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Vacanze milane. Città della cura, cura della città
Riconoscere i segni dell'originalità che sta alla radice della città come fenomeno non solo storico ma anche antropologico è oggi più difficile. La crisi che il mondo sta attraversando è anche e soprattutto una crisi del patto sociale, una crisi della convivenza, una difficoltà profonda a rispondere alla domanda: cosa ci tiene insieme? Sognare una Milano con i Navigli a cielo aperto e riempirla di grattacieli senza nesso con la storia della città, vagheggiare una città a misura d'uomo identificata con la lentezza o la rarefazione del traffico sono aspetti, uguali e contrari, di un unico nodo irrisolto, che abbiamo identificato con il problema della cura. Della cura della città e della cura della singola persona, perché è nella cura della persona il termometro della cura della collettività. Siamo persuasi, e questo libro di racconti lo descrive, che questo sia il problema culturale su cui si deciderà, negli anni a venire, l'identità milanese. Sono le ""vacanze milane"""" in cui si imparerà, come il protagonista, cosa sia una metropoli dei nostri giorni vissuta da soli, ma con la scoperta di un dono, non troppo nascosto... Prefazione di Giacomo Poretti, postfazione di Riccardo Bonacina."" -
Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze alimentari come opportunità
Le eccedenze generate nella filiera agro-alimentare - in Italia 6 milioni di tonnellate, il 17% dei consumi alimentari annui - costituiscono una sfida per chi si interroga su come alleviare la povertà alimentare e per chi si impegna ad aiutare quanti ne soffrono. Si tratta di un numero di persone in continua crescita, che rende ancora più drammatica la situazione a fronte di una crisi che non sembra destinata a risolversi in tempi brevi. Quando le eccedenze non sono recuperate per soddisfare le esigenze alimentari delle persone, diventano spreco, almeno dal punto di vista sociale. Al tempo stesso, non tutte le eccedenze sono eliminabili all'origine; esse sono dunque un'opportunità per ridurre l'insicurezza alimentare. Il presente volume illustra i risultati di un primo tentativo di fornire una visione d'insieme del fenomeno dell'eccedenza alimentare e dello spreco nei diversi stadi della filiera agro-alimentare italiana. Sulla base di più di 100 studi di caso condotti nel settore primario, nell'industria di trasformazione, nella distribuzione e nella ristorazione e di un'indagine che ha coinvolto 6.000 nuclei familiari, vengono identificate le cause di generazione delle eccedenze alimentari e vengono stimati i valori dell'eccedenza e dello spreco, per i diversi settori e a livello nazionale. Il volume presenta inoltre le modalità di gestione che permettono di ridurre lo spreco e di destinare le eccedenze alla rete di food bank ed enti caritativi. -
Breviario semiserio per manager pensanti
"Il testo di Paolo Iacci non ha bisogno di nessuna prefazione: è così lieve e divertente che meriterebbe di legittimarsi da solo, come tutte le cose che accadono per una loro grazia di origine e non devono ad altro che a se stesse il godimento che riescono a procurare. E tuttavia diremo qualcosa del suo breviario che forse non collimerà con la sua impostazione: il vero manager decide, comanda, si tutela, cerca connessioni che contino, frequenta i salotti buoni, talvolta persino si preoccupa; ma 'pensare', buon dio, che inutile perdita di tempo!"""" (Dalla prefazione di Pier Luigi Celli)" -
Gender diversity 2020
Il volume riporta uno studio sul futuro della gestione della ""diversity"""" nelle aziende italiane. Lo scenario previsionale è stato realizzato avvalendosi di una ricerca Delphi, riferita al periodo tra il 2013 e il 2020. Il progetto è stato realizzato dalla S3.Studium in collaborazione con Bosch-Tec e Carter & Benson. Introduzione di Domenico De Masi."" -
Le uova dell'angelo. Una guida al far progetti in momenti di crisi
È possibile ripensare il proprio lavoro, la propria giornata, una relazione o addirittura la propria vita? È possibile costruire in funzione di questo un nostro progetto? Ognuno di noi deve elaborare la propria risposta a queste domande, in relazione al proprio modo di vedere il mondo, all'età, alla storia e all'ambiente in cui vive. Progettare è una funzione vitale: richiede apertura al futuro nella visione, unita a concretezza e pazienza nella costruzione. Questo volume è un aiuto a pensare e realizzare progetti: attraverso l'analisi e il racconto di progetti di vario tipo e in diverse età della vita, cercheremo di evidenziare quali siano le componenti essenziali e gli elementi comuni del progettare per imparare a utilizzarli e a valorizzarli. L'autrice accompagnerà ciascuno di noi in un percorso personale e nello stesso tempo comune ad altri, che si sono trovati a progettare o riprogettare - per desiderio o per necessità - una situazione, una relazione, la vita stessa, facendoci scoprire come ciò che ci circonda possa diventare risorsa, scoperta e aiuto. -
Valorizzare il patrimonio strategico d'impresa. Per il rilancio della competitività
Scoprire e valorizzare le risorse intangibili, alla base del patrimonio strategico, significa provvedere concretamente alla crescita di un'impresa. Ma che cos'è, in sostanza, il patrimonio strategico? È un insieme di competenze, professionalità, sistemi relazionali e componenti intangibili che costituiscono l'identità stessa dell'impresa. Ovviamente, queste voci di patrimonio possono essere strategicamente impiegate solo se individuate, evidenziate e valorizzate mettendole in relazione con quelle che i concorrenti possono avere o non avere a disposizione. Sono, in altri termini, le concrete leve che consentono di produrre innovazione tramite la scoperta e la valorizzazione di ciò che è inconsapevolmente posseduto. Questo è il solo modo che consente di abbandonare l'attesa di un miracolo preveniente da una politica asfittica e da una economia ostaggio della finanza. Si tratta di un percorso che può risultare esaltante perché in grado di rivelare risorse che non si ha la consapevolezza di possedere. Si tratta di una vera e propria nuova ""cassetta degli attrezzi"""" del manager vincente."" -
#Milano-Brianza in un tweet: lavoro, politica, partecipazione
La Milano dei giovani e delle imprese, di nuovi e vecchi protagonisti, si ritrova in rete. Parla, sparla, twitta, s'impegna. Milano partecipa, e lo fa sui social network. Con questo libro si entra nella testa dei milanesi, dei brianzoli, ma anche dei romani e dei napoletani che si sentono liberi di esprimere in 140 caratteri la propria opinione sui grandi temi che dividono il Paese. Una raccolta di indagini elaborate da Voices from the Blogs, un osservatorio permanente di quello che si dice e si discute in rete che utilizza, per la prima volta in Italia, una tecnologia per la Sentiment Analysis. Prefazione do Stfano Boeri e Carlo Edoardo Valli. -
Diario sudamericano
Dal Giardino Giapponese di Buenos Aires, attraverso i suoi ricordi di viaggio, Giulio Sapelli ci accompagna alla scoperta del Sud America, dei suoi cambiamenti economici, sociali, politici e culturali degli ultimi decenni. Da un Cile denso di cattivi presagi poco prima del golpe militare di Pinochet alla bellezza di Bahia, dalla salute dei lavoratori ecuadoriani alla sensualità della Ruta del Sol, passando per molti altri paesi e città andini, Sapelli racconta del Sud America e di sé, tra la grande storia e la scoperta di una sempre affascinante umanità, tra studi e impegni lavorativi intensi, polemiche intellettuali e politiche, piccole e grandi avventure. -
Comunità di lavoro. Le opere sociali delle imprese e degli imprenditori tra Ottocento e Novecento
La storia d'impresa italiana può essere raccontata anche attraverso le opere sociali realizzate dalle imprese e dagli imprenditori. Secondo questa prospettiva emerge difatti un fenomeno rilevante e diffuso, la cui consistenza e durata nel tempo induce a considerare tali esperienze come vere e proprie ""comunità di lavoro"""", solidificate da valori condivisi e relazioni di reciprocità. Il risultato di questo indirizzo d'indagine è una panoramica di casi di studio, relativi in primo luogo a territori contraddistinti da peculiari realtà d'impresa, quali i cantieri navali nella Venezia Giulia, i cotonieri nell'Alta Lombardia o i tessili pugliesi. In quest'ottica, analogo interesse rivestono in area lombarda il ruolo delle scuole aziendali nella formazione professionale e le relazioni tra opere sociali e rappresentanze dei lavoratori. Accanto al focus sui territori si sono esaminati i casi di grandi aziende nazionali, come la Terni, la Pirelli e l'Alfa Romeo, le cui vicende hanno permesso di ripercorrere, anche temporalmente, l'evoluzione delle forme di welfare e di partecipazione dei lavoratori alle provvidenze delle imprese."" -
Cercare il futuro. La transizione della società italiana verso il post-consumismo
Perché consideriamo normale spendere miliardi di euro per la ricerca sul bosone di Higgs e investiamo così poco denaro nella ricerca sociale applicata alle domande chiave per un paese: quali stili di vita si affacciano, come si segmenta la società italiana, quali forme di cultura stanno emergendo alla fine della postmodernità? Mentre esiste una cieca fiducia nella ""scienza-tecnica"""", esiste una altrettanto cieca sfiducia nelle scienze sociali. Eppure è proprio di queste che avremmo bisogno per gestire il cambiamento in modo mirato, consapevole, progettuale. Il volume dice e fattivamente mostra che una conoscenza """"socialmente utile"""" è possibile, e vuole anche rendere omaggio alla ricerca di marketing e sul consumatore che ha offerto asilo e alimento a questo tipo di ricerca, oggi più che mai necessaria. La transizione economica, politica, sociale e culturale è sotto gli occhi di tutti, e sta modificando anche l'orizzonte della personalità individuale e dei desideri personali. L'individualismo materialista deve fare i conti con le scarse risorse per nutrirsi ancora di consumismo e con l'impellenza di una visione non solo centrata su di sé e sul proprio orticello narcisista. Ma sapremo coniugare la soggettività in cui siamo cresciuti con l'esigenza di una nuova eticità razionale sovra-individuale? Bene, anche su questo si può fare ricerca e non solo dibattitto o speculazione o ideologia politica. Contributo di Alessandro Amadori. Prefazione di Giulio Sapelli."" -
Il candore delle cornacchie
"Ho sofferto per la sua condanna e ho ammirato la sua dignità. Ho visto la sua trasformazione nelle brevi visite che gli ho fatto nel carcere di Rebibbia. All'amicizia, che non può mai venire meno quando è sincera, si aggiunge la preoccupazione per i giorni, i mesi e gli anni che sono carichi di incertezza su come l'animo esce da questa drammatica esperienza."""" (dalla prefazione di Monsignor Fisichella)" -
Senza rete. Infrastrutture in Italia: cronache del cambiamento
Le infrastrutture sono rete: la rete disegna storie e strade, viaggi e commercio. Sposta i confini e unisce i punti. La crisi economica più lunga della storia moderna impone la riflessione: dove siamo e che strada stiamo percorrendo? Quale infrastruttura serve all'Italia di domani? II mondo corre e cambia. La produzione si sposta, la logistica privata accelera mentre le reti pubbliche provano a tenere il passo. Quanto dura il viaggio di un container? Quanto costa un chilometro di autostrada? E che futuro hanno il trasporto e il commercio? Nella grande sinfonia delle infrastrutture il direttore d'orchestra è ancora la classe politica, che tiene il controllo, concede, decide e paga (finché può). Da Hong Kong a Suez, da Genova a Trieste, ""Senza rete"""" è un viaggio nelle infrastrutture e nei trasporti d'Italia nell'epoca della rivoluzione digitale. Sono cronache di una storia che riguarda tutti. L'informazione corre in rete. E le merci? Dai segreti delle grandi navi alla nascita delle compagnie low cost, dalle autostrade alla Tav, tra eterne emergenze, l'Italia vive una strana modernità: a ritmo alternato. Cresce perché fa parte del mondo che cambia, e non sempre se ne accorge. Ma si può parlare di rete, quando i nodi non sono connessi?"" -
SMED. La chiave della flessibilità
Siete in procinto di iniziare un progetto JIT (""Just in time"""") e vi serve un aiuto per sensibilizzare i vostri dipendenti riguardo le grandi potenzialità di un approccio di questo tipo? In particolare dovete convincere altri che si può produrre a piccoli lotti riducendo drasticamente i tempi di setup? Ecco a voi una guida pratica per introdurre i concetti base, le tecniche e i vantaggi del metodo SMED (Single Minute Exchange of Die). L'approccio organizzativo SMED è in grado di accrescere notevolmente la competitività della vostra azienda rendendo più flessibile il processo produttivo. Il management definisce i principi guida del sistema produttivo adottato, ma sono gli operatori ad avere un ruolo fondamentale nella realizzazione effettiva dello stesso. Come tutti i libri della collana """"Guide pratiche per l'azienda Lean"""" anche questo si avvale di un linguaggio semplice e accessibile per presentare concetti e strumenti. I contenuti del libro sono stati specificamente strutturati per essere letti e discussi in brevi riunioni di gruppo. All'interno del libro troverete numerose illustrazioni ed esempi che spiegano i concetti base dello SMED. Il testo offrirà al vostro gruppo di lavoro spunti di discussione riguardo: una diversa visione del concetto di """"lotto economico""""; una diversa visione dei tempi necessari ad effettuare un cambio di produzione; un metodo strutturato per ridurre drasticamente i tempi di cambio produzione; una identificazione dei vantaggi derivanti..."" -
Leadership e visione creativa. Come creare un mondo al quale le persone desiderino appartenere
Quasi tutti, in qualche momento, abbiamo provato il desiderio di ""cambiare il mondo"""" o di """"renderlo più vivibile"""". Di solito un desiderio come questo scaturisce da un sogno in cui vediamo come potremmo migliorare e arricchire la nostra vita e queste visioni del futuro spesso guidano il nostro operare quotidiano, fornendoci la motivazione e lo slancio per tentare un cambiamento. Le visioni che vengono condivise da più persone costituiscono poi la base per un lavoro di gruppo efficace ed efficiente; quelle che arrivano a essere condivise dai grandi numeri diventano il fondamento delle organizzazioni e delle culture e, in ultima analisi, del progresso civile. Per sviluppare e chiarire a noi stessi i nostri sogni e le nostre idee, per condividerle e ottenere l'impegno degli altri a realizzarli, per tradurli concretamente e raggiungere le nostre più alte aspirazioni occorrono però strumenti e abilità adeguati. Imparare ad auto-osservarsi e scoprirsi esattamente, imparare a sfruttare le proprie naturali capacità di leadership, di comunicazione e interazione attraverso l'identificazione della nostra visione e della nostra missione: sono questi alcuni dei cardini su cui fa leva il metodo di Dilts per """"creare un mondo al quale le persone desiderino appartenere""""."" -
Employability per persone e imprese. Percorsi di outplacement
Una lettura, quella proposta da Tiziano Treu, capace di scardinare i pregiudizi nei confronti di una delle forme più moderne di politica attiva: l'outplacement. Uno strumento che viene utilizzato in misura ancora limitata in Italia ma con successo in molti Paesi a noi vicini: e sono proprio le esperienze europee, riassunte nel libro, a dimostrare che se le procedure di licenziamento sono accompagnate da programmi di ricollocamento costruiti intorno alle esigenze di ogni singolo lavoratore (aggiornamenti formativi, consulenza nella ricerca di impieghi alternativi) e gestiti da soggetti accreditati, pubblici o privati, il periodo di disoccupazione si riduce drasticamente. L'Italia sconta una sorta di deficit culturale che imprigiona le scelte in materia lavorativa in una logica di difesa passiva del posto di lavoro, a scapito dello sviluppo dell'employability. si crea così un circolo vizioso che conduce all'irrigidimento del mercato del lavoro, chiuso a qualsiasi tipo di evoluzione. È invece necessario sposare un sistema di politiche attive del lavoro che da un lato sgravino lo Stato da una funzione assistenzialista, costosa e inefficace, e dall'altro creino opportunità concrete di reinserimento. Introduzione di Srefano Colli-Lanzi. -
Giovani al lavoro. Proposte semplici per un problema complesso
"Quando mai nel corso della storia si è assistito al fenomeno di vecchi sempre più impegnad nel lavoro e giovani disoccupati?"""" Tutto ciò è un controsenso. Reagire alla crisi e creare occupazione non è un'utopia ma rischia di diventare un ritornello vuoto di contenuti: gli autori, al contrario, presentano soluzioni possibili, proposte credibili e ragionevolmente realizzabili, a costo zero per lo Stato, a favore dell'occupazione giovanile. A patto che i giovani siano i primi a volersi mettere in gioco e a impegnarsi in prima persona per mettere a frutto le proprie capacità, con la consapevolezza che spirito d'iniziativa e atteggiamento proattivo sono le condizioni indispensabili affinché si aprano orizzonti di possibilità concrete. Certamente il problema della disoccupazione esiste e non va sottovalutato nella sua gravità e rispetto a situazioni di stallo ormai consolidate; dal cuneo contributivo e fiscale che incentiva il lavoro sommerso alla storica, italiana rigidità su politiche mirate alla protezione e difesa del posto di lavoro, più che alla creazione e allo sviluppo di nuove realtà lavorative. Uscire dall'impasse è indispensabile e possibile, a partire da considerazioni di """"puro buon senso"""" e da indicazioni di portata concreta. Prefazione di Pietro Ichino" -
Generazioni in azienda. Se gioventù sapesse, se vecchiaia potesse
Tra i differenti elementi che il diversity management dovrà presidiare nel futuro quello delle generazioni sarà sicuramente uno dei prioritari. Da un lato, con l'aumento dell'aspettativa di vita si sposta progressivamente l'età del pensionamento, dall'altro i giovani - la generazione y - che entrano nei contesti organizzativi sono portatori di valori, aspettative, linguaggi completamente discordanti da quelli delle generazioni precedenti: una situazione nuova che deve essere affrontata sia a livello di progettazione di nuove modalità di gestione del personale; sia nella rivisitazione profonda degli stereotipi di età che spesso escludono persone competenti solo in virtù degli anni che dimostrano. La ricerca che viene proposta, progettata e condotta da Wise Growth, società di consulenza specializzata nei temi della diversità, utilizza lo schema interpretativo delle generazioni, evidenziando, rispetto all'arco temporale di ciascun periodo considerato, i riferimenti culturali, la storia economica, gli eventuali disagi di appartenenza e i comportamenti organizzativi che ne derivano. Il tema centrale riguarda il modo di intendere il lavoro nelle diverse generazioni e, di conseguenza, la qualità dello scambio tra persone e organizzazione. Una base sulla quale riflettere per ogni elemento di diversità e per cogliere i cambiamenti, spesso molto veloci, che caratterizzano l'attuale contesto sociale ed organizzativo. -
Le key enabling technologies. Un'occasione per la competitività del sistema industriale italiano
AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale), da sempre impegnata a sostenere nelle sedi istituzionali il ruolo strategico della ricerca industriale, intende con questo volume valorizzare un approccio estremamente innovativo alla crescita tecnologica, contenuto nel programma dell'Unione Europea HORIZON 2020. Nello specifico, anche attraverso le testimonianze di alcuni dei prestigiosi Soci AIRI qui raccolte (Pirelli Tyre, Mapei, Biochemtex, Centro Ricerche Fiat, STMicroelectronics, Ericsson Telecomunicazioni, Bracco Imaging, Parco Scientifico Tecnologico di Kilómetro Rosso, CNR, ENEA, ASI) , viene indagato a fondo il nuovo paradigma delle KET (Key Enabling Technologies), considerate fondamentali a livello europeo per perseguire obiettivi di crescita globali in specifici settori dell'industria manifatturiera e dei servizi avanzati, che ancora oggi sono caratterizzati in Italia da una significativa densità tecnologica. Il volume si propone dunque di raggiungere i diversi attori coinvolti nel processo, fornendo un contributo chiaro ed esaustivo e facendosi latore di un messaggio vigoroso: senza significativi investimenti nella ricerca il Paese muore. Prefazione di Renato Ugo e Alberto Quadrio Curzio. Postfazione di Paolo Messa. Conclusioni di Antonio Tajani. -
La zona degli asteroidi. L'università e la città. Due mondi paralleli
Sarà la sua origine di fenomeno pressoché nomade, sarà lo stile di vita che essa impone, sta di fatto che l'università appare spesso come un corpo estraneo nel tessuto urbano: la zona degli asteroidi. Forse perché il suo scopo è quello di poter illuminare la realtà non ""da fuori"""" bensì """"da dentro"""". Qui le schiume del sapere che anche i mezzi d'informazione riversano sulla popolazione col loro tasso di approssimazione e di errore (dati erronei, citazioni sbagliate, le ondate melmose cariche di relitti, di rifiuti, di scarti) di cui la cultura urbana non si può liberare, tutto questo s'interrompe. La maggior parte delle storie qui raccolte, alcune davvero esilaranti, ruotano intorno alla diversità e capacità dei luoghi universitari di produrre e alimentare un'antropologia a parte. Persone che ci vivono o potrebbero viverci dentro o durante, o a vita, perché in quel tempo si concentrano i ricordi più belli, le amicizie più durature, l'armi, gli amori. Un po' come le loro facciate che promettono ordine e disciplina, ma che poi si disperdono in un labirinto di cunicoli e nascondigli. Ma l'università non era nata per il motivo opposto, per ricondurre le nostre menti erranti allo splendore e alla semplicità del Vero? Prefazione di Mauro Magatti."" -
Fili d'erba, fili di ripresa. XVIII rapporto sull'economia globale e l'Italia
La crisi ha lasciato cicatrici visibili in tutto il globo: gli Stati Uniti vivono una ripresa debole, che non crea sufficienti posti di lavoro; in Cina e nei paesi emergenti la crescita rallenta; nel Medio Oriente e sulla sponda sud del Mediterraneo le primavere si spengono in estati violente; l'Europa appare ripiegata su se stessa. La cooperazione internazionale - economica, finanziaria, politica - si inceppa. Questo XVIII Rapporto propone una lettura interdisciplinare delle trasformazioni in corso. Osserva il mutamento dei modelli sociali, culturali e di consumo; le trasformazioni dei mercati e delle grandi imprese; le tendenze demografiche; la rivoluzione energetica, conseguenza del diffondersi del fracking, con l'estrazione di combustibili fossili dalle rocce. Mentre il Novecento sprofonda nel passato, e il pianeta si affaccia a un futuro dai contorni imprevisti, l'Italia pare attardarsi in un'ansa della storia, a rischio, prima ancora che di declino economico, di ritardo culturale e civile. I fili d'erba del titolo - i fili di una ripresa possibile - stanno in primo luogo nella capacità di competere sui mercati internazionali dimostrata da una parte delle imprese italiane. Non potranno però crescere se il terreno al quale si aggrappano non verrà dissodato, rivoltato, irrigato. A rischio non sono solo i fili d'erba, sono le radici. Contributi di Giovanni B. Andornino, Giorgio Arfaras, Anna Caffarena, Giuseppina De Santis, Anna Lo Prete, Paolo Migliavacca, Anna Paola Quaglia...