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La filosofia del cane. Orme per un futuro post-umanista
«Chi sono io?». È questo domandare che martella incessantemente le pagine di questo libro. Un testo nel quale risulta impossibile definire un’identità oltre la relazione. Ma non una relazione qualsiasi bensì quella con l’animale che, dal principio, ci è stato compagno nel nostro percorso evolutivo: il cane. Sarà il suo sguardo e la sua presenza a fornirci identità e sarà possibile, attraverso la sua guida, avventurarsi nelle secche di pensiero della filosofia occidentale. Il cane diventerà l’animale a cui “non basterà guardare solo per vedere” e, al contempo, colui che, consegnatosi alla morte, ci priverà del suo sguardo costringendoci a pensarci come “non essere”. Un percorso di filosofia che va oltre la filosofia per toccare la vita in ogni suo aspetto. È questa una narrativa filosofica nella quale immergersi e, grazie alla presenza del cane, riscoprire concetti quali la relazione, la cura, il gesto spontaneo e il desiderio per poter riconquistare il brivido della libertà. -
The dark side of the moon dei Pink Floyd. Nel (micro)solco della follia
Arrivato a doppiare il mezzo secolo di vita e coronato da un successo planetario stimato in oltre cinquanta milioni di copie, il disco The Dar Side of the Moon (1973) del gruppo inglese Pink Floyd resta agli atti come uno dei più accattivanti episodi della stagione stilistica del cosiddetto progressive pop e uno dei più riusciti esempi di concept album, ossia un album caratterizzato da un fil rouge tematico che ne attraversa e collega tutti i brani. Ma questo disco, parte delle memorabilia sonore del Novecento, si candida innanzi tutto a essere preso in considerazione per la sua trama formale e per la sua ricchezza strumentale, oltre che per l’aura extraterrestre e per le riflessioni filosofiche e psicologiche che ne ispirano, allusivamente, i singoli episodi. Questo e molto altro (la Swingin’ London, la scena britannica underground, l’estetica e la discografia fondamentale del progressive, gli apporti creativi di Gilmour, Waters, Mason e Wright, il decisivo contributo tecnico di Alan Parsons alla registrazione dell’album) illustra il libro di Dainese attraverso una rigorosa ma fruibile analisi musicologica e contestuale, riferibile anche al “rafforzamento progressivo” degli insegnamenti istituzionali di musica popular e afro-americana. -
Filosofia e fenomenologia del corpo. Saggio sull'ontologia biraniana
Originariamente pensato come capitolo iniziale de ""L'essenza della manifestazione"""", il testo venne poi da esso scorporato e pubblicato in maniera autonoma. Il tema del corpo riveste per Henry un interesse fondamentale: mentre ne """"L'essenza della manifestazione"""" per porre il problema della conoscenza di sé su una base corretta egli si era sforzato di ritrovare la modalità fondamentale dell'apparire, quella per cui l'apparire appare – non come parvenza né come appariscenza – immanentemente a sé stesso, """"Filosofia e fenomenologia del corpo"""" chiarisce più in dettaglio come questo piano includa una riflessione sul corpo e non possa ritenersi completo senza di essa. Il testo si pone così come compagno di viaggio ed estensione dell'Essenza, prendendo in analisi una figura altamente simbolica in quanto pionieristica, quale tale può essere considerato Maine de Biran, pioniere della 'corporealité'. Avendo notato l'assenza di una riflessione filosofica volta a considerare il corpo, elaborò la sua proposta di corpo soggettivo che è l'Io stesso, riprendendo e superando il problema delle due sostanze eterogenee posto dal dualismo cartesiano."" -
Il convoglio. Storie di italiani deportati a Mauthausen
Bolzano, sabato 5 agosto 1944: circa 300 persone impaurite salgono su quello che Italo Tibaldi chiama “trasporto 73”, un convoglio con destinazione Mauthausen. Franco Meroni parte da questo tragico momento storico per condurre la sua ricerca, che trasforma in memoria collettiva le singole testimonianze dirette (tratte da libri, diari, interviste, lettere) e indirette delle vicende personali dei deportati saliti sul treno.rnNel volume sono raccolte le biografie degli internati, delle lavoratrici e lavoratori coatti e dei sacerdoti. Grazie al contributo fornito da alcuni familiari e alla consultazione dei fogli matricolari, queste pagine consentono di preservare la memoria anche dei volti meno noti nella bibliografia concentrazionaria, offrendo un’analisi scrupolosa e completa della composizione del convoglio. -
Storytelling. La distruzione dell'inalienabile nell'epoca dell'olocausto
A partire dalla distinzione tra narrazione e testimonianza, Gasché afferma che l’assoluta insensatezza della violenza subita è ciò che ha impedito ai sopravvissuti di dare un senso alla propria esperienza sotto forma di storie da raccontare. Attraverso l’analisi di alcuni aspetti delle principali teorie della narrazione di tre pensatori – Wilhelm Schapp, Walter Benjamin e Hannah Arendt – Gasché discute con implacabile rigore le conseguenze della perdita della facoltà di narrazione, considerata da alcuni un possesso inalienabile dell’umano. -
Squid game. Il gioco postcapitalista
E se Squid Game non fosse solo una popolare serie di Netflix i cui personaggi si sfidano in lotte all’ultimo sangue per la sopravvivenza? Il volume di Guillermo Andrés Duque Silva porta in primo piano ciò che si staglia sullo sfondo di questa storia: la perversa logica della competizione senza regole che governa l’economia postcapitalista della nostra società. Ripercorrendo la vicenda del protagonista, Seong Gi-hun, l’autore propone una spietata analisi del rapporto tra indebitamento e concentrazione della ricchezza nel capitalismo contemporaneo, da cui emerge la figura dell’homo debitum, soggiogato dai debiti e il cui “comportamento creditizio” è la condizione di base della sua stessa esistenza. Duque Silva si oppone con fermezza alla feroce dinamica tra debitore e creditore, che ha luogo non solo in Squid Game ma nella vita di tutti i giorni. D’altra parte il suo libro è un sincero sforzo per rispettare appieno la funzione di ogni spoiler: “rovinare la fine di una storia”, non quella di Squid Game ma del gioco postcapitalista in cui viviamo. -
Decidere, morire, essere nella medicina di oggi
Nonostante le polemiche e le fake news nate negli ultimi anni, la medicina è ancora oggi il modo migliore – probabilmente l’unico – che conosciamo per curare gli essere umani e per provare a salvarne le vite. Questa consapevolezza guida il lettore attraverso le pagine di Decidere, morire, essere nella medicina di oggi, in cui Giovanni Boniolo parla di vita, di morte, di identità nella malattia, di preoccupazioni per le patologie e dei tentativi di prendersi cura dei malati. Ne emerge una riflessione attenta sulla medicina contemporanea, che tiene in considerazione le implicazioni socio-etiche, le difficoltà esistenziali legate a molte decisioni cliniche e le questioni politiche che incidono sulla ricerca biomedica, sulla quotidianità clinica e sulle decisioni di salute pubblica. -
Cristina Campo. Il senso preciso delle cose tra visibile e invisibile
Cristina Campo è una delle voci di pensiero poetico più importanti del Novecento. Negli ultimi anni la sua figura, per certi versi estranea a qualsiasi definizione di genere, è tornata al centro del dibattito culturale italiano. Questo volume intende riaprire la domanda sul pensiero inquieto dell’autrice attraverso i contributi di alcune e alcuni dei suoi più attenti studiosi. Il volume è orientato dall’idea, centrale nel pensiero di Campo, che la fedeltà alla realtà precisa del visibile permetta uno spostamento di prospettiva, per il quale l’invisibile diviene la trama significante del reale. -
Davanti allo specchio. Conversazioni con Juan Cruz Ruiz
Nell’arco di tre decenni, il premio Nobel per la Letteratura Mario Vargas Llosa e lo scrittore e giornalista Juan Cruz Ruiz, tra i fondatori di ""el Pais"""", hanno instaurato un rapporto intervistato-intervistatore particolarmente fecondo. rnL’esito di questo lungo percorso è raccolto in Davanti allo specchio, una sorta di (auto)biografia dialogata ancora inedita in traduzione italiana, specchio dell’evoluzione intellettuale, personale e politica dell'autore.rnCompleta il volume “Conversazione privata, 8 febbraio 2022”, un dialogo ancora inedito in senso assoluto proposto ora per la prima volta."" -
La filosofia di Dylan Dog e altri incubi
Il fumetto è uno degli ambiti che più ha appassionato Giulio Giorello. Da Topolino a Tex, nel corso della sua carriera, Giorello è stato tra i primi filosofi italiani a occuparsi del fumetto con la stessa attenzione dedicata alle scienze, alla matematica e agli altri ambiti che hanno distinto il suo pensiero.rnL’autore aveva presto intuito le enormi potenzialità del medium e la sua straordinaria capacità di trasmettere conoscenza.rnIn questa raccolta postuma, sono riuniti articoli, introduzioni e interviste sul personaggio di Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo che incarna uno spirito ironico, innovativo e provocatorio.rnTra le pagine del fumetto di Tiziano Sclavi, il lettore si trova al cospetto di domande che coinvolgono da sempre la speculazione filosofica: l’esistenza, l’identità, la finitezza, il ruolo della scienza e quello della religione.rnPer Giorello l’eroe bonelliano invita a liberarsi di un “senso a buon mercato”, che troppo spesso tarpa le ali dei nostri ragionamenti, e promuove l’esplorazione delle “zone del crepuscolo”.rnPrefazione di Pier Luigi Gaspa, prologo di Andrea Possenti. -
Nosotros. Manuale per dissolvere il capitalismo
NosOtros. Manuale per dissolvere il capitalismo è un libro giocoso, creativo e al contempo affermativo e necessario, che dice con forza che è possibile vivere meglio, anche “dentro” questo capitalismo tossico, malato, militarizzato, pasticciato. Un libro che ci mostra come “dissolvere” il capitalista che è in ognuno di noi, che postula il “NosOtros” come l’unico modo possibile per costruire un mondo dove l’uomo torna a essere il tessitore sociale del presente, lo storico profondo conoscitore del passato e il visionario creativo del futuro. Un libro che fornisce le chiavi affinché possa accadere l’altro come Altro e possano essere “trasvalutati” i valori nichilisti dell’attuale capitalismo. Questo è un libro rivoluzionario per eccellenza, il manuale che Lenin aveva in testa, necessario per disattivare quell’io vorace che “noi” siamo diventati; solo così possiamo liberarci e progettare città più democratiche e repubblicane aperte alle – e dalle – differenze. -
Il valore dell'altro. Intersoggettività, amore ed etica in Edmund Husserl
Il volume considera la figura teoretica del valore dell’altro nel pensiero di Edmund Husserl, ponendo in connessione le analisi del filosofo sull’intersoggettività e sull’etica. Da qui le questioni fondamentali che guidano il percorso: è possibile impiegare le analisi fenomenologiche husserliane della relazione nel campo dell’assiologia e dell’etica? Può così essere fondato il valore dell’altro soggetto e della dimensione intersoggettiva e, dunque, un dovere nei loro confronti? Le analisi etiche presentano una particolare concezione dell’altro soggetto e della relazione come dotate di valore? È la categoria etica dell’amore a permettere di guadagnare una prospettiva significativa rispetto a tali interrogativi, rivelando come valore e dovere siano implicati dalla dimensione intersoggettiva dell’esperienza. Si apre così un’interessante prospettiva interpretativa, secondo la quale la fenomenologia husserliana contribuisce ad analizzare la dimensione dell’alterità e della relazione intersoggettiva anche da un punto di vista assiologico ed etico. -
Floriano Bodini, Giuseppe Guerreschi. Il ritratto
Il tema del ritratto ha accompagnato sin dalle origini l’amicizia fra Giuseppe Guerreschi e Floriano Bodini: già dalla fine degli anni Cinquanta, infatti, entrambi sentirono l’urgenza di reinventare un tema caro alla tradizione, ma che rischiava di richiudersi su se stesso e perdere di senso. Serviva loro una chiave nuova per svecchiare il genere da archetipi codificati e farne uno strumento di scandaglio esistenziale, che uscisse dagli schemi classici e dalla retorica celebrativa, per una presa mordente sulla realtà. Questo volume, attraverso la ricerca di critici e studiosi contemporanei, intende mettere a fuoco con più chiarezza la ricerca di entrambi, facendo inoltre emergere punti di contatto, rimandi e citazioni di motivi iconografici che migrano dalla scultura alla pittura e viceversa. A entrambi gli artisti risulterà infatti presto chiaro che l’unica via possibile, coerente con le rispettive inclinazioni stilistiche, è quella della metafora figurata, dell’allegoria: far affiorare l’anatomia interna, sottoporre il volto e il corpo a metamorfosi di vario genere, trasformandolo in un cippo, o in un complesso meccanico, non è un guizzo estroso e stravagante, ma un monito senza appello alla crisi morale del presente. -
Le avventure della merce. Per una critica del valore
La “critica del valore”, fondata nel 1987 da Robert Kurz e dalla rivista tedesca “Krisis”, ha ormai trovato – senza supporto accademico o mediatico – una larga diffusione sul piano internazionale nell’ambito delle critiche radicali del capitalismo. Partendo dalla critica marxiana del valore, della merce, del lavoro astratto, del denaro e del feticismo, ma senza iscriversi in nessuna forma di “marxismo”, essa propone una lettura globale del capitalismo contemporaneo – tanto del mercato che dello Stato – che va molto al di là di una semplice critica del neoliberismo e della speculazione finanziaria. Non annuncia una redistribuzione del lavoro e del denaro, ma il loro superamento. Questo libro, uscito in francese nel 2004 e tradotto in sei lingue, presenta al pubblico italiano, in un linguaggio accessibile, la critica del valore nei suoi vari aspetti, dalle basi teoriche alle analisi dell’attualità politica ed economica, passando per la storia del capitalismo e per l’antropologia culturale. -
Educazione e formazione. Spunti di riflessione tra filosofia e pedagogia
La filosofia e la pedagogia nel corso dei secoli hanno accompagnato quel processo di trasmissione e socializzazione del patrimonio culturale che, oggi più che mai, per essere equilibrato deve basarsi soprattutto sulle relazioni umane e non solo sulle competenze tecniche: quelle relazioni che di fronte alla modernità sembrano dissolversi al suono di una tastiera e alla luce di un monitor. Ma anche nell’età della tecnica, della trasformazione e della complessità, “la modernità è il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell’arte, di cui l’altra metà è l’eterno e l’immutabile”, come scrisse Charles Baudelaire. Con tale consapevolezza il volume muove dalla decostruzione e ricostruzione dei concetti di educazione e formazione, per inoltrarsi in ambiti di ricerca in cui le scienze dell’educazione hanno affermato progressivamente la propria insostituibile dimensione umana. -
Visual culture studies. Rivista semestrale di cultura visuale (2022). Vol. 3-4: Art in the age of ubiquitous media.
INDICE Essays Sean Cubitt, Valentino Catricalà Introduction. Art in the Age of Ubiquitous Media Sean Cubitt, Arron Santry After the Future: Inhabiting Apathy in New Media Arts Silvia CasiniThe Space between Bodies: Exploring Contagion without Contact from Cohl’s Animated Cephaloscope (1910) to Feuerstein’s Borgy & Bes (2018) Delinda Collier Crypto-Art and the Fungible Body: CUSS Group’s Video Party 4 (2014) José Carlos Mariátegui Cybernetics and the Arts in Latin America – A Journey Roberto Paolo Malaspina, Andrea Pinotti, Sofia Pirandello Emerging, Filtering, Symbiosing: Experiences in Augmented Art Miriam De RosaFrom Ontology to Topology: a two-leg methodological journey to look at contemporary media arts Chris SalterWords without Bodies: Language Models and the Revenge of the Embodied Arts in AI Inge Hinterwaldner, Daniela Hönigsberg, Konstantin Mitrokhov, Martina RichterNegotiating the way to the Internet. The impact of software design on the browsing experience and user interaction Ashley Lee WongNFTs and Digital Collectibles: Creating systems of ownership for digital objects Domenico Quaranta Crypto Art Does Not Exist. Coming to Terms with an Unfortunate Art Label Paul Thomas Quantum Reflection Roger Malina in conversation with Joel SlaytonProvoking a Desirable Future. The advantages and disadvantages of permeable membranes -
Istituzioni selvagge?
Questo volume raccoglie alcuni dei contributi presentati in due diversi seminari, tenutisi, rispettivamente, il 18 giugno 2021 (""Istituzioni selvagge? Il governo della cosa pubblica e della natura, tra rischi e opportunità""""), e il 3 dicembre 2021 (""""Il richiamo della foresta. Tra garanzie costituzionali e transizione ecologica""""), quali momenti di riflessione dell'Unità di ricerca attiva presso l'Università IUAV di Venezia."" -
La storia del campo di concentramento di Mauthausen
Mauthausen, per molti deportati, è stato sinonimo di morte. Delle circa 200.000rnpersone condotte nel lager austriaco, o in uno dei suoi 49 campi esterni, soltanto la metà ha potuto assistere alla liberazione.rnPer tenere in moto questa gigantesca macchina di morte, i nazisti pianificarono un sistema logistico estremamente articolato e organizzato, gestito da ditte esterne, ma anche da criminali comuni e profittatori. rnDopo anni di assenza dalle librerie, torna l’opera principale sulla storia del campo di concentramento di Mauthausen firmata da Hans Maršálek, prigioniero nel campo dal 1942 al 1944.rnUn lavoro che ha gettato i presupposti per tutti gli studi e le ricerche successivernsul tema, e che rappresenta un importante contributo sul piano della conoscenza storica per non dimenticare quanto avvenuto nell’abisso della violenza dei lager. -
The Rosmini society. Rosminianesimo filosofico international journal (2022). Vol. 1-2
Rivista di rosminianesimo filosofico. -
Croce e Pareto. Sulla scienza sociale (1891-1897)
Con buona probabilità, il titolo di questo volume susciterà nel lettore qualche interrogativo. Se il nome di Benedetto Croce evoca infatti la sferzante critica alla sociologia negli anni della sua maturità, il nome di Vilfredo Pareto accostato a quello di Croce richiama il noto dibattito pubblico Sul Principio economico, apparso nel “Giornale degli Economisti” (1900-1901) e tenuto in grande considerazione in ambito sia filosofico, sia sociologico.Sulle prime il lettore sarà deluso: il presente lavoro non si occupa di questi aspetti. Si propone invece di indagare i fondamenti filosofici delle scienze nel pensiero del giovane Croce, “neokantiano” e teorico marxista, e in quello del primo Pareto, “marginalista” ed economista liberista, durante gli anni che vanno dal 1891 al 1897. I percorsi distinti e paralleli dei due si incrociano a partire dal dicembre 1896 con un interessamento reciproco che, nonostante le divergenze, trova un singolare punto di convergenza nella scienza sociale, prima di allontanare Croce sulla strada dello hegelismo e Pareto su quella della sociologia.