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L'impazienza del cuore
Alla vigilia della Grande guerra, Anton Hofmiller, ufficiale dell'esercito austro-ungarico, conosce Edith, figlia di un ricco aristocratico ungherese. La ragazza, affetta da paralisi, provoca in Anton un ambiguo senso di pietà che lo spinge a farle visita quasi tutti i giorni. Scambiando questo sentimento per amore, Edith, aiutata dal potere persuasivo del padre, convince Anton a chiederla in sposa. Pentito, ma schiacciato dal senso di colpa, il protagonista scivola in comportamenti sempre più incoerenti, mentre sul loro destino si profila l'ombra della tragedia. Stefan Zweig compose questo suo primo romanzo tra il 1936 e il 1938, anni cruciali di cui la storia fatale e drammatica tra Anton e Edith rispecchia, come in una profezia, il tumultuoso e inarrestabile crescendo europeo, la rovina dell'intelligenza e dei sentimenti che in poco tempo avrebbe travolto l'intero continente. -
Il collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi
Ava si prepara a lottare con gli alligatori mentre sua sorella è posseduta da uno spirito maligno delle paludi. Grossa Rossa si perde nel parco dei divertimenti delle Conchiglie Giganti. Emma viene obbligata ad andare al Campo per ragazzi con disturbi del sonno. Timothy e Waldo cercano il fantasma della sorella grazie a una maschera subacque dai poteri magici. Schiere di giovinette allevate dai lupi vengono accolte al collegio di Santa Lucia per imparare le buone maniere ed essere reinserite nella società. Sospesi nel mondo senza tempo della fanciullezza, i dieci racconti di Karen Russell ""forse ricordano Jonathan Safran Foer o magari Gabriel García Márquez, ma in realtà non possono essere avvicinati a niente se non a loro stessi"""" (Publishers Weekly)."" -
Ho sposato il mondo
G. B. Shaw la ribattezzò ""l'ottava meraviglia del mondo"""", fu grazie a lei che Rita Hayworth conobbe il principe Ali Khan e fu sempre lei a presentare Aristotele Onassis a Maria Callas. Pianista in una taverna, autrice di canzoni, proprietaria di due locali notturni a Parigi, consigliera di stilisti, attrice, giornalista di gossip, Elsa Maxwell è stata per due generazioni la confidente e l'amica dei più celebri nomi della società, della politica, del cinema e dello spettacolo del XX secolo. Insuperabile deus ex machina dello scandalo, in questo libro la Maxwell racconta con stile pungente e ironico una vita straordinaria, quella di una donna che creò dal nulla e con grande anticipo sui tempi la figura dell'organizzatrice di eventi mondani; una donna che conosceva principi, arrampicatori sociali, stelle, attori, imbroglioni e personalità di vario genere non soltanto come apparivano in pubblico ma, soprattutto, come apparivano in privato: vizi, debolezze e segreti vengono qui svelati senza rimorso ma anche con la cinica saggezza di chi sa come va il mondo. Un viaggio a ritroso nel tempo e nella storia del costume di un'epoca di figure leggendarie come Greta Garbo, Rita Hayworth, Sigmund Freud, Gary Cooper, Christian Dior, i duchi di Windsor, Charlie Chaplin, Albert Einstein, Marlene Dietrich, Winston Churchill..."" -
L'hotel dei cuori infranti
Russell ""Buffy"""" Buffery, un attore in pensione dal passato sentimentale alquanto movimentato, decide di lasciare Londra per trasferirsi nella campagna del Galles, dove ha ereditato da un'amica un bed & breakfast. Ma l'edificio è da restaurare e la gestione di Myrtle House risulta piuttosto difficile, così come trovare clienti. Nella mente di Buffy si fa strada allora un'idea che potrebbe risollevare le sorti dell'attività, approfittando di una certa esperienza maturata nel campo del matrimonio, anzi del divorzio. Avendone più di uno alle spalle, l'uomo pensa di creare un corso a uso di freschi divorziati, notoriamente bisognosi di recuperare fiducia in se stessi, nella vita e nell'amore. L'idea sembra funzionare. Le iscrizioni non si fanno attendere e Myrtle House inizia a popolarsi di personaggi stravaganti che hanno in comune molto più di quanto non sembri a prima vista..."" -
Sade
Le opere di Sade, protagonista emblematico di un'epoca culminata nella Rivoluzione francese, hanno trovato lettori d'eccezione in Baudelaire, Rimbaud, Nietzsche, nei surrealisti e in genere nei ribelli ai canoni borghesi. Apollinaire gli dedicò questo saggio equanime e chiarificatore, oltre che ricco dove occorra di sotterranee complicità. Leggendolo si arriva a capire come il genio, mal amministrato e peggio consigliato da una vocazione alle esperienze estreme, abbia condotto il ""divin marchese"""", discendente della Laura petrarchesca e amico d'infanzia del principe Luigi Giuseppe di Borbone, a trascorrere ventisette dei suoi settantacinque anni in carcere o in manicomio. Introduzione di Giuseppe Scaraffia."" -
Il viaggio della regina
Nella stupenda isola di Samolo, governatorato inglese, la vita dell'alta società procede annoiata tra cocktail party e bagni di sole in terrazza fino al giorno in cui trapela la notizia ""top secret"""" dell'arrivo della regina Elisabetta e del principe consorte Filippo. Parte così una spirale di spasmodica attesa e faraonici progetti di accoglienza, con i quali gli aristocratici """"emigrati"""" possono finalmente dar sfogo alla loro fame di mondanità, senza farsi mancare piccanti avventure e amori segreti. Pubblicato nel 1960 e accolto con grande clamore, """"Il viaggio della regina"""", unico romanzo scritto dal grande commediografo inglese, è un racconto ricco di perfidia e umorismo, una satira scanzonata e irriverente sui vizi di una società malata - allora come oggi - di protagonismo e mitomania."" -
L'autobiografia di Giuliano di Sansevero
La vicenda si svolge a partire dal 1903, anno di nascita del protagonista, il nobile napoletano Giuliano di Sansevero, e attraversa luoghi e città italiane ed europee in un arco di tempo che va dagli inizi del Novecento al secondo dopoguerra, donando al lettore un affresco grandioso di tempi, persone e avvenimenti della storia e della cronaca quotidiana. Frutto di lunghi anni di lavoro, l'Autobiografia fu concepita in cinque parti, a cominciare dall'infanzia e giovinezza del protagonista, il quale, in crisi di identità, si distacca dalla famiglia. ""Chiudendosi alle spalle le porte dell'Olimpo, affidandosi integralmente, povero e solitario, alle strade del mondo e alla propria sorte"""", come scrive Emanuele Trevi nella sua introduzione all'opera, Giuliano si lancia in """"un'impresa di riconquista dell'autentico"""" che riuscirà a raggiungere solo verso la fine della propria vita. Pur essendo sempre stato respinto ogni riferimento autobiografico, le vicende personali del suo autore costituirono indubbiamente una solida base di conoscenza diretta degli eventi raccontati, riportati alla luce dalla memoria di Giuliano in un flusso narrativo imponente, ricco e preciso nel dettaglio e di ampio respiro nelle riflessioni umane del personaggio. Anche la storia editoriale di quest'opera contribuì alla creazione di un mito letterario piuttosto inusuale per i romanzi italiani dell'epoca: fu stampato prima all'estero e poi nel nostro paese, dove Rizzoli lo pubblicò in cinque volumi dal 1966 al 1970..."" -
L'iguana che visse due volte. Omaggio ad Anna Maria Ortese. Ediz. illustrata. Con DVD
Uno dei romanzi più suggestivi della narrativa italiana del dopoguerra è ""L'iguana"""" di Anna Maria Ortese. In una sperduta isola, Daddo il viaggiatore scopre una ragazza dolcissima. Lui la vede così, mentre per gli altri è solo una bestia repellente. Assistiamo alla più sconcertante regola del mondo: ciascuno vede il bene e il male a modo suo e cerca di imporre il proprio giudizio. In occasione del centenario della nascita di Anna Maria Ortese, questa opera chiave e alchemica è al centro di un progetto, composto da una serie di testi appositamente realizzati e dalla proposta in dvd del film omonimo di Catherine McGilvray. Due critici e scrittori come Arnaldo Colasanti ed Emanuele Trevi conversano attorno alla radicalità di un'opera che è ancora il segno di una potente visionarietà. Il diario di lavorazione di Bruno Roberti, critico cinematografico a seguito della troupe del film, è la definizione di quella memoria laboriosa che stringe il cinema al romanzo. L'ultimo omaggio è il """"racconto"""" di Carola Susani, che nell'""""Iguana"""" riconosce una letteratura di confine e di pura esplorazione della crudeltà dell'esistere."" -
Lo scapolo
I fratelli Kenneth e Constance Fielding non si sono mai sposati. Vivono nella loro rispettabile casa borghese nei dintorni di Londra, insieme a una cugina anch'essa nubile. Siamo nel pieno della Seconda guerra mondiale, la penuria di generi di prima necessità e la mancanza di alloggi costringono tutti a ridimensionare la propria vita, eppure il terzetto riesce ancora ad assicurarsi quei pochi ma essenziali piaceri quotidiani che contribuiscono a conservare l'illusione che il mondo non sia mai cambiato. Fino a quando però una serie di ospiti indesiderati converge a turbare il loro ordine: una nuova e avvenente domestica esule da un paese straniero, una vecchia fiamma di Kenneth dalle mire non troppo nascoste, una ragazza irriverente in cerca di avventure, per non parlare del padre, vecchio donnaiolo impegnato ad aprire night club in giro per il mondo. La pace di quel tranquillo angolo di periferia sembra prosciugarsi di minuto in minuto, e nessuno potrebbe mai immaginare che proprio in quella situazione di perduto equilibrio arrivi nientemeno che l'amore tanto atteso. -
La conquista di Roma
Francesco Sangiorgio, giovane politico della Basilicata pieno di fantasia e di orgoglio tutto meridionale, arriva a Roma in veste di deputato nel periodo post-unitario. Un collega, dinanzi al mirabile panorama della Città Eterna, mentre si commemora il combattimento del Vascello, lo avverte che ""Roma non si dà a nessuno... la sua forza, la sua potenza, la sua attitudine è una virtù quasi divina: l'indifferenza"""". Ma lui, ottimista, gli risponde che saprà conquistarla. I suoi primi discorsi pubblici ottengono un discreto successo. Quando un ministro è costretto alle dimissioni, chi lo sostituisce, don Silvio Vargas, lo prende sotto la sua ala protettrice. Sangiorgio si ritrova a trascorrere lunghi momenti con don Silvio e con la giovane, bella, algida moglie di lui. E s'innamora... Romanzo più polemico che artistico, scritto quando già il contatto col naturalismo francese, specialmente con quello zollano, cominciava a turbare l'ingenuo realismo napoletano e sentimentale della scrittrice, """"La conquista di Roma"""" racconta le conseguenze della mediocrità spirituale, della fatuità degli affetti, delle mezze virtù, e restituisce, forte dell'istinto alla decrittazione e del senso dell'ambiente della Serao, il vigore realistico della vita sociale e politica romana."" -
Prezioso veleno
Pubblicato per la prima volta nel 1924 questo classico della letteratura inglese racconta la storia di Prue Sarn, una giovane donna dallo spirito libero, nata con una malformazione al volto e per questo sempre malvista dagli abitanti del villaggio in cui abita, incastonato tra i campi e le foreste delle Midlands Occidentali. Solo l'umile tessitore Kester Woodseaves sembra apprezzarla nonostante la sua ""deformità"""", mentre il fratello della ragazza, animato da un'incontenibile ambizione materiale, si dedica anima e corpo al lavoro per poter migliorare le proprie condizioni di vita. Ispirato ai ritmi e ai colori espressivi delle Sacre Scritture, questo è il romanzo con il quale Mary Webb mostrò al mondo la bellezza, non soprannaturale ma terrena, della vita rurale dell'Inghilterra ai tempi di Napoleone. In quei territori infestati dalle superstizioni e dalle leggende popolari, solo un'eroina come Prue poteva convertire il """"veleno"""" di una maledizione in qualcosa di """"prezioso"""", tramite un amore finalmente libero e vissuto."" -
Innaffiate i gerani
Solo chi si è spinto a cercare fortuna in quel territorio immenso, selvaggio e sconfinato di praterie e boscaglie che è il bush australiano può conoscere fino in fondo quel particolare tipo di solitudine che schiaccia i suoi abitanti. E in particolare le donne, che hanno abbandonato agi e disagi della civiltà moderna per seguire i loro uomini. Come la signora Spicer, eroica figura di donna forse un po' pazza e talvolta bisbetica, come chiunque sia costretto a vivere in quel paesaggio alienante e cerchi di conservare, con coraggiosa ostinazione, un filo di gentilezza e femminilità in una vita che appare ogni giorno più disumana. Ricordarsi di innaffiare i gerani che crescono a stento è il simbolo della resistenza, del rifiuto ad arrendersi. La forza annichilente del bush, vero protagonista dei racconti di Henry Lawson e soprattutto di questo che, per la modernità e l'insolita attenzione per la psicologia femminile, viene considerato il suo capolavoro, è l'antagonista nella lotta della signora Spicer per mantenere un qualche significato in un'esistenza che ne pare ormai priva. -
Sotto il monte
Pubblicata postuma nel 1904, ""Sotto il monte"""" è l'opera più strettamente letteraria di Aubrey Beardsley, il grande disegnatore e incisore inglese che in soli ventisei anni di vita rivoluzionò l'arte dell'illustrazione e gettò le basi per la futura Art Nouveau. In questo piccolo capolavoro, liberamente ispirato alla leggenda di Venere e Tannhäuser, la sua fantasia grafica si riversa quasi per osmosi nella narrazione scritta. Seguendo le avventure amorose del grande poeta tedesco medievale, Beardsley ci fa attraversare splendidi salotti settecenteschi gremiti di specchi e di candelabri, giardini disseminati di statue e di zampillanti fontane, roseti in cui fanciulli e fanciulle conoscono le prime gioie dell'amore profano; ci fa conoscere i fauni e gli amorini, le incantevoli adolescenti che si scambiano tenerezze troppo audaci e gli ambigui ragazzi che non disdegnano la compagnia del cavaliere Tannhäuser, quegli stessi ragazzi che sopra ogni altra cosa amano assistere, rapiti, alla sublime toletta della dea, storditi dalle fragranti nuvole di cipria e dal pungente profumo degli incensi che sembrano quasi emanare dalle pagine di questa squisita gemma dell'estetismo novecentesco."" -
Olga a Belgrado
Nel 1941 Irene Brin raggiunse il marito Gaspero del Corso, ufficiale in Jugoslavia, contando di scrivere una serie di racconti e articoli per ""Il Mediterraneo"""" e di non restare più di sei mesi in quella terra povera e degradata. Vi rimase invece tre anni, durante i quali viaggiò fra Belgrado e Lubiana, incontrando città distrutte, località di vacanza abbandonate e campagne aride. A seguito di quella esperienza riuscì a scrivere il suo libro più bello, l'unico in grado di mostrare chi si nascondeva veramente dietro quella che sarebbe diventata la giornalista di costume più amata e contestata d'Italia. Fu pubblicato una sola volta, nel dicembre del 1943, e non ebbe vita facile visto che, come racconta la stessa Brin, """"fu sequestrato quasi dovunque perché il titolo e il contenuto sembravano troppo favorevoli ai partigiani jugoslavi"""". Con Olga a Belgrado, Irene Brin firmò un'opera che è allo stesso tempo il diario coinvolgente di una guerra dimenticata come quella jugoslava e un romanzo per racconti capace di svelare il disagio e l'incomunicabilità che rende tragicamente simili tutte le guerre. Dopo quasi settant'anni, l'opera torna finalmente in libreria, svelando il lato autentico e intimo di una delle maggiori giornaliste del Novecento, ingiustamente dimenticata e oggi pressoché sconosciuta al grande pubblico, che fu non soltanto una delle prime donne in grado di conquistare spazio nel mondo maschile del giornalismo ma uno dei personaggi chiave di una importante stagione culturale del nostro Paese."" -
La mia brillante carriera
Appassionata, volitiva e indomita, Sybylla Melvyn è una delle eroine più affascinanti della letteratura australiana. Piena di talento, dalla mente vivace e curiosa, la sedicenne Sybylla si sente in trappola nella fattoria dei genitori nell'entroterra australiano. Pur amando la vita nel bush, detesta la durezza e le fatiche fisiche che questa comporta. Il suo desiderio è poter coltivare i suoi talenti e il suo amore per la scrittura e i libri, il pensiero, la musica, ma soprattutto aspira a una vita dagli orizzonti aperti, ricca delle promesse di un grande futuro. La sua voglia di indipendenza si scontra con la mentalità misogina della società intorno a lei, che vede per una ragazza due sole opportunità: sposarsi o insegnare. Improvvisamente però tutto cambia e la ragazza viene mandata a vivere nella proprietà di sua nonna, dove viene corteggiata dal ricco e affascinante proprietario terriero Harry Beecham che le propone di sposarlo. Sybylla, pur attratta dall'uomo, si troverà a dover scegliere tra una vita convenzionale e i suoi piani per una ""brillante carriera""""."" -
Introduzione a me stesso
L'arte dello scrivere, la genesi di un'opera e i ""perché"""" di uno scrittore sono alcuni degli aspetti affrontati da Raffaele La Capria in questo speciale autoritratto narrativo nel quale sono stati raccolti testi che ruotano soprattutto intorno a un romanzo quale """"Ferito a morte"""". Di quel libro, vincitore del Premio Strega nel 1961, La Capria racconta la genesi, l'operazione letteraria messa in atto, il linguaggio, la costruzione, lo stile, l'intenzione deliberata di fare i conti con la rivoluzione formale del """"romanzo come struttura simbolica"""" avvenuta nel Novecento. E così che, smascherando se stesso e la sua opera, lo scrittore proietta le luci di una profonda consapevolezza sulla capacità del linguaggio di irradiare energia, di mettere in atto contemporaneamente più significati, di diventare, al di là della trama e dei personaggi, il contenuto irrinunciabile della narrazione."" -
L'anima russa. Dostoevskij, Cechov, Tolstoj
"Quando traduciamo ogni parola di una frase dal russo all'inglese, quindi alterando un po' il senso e completamente il suono, nonché il peso e l'accento delle parole l'una in relazione all'altra, non rimane nulla eccetto una versione cruda e grossolana del significato originale"""". Così scrive Virginia Woolf a proposito della spinosa questione sul tradurre i grandi classici della letteratura russa. I critici - che solo di rado hanno potuto confrontarsi con i testi originali - si sono trovati dunque a giudicare un'intera letteratura """"denudata"""" del suo stile, a trattare i grandi scrittori russi come persone improvvisamente spogliate non soltanto di tutti i """"vestiti"""", ma di qualcosa di più sottile e importante: i loro costumi, l'idiosincrasia dei loro caratteri. Non solo. C'è una cosa con cui gli inglesi, leggendo i russi, si troveranno sempre a scontrarsi: il personaggio principale di tutta la loro letteratura, l'anima. Questa ha poco a che fare con l'intelletto, manca di forma, è confusa, tumultuosa, incapace, si direbbe, di sottomettersi al controllo della logica o alla disciplina della poesia. È ovunque: gli ubriaconi di Cechov se ne servono senza discrezione, in Dostoevskij è onni-presente. Non importa che si parli di una principessa o di un impiegato di banca, il russo ci riverserà sopra l'anima umana. Il saggio qui presentato uscì nel 1925 su The Common Reader. In appendice, tre recensioni di Virginia Woolf ad altrettante opere dei Grandi Russi." -
Fiabe. Ediz. illustrata
"Il principe felice e altri racconti"""", la raccolta di storie per bambini di Oscar Wilde, fu pubblicato per la prima volta nel 1888 e divenne presto un classico della letteratura per l'infanzia. Erano storie di amore, di perdita, di innocenza, di sacrificio, in cui lo spirito provocatore e la sferzante ironia di Wilde lasciarono spazio - pur senza scomparire del tutto - a un'atmosfera commossa e malinconica. In questo volume vengono raccolte le tre storie (Il principe felice, L'usignolo e la rosa e II gigante egoista) illustrate da Charles Robinson per un'edizione speciale pubblicata nel 1913 dopo la morte di Wilde. Robinson, membro di una famiglia di famosi illustratori, corredò le storie di Wilde con figure evocative, disegni ora minuti ora a pagina intera che rappresentano ancora oggi un punto di riferimento nella difficile arte dell'acquerello. Età di lettura: da 8 anni." -
Terra degli uomini
La vita di pilota e i reportage scritti per alcuni giornali costituiscono la materia di questa opera affascinante. Il libro, pubblicato nel 1939 su suggerimento di André Gide e premiato nello stesso anno dall'Académie française, si compone di una raccolta di episodi che, senza tener conto di tempi e di luoghi, offrirono all'autore del ""Piccolo Principe"""" l'occasione per elaborare esperienze di volo, sensazioni, emozioni, appunti di viaggio e riflessioni sulla vocazione dell'uomo nel mondo. La parte principale del libro si riferisce a un atterraggio di fortuna nel cuore del Sahara, in seguito a un incidente aereo. Nel deserto, Saint-Exupéry conosce il segreto della solitudine, ed è proprio questa che gli fa scoprire la sua interiorità, la libertà, il senso della vita. Scrive: """"Essere uomo vuol dire precisamente essere responsabile... Vuol dire essere fiero di una vittoria riportata dai compagni. Vuol dire sentire che, posando la propria pietra, si contribuisce a costruire il mondo""""."" -
Una luce nella foresta
Norman Stokoe nella sua lunga attività di tranquillo funzionario statale non ha mai preso decisioni affrettate, ha sempre avuto una vita privata molto solitaria e tanto tranquilla quanto gli incarichi che ha ricoperto nel corso della sua carriera. Quando viene promosso responsabile del dipartimento per la sicurezza dell'infanzia, si trasferisce nella regione del Northumberland, restando in attesa che l'ufficio da lui diretto diventi davvero operativo. Nel frattempo viene però coinvolto, suo malgrado, da un giornalista che sta per essere licenziato e da una madre sconvolta dal dolore, nel caso di due bambini scomparsi. Da quel momento Norman si troverà ad affrontare qualcosa di assolutamente sconosciuto per lui e sarà testimone di avvenimenti talmente sconvolgenti che non solo gli faranno mettere in discussione il sistema di cui ha fatto parte finora, ma cambieranno per sempre la sua stessa visione della vita.