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12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino. Una guida pratica con esercizi, schede e giochi
Strumenti semplici ed efficaci per interagire al meglio con i propri figli. In questa guida pratica, che affianca ""12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino"""", gli autori presentano un'ampia raccolta di fumetti, esercizi, schede e attività pratiche che, sulla scorta delle più recenti scoperte sullo sviluppo cerebrale, sono finalizzati a fornire un aiuto concreto ai genitori e a quanti si prendono cura di un bambino. Il libro non intende dettare regole né indurre sensi di colpa: l'obiettivo è indicare strumenti efficaci per superare i molti momenti difficili che si possono incontrare ogni giorno nell'interagire con un bambino, ma anche trasformare questi momenti in opportunità per alimentare le risorse e le potenzialità del bambino e dell'intera famiglia. In questo volume troverete: esercizi da fare da soli, con il bambino o con altri genitori, e attività pratiche diverse a seconda dell'età del bambino, fumetti, schemi e illustrazioni che esemplificano con chiarezza le attività e i concetti descritti nel libro, strategie per favorire un equilibrato sviluppo mentale del bambino che possono diventare un vocabolario comune per genitori, educatori e terapeuti."" -
La teoria dell'apprendimento trasformativo. Imparare a pensare come un adulto
Nel 1978 Jack Mezirow introdusse nel dibattito internazionale sull'educazione degli adulti l'espressione ""apprendimento trasformativo"""". Da allora, la sua proposta metodologica ha goduto di grande fortuna, generando interesse nel mondo dell'insegnamento, dell'educazione, della formazione e della cura. Secondo le linee dell'apprendimento trasformativo, un adulto può davvero cambiare se nella propria vita e nella propria storia di formazione si imbatte in un """"dilemma disorientante"""", un problema per il quale le sue esperienze e conoscenze pregresse non forniscono soluzioni. A partire dagli effetti di questo dilemma si inaugura nel processo formativo una fase di riflessione, di messa in discussione, di nuova consapevolezza e di cambiamento che coinvolge quelle che Mezirow chiama le """"prospettive di significato"""", schemi di riferimento personali entro i quali sono assimilate e trasformate le nuove esperienze. Questo libro offre al lettore italiano la possibilità di approfondire il pensiero di Mezirow degli ultimi venticinque anni, un pensiero che continua a ispirare il lavoro sul campo di educatori, formatori e ricercatori in tutto il mondo."" -
Psicoterapia sensomotoria. Interventi per il trauma e l'attaccamento. Con aggiornamento online
L'intelligenza del corpo è una risorsa perlopiù inutilizzata in psicoterapia, benché il linguaggio del corpo comunichi, più delle parole, significati impliciti legati ai traumi e alle relazioni, precoci o dimenticate, con le figure di attaccamento. Escludere il corpo dagli obiettivi dell'azione terapeutica priva i pazienti di un percorso vitale per la conoscenza di sé e per il cambiamento. Psicoterapia Sensomotoria traccia un percorso clinico di grande praticità alla scoperta dell'intelligenza e delle risorse del corpo. La prima parte fornisce un orientamento generale su come utilizzare il volume, mentre la seconda offre una panoramica sul ruolo del cervello e sull'uso della mindfulness. Le ultime tre parti sono organizzate seguendo l'approccio trifasico alla terapia e si focalizzano sullo sviluppo delle risorse personali, su un uso dei ricordi traumatici e di attaccamento di tipo bottom-up e sulle distorsioni emotive e cognitive. -
L'economia nella mente. Come evitare le trappole che fanno perdere soldi
Il panorama economico degli ultimi anni ha incrinato le certezze dei risparmiatori, che devono decidere come investire in uno scenario incerto. Molti sostengono che la soluzione consista nel promuovere una maggiore alfabetizzazione finanziaria. Ma è davvero così? Paolo Legrenzi e Armando Massarenti mostrano che, per non gettare al vento i nostri risparmi, la prima cosa da imparare è come funziona la mente e come evitare di prendere decisioni dettate dall'irrazionalità e dall'emotività. Spesso la pigrizia ci impedisce di cambiare le scelte di investimento del passato, la paura ci spinge a vendere un titolo azionario subito dopo il crollo di una Borsa. Se invece impariamo a evitare comportamenti irrazionali e a controllare le nostre emozioni, potremo investire i nostri risparmi dormendo sonni tranquilli (senza nascondere i soldi sotto il materasso). -
Fuggire da sé. Una tentazione contemporanea
L'esistenza a volte ci pesa. La società contemporanea esige da noi un'affermazione permanente, la continua reinvenzione della vita, il successo. E se qualcuno non si sente all'altezza? Subentra allora la tentazione di lasciare la presa, di assentarsi da sé divenendo irraggiungibili, che può manifestarsi in forma di fuga nell'alcol, nelle droghe, nel gioco, nella follia, o può assumere il carattere di una fuga vera e propria, quando non si lasciano tracce di sé, scegliendo per esempio di vivere ""nelle terre estreme"""". Eppure, la volontà di sottrarsi al legame sociale è, a volte, la condizione per continuare a vivere, per inaugurare un rapporto nuovo con sé, con gli altri e con il mondo. Ricchissimo di spunti antropologici e letterari, il saggio di Le Breton affronta un tema di grande fascino e, non da ultimo, invita il lettore a riscoprire alcuni grandi autori della """"fuga da sé"""", tra i quali Emily Dickinson, Robert Walser, Fernando Pessoa."" -
La mente che vaga. Cosa fa il cervello quando siamo distratti
Vi è mai capitato, a scuola o durante una riunione, di guardare con occhi sognanti fuori dalla finestra? Se gli altri se ne fossero accorti, avreste comunque potuto replicare che non c'era nulla di strano nel vostro comportamento, poiché la scienza insegna che la nostra mente divaga per circa metà del tempo. È un problema? Michael Corballis sostiene di no. Gli studi più recenti indicano che il vagare con la mente rappresenta una fonte da cui traggono alimento sia la nostra facoltà immaginativa e creativa sia la nostra capacità di condividere pensieri ed emozioni con gli altri. Viaggiamo con la mente nel tempo e nello spazio, vaghiamo senza meta nei sogni ed elaboriamo piani, tutto questo grazie alla nostra capacità di divagare, una capacità che ci rende unici, sia come specie sia come individui. -
L'età dell'inconscio. Arte, mente e cervello dalla grande Vienna ai nostri giorni
Il premio Nobel Eric Kandel usa le sue doti di divulgatore per portarci nella Vienna del Novecento, dove le figure più eminenti della scienza e dell'arte diedero l'avvio a una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre il modo di considerare la mente umana. Nei salotti viennesi dell'epoca si discutevano idee che avrebbero segnato una svolta nella psicologia, nella neurobiologia, nella letteratura e nell'arte. Tali idee portarono a progressi che esercitano ancora oggi la loro influenza. Sigmund Freud sconvolse il mondo mostrando come l'aggressività e i desideri erotici inconsci si esprimano simbolicamente nei sogni e nel comportamento. Arthur Schnitzler rivelò la sessualità inconscia delle donne con l'innovativo ricorso al monologo interiore. Gustav Klimt, Oskar Kokoschka e Egon Schiele diedero vita a opere di grande evocatività che esprimevano il piacere, il desiderio, l'angoscia e la paura. ""L'età dell'inconscio"""" aiuta a capire i meccanismi cerebrali che rendono possibile la creatività nell'arte e nella scienza, aprendo una nuova dimensione nella storia intellettuale."" -
Ingratitudine. La memoria breve della riconoscenza
L’ingratitudine e la riconoscenza sono tratti salienti degli intricati rapporti umani. L’una è prova di arroganza e disprezzo, l’altra di amicizia indissolubile. rn«Demetrio sviscera molti aspetti dell'ingratitudine e lo fa attraverso una specie di ""decalogo di dieci possibili declinazioni"""" di un sentimento che, """"come una ruga bruciante e non eliminabile"""", gli sembra di poter cogliere già nel momento in cui inizia a formarsi» – Michela Dall’Aglio, DoppiozerornSe l’ingratitudine evoca i motivi del tradimento, la riconoscenza sancisce la benevolenza verso chi ci ha aiutato, spesso senza chiedere nulla in cambio. rnOggi il dissolversi delle buone maniere evidenzia il logoramento delle più elementari consuetudini relazionali. Si è ingrati senza più accorgersene, si è riconoscenti quanto basta per ottenere favori, all’insegna dei più impliciti rapporti di scambio. rnIl libro, rivisitando in profondità i due sentimenti e le loro moralità contrapposte, penetra in esse per riproporle alla nostra riflessione. Non tace al lettore le pieghe oscure di due esperienze emotive tra le più eluse e trascurate della vita di tutti noi."" -
Un mondo di mondi. Alla ricerca della vita intelligente nell'Universo
È possibile che in tutta l’architettura celeste noi esseri umani siamo gli unici inquilini? rnrnDa millenni religioni, miti, leggende ma anche speculazioni filosofiche e congetture scientifiche hanno ipotizzato che l’universo brulicasse di vita e di intelligenza, anche se gli extraterrestri non si sono mai visti se non nella nostra immaginazione. rnGli autori raccontano come questo “mondo di mondi” rappresenti una delle sfide più affascinanti per la mente scientifica. Sarà mai possibile cogliere segnali significativi da un qualche lontano pianeta “abbastanza simile al Globo terrestre”? rnIl volume espone le tappe essenziali di questa avventura dell’immaginazione, al confine tra scienza e poesia, utilizzando il linguaggio di tutti i giorni, senza dimenticare la posta in gioco di questa “caccia all’extraterrestre”, destinata a cambiare radicalmente le più profonde convinzioni circa il nostro stesso pianeta e noi stessi. -
Scommettere sulle parole. Il cedimento del linguaggio nell'epoca della finanza derivata
Per il celebre studioso Arjun Appadurai il collasso del sistema finanziario nel biennio 2007-2008 ha costituito innanzitutto un cedimento linguistico. Non si nega che l'avidità e un trattamento irresponsabile del rischio siano stati fattori decisivi, ma la condizione di possibilità di quei vizi strutturali va ricercata nel ruolo nuovo che il linguaggio ha assunto nei mercati. I prodotti derivati, che sono la principale tra le innovazioni tecniche di cui vive la finanza contemporanea, sono una catena di promesse riferite a un futuro incerto: inquadrare i derivati da questo punto di vista consente di far emergere l'importanza del linguaggio e del concetto di rischio negli attuali mercati finanziari. Appadurai affronta il tema cercando di far dialogare con originalità economia, sociologia e antropologia e desume un'importante conclusione che si imponeva da tempo: l'idea che esista un nesso inscindibile tra la forza numerica del denaro e la forza linguistica di quello che diciamo di volerne fare. -
L'antisemitismo
Raccontando la lunga storia dell'odio verso gli ebrei e le sue metamorfosi fin nella contemporaneità, Taguieff delinea un panorama, articolato e documentato, della ""giudeofobia"""", termine che predilige rispetto a quello largamente diffuso, ma a suo parere ambiguo e fuorviante, di """"antisemitismo"""". Dall'antiebraismo religioso cristiano al moderno antisionismo radicale, dalla giudeofobia antireligiosa dell'Illuminismo a quella anticapitalistica e rivoluzionaria del socialismo delle origini, dall'antisemitismo in senso stretto, razziale e nazionalistico, alla """"demonizzazione dello Stato d'Israele"""", l'autore traccia la genealogia e la tipologia di pregiudizi, comportamenti, pratiche, ideologie e modi di pensare che continuano ad alimentare il mito negativo dell'""""ebreo""""."" -
Filosofia-schermi. Dal cinema alla rivoluzione digitale
La filosofia può aiutarci a capire come la rivoluzione digitale ci sta cambiando la vita. Ma riflettere su come quella rivoluzione ci sta cambiando la vita può aiutarci a capire che filosofia fare oggi. Nulla evidenzia tali cambiamenti meglio delle nostre mutate relazioni con gli schermi. Perciò il testo ripercorre dapprima i tentativi con cui, in Francia, dove il cinema è nato, la filosofia del XX secolo, con Bergson, Sartre, Merleau-Ponty, Lyotard e Deleuze, ha cercato di misurarsi con le novità introdotte appunto dal cinema. Emerge così il problema del nesso che lega il cambiamento del dispositivo ottico assunto a modello della visione in una determinata epoca, il mutare del nostro modo di vedere il mondo e le sfide di rinnovamento che tali trasformazioni lanciano alla filosofia. L'autore descrive poi come questo problema si è modificato alla luce delle attuali esperienze degli schermi, che non smettono di trasformarsi e di moltiplicarsi, ridisegnando le nostre relazioni con il mondo, con gli altri e anche con noi stessi. Interrogare tali esperienze, dialogando con le teorie delle immagini, del cinema e dei media, diventa inevitabile per la filosofia che oggi serve elaborare, per fare cioè una ""filosofia-schermi""""."" -
Psicologia del lavoro
Quali sono le variabili individuali e relazionali, tecniche e organizzative che definiscono i contesti in cui operano le persone, e quali effetti producono nell'esperienza personale di lavoro? Questi temi e le loro complesse interazioni vengono sviluppati nella nuova edizione del manuale, in tredici capitoli che descrivono le peculiarità dei moderni contesti professionali e le caratteristiche che assumono oggi i rapporti tra gli individui e le organizzazioni. Si passano in rassegna le principali questioni che contraddistinguono la psicologia del lavoro contemporanea, nel quadro dei cambiamenti in corso nei contesti professionali: grado sempre più elevato di innovazione tecnologica, crescente varietà della composizione sociale, demografica e culturale dei luoghi di lavoro, nuove forme organizzative e di rapporto di lavoro, mutate condizioni fisiche di lavoro e nuovi rischi per la salute. Si analizza il comportamento lavorativo tenendo conto delle dimensioni soggettive implicate nell'attività professionale, e si considerano gli esiti dell'esperienza lavorativa sul piano della soddisfazione e della carriera, della motivazione e della salute psicofisica. In particolare, nella nuova edizione si è dato spazio ai temi del benessere e dello stress lavorativo, dell'aging e del wellness, dei comportamenti controproduttivi e dei diversi aspetti della relazione individuo-ambiente di lavoro. -
Storia naturale della morale umana
Avvalendosi di dati sperimentali che mettono a confronto scimmie antropomorfe e bambini piccoli, Michael Tomasello ricostruisce come i primi uomini siano gradualmente diventati una specie ultra-cooperativa e, alla fine, morale. Tomasello evidenzia come lo sviluppo di un senso etico di responsabilità verso chi appartiene alla nostra comunità (il nostro «noi») vada di pari passo con il conflitto tra i gruppi, per cui chi è «altro da noi», il barbaro, viene intuitivamente percepito come un nemico, come un sub-umano. Dunque, lo stesso processo evolutivo che ci rende capaci di cooperare all'interno del nostro gruppo ci rende propensi al peggior conflitto settario contro altri gruppi. Si può essere altruisti anche con le peggiori intenzioni. - Telmo Pievani, La LetturaBambini che montano una nave spaziale, vestono principesse, calciano una palla verso una porta delimitata da maglioni che torneranno a casa sporchi di terra. La radice della morale è questa, con buona pace del genitore che caricherà la lavatrice: Michael Tomasello la chiama intenzionalità condivisa. - Giancarlo Dimaggio, La LetturaDue sono stati i passaggi chiave nell’evoluzione, ciascuno fondato su un modo nuovo di agire in base al quale gli individui lavorano insieme come un “noi” plurale. Il primo è avvenuto quando le sfide dell’ambiente hanno spinto i nostri antenati a procacciarsi il cibo collaborando tra loro, pena la morte. Il secondo si è verificato quando le popolazioni umane sono cresciute e sono emersi gruppi più definiti che pretendevano dai loro membri fedeltà, rispetto delle regole e responsabilità. rnIl risultato di questo processo sono gli esseri umani contemporanei che, a differenza degli animali, possiedono una morale che li obbliga nei confronti degli altri individui e della comunità nella sua interezza. -
Sette lezioni sul pensiero globale
Scelto da IBS per la Libreria ideale. ""Siamo ancora in grado di pensare al futuro dell'umanità? Per Morin è necessario 'pensare globale' non dimenticando la complessità dell'essere umano, la sua individualità, ma anche la sua natura al tempo stesso sociale e biologica.""""rnrnL’umanità è trascinata nella corsa sfrenata della mondializzazione: la riflessione di Morin ci propone di scrutare il suo futuro senza cedere alla facilità dei luoghi comuni né alle ingiunzioni dell’attualità.rnrn«Per Morin è necessario """"pensare globale"""", non dimenticando la complessità dell'essere umano, la sua individualità, ma anche la sua natura al tempo stesso sociale e biologica.» – Carlo Bordoni, La Lettura del Corriere della SerarnrnLe nostre conoscenze sull’umano, sulla vita, sull’universo, sono in piena espansione. Sono anche separate e disperse. Come legarle fra loro? Come affrontare problemi che sono nello stesso tempo complessi e vitali? La risposta di Edgar Morin è luminosa di intelligenza e accessibile a tutti. L’autore ci invita a “pensare globale”, cioè a considerare l’umanità nella sua natura “trinitaria”, poiché ciascuno è nello stesso tempo un individuo, un essere sociale e una parte della specie umana."" -
Marx e la tradizione del pensiero politico occidentale
Da dove nasce il fallimento della corrente di pensiero che ha causato la tragedia totalitaria? rnLegare direttamente il pensiero marxiano al totalitarismo staliniano è un errore che nasce da superficialità o da pregiudizio ideologico. Per Arendt Marx è invece, essenzialmente, un filosofo che mettendo al centro della sua riflessione il lavoro ha intuito con lucidità la direzione verso cui il Mondo stava andando. - Francesca Bolino, RobinsonrnIl nesso del marxismo con la tradizione filosofica e con il totalitarismo è uno dei nodi teorici cruciali dell’opera di Hannah Arendt. L’autrice spiega qui i motivi che l’hanno spinta a occuparsi del pensiero marxiano, delle sue idee sul lavoro, sulla violenza e sul cambiamento del mondo, e afferma che Marx consente di chiarire quali tratti della tradizione filosofica mostrano un’aria di famiglia con la “mentalità totalitaria”. rnCon le sue ambivalenze, Marx risulta una figura chiave per la comprensione della catastrofe totalitaria del ventesimo secolo e il ripensamento critico del pensiero politico occidentale.rnA cura di Simona FortirnrnCon un saggio critico di Adriana Cavarero -
La cucina del dottor Freud
La cucina del dottor Freud è destinato ai golosi di aneddoti sui grandi della psicoanalisi ma anche a quanti vorranno divertirsi a trasformare in piatti fumanti le proposte di questo singolare ricettario in salsa viennese.rn«Un volume di grande divertimento» – Corrado Augias, Il Venerdì di RepubblicarnOgni giorno, all’ora del pranzo, siamo costretti a subire vere e proprie nevrosi traumatiche. Panini, Coca Cola, tramezzini e hamburger: è questa la vera psicopatologia della vita quotidiana, e il vero disagio della civiltà. rnQuale miglior terapia di un libro di cucina freudiana, di questa lista di piaceri orali soddisfatti à la carte? Le ricette mescolano le migliori intuizioni della cucina viennese ai ricordi del padre della psicoanalisi. E, naturalmente, il gusto è dato da una straordinaria ironia. rnLa cucina del dottor Freud è destinato ai golosi di aneddoti sui grandi della psicoanalisi ma anche a quanti vorranno divertirsi a trasformare in piatti fumanti le proposte di questo singolare ricettario in salsa viennese. -
Isole di storia. Società e mito nei mari del Sud
Nessuna comunità umana, per quanto all'apparenza statica, confinata, isolata, può essere considerata a ragion veduta ""fredda"""" o """"fuori della storia"""". Lo evidenzia qui Marshall Sahlins, presentando i suoi studi su alcuni popoli del Pacifico, in particolare gli Hawaiani, presso i quali, avendo violato lo status rituale attribuitogli dagli indigeni, trovò la morte il famoso navigatore James Cook, meglio noto come capitano Cook. Sahlins sottolinea appunto che quelle """"isole"""" (oltre alle Hawaii, le Figi e la Nuova Zelanda) hanno la loro storia che si intreccia con quella europea e, parallelamente, critica il modo """"insulare"""" di pensare di molti studiosi occidentali, che hanno creato false dicotomie fra passato e presente, fra struttura ed evento, fra individuo e società, e sono stati a lungo indotti a ignorare le storie degli altri."" -
Il metodo e l'antropologia. Il contributo di una scienza inquieta
Il lavoro sul campo è un'esperienza intensa che interroga il ruolo del ricercatore e lo statuto scientifico del sapere. Ciò che altre scienze possono dare per scontato per l'antropologia diviene problematico in ragione del maggior coinvolgimento esistenziale dell'etnografo. L'iniziale utilizzo dei modelli delle scienze naturali, l'impiego dei metodi quantitativi, la pratica dell'osservazione partecipante non sono riusciti a risolvere l'incompatibilità originaria fra metodo e soggettività. Mossa da ciò che Foucault definisce un ""perpetuo principio di inquietudine"""", l'antropologia dell'ultimo quarto del XX secolo ha utilizzato i contributi del pensiero filosofico e scientifico per ripensare i propri fondamenti e trasformare la soggettività in una risorsa. Ricostruendo i paradigmi metodologici attraverso i quali l'antropologia ha modellato il proprio sapere, il testo analizza criticamente la pratica etnografica, dagli esordi evoluzionistici e dalla rivoluzione etnografica di Malinowski fino alla svolta interpretativa e ai modelli dell'esperienza e dell'incorporazione. Gli autori discutono i contributi dell'etnografia al dialogo metodologico interdisciplinare, superando le contrapposizioni tra scienze """"dure"""" e scienze """"morbide"""" e configurando un'inedita unificazione dei saperi."" -
Il libro dell'ospitalità
Il libro dell’ospitalità dà compimento alla meravigliosa peripezia di uno scrittore che ha interrogato la sofferenza, l’esilio, il linguaggio, il limite.rnrnNella sua vulnerabilità, lo straniero può contare soltanto sull’ospitalità che altri possono offrirgli. Ma che cos’è l’ospitalità? rnPer rispondere Jabès ripercorre, in questa che è la sua ultima opera, tutti i luoghi della sua interrogazione - il deserto, l’assenza di Dio, il silenzio, il rapporto ebraismo-scrittura, l’ascolto, lo straniero, il nomade, il dolore del mondo. rnMentre accoglie l’eco dei testi che lo hanno preceduto, Il libro dell’ospitalità dà compimento alla meravigliosa peripezia di uno scrittore che ha interrogato la sofferenza, l’esilio, il linguaggio, il limite.