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Salute e sicurezza. Appunti sulla recente normativa
Nel momento in cui si sia chiamati ad aggiornarsi o istruirsi in merito al tema della sicurezza sul lavoro la reazione più diffusa e istintiva, è di svogliata rassegnazione. In realtà, le aziende sono tenute al rispetto e all'applicazione delle leggi in materia. La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro rappresenta un'assoluta priorità per il nostro Paese. Con l'approvazione definitiva, nel luglio 2009, del decreto correttivo al Testo unico n. 81/2008, l'Italia ha completato il disegno di riforma iniziato nel 2007, che le consente di essere equiparata agli standard normativi internazionali ed europei"". Non è comunque semplice addentrarsi nei cavilli burocratici della normativa, né interpretare correttamente le disposizioni del legislatore. Questo studio aiuta a chiarire i ruoli dei soggetti coinvolti, dal datore di lavoro, al medico competente, sino al dipendente; illustra le caratteristiche e le applicazioni dei dispositivi di protezione individuale e collettiva e descrive, nel dettaglio, i rischi che anche un semplice ambiente di lavoro può comportare."" -
Ho visto più lontano. Viaggio-inchiesta tra le eccellenze della ricerca e del made in Italy
Attraverso interviste a prestigiosi scienziati, accademici, uomini di cultura e imprenditori italiani (da Edoardo Boncinelli a Piergiorgio Odifreddi, da Giovanni Bignami ad Alberto Mantovani, da Philippe Daverio a Giulio Giorello, da Catia Bastioli a Mauro Moretti, da Francesco Biliari a Marco Fortis, e numerosi altri), leader in diversi ambiti disciplinari e di ricerca, l'autore compie un viaggio suggestivo all'interno delle eccellenze del sapere del nostro Paese, con l'obiettivo di individuare le linee innovative e i trend più significativi che possano sostenere il nostro sviluppo economico, culturale, politico. Tale esplorazione è sostenuta da un unico, inusuale filo rosso, ovvero un approccio multidisciplinare e non settoriale. Dialogando con genetisti e matematici, filosofi della scienza ed economisti, imprenditori, astrofisici e critici d'arte, si viene delineando un quadro ricco e sfaccettato, reso unitario dal riconoscimento di metodi, obiettivi, visioni condivise su cui elaborare una strategia politico-economica a sostegno della crescita e della Ricerca. -
Rivoluzione digitale e disordine politico
Da un quarto di secolo uno straordinario vento di innovazione sta trasformando in tutto il mondo la vita di miliardi di persone. Lo alimentano due processi epocali diversi, eppure legati da affinità e influenze reciproche: uno è la rivoluzione digitale che sovverte economia e società; l'altro è il crollo dell'ordine politico che dalla fine della seconda guerra mondiale dava stabilità alle relazioni internazionali. A prima vista poco o nulla li unisce: uno attiene allo sviluppo della tecnologia, l'altro alle complicate vicissitudini della politica. Tuttavia li lega una stretta dipendenza: il disordine politico di oggi deriva da premesse maturate negli ultimi vent'anni proprio grazie alle innovazioni della tecnologia: l'estensione dei mercati su scala mondiale, il potenziamento delle capacità organizzative, il cambio radicale dell'interazione sociale. In questo libro l'autore esamina per quali vie, in Occidente, un grande progresso tecnico si è tramutato in una drammatica crisi della politica. Prefazione di Giulio Sapelli. -
Le metropoli e l'acqua. Strategie urbane di adattamento al cambiamento climatico
Come gestire l’intensificarsi dei fenomeni meteorologici estremi? Come governare l’acqua piovana per prevenire allagamenti ed evitare che congestioni le reti fognarie e i depuratori? Più in generale, come garantire che la pianificazione urbanistica tenga conto degli aspetti legati alla gestione sostenibile dell’acqua?rnIl libro offre una panoramica delle migliori strategie urbane di adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare per quanto riguarda la gestione delle acque piovane. Lo studio raccoglie quanto di meglio i nostri concittadini europei stanno facendo per affrontare il tema delle alluvioni urbane e ciò che ne viene fuori, di là dalle soluzioni tecnologiche e architettoniche, è che in tutti i casi servono una pianificazione e una strategia ampia, capace di fare suonare all’unisono soggetti diversi, pubblici e privati che siano. -
Ostinazione civile. Idee e storie di una rigenerazione civica
La sfiducia nei confronti della capacità della politica di ascoltare, affrontare e risolvere i problemi dei nostri tempi si ripresenta periodicamente, confondendosi di volta in volta con la sfiducia verso i partiti o verso i politici (la casta!). Come conseguenza naturale appare il moto del disimpegno qualunquistico, ma è uno sfociare evitabile ed evitato in una moltitudine di casi. Per alcuni, infatti, la sfiducia individuale o collettiva diviene ragione di ancora più urgente premura, di solerzia nei confronti della comunità. Parliamo in questo caso di ostinazione civile, comportamento che può essere svelato da azioni e comportamenti, ma anche da semplici parole chiave. Ecco, quindi, una sorta di glossario dell'impegno civico, che sfugge alle teorie e alle analisi del ""civismo"""" per calarsi nella concretezza della rigenerazione possibile della politica. Per le nuove, affascinanti sfide che attendono le nostre città."" -
La Santa Sede e lo sterminio degli armeni nell'Impero Ottomano
Della tragedia che ha decimato gli armeni nell'Impero Ottomano durante la Grande Guerra molto è stato scritto; ma diversi aspetti restano ancora in ombra, come il ruolo svolto dalla Santa Sede. Le carte dell'Archivio Segreto Vaticano e di quello storico della Segreteria di Stato, qui selezionate, non offrono solo l'ennesima testimonianza della strage, ma rivelano, con i tre appelli di Benedetto XV al Sultano, le lettere del Segretario di Stato Gasparri, i rapporti del delegato apostolico a Costantinopoli Dolci e quelli inviati dai Nunzi, tra cui Eugenio Pacelli, futuro Pio XII, l'incessante opera della Chiesa a favore degli armeni e dei cristiani, presi allora nel vortice di una tremenda persecuzione a cui il mondo dapprima ha voltato le spalle, per poi dimenticarla per lungo tempo. Prefazione di Antonia Arslan -
Cleptocrazia. Il «meccanismo unico» della corruzione tra economia e politica
La corruzione è endemica e universale, funzionale al mantenimento del sistema e, proprio per questo, ineliminabile, inestirpabile. Semplicemente, quando da fisiologica si tramuta in patologica, scoppiano gli scandali, fa notizia. Questa la tesi di fondo del libro, ampiamente e rigorosamente argomentata. La ripubblicazione di un testo come ""Cleptocrazia"""", uscito per la prima volta nel 1994, rappresenta uno stimolante spunto di riflessione, incredibilmente attuale, sul tema. Certo, oggi la corruzione ha cambiato volto nel confuso scenario politico che abbiamo di fronte. Si sono disgregati i partiti, le grandi imprese non ci sono più, cambiano i rapporti di forza, si inverte la dinamica tra concussi e concussori. Tuttavia, vent'anni dopo Tangentopoli, i media continuano a essere sommersi dalle notizie di scandali finanziari, economici, politici, che sfociano persino in rivelazioni sulla collusione dei dirigenti pubblici con la criminalità organizzata. È davvero tramontata un'epoca?"" -
Goodbye province. Miti e retorica dell'abolizione in 100 luoghi comuni
Le province sono inutili e sprecone, un'invenzione della casta per distribuire poltrone. Alzi la mano chi non le vorrebbe abolire. Ma è tutto vero quello che ci raccontano? Il mito delle province si alimenta (anche) di tanta retorica e leggende metropolitane. Dalle origini ai giorni nostri, i 100 luoghi comuni che di titolo in titolo, slogan dopo slogan, hanno trasformato le province nel pericolo pubblico numero uno. Il libro che svela i perché di un fenomeno politico e mediatico. -
Visioni metropolitane
Il volume è un'interrogazione sul senso da attribuire al termine visione quando si tratti di visioni metropolitane e a dirne sono linguaggi come il cinema, l'architettura, l'arte, i nuovi media. Di tale interrogazione i saggi che lo compongono, pur nella differenza delle intenzioni e dei percorsi, danno testimonianza. Ciascuno di essi, infatti, è un modo di mettere a punto strategie teoriche che, nel dare conto del consumarsi di gesti finora sicuri e consolidati, pensino l'uno multiplo di visione-visioni. -
Non sparate sull'umanista. La sfida della valutazione
La valutazione della ricerca nelle cosiddette ""scienze dure"""" ha finito per promuovere, negli anni, strumenti """"quantitativi"""" (pur spesso discussi e certo discutibili). Questi sistemi, con evidenza, """"non funzionano"""" per i saperi umanistici, che lavorano per lo più nelle lingue nazionali e in gran parte concretizzano i risultati della ricerca in monografie che sfuggono ai database bibliometrici. D'altra parte, la valutazione riveste un impatto sociale sempre più rilevante all'interno di una crisi, non solo economico-finanziaria ma anche culturale, di cui ogni giorno sono visibili effetti ed esiti. I punti di vista degli autori non sono coincidenti, quasi a rappresentare la molteplicità delle posizioni che si sono riscontrate tra gli umanisti negli ultimi anni. Differenze che rappresentano tuttavia non una debolezza ma una ricchezza, o almeno un'opportunità, segnalando come gli umanisti possano portare un contributo decisivo, a fronte di una crisi aperta, non solo alla definizione epistemologica della ricerca e della sua valutazione, ma al significato che essa riveste nell'università e nella cultura nel suo complesso. II discorso sulla valutazione diviene quindi lo sforzo per far riflettere sulla funzione dell'università, della diversità dei saperi, che richiedono modi diversi per essere compresi, tramandati, interpretati: è una riflessione su come la """"qualità"""", attraverso il faticoso percorso di una sua definizione, possa diventare un elemento di essenziale significato sociale, politico, culturale."" -
Guida teorico-pratica per i dirigenti delle scuole. Cosa, come e perché. Fonti normative. Modelli comportamentali. Suggerimenti operativi
Il libro affronta, con taglio originale, la complessa tematica della direzione delle istituzioni scolastiche autonome. La professionalità del dirigente della scuola è analizzata sotto il duplice profilo di regista dell'offerta formativa e di responsabile della gestione, con particolare attenzione sia alle sinergie esistenti tra le due prospettive sia agli aspetti motivazionali. Il testo è finalizzato all'acquisizione di un metodo di lavoro rigoroso e flessibile, fondato tanto sulla puntuale conoscenza dei princìpi di base dell'ordinamento e delle fonti del diritto scolastico quanto sulle loro corrette modalità di interpretazione. Aggiornato con i più recenti riferimenti normativi e giurisprudenziali, è un testo di facile consultazione sia per il dirigente in servizio, alle prese con le più svariate questioni applicative di ordine quotidiano, che per il docente intenzionato a crearsi una solida preparazione in vista della partecipazione al concorso per dirigente scolastico. -
Presunti colpevoli. Dalle statistiche alla cartella clinica: indagine sugli errori in sanità
Conoscere e comprendere il rischio in sanità è l'obiettivo di questo libro. L'indagine riguarda in primo luogo le statistiche sugli eventi avversi: dati prodotti da organizzazioni con finalità e obiettivi diversi - l'ANIA, il Tribunale per i diritti del Malato e il Ministero della Salute - che alimentano la ""guerra dei numeri"""" inscenata dai media per alimentare immagini di mala-sanità. Il secondo oggetto esaminato al microscopio è la cartella clinica, che racchiude la storia clinica del paziente e che nel suo viaggio tra diversi contesti organizzativi - come pure nelle pratiche di compilazione dei referti prodotti e inseriti al suo interno - veicola errori e contiene talvolta la prova principe dell'errore medico. E lo stesso rischio può nascondersi nella scheda di soccorso, usata nelle cure di emergenza, e nella checklist delle sale operatorie. La scelta del metodo etnografico ha permesso di indagare negli interstizi organizzativi e dare una lettura che va oltre lo stereotipo della ricerca del colpevole. Il volume è pensato per i professionisti della sanità, per gli studiosi di scienze sociali e per gli attori di un network esteso (dagli avvocati alle imprese assicuratrici) che cerca di gestire i rischi, ma che non sempre riesce a sviluppare le pratiche e le azioni necessarie per migliorare sia la sicurezza di professionisti e pazienti sia l'immagine della sanità italiana."" -
Responsabilità e comunità umana. Ricerche etiche
"Questo volume raccoglie le ricerche, che ho condotte con prospettiva unitaria, anche se in occasioni diverse, intorno ai problemi della responsabilità e della comunità umana. Il nesso tra i due problemi è assai stretto. La responsabilità è sempre e soltanto individuale, ma il suo orizzonte operativo è sempre e soltanto la relazione sociale. Reciprocamente, la relazione sociale è concreta e positiva solo come limite di possibilità delle responsabilità individuali. L'appello alla responsabilità conta tra le esigenze più urgenti della età contemporanea ed emerge fondamentalmente a tre distinti livelli: metafisico, scientifico e politico."""" (l'autore). Premessa di Giuseppe Cantillo." -
Cosciente-mente
Le scelte comportamentali che l'uomo compie per raggiungere i suoi fini influenzano e cambiano non solo la realtà esterna, ma la sua stessa visione del mondo. Ultima opera dello psicanalista e psichiatra fondatore della Società Gruppoanalitica Italiana, il volume raggruppa riflessioni relative al rapporto ""io/mondo"""": un'approfondita analisi sulla coscienza, condotta a partire dalla diretta esperienza dell'autore nella sua pratica di psicoterapeuta."" -
Oltre la crisi. Cambiamenti possibili nei servizi sociosanitari
I Servizi sociali e sanitari da troppi anni sembrano affannati da varie crisi collegate a riduzioni di finanziamenti e di organici, delegittimazioni e sottili contrapposizioni ideologiche, nostalgie di un welfare mai raggiunto, incitamenti verso riorganizzazioni di cui non si vede il senso. A chi sta dalla parte dei Servizi, a chi pensa che i Servizi possano contribuire alla qualità della vita di singoli e famiglie, tocca raccogliere idee, motivazioni, cooperazioni per andare oltre: prendere distanza da strade troppo note, ascoltare segnali deboli, esplorare nuove ipotesi di collocazione nei territori, di svolgimento del lavoro, di esercizio della professione, di funzionamento delle organizzazioni. Il libro tratta delle potenzialità e delle difficoltà entro cui vanno affrontati i cambiamenti possibili. Non espone prescrizioni. Non raccomanda speranze. Non alimenta denunce e non sostiene indignazioni. Cerca di offrire sguardi perspicaci e indicazioni provvisoriamente assumibili. È rivolto a operatori dei Servizi pubblici e privati, a responsabili e dirigenti, ad amministratori, consulenti, formatori e supervisori, a tutti coloro che sono interessati a impegnarsi per affrontare insieme problemi che nei micro contesti territoriali condizionano la nostra vita. -
Un disperato bisogno di crescere. 19º rapporto sull'economia globale e l'Italia
Mai come nel 2014 le nostre certezze consolidate hanno vacillato. L'Ucraina ha riportato lo spettro della guerra in Europa, il ""Califfato"""" l'ha esteso nel Medio Oriente. Gli Stati Uniti potrebbero esportare idrocarburi in concorrenza con Russia e Arabia Saudita. Ovunque la crescita rallenta, ben al di là delle previsioni iniziali, e il prodotto interno lordo italiano mette a segno un'altra variazione negativa. Un clima meno amichevole del passato percorre l'economia globale, mentre gli ostacoli al libero commercio continuano ad aumentare. Nel frattempo, la spinta dell'innovazione trasforma i modi di produrre e di consumare. Cambia anche la struttura sociale: la classe media si espande in Oriente ma è in trincea in Occidente, dove il """"precariato"""" potrebbe avere una funzione fortemente destabilizzante. In questo clima, Europa e Italia cercano di muovere passi incerti di rinnovamento. Per l'Europa diventa urgente operare scelte fondamentali in campo energetico, per l'Italia il motore delle esportazioni non basta più, occorre far salire la domanda interna e in particolare superare la crisi dell'edilizia. Il XIX Rapporto propone al lettore un quadro ragionato di questi sviluppi e questi problemi, intrecciando tra loro i risultati di studi condotti da esperti di varie discipline: un contributo all'analisi delle cause di una crisi che è ancora tra noi, e anche alla ricerca di una crescita che continua a sfuggirci di mano."" -
Itinerari della giustizia. Appunti per una antropologia giuridica
Come e quanto influiscono i profondi cambiamenti di parole come coscienza, natura, libertà sul senso della Giustizia e sullo stesso concetto di diritto? La ragione moderna, con le sue radici di autonomia assoluta, di fronte alla giustizia come profondo bisogno dell'uomo ci ha consegnato degli strumenti o ci ha lasciati soli? Da quell'irreversibile incontro tra mondo classico, religiosità ebraica e cristianesimo si è sviluppata una parabola che va dal riferimento a un ordine trascendente alla nascita del diritto ""soggettivo"""", come lo si intenderà poi nella modernità. In questo libro si intravede l'affresco dell'itinerario storico e culturale della giustizia interrogando e mettendo a confronto autori moderni e contemporanei, da Ricoeur a Hulsman, da Habermas a Benedetto XVI, da Natalino Irti a don Giussani, da Villey a Glendon, gettando luce sulla storia della coscienza dell'uomo moderno e su quanto egli abbia concorso a disegnare il labirinto nel quale sembra essere bloccato. E con esso il diritto. Appunti per un'antropologia giuridica, nati dal non voler rinunciare, da parte dell'autore, all'appassionato e duro confronto tra la propria esperienza di uomo e la viva materia della giustizia, delle sue regole sino all'esecuzione della pena. Prefazione di Eugenio Borgna. Introduzione di Lorenza Violini."" -
Saggi scelti
I testi apparsi, nel corso di più di 30 anni, in riviste, libri e atti di convegni - da tempo introvabili e, in alcuni casi, tuttora inediti costituiscono la base della formazione di generazioni di allievi di Luigi (Gino) Pagliarani e della scuola di psi-cosocioanalisi di Ariele. Ne emerge un quadro articolato e coerente del contributo che Pagliarani ha dato allo sviluppo del pensiero e della prassi psicoanalitica e - in una visione più ampia - alla comprensione delle dinamiche di crescita e autorealizzazione dell'individuo che, lungo tutta la propria vita, si confronta con la ""sfida della bellezza"""", sia nelle relazioni di coppia e di gruppo che nell'esperienza organizzativa e della polis."" -
Bisogna salvare gli armeni. Discorsi alla camera dei deputati francese in difesa degli armeni
"Davanti a tutto quel sangue versato, davanti a quegli orrori, davanti a quella ferocia, davanti a quella violazione della parola data da parte della Francia e dei diritti umani, neppure un grido è uscito dalle vostre bocche, neppure una parola è uscita dalle vostre coscienze, e voi avete assistito, muti e quindi complici, al completo sterminio"""": con questo atto d'accusa il deputato socialista Jaurès si rivolge al parlamento francese nel 1897. È il suo terzo intervento in difesa degli armeni perseguitati dall'impero ottomano e abbandonati dalle grandi potenze. Egli, come sottolinea Fontana nella sua introduzione, """"con la solennità del suo discorso e con la volontà di spezzare le complicità francesi, dimostra che la politica non ha frontiere e che la morale democratica impone la lotta contro la tirannide ovunque essa sia""""." -
Se la Merkel è Carlo V. Perché l'Italia può sfasciarsi. Come cinquecento anni fa
Pagliacci e forcaioli, innovatori che non innovano nulla, élite senza patriottismo, un popolo senza speranza, vecchie cariatidi in pista da decine di anni e nuove speranze con poca cultura, tecnici stimati solo all'estero, medicine inutili somministrate agli italiani solo per rabbonire l'Europa... Sono alcuni dei temi trattati da Lodovico Festa e Giulio Sapelli in questo dialogo paradossale, ma niente affatto gratuito, il cui filo conduttore è quanto l'Italia di ieri, quella dei Medici e dei papi rinascimentali, assomigli a quella di oggi, da Tangentopoli a Renzi. Sicuramente è una forzatura estrema comparare il Moro a Cuccia, Giulio II a Napolitano o Carlo V alla Merkel, ma lo è un po' meno commentare i continui sacchi di Roma e l'accettazione passiva del dominio straniero. Per gli autori, la realtà attuale è così disgregata che il paradosso diventa strumento per guardare più a fondo la situazione italiana: a quanto da lontano vengano questioni e tendenze essenziali per la nostra società, e quanto siano ancora valide le riflessioni (contrapposte) di grandi intellettuali come Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini. L'interrogativo finale riguarda tutti: oggi, in Italia, si può sperare in un nuovo Principe (cioè un Nuovo Stato) o si deve, invece, accettare l'opinione antica quanto corrente del: ""Franza o Spagna purché se magna""""?""