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Racconti del secondo e terzo millennio. Padre e figlia Renato e Luciana Coèn
Ormai da tempo Luciana Coèn è impegnata in un attento riordino delle carte lasciate da suo padre, documenti la cui varietà rappresenta lo specchio più fedele della vastità degli interessi di un uomo che ha vissuto pienamente gli stimoli del suo tempo. Dopo averne ripercorso le tappe dell'attività di studioso, Luciana, in seguito al ritrovamento casuale di un plico di racconti, affronta oggi il Renato Coèn narratore, autore di storie particolarissime, che non possono non risentire delle conseguenze degli avvenimenti che hanno segnato gli anni nei quali sono nati. E il rinvenimento ha fatto nascere in lei, frequentatrice della medesima forma narrativa, la voglia di accostare quelle storie ai suoi scritti, un confronto che mette in evidenza delle sorprendenti similitudini non solo stilistiche, ma anche, in certi casi, di contenuto, mettendo a nudo una silenziosa eredità alla quale, sorprendendosi, si è scoperta straordinariamente vicina. -
Virtù e seduzioni del paesaggio
Può darsi ci aiuti a capire meglio quello che Silvano intende per ""paesaggio"""" - scrive Massimiliano Pescini nella Prefazione - l'epigrafe inserita in capo al volume, il distico di Pessoa """"Eterni viandanti di noi stessi / non esiste altro paesaggio se non quello che siamo"""": è una bussola per il lettore che ci indica una strada più ampia di quella contenuta nei versi sulla natura e sul lavoro dell'uomo che la modifica e denota il paesaggio come estensione dell'interiorità di ciascuno di noi. Quindi il paesaggio diventa la condizione dell'esistere, la forma variegata composta dai mille colori dell'emozione e della ragione umana."" -
Poeti in Toscana duemilaventi
In questa quarta antologia della collana ""Poeti in Toscana"""" nata dalla collaborazione tra Masso delle Fate e Toscana Cultura, cinquantatré voci tengono vive le luci della poesia e ci ricordano che l'uomo c'è ancora, dopotutto e nonostante tutto. C'è nei suoi toni epici e vigorosi, nelle parole taglienti di fuoco e d'amore, c'è dietro sudari di dolori e nel gioco innocente di un divertissement creato per stupire."" -
Archivio storio della Ferrovia Alto Pistoiese. Appendice. 1910-2018
Capita di aprire un armadio e imbattersi in documenti di grande valore storico. Questo è ciò che accaduto con la documentazione che compone questa appendice all'archivio storico FAP, nuovi disegni e materiali che aggiungono importanti sfumature al patrimonio di conoscenze sulla vita economica e sociale della Montagna Pistoiese del XX secolo. L'obiettivo di questo volume è lasciare un contributo alla memoria collettiva sulla Ferrovia Alto Pistoiese, ricordando cosa ha rappresentato per i territori che serviva, in termini sia socio-economici che tecnici, per offrire un ulteriore punto di osservazione sulla vita quotidiana di quei tempi. Grazie alla FAP la Montagna Pistoiese ha potuto conoscere sviluppo industriale e turismo, incrementando il benessere dei propri abitanti. -
Scultori in Toscana duemilaventi
Quasi ottanta personalità che si esprimono nell'ambito della scultura con i materiali più diversi, da quelli classici - dal marmo al bronzo, alla terracotta, alla ceramica, ai legni di diverse essenze, ai metalli più vari -, fino a quelli sperimentali delle nuove resine e delle plastiche: riuscire a raccogliere tante testimonianze è un'opera di grande significato e capace di documentare una parte di quanto venga realizzato in un'area, quella della Toscana. -
VentiVenti 2020. Poesie e divagazioni agosto 2018-maggio 2020
"Era mia intenzione raccogliere gli ultimi due anni poetici... nel frattempo, alcuni eventi significativi nella mia vita si sono aggiunti: la fine dell'era lavorativa - il pensionamento -; un viaggio che era da tempo che volevo fare - visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau... la pandemia da Covid-19 che ha colpito tutti... La raccolta in una prima sezione esclusivamente composta da poesie, alla fine si è trasformata nell'ultima parte in una sorta di diario soprattutto in forma poetica...""""" -
Tra Montelupo Fiorentino e Signa
Vari capitoli, ognuno dei quali è una storia a sé, nell'ambito della narrazione che ho voluto fare di molteplici sfaccettature dell'interessante patrimonio culturale di Montelupo Fiorentino e di Signa da tempi remoti fino ad oggi. -
Un nuovo edificio per una scuola nuova. Storie di idee e di incontri tra pedagogia e architettura negli anni dell'istituzione della scuola media unica
Interrogando con linguaggio pedagogico l'edificio scolastico (la sua estetica, la sua forma, la sua collocazione nel tessuto urbano etc.) questo studio si propone di indagare l'Architettura nella sua capacità o meno di esprimere la sua consapevolezza educativa. Nella convinzione che le idee nascono spesso dalla metamorfosi e dalla stratificazione di esperienze successive, il testo pone l'accento sulle tappe più importanti dell'architettura pedagogicamente connotata, raccogliendo contributi ed esempi fra i quali quello di Renato Coén è sicuramente uno dei più intensi e significativi. -
La cripta misteriosa
A poco più di mezzo secolo dall'Unità d'Italia e circa un decennio dopo la fine della I Guerra Mondiale, molte cose sono cambiate in Italia, specie per la nobiltà. La figlia di una nobile famiglia fiorentina si trova suo malgrado coinvolta in una cupa storia di amore, intrighi, criminalità che si svolge tra Roma, Firenze e la campagna avita dove l'anziano genitore, eroe di guerra e vedovo, vive con dolore e grande dignità. -
Di metamorfosi in metamorfosi. Ediz. illustrata
Dalla prima monografia di Milvio Sodi, ""Le strade di un tempo"""" (1988), l'artista è passato per la successiva di """"Percezioni"""" (1998), ai """"Paesaggi interiori"""" (2013) si aggiorna con """"Di metamorfosi in metamorfosi"""", volume che racchiude i suoi scatti d'impeto creativo in un percorso artistico che, ininterrottamente, procede con continuità dagli anni '80."" -
La badante russa
Vera è una russa quarantenne che si è appena lasciata alle spalle i traumi della caduta dell'URSS. Siamo a Firenze attorno agli anni '90. Nel suo Paese Vera è insegnante di francese, professione che non riesce a proseguire in Italia. Così, per vivere, si adatta a lavorare come badante di Madeleine Hirsh, una signora estone novantenne con parziali limitazioni motorie. Vera, pur non avendo le competenze per assistere un'anziana, svolge il nuovo incarico in modo stabile e confortevole nella vita di tutti i giorni. È aiutata in questo suo compito dalla serietà, dalla cultura, dallo spirito di adattamento alle varie situazioni, ma soprattutto dalla forte volontà di vivere in armonia con la sua assistita nel continuo tentativo di ritrovare una tranquillità perduta e di liberarsi dal ricatto della memoria di un recente triste passato. Tra le due nasce un'amicizia che si esprime in semplici gesti ed in organizzazioni di incontri e di feste con amici e conoscenti nel salotto di Madeleine per spezzare il ritmo ripetitivo della vita di Madame. La bella storia tra Vera e Madeleine terminerà solo con la morte dell'anziana signora. -
Firenze al cinema
"L'incredibile numero di film girati o ambientati a Firenze lo si deve a molteplici fattori, anche se al primo posto non ci può che essere l'innegabile fascino di una delle città più belle del mondo, che ha portato in riva d'Arno importanti troupe internazionali i cui set sono andati alla ricerca degli angoli suggestivi e riconoscibili della città, come nel caso di Camera con vista, Sotto il sole della Toscana, Ritratto di signora, Hannibal, Up at the villa, La statua, Luce nella piazza, Inferno e tantissimi altri. Questo fenomeno ha preso avvio fin dall'epoca del cinema muto, quando Firenze divenne una delle capitali della celluloide grazie alla presenza degli stabilimenti cinematografici di via delle Panche a Rifredi"""". Prefazione Leonardo Pieraccioni." -
Michelangelo in Santo Spirito
Il libro di Albino Todeschini è di grande interesse perché non si è posto come obiettivo quello di provare se l'opera sia o meno di Michelangelo o di descriverne in modo particolare l'importanza per la perfezione dell'anatomia (forse perché troppo scontati questi due aspetti?), ma ha voluto capire, attraverso uno studio attento, quale possa essere la portata del messaggio che l'artista ha voluto donare e lasciare ai posteri attraverso il crocifisso ligneo per la basilica di Santo Spirito. -
Michelangelo in Santo Spirito. Ediz. inglese
Il libro di Albino Todeschini è di grande interesse perché non si è posto come obiettivo quello di provare se l'opera sia o meno di Michelangelo o di descriverne in modo particolare l'importanza per la perfezione dell'anatomia (forse perché troppo scontati questi due aspetti?), ma ha voluto capire, attraverso uno studio attento, quale possa essere la portata del messaggio che l'artista ha voluto donare e lasciare ai posteri attraverso il crocifisso ligneo per la basilica di Santo Spirito. -
Maestra Gioconda
"L'occasione di rimettere mano al materiale della mamma alla ricerca di quaderni dei suoi scolari mi ha riportato ricordi riguardo alla sua attività lavorativa: l'insegnamento. E per pareggiare la scrittura con quella sul babbo (ndr: il pedagogo Renato Coén), ho provato il desiderio di partecipare quel che ritrovo, ricordo del suo lavoro di maestra elementare. Qualcosa è rimasto, molto piuttosto è andato perso, ma credo sia possibile comunque tracciare un profilo e un percorso del suo vissuto lavorativo che tanta importanza ha avuto nella sua esistenza, come lo è stato per il babbo."""" (Luciana Coén)" -
Firenze pillole di emozioni
"Firenze, pillole di emozioni"""" è un omaggio alla mia città. Mi sono innamorata di lei da bambina quando il mio babbo Silvano, dopo cena, di ritorno dalla nonna che abitava a Bagno a Ripoli, a bordo del suo taxi ROMA 20 mi portava in giro per la città a passo d'uomo. Io gli chiedevo di passare dal centro e dal finestrino ammiravo estasiata tutti gli angoli scoprendo ad ogni passaggio un particolare nuovo. A bordo di quel taxi mi sentivo importante e mi ritenevo privilegiata per avere la possibilità di ammirare la città con una prospettiva che agli altri era preclusa. Crescendo ho mantenuto la voglia di scoprire la città, perché Firenze è un fazzoletto di meraviglie, non solo nei suoi monumenti più famosi, ma nell'atmosfera che si respira nelle stradine strette piene di palazzi storici, case torri, lapidi che ricordano fatti di storia. Firenze è un museo a cielo aperto e non può che entrarti nel cuore e non uscirne più." -
Ogigia
«C'è qualcosa di nuovo sull'isola di Ogigia, qualcosa che prende vita nel momento in cui s'arresta il racconto omerico: la speranza di Calipso di veder tornare Ulisse. Una speranza tormentata, negata e poi recuperata nella visione di una vela lontana: bianco miraggio, sogno inconfessabile che la consapevolezza annega nel mare dell'immortalità. Calipso ama, si strugge, maledice, e non sa che Ulisse vive il suo stesso tormento, e quando, ormai vecchio torna, Calipso stenta a riconoscerlo. Su di lei, il tempo non ha potere, la natura divina le fa scudo, e non c'è scintilla nello sguardo opaco del vecchio che muto si dispone a ""far l'amore coi suoi occhi"""". Il vento agita il velo rosso di Calipso in cima alla scogliera: ultima immagine di una passione che li ha consumati entrambi. Davanti a lui c'è il mare, e il gorgo fatale a compimento del suo destino. Lei resta lì, eternamente bella, eternamente giovane, eternamente sola. Condannata all'immortalità su un'isola in cui la speranza dell'amore salvezza e rifugio dell'anima, come un presagio, ondeggia nella fioritura dei più lontani papaveri rossi.» Gianna Botti."" -
Costituzione e Resistenza. Un percorso sul sentiero di Barbiana
Barbiana è luogo di silenzio, riflessione e approfondimento del messaggio religioso, pedagogico e civile ispirato ai valori e all'opera di don Milani. Vi si sale a piedi da una mulattiera percorsa dal Milani il primo giorno. Qui, ideato e promosso dalla Fondazione Don Lorenzo Milani, nel 2011, è stato inaugurato nel bosco il Percorso della Costituzione, con 44 bacheche disegnate da scolaresche: sopra i principali articoli della Costituzione, base della nostra democrazia e frutto del sacrificio di tanti giovani che hanno lottato per la civiltà e l'umanità in un'Europa ridotta a barbarie. Riflettere sulla Costituzione ricorda il valore della Resistenza. La Fondazione Don Lorenzo Milani, su idea di Michele Gesualdi, ha deciso di fare procedere insieme al Percorso della Costituzione, il Sentiero della Resistenza in un dialogo attuale e continuo. Dal cippo che commemora la strage nazifascista di Padulivo a Vicchio (FI) fino a Monte Giovi che fu base partigiana. Trentatré pannelli, disegnati da studenti e studentesse dell'Accademia di Belle Arti di Firenze e altre scuole con episodi storici e stralci di lettere dei condannati a morte della Resistenza locale, nazionale ed europea. -
Il parco del Museo Stibbert a Firenze. Saggi restauri progetti
Il Museo creato da Federico Stibbert a Firenze rappresenta un caso speciale nel panorama dei musei fiorentini. Partecipa alla creazione di questa singolarità il giardino pubblico che lo completa, dove il cittadino in cerca di riposo ha la possibilità di passeggiare tra stravaganti scene architettoniche e curiose invenzioni di arte dei giardini. Sfingi, obelischi, cupole maiolicate, limonaie neo-cinquecentesche, vestigia medioevali, pezzi di antiquariato di ogni età. Questa pubblicazione cerca di perseguire due importanti obiettivi. In primo luogo, dà conto degli ultimi interventi di restauro delle architetture del giardino, in secondo luogo, raccoglie i contributi che alcuni studiosi hanno dedicato al giardino Stibbert, dando evidenza del fatto che l'attività di tutela si fonda sulla riflessione critica e sull'analisi storica. -
Cronache di poveri diavoli (prima, dopo e durante la quarantena)
Dal presunto 'paziente 1' di Codogno, ai giorni della quarantena, per finire con la Fase 2: la convivenza con il coronavirus e i tentennamenti di una ripartenza che stenta e balbetta. Riecco le cronache dai terrazzi, le chiacchiere con gli animali di casa, gli echi stonati fra quattro mura e ancora: sceriffi, furbetti, flashmob, untori, panificatori impazziti, crisi di coppia, dubbi e punti di svista, sfiati dal mondo rivisti e scorretti, attraverso gli occhi ironici dei toscani che non finiranno mai di stupire.