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I luoghi della memoria
Una storia dell'architettura fiorentina tracciata attraverso una fitta documentazione sui concorsi della ricostruzione del Dopoguerra e filtrata dai ricordi personali che si snodano negli anni precedenti al secondo conflitto mondiale. -
Una didattica per il restauro. Ediz. italiana e francese. Vol. 2: Esperienze a San Luigi dei Francesi e San Nicola dei Lorenesi.
Dopo Una Didattica per il Restauro, in cui il Prof. Calogero Bellanca e Oliva Muratore affrontavano, sotto gli auspici dell'Università di Roma ""La Sapienza"""", gli aspetti storici, concettuali e operativi del restauro monumentale, oggi il volume dal titolo Esperienze a San Luigi dei Francesi e San Nicola dei Lorenesi ci offre l'opportunità di condividere delle concrete esperienze culturali e professionali di alto livello. Dopo """"una premessa metodologica per lo studio e il restauro"""", gli autori del saggio ci invitano a entrare nella storia delle due chiese, proprietà dei Pii Stabilimenti della Francia a Roma e Loreto."" -
Progettare le identità del territorio. Piani e interventi per uno sviluppo locale autosostenibile nel paesaggio agricolo della Valle dei Templi di Agrigento
I contributi raccolti in questo volume configurano un quadro conoscitivo ed un percorso di ricerca collettivo che ha come finalità comune, attraverso l'indagine e l'interpretazione del patrimonio identitario del territorio di Agrigento, la ridefinizione di funzioni e natura dei paesaggi agricoli e del ruolo strutturale dell'agricoltura in un'ottica di valorizzazione dei patrimoni di lunga durata, di re-instaurazione di relazioni virtuose e sinergiche fra città e mondo rurale, di riduzione del consumo di suolo e di riconnessione in chiave ecologica dei sistemi territoriali locali. Il volume ha come tema ed obiettivo la definizione del ruolo che il parco agricolo, con valenze culturali e paesaggistiche, può ricoprire in un sistema territoriale ampio, che tenga in considerazione sia il sistema dei beni archeologici e culturali che quello dei beni naturali e antropici, all'interno di un'ottica reticolare. -
Paesaggi del tempo. Documenti archeologici e rovine artificiali nel disegno di giardini e paesaggi
L'autrice di questo libro si addentra nel mondo delle presenze archeologiche con l'attitudine del fare e con la sensibilità del paesaggista di chi, cioè, deve incessantemente far convivere la propria misura intellettuale con i molti scambi disciplinari e le tante conoscenze, anche molto lontane, che rendono possibile il proprio lavoro. Nel volume l'autore ha organizzato il proprio lavoro di esposizione seguendo puntualmente il doppio registro del lavoro scientifico e dell'attenzione a un campo operativo quello dei documenti archeologici e delle rovine artificiali nel quale la dimensione paesaggistica è ancora in attesa di un solido supporto teorico, di onesti confini operativi e, sopratutto, di un riconoscimento convinto e sostanziale da parte di chi si occupa del governo di questi luoghi. -
Materiali per un atlante delle patologie presenti nelle aree archeologiche e negli edifici ridotti. Ediz. italiana e inglese
L'Atlante si configura come un utile manuale per affrontare la complessità sia del cantiere di scavo sia della conservazione dei reperti archeologici e architettonici. Esso costituisce un'articolata riflessione su tutti gli aspetti della teoria della conservazione riesaminati nel contesto archeologico. Secondo l'autore, infatti, ""un codice di pratica non può essere pensato come una serie di prescrizioni, ma è la proposta di un indirizzo culturale innanzitutto e, poi, il suggerimento di comportamenti basati sulla riscoperta delle metodiche e delle tecniche edilizie tradizionali caratteristiche di uno specifico territorio"""". Su questa linea si esaminano le diverse problematiche come ad esempio le vulnerabilità, per le quali si sottolinea il prevalere in campo archeologico della vulnerabilità idraulica su quella sismica, purtroppo spesso strumentalizzata per interventi impropri. Vengono sistematicamente affrontate le diverse patologie proprie dei terreni e delle murature, nonché le cause di deperimento dei reperti dovute all'azione dell'acqua, ai fattori ambientali, all'azione della vegetazione."" -
Storia del giardino europeo. Ediz. italiana e inglese
Come tutte le storie del giardino anche questa inizia dalle civiltà più antiche e dedica molta attenzione alla Roma dell'Impero. Questo percorso, consueto, non ha nulla di rituale o di scontato, ma è dettato dalla necessità di dare testimonianza di quelle che furono le origini del giardino occidentale, che non solo non sono andate perdute nei lunghi e molti secoli che si sono succeduti, ma che, anzi, hanno costituito una continua fonte di ispirazione per le civiltà che si sono avvicendate all'interno del bacino del Mediterraneo. -
Governance del territorio, beni culturali, piano urbanistico. Buone pratiche per la valorizzazione e la competitività
Il tema dell'interdisciplinarietà tra le scienze del territorio è oggi uno tra i più attuali e discussi all'interno delle discipline che aspirano a costruire basi comuni per l'interpretazione delle trasformazioni territoriali. Tra queste, l'urbanistica avrebbe l'ambizione di rendere coerenti i codici interpretativi delle scienze territoriali in un quadro omogeneo, ma al tempo stesso portatore di soluzioni operative. Molta strada vi è ancora da percorrere. Il volume, che per specifica scelta mette insieme alcuni saggi e studi sulle tematiche relative al rapporto tra patrimonio culturale, sviluppo, valorizzazione e pianificazione integrata dei contesti creativi, vuole essere un contributo nel difficile percorso della contaminazione feconda tra saperi differenti. -
L' architettura dei fari italiani. Ediz. italiana e inglese. Vol. 4: Sicilia.
Sicilia, la più estesa fra le isole del Mar Mediterraneo, da sempre terra di grande fascino per i suoi paesaggi e le sue architetture meravigliose, tra le mete privilegiate dai viaggiatori del Grand Tour. I suoi fari, tra i più numerosi e straordinari, appartengono ad un variegato patrimonio di segnalamenti sotto il Comando della Zona Fari della Sicilia. Torri, bastioni, castelli, tonnare e poi isole, isolotti, scogli, rocce, porti e spiagge: queste le architetture ed i paesaggi che ospitano i fari siciliani. A loro è affidata la sicurezza di due mari, lo Ionio ed il Tirreno, che si incontrano lungo lo Stretto di Messina. Questo quarto (e ultimo?) volume, secondo le previsioni editoriali, conclude la prima e unica collana dedicata ai fari italiani. Tra i circa 155 fari principali italiani, la Sicilia ne rappresenta molti, più di un quarto; sono numerosi quelli che presentano singolarità ed unicità, eretti a presidiare spezzoni di costa dove la natura scrive le proprie leggi e che diventano facile preda dei venti, del mare e dell'incuria. Percorrendo le coste siciliane si rimane senza fiato potendone apprezzare solo in parte i loro caratteri, talvolta frastagliate, incerte, con ampie e frequenti insenature (lungo la costa tirrenica) piuttosto che basse e sabbiose (lungo la costa occidentale). Al lettore (e al viaggiatore) si offre un itinerario, un viaggio e un sogno lungo e discontinuo per la necessità di voler incontrare anche quelli più isolati. -
AbitaECOstruire. I risultati del concorso internazionale di progettazione sostenibile
Gli esiti del concorso pubblicati in questo libro sono per chi lo ha promosso una non banale ragione di soddisfazione in quanto esso supera alcune sfide, la prima fra le quale è forse ovvia, come quella di mettere assieme soggetti diversi per storia, natura e obiettivi: chi costruisce case sebbene nella forma delle cooperative di abitanti di Legacoop Abitanti con chi si batte per difendere il paesaggio, in questo caso insieme a Legambiente. -
Tradizione e contestazione. La manipolazione della forma nella letteratura francese dell'Ottocento. Ediz. italiana e francese
Questo volume raccoglie gli Atti del Convegno ""La manipolazione della forma nella letteratura francese dell'Ottocento-La manipulation de la forme dans la littérature française du XIXème siècle"""", tenuto presso l'Università di Padova il 19-20 giugno 2008 all'interno del progetto di ricerca comune con le Università di Firenze e di Siena sul """"Confronto col canone nella letteratura francese dal classicismo alla modernità""""."" -
Tradizione e contestazione. Canon et anti-canon. Ediz. italiana e francese
Il convegno di cui si pubblicano gli Atti, tenuto presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli studi di Siena nel gennaio 2009, è il terzo di una serie che raccoglie le attività di ricerche, oltre che dell'Università senese, delle Università di Firenze e di Padova. Il progetto comune, che verte sul ""Confronto col canone nella letteratura francese dal classicismo alla modernità"""" intende approfondire, seguendo il solco generato dai movimenti che più apertamente reagiscono ad assetti letterari ed artistici consolidati ma consunti, i movimenti chiave di un dissenso a largo raggio in Francia e in gran parte dell'Europa contro il classicismo e la sua lunga eredità."" -
Tradizione e contestazione. La letteratura di trasgressione nell'Ancien Regime. Ediz. italiana e francese
Questo volume rispecchia le variazioni, lungo un percorso di due secoli, delle trasgressioni ai canoni di volta in volta in vigore. Dal Seicento, attraversato da correnti contestatarie che vanno dalle interrogazioni sulla possibilità stessa di stabilire un canone alle più sommesse infrazioni su cui il teatro classico in realtà si fonda, si passa al Settecento, in cui, accanto alla drammaturgia di un Voltaire e di un Beaumarchais, il romanzo si fa terreno di incontri-scontri fra norme e violazioni. Il convegno di cui si pubblicano qui gli Atti, tenuto presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze nel febbraio 2008, è il primo di una serie che raccoglie le attività di ricerca, oltre che dell'Università fiorentina, delle Università di Padova e di Siena. -
Progetto nel contesto storicizzato. Esempi a confronto
Il volume raccoglie gli atti del convegno ""Il progetto nel contesto storicizzato. Esempi a confronto"""" (Pescia, 17 maggio 2008) promosso dal """"gruppo fiorentino"""" del costituendo ISUF Italia a conclusione di un workshop di progettazione, rivolto a studenti e dottorandi provenienti da sei Facoltà italiane di Architettura e Ingegneria, sul tema comune di """"Aramo e le dieci castella della Svizzera Pesciatina"""". Il raffronto tra i progetti elaborati nel workshop ed i saggi di coloro che hanno preso parte al convegno consente di mettere il luce le diverse teorie e gli eterogenei metodi con i quali oggi le """"scuole"""" di architettura presenti nel nostro paese operano nel contesto della città storica."" -
Firenze il progetto urbanistico. Scritti e contributi 1975-2010
Il concitato susseguirsi di idee, proposte e progetti, di diverso spessore e qualità - alcuni di indubbio valore, ma comunque il più delle volte confinati entro ambiti settoriali molto specifici - ha suggerito di organizzare questa raccolta di scritti in modo diverso dal precedente volume ordinandoli per temi, anziché cronologicamente, in modo da restituire un po' di chiarezza a un periodo di difficile interpretazione. Non si può non sottolineare come da questa operazione di raccolta, selezione e riordino di materiali altrimenti dispersi, molti dei quali di difficile reperimento e di scarsa circolazione, estremamente eterogenei per taglio e formato essendo stati elaborati con finalità differenti, opera di autori di diversa notorietà (tra cui alcune figure di spicco della cultura urbanistica nazionale e internazionale) emerga, pur tra vuoti e carenze, una ricchezza di dibattito e di elaborazione che era difficile cogliere prima. Ma quello che forse sorprende di più è notare come la lettura sistematica di questo materiale, oltre a fornire un quadro assai lucido delle confuse e inconcludenti vicende urbanistiche di Firenze di questi ultimi decenni, ci restituisca un ampio ventaglio - per quanto frammentario e anche contraddittorio - di sollecitazioni e di temi su cui tornare a riflettere, di idee certo in parte da rivedere, ma da cui forse anche ripartire, di scelte non effettuate ma che potrebbe essere utile riconsiderare, di errori commessi da cui trarre lezioni per il futuro. -
Il sisma. Ricordare, prevenire, progettare. (Atti ARTEC). Con CD-ROM
A cento anni dal terremoto del 1908, Messina vuole trasformare la memoria di un trauma in un'occasione per il futuro: accogliendo questa istanza, il congresso Ar.Tec. 2009 si svolge nella città simbolo del SISMA con l'obiettivo di leggere tale evento non come ""catastrofe"""" ma come """"innesco"""" di un nuovo pensiero tecnico e architettonico, a cui consegue una fondata speranza di creare interazioni tra i nodi di un sapere tecnico, articolato e diffuso, che consente il ricordo, favorisce la prevenzione e rilancia il progetto come luogo eletto del confronto."" -
Recupero, riuso, riciclo. Ediz. italiana e inglese
Il volume prende spunto dalle riflessioni condotte dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Restauro e Costruzione dell'Architettura e dell'Ambiente della Seconda Università degli Studi di Napoli (in seguito indicato come RCAA-SUN) che, partecipando al bando del Settore Istruzione della Regione Campania in materia di Azioni integrate per l'attuazione delle Linee Guida in materia di rifiuti, ha avuto l'opportunità di confrontarsi con il complesso e articolato mondo della scuola e con il delicatissimo tema della formazione ai formatori. È un piccolo ma significativo contributo al dibattito sulle buone pratiche in materia di rifiuti, offrendo materiale di riflessione e di documentazione su un tema che sta molto a cuore alle amministrazioni e alle istituzioni scolastiche, ma che ha bisogno di strumenti più efficaci per entrare a fondo nella pratica quotidiana del cittadino comune. -
Patto città-campagna. Un progetto di bioregione urbana per la Toscana
In Toscana, il parco agricolo è figura chiave per un progetto di territorio multiattoriale e multiscalare che - promuovendo l'integrazione dialogica fra progetto territoriale, piani di settore, politiche e pratiche di ""cura"""" e """"produzione"""" sociale di territorio - inneschi dinamiche virtuose di riequilibrio fra spazi aperti e costruiti come icona di un nuovo """"patto"""" fra città e campagna. Questo patto viene qui sperimentato - tanto negli approfondimenti metodologici quanto nelle proposte progettuali - nel territorio del bacino idrografico della media e bassa valle dell'Arno. Superati gli approcci puramente vincolistici alla progettazione dei parchi, l'agricoltura multifunzionale che li sostanzia diviene così elemento ordinatore del (ri)disegno territoriale che (ri)converte i frammenti degradati e pervasivi della conurbazione metropolitana (che in Toscana si va proprio ora saldando fra Firenze e Pisa) in una bioregione urbana policentrica e reticolare."" -
Reti di paesaggi costieri. Una blueway per Porto Venere
Questo studio è il risultato di accurati approfondimenti svolti all'interno di una ricerca universitaria dal titolo ""Cambiamenti del paesaggio costiero e sviluppo turistico sostenibile"""" ed è anche l'esito di approfonditi e specifici studi svolti nell'ambito di un dottorato di ricerca sui territori costieri del comune di Portovenere. La ricerca ha fatto riferimento ad alcune situazioni ed esperienze recenti - a volte positive ma il più delle volte negative - nelle quali il paesaggio costiero è stato oggetto di aggressioni e rapide trasformazioni a seguito di rilevanti sviluppi turistici, dell'introduzione di modelli socio-economici estranei al patrimonio paesistico locale; ha ricercato come siano state colte, o trascurate - in vari momenti storici e per determinate normative, modi di pianificazione e di progettazione - le opportunità atte a progettare ed armonizzare gli insediamenti turistici sulla costa nel quadro di una filosofia di turismo sostenibile."" -
Bat'a architettura e industria
Dall'inizio del Novecento agli anni Trenta la famiglia Bat'a ha fatto di Zlín, cittadina della Moravia, il campo di applicazione della cultura industriale che ha segnato lo sviluppo dell'architettura moderna. Sperimentando tipologie industriali, residenziali e terziarie Zlín è diventata uno dei casi più interessanti di architettura e urbanistica del Movimento Moderno nel centro Europa, coinvolgendo anche l'interesse di Le Corbusier. -
Antonio Maria Viani e la facciata di palazzo Guerrieri a Mantova
In questi ultimi anni lo scenario urbano mantovano si è arricchito con il recupero di importanti testimonianze d'arte e d'architettura. Il Palazzo Guerrieri, poi Gonzaga di Vescovato e Colloredo, si trova proprio lungo il privilegiato ""asse gonzaghesco"""", a pochi metri dalla Casa di Giulio Romano. Alla sua conoscenza non ha giovato il suo affaccio su una larga via alberata, che non ne ha mai consentito il pieno godimento, e il suo utilizzo a sede degli Uffici giudiziari della città. Nondimeno è stato anch'esso in passato oggetto di studi critici e di parziali restauri, culminati con l'intervento sulla facciata principale, che qui si illustra. Ciò che colpisce l'osservatore ancor oggi, tanto più dopo il restauro che ha ridonato luminosità alla facciata, non è tanto il disegno dei particolari del fronte quanto le dimensioni e l'evidenza degli elementi scultorei, in cui l'insistito realismo delle forme viene contrappuntato delle espressioni grottesche dei volti. L'intervento di restauro è stato condotto in modo esemplare sia nel consolidamento statico delle parti in aggetto, che nella conservazione dei materiali costitutivi della facciata. Questa era giunta sino a noi non solo offuscata da una recente ritinteggiatura, ma alterata anche nella forma delle parti scultoree, attraverso larghe riprese, in parte interpretative, in parte correttive, eseguite nel secolo scorso. La correttezza della metodologia seguita può oggi essere verificata attraverso il resoconto in questo volume.""