra per ispezionare i marmi del Partenone. Tutto questo prende vita dalla sua voce, con commozione e nostalgia, fra ricordi di viaggi ed amici, successi e sconfitte di un uomo che ha segnato per sempre la storia dell'arte. -
Antonia Bolognesi. L'amore segreto con Giorgio De Chirico
"Una storia non conosciuta, l'amore sbocciato in gioventù a Ferrara tra Giorgio de Chirico e Antonia Bolognesi, venuta alla luce solo recentemente per via della scoperta e della pubblicazione della raccolta delle loro lettere da parte del nipote Eugenio Bolognesi. Il libro ripercorre, in maniera romanzata ma storicamente aderente e documentata, gli anni vissuti dal pittore a Ferrara, che rappresentano un momento cruciale della sua maturazione umana e artistica. Attraverso le lettere è possibile ricostruire questo percorso e comprendere il ruolo che l'incontro con Antonia e l'ambiente ferrarese, attraverso le amicizie con importanti pittori del periodo come De Pisis e Carrà, hanno avuto sul suo sviluppo artistico. La presenza nelle sue opere del Castello estense non è casuale, ma è il luogo dove Antonia lavorava e forse dove è avvenuto il loro primo incontro. Il libro approfondisce un aspetto della vita di de Chirico rimasto sepolto nell'oblio da circa un secolo e di cui il pittore non ha mai parlato nella sua accurata e dettagliata autobiografia. Quello dell'amore appassionato con Antonia, che a pieno titolo può essere considerata la sua musa ispiratrice.""""" -
Vascelli di carta
Francis Martin è un giovane apprendista inviato, per il suo primo servizio giornalistico, a una fiera del bestiame che si tiene sull'isola di Saint Léonard. Raggiunta quest'ultima, Francis non trova alcuna indicazione ma, anzi, l'ostilità iniziale degli abitanti. Accetta, così, l'aiuto d'un singolare personaggio: Sigmund, pilota di dirigibili. Inizia così un'avventura in un luogo senza tempo che sembra partorire esistenze e storie stravaganti e immaginifiche. E dunque lo Scultore di Difetti, la soffitta delle persone rotte, la Cerchia degli Ambiziosi. E ancora il cimitero delle meditazioni, i due capitani di vascello, il pugile smilzo e la ragazza del Pontile 27; in un labirinto che sembra riportarci sulle orme di Alice e di Gulliver o di certi straniati mondi letterari nati dalle penne di un Bioy Casares e di un reverendo Abbot. Una vertigine reale come sono alle volte i sogni, gli incubi e, di più, la follia quando tenta di dare un senso risarcitorio alla vita, alle sue interruzioni, alle sue sconfitte. Vascelli di carta finisce per disegnare, così, un pellegrinaggio nell'inconscio alla ricerca di un sé dove, come in una matrioska, sanno celarsi i mille volti di un giovane uomo che, nel suo ultimo viaggio interiore, perde se stesso. -
Per tutto il tempo andato
Due moto. La pioggia. Due lievi incidenti. Il primo, causato dalla traiettoria di un'automobile fuori mano. Il secondo, appena poche decine di metri più indietro, avvenuto per cause apparentemente sconosciute. Un attimo a partire dal quale Attilio Arditi comincerà a perdere il senso del tempo e delle parole e sua nipote Martina a guadagnarlo, uscendo dalla penombra irrisolta della sua adolescenza. Un tramonto e un'alba che Camilla Costa intreccia con ritmo sincopato e pensoso e uno stile narrativo lentamente costruito, capace di recuperare letterariamente un ormai smarrito senso del ""vero per soggetto"""" di manzoniana memoria e di elaborare positivamente i sensi di colpa consegnatici dalla storia del nostro """"breve"""" Novecento."" -
Dal Risorgimento a Gandhi. Le radici della «nonviolenza» tra religione e politica attraverso il pensiero di Mazzini, Tolstoj, Gandhi, Capitini e Pioli
Lo studio si propone di indagare i rapporti intellettuali e ideali tra Risorgimento italiano e 'risorgimento' indiano; ricordando il volontarismo e il pacifismo di Garibaldi focalizza l'attenzione sull'influenza di Mazzini nel pensiero di Gandhi e cerca poi di analizzare l'incontro di questi due punti di riferimento ideali in alcuni dei protagonisti della riflessione e dell'azione nonviolenta nell'Italia del '900. Specifica attenzione è stata posta sulla cultura ""religiosa"""" dei due facendo riferimento alla formazione culturale """"illuminista e rivoluzionaria"""" (Rousseau e Condorcet) e """"cristiano-liberale"""" (Lamennais) di Mazzini, per passare alla narrazione della nascita della """"nonviolenza"""" tolstoiana, base della cultura religiosa e politica gandhiana. Nella parte finale si affronta la circolarità della weltanschauung mazziniano-gandhiana che 'ritorna' in Italia con Aldo Capitini e Giovanni Pioli, il cui pacifismo integrale e nonviolento affonda le sue radici proprio nel nesso """"Religione e Politica"""". E si parla, in tale prospettiva, della W.R.I (War Resisters' International), sezione italiana di cui Pioli fu il primo segretario e Capitini, Marcucci, Bobbio e La Pira i primi soci.""