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Realismo barocco
"Realismo barocco"""" affronta il quadro della letteratura seicentesca, soprattutto di area italiana, ma con molte intersezioni europee e con le altre espressioni artistiche. Il volume intende superare la concezione vulgata di Barocco come artificio puro, integrandolo in una visione più complessa della civiltà protomoderna, che pone le basi di una coscienza artistica destinata a uno sviluppo secolare." -
Il libro. Editoria e pratiche di lettura nel Settecento
Attraverso un confronto tra discipline e approcci metodologici diversi, in questo volume gli autori affrontano il tema del libro e della lettura nel '700, concentrandosi su questi aspetti: il rapporto tra l'autore e i suoi editori; le trasformazioni dei mestieri del libro e del mercato editoriale; i generi editoriali di larga circolazione; la mobilità dei testi pensati per nuovi contesti culturali (le traduzioni, ad esempio); il rapporto con i lettori e con le biblioteche. Ne risulta un quadro vivacissimo da cui emerge l'importanza di non separare la storia dei testi da quella della materialità delle edizioni, dalle modalità di circolazione e di fruizione. -
Umanesimo e storia da Said a Vico. Una prospettiva vichiana sugli studi postcoloniali
Il contributo della filosofia vichiana al pensiero di Edward Said costituisce un campo largamente inesplorato, a dispetto della vastità degli studi sull'intellettuale palestino-statunitense. Nel presente volume si rintraccia la forte impronta dell'opera di Vico nelle categorie saidiane, in particolare in riferimento alla critica saidiana all'orientalismo eurocentrico. L'ambivalenza dell'umanesimo saidiano viene ricondotta, in prima istanza, all'origine imperialista della moderna idea di ""Uomo"""" e """"Storia"""". L'apparente contraddittorietà dell'appello di Said all'umanesimo può essere intesa solo con il riferimento di Said a Vico, come """"critico della modernità""""."" -
Dal patto di Londra alla pace di Roma. Documenti della politica che non fu fatta
Convinto sostenitore dell'interventismo democratico, Salvemini interpretò il primo conflitto mondiale come contrapposizione delle potenze liberali al tentativo egemonico degli autocratici Imperi centrali. Promosse quindi l'idea di una pace 'giusta', basata sul principio dell'autodeterminazione e della nazionalità, che avrebbe finalmente portato i vari Stati alla democrazia partecipativa. Fermo oppositore del patto di Londra, in questo volume cerca di spiegare all'opinione pubblica gli errori dell'azione diplomatica italiana ed interpreta la delusione della Grande Guerra quale presupposto per il consolidamento del regime fascista. -
L' «autodidascalo» scrittore. La lingua della Scienza Nuova di Giambattista Vico
Sono studiati, con ampia trattazione, gli aspetti linguistici e le forme stilistiche della prosa della ""Scienza Nuova"""" nelle tre edizioni del 1725, del 1730, del 1744. L'esame della scrittura vichiana ha consentito di definire la natura della lingua della """"Scienza Nuova"""" e insieme di illustrare le tendenze culturali e i moti sentimentali sottesi alla sua elaborazione, mostrando la vibrazione artistica che permea l'esposizione concettuale storica e filosofica. L'analisi dei tratti di stile (toni e figure) e di lingua (fonetica, morfologia, sintassi, lessico, modalità testuali) ha attestato la grande varietà linguistica del Vico e la sua tensione alla permanente letterarietà tradizionale, specie di stampo antico e tosco-fiorentino, da ascriversi nel quadro delle tendenze linguistiche napoletane dell'ultimo Seicento e del primo Settecento dominate dal purismo linguistico promosso da Leonardo di Capua, interpretato in modo personale."" -
Una battaglia liberale. Discorsi politici (1919-1923)
Quando nell'aprile 1924 uscì 'Una battaglia liberale', antologia di discorsi parlamentari di Giovanni Amendola, su ""La Rivoluzione Liberale"""" si parlò di una delle """"più importanti novità politiche"""". La recensione segnava il riavvicinamento tra Gobetti e Amendola, distanti per diversità di vedute sulla scelta dell'""""Aventino"""" dopo il delitto Matteotti. A novant'anni dalla morte dei due (entrambi si spengono all'inizio del 1926, in Francia, esuli a Parigi nello stesso momento a causa delle medesime violenze e percosse subìte dalle squadre fasciste), la riedizione qui presentata è l'occasione per ricostruire il filo del loro rapporto e nel frattempo per riconsiderare, in Amendola, la mutua implicazione di liberalismo e democrazia, la critica del carattere oligarchico dello Stato post-risorgimentale, la ricerca di una """"religione civile"""" alternativa al progetto totalitario del regime."" -
Scrivere lettere nel Cinquecento. Corrispondenze in prosa e in versi
Il Cinquecento è un periodo particolarmente importante nella storia della scrittura epistolare: l'apparizione del libro a stampa permette infatti alle lettere in volgare di divenire libri e così di interloquire con la tradizione dell'epistolografia latina, anche umanista. Al progressivo attestarsi del genere editoriale, al suo vario articolarsi in esperienze anche molto diverse a firma di scrittrici e scrittori del Rinascimento sono dedicati i contributi di questo volume, che riattraversano la dimensione artistica ed editoriale di Aretino e Bembo, di Maria Savorgnan, Veronica Gambara, Vittoria Colonna e Tullia d'Aragona; e quella di personalità come Ariosto, Mario Equicola, Francesco Maria Molza e Cesare Rao, fino ad arrivare a Torquato Tasso e alla proposta di lettura che di questa esperienza letteraria presenta Leopardi nella 'Crestomazia'. -
Mario Apollonio e il Piccolo teatro di Milano. Testi e documenti
Il volume ricostruisce, con completezza di riferimenti documentari, il ruolo svolto da Mario Apollonio nella fondazione del 'Piccolo Teatro' di Milano, proponendo per la prima volta l'edizione critica della minuta manoscritta della famosa 'Lettera programmatica per il Piccolo Teatro', ritrovata tra le carte dello scrittore. Attraverso lo studio critico e l'edizione di documenti e scritti di Apollonio relativi alla fase fondativa e immediatamente successiva del primo teatro pubblico italiano, il volume mette in luce l'importanza, spesso trascurata, di quel punto di vista radicato nel principio del coro e della comunità che rappresenta l'apporto più innovativo di Apollonio nel progetto rivoluzionario di una nuova scena e di un 'nuovo' spettatore. -
Storie di eroi greci raccontate a mio figlio
Dal suo esordio nel 1842, questa piccola opera di Barthold Georg Niebuhr ha conosciuto numerose edizioni in varie lingue. Questa è la prima versione italiana integrale con la riproduzione delle dodici tavole originali di Friedrich Preller. A partire da miti già selezionati da Igino nel I secolo d.C., le storie degli eroi della Grecia classica vengono qui narrate dal celebre antichista come fiabe per il figlio Marcus, allora bambino, e di questa originaria destinazione conservano ancora oggi tutta la loro attrattiva. Età di lettura: da 6 anni. -
Lettere volgari
Le lettere volgari di Angelo Poliziano, qui pubblicate per la prima volta in edizione critica, svelano un volto poco conosciuto del poeta toscano. Si tratta di una serie di missive private, scritte nel corso di un ventennio e destinate quasi esclusivamente ai membri della famiglia de' Medici. Vi trovano spazio i piccoli e grandi avvenimenti della vita quotidiana, ma si affaccia anche la grande storia, con l'infuriare della peste, i rapporti con gli Este e gli Sforza, lo straordinario resoconto della fioritura dell'Umanesimo veneto. L'edizione critica si propone non solo di restituire un testo filologicamente corretto, ma, attraverso un puntuale commento storico-documentario e linguistico, di agevolare il lettore nella comprensione del contesto. -
Favole e sonetti pastorali
Accademico della Crusca, apprezzato filologo, insegnante di filosofia e matematica nelle scuole leopoldine, il sacerdote Luigi Fiacchi (1754-1825), che preferì denominarsi grecamente Clasio, è ricordato soprattutto per le sue ""Favole"""", nelle quali ai nobili animali della tradizione esopica si uniscono quelli ben più umili della campagna toscana (con le galline, anche le tignole e le piattole) e alla disposizione poetica classicheggiante si sposa perfettamente il gusto della lingua viva, mentre la morale è offerta spesso con sorridente buonsenso. Alle """"Favole"""" vanno uniti per volontà dell'autore i """"Sonetti pastorali"""", e delle due opere si offre qui per la prima volta un'edizione critica ampiamente commentata."" -
Materia e causa materiale in Aristotele e oltre
Aristotele definisce per la prima volta nella storia del pensiero la nozione di materia e ne fa una delle quattro cause. La materia diventa così, insieme alla forma, il fine e il principio efficiente, una concetto chiave del sistema aristotelico. Lo scopo di questo volume è di offrire un panorama sui contesti più significativi (metafisica, psicologia, biologia, retorica, etica e politica) del corpus aristotelico in cui compaiono le nozioni di materia e di causa materiale e sulle teorie emblematiche della materia in età ellenistica quali l'epicureismo, lo stoicismo e il neoplatonismo. Queste teorie, in continuità con la tradizione aristotelica, o, al contrario, come modelli concorrenti, permettono di comprendere tutta la fecondità di un dialogo ancora attuale tra Aristotele e i suoi successori su una nozione fondamentale di tutto il pensiero occidentale. -
La modernizzazione in Italia e Lombroso. La svolta autoritaria del progresso (1876-1882)
Il libro analizza una tappa della modernizzazione italiana (anni 1876-1882) per affrontare il problema della crisi del liberalismo nell'Europa di fine Ottocento. Dalla convulsa vicenda dei primi governi della Sinistra, emerge una fase di vera sperimentazione per il progressismo borghese, ché iniziava a toccare con mano lo spiacevole ""farsi"""" di più moderni rapporti di classe. 'La modernizzazione in Italia e Lombroso' si propone di restituire dall'interno tale rimescolamento. Con un ampio ricorso alle fonti, viene messo a fuoco il rapporto circolare tra """"realtà"""" sociale e """"discorso"""" politico-culturale, spaziando dal dibattito parlamentare a quello medico-giuridico. In quest'ottica assume particolare rilievo la teoria del sub-umano «delinquente» di Lombroso, quale espressione d'una cultura del """"progresso"""" - il positivismo - in via di ansiosa ridefinizione."" -
Le tombeau du socinianisme
Apparso alla fine del 1686, il 'Tombeau du socinianisme' è una testimonianza di grande interesse sulle metamorfosi dell'antitrinitarismo dopo la cacciata dei sociniani dalla Polonia e la pubblicazione in Olanda della 'Bibliotheca Fratrum Polonorum' (1665-1668). Nelle pagine di Aubert de Versé il lettore si trova di fronte le alternative in cui si dibattevano gli eredi della tradizione sociniana negli anni segnati dalle nuove filosofie di Spinoza, Locke e Bayle. L'introduzione e le note che accompagnano il testo consentono di ricollocarlo nella tormentata vicenda dell'autore e di illuminare un'area importante del dissenso religioso e del libero pensiero negli ultimi decenni del XVII secolo. -
Dalla «libertà d'Italia» alle «preponderanze straniere»
Libertà dItalia' si riferisce alla molteplicità degli stati in cui la penisola è stata divisa dopo la caduta dell'impero romano e fino all'unificazione del 1861. In questo lungo tragitto di tredici secoli le 'preponderanze straniere', ossia l'assoggettamento a potenze straniere o il ruolo determinante di queste potenze nel decidere le sorti del paese, occupano uno spazio dominante. A questo periodo si riferiscono le penetranti riflessioni di Giuseppe Galasso, che nel presente volume chiarisce con originali analisi la fisionomia storica dell'Italia, concentrandosi sui secoli XVI-XVIII, fra Rinascimento e decadenza. -
Mappe letterarie del Novecento
I percorsi tracciati in questo libro illustrano il '900 letterario italiano incrociandosi e convergendo su alcuni punti significativi, su autori, luoghi e snodi cronologici a vario titolo privilegiati, che diventano le tappe di un viaggio non lineare. Dai poeti fiorentini dell'Italia Unita alla Roma d'inizio secolo; dalle Rime di Arturo Graf alla lunga sezione su Palazzeschi, i saggi qui raccolti restituiscono l'immagine di un Novecento letterario niente affatto scontato. -
Maschere dell'identità. Alle origini della compagna di Gesù
Il volume affronta alcuni dei numerosi problemi storici ancora aperti in merito all'identità religiosa e politica della Compagnia di Gesù, indagandone il decisivo periodo delle origini e mettendone in risalto i molteplici e fondamentali legami con la grande crisi religiosa del Cinquecento. -
Per la storia della tradizione degli Epigrammata Bobiensia. Con una disamina delle carte campana e un testimone inedito
Identificati i LXX epigrammata rinvenuti a Bobbio nel 1493 con una silloge di 71 epigrammi tardoantichi conservata nel ms. Vat. lat. 2836, Augusto Campana ne affidò l'edizione critica a Franco Munari che la pubblicò nel 1955, ma riservò a sé l'indagine sulla tradizione degli epigrammi, alcuni dei quali, sotto il nome di Ausonio, avevano ben presto cominciato a circolare a stampa. Mirando alla ricostruzione del perduto codice di Bobbio, Orazio Portuese ha ripreso l'indagine che Campana non portò mai a compimento e, senza dimenticare quel che resta delle sue ricerche (Rimini, Biblioteca Gambalunga, Carte Campana, cassetta 79), ha studiato la struttura e l'intero contenuto dal Vat. lat. 2836, appartenuto a Angelo Colocci e in parte scritto da lui, in piú casi portando chiarezza anche sulla poesia umanistica del primo Cinquecento. -
Figure di donne in età moderna. Modelli e storie
Il volume si propone di esplorare il nesso tra modelli, rappresentazioni e auto-rappresentazioni partendo dalla domanda fondante per gli women's studies: esiste un Rinascimento al femminile? -
Diplomazia e comunicazione letteraria nel secolo XVIII: Gran Bretagna e Italia. Ediz. italiana e inglese
Il versante italiano della 'République des Lèttres' fu animato nel '700 da una fitta rete di relazioni internazionali che faceva capo anche ad alcune significative figure di diplomatici stranieri di passaggio o di stanza nei vari centri della Penisola. Puntando sui privilegi legati al loro status, molti di loro si dedicarono con successo ad un'attività di mediazione e promozione culturale, mossi certo da interessi e passioni personali, ma anche dalla consapevolezza di svolgere in tal modo un ruolo decisivo di carattere civile. Traduzioni, edizioni, circolazione libraria e attività collezionistica sono fenomeni assai meglio comprensibili alla luce di queste dinamiche, che il volume indaga focalizzando l'attenzione sul caso specifico dei rapporti, particolarmente significativi per densità e continuità, tra i letterati italiani e i diplomatici britannici.