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Disarmante debolezza. Le fragilità nella formazione e nel discernere
Fragilità, debolezza. Parole che nell'immaginario collettivo richiamano precarietà, paura, immaturità, malattia. Sono considerate parole deboli, quasi inutili. L'obiettivo del presente saggio è quello, invece, di rivelare al lettore la potenzialità contenuta nelle molteplici fragilità della persona e nei percorsi di debolezza che vive quotidianamente, invitandolo a considerare tali realtà (di ogni essere umano) come criteri di crescita, maturità, fecondità. Come a dire: con le fragilità e la debolezza nulla è perduto. Anzi: tutto può ritrovare senso e significato. Esse ci appartengono, e da esse si possono attivare percorsi di scoperta di sé e delle relazioni con gli altri. Fragilità e debolezza non solo come percorsi introspettivi, ma nelle sue ascendenze evangeliche, che giungono a ricondurre la fragilità nel cuore della fede, della preghiera e della speranza, della morte. Per questo diventano formative e per questo sono potenziali alleate nel discernere. Ogni persona umana vuole essere forte. Ci impegniamo a dimostrarci forti davanti agli altri. Eppure, ogni uomo si porta addosso le sue debolezze. E consumiamo molte energie, se vogliamo nascondere queste debolezze. Se, invece, ci riconciliamo con esse, la debolezza si trasforma in forza. Perché la debolezza ci rende sensibili per gli altri uomini e ci apre a Dio. La fragilità è condivisione delle attese e delle speranze degli altri, ed è antidoto alla tristezza e alla rassegnazione, e questo è confermato dalla stessa Bibbia (come declinato nella seconda parte del saggio). La fede e la speranza fanno parte della nostra vita, la fragilità dà un senso anche alle ore del dolore, dell'angoscia e della tristezza. Fragilità e debolezza, pertanto, possono divenire potenziali criteri da valorizzare nella formazione umana e paradigmi per l'esercizio del discernimento. Un testo pensato e scritto come un servizio al lettore per il tempo attuale: porsi di fronte a fragilità e debolezze per sperimentarle non come fine e chiusura, ma come uno spiraglio aperto verso la grazia di Dio. -
Conosci la storia della salvezza. Guida per il catechista. Ediz. a colori
Il presente volume è allegato al sussidio a schede Conosci la storia della salvezza, e ne completa la proposta, presentando alcuni percorsi tematici, ognuno basato su una serie determinata di schede. Ogni percorso è accompagnato da alcune attività manuali o esperienziali che possono aiutare i ragazzi ad assimilare i contenuti svolti. -
Conosci la cena del Signore. Guida per il catechista. Ediz. a colori
Il presente volume è allegato al sussidio a schede Conosci la Cena del Signore, e ne completa la proposta, presentando alcuni percorsi tematici, ognuno basato su una serie determinata di schede. Ogni percorso è accompagnato da alcune attività manuali o esperienziali che possono aiutare i ragazzi ad assimilare i contenuti svolti. -
La nonviolenza spiegata ai bambini
La nonviolenza è come una stella alpina, che cresce in posti inaccessibili, difficili da raggiungere. Per metterla in pratica ci vuole un grande coraggio. In questo libro scoprirai come alcuni personaggi speciali abbiano costruito il sentiero della nonviolenza che ancora oggi cerchiamo di percorrere. Età di lettura: da 7 anni. -
Percorsi dell'esperienza. Nella dimensione umana
"Percorsi dell'esperienza"""" raccoglie sette studi sull'esperienza umana che l'autore interpreta in una prospettiva spirituale fondamentale - intesa in termini filosofici e non dogmatici o religiosi. L'esperienza spirituale costituisce la preoccupazione comune che attraversa e unifica gli studi ed è al cuore dei """"percorsi"""" proposti, fino al confronto con l'esperienza digitale contemporanea. In definitiva, lo spirituale nell'uomo coincide con la sua più profonda umanità (che l'autore chiama """"dimensione"""" umana, del sottotitolo): e cioè. con l'esperienza radicale del suo essere affidato a se stesso in modo unico e irripetibile, gratuito e imponderabile. Tale esperienza si compie nel presente di ogni istante e di ogni situazione, coincidendo con l'apertura dell'uomo al/del mondo a cui appartiene. Nell'esperienza appare dominante l'idea del viaggio e dell'uscire fuori (ex) attraversando i pericoli e i rischi connessi (per-): ciò che rinvia a una comprensione dell'uomo (homo viator) impegnato in un cammino mai definitivamente compiuto o realizzato e sempre in fieri. L'uomo è un inizio capace di dare inizio: l'inizio di una libertà (H. Arendt) capace a sua volta di dare inizio alla storia. Per questo motivo, Abramo e Ulisse rappresentano due figure archetipiche su cui la riflessione del libro si sofferma a più riprese. In quanto essere dell'esperienza, l'uomo diventa umano attraverso le esperienze che compie: è necessario assumere e attraversare l'esperienza affinché l'umanità si realizzi." -
Il romanzo di Thomas Merton. Un umanista cristiano nell'era postcristiana
Sono passati cinquant'anni dalla morte di Thomas Merton. Il '68 gli fu fatale e le cause della sua morte per ""un incidente"""" non sono mai state completamente chiarite. La sua esistenza terrena ebbe termine sul limitare di quell'anno che ha denominato un'epoca ed è ancora sinonimo se non di mutazione culturale, almeno di desiderio di svolta positiva nel cammino dell'umanità. Thomas Merton è stato senz'altro uno tra i più importanti scrittori e pensatori cristiani del secolo scorso. Letterato, poeta, teologo, monaco trappista, giustifica la sua scelta monastica come ribellione a una prospettiva decadente e distruttiva: la cultura dell'Occidente. Arriva alla conclusione che il monaco è un outsider, un rivoluzionario, ma che a differenza dei rivoluzionari non si impegna nella trasformazione delle strutture bensì della coscienza umana. L'impegno monastico risiede nell'amore per l'umanità irretita nella menzogna culturale. Aiutarla a liberarsi è la più bella e impegnativa dimostrazione di amore per Dio. In questo risiede il suo umanesimo cristiano, da contemplativo concreto quale è stato. Scrittore di parole alla ricerca di silenzio, ascetico e conservatore, radicale e ribelle, indipendente e obbediente, Thomas Merton narra in questo """"romanzo"""" la sua continua e progressiva conversione, fino alla fine della sua vita, che si conclude in modo misterioso e surreale. La sua originale personalità incarna e mette in luce il carisma profetico che pare dissolversi nello strisciante conformismo che ci circonda. Nonostante la sua parabola terrena riguardi un'epoca ormai passata, Merton, con i suoi scritti, con la sua dinamica eredità umana e spirituale, rimane ancora oggi un profeta del nostro tempo. Un profeta scomodo."" -
Di domenica, una parola. Brevi riflessioni biblico-teologiche sulle letture domenicali dell'Anno C
"Una Parola Domenicale""""! Quale parola, però? Non quella che la Chiesa, con l'arte finissima di cui sa essere l'autrice, compone ogni settimana in un quadretto fatto di Antico Testamento, di poesia, di antifone e versetti tratti dai Salmi, con ben meditate orazioni, con brani apostolici neotestamentari e, finalmente, con un testo dei Vangeli. Tutto questo è supposto. Non leggiamo qui nemmeno il frutto di quell'infelice costume che riduce le letture e le omelie domenicali al solo commento del """"Vangelo della Messa"""", interpretando e impoverendo così, con una sintesi veramente """"astratta"""", l'elaborato messaggio sapienziale che la Chiesa destina ai suoi fedeli ogni domenica. Come si può parlare, infatti, di Nuovo Testamento tacendo sull'Antico, e come ridurre l'Evangelo a una prosa spogliandolo della sua poesia e della sua mistica? No! Qui incontriamo una, e una sola risonanza della presupposta integra lettura delle Scritture di ciascuna delle liturgie domenicali. Questa risonanza emerge dalla coscienza di una persona che ha bene ascoltato tutta la Parola, rimanendone colpita in un modo che manifesta la complessità della ricezione che quella Parola trova nella sua sensibilità intelligente e affettiva. Ricordiamo la sentenza latina: """"Quidquid recipitur ad modum recipientis recipitur"""" (tutto quanto è ricevuto, viene ricevuto secondo la modalità di colui che lo riceve). Qui sta la forza e la grande utilità di queste scintillanti parole domenicali di Ester Abbattista. Cadendo nella sua coscienza di cristiana desta e consapevole, le diverse liturgie domenicali della Parola creano dei cortocircuiti inaspettati di fede, di speranza e di amore che ci aprono la vista su orizzonti nuovi, altrettanto inattesi, ma sempre ben radicati in un autentico sentire evangelico." -
«Una generazione narra all'altra» (Sal 145,4). Raccontare la fede, comunicare il Vangelo
«Una generazione narra all'altra». Raccontare la fede, comunicare il Vangelo è il titolo di questo contributo e, come già avvenuto per i precedenti volumi della collana ""Quaderni pastorali"""", anche di un percorso pastorale della Diocesi di Aversa. Il tema di sottofondo è la sfida della trasmissione della fede alle nuove generazioni, in accordo anche con quanto la chiesa universale sta vivendo in questo periodo di preparazione al Sinodo sui giovani: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. La prospettiva dalla quale il testo affronta la dinamica della trasmissione della fede è pastorale e sapienziale. Pastorale, perché il volume sicuramente contribuisce ad attivare circoli virtuosi di riflessione, a partire dallo studio e dall'esperienza didattica degli autori dei contributi; sapienziale, perché lo scopo dei contributi non è tanto nozionistico - assolutamente, quanto piuttosto attento al vissuto, all'esperienza concreta dell'annuncio. Annunciare il vangelo, trasmettere la fede, ma con l'attenzione al concreto. Sapienziale, in questo modo, dice un approccio di relazione: il """"noi"""" della tradizione che parla ad ogni """"tu"""", giovane o meno giovane. Con questa prospettiva, il volume intende dire tra le righe due cose, fondamentalmente: l'interesse e la passione per il racconto della fede, e la cura dell'interlocutore a cui viene proposta."" -
Il 68 e il testamento di Gesù. Due utopie a confronto
Il '68, anno degli studenti e il Testamento di Gesù sull'amore, tanto diversi eppure compatibili. Alle prese entrambi con l'amore e il disamore. E tuttavia volerli accostare può apparire un'impresa, forse un azzardo. Volerci vedere delle affinità e perciò ricordarli insieme può trasformarsi in tentazione irresistibile. ""Strano tipo di rivoluzione"""" giovanile il Sessantotto. Strano tipo di Testamento, quello di Gesù sull'amore. Tentare di armonizzarli nella ricorrenza dei cinquant'anni del Movimento studentesco può sembrare addirittura una forzatura pazzesca e bizzarra. Ma a ben vedere un filo rosso li unisce. Solo un caso il sinodo sui giovani che papa Francesco ha convocato, a 50 anni dal Sessantotto, o inizio storico di una riflessione nuova e coraggiosa sulla condizione dei giovani?"" -
Prete in clergyphone. Discernimento e formazione sacerdotale nelle relazioni digitali
Seminarista, prete, vescovo, religioso: avere in tasca lo smartphone significa avere con sé uno stile inedito nel pensare e decidere, pregare e celebrare, relazionarsi e incontrarsi, vivere e morire. Essere prete e consacrato al tempo dei social network comporta una nuova capacità di discernere che varca la soglia dell'avere (o no) il profilo social network. Non è questione di sì o di no, ma di un'inedita consapevolezza interiore che matura in un contesto radicalmente e progressivamente carsico. Il testo, suddiviso in otto capitoli, riflette sulle molteplici mutazioni radicali operate dalle dinamiche digitali e dai social network nella formazione iniziale in Seminario e sulla formazione permanente nel presbiterio. Una sezione è dedicata alla rilettura della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis in tale prospettiva digitale. Ministero, preghiera, servizio, pastorale, parrocchia, oratorio: c'è da prendersi cura del lavoro carsico digitale in atto nella vita interiore del seminarista, del presbitero e del presbiterio (con uno specifica sezione dedicata alle conseguenze penali da conoscere). L'invito a esercitare il discernimento come discernente digitale è una strada praticabile e matura nel tempo attuale della Chiesa. -
Paolo VI
La storia di un uomo straordinario che da semplice prete diocesano entrò in servizio in Vaticano, fu nominato arcivescovo di Milano e poi eletto papa Paolo VI. Età di lettura: da 6 anni. -
La nonviolenza sai cos'e'?
La nonviolenza è una forza enorme per iniziare grandi battaglie eppure non prevede l'uso delle armi. È un'energia che viene dal sogno d'amore di chi crede in un mondo unico e unito, un mondo di pace per ogni uomo, di qualunque razza, condizione sociale, lingua, religione, cultura. Per realizzarlo, possiamo cominciare da qui, leggendo queste storie e fermandoci a pensare, lontano dalle urla di chi crede che i forti debbano vincere sui più deboli. Età di lettura: da 7 anni. -
Il chierichetto di Paolo VI. Quattro anni al servizio del papa
Come vive un ragazzo all'interno delle mura del Vaticano tra gli anni Sessanta e Settanta, avendo monsignor Deskur come direttore spirituale, il cardinale Slipyj come compagno di passeggiate e servendo le quotidiane celebrazioni eucaristiche presiedute da Paolo VI? Episodi storici noti come le prime apparizioni del papa in mondovisione, lo sfregio alla pietà di Michelangelo, le visite apostoliche del papa, gli incontri con la Chiesa ortodossa, l'uccisione di Aldo Moro raccontati per la prima volta da un ragazzo che li viveva insieme al papa dall'altro lato dello schermo. Occasione unica per comprendere sia la grandezza nel vissuto quotidiano di Paolo VI, con numerosi aneddoti e fatti inediti, sia il debito straordinario che l'autore, prete da quarant'anni, riconosce di avere con quel papa che ha segnato profondamente la sua vita. -
Il tuo popolo in cammino. La parrocchia dal volto missionario
Questo saggio sulla parrocchia dal volto missionario nasce con l'intento di voler offrire un contributo alla riflessione di tutti coloro che ""vivono di parrocchia"""", che hanno trovato in essa una casa e, attraverso di essa, hanno scoperto di appartenere alla grande famiglia ecclesiale che ha, nel Dio di Gesù Cristo, un Padre ricco di amore e di misericordia. Un """"cofanetto"""" di idee e di esperienze, che raccoglie i vissuti e gli insegnamenti di tanti fratelli e sorelle dai quali l'autore ha appreso l'arte della sequela Christi. Donne e uomini di Dio che hanno lasciato tracce indelebili ed esemplari di intelligenza del mistero di Dio e di fedeltà all'unico Signore e Maestro della nostra vita."" -
Israele, la Chiesa e il loro mistero. Tra i tempi delle nazioni e la parusia
«Nel mistero di Israele e delle sue relazioni con la Chiesa e le nazioni ne va senz'altro e centralmente della possibilità di un corretto discernimento teologico dei segni dei tempi che stiamo vivendo.» (Tratto dall'Introduzione) -
Il Rosario spiegato ai bambini
Pregare è bello e ci sono tanti modi per farlo. Esiste una preghiera che ci permette attraverso Maria di ringraziare Dio per averci fatto conoscere suo Figlio e rivivere la vita di Gesù. Scopriamo insieme come si recita e qual è il suo significato. Età di lettura: da 6 anni. -
Introduzione ai Vangeli dell'infanzia
I capitoli dei vangeli di Luca e Matteo dedicati alla nascita e all'infanzia di Gesù sono tra i più noti e amati da generazioni di cristiani. Gli studi storici e esegetici ne hanno messo in discussione la verità storica con argomenti serissimi: che fare dunque? Ortensio da Spinetoli, biblista fra i più apprezzati in Italia e all'Estero, in questo testo - scientificamente rigoroso, ma accessibile nel linguaggio - spiega a quale ""genere letterario"""" appartengano questi racconti; che, in quanto narrazioni teologicamente costruite, veicolano significati profondi e, in quanto racconti edificanti, possono continuare ad alimentare la poesia del Natale."" -
Sant'Agostino. Dizionario delle opere
Avendo spaziato in molti campi e trovandosi all'incrocio di tante strade sulle quali ha lasciato la sua originale impronta, Agostino d'Ippona (354-430) occupa un posto centrale e, per certi aspetti, unico nella storia del pensiero, della teologia e della spiritualità occidentale. Se le sue opere maggiori sono ben conosciute, tuttavia gran parte dei suoi scritti rimane nell'ombra, anche quando si tratta di scritti importanti per l'esegesi, la dottrina e la morale. Proponendo una sintesi dei contenuti di ciascuno di essi, questo Dizionario offre un quadro completo di tutta la vastissima produzione di Agostino, permettendo ad un vasto pubblico di lettori di avere a disposizione uno strumento utile di consultazione e di orientamento. -
Il movimento pentecostale in Italia (1908-1959)
L'autore ricostruisce la vicenda dei primi cinquant'anni del movimento pentecostale in Italia dall'arrivo dei primi italiani, migranti di ritorno dagli Stati Uniti, fino alle durissime persecuzioni patite dai pentecostali durante il fascismo anche a causa della famigerata circolare Buffarini Guidi che segnò una sistematica e violenta discriminazione. Gli effetti di quella circolare ministeriale si protrassero incredibilmente anche nel primo decennio della Repubblica italiana, dimostrando di essere più forti degli stessi diritti sanciti dalla Costituzione. Una vicenda grave e dolorosa nella quale emergono storie e figure di una resistenza religiosa esemplare che affronta aggressioni fisiche, arresti, carcerazioni e confino senza perdere la fede in una possibile e desiderata convivenza pacifica. Con una prefazione di Walter J. Hollenweger, professore di Teologia nell'Università di Birmingham. -
La disabilità come luogo di dialogo islamo-cristiano. Fonti e prospettive
Attraverso questo prezioso contributo, P. Antuan Ilgit, S.I. mostra di essere un maestro costruttore di ponti. Fondando una solida base che connette il cristianesimo e l’islam, attingendo al ricco patrimonio di entrambi, fornisce una specie di «planimetria» straordinariamente completa mediante il dialogo interreligioso e il discorso etico. Partendo dalle nozioni di «disabilità» già in possesso delle due grandi religioni, passa poi a considerare come questa planimetria etico-interreligiosa possa essere applicata ai contesti pluri-culturali in generale e alla questione della disabilità in particolare. Oltre a una ricognizione dei principali testi sacri di cristianesimo e islam sull’argomento, P. Ilgit riporta un’incredibile varietà di letteratura in varie lingue. A questo progetto concorrono le sue notevoli capacità analitiche di teologo morale e il suo personale background di gesuita turco formatisi in Europa e Stati Uniti d’America, e con una diretta esperienza di vita in entrambe le tradizioni religiose. Il suo lavoro si rivela inestimabile non solo per coloro che sono interessati a una o più aree di studi sulla disabilità, al dialogo interreligioso tra islam e cristianesimo – specialmente in riferimento alla Turchia moderna –, ma anche all’area critica, volta a portare la teologia morale fondamentale e la Scrittura nell’etica applicata.