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Errori da non ripetere. Come la conoscenza della propria storia aiuta a essere genitori
Perché abbiamo con i nostri figli gli stessi comportamenti che da bambini ci hanno fatto soffrire? Come liberarci dai vincoli del passato che continuano a condizionarci nel presente? In questa edizione aggiornata del classico ""Errori da non ripetere"""", Daniel Siegel, psichiatra infantile di fama internazionale, e Mary Hartzell, educatrice e psicologa, evidenziano quanto le esperienze infantili influenzino il modo di essere genitori. Si tratta, per i genitori, di non ripetere modelli di interazione inadeguati, non compatibili con le relazioni di cura e amore immaginate per i propri figli. Basandosi sugli studi più recenti nel campo della neurobiologia interpersonale, gli autori mostrano come le prime interazioni del bambino con le figure di riferimento abbiano un impatto diretto sulla struttura e sul funzionamento del cervello. Un attaccamento sicuro nei confronti di un adulto in grado di rispondere alle richieste primarie del bambino è di fondamentale importanza per il suo sviluppo cognitivo ed emotivo. Unendo la competenza di Daniel Siegel come studioso della mente e l'esperienza di Mary Hartzell come educatrice, questo libro aiuta a costruire con i propri figli relazioni fondate su sicurezza e amore."" -
Trattamento dei disturbi psichiatrici
Un compendio della conoscenza clinica che costituisce la pratica psichiatrica contemporanea. Senza trascurare nessun dato empirico, il testo fornisce punti di riferimento chiari che possono essere usati sia dai clinici esperti sia da quelli in formazione per il trattamento del paziente. Il volume è conforme ai cambiamenti nella classificazione diagnostica apportati dal DSM-5. L'attenzione si concentra soprattutto sui singoli disturbi: in particolare si prende in esame l'efficacia dei trattamenti, valutata attraverso l'uso di studi controllati randomizzati e l'esperienza clinica degli autori. -
Ansia. Come il cervello ci aiuta a capirla
Viviamo in un'epoca che è stata definita l'età dell'ansia. Soffre spesso di crisi d'ansia e di attacchi di paura non solo chi è affetto da disturbi psichiatrici più o meno gravi, ma anche chi è considerato mentalmente e fisicamente sano. Joseph LeDoux, neuroscienziato universalmente riconosciuto come il massimo esperto dei meccanismi neurali alla base di ansia e paura, ci mostra in questo volume come tali sentimenti non debbano essere ridotti a meri stati cerebrali, ma vadano compresi come esperienze consce tipicamente umane, costruite cognitivamente sulla base di processi inconsci che la nostra specie condivide con molte altre. Il terapeuta, per essere davvero efficace, deve saper agire sia sulle esperienze consce sia sui processi inconsci: il cervello è plastico, impara anche a governare ansie e paure. Le generazioni future potrebbero dunque essere meno inclini della nostra a percepire la propria epoca come un'età dell'ansia. -
Farsi piacere. La costruzione del gusto
È possibile cambiare i propri gusti? Farsi piacere una persona, un quadro, un cibo, uno stile di vita che non amiamo o che ci lasciano indifferenti? E soprattutto: perché mai lo dovremmo fare? Piegare le proprie preferenze e i propri desideri sembra infatti un atto ipocrita e votato al fallimento, dato che i gusti paiono rispecchiare la nostra identità più profonda. Attraverso una riflessione che spazia dagli Stoici alle discussioni contemporanee sulla trasformazione del sé, dalle ricerche psicologiche ai dibattiti sull'estetica, Emanuele Arielli mostra che la capacità di manipolare volutamente le proprie preferenze è in realtà un impulso caratteristico della nostra epoca. Descrivendo alcune tipiche strategie di azione e di pensiero, egli fa vedere come saper sovvertire se stessi e costruire il gusto sia una capacità ambigua, ma anche una fondamentale manifestazione di autonomia individuale, un esercizio automanipolatorio che ci consente di esplorare nuove strade. -
Trauma, coscienza, personalità. Scritti clinici
Gli scritti clinici qui presentati che spaziano lungo tutto l'arco dell'elaborazione teorica di Pierre Janet, considerato il ""padre della moderna psicotraumatologia"""", permettono di cogliere la grande attualità della sua tecnica terapeutica. Sono stati scelti testi che consentono di mostrare """"Janet al lavoro"""" e di apprezzare così la singolarità di una pratica clinica centrata sul paziente e profondamente rispettosa della sua persona a prescindere dalle manifestazioni psicopatologiche; un atteggiamento che sembra """"configurare un'interessante variante dell'empatia"""". Come contributo alla riscoperta, dopo lunghi anni di oblio, dell'originalità e della fecondità dell'opera di Janet vengono raccolti alcuni dei suoi più famosi casi clinici, con il proposito di illustrare le applicazioni cliniche della teoria psicologica janetiana e le molteplici strategie di intervento psicoterapeutico utilizzate nel trattamento dei disturbi dissociativi riconducibili, secondo l'autore, al fallimento della """"sintesi mentale"""", ossia delle funzioni mentali superiori. Prefazione di Giovanni Liotti."" -
I dadi di Einstein e il gatto di Schrödinger. Due menti geniali alle prese con gli enigmi della fisica contemporanea
Quando la sorprendente indeterminazione della meccanica quantistica travolse il mondo ordinato della fisica newtoniana, Albert Einstein e Erwin Schrödinger erano in prima linea nella rivoluzione. Entrambi però rimasero sempre insoddisfatti dell'interpretazione ""ortodossa"""" della meccanica quantistica e si ribellarono a ciò che consideravano la sua caratteristica più irragionevole: la casualità. Einstein protestò con una battuta che """"Dio non gioca a dadi con l'Universo"""", mentre Schrödinger costruì il celebre paradosso di un gatto che era vivo e morto contemporaneamente. Ma questi due giganti non si limitarono a opporsi, cercarono di formulare una teoria onnicomprensiva che rendesse nuovamente sensato l'Universo. Il fisico Paul Halpern racconta la vicenda di come Einstein e Schrödinger abbiano cercato di trascendere gli aspetti bizzarri dei quanti, dando ai lettori spunti originali circa la storia della fisica e raccontando l'impresa di due scienziati le cui ossessioni ne hanno guidato il progresso."" -
La vera seconda Repubblica. L'ideologia e la macchina
La ""Seconda Repubblica"""", più che una realtà, è stata finora un'ideologia. Trasversale a tutte le forze politiche, che l'hanno impugnata ciascuna per scopi diversi, è avanzata come una macchina che ha preso velocità nel corso dei decenni: tre le sue componenti - Parlamento, Partiti e Governo trasfigurate polemicamente in parlamentarismo, partitocrazia e governabilità. La riforma costituzionale del Governo Renzi sembra in procinto di portare a destinazione questa macchina, dopo un trentennio che ha visto Parlamento e Governo sfidarsi per l'attuazione delle riforme istituzionali. Ma il discorso sulla crisi della Repubblica ha radici lontane, che risalgono agli anni immediatamente successivi all'entrata in vigore della Costituzione del 1948. La fisionomia della vera Seconda Repubblica è il risultato del sedimentarsi progressivo di questi dibattiti, prima esterni e poi interni alle istituzioni. Se un tempo era la forza dei partiti a ostacolare le loro velleità riformatrici, oggi è proprio la loro debolezza che consente la nascita di una nuova Repubblica, non più dei partiti ma del partito."" -
Il volto raccontato. Ritratto e autoritratto in letteratura
Ciascuno di noi sa come la ricchezza dei volti che ci circondano tenda a scivolare tra le maglie del linguaggio. Le parole sembrano incapaci di cogliere ciò che rende unico un volto. Eppure accade che, leggendo un romanzo, un racconto o una poesia, s'incontrino personaggi il cui viso, appena evocato, appare più reale delle persone conosciute nella vita di ogni giorno. In che modo le parole fanno vedere la singolarità di un viso? Rispondendo a questo interrogativo, Patrizia Magli percorre l'intreccio di tecniche descrittive che da sempre si sono confrontate nell'impresa di catturarla. Parla delle temerarie astuzie per rappresentare la bellezza più ineffabile, la mostruosità più sconcertante o i moti quasi inavvertibili delle emozioni più segrete. Ma soprattutto rivela in cosa consista il magico potere delle parole quando riescono a mettere ""sotto gli occhi"""" l'invisibile. È quando, tra segni imperfetti o semplici accenni, avviene improvvisa la rivelazione di un volto."" -
Lettere (1908-1938)
Nella storia del movimento psicoanalitico l'incontro tra Sigmund Freud e Ludwig Binswanger è andato assumendo un carattere del tutto originale. Si tratta dell'incontro di due personalità che, malgrado le divergenze intellettuali che progressivamente hanno allontanato il più giovane psichiatra svizzero dal maestro, hanno saputo affermare il primato della quotidianità vissuta rispetto al piano della teoria. Il trentennale carteggio tra Freud e Binswanger, per la prima volta in traduzione integrale in lingua italiana, corredato di un ricco apparato di note, è la testimonianza più viva di una relazione soprattutto amichevole, segnata dalla condivisione. Tra i documenti dall'indiscutibile valore storiografico contenuti nella presente edizione, la vita vissuta si declina tanto nella modalità dell'esperienza clinica e del confronto teorico quanto nella modalità delle problematiche personali che hanno accomunato sotto un unico destino le biografie di entrambi gli autori. Sullo sfondo, le controverse dinamiche del nascente movimento psicoanalitico contribuiscono ad arricchire il quadro tematico di questo affascinante epistolario, che si costituisce come un momento fondamentale della riflessione storiografico-epistemologica sulla psicoanalisi e la psichiatria del primo Novecento. -
Il circolo della sicurezza. Sostenere l'attaccamento nelle prime relazioni genitore-bambino
Viene presentato l'intervento basato sul ""circolo della sicurezza"""", un programma fondato su dati empirici, utilizzato in tutto il mondo per promuovere un legame di attaccamento sicuro tra genitori e bambini, dalla nascita ai cinque anni. Basato sulle più avanzate conoscenze nel campo dell'attaccamento e degli interventi precoci, il circolo della sicurezza aiuta i genitori a sintonizzarsi con i bisogni emotivi dei propri bambini, sviluppando in loro fiducia e sicurezza. Scritto dagli ideatori dell'approccio, il libro riporta la struttura concettuale sottostante al circolo della sicurezza e illustra con dettagli clinici l'innovativo assessment e le strategie di intervento. Vengono presentate le linee guida per utilizzare le osservazioni videoregistrate dell'interazione genitore-bambino e un'intervista da somministrare al genitore per valutare i nuclei relazionali problematici e identificare il focus del trattamento. Si fornisce inoltre una visione d'insieme del protocollo di terapia di gruppo della durata di venti settimane, che ha l'obiettivo di consolidare nei genitori le capacità fondamentali sia per fornire sostegno al figlio sia per promuovere l'esplorazione e l'autonomia. Il circolo della sicurezza può essere utilizzato in contesti gruppali, diadici e individuali. Gli autori del testo: Bert Powell, Glen Cooper, Kent Hoffman, Bob Marvin."" -
Tavoli, sedie, boccali di birra. David Hilbert e la matematica del Novecento
Nei primi trentanni del Novecento, relatività e meccanica quantistica non sarebbero state concepite senza una matematica nuova, il cui campione è stato David Hilbert. ""Ogni teoria può essere applicata a infiniti sistemi di enti fondamentali', spiegava Hilbert illustrando il carattere assiomatico della nuova matematica. Per la geometria usava una battuta fortunata: """"Invece di punti, rette,piani' dobbiamo ugualmente poter dire 'tavoli, sedie, boccali di birra'"""". Personaggio dal forte carisma personale, appassionaato nel sostenere l'importanza delle proprie ricerche, Hilbert ha dedicato la vita a dimostrare come la matematica, con il metodo assiomatico, sia legittimata in ogni campo conoscitivo, ci fornisca strumenti nuovi per comprendere la realtà in cui viviamo e ci permetta di trattare l'infinito senza pericolo di contraddizioni. La sua ricerca ha comportato, in lunghi anni di lavoro e di polemiche, la trasformazione della logica in una scienza matematica: è questa l'eredità più duratura che ci ha lasciato, insieme ai nuovi metodi matematici della fisica, essenziali per la meccanica quantistica."" -
Entrare in terapia. Le sette porte della terapia sistemica
Da più di trent'anni gli autori lavorano in équipe con pazienti molto difficili e con le loro famiglie, nel solco della terapia della famiglia fondata da Mara Selvini Palazzoli. Il volume risponde ad alcune domande di fondo: quando, come e perché convocare famiglie, genitori, coppie e individui, dando forma alle procedure di accoglienza della sofferenza psichica. Le richieste d'aiuto sono eterogenee ed è opportuno, fin dai primi contatti, avere una mappa su come procedere perché la risposta sia efficace. Le sette porte cui fa riferimento il titolo sono altrettanti sistemi diagnostici che permettono di elaborare interventi differenziati. Lo stratificarsi negli anni dell'esperienza clinica suggerisce che alcuni percorsi siano più validi di altri e contribuiscano a fondare buone pratiche. -
Il rientro al lavoro. Integrazione e occupabilità nei contesti professionali
Instabilità economica, mobilità lavorativa, cambiamenti sociodemografici, incidenza di malattie sono alcune delle cause che determinano l'allontanamento di un numero sempre maggiore di persone dal mondo del lavoro e, a volte, il loro rientro in differenti contesti professionali, con cambiamenti di ruolo e di identità lavorativa. Promuovere una nuova occupabilità diventa un obiettivo comune del mondo politico, istituzionale, sanitario e sindacale, per il cui raggiungimento il volume offre una base di conoscenze in una prospettiva psicologica e sociale. Vengono esaminate le problematiche connesse al reinserimento lavorativo in seguito a malattia, maternità, riorganizzazioni aziendali, cassa integrazione, riabilitazione da dipendenze e detenzione carceraria, al fine di offrire elementi di riflessione sui nessi tra rientro al lavoro e benessere individuale, in termini di autostima, identità e assunzione di nuove responsabilità e competenze. Il volume si rivolge a psicologi, terapeuti, ricercatori, medici, professionisti delle risorse umane e della riabilitazione e a quanti progettano interventi finalizzati alla riduzione della disabilità lavorativa e alla ripresa di un'attività produttiva soddisfacente. -
Vedere le cose come sono. Una teoria della percezione
Molti hanno pensato e continuano a pensare che possiamo percepire direttamente soltanto le nostre esperienze soggettive e mai oggetti e stati di cose del mondo. Per John Searle questo è un errore tra i più grandi, da cui scaturisce gran parte delle confusioni che hanno contraddistinto la storia della filosofia della percezione. Se l'unica realtà per noi accessibile è quella delle nostre esperienze private, illusioni e allucinazioni hanno il medesimo status delle percezioni del mondo reale. Questo rende impossibile capire come il puro carattere esperienziale delle percezioni determini ciò che riteniamo di stare percependo, cioè come la fenomenologia fissi il contenuto percettivo. Per Searle possiamo dare un taglio netto agli errori del passato accettando il Realismo diretto, la posizione secondo cui è possibile percepire direttamente oggetti e stati di cose del mondo. -
La mente ossessiva. Curare il disturbo ossessivo-compulsivo
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) comporta profonde sofferenze e gravi difficoltà esistenziali e relazionali, inizia in età precoce e tende a cronicizzare, compromettendo l'intera esistenza. In Italia ne soffre circa un milione di persone, e costituisce quindi un importante problema sanitario: la psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale, è di efficacia dimostrata e complessivamente più risolutiva degli psicofarmaci. Questo volume, scritto da professionisti che da vent'anni collaborano allo studio e alla terapia del disturbo ossessivo-compulsivo, presenta un modello di comprensione del disturbo e della sua cura ben definito e fondato sui risultati della ricerca sperimentale. La lettura è strettamente cognitivista, basata sui concetti di rappresentazione e scopo. Il DOC consiste fondamentalmente nei tentativi di prevenire o neutralizzare una colpa che, a causa di esperienze infantili, è rappresentata come catastrofica. Tali tentativi generano, al di là delle intenzioni della persona, conseguenze intrapsichiche e interpersonali che mantengono e aggravano il disturbo stesso. La cura utilizza come strategia principale l'accettazione dei rischi percepiti dalla persona e la riduzione della sua vulnerabilità al senso di colpa. -
Se il sole esplode. L'enigma della schizofrenia
Attraverso una narrazione sensibile, sottile ed evocativa, Bollas attinge alla personale esperienza di lavoro con soggetti schizofrenici, iniziata negli anni Sessanta, per formulare la propria interpretazione sullo sviluppo della schizofrenia, specificamente negli adolescenti, come forma di adattamento nella difficile transizione verso l'età adulta. Con atteggiamento aperto e positivo, l'autore descrive la schizofrenia come una modalità di risposta alla precarietà di un mondo altamente imprevedibile, ricordandoci che, nei momenti di difficoltà, parlare con qualcuno che si mostri empatico nei nostri confronti ci aiuta a dipanare i più difficili dilemmi mentali ed esistenziali. -
Formazione come teatro
Ogni esperienza formativa richiede una performance, che impegna in una stessa scena insegnanti e studenti, formatori e formandi, permettendo agli uni e agli altri di valorizzare competenze tacite, di mobilitare ruoli in genere stereotipati e di sperimentare differenti interpretazioni. Dove prende il formatore gli elementi che gli permettono di interpretare in modo coerente e professionale questa performance che deve avere fini pedagogici? A quale tipo di saperi, esperienze pratiche, personali e no, fa riferimento per rendere efficaci gli esiti della sua azione? A simili domande risponde la riflessione proposta in questo volume, centrata sull'analisi delle caratteristiche teatrali implicite nei processi formativi, facendo dialogare il sapere di eminenti rappresentanti della tradizione teatrale del XX secolo, come Artaud, Grotowski e Brook, con il più recente dibattito sulle metodologie della formazione. -
Il terzo genitore. Vivere con i figli dell'altro
È possibile fare da padre o madre ai figli del partner? Rispondono gli uomini e le donne che hanno accettato di parlare della propria esperienza. La famiglia tradizionale, formata dalla coppia dei genitori e dai loro figli, è oggi affiancata da altre tipologie familiari - monogenitoriali, ricomposte, adottive, arcobaleno -, ognuna con le proprie specificità e problematiche. Nelle famiglie che si formano tra partner separati o divorziati e i loro figli, la figura meno definita è senza dubbio il ""terzo genitore"""", che spesso si sente un corpo estraneo nel nuovo nucleo familiare e non riesce a trovare la posizione adeguata nel rapporto con i figli dell'altro. Da una parte c'è il rischio di impersonare fin dall'inizio il ruolo sgradevole di patrigno/matrigna, dall'altra quello di non essere tenuto in alcuna considerazione o anche di essere apertamente osteggiato dai figli del compagno o della compagna e, quando ci si sforza di assumere il ruolo di genitore, dallo stesso partner. Per non dire dell'ex del partner, il genitore legittimo ma separato, che continua ad avere un legame con i figli. Per muoversi al meglio in questa costellazione è bene procedere a piccoli passi, cercando di comprendere gli stati d'animo di tutti. È quanto emerge da questo libro, basato sia su ricerche sia su esperienze dirette raccontate dagli stessi protagonisti."" -
Per una teoria dell'imitazione
Non esiste ancora un'ipotesi capace di comprendere in modo unificato l'elementare ""copia"""" di un gesto o di un suono e la potente tendenza mimetica manifesta in tutte le forme della vita sociale. Gianfranco Mormino propone un modello volto a spiegare sia gli aspetti più semplici sia quelli più complessi dell'imitazione, istituendo un legame tra le dinamiche fisiologiche, oggetto della ricerca sperimentale, e quelle culturali. La tesi fondamentale è che il vivente imiti innanzitutto se stesso e solo successivamente altri modelli. Se l'autoimitazione spiega il fissarsi di schemi comportamentali dettati dalle possibilità fisiologiche del soggetto, l'imitazione di modelli esterni, negli organismi dotati di cervelli più complessi, apre la strada a contaminazioni, spesso evolutivamente vantaggiose, con modalità d'azione differenti."" -
Il costruttivismo in psicologia e in psicoterapia. Il caleidoscopio della conoscenza
Il panorama della psicologia si è arricchito negli ultimi anni per il diffondersi di prospettive psicologiche e approcci psicoterapeutici che si rifanno a una concezione costruttivista della conoscenza. Tale concezione rimanda alla creazione di mondi personali molteplici, che variano in seguito alla riconfigurazione dell'esperienza, come le figure geometriche di un caleidoscopio. Il volume si propone nella prima parte di esporre la radice epistemologica del costruttivismo e di mostrarne la presenza in filosofia, in psicologia, in biologia e in cibernetica. Nella seconda parte vengono illustrati gli aspetti peculiari del costruttivismo che si rivelano a livello della teorizzazione psicologica. La terza parte è dedicata a descriverne l'originalità e l'efficacia sul piano delle applicazioni psicoterapeutiche.