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I racconti del loto. Otto storie sulla felicità
C'è un desiderio che esiste da sempre in fondo al cuore di ogni essere umano, quello della felicità. Le storie di questo libro si ispirano ad alcune tra le più belle parabole della tradizione buddhista giunte fino a noi, narrate nei secoli per esprimere l'inestimabile valore della vita attraverso esempi di lealtà e amicizia, di compassione e lotta interiore, di gratitudine e saggezza. Gli otto ""Racconti del Loto"""" compongono il tessuto di un'avventura appassionante, cui sono invitati lettrici e lettori d'ogni età. Lungo il cammino incontreremo una donna che saprà indicarci l'essenza dello spirito dell'offerta, illuminando con la sua purezza un'intera città; con gli amici Arun e Amrit impareremo ad andare oltre le apparenze, per scoprire l'infinito potenziale della vita, anche quando è invisibile, proprio come un gioiello cucito di nascosto nella falda di un mantello. E ancora, Li Kuang, il leggendario Generale Tigre di Pietra, mostrerà il potere della determinazione, poiché il seme della vittoria e della sconfitta risiede solo nel nostro cuore. Uno spazio speciale è dedicato anche a due fiabe contemporanee ispirate alla tradizione buddhista: una storia di gioia e saggezza, di trasformazione e libertà vista con gli occhi delle amiche Viola e Giulia, e la coraggiosa impresa con cui il giovane Omar trova la radice della fortuna e del valore: """"Se accendi una lanterna per un altro, la sua luce illuminerà anche il tuo cammino"""". Che il nostro viaggio alla ricerca della felicità abbia inizio!"" -
Anna Politkovskaja. Reporter per amore
Anna Politkovskaja è una giornalista russa uccisa, a quarantotto anni, nel 2006 a Mosca. Con i suoi capelli grigi e gli occhialini in metallo, è diventata un’icona della libertà di espressione. Nella sua vita ha raccontato molte storie, ma nessuno aveva ancora raccontato la sua. Ora, eccola.rnQuella di Anna è, prima di tutto, una storia d’amore. A diciotto anni incontra Sasha, che diventerà un giornalista di successo. È un caso se il loro matrimonio entra in crisi quando lei diventa più famosa di lui? Ma è anche una storia d’avventura: quaranta volte in Cecenia, da clandestina, soffrendo la fame, la sete e il freddo. Rischiando la vita. Facendo gli incontri più vari. Per non parlare dei contorni gialli: chi l’ha uccisa quindici anni fa? E perché? Possibile che dietro ci siano davvero Vladimir Putin, presidente della Russia, o Ramzan Kadyrov, capo della Cecenia? Una vita da romanzo, ricostruita grazie alle parole di Anna. E ai racconti di chi l’ha conosciuta, amata, raccontata. Un libro scorrevole e documentato, che può ispirare le donne che ambiscono a ruoli da protagoniste. I reporter che hanno come unico faro quello della verità. E i giovani, che cercano un modello a cui ispirarsi. A intrecciarsi con la cronaca una storia d’amore, fra realtà e finzione, ambientata a Mantova nel 2005, per Festivaletteratura, l’unico evento italiano di Anna.Con contributi di: Nadezda Azhgikhina, giornalista e attivista russa; Denis Bilunov, giornalista russo; Massimo Bubola, cantautore e poeta; Riccardo Cavallero, editore Sem; Antonio Cipriani, giornalista e scrittore; Lella Costa, attrice e scrittrice; Anna Del Freo, giornalista; Igort, fumettista e molto altro; Tanya Lokshina, giornalista e scrittrice russa; Pierfrancesco Majorino, parlamentare europeo e scrittore; Marilù Mastrogiovanni, Unesco, World press freedom prize “Guillermo Cano”, presidente della giuria; Nicola Nobili, interprete e traduttore, a fianco di Anna a Mantova nel 2005; Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia; Stella Pende, giornalista; Ottavia Piccolo, attrice, interprete di Anna; Andrea Riscassi, giornalista, fondatore di Annaviva; Roberto Saviano, giornalista e scrittore; Marco Taradash, politico e giornalista; Giulio Valentini, attore e autore dello spettacolo “Sulla verticale del potere”; Anna Zafesova, giornalista russa. -
Sylvia Plath. Le api sono tutte donne
Un grandissimo talento, una favolosa bellezza, un’intelligenza acuta e sensibile.Nata a Boston nel 1932, Sylvia Plath mostra segni della sua eccezionalità fin da bambina e sembra destinata a una vita di soddisfazioni e successi. Pubblica la prima poesia a dieci anni, a diciotto vince una borsa di studio per il più prestigioso college femminile della East Coast americana, a ventitré va a terminare gli studi a Cambridge grazie a una borsa Fulbright. Qui incontra l’uomo della sua vita, Ted Hughes, giovane poeta dal brillante futuro, di cui si innamora perdutamente e che sposa. Belli e talentuosi, vivono tra le due coste dell’Atlantico, dedicandosi pienamente alla loro poesia e ai due figli.rnUna favola perfetta? All’alba dell’11 febbraio 1963, a trent’anni, Sylvia Plath si toglie la vita. Dietro di sé lascia incredibili poesie e un triste interrogativo su questa drammatica scelta. Attraverso la sua voce, ascoltiamo la storia di una delle più grandi poetesse del Novecento, la dolorosa lotta tra le sue luci e le sue ombre, l’ascesa e la caduta. La divina fragilità di un’anima. -
Non si muore in un giorno di festa
Jonathan, chiamato da tutti Jonni, è un educatore che vive una profonda crisi personale e lavora presso una grande cooperativa sociale affiliata all’Opera religiosa di Santa Giustina, guidata da un vescovo potente e ambizioso. Dopo un evento traumatico, l’uomo viene retrocesso in una fantomatica squadra traslochi, che ha il compito di svuotare le case lasciate in eredità dagli anziani ospitati all’interno dell’Opera. Qui incontra dei personaggi davvero bizzarri, ma soprattutto conosce Berto, ex tossicomane con cui stringerà amicizia, e Fanti, uomo senza scrupoli, caposquadra e nipote del vescovo. Durante uno sgombero la squadra ritrova alcuni diari appartenuti a una donna: Sofia. Quelle pagine celano un terribile segreto che il vescovo, con l’aiuto del malvagio nipote, farà di tutto per nascondere. Spetterà allora a Jonni e Berto salvare i diari e, con essi, la memoria di Sofia, donna di origine ebraica la cui vita è stata segnata per sempre dalla guerra e da un evento drammatico perpetrato dall’odio fascista. -
Bisognerebbe avvisarli
Quando ogni ricordo sembra svanito nel nulla, un album di fotografie riesce a riavvicinare una madre e una figlia, permettendo a entrambe di ripercorrere la propria vita. Oltre a recuperare il rapporto con la madre, la giovane donna cerca anche di ricucire il suo matrimonio con un brillante medico, a cui ha interamente affidato la sua felicità, superando il dolore mai elaborato di non aver avuto figli. L’anziana signora deve invece fare i conti con un segreto ingombrante sulla sua vita coniugale: tenerselo dentro le è costato una fatica tale da desiderare di cancellare tutto. Attraverso il colore e la passione per il disegno, che hanno caratterizzato la loro relazione, le due donne troveranno un ponte su cui far passare sentimenti ed emozioni, man mano che la mediazione della parola si affievolisce. Ad accompagnarle, però, c'è anche un’altra figura, che si insinua con insistenza nei pensieri della madre, e anche della figlia, un animaletto in tutto simile ai peluches dei più piccoli, che diventa simbolo dell’energia vitale necessaria ad affrontare anche le sfide più dure. -
In trappola. Ferragosto in giallo sul lago d'Orta
In un abile gioco di richiami, la nuova storia di Erica Gibogini si svolge nella stessa giornata di Picnic al lago – il Ferragosto del 2019 – quando Massimo e Cristina, giungendo la mattina sul lago, incrociano con la loro auto il suv su cui viaggia Marco.È una caldissima mattina di agosto e lungo la scarpata del Mottarone, sul versante prospiciente il lago d’Orta, viene ritrovato il cadavere di un uomo precipitato con il parapendio. Il commissario Verano, chiamato sul luogo, cerca in quel viso sfigurato la risposta a una morte apparentemente accidentale. Un salto di pochi giorni indietro nel tempo: è Ferragosto e Marco guida verso Omegna, ritrovando i luoghi dove, da bambino, ha trascorso una vacanza insieme ai genitori, in un piccolo paese nascosto fra le montagne affacciate sulla sponda occidentale dello stesso lago. I ricordi gli si affacciano alla memoria, ossessionanti, facendolo sempre di più desistere dall’idea, impostagli da un amico, di gettarsi con il parapendio dal Mottarone. Salendo verso la cima ripensa a quei tempi lontani, al ragazzino che era e alla vacanza interrotta bruscamente. Il passato e il presente si fondono e le vicende di tanti anni prima rivendicano prepotenti la sua attenzione di adulto, chiudendolo in trappola. -
Doppio gioco
Dal Sosia di Plauto a Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mister Hyde, fino ai Doppelgänger di Schnitzler, la letteratura si è da sempre confrontata con il tema del doppio. E il tema della doppia natura dell'uomo ha riempito pagine e pagine di testi di filosofia, teologia, psicologia. In questa raccolta di racconti il tema del doppio viene affrontato in tante diverse varianti, ciascuna con un originale punto di partenza, ciascuna con una diversa declinazione narrativa. -
La quinta corda
In queste pagine il Direttore del Personale del Teatro Comunale di Bologna rivive in prima persona il suo percorso professionale e soprattutto umano all'interno di una Fondazione Lirico Sinfonica tanto prestigiosa quanto problematica. Dai confronti sindacali, spesso complessi e accesi, alle relazioni con il personale e con le masse artistiche (coro e orchestra), l'autore passa in rassegna i momenti salienti della sua esperienza, ripercorrendo, tra le altre cose, il tentativo di riformare un sistema arcaico e dispendioso. Non manca una foto nitida, ma cruda, della vita teatrale al tempo del Covid. Nonostante l'inerzia di un sistema rallentato dalle lungaggini burocratiche e gli ostacoli che quotidianamente intralciano il lavoro, il racconto, muovendosi tra il foyer e gli uffici del teatro, descrive momenti di grande soddisfazione e di arte che raramente si possono incontrare altrove. -
Laura Antonelli. L'amore, l'incanto, l'oblio
Ladispoli, febbraio 2013. Un televisore acceso sul Festival di Sanremo. Sul palco, Simone Cristicchi. Il suo pezzo, ""La prima volta (che sono morto)"""", non è quello che aveva scelto per concorrere. Avrebbe voluto fosse """"Laura"""", la canzone composta in onore di Laura Antonelli e della sua bellezza fragile e immortale. Ma Laura gli ha vietato di cantarla, e ora è davanti a quel televisore. I versi di Cristicchi inaugurano una lunga notte, nella quale ripercorrerà tutta la sua vita: dal successo clamoroso di Malizia, che ne ha fatto il sex-symbol indiscusso degli anni Settanta, ai film d'autore girati con Visconti e Bolognini; dall'amore intenso e contrastato con Jean-Paul Belmondo, alla dipendenza da alcol e cocaina, alla miseria. Concepito come un unico monologo notturno, il romanzo di Sara Gazzini ci regala il ritratto a tutto tondo di una donna complessa e affascinante, che per l'ultima volta, prima di precipitare in un oblio cercato e difeso con tutte le forze, decide di uscire allo scoperto e di raccontare una vita vissuta sotto le luci della ribalta, in una costante ricerca d'amore."" -
Saravà
C’è tutto un paese, Regalbuto, agli inizi del 900, a ruotare intorno a Carmelo Liquò: il padre ebanista, lo zio garibaldino, le baronesse Ingrassia, l’arricchito don Gaetano Oliva, il maestro Carlo Cozzi, venuto da Napoli, musicista di rango (primo violino al San Carlo), suo mentore e direttore del complesso bandistico S. Vito in cui Carmelo suona la tromba. E poi c’è l’amore contrastato per Beatrice, promessa a un altro. Su tutto ciò si allunga l’ombra della grande crisi economica degli inizi del XX secolo (“ma chi l’ha vista mai ‘sta belle epoque?”), la fame e l’emigrazione. Carmelo parte insieme ai suoi tre fratelli per il Brasile. Per un anno lavora in una fazenda non lontana da San Paolo. Qui si impratichisce della lingua (il portoghese) e stringe amicizia con la comunità nera, in particolare con Mirinhao, suo coetaneo e sodale. Insieme, i due, rimangono invischiati in una storia di soldi e morte. Fuggono, prima a San Paolo, poi, con un cacciatore di taglie alle calcagna, a Rio, e su, a nord, fino a Bahia. Carmelo si procura da vivere suonando il pianoforte nel bordello di madame Tatiana e poi, per vie traverse, s’imbatte nell’epicentro della cultura nera brasiliana: il Candomblé. Benedetto dagli Orixas (divinità sincretiche animiste), dei del Congo e Santi del Paradiso, conosce la tranquillità e l’agiatezza. Passerà anche quella, perché tutto scorre. -
La voce del vento
Ilaria vive un’infanzia magica, circondata dall’amore travolgente della madre Caterina e dai suoi racconti portati dalla voce dell’Ora del Garda, il vento che puntuale raggiunge il loro giardino nei pomeriggi estivi.rnCrescendo, la ragazza rifiuta questi che le sembrano inganni, “cose per donne di poca sostanza”, diventa ingegnera, specializzandosi nell’eolico.rnCon le ali che la madre le ha nascosto nel nome, prende il volo verso un futuro di successo realizzando con determinazione i suoi progetti: gli studi e il lavoro all’estero, i viaggi, il matrimonio, i figli. Come il vento, si sente cittadina del mondo, mentre la madre, appena può, si rifugia tra i suoi monti trentini. D’improvviso nella sua vita quasi perfetta, dove tutto sembra sotto controllo, Ilaria si trova a dover fare i conti con una strana inquietudine. Inizia allora per lei un viaggio non previsto, un lungo percorso di ritorno verso quella parte di sé che ha tentato di cancellare, e che la riporta all’infanzia e al legame con la madre. A complicare la situazione un tragico incidente e un plico di misteriose lettere d’amore che mettono in discussione le sue certezze. -
Gli irredenti. Una cruda vicenda di periferia
Borgo Alamo, 1997. Durante una battuta di pesca lungo il torrente, Pietro – un adolescente dal carattere schivo – scopre inavvertitamente che il figlio del sindaco del paese, Tommaso Pastore, detto il Bue – sta avendo rapporti omosessuali con un ragazzo di Alamo. Il Bue, temendo che la storia trapeli, affoga il ragazzo e decide di comprare il silenzio del suo amante. Il sindaco, per salvare il figlio, decide di risolvere la situazione nell'unico modo possibile: trovare un capro espiatorio. Contatta Landi – il padre alcolizzato di un ragazzino rimasto menomato in seguito a un incidente – offrendogli un compenso affinché incolpi il proprio figlio per la morte di Pietro. Ma qualcosa va storto e il Bue deve scontare la sua pena in carcere. Solo molti anni dopo, nel 2017, uscito di galera, il Bue proverà a trovare un'occasione di riscatto quando incontrerà Chiara, la figlia di un'altra ""marginale"""" di Borgo Alamo con una difficile situazione familiare alle spalle. Nel legame, improbabile e traballante, che si crea tra i due, si intravede l'unica possibilità di redenzione dei personaggi del romanzo, che scopriranno quanto certi debiti siano costosi da saldare."" -
La vita estranea
Leo, famoso emulo di Houdini, scopre di avere un tumore in fase terminale. Dopo un primo momento di disperazione, sospende i suoi numeri di escapologia e cerca di ridefinire la sua esistenza, completamente stravolta dalle circostanze. Per una serie di casualità, incontra sulla sua strada Irene, una terapeuta che usa l’ipnosi per fargli prendere consapevolezza e farlo dialogare con la sua morte. Con la donna, dotata anche di poteri sciamanici, Leo comincia un viaggio che lo catapulta dentro un hospice (una struttura per malati terminali). La cosa gli permette di riacquistare la serenità e di vedere la sua fine imminente come un’occasione di autenticità.Oltre alla voce di Leo in presa diretta, a raccontare la sua storia da un altro punto di vista c’è lo stesso Leo, defunto, che dall’Aldilà si prende la briga di svelare i segreti della vita dopo la morte. Naturalmente lo fa in maniera ironica, divertente e surreale. -
Respiro di madre
Barbara, 45 anni, madre solista, è cardiologa all’ospedale di Caserta. Il lavoro e Jacopo, il figlio di 6 anni, sono tutto per lei. Malgrado si sforzi di apparire determinata e spavalda, quando si relaziona agli uomini la sua insicurezza affiora puntualmente. Maurizio, il padre di Jacopo, è un tipo di pochi scrupoli, medico, dirigente sanitario, bazzica in politica. Tranne il bambino, con Barbara non ha davvero nulla in comune. Dopo una serie di controlli a Jacopo viene diagnosticata una leucemia acuta. Paralizzata dalla paura e dall’angoscia, Barbara si rivolge a Silverio, un intraprendente oncoematologo pediatrico che l’aiuterà ad abbandonare l’ipocrisia e l’individualismo e a capire che la malattia è un fenomeno sociale. Silverio, rischiando in prima persona, porta avanti una ricerca per dimostrare con attendibilità scientifica i danni irreparabili dell’avvelenamento ambientale per la salute. Nell’indagare al suo fianco, scopre una verità sconcertante che la riguarda molto da vicino. Il suo coraggio induce Silverio a esporsi: è insieme che si diventa migliori. Nonostante l’intensificarsi delle cure, la situazione sembra volgere al peggio. Un trapianto sperimentale da genitore a figlio appare l’unica soluzione possibile: a Barbara l’opportunità di dare la vita a Jacopo una seconda volta, nella speranza di una rinascita. -
Intervallo di terza
Milano 2011. Marta, la protagonista, insegna musica dopo aver rinunciato a una carriera da concertista. Scopre che Leo, il marito, frequenta un’altra donna. Attraversa stati d’animo diversi: rabbia, bisogno di rivalsa, competizione e tutto questo la porta a ripensare la propria vita. Leo, diviso fra Marta e Adriana, è un oncologo che ogni giorno affronta la disperazione dei malati terminali, sempre con il dubbio se sia giusto o meno aiutarli a porre fine alle proprie sofferenza. Adriana è una psicoanalista. Ha il successo e una vita piena, ma ha rinunciato alla famiglia. Resta incinta e si trova a muoversi fra la speranza che Leo lasci la moglie, la liberazione dell’aborto o una vita da sola con il figlio. Per lei un finale inaspettato. Per gli altri il dubbio o forse la scelta. -
Guida alle miniere italiane. 90 siti turistici da scoprire
L'Italia vanta centinaia di miniere dismesse, abbandonate e dimenticate che rappresentano uno straordinario patrimonio di archeologia industriale costituito da edifici residenziali e industriali, macchinari, scavi a cielo aperto, gallerie e veri e propri villaggi minerari. Alcune decine sono state recentemente parzialmente recuperate a fini turistici. Da Cogne, in Valle d'Aosta, fino a Montevecchio, in Sardegna, qualche breve tratto di galleria è stato riaperto e, insieme ai resti degli impianti di lavorazione del minerale e agli edifici di servizio, è stato reso fruibile al pubblico che, a piedi o sui caratteristici trenini dei minatori, le può così visitare. Il libro propone al lettore praticamente tutte ( una novantina) le miniere aperte al turismo e visitabili, in gran parte facilmente accessibili anche e soprattutto alle famiglie con bambini. Sono raccolte per ambito regionale e illustrate da una scheda contenente, oltre al nome del minerale estratto e a tutte le informazioni utili a organizzare la visita, la descrizione della miniera e brevi cenni sulla sua storia. Per la comodità del lettore ogni miniera è accompagnata dall'indicazione di un agriturismo, locanda o albergo dove poter pranzare e, se necessario o desiderato, anche alloggiare. -
1.3 so chi sei
«Commissario Canova, la responsabilità dell'uccisione della giovane Giulia Arrighi è solamente tua. A questo omicidio ne seguiranno altri nei prossimi giorni...». Questa oscura minaccia incombe sul commissario Andrea Canova, chiamato a risolvere una catena di efferati delitti, apparentemente senza un filo conduttore tra di loro: nulla sembra accomunare le vittime, anche il modus operandi non è mai lo stesso. Unico legame un'immaginetta sacra, ritrovata addosso ai cadaveri, raffigurante San Sebastiano. Sul retro, la scritta: ""Per il commissario Canova"""", seguita da due cifre. Che cosa significa quel messaggio? Mentre la polizia brancola nel buio, il misterioso killer sembra divertirsi a portare avanti il suo macabro gioco. Nessun indizio, nessuna traccia da seguire e, mentre le accuse del suo persecutore si fanno sempre più stringenti, Andrea Canova precipita inesorabilmente in una spirale inarrestabile che lo porterà, in un finale inquietante, a fare i conti con un segreto inconfessabile del suo passato."" -
Palermo al femminile. Guida turistica
La Cappella Palatina, la Zisa, il Monte Pellegrino, Mondello, ma anche il pane e panelle, le arancine o la brioche con il gelato e la cassata. Palermo è una città che seduce ma è, al contempo, sfuggente nella sua essenza proprio come una bella donna. Questa guida, scritta in punta di penna, vuole prendervi per mano e condurvi attraverso una città ricca di fascino e di mistero. Voi, lettrici curiose, troverete in questo piccolo libro indicazioni per vivere Palermo al meglio, per scoprire usi e costumi di chi la abita, che cosa mangiare e dove, e avere dritte per dedicarvi allo shopping più creativo che vi farà dire con orgoglio ""l'ho comprato a Palermo!"""". L'auspicio è che alla fine di questa lettura e dopo una sperimentazione sul campo ciascuna di voi possa sentirsi """"fimmina palermitana"""", con il suo fascino, con i suoi vezzi e soprattutto con il desiderio di tornare ancora in questa città baciata dal sole."" -
Scritture di lago 2021
Alcuni racconti inediti, tra cui il vincitore, i finalisti e qualche segnalato all'edizione 2021 del premio letterario Scritture di Lago che ha lo scopo di promuovere la conoscenza, il turismo e l'economia dei laghi attraverso la letteratura. Il premio è dedicato in particolare alle magnifiche località di lago della Comunità di Lavoro Regio Insubrica, una regione transfrontaliera che comprende il Canton Ticino, le province di Como, Lecco e Varese in Lombardia e le province di Novara e del Verbano Cusio Ossola in Piemonte. I laghi che la costellano costituiscono la sua peculiarità e sono tra i motori della sua economia come attrazione turistica, meta soprattutto di turismo internazionale. Proprio le località insubri sono state quelle favorite dai partecipanti al premio per ambientare i loro racconti. Autori: Curio Bernasconi, Stefano Bonsi, Mirko Campini, Rosa Cerrato, Laura Coerezza, Elisa Contarini, Sandra Dal Pra, Mary Del Barba, Valina Donatoni, Silvana Ferrario, Barbara Girardi, Lisa Francesca Gobbi, Federica Lombardo, Silvia Luppi, Giorgio Maimone, Alessandro Mella, Alessandro Parolini, Tomasz Perczy?ski, Alberto Pizzi, Rita Redaelli, Francesca Roda, Patrizia Rota, Elga Tazzara, Roberto Vaccari. -
Ivana davanti al mare
La nipote di una anziana donna slovena, morta da poco, torna da Parigi per svuotare la casa di sua nonna Ivana, quando trova una foto di lei, visibilmente incinta, che stringe fra le braccia una bambina: ""Ma come"""" si chiede, """"non era figlia unica mamma?"""". La donna si mette alla ricerca del significato di quell'immagine, stridente come un bianco e nero privo di grigio. Una fotografia che il Secondo conflitto mondiale sembra aver lasciato proprio perché fosse lei a scoprirlo. """"Ivana davanti al mare"""" racconta un periodo drammatico della storia europea, in quel crocevia di popoli rappresentato da Istria ed ex Jugoslavia. Una vicenda tra Trieste e la Slovenia che conduce il lettore in una delle vicende più dolorose della nostra recente storia.""