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Nietzsche e Michelstaedter «terapeuti» della modernità infelice. Leggendo l'Anticristo e La persuasione e La rettorica
Questo saggio filosofico di Sergio Guarente è incentrato sul ""sotterraneo"""" ma ineludibile legame tra Friedriche Nietzsche e Carlo Michelstaedter, che concerne, in primo luogo, l'""""urgenza"""" etico-politica della definizione di una diagnosi - e conseguentemente di una terapia - della """"malattia"""" della modernità infelice, con la sua inautenticità e il suo impedimento alla possibilità di una vita autentica e liberata. In tal senso, L'Anticristo e La persuasione e la rettorica costituiscono le opere emblematiche, puntualmente analizzate nei primi due capitoli del saggio, della comune disamina dei due pensatori, riguardante il drammatico stadio di décadence a cui è giunta la civiltà borghese. Ma, se entrambi gli autori cercano, con appassionata """"radicalità"""", di intravedere l'impervio sentiero della liberazione e del ritrovamento di un nuovo modello di esistenza, profondamente """"palingenetico"""" rispetto agli esiti decadenti e """"patologici"""" della modernità, divergenti e non conciliabili appaiono le rispettive terapie, le vie al raggiungimento della salute. Il terzo e conclusivo capitolo del saggio si focalizza su un avvincente e originale confronto tra i due autori."" -
L' Unione Europea e il terrorismo (1970-2010). Storia, concetti, istituzioni
La lotta al terrorismo costituisce da decenni una delle sfide più insidiose per i popoli europei. Gli attentati dell'11 settembre 2001 hanno dimostrato che la minaccia terroristica si sviluppa ormai su scala globale e si confonde sempre di più con la guerra e altre forme di violenza politica. L'intreccio di dinamiche politiche, militari, economiche e sociali, reso esplosivo dalle trasformazioni connesse con il processo di globalizzazione, impone un ripensamento degli equilibri internazionali, sia nella gestione delle crisi regionali che generano attori come l'ISIS, sia nella definizione di una nuova partnership transatlantica. Il cuore stesso dell'Occidente - incarnato da New York e Washington, ma anche da Madrid, Londra e, da ultima, Parigi - diviene bersaglio di terrorismi dalla diversa matrice, contro i quali si rende ormai ineludibile una riflessione sull'unità politica federale dell'Europa, orientata a garantire la sicurezza dei cittadini senza violarne le libertà e i diritti fondamentali. -
Abisso e retta. Genealogia della modernità
"È propria dell'inconsistenza filosofica dominante la supponenza di poter superare un problema, nella fattispecie le aporie della modernità, senza riuscire a individuarne con precisione l'origine"""". Così scrive Marco Genzolini all'inizio del suo saggio, per introdurre l'impalcatura del suo pensiero: alle nostre spalle sta, ancora in larga misura impensata, una delle più grandi trasformazioni culturali di tutti i tempi, quella che porta dall'universo chiuso e circolare di Aristotele all'altro, infinito ed eccentrico, dei moderni. Ad essa si accompagna quel cambiamento di paradigmi che dischiude la progressiva matematizzazione e tecnicizzazione della realtà. Tale sconvolgimento avviene per gradi e coinvolge alcune delle più grandi personalità artistiche, filosofiche e religiose di quell'età di mezzo che si colloca tra l'autunno del medioevo e il rinascimento: Dante, Giotto (o forse bisognerebbe dire lo Pseudo-Giotto del ciclo di Isacco), i componenti della cosiddetta corrente mistica renana (da Ildegarda di Bingen a Eckhart) e, infine, il rappresentante di spicco del neoplatonismo quattrocentesco, Cusano." -
Fibromialgia. La scia trasparente. 80 esercizi per ritrovare il benessere
Un diario esperienziale, un percorso guidato a favore di chi soffre di fibromialgia e dolore cronico. Un manuale di esercizi fisici, pratiche psico-corporee, respirazione, tecniche di rilassamento e di auto-aiuto per attivare un processo curativo e di guarigione fisica, psico-emotiva ed energetica. Per sperimentare la consapevolezza e la percezione di un sé globale e la capacità di percepire, alleviare e dissolvere il dolore, senza l'uso di farmaci, attivando nella gradualità e nella lentezza, gli automatismi del benessere. Per imparare a convivere e a gestire la malattia e disporsi verso una possibile guarigione attivando le proprie risorse interiori. Il manuale propone un nuovo modo di vivere e interpretare la malattia e il disagio. Si presta anche a tutti coloro che pur non avendo patologie vogliono sperimentare un percorso alla scoperta del vero benessere. -
Giuseppe Di Vittorio. Una storia di vita essenziale, attuale, necessaria
"Giuseppe Di Vittorio è stato un grande dirigente sindacale ma anche simbolo della fame come tanti braccianti pugliesi, della volontà di riscatto sociale per affermare la propria dignità di uomini. Come ogni padre importante, Di Vittorio vive anche negli aneddoti, in particolare della sua giovinezza, e molti li possiamo ritrovare in questo libro. Parlano sempre di riscatto (non togliersi il cappello, il cappotto la domenica) o di scelte """"drammatiche"""" come la difesa in armi della Camera del Lavoro di Bari mentre nasceva suo figlio Vindice. Eppure c'è un tratto che colpisce ancor di più perché di straordinaria rottura per l'epoca (e che rimane valido tuttora): l'idea dello studio, del conoscere, della scuola. Non penso che basti a spiegarla la privazione che subì andando a lavorare nei campi a sette anni, dopo la scomparsa del padre. Nelle campagne pugliesi molti bambini vivevano la sua condizione, privati del gioco e dello studio. [...] Conoscere per sapere, studiare per essere liberi e non subalterni, unità del lavoro nelle contraddizioni delle grandi trasformazioni: questo il patrimonio lasciato in eredità dal grande sindacalista pugliese."""" (Dalla Prefazione di Susanna Camusso)" -
Psicofarmaci e quotidianità
Questo libro è il risultato di una ricerca condotta in Umbria sull'uso quotidiano degli psicofarmaci. Sono stati intervistati medici di medicina generale, farmacisti, operatori dei servizi, pazienti. Lo scopo generale è riflettere su una vera e propria medicalizzazione della vita quotidiana e sugli effetti che essa ha su tutti noi. -
Vivere il sociale, pensare il globale. Saggi in onore di Vittorio Cotesta
Come è cambiato il mondo! Come un mantra, questa affermazione ci è troppo spesso propinata da decisori e personale politico, diffusa dai media e ripetuta dalla gente comune. Questo libro ha voluto trasformarla in interrogativo e affidare la risposta a chi scrutando i profondi cambiamenti all'opera nelle società contemporanee ha trovato nel pensiero di Vittorio Cotesta una fucina di idee, spunti e riflessioni per aguzzare lo sguardo. La grande diversità dei temi affrontati nei saggi scritti in onore di Vittorio Cotesta, nel solco di quelli da lui trattati nella sua lunga carriera, mostra a chi intende vivere la sociologia come vocazione che non vi sono scorciatoie per capire il complesso mondo in cui viviamo e che i migliori risultati si ottengono quanto più gli interessi coltivati spaziano da un'epoca all'altra, da una disciplina all'altra, da un autore all'altro. La raccolta di questi testi è dunque un omaggio, nel duplice significato della parola, insieme atto dovuto di ammirazione per chi tanto ha dato alla sociologia in Italia e all'estero, ma anche dono offerto a chi voglia conoscere meglio e da altre angolature l'uomo Cotesta, la sua storia, la sua opera e le sue battaglie. -
Il lavoro e la crisi. Esperienze di donne a Perugia
Questo libro vuole ricostruire la complessità della relazione tra mercato del lavoro, appartenenza di genere e crisi occupazionale, per far emergere un punto di vista spesso trascurato nell'analisi della condizione lavorativa femminile: l'esperienza delle donne. Le storie raccontate nel testo mettono in luce problematiche che donne giovani e meno giovani si trovano ad affrontare nella ricerca di un'occupazione stabile o all'interno dell'ambiente lavorativo e sottolineano lo stretto legame che intercorre tra scelte occupazionali e percorsi di vita. Di fronte a queste difficoltà, molte donne mettono in gioco risorse ed esperienze maturate al di fuori di percorsi formali di apprendimento che danno vita a progettualità alternative della propria vita. Il rapporto tra vita quotidiana, precariato ed economia sommersa diventa essenziale per leggere le effettive condizioni lavorative femminili e per osservare quali pratiche vengano messe in gioco per affrontare la scarsità e la precarietà della domanda di lavoro. Voci di donne e spaccati di esperienze mostrano, pur nelle difficoltà, capacità di innovazione e di reazione alla crisi. In collaborazione con la Consigliera di Parità della provincia di Perugia. -
Le armonie della mente. Musica, musicoterapia e neuroscienze
A cosa serve la musica? Come ci procura piacere? Perché un accordo maggiore ed uno minore provocano emozioni diverse? Perché passiamo tanto del nostro tempo e siamo anche disposti a pagare somme consistenti per ascoltare musica? Cosa cambierebbe se la musica scomparisse dalla nostra vita? La musica accompagna ogni momento della nostra giornata, siamo affascinati dal suo potere di modulare le nostre emozioni, ne restiamo profondamente coinvolti nella sfera emotivo-affettiva, sensomotoria, cognitiva, intersoggettiva. Dovunque ci sia traccia di esseri umani ci sono tracce di una attività di tipo musicale. Forse riflettere su questi argomenti e comprendere i fondamenti biologici della musica potrebbe aiutarci a comprendere anche aspetti fondamentali della natura umana. È questo il tentativo messo in atto dalle neuroscienze. Esse documentano come la musica sia in grado di plasmare l'organizzazione del sistema nervoso al punto da poter essere proposta come uno dei processi culturali più efficaci nel promuovere uno stile di vita ""neuroprotettivo""""."" -
Dopo il buio la luce. Piero Terracina incontra gli alunni dell'Istituto Comprensivo «B. Bonfigli» di Corciano. Con DVD
"Memoria, speranza, libertà, vita: parole su cui riflettere, parole per cui combattere, parole per non dimenticare. Dopo il percorso che abbiamo affrontato sulla Shoah e, soprattutto, dopo l'incontro con Piero Terracina, abbiamo compreso il vero significato di queste parole. Le abbiamo aggiunte al nostro dizionario sentimentale, abbiamo arricchito il nostro cuore e abbiamo dato spazio a sentimenti mai provati prima. Abbiamo voluto associare ad ogni parola un colore e un'immagine, così come la pensiamo noi oggi, e ci siamo immaginati come, probabilmente, la vedevano le persone nella fabbrica della morte. La memoria è il bianco, simbolo di purezza e leggerezza, ma nel campo quel bianco si oscurava e diventava grigio, come il fumo che usciva dalle ciminiere dei forni crematori. Il verde è la speranza che ci dà forza nella vita, ma per troppo tempo è stato il colore delle divise delle SS, artefici della morte di persone innocenti. Celeste è la libertà, il colore del cielo dove gli uccelli sono liberi di volare ma, per troppi uomini, bianco e celeste era il pigiama che persone tutte uguali e non più libere erano costrette ad indossare...""""" -
L' architettura della paura. Le barriere che non cadono ai tempi della globalizzazione
Il Muro di Berlino, una volta caduto, diede a tutti la concreta speranza di poter vivere in un mondo senza più barriere; purtroppo però, oggi assistiamo ad una costante proliferazione di muri, in antitesi con il concetto di globalizzazione e di 'unione nella diversità', come cita il motto dell'Unione Europea. ""In genere 'i muri sorgono per due motivi: paura e desiderio di controllo' [...]. Da un lato si sono realizzate fortificazioni lungo le 'linee di frontiera' [...], dall'altro sono state erette numerose barriere di contenimento dell'immigrazione clandestina [...]. L'intero Mediterraneo occidentale (in particolare il Canale di Sicilia) si è trasformato, nell'ultimo decennio, in un immenso 'muro d'acqua' [...]. Ai più importanti tra i muri vecchi e nuovi, di sicurezza e di esclusione [...], icone della paura, vulnerabilità ed egoismo [&], è dedicato per l'appunto il libro di Angelica Chàvez, un libro documentato, che dei muri considerati ricostruisce puntualmente le vicende, spesso dolorose, offrendo al lettore molteplici spunti di riflessione."""" (Dalla Prefazione di Valter Coralluzzo)"" -
Dalla civiltà contadina al villaggio globale. Vademecum per non perdersi nei labirinti della modernità
Il periodo che stiamo vivendo ha tutte le caratteristiche per somigliare ad una di quelle svolte, più o meno repentine, che nella storia dell'umanità hanno segnato la rottura di un equilibrio e l'avvento di un'epoca completamente diversa dalla precedente. È come se, all'improvviso, il mondo si fosse messo a correre all'impazzata e le persone, frastornate da un continuo e inarrestabile cambiamento, si fossero messe ad agitarsi senza una meta, nell'affannosa ricerca di capire quali valori valga la pena conservare e quali no. Indagando sulle ragioni dell'inquieto vivere che contraddistingue la contemporaneità, l'autore umbro guida il lettore attraverso un percorso di approfondimento storico-culturale che chiama in causa i più noti esperti e riparte dalle semplici domande che ciascun individuo è costretto a porsi nella quotidianità dei rapporti con il mondo che lo circonda. -
La medicina del dottor Pierpaoli. La scoperta della salute e il Borgo della salute. Vademecum 2015. Fondazione INTERBION per la ricerca biomedica di base
Paradossalmente, il fatto che la mia medicina è così estremamente semplice mi incoraggia a descriverla. Se non fosse così, se fossi dovuto penetrare nella immensa complessità della chimica e della biochimica, per non parlare della biologia molecolare e della genetica, la mia innata indolenza mi avrebbe forzato a rinunciare. Sono riuscito in qualche modo, negli ultimi 50 anni, a sfuggire ad ogni genere di trappole e inghippi scientifici e a sfuggire ai dettagli. Miracolosamente, sono stato capace di mantenere la mia visione; che è cosmica, direi. Infatti, forse che noi non siamo ""pellegrini dell'Universo""""? Questa """"semplice"""" verità che emerge sorprendente e del tutto inaspettata, mostra che tutte le malattie hanno la stessa origine e possono essere prevenute, incluso il cancro. L'invecchiamento è """"semplicemente"""" un programma neuro-ormonale nella ghiandola pineale. Una vita spesa nel laboratorio di ricerca e poi nel trattamento di pazienti sofferenti di ogni genere di malattie, porta la testimonianza ad una soluzione logica di un problema apparentemente complesso."" -
A mezz'età. L gioca Nello. Testo in dialetto perugino
"Nello Cicuti, amico e fratello - nella poesia, nella fede, nella vita - è un vulcano di sentimenti, di fiducia, di speranza, di amore per le piccole grandi cose della realtà quotidiana. Dietro il suo sorriso - che abbraccia cielo e terra, gioie e dolori, realtà e sogno - ci trasporta con pochi versi in un mondo (tutto 'suo') trasfigurato dalla realtà al sogno, dalle ombre alla luce, dal pianto al sorriso. Il 'suo' dialetto è un garbato invito a sorridere, a pensare, ad amare la vita - nel dolore, nella gioia, nella speranza del piccolo infinito 'quotidiano'."""" (Aminah De Angelis Corsini)" -
Giuseppe Garibaldi
Nel presente volume vengono analizzati alcuni dei principali aspetti della figura di Giuseppe Garibaldi: dal politico al militare, dal massone all'anticlericale, dalla sua visione della politica internazionale all'eco mondiale della Spedizione dei Mille. Da ultimo viene ricostruito il giudizio espresso su di lui da Pietro Nenni. ""Nelle sue Memorie, scrisse di avere """"un'antipatia nata per il mestiere di soldato"""", e che era stato costretto a diventarlo """"perché nato in un Paese schiavo""""; ma lo aveva fatto, confessò, """"sempre con ripugnanza, convinto sia un delitto doversi macellare reciprocamente"""". In un'altra pagina, dopo aver descritto con vivacità una violenta battaglia sudamericana, annotò: """"Che gusto per un discepolo di Beccaria nemico della guerra. Ma che volete: ho trovato sul sentiero della mia vita gli Austriaci, i preti e il dispotismo""""."" -
Il vento del Mucone. Antologia poetica-Mucone's Wind. Collection of poems
"La poesia di Francesco Curto varca l'oceano e avanza nel suo percorso di internazionalizzazione. Tradotta già in turco, ora la sua pagina si presenta nella più accessibile veste del nuovo esperanto: quella lingua inglese che costituisce ormai un passepartout del quale è impossibile fare a meno. E, stavolta, Curto non si mette nelle mani, seppur sapienti, di uno studioso. Perché è un poeta a tradurre un poeta: non, dunque, un semplice processo di trasposizione materiale, ma un percorso di assimilazione, condivisione e complicità, che fornisce esiti indubbiamente felici. Direi appunto che Curto è poeta della contemporaneità, in quanto attento a ciò che accade dentro e fuori di lui, condividendo, sentendo come propri i problemi del mondo. Insomma: Curto è la riuscita dimensione poetica dell'intellettuale che analizza con esprit de geometrie e traduce in esprit de finesse. Perché è vero che il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce. Ma è possibile conciliare mente e cuore, passato e presente, caducità ed eternità. Curto ne è la prova"""" (dalla Premessa di Sandro Allegrini)." -
Raffaele Rossi. L'impegno politico e culturale nella Perugia del Novecento
Questa pubblicazione è il ritratto di un uomo politico, appartenente a quella generazione selezionata e nata dai fatti storici legati alla Resistenza e alla lotta antifascista, che ha fatto della sua vita un connubio tra studio e impegno politico, vero motore di un'esistenza al servizio della propria comunità. Stabilire all'interno delle pagine del testo una continuità politica e amministrativa, realizzare un incontro tra due persone che nella loro vita si sono a malapena incontrate: ecco l'idea di fondo che ispira questa monografia, scritta con gli occhi di chi appartiene a una generazione politica, quella nata negli anni Ottanta, alla continua ricerca di punti di riferimento. -
La squadra che arrivò a Wembley
"Sistemò con cura il pallone, lanciò appena un'occhiata di sfida al portiere. Non gli interessava sapere cosa avrebbe fatto, né dove si sarebbe buttato, a destra o a sinistra. Lui sapeva già dove tirare"""". Un gruppo di ragazzini che diventano uomini. Un sogno più grande di loro che si trasforma in realtà. O quasi. Perché basta un calcio di rigore per cambiare le sorti di una squadra. I Raspberry United scalano tutti i gradini della piramide del calcio fino a raggiungere la competizione più prestigiosa, la Champions League. Questa è la loro incredibile avventura. L'avventura di come Riccardo, Paolo e gli altri divennero protagonisti di una meravigliosa e irripetibile favola, passando dal campetto polveroso sotto casa fino al teatro dei sogni, a calcare il prato del mitico Wembley." -
Le cucine della memoria. Tradizione e cultura del cibo in Umbria
Molte delle piccole storie raccontate in questo volumetto sono state scritte nelle cucine delle case in via della Repubblica ad Amelia, la strada compresa fra la Porta Romana e la Croce di Borgo, la strada dove sono nata e dove ho passato quasi tutta la mia vita. Sì, di case, poiché la prima cucina, quella della casa in cui sono nata, aveva le finestre orientate a sud, e offriva una visuale libera oltre gli orti dei Farrattini. La seconda, invece, pur orientata a sud, guardava direttamente sulla via principale della città e offriva suoni e parole scanditi nei ritmi del quotidiano. Le cucine sono il pretesto per descrivere spazi, relazioni, doni, che superano l'idea di armonia del racconto, di spazi intimi e sicuri, per portare il lettore in luoghi e parole che superano ciò che è ""necessario"""" che sia."" -
Margini di sicurezza. L'ideologia folclorica della morte in Umbria
In ogni piccolo mondo vitale, il controllo sociale della morte impegna ingenti capitali sociali e culturali. Ogni qual volta muore un individuo, i riti e le ideologie funerarie si attivano per difendere la stabilità sociale, per rintuzzare quelle cieche forze inerziali della natura, che hanno fatto ancora una volta la loro vistosa e virulenta irruzione nella comunità. Chi ""parte"""" obbliga il proprio gruppo sociale ad attraversare una crisi che il rito ha la funzione di regolare e di mantenere all'interno di binari culturalmente prefissati: la morte deve essere tenuta sotto controllo mediante il ricorso a predisposti e ben collaudati istituti sociali e protocolli rituali. La loro capacità di drammatizzazione, all'interno del circoscritto contesto cerimoniale, riesce a trasferire il lacerante dramma reale. L'indagine etnografica ha permesso di rilevare, anche per il mondo rurale subalterno umbro, un quadro complessivo caratterizzato da numerose pratiche culturali e da importanti istituti sociali connessi alla morte, che questo lavoro vuole restituire in tutta la loro ricchezza e complessità.""