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Ar.te.ha. Architettura tecnologia habitat. La costruzione del progetto sostenibile. Ediz. illustrata
La costruzione del progetto sostenibile presuppone una conoscenza critica delle caratteristiche fisiche, espressive e prestazionali dei materiali e delle tecniche costruttive. Tanto la nuova costruzione, quanto il recupero edilizio implicano scelte consapevoli e responsabili volte a prevenire e a fronteggiare possibili condizioni di degrado edilizio ed ambientale. Il volume tratta le tematiche e le problematiche dell'attività edilizia: dai saperi necessari per una corretta progettazione, all'ottimizzazione delle scelte costruttive indirizzate alla qualità ed alla sostenibilità del progetto di architettura. Fonde teoria e pratica progettuale in modo sintetico, analizzando sia le tecnologie tradizionali, sia i sistemi e i materiali innovativi. L'ampia documentazione grafica e fotografica costituisce idoneo supporto per giovani professionisti, ricercatori e studiosi del progetto d'architettura, del patrimonio e dell'ambiente costruito. -
Scultura in pietra. Strumenti e tecniche. Ediz. illustrata
Il testo prende in esame il ciclo della lavorazione della pietra: dall'estrazione del materiale all'opera ultimata. È un percorso che si snoda tra notizie storiche, tecniche tradizionali e nuove tecnologie applicate alla scultura. L'autore, attraverso 1248 immagini per lo più inedite, dimostra come i principi alla base delle lavorazioni siano essenzialmente l'evoluzione e la continuazione di intuizioni plurisecolari. Non è quindi un'evocazione nostalgica del passato bensì un'analisi di quanto il pensiero e l'operatività umana hanno fatto nel campo della lavorazione dei materiali lapidei. Grande apporto alla stesura del manuale hanno dato i numerosi viaggi compiuti dall'autore in varie parti d'Europa, dell'Asia e delle Americhe. Non è un testo puramente compilativo infatti raccoglie tesi messe a punto e dimostrate dall'autore, con ampia documentazione fotografica, frutto di una ricerca pluridecennale. Questo volume, primo della collana ""Le tecniche artistiche ed il restauro"""" curata dallo stesso autore, si rivolge a tutti coloro che si avvicinano al mondo della scultura in pietra, in particolare a studiosi, studenti ed appassionati d'arte che potranno trovarvi temi e tecniche di base con indicazioni per approfondire i vari argomenti. La semplicità del testo, la struttura divisa per sezioni tematiche, il glossario e gli indici ragionati rendono il testo un manuale di semplice e rapida consultazione."" -
«Naso, terra grande, ricca ed antica». Tessuto urbano e architettura dal Cinquecento al Novecento
Questo volume, che raccoglie gli esiti del progetto di ricerca iniziato nel 2005 dal titolo ""Architettura e decorazione a Naso dal Cinquecento al Novecento"""", secondo la convenzione di studio tra l'amministrazione comunale di Naso e il dipartimento di restauro e conservazione dei beni architettonici della Facoltà di Architettura di Firenze, ora dipartimento di costruzioni e restauro, è pubblicato con il contributo dell'amministrazione comunale di Naso e del dipartimento di costruzioni e restauro dell'Università degli Studi di Firenze."" -
Fernand De Dartein. La figura, l'opera, l'eredità 1838-1912. Ediz. illustrata
Ricorre quest'anno il centenario di Fernand de Dartein (1838-1912), appassionato studioso, ingegnere, docente a l'École Polytechnique e all'École de Ponts et Chaussées di Parigi, la cui opera epocale (L'etude sur l'architecture lombarde et les origines de Varchitetture romano-byzantine, pubblicato a Parigi tra il 1865 ed il 1882) ebbe, al suo apparire, una grande fortuna, continuando ancor oggi a rappresentare uno dei più autorevoli e consultati testi per gli studi sull'architettura dell'Italia settentrionale dei secoli X-XIII. Dartein ha dedicato più di venti anni (almeno dal 1860 al 1882) alla realizzazione del suo progetto, fecondo punto d'incontro (e di confronto) tra i maggiori protagonisti della cultura europea del suo tempo. La rivista 'Ananke presenta questo Quaderno, frutto della generosa collaborazione con l'archivio privato Demenge-Dartein, il CESCM dell'Università di Poitiers e con trenta studiosi di diverse discipline (la storia, la storia dell'arte, il rilievo, l'archeologia, il restauro) come prima occasione di riflessione ed approfondimento collegiale sulla prestigiosa figura, opera ed eredità dello studioso francese, in un'auspicata prospettiva di ulteriori nuove comuni iniziative a scala europea. -
Un materiale e il suo ambiente. Utilizzo della canna palustre nelle costruzioni. Ediz. illustrata
Il testo presenta un lavoro di ricerca sulle potenzialità costruttive della canna palustre. Seguendo il filo che lega un materiale da costruzione con l'ambiente naturale, umano, economico-sociale in cui è utilizzato, si scopre che la canna palustre è fondamentale per l'equilibrio ecologico di vasti territori e per le culture che nel tempo si sono sviluppate attorno alle proprie risorse naturali Si comprende che il recupero di tecniche del passato nel restauro di edifici e nel consolidamento di sistemi ambientali a scala territoriale può offrire nuove opportunità di crescita culturale. Si viene a conoscere che un materiale naturale come la canna può diventare particolarmente interessante anche per nuovi interventi quando si è chiamati ad assumere particolari responsabilità nel ricercare un modo di costruire che sia coerente con determinati contesti e sostenibile per l'impiego delle risorse, soprattutto se si pensa che tale materiale può permettere di realizzare interventi reversibili o di scomparire senza lasciare tracce nell'ambiente. Trattare del possibile utilizzo nel settore delle costruzioni di un semplice materiale naturale come la canna è quindi particolarmente importante nel momento attuale perché può contribuire a sperimentare nuove modalità di intervento sul territorio che siano capaci di sviluppare risorse piuttosto che continuare ad eroderle. -
Las bizarrias de Belisa. Ediz. italiana e spagnola
Las bizarrías de Belisa è l'ultima intera commedia autografa conservata di Lope de Vega e fu pubblicata nel volume postumo La Vega del Parnaso (1637). È una vivace commedia d'intreccio tutta giocata sulla gelosia e l'inganno per la conquista del galán da parte dell'audace Belisa, dama brillante e intraprendente, figura indimenticabile del teatro lopesco. Si tratta di una pieza urbana della quale la critica ha messo in risalto le scene all'aperto e il modo in cui emerge il movimento cittadino e gli incontri in carrozza, i valori spettacolari della messa in scena, principalmente per quanto riguarda l'abbigliamento e il mascheramento, ma soprattutto le caratteristiche dei personaggi femminili, in primo luogo Belisa e i suoi momenti di scontro con la dama rivale. Pur facendo parte del cosiddetto ""ciclo de senectute"""" di Lope, l'opera sembra smentire l'immagine di un commediografo ormai anziano e amareggiato, a favore di quella di un Lope ancora estroso e spumeggiante, infaticabile creatore di soluzioni drammatiche interessanti. Si propongono qui un testo critico della commedia basato sulla prima stampa, con l'ausilio del manoscritto, e una traduzione in versi, pensata per il lettore italiano contemporaneo."" -
The Kent state forum on the city. CittàEmilia. Atti del Convegno internazionale (Firenze, 28 ottobre 2011). Ediz. italiana e inglese
"Questo sesto appuntamento annuale del Kent State Forum on the City, tenutosi a Kent State University Florence (Firenze) nell'ottobre 2011, fu dedicato a CittaEmilia, cioè non ad una città specifica (come per le passate edizioni del Forum) ma a un particolare tipo di città. Una forma urbana metropolitana complessa che è emersa negli ultimi decenni come una delle regioni più' dinamiche ed evolute d'Europa. (...) Le storie di CittaEmilia ci invitano anche riflettere sulle grandi potenzialità che possono generarsi, sia in termini di creatività progettuale che di oc¬casioni di qualità urbana, proprio nei rapporti tra infrastruttura, architettu¬ra e paesaggio, che è uno dei temi più interessanti ed urgenti nell'attuale ricerca in architettura e urbanistica...."""" Dalla prefazione di Maurizio Sabini." -
Lo svincolo e la biodiversità
Connettere il progetto di uno svincolo ai temi della biodiversità non è così strano per chi si è occupato di progettazione infrastrutturale o di progettazione ambientale negli ultimi anni, ma è ancora un po' lontano dalla pratica ordinaria. Se da una parte infatti si è fatta strada la consapevolezza che ogni cesura-barriera-interruzione del continuum ambientale determina un impoverimento degli scambi tra specie viventi, contribuisce alla perdita di diversità e provoca l'indebolimento complessivo dei sistemi fratturati, dall'altra perdura un atteggiamento di riduzione del problema a mera questione tecnica. Non si può sperare che tristissimi maquillage floreali aiutino a minimizzare il contrasto infrastrutture-contesti, anzi lo evidenziano senza pietà. Come è evidente nelle linee guida presentate in questo libro non si intende negare in alcun modo la legittima esigenza di migliorare la rete dei collegamenti stradali, affermando anzi che in una regione come l'Umbria questi hanno significato e significano molto in chiave di vivibilità diffusa, presidio del territorio e sviluppo di economie turistiche sostenibili. Si tratta semplicemente di considerare strade e collegamenti all'interno di un sistema di scambi più articolato, e recuperare un po' di qualità progettuale. -
Strumenti per la qualità del progetto sul costruito
La validazione di progetto costituisce uno strumento di verifica finalizzato al controllo della qualità del processo intesa come ""grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti"""". Si tratta di un momento di sintesi formale delle attività di verifica della progettazione introdotto, per le opere pubbliche, dalla legge 109 del 94 e successivamente ripreso dal Codice dei Contratti. Questo strumento è, ad oggi, largamente sortenti lizzato, innanzitutto per la mancanza di una vera e propria """"cultura della qualità"""" nel settore delle costruzioni che porta a sottovalutarne le potenzialità. Per comprendere il ruolo che i processi validativi potrebbero rivestire occorre partire dal reinterrogarsi sulla struttura del processo edilizio, con particolare riguardo a quello di intervento sull'esistente. Il processo edilizio è una sequenza controllata di informazioni - decisioni? E se lo è, in che modo possono essere attivati processi di verifica e retroazione? In che modo è possibile condurre e gestire i controlli di interventi che si confrontano con la complessità del costruito? Il libro affronta questi temi in considerazione degli attuali modelli di verifica e di quanto introdotto dal regolamento 207 del 2010. Propone nuovi schemi teorici che, attraverso una riarticolazione delle attività di controllo, possano strutturare un processo validativo dinamico e continuo, finalizzato ad un controllo della qualità globale del processo e dei suoi prodotti."" -
La villa, il giardino, il paesaggio. Un parco per gli archivi europei a Villa Salviati. Ediz. illustrata
L'occasione di questa riflessione ha preso vita e si è sviluppata insieme al lavoro per il progetto di intervento sul parco di villa Salviati al Ponte alla Badia. La villa, dopo essere appartenuta per quattro secoli alla famiglia Salviati, ha visto dalla metà dell'Ottocento avvicendarsi molti proprietari, dall'inglese Arthur Vansittart, al tenore Mario De Candia, al banchiere svedese Gustave Hagerman fino alla famiglia Turri, ognuno dei quali ha lasciato traccia di sé e del gusto del suo tempo intervenendo nei giardini e nel parco. Nel 2001 è stata acquistata dallo Stato italiano per diventare la sede degli Archivi Storici della Comunità Europea e, da alcuni anni, sono iniziati i lavori di restauro sotto la direzione del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Toscana e Umbria in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Firenze, Prato e Pistoia. La villa è così passata da ambito di vita privata e familiare, a luogo destinato ad una fruizione pubblica collegata alla ricerca e aperta agli studiosi di tutta l'Europa. Un cambiamento di scenario e di frequentazioni che non potevano non avere riflesso nel progetto di recupero del grande parco romantico che circonda gli edifici e i giardini formali della terrazza superiore. Ne è scaturita una ricerca che ha coinvolto una riflessione più ampia basata sulla complessità delle stratificazioni e sull'articolazione del sistema villa, giardini, parco e paesaggio. -
Il doppio artificio. La cupola della cappella del Tesoro di San Gennaro nel duomo di Napoli tra costruzione e restuari. Ediz. illustrata
Un'architettura a forma di cupola: così potrebbe definirsi la Cappella del Tesoro di San Gennaro nella cattedrale di Napoli. Ricordata, entro una vastissima messe di studi, essenzialmente per le opere di pittura condotte da Domenichino, prima, e da Giovanni Lanfranco, poi, la fabbrica è espressione, simultaneamente, dell'elevato livello cui giunge l'arte pittorica a Napoli nel corso della prima metà del Seicento e documento dell'avanzato grado di sperimentalismo presente in campo costruttivo nel coevo contesto partenopeo. L'architettura della Cappella esplicita pienamente il messaggio tridentino attraverso la sua cupola: ogni aspetto dell'invenzione di quest'ultima sottende un raffinato rapporto tra visibile e invisibile nonché tra percezione dall'interno e dall'esterno, e in ciò si condensano molti dei suoi significati. Con un sapiente artificio, la struttura si sdoppia fisicamente per emergere nello spazio urbano così come, ancora con un mirabile artificio, il vortice centripeto del Paradiso di Giovanni Lanfranco simula internamente una geometria sferica che influenzerà molte interpretazioni della fabbrica ma che, nella realtà, non sussiste. Un doppio artificio che, non ultimo, si dimostra essere luogo privilegiato per misurare l'avanzamento attraverso i -
PRODesign. Progetto Professione Prodotto
"Il testo affronta una visione 'industriale' del Design in chiave contemporanea, indicando una via all'integrazione tra il valore culturale ed espressivo e la qualità tecnica dei processi di sviluppo prodotto individuando le fasi di selezione e decisionali, così importanti nella determinazione del successo di un prodotto di largo consumo. La professione del Design può e deve ridurre la distanza tra le altre competenze coinvolte nello sviluppo di un nuovo prodotto, concorrendo alla valorizzazione di qualità intrinseche e funzionali dei manufatti. Il Design ha un ruolo determinante nello sviluppo dei nuovi prodotti ma deve trovare nei suoi strumenti una maggiore competenza tecnica che lo porti a dialogare e sostenere la proposta di sintesi progettuale nel team di sviluppo prodotto.""""" -
Conservare mantenere e valorizzare il paesaggio. Contributi di cultura tecnologica
Questa raccolta di saggi, articolata in due sezioni, affronta le problematiche inerenti la conservazione e la valorizzazione del paesaggio proponendo una riflessione tecnologica su due aspetti emergenti: il perseguimento della qualità e della sicurezza del territorio attraverso la diminuzione dei livelli di vulnerabilità e il potenziamento della resilienza del sistema nelle sue componenti ecologiche, culturali ed economico-sociali; la definizione di strategie di intervento per promuovere lo sviluppo della dimensione locale del paesaggio, con i suoi aspetti ambientali, storici e culturali, come presupposto necessario per il superamento delle condizioni di marginalità socioeconomica. -
Comunicazione e rappresentazione. I linguaggi on demand
Perché linguaggi on demand? Quando vengono trattati argomenti inerenti le nuove tecnologie informatiche al servizio della rappresentazione dell'architettura, certamente non pensiamo all'utilizzo di strumenti che fanno parte della nostra realtà quotidiana: il cellulare e i lettori multimediali come l'iPod e l'ipad. Oggetti nati, l'uno, come telefono e, gli altri, come lettori multimediali, che in qualche modo, possono rivelarsi dei veri e propri strumenti in grado di rappresentare e diffondere cultura. Da qui il passo è breve per potere concretizzare l'obiettivo di questa pubblicazione, ovvero analizzare in maniera approfondita l'utilizzo delle nuove tecnologie multimediali al servizio della rappresentazione dell'architettura ... Siamo davanti ai Podcast un nuovo modo di rappresentare e comunicare il patrimonio artistico attraverso l'utilizzo delle più attuali e diffuse tecnologie informatiche. La pubblicazione si divide in Tre percorsi distinti e complementari tra loro. Il primo, descrittivo, verte sulla ricerca, l'analisi e lo studio del Podcast intesi come i nuovi mezzi mediatici di rappresentazione dell'opera d'arte. Il secondo, anch'esso descrittivo, introduce l'argomento che sarà oggetto del terzo percorso, ovvero l'analisi e la rappresentazione delle più importanti chiese genovesi, considerate le matrici dello sviluppo urbano. -
Criteri per la progettazione urbanistica. La sostenibilità alla prova
Il libro nasce da una ricerca finalizzata alla redazione dei Criteri per la formazione e localizzazione dei Piani Urbanistici Esecutivi, ovvero una delle parti di cui è costituito il DRAG, Documento Regionale di Assetto Generale, uno dei principiali strumenti di indirizzi di assetto della Regione Puglia. La ricerca, realizzata da un gruppo interdisciplinare, ha avuto come principale obiettivo quello di declinare il concetto di sostenibilità nella sua più ampia estensione e nella sua concreta applicazione. In altre parole ha avuto come obiettivo approfondire il significato di sostenibilità nella trasformazione urbanistica e di tradurlo in regole concrete e applicabili. Questo libro, quindi, ripercorre i contenuti del documento e ne costituisce - per così dire - uno specchio critico: rispetto alle ""istruzioni tecniche"""" contenute nei Criteri, ne sottolinea alcuni passaggi, ne amplia i significati, ne approfondisce i contenuti critici e metodologici, esplicitando i punti di vista e evidenziando i nodi spesso irrisolti, rapportando infine questa esperienza di ricerca alle questioni emergenti nel dibattito disciplinare. Non è secondario, nella attività di ricerca, l'aver perseguito come obiettivo la diffusione di buone pratiche di progettazione urbana, interrogandosi su come i risultati della ricerca e della sperimentazione disciplinare più avanzata possano essere trasferiti nelle pratiche correnti, a partire da condizioni di contesto oggettivamente molto distanti dagli obiettivi posti."" -
Elbasan e il borgo Murato. Genti, tradizioni, costruzioni in Albania
Questo volume si propone di far conoscere un aspetto dell'Albania spesso ignorato dai più, ovvero la sua architettura locale, in una terra martoriata dal succedersi di tanti eventi, ma che ha fieramente conservato ancora oggi sul suo territorio numerose vestigia del passato, frutto di una sapiente ""spontaneità costruttiva"""", affascinanti, da scoprire e comprendere meglio, così come lo sono la terra e gli abitanti che li hanno prodotti, ma anche di offrire una riflessione sul rapporto tra società e costruito, un legame estremamente forte in passato ed oggi particolarmente flebile con ripercussioni particolarmente marcate sul patrimonio edilizio. In tale quadro la città di Elbasan, è stata luogo privilegiato dalla presente ricerca, con la sua Kalà, in passato custodita e protetta dalle alte mura di cinta, più volte rimaneggiate. Chi osserva dall'esterno la Kalà, in questa epoca di forti conflittualità, può assistere - sempre entro le ancora possenti mura - alla pacifica convivenza degli abitanti appartenenti ad etnie e tradizioni diverse, ma anche alla conflittualità tra antico e nuovo costruito dovuta alle violenze delle nuove tecnologie che ne stanno trasformando il cuore."" -
Il progetto e il dettaglio. Un'esperienza didattica
Questa pubblicazione nasce dall'esperienza svolta dal 2003 come collaboratore alla didattica e docente a contratto per gli insegnamenti di Architettura Tecnica I e II e Composizione Architettonica I e II nell'ambito dei Corsi di Laurea in Ingegneria Civile, Ingegneria Edile e Ingegneria Edile-Architettura. Il rapporto fra progetto e dettaglio rappresenta uno dei momenti essenziali dell'architettura e appare chiaro che lo studio delle sue dinamiche nasca da un apporto collettivo costituito da sensibilità diverse che ne arricchiscono le prospettive. Questo volume intende muoversi proprio in questa direzione, presentando il momento didattico come spunto di riflessione, di elaborazione e di comunicazione - nei termini più chiari possibili - di un corpus teorico non sempre di immediata comprensione. -
Architetture e movimento
Statica e dinamica, luogo e percorso, stasi e movimento non sono concetti da considerare soltanto contrapposti nell'attività dell'uomo: in architettura è stata cercata spesso una sintesi, concettuale prima che costruttiva, fra i due termini come significati complementari. Il significato attuale del termine movimento include oggi, oltre a quello fisico, relativo a cose e persone, anche valenze pertinenti a flussi di dati e informazioni, a nuovi strumenti operativi e costruttivi, a concezioni e linee di pensiero inedite. Il tema del movimento nell'architettura contemporanea si pone, così, all'intersezione di alcune nuove linee di ricerca, oggetto d'interesse dell'attuale dibattito sulla teoria e pratica architettonica. Questo testo intende documentare, criticamente, alcune possibili declinazioni che il concetto di movimento può avere, oggi, nella concezione e nella costruzione degli edifici. Il filo conduttore dello sviluppo del binomio ""Architetture e movimento"""" si snoda attraverso sia l'indicazione di casi di studio significativi, sia l'individuazione di specifiche innovazioni metodologiche e tecniche, oggi disponibili per la loro realizzazione, che sembrano, tuttavia, necessitare ancora di una maturazione consapevole dei propri significati."" -
Milano marittima. La città giardino dell'Adriatico. Visioni progetti realizzazioni
La creazione della citta balneare di Milano Marittima, dalla sua ideazione all'inizio del secolo XX fino al secondo dopoguerra, costituisce il tema di questo libro. Protagonista assoluta del racconto è la città-giardino, le vicende della sua nascita e le sue successive evoluzioni che si sono sovrapposte al piano originariamente concepito dal pittore milanese Giuseppe Palanti. La millenaria pineta e le prime architetture per la villeggiatura costituiscono lo scenario mitico nel quale si sono intrecciate le trasformazioni sociali e urbane di una nuova città, parte essenziale del turismo nel contesto nazionale e internazionale. -
Teerum. Colture, mani, design delle terre d'Irpinia. Ediz. illustrata
Teerum, in lingua osca significa Terra, identifica il Centro di informazione e degustazione delle tipicità della Valle dell'Ofanto; il recupero di un'area pubblica, ed il ripristino della qualità spaziale ed architettonica di un edificio esistente, sono la cornice e il contenitore entro cui si illustra la storia della cultura materiale e si diffondono i valori di un intero territorio. Intorno ad un sistema di percorsi e di aree di sosta che si collegano all'edificio che ospita il Centro, i visitatori sono intrattenuti con installazioni multimediali che raccontano il territorio e le sue risorse tangibili ed intangibili. Abbiamo pensato che il Centro potesse configurarsi come un sistema aperto, una struttura in grado di offrire ed offrirsi al territorio con la concreta possibilità di comunicare gli elementi vitali della cultura locale; il modello proposto è incentrato sulla lettura demo-etno-antropologica dei luoghi, dei tratti più evidenti e tangibili della cultura materiale che attraversano la civiltà immuni e ne iterano i valori indefinitamente. L'elaborazione di nuovi modelli di sviluppo, capaci di valorizzare i paesaggi produttivi irpini e le loro risorse, deriva dalla stretta interazione tra i diversi settori produttivi e dall'ibridazione dei saperi e delle prassi. L'artigianato, la produzione agricola e la trasformazione dei prodotti della filiera agro-alimentare incontrano il design che facilita la cooperazione e la contaminazione, prefigurando nuovi scenari.