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L'oratorio di Francia e l'architettura. Ediz. illustrata
Quale posto occupa l’architettura negli interessi di una congregazione di preti fondata a Parigi nel 1611 per riformare la classe sacerdotale? Il filo conduttore che lega l’esplorazione dell’universo oratoriano attraverso la disamina di una complessa mole di documenti, disegni e registri, preservatasi quasi eccezionalmente integra, è un confronto aperto con la natura problematica e spesso contraddittoria dell’interpretazione dell’architettura degli ordini religiosi in età moderna. Ricostruiti i processi interni ed esterni che regolano la pratica del costruire attraverso schemi collaudati in tutte le famiglie regolari che condividono logiche analoghe di accentramento amministrativo, ci si interroga sui fondamenti ideologici che stanno alla base dell’operato dei discepoli di Pierre de Bérulle (solo lontani cugini degli omologhi romani) a confronto con interessi più concreti connessi con il mecenatismo laico che gli gravita intorno. Ed è sondando i meandri dell’erudizione letteraria e religiosa, ripercorrendo le biografie di figure esemplari, che si spiega come la disciplina architettonica possa integrarsi con le degne occupazioni di un prete nel rendere servizio alla religione. -
Tabemono no Bi. Bellezza gusto immagine dei cibi giapponesi. Ediz. illustrata
La cucina giapponese, con particolare riguardo alla tradizione culinaria kaiseki ryMri di KyMto, nel 2014 e stata dichiarata Patrimonio Immateriale dell'Umanità UNESCO. Le motivazioni di questo riconoscimento d'importanza planetaria evidenziano innanzitutto che la cucina washoku CEB è intimamente legata al rispetto della natura e, di conseguenza, anche all'uso sostenibile delle risorse alimentari e naturali. Questo libro si propone d'esplorare i significati culturali e visivi del cibo in Giappone in epoca proto-moderna e moderna, cosi come sono rappresentati nelle opere d'arte e d'illustrazione, cioè nelle immagini che documentano i mestieri culinari e le produzioni alimentari, che raffigurano i frutti, gli ortaggi e i raccolti, oltre che nel vasellame artistico destinato a contenere, imbandire, offrire e servire i cibi e le bevande. -
Il Cuneo gotico. Temi e itinerari nella provincia di Cuneo
Il volume tratta un tema poco conosciuto ma davvero molto affascinante: il Neogotico. In provincia di Cuneo si concentrano infatti alcune tra le principali architetture neogotiche d'Italia: Racconigi con la sua Margaria e le serre, i castelli di Pollenzo, Busca, Novello, Envie, Marene, il cimitero di Dogliani, le cento chiese, le ville, i parchi e i giardini che hanno il genio di misteri e romanzi romantici e oscuri. Un fitto intreccio d'immagini, di presenze e scenografie che segnano il passaggio dell'architettura e della cultura tra il Sette e l'Ottocento e oltre. Nel libro si trova il Neogotico e i suoi riferimenti colti e internazionali (Strawberry Hills House di Horace Walpole e i Kew Gardens a Londra, l'Abbazia reale di Altacomba in Savoia) ma anche un Neogotico più sfuggente, campagnolo, pratico. Quattro i beni faro scelti per importanza e rilievo (Busca e il Parco del Castello del Roccolo, Dogliani e il complesso delle architetture di G.B. Schellino, Pollenzo e la Tenuta Reale, Racconigi e il parco e complesso della Margaria) da cui partono itinerari curiosi che documentano le emergenze architettoniche del territorio. -
Mangiare con gli occhi. Iconografie del cibo nell’arte
"Mangiare con gli occhi"""" indaga i rapporti tra il cibo e la sua rappresentazione nell'arte attraverso temi e soggetti iconografici ricorrenti, e le loro differenti modalità rappresentative, in un percorso nel tempo che mette a confronto il vasto repertorio delle opere del passato con la contemporaneità. I pittori hanno spesso proposto la sensorialità del cibo come seduzione: “gustare” l’opera d’arte, “assaporarne” i dettagli, diventa un gioco estetico oltre che un modo inconsueto di accostarsi alla sua comprensione. Gli alimenti, i rituali della tavola, l’arte del mangiare e della condivisione del cibo che gli artisti hanno rappresentato, svelano infatti tradizioni, stili di vita, relazioni affettive e sociali." -
Carpet studies 1300-1600. Ediz. illustrata
Una ricca documentazione inedita e alcuni dipinti di scuola prevalentemente fiorentina e veneziana sono alla base dei tredici saggi che qui vengono presentati in ordine cronologico, a partire dal 1361. Queste fonti consentono di esaminare aspetti e momenti diversi della storia del tappeto in Europa: il suo impiego nella bottega degli orafi fiorentini e senesi, l’importazione in Inghilterra e in Francia, e la presenza a Firenze, sia presso la Corte dei Medici nel tardo Rinascimento che nelle case di alcune famiglie aristocratiche quali i Salviati e gli Strozzi. La ricerca ha inoltre offerto nuovi dati relativi ad alcuni importanti tappeti oggi conservati in istituzioni fiorentine. Con l’ultimo saggio, invece, lasciamo l’Europa e attraverso l’occhio di alcuni osservatori europei seguiamo i tappeti che gli Scià di Persia donarono ai Sultani ottomani nei secoli XVI-XVII. -
Interior design multitasking. Incroci tra nautica e architettura
Questo libro, scritto a quattro mani, è il risultato di un’indagine trasversale che abbraccia due campi del sapere – nautica e architettura – dove il termine multitasking, applicato a spazi dalle dimensioni ridotte, è inteso come il filtro attraverso cui setacciare il panorama contemporaneo dell’interior design rintracciando parallelismi e analogie tra mondi lontani, raramente messi a confronto, che dagli anni novanta hanno intrapreso un percorso di avvicinamento grazie all’opera di rinomati designer e architetti. Gli argomenti trattati si collocano nel quadro di una ricerca più ampia in cui il tema della multifunzione dei progetti e degli oggetti d’arredo è esplorato, a diverse scale, attraverso il meccanismo dell’omologia a bordo delle imbarcazioni e all’interno delle abitazioni. -
Van Dyck tra Genova e Palermo. Liechtenstein, the Princely Collections e Palazzo Spinola
Pubblicato in concomitanza con la presentazione presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Genova del Ritratto di Desiderio Segno di Anton Van Dyck (Liechtenstein-The Princely Collections, Vaduz-Vienna), il volume presenta alcuni nuovi approfondimenti sui rapporti instaurati dal pittore fiammingo con la nobiltà genovese. Nell'occasione sono state esaminate anche le opere dipinte in occasione del soggiorno siciliano, avvenuto tra il 1623 e il 1624, durante il periodo della sua permanenza a Genova (1621-1627). -
Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco. Ediz. bilingue
Era il 1996 quando, primi tra i prodotti ortofrutticoli in Europa, lo straordinario Radicchio Rosso di Treviso e il Radicchio Variegato di Castelfranco ottennero il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP). Un capolavoro della natura da conoscere e gustare. -
Made in GOA. Guida alla città ibrida
Ha come obiettivo lo studio del rapporto tra la costruzione della città di Genova e lo sviluppo del suo sistema infrastrutturale. La tesi di questo lavoro è che sia possibile individuare, nella storia moderna della città, una serie di parallelismi tra crescita urbana, sviluppo ed implementazione del concetto di infrastruttura. Genova rappresenta un caso paradigmatico nel quale opere di infrastrutturazione del territorio e manufatti architettonici pensati alla scala dell’uomo si scambiano continuamente di ruolo, annullando in determinate situazioni la differenza tra i due sistemi. -
L' Angelo Custode e le Anime Purganti di Stefano Magnasco. Ediz. illustrata
Nel 1674, dopo il rientro da un soggiorno a Genova, Stefano Magnasco realizza la raffinata ancora per la chiesa di San Teodoro di Genova. Il volume ripercorre la stora della tela e il suo restauro, avvenuto a cura della Regione Liguria. -
Mostarda vicentina di Montecchio Maggiore. Ediz. bilingue
La mostarda vicentina di Montecchio Maggiore nella sua unicità sembra racchiudere in sé tutta la vicenda dei due sfortunati (e focosi) amanti Romeo e Giulietta. È simbolo dell’amore (mela cotogna), della passione (essenza di senape) e della bellezza (multicolore frutta candita); è insomma il simbolo gastronomico montecchiano del mito universale di Giulietta e Romeo. -
L'universo artistico di Oscar Saccorotti. Dipinti, incisioni, arti decorative. Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo che accompagna la mostra in corso alla Wolfsoniana di Nervi. È stato concepito come una sorta di glossario dell’intensa e poliedrica attività artistica di Oscar Saccorotti, attraverso il quale mettere in evidenza i suoi principali campi di intervento (pittura, incisione, ceramica, mosaico, decorazioni per l’architettura, interior design) ma anche suoi temi iconografici più consueti. Gli autori hanno cercato così di ricostruire la personalità dell’artista ripercorrendo i soggetti su cui frequentemente ritornava con differenti declinazioni espressive e tratteggiando quelle figure che ebbero un particolare rilievo nel corso della sua esistenza. -
La pinacoteca civica di Forlì. Ediz. illustrata. Vol. 1
Un'edizione aggiornata del catalogo delle opere della Pinacoteca civica di Forlì: risale al 1980, infatti, il volume La Pinacoteca civica di Forlì di Giordano Viroli, contributo unico e fondamentale che fornisce un quadro di riferimento per le opere conservate nel Palazzo del Merenda e rimaste nel vecchio ospedale sino al 2006, con il trasferimento nei Musei San Domenico. Il progetto del nuovo allestimento della Pinacoteca è stato realizzato per la collocazione delle opere afferenti alla sezione antica (dal XII al XVIII secolo); il resto è rimasto sospeso per dare spazio, nell'articolazione delle sale del complesso museale, alle esposizioni temporanee. A quegli stessi anni (tra il 2004 e il 2006) risale l'intenzione da parte della Direzione dei Musei Civici di Forlì di pervenire ad un'edizione del catalogo delle opere, aggiornata sulla base dei nuovi criteri espositivi adottati, alla quale Giordano Viroli ha lavorato intensamente elaborando un consistente numero di schede inerenti sia le opere che le biografie degli artisti. -
Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia. Ediz. illustrata
Squali di carta lunghi tre metri, oltre 800 dipinti, 14.000 volumi conservati in armadi, ognuno dei quali dedicato a un aspetto del sapere, busti romani, gioielli, armature, arazzi, carte geografiche: sono tutte le meraviglie del mondo raccolte dall'ambizioso e carismatico duca di Savoia Carlo Emanuele I. La mostra presenta al pubblico uno straordinario momento del collezionismo sabaudo: tra la fine del Cinquecento e i primi trent'anni del Seicento si forma il primo ricchissimo nucleo delle raccolte di pittura, scultura e oggetti preziosi che da subito godettero di grande fama internazionale. Sono esposte 250 opere alle quali si aggiungono 80 album di acquerelli e numerosi prestiti internazionali. Per la prima volta la magnifica collezione di Carlo Emanuele I viene riunita in un’unica esposizione come non accadeva dai tempi del duca. -
I Cattaneo Della Volta. Vicende e protagonisti di una millenaria famiglia genovese
Ripercorrere la storia millenaria dei Cattaneo Della Volta significa ripercorrere la storia stessa di Genova o meglio quella che è stata giustamente definita “La Storia dei Genovesi” per il ruolo prevalente esercitato per secoli in città e nel suo dominio dagli alberghi famigliari attraverso i propri esponenti. Discendenti di Conradus primus de Volta comes vivente nel 938, insediati alla base della Collina di Castello, entro la cinta muraria cittadina del IX secolo e posti nell’entourage dei Vescovi di Genova, compaiono numerosi già tra i consoli al governo del Comune nato nel 1100. Ottengono nel 1180 il giuspatronato della Chiesa di San Torpete che sarà così la prima tra le parrocchie gentilizie delle grandi famiglie genovesi. Capi della fazione ghibellina tra XII e XIII secolo sono tra i primi a consorziarsi in albergo, l’aggregazione famigliare caratteristica del ceto dirigente genovese, di natura privata ma riconosciuta anche dalle leggi dello Stato, che vede riunirsi più famiglie sotto uno stesso cognome e una stessa arma, assumendo il cognome Cattaneo... -
A palazzo e in villa. Busti antichi e all'antica di Gio.Vincenzo Imperiale patrizio genovese
Il saggio incentrato sui busti antichi e all’antica nel Palazzo Imperiale di Campetto e nella villa di Sampierdarena, procede dallo studio archeologico dei pezzi e considera in parallelo l’inventario della biblioteca di Gio. Vincenzo Imperiale, uno dei più significativi intellettuali dell’epoca. Egli accrebbe il fasto delle dimore famigliari incrementando la raccolta di sculture, dipinti e libri. L’inventario di questi ultimi mette in luce la cultura classicistica, gli interessi eterogenei e la multiforme personalità dell’aristocratico, mecenate e collezionista, uomo politico, poeta ed ideatore di imprese. Da queste peculiarità derivano alcune suggestive ipotesi interpretative che distinguono i marmi Imperiale nel campo del collezionismo antiquario genovese tra XVI e XVII secolo. -
Dal nuovo mondo alla prima indipendenza americana. Guida ad un percorso controverso nella nuova geografia continentale 1492-1783
La colonizzazione del Nuovo Mondo intrapresa dalle monarchie di Spagna, Portogallo, Francia e Inghilterra sembra trovare un’unica spiegazione nella prospettiva pratica di un facile arricchimento, anche se questo si rivelerà illusorio per quanto riguarda Spagna e Portogallo, proficuo per quanto riguarda il dominio dei mari e degli oceani da parte dell’Inghilterra, mentre per la Francia prevarrà il prestigio dal punto di vista diplomatico e la riaffermazione del ruolo di potenza continentale europea. Le aspirazioni individuali e dei gruppi di appartenenza erano ancora più varie. Date per scontate le comuni esigenze economico-mercantilistiche del tempo, le successive aspirazioni all’autonomia dettate da nuovi ideali contribuiranno a portare alla prima indipendenza americana, quella delle 13 colonie. L’autore ha voluto dare risalto a tali aspirazioni e alle relative giustificazioni che trovano le loro radici negli aspetti religiosi e filosofici che si erano già formati nel continente europeo e poi trasformati in quello americano... -
Castiglione Olona. Un borgo d'arte
L'isola di Toscana in Lombardia: è la celebre definizione data da Gabriele d'Annunzio a Castiglione Olona, borgo che conserva ancora oggi il sapore di un prezioso scrigno quattrocentesco. Di origine tardoromana, fu riplasmato tra 1421 e 1441 secondo il modello delle città ideali del Rinascimento, per volere del cardinale Branda Castiglioni, uno degli uomini più insigni della sua epoca, cultore delle arti e grande diplomatico, uomo di fiducia di diversi papi e dell'Imperatore Sigismondo di Ungheria. Il più importante monumento voluto da Branda è la Collegiata, che sorge sul colle più alto del borgo, sul sito dell'antico castello di Castiglione, di cui è ancora visibile l'antico portale di ingresso. Il complesso museale comprende la Chiesa e il Battistero, affrescati da Masolino da Panicale, artista fiorentino tra i più grandi mediatori della straordinaria epoca di passaggio dal Gotico Internazionale al Rinascimento. Insieme al senese Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta e al fiorentino Paolo Schiavo, attivi al suo fianco nell'abside della Collegiata, Masolino ha lasciato a Castiglione il suo capolavoro: il ciclo affrescato del Battistero. -
Una matita italiana a Hollywood. Ediz. italiana e inglese
Gli storyboard sono disegni in sequenza che costituiscono un'anteprima delle scene prima che vengano girate. Servono da simulazione per scegliere i movimenti di attori e macchina da presa che verranno adottati poi sul set. Il ruolo dello storyboard artist è fondamentale soprattutto per sequenze acrobatiche con stuntmen che devono essere pianificate in anticipo, oppure per preparare riprese a base di effetti speciali, evitando di dover rigirare scene che hanno costi molto elevati. Uno dei maggiori storyboard artist è astigiano e si chiama Giacomo Ghiazza. Vanta una carriera trentennale a Hollywood, con decine di film di successo. Ha lavorato con registi di prima grandezza come Barry Levinson, Paul Verhoeven, John Carpenter, John Woo, Ang Lee e contribuito a più riprese alla riuscita di popolarissime saghe, come quelle di Pirati dei Caraibi, Mission: Impossible e Hunger Games. -
Sinibaldo Scorza 1589-1631 «Avezzo a maneggiare la penna dissegnando». Ediz. illustrata
Sinibaldo Scorza (Voltaggio 1589-Genova 1631) è senza dubbio tra gli artisti più originali del primo Seicento genovese: prolifico disegnatore, raffinato miniatore e singolare pittore di paesaggi e animali, in opere per la maggior parte di piccolo formato, asseconda un nuovo gusto internazionale per la pittura di genere e i soggetti di tono minore. La sua attività grafica, che si segnala per la grande diversità di modi e di tecniche impiegate – matita nera e rossa, penna e inchiostro con acquerellature, pigmenti colorati; abbozzi e schizzi, studi preparatori più accurati, appunti dal vero, copie da stampe di maestri antichi – era già lodata dalle fonti a lui coeve per l’alta qualità formale e la capacità mimetica della natura.