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L' arte del XX secolo. La nascita dell'arte contemporanea 1946-1968
Prosegue con questo terzo volume la collana editoriale dedicata alla sintesi, completa e aggiornata, dei fenomeni dell'arte del XX secolo e a un'originale analisi trasversale delle culture artistiche del Novecento. La nascita dell'arte contemporanea parte dalla seconda metà del secolo scorso e narra come gli artisti abbiano reagito alla più grande tragedia del XX secolo e come abbiano risposto all'avvento della società dei consumi e della comunicazione di massa, al formarsi di quella società nella quale ancora oggi siamo immersi. Partendo dall'Espressionismo astratto e dalla Scuola di New York si passa all'arte europea (informale, astrazione e realismo), alla cultura artistica italiana tra astrazione e realismo, per arrivare a Spazialismo, New Dada, Nouveau Réalisme, Pop Art, Op Art, Arte cinetica e programmata, prolegomeni alla Body Art e Minimalismo. -
Richard Estes. Ediz. italiana e inglese
Richard Estes è noto internazionalmente come uno dei fondatori dell'iperrealismo e uno dei protagonisti della pittura contemporanea americana.Nato a Kewanee, Illinois, il 14 maggio 1932, è il cantore della metropoli americana, il sottile indagatore dell'evoluzione del paesaggio urbano, la cui storia potrebbe agevolmente essere ricostruita attraverso i suoi dipinti (sul catalogo compaiono dipinti di Venezia, Firenze, Barcellona, Cordova, Hiroshima), ma è anche attento a altre realtà, come i paesaggi, per esempio, in cui la natura incontaminata dispiega la sua forza (l'imponente Machu Picchu, le vibrazioni luminose del mare visto da un traghetto sulle coste del Maine). Le sue opere rivelano il suo rapporto con la tradizione delle ""vedute"""" di Canaletto, Guardi e Bellotto, l'influenza di maestri americani quali Thomas Hart Benton, Edward Hopper e Charles Sheeler testimoni della solitudine moderna e del conflitto tra uomo e natura - e la sua attenzione alla fotografia di Eugene Atget, Walker Evans e Berenice Abbott. La mostra di Palazzo Magnani a Reggio Emilia - che approda in giugno 2007 al Museo Thyssen di Madrid - è la prima esposizione personale dell'artista americano in Europa."" -
Vertigo Art & Media. Il secolo di arte off media dal futurismo al web
Il punto sul rapporto tra arte e media. Dalle prime incursioni tecnologiche ai protagonisti impegnati in grandi installazioni multimediali. Il Novecento è stato il territorio in cui l'arte ha articolato maggiormente il proprio linguaggio, rispetto al passato, attraverso l'esperienza della multimedialità, con un senso di euforia che ne ha caratterizzato la ricerca fin dall'inizio del secolo scorso avvolgendo il lavoro degli artisti in una ""vertigine"""" di nuove opportunità e strumenti espressivi. Vertigo si propone di inquadrare tutte le forme di comunicazione mediatica dell'ultimo secolo, dalla radio al telefono, dalla fotografia al cinema, dalla televisione al web, attraverso un percorso che prende avvio dalle prime incursioni storiche nel campo delle tecnologie con gli esperimenti sonori e poetici di Marinetti e Schwitters, con quelli visivi e filmici di Duchamp e Dalí, per arrivare attraverso Andy Warhol e la pop art, la conceptual art e artisti come Léger, Picabia, Picasso, Magritte, Klein, Manzoni, Bourgeois, Beuys, Kiefer e Viola, fino ai maggiori rappresentanti della scena internazionale odierna. Si tratta, quindi, del racconto visivo del secolo in cui l'arte ha, con evidenza, messo in crisi le proprie tradizionali forme di espressione appropriandosi, a fini artistici, degli strumenti mediatici che via via hanno caratterizzato l'evoluzione tecnologica. Il volume è il Catalogo della mostra di Bologna (MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna 5 maggio 2007 - 4 novembre 2007)."" -
Genova. Ediz. illustrata
La collana ""Le città d'arte"""" di Skira si arricchisce di questa Guida di Genova, già capitale europea della cultura nel 2004, con lo scopo di fornire al visitatore, all'amatore d'arte, al cittadino curioso un utile strumento per immergersi nella complessa quanto affascinante stratificazione architettonica e artistica di una delle più antiche città di mare del mondo. Gli itinerari viari sono stati concepiti per scoprire, passo dopo passo, i volti della Genova medievale, lo splendore della Repubblica genovese tra Cinquecento e Settecento, la Genova moderna ed europea, anche attraverso il ricchissimo patrimonio museale, mentre quelli tematici, predisposti da specialisti, analizzano diversi momenti della storia artistica della città: dall'età romanica al primo Rinascimento, dal fulgore della decorazione barocca e tardo-barocca ai palazzi dell'Università, dalle trasformazioni moderniste fino al contemporaneo. La guida è un affresco di eccezionale chiarezza e completezza di una città ancora poco conosciuta nella sua ricchezza artistico-monumentale e nella sua complessità urbana."" -
Omaggio ai Navigli
"Di Milano i Navigli sono i simboli, unitamente al Duomo, alla Scala e alla Galleria. Essi sono """"canali"""" di comunicazione culturale, non soltanto opera di ingegneria idraulica. I Navigli mostrano i segni di una profonda evoluzione territoriale e urbana. [...] Luogo di bellezza perduta e irrisarcibile, i Navigli possono, tuttavia, sopportare progetti di trasformazione urbana compatibili con il mantenimento della loro identità. Serve, ora, soprattutto, avere un diverso coraggio. Anche per ritrovare gli stimoli di un'estetica baudelairiana che """"una città formicolante e piena di sogni"""" come Milano non teme. Occorre percepire non solo lo spirito ma anche il senso del tempo. Saper guardare, vivere, ascoltare Milano scevri da vizi ideologici. Proprio negli ultimi anni, nel mondo dell'arte contemporanea e del cinema, gli artisti sono tornati a guardare con interesse ai Navigli, luogo di produttive contraddizioni. Per questo va colta la sfida che pongono i Navigli alle istituzioni: coniugare creativamente le logiche della modernità con i valori della tradizione, per la città e con la città."""" (dalla presentazione di Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano)." -
Da Luca Cambiaso a Domenico Piola. Disegni genovesi dell'Accademia di Venezia
L'iniziativa dell'esposizione al vasto pubblico di disegni di artisti locali, ma conservati a Venezia, costituisce un ulteriore contributo non solo alla conoscenza sempre maggiore della produzione artistica di area genovese al di fuori della ristretta cerchia di specialisti, ma anche alla valorizzazione dello straordinario patrimonio grafico delle Gallerie, che conservano alcuni dei più importanti fogli della cultura occidentale. Valga per tutti l'Uomo Vitruviano di Leonardo. L'intero nucleo, numericamente contenuto ma prestigioso, che comprende oltre una quarantina di fogli, viene ora presentato a Genova in occasione delle celebrazioni in onore di Luca Cambiaso, il maggiore artista genovese del Cinquecento, cui sono attribuiti una ventina di fogli della raccolta veneziana. Agli studi, di straordinaria qualità, di Cambiaso e di Grechetto in particolare, se ne affiancano altri di importanti artisti genovesi del Cinquecento e del Seicento, quali Ottavio Semino, Lazzaro Tavarone, Giovanni Battista Paggi, Giovanni Andrea Ansaldo, Bernardo Castello e Domenico Piola. Il volume è il Catalogo della mostra di Genova (Museo di Palazzo Reale, Teatro del Falcone, 13 aprile - 8 luglio 2007). -
Un diluvio di giornali. Modelli di satira politica in Europa tra '48 e Novecento. Ediz. illustrata
La linea guida di questo volume è il confronto fra testate satiriche italiane, tedesche e francesi, così da realizzare una prima fondata comparazione fra modi, caratteri e stili del disegno satirico europeo negli anni fra Otto e Novecento. Sono emersi così temi ricorrenti, riguardanti sia la fortuna iconografica di alcuni protagonisti della storia (da Napoleone III a Mussolini), sia fenomeni storico-culturali e di costume comunemente e largamente sentiti: la meccanizzazione della società, il colonialismo, l'innovazione tecnologica, gli orrori dell'arte moderna, la diffusione della prostituzione. -
Sesto San Giovanni 1953-1973. Economia e società: equilibrio e mutamento
Il terzo volume sulla storia di Sesto San Giovanni prende in analisi gli anni della crescita demografica più importante che questo comune ha attraversato. Vengono esaminati i mutamenti della società, la metamorfosi industriale e la cronaca dell'attività sindacale negli anni compresi tra il 1951 e il 1973. -
L'artista e la sua realtà. Ediz. illustrata
A quasi quarantanni dalla scomparsa viene pubblicato l'inedito e incompiuto libro di Mark Rothko grazie all'impegno del figlio Christopher che ha pazientemente radunato e rivisto tutti i manoscritti. In questo saggio Mark Rothko espone la sua visione filosofica e artistica della realtà. Si tratta di uno spaccato insolito sulla visione del mondo dell'artista, espressa per iscritto con ricchezza di dettagli. -
Reggio Emilia. Scenari di qualità urbana
Il volume si presenta come lettura dell'architettura e degli spazi costruiti a Reggio Emilia e nel suo territorio negli ultimi vent'anni e come riflessione sulla città media italiana. Il volume raccoglie più di 100 progetti recenti che raccontano una città e le sue generazioni di progettisti e insieme dialoghi e saggi critici di Pippo Ciorra, Andrea Branzi, Anna Barbara, Pierre Donadieu, Luc Gawrinsky. -
Il MAMbo al Forno del pane
Il libro racconta la trasformazione del vecchio Forno del pane di Bologna nella nuova sede del Museo d'arte Moderna. Le fotografie qui contenute sono il racconto di ciò che via via si è determinato in questo luogo in trasformazione ed è quindi scomparso, inghiottito dal procedere dei lavori; ciò che la costruzione, nel suo divenire, progressivamente e involontariamente, ha fornito ad uno sguardo attento, la messa in evidenza della continua ed effimera formazione d'istallazioni. -
NanoArt. Vedere l'invisibile-Seing the invisible
Nanoarte, ovvero l'arte in miniatura, visibile solo al microscopio, è il superamento di una frontiera, di un confine, di una necessità: quella dell'arte visibile o percepibile dall'occhio umano. Nanoarte gioca sul paradosso estetico di esporre idee, concetti e opere d'arte invisibili, ma non per questo inesistenti o irreali. Questa innovativa frontiera dell'arte, dimostra come il dialogo tra arte e scienza sia non solo possibile, ma prolifico e in grado di dare vita a nuovi progetti e movimenti artistici. La tecnologia diventando sempre più piccola e potente, penetra all'interno degli oggetti, delle macchine, persino nei corpi. Il progressivo rimpicciolimento della tecnologia è una tendenza ""naturale"""", se pensiamo che le capacità di elaborazione dei piccoli microchip odierni (qualche millimetro quadrato), pochi decenni fa comportavano l'occupazione di un'intera stanza. Ma la frontiera del piccolo si è spinta molto più in là, oltre la barriera del visibile, sfidando i limiti atomici della materia e concependo dispositivi di dimensioni ultraminuscole. Nell'ultraminuscolo potremo trovare nuovi spazi per il pensiero artistico? La nanoscienza e le nanotecnologie oggi non sono più lontane ipotesi che il futuro ci riserva: sono già il presente. Il volume è pubblicato in occasione della mostra tenutasi a Bergamo a Palazzo Frizzoni dal 2 al 21 ottobre 2007."" -
Da Cranach a Monet. Capolavori della collezione Péréz Simón
La Collezione Pérez Simón ha sede a Città del Messico ed è una delle raccolte artistiche private più importanti dell'America Latina. La Collezione venne iniziata all'inizio degli anni settanta del Novecento e, soprattutto negli ultimi decenni, ha riunito un notevole numero di opere d'arte comprendente dipinti, sculture, opere grafiche e altri oggetti artistici. In questo volume la Collezione viene presentata per la prima volta al pubblico europeo, attraverso 57 dipinti attentamente selezionati e che abbracciano un arco di tempo piuttosto vasto a partire dal XIV secolo, con opere della scuola italiana, per terminare con il XX secolo, uno dei punti di forza della collezione messicana. Sono raccolte opere di Luca Cranach il Vecchio, Pieter Bruegel II, Rubens, Anton van Dyck e Canaletto. Forte il nucleo dei pittori impressionisti e post-impressionisti come Pissarro, Monet, Gauguin e van Gogh. -
Camera con vista. La metafora della casa in cento anni di arte italiana. Ediz. italiana e inglese
Il volume racconta cento anni di stile italiano, dal mobile più raffinato al design, servendosi di cento anni di capolavori italiani ispirati alla metafora della casa. Il catalogo ripercorre la filosofia della mostra di Palazzo Reale a Milano che ricostruisce per l'occasione delle vere e proprie stanze curate nei minimi particolari, tanto che su comodini e consolles troveranno posto fotografie significative di momenti italiani della storia italiana. In queste ambientazioni troveranno spazio artisti quali: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Antonio Donghi, Filippo de Pisis, Renato Guttuso, Enrico Prampolini, Lucio Fontana, Gastone Novelli, Alberto Burri, Michelangelo Pistoletto, Maurizio Cattelan, Jannis Kounellis. Grande rilevanza avrà il mondo della moda: sarà possibile veder sbucare dalle immagini abiti di Emilio Pucci, Giorgio Armani, Minuccia Prada, Dolce & Gabbana. -
Ori e argenti. Capolavori del '700 da Arrighi a Valadie. Catalogo della mostra (Urbino, 4 aprile-14 ottobre 2007)
Lo splendore delle Marche nel Settecento si riverbera sulla produzione artistica, lo stretto legame con Roma garantisce la qualità dei manufatti destinati dai pontefici alle chiese o commissionati dalle famiglie patrizie. La ricognizione di queste opere, capolavori per lo più sconosciuti, ha portato alla creazione di questo catalogo realizzato in occasione della mostra alla Galleria Nazionale delle Marche, che raccoglie oggetti di grande valore per la qualità artistica dell'esecuzione. Opere poco note per la loro funzione di oggetti di culto e la valenza di oggetti intrinsecamente ""preziosi"""", quindi conservati nei tesori delle chiese e nelle sacrestie, non nei musei per la loro qualità di opere d'arte. Gli oggetti provengono da tutte le province marchigiane e sono opera di Giovanni Giardini, degli Arrighi, di Vincenzo Belli, di Lorenzo Petroncelli, dei Valadier e di molti altri artefici. Sono qui raccolti splendidi pezzi di argenteria sacra: busti e sculture, calici, reliquiari, coperte di libri liturgici, ostensori profusi di gemme colorate commissionati da prelati, vescovi e canonici o da illustri personaggi di origine marchigiana residenti nell'Urbe. Una sezione a parte è riservata alle argenterie profane appartenenti a collezioni private: oggetti da tavola, da scrittoio, da illuminazione commissionati alle botteghe romane dalle famiglie dell'aristocrazia locale che, nel corso del Settecento poterono arricchire le loro nuove o rinnovate dimore di grandi quantità di preziosi argenti."" -
Palazzo Stampa di Soncino a Milano. Storia di un'architettura milanese. Ediz. illustrata
La storia di uno degli edifici più significativi ed emblematici della città di Milano, il suo ruolo nell'edilizia residenziale milanese, i suoi sviluppi nel corso del tempo. -
Tomás Maldonado. Un itinerario
A partire dal ruolo di promotore dell'avanguardia artistica argentina come teorico e pittore del movimento dell'arte concreta negli anni quaranta, la monografia ripercorre le tappe che hanno portato Maldonado dal Sudamerica in Europa, dove ha assunto un ruolo di primo piano nella cultura del disegno industriale, come professore e rettore della Scuola di Ulm e come protagonista del dibattito internazionale sui temi della progettazione e dell'ambiente. Nel volume sono ampiamente documentate tanto la produzione artistica, con le opere fra il 1945 e il 1953 e con i quadri più recenti, quanto i lavori nell'ambito del design del prodotto e della comunicazione. Una serie di saggi di studiosi affrontano alcuni dei temi che definiscono il profilo teorico di Maldonado, il suo contributo in diversi campi del sapere: la pedagogia del design e il carattere innovativo del progetto culturale e formativo della scuola di Ulm, l'apporto alla semiotica, il contributo ai fondamenti del disegno industriale in rapporto con la cultura della tecnica. -
Il secolo veloce. Ediz. italiana e inglese
"Il secolo veloce"""" vuole essere un omaggio a quello che senza ripensamenti si evoca, in tutta la storia dell'uomo, come l'epoca più densamente affollata di eventi capitali, in cui questi eventi si sono avvicendati con un ritmo, appunto, veloce quanto mai era accaduto prima. L'idea è stata sin dall'inizio quella di raccogliere le voci in presa diretta di questo variegato gruppo di personaggi ed è nata da una considerazione contingente: forse era giusto che proprio da una realtà come Fabrica, proiettata verso il futuro, nascesse l'esigenza di volgere lo sguardo verso il passato, nella consapevolezza che la Storia si nutre di altre storie. Esperienze come la Seconda Guerra Mondiale, la lotta partigiana per la resistenza, il Concilio Vaticano II, le avanguardie artistiche e letterarie come la Pop Art, il Gruppo '63, l'astrattismo, l'arte Povera e quella concettuale, la Scuola di Piazza del Popolo, il terrorismo degli anni di piombo, le lotte sindacali, l'affermazione debordante della televisione e delle nuove tecnologie, l'informatica e Internet, i progressi della medicina, della fisica e dell'ingegneria genetica, la musica delle canzonette, della sperimentazione e della tradizione popolare, le grandi voci della poesia, l'architettura e il design, l'agonismo sportivo e il cinema dei ruggenti anni '60, l'editoria, il grande giornalismo e molto altro ancora: sono solo alcuni dei piani di realtà su cui si sono giocate le grandi rivoluzioni di un secolo denso e veloce come nessun altro." -
Non chiamatemi maestro
Una raccolta dì temi sensibili attraversa questa selezione degli scritti di Giorgio Strehler. Mago di illusioni, seppe ""sporcarsi le mani"""" nell'arena della storia e interpretare ogni urgenza sociale e umana impegnandosi a realizzare un teatro comprensibile a tutti. Il volume raccoglie inediti (una lettera alla madre del 1942, ma anche personali appunti sulla funzione civile del teatro scritti l'anno precedente la sua morte) e altri pezzi estrapolati da interviste pubblicate su riviste o da trascrizioni di discorsi tenuti in occasioni pubbliche. Cronologicamente i pezzi scelti toccano un arco di tempo che parte dagli anni della giovinezza del regista, ancora incerto riguardo la verità della sua vocazione, fino alle considerazioni teoriche dell'ultimo periodo di vita."" -
Deperopubblicitario. Dall'auto-réclame all'architettura pubblicitaria
Il catalogo, riccamente illustrato, raccoglie locandine, manifesti, schizzi e disegni che hanno fatto di Depero un vero pioniere nel campo della comunicazione pubblicitaria visiva. È questo quindi uno strumento fondamentale per conoscere l'incredibile creatività e progettualità dell'artista. Contemporaneamente emerge da questa raccolta unica l'incredibile attualità delle sue realizzazioni pubblicitarie. Già nel 1931 nel manifesto ""II futurismo e l'arte pubblicitaria"""" Fortunato Depero affermava che """"L'arte dell'avvenire sarà potentemente pubblicitaria [...] Tutta l'arte dei secoli scorsi è improntata a scopo pubblicitario: esaltazione del guerresco, del religioso; documentazioni di fatti, cerimonie e personaggi nelle loro vittorie, nei loro simboli, nei loro gradi di comando me di splendore"""". Il volume è il Catalogo della mostra di Rovereto (MART, 13 ottobre 2007 - 24 febbraio 2008).""