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Sandro Pertini. Il ritorno del presidente a Stella in un'opera di Pietro Marchese
Il Comune di Stella, in provincia di Savona, ha dato i natali a Sandro Pertini (Stella, 25 settembre 1896 - Roma, 24 febbraio 1990), storico e amato Presidente della Repubblica Italiana. Per celebrare la sua casa natale e il ricordo del grande Presidente è stata realizzata una statua in bronzo dall'artista Pietro Marchese. Il volume racconta la genesi dell'opera scultorea e la sua collocazione a Stella. -
La Francia del Grand Siècle e il barocco. Fortuna e sfortuna di una nozione
Questo volume narra una storia inedita da tanti punti di vista. È una storia non di uno stile, ma della storiografia di uno stile. Racconta non una «riscoperta», ma i modi e le strategie per rifiutare un concetto, quello del Barocco, all’interno della storia dell’arte francese, allorché la nozione di Barocco faceva furore nella vita culturale. Attraverso questa storia di una non-ricezione, il lettore percorre cinquant’anni di vita intellettuale francese, da Focillon a Bonnefoy, dal “musée imaginaire” di Malraux alla collocazione nel pieno centro di Parigi di una statua di Bernini che era stata rifiutata da Luigi XIV. Il volume inserisce questa storia francese dell’arte in un panorama internazionale, con le mostre europee, i manuali anglosassoni e i testi di Briganti sul Manierismo e sul Barocco. Il libro analizza anche il discorso elaborato per parlare delle forme dell’arte francese del Grand Siècle senza fare richiamo al termine di Barocco. -
Rinascimento privato. Da Spanzotti a Defendente Ferrari nelle collezioni piemontesi. Ediz. illustrata
Il catalogo è corredo della mostra “Rinascimento Privato” della Fondazione Accorsi Ometto di Torino (dal 21 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023). Tra i protagonisti del rinascimento piemontese: Giovanni Martino Spanzotti, Giovanni Canavesio, Gandolfino da Roreto, Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino e Defendente Ferrari. L’obiettivo del catalogo è quello di raccontare l’evoluzione della pittura piemontese tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento, con una trentina di opere provenienti esclusivamente da collezioni private, alcune delle quali storiche. Il volume indaga i diversi aspetti della storia artistica rinascimentale piemontese, quali la produzione figurativa, i rapporti tra botteghe e la fortuna collezionistica, partendo dagli esordi – riconducibili alla metà del Quattrocento – e approfondendone dinamiche e linguaggi. -
Raffaele Collina (1899-1968). Ediz. illustrata
Nel 1916 Collina si trasferisce a Vado Ligure, la sua terra d’elezione. Dal 1921 completa la sua formazione artistica presso l’Accademia Ligustica di Genova dove nel 1949 è stato nominato Accademico di Merito. Si è espresso dedicandosi alla pittura figurativa del Novecento prediligendo le figure, il paesaggio spesso definito da una accentuata propensione tonale cromatica e gli interni, risentendo inizialmente dall’arte di Felice Casorati e di Felice Carena, presente con lui alla Biennale di Venezia del 1926 ed allora considerato uno dei più importanti pittori dell’epoca, ma fondamentale fu l’incontro con lo scultore Arturo Martini, anch’egli attivo a Vado Ligure, con il quale è stato legato da una grande amicizia. Insieme a numerosi altri artisti del savonese ha fondato il “Gruppo della Goletta”. Si è dedicato con successo all’arte della ceramica collaborando con la Fabbrica di Mazzotti a Albissola Mare tra il 1920 e il 1930 e, nella fornace di Ivos Pacetti, già a partire dal 1950, ha realizzato numerosi arredi ceramici, tra cui quattordici pannelli in monocromia bianca rappresentanti le stazioni della via Crucis, per la Chiesa del Sacro Cuore di Savona... -
Bacco & Rubens. In vino veritas. Ediz. illustrata
Il catalogo ruota intorno al dipinto ""L’educazione di Bacco"""" della collezione d’arte di Banca Carige attribuito a Pietro Paolo Rubens. L’opera rappresenta Bacco, allevato – come narrano anche le Metamorfosi di Ovidio, da satiri, baccanti e da Sileno. Eseguito con brio, con una pennellata veloce e una materia pittorica generosa da uno dei tanti seguaci del grande maestro fiammingo al momento ignoto, offre lo spunto per approfondire il tema da sempre affascinante e seducente che vede protagonista Bacco, Dioniso per i Greci, il dio del vino che di per sé rimanda ai concetti di fertilità e piacere. L’opera è messa in dialogo con altre provenienti da collezioni private o della raccolta della Banca e della Fondazione Carige, alcune delle quali normalmente esposte nella sede centrale di Genova. Un totale di circa trenta opere, per lo più dipinti, ma anche un arazzo, due disegni e tre incisioni, così da offrire un variegato panorama di arte fiamminga e genovese: il lato gioioso, spensierato e solare del Barocco di segno rubensiano."" -
Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia. Ediz. illustrata
Più di cinquanta vasi a figure rosse, conservati nella collezione Jatta di Ruvo di Puglia raccolta nell’Ottocento da abili mani di collezionisti appassionati, compongono il percorso di una mostra tesa a raccontare, attraverso le immagini, la funzione che la ceramica figurata dovette assolvere durante l’antichità. I vasi apuli a figure rosse, con le loro scene elaborate, erano destinati a essere seppelliti nelle ricche tombe dei capi delle comunità indigene della Puglia, pur essendo nati come contenitori, la cui forma non ha mai smesso di trasmettere il ricordo della funzione originaria. L’osservatore antico riusciva, infatti, nel contempo, a recepire il messaggio veicolato dalla forma del vaso congiungendolo con quello espresso dalle immagini dipinte sulle superfici decorate. Un ricco catalogo, sorto da una mostra che invita i visitatori a osservare le scene dipinte sui vasi alla ricerca di dettagli e indicazioni circa l’uso antico del vasellame, composto da contributi di studiosi che affrontano temi e problematiche pertinenti a immagini, forme e provenienze della ceramica apula a figure rosse. -
Angeli. Le tavolette da soffitto dell'Antico Ospedale San Matteo di Pavia
Nel quattrocentesco Ospedale San Matteo di Pavia - come scrive Renata Crotti - si adottò il concetto della bellezza come terapia: l'attenzione al malato si esprime plasticamente anche nella scelta di decorare magnificamente il soffitto ligneo per favorire il benessere non solo fisico ma anche e soprattutto spirituale dei degenti. A questo mira l'invito di fra Domenico da Catalogna, fondatore dell'Ospedale, in una lettera agli amministratori del San Matteo là dove scrive: ""fate che quella infirmaria splendisca come il cielo stellato in una notte serena"""", uno splendore che si ritrova nel soffitto ligneo dell'imponente struttura a crociera dove trova posto un'eccezionale decorazione pittorica, con migliaia di tavolette recanti ciascuna un busto d'angelo di straordinaria bellezza."" -
Figure persiane. Rubens, i Genovesi e l’Arte Safavide. Ediz. illustrata
Il catalogo presenta una serie di preziose opere persiane di epoca Safavide databili al XVI e agli inizi del XVII secolo, per la prima volta offerte all’ammirazione del pubblico italiano. Gli splendidi tessuti serici e le affascinanti miniature di collezione privata sono accomunati dalla presenza di raffigurazioni di personaggi in costume persiano che si riallacciano ai soggetti rappresentati sui tappeti esposti a Palazzo Rosso. Nei primi anni del Seicento, queste raffinatissime ed esotiche figure hanno colpito l’attenzione anche di Peter Paul Rubens, come testimoniano alcuni disegni ora conservati presso il British Museum, la cui riproduzione è visibile in mostra, insieme a quella dei numerosi dipinti in cui il grande maestro fiammingo ha inserito costumi, tappeti e tessuti persiani. -
Il tempio delle arti. Scritti per Lauro Magnani. Nuova ediz.
Il volume, inserito nella collana Materiali d'arte genovese, raccoglie i saggi di 94 studiosi che hanno desiderato omaggiare la multiforme attività di studioso svolta da Lauro Magnani in quarant'anni di carriera universitaria. È impossibile richiamare, anche solo in maniera compendiaria, tutti i molteplici rami degli studi di Magnani, tra Cinquecento e Settecento, aperti ad una dimensione internazionale e connotati da una precoce attenzione per le tecnologie digitali applicate allo studio dei beni culturali. All'interno di un interesse largo per aspetti diversi della produzione pittorica e scultorea, i rapporti tra artista, committente e pubblico, l'iconografia religiosa e l'uso del mito, la lettura degli spazi abitativi dell'aristocrazia, la tematica del giardino e della grotta artificiale sono stati tra i fuochi della sua ricerca, con affondi illuminanti su artisti fondamentali - Cambiaso innanzitutto, ma anche il Correggio, Barocci, il Caravaggio, Rembrandt, Puget - e contributi cruciali che hanno ridisegnato l'immagine del Barocco genovese. I contributi degli amici-studiosi - nomi prestigiosi sul versante della storia, della storia dell'arte, della storia dell'architettura... -
Battistero degli Ariani
Il Battistero degli Ariani si trova a Ravenna e fu fatto costruire all’epoca del re ostrogoto Teodorico, a partire dalla fine del V secolo, terminato poco dopo, nella prima metà del VI secolo. Era il battistero dell’antica cattedrale ariana, oggi denominata Chiesa dello Spirito Santo. Il battistero è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, all’interno del sito seriale “Monumenti paleocristiani di Ravenna”. -
Guido Reni alla Galleria Borghese. Dopo la mostra gli studi
Dal 1° marzo al 22 maggio 2022 la Galleria Borghese ha ospitato la mostra ""Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura"""", la prima di una serie di mostre internazionali dedicate al Maestro del Seicento italiano. L’esposizione ha ricostruito i primi anni del soggiorno romano dell’artista, il suo studio appassionato dell’antico e del Rinascimento e i rapporti con i suoi committenti. Partendo da queste riflessioni, il volume """"Guido Reni alla Galleria Borghese. Dopo la mostra gli studi"""" approfondisce l’interesse dell’artista per la pittura di paesaggio in rapporto ad altri pittori operanti a Roma nel primo Seicento, un aspetto della sua attività finora poco studiato ma particolarmente rilevante alla luce del ritorno del prezioso dipinto, la """"Danza Campestre"""" nella collezione Borghese..."" -
Il Rettorato dell'Università degli Studi dell'Insubria. Storia, architettura e arte
La cultura è un valore che rende migliori gli uomini: con questo spirito più di venti anni fa nasceva, a Varese, l'Università degli Studi dell'Insubria. Pur essendo assai giovane come concepimento, l'Università accoglie nei suoi spazi una collezione d'arte contemporanea, che si arricchisce di anno in anno. ""I beni culturali - asserisce il Prof. Angelo Tagliabue, Magnifico Rettore dell'Università dell'Insubria, nella sua presentazione al volume - costituiscono parte, e non secondaria, della nostra stessa identità. [...] Ma qui si gioca anche il rapporto con la città di Varese: un rapporto che, al di là del dovere strutturale della 'terza missione', vuol dire anzitutto consapevolezza di vivere in un territorio ricchissimo di beni culturali e che merita con l'Università un rapporto stimolante"""". Il volume è stato realizzato in occasione della visita ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inaugurato il nuovo Anno Accademico (15/11/2022)."" -
Banksy a Teramo. An unauthorized exhibition Ediz. italiana e inglese
"Banksy a Teramo"""" è il catalogo a corredo della mostra espositiva curata da Stefano Antonelli e da Gianluca Marziani, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi in collaborazione con la Città di Teramo, aperta fino al 15 gennaio 2022 a L’Arca, Laboratorio per le Arti Contemporanee. I lavori esposti di Banksy costituiscono lo scheletro di una mostra essenziale, ma ben definita nel modello espositivo. Immagini basilari che ridanno i punti nodali, le ossessioni e le urgenze tematiche dietro le varie operazioni di antagonismo urbano. Un modello didattico per produrre una mostra sinottica: un piccolo prontuario di facile accesso che fa da indice d’orientamento, una bussola espositiva con cui varcare la prima soglia e introdursi nel complesso immaginario di un artista chiamato Banksy." -
Collezione Gualino. Guida breve-Brief guide. Ediz. illustrata
I Musei Reali di Torino presentano al pubblico un allestimento al secondo piano della Galleria Sabauda, teso a valorizzare la Collezione Gualino. Imprenditore, collezionista e mecenate, Riccardo Gualino (Biella 1879 - Firenze 1964) fu uno dei grandi protagonisti della storia italiana del Novecento. Grazie al suo spirito cosmopolita e alla sua rete di conoscenze, si affermò ben presto come una delle personalità più influenti nel campo delle arti e dell'industria. Da sempre al centro delle sue principali passioni, l'arte assume per lui un ruolo identitario. Raccolta a partire dal primo decennio del Novecento con il supporto della moglie Cesarina Gurgo Salice, è considerata una delle più significative e importanti collezioni italiane del secolo, alimentata da una straordinaria disponibilità di risorse, ottenute nei settori del commercio, della produzione industriale e della finanza, in Italia e all'estero. Comprende sculture antiche e moderne, dipinti, oreficerie e mobili, bronzetti e avori datati dall'antichità all'Ottocento e provenienti dall'area europea e orientale. La collezione nasce come raccolta antiquariale con funzione d'arredo... -
La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto. Ediz. illustrata
Un palazzo, una sala da pranzo, otto commensali, un autoritratto. Cosa c’entra Giorgione con Canova? Basta chiederlo a Canova, o magari al principe Abbondio Rezzonico. Furono loro, nel 1792, a Roma, ad architettare una beffa riuscitissima. Sfidarono Giorgione e gli intenditori d’arte. Nell’anno delle celebrazioni canoviane, con questo catalogo il Museo Casa Giorgione offre un contributo in linea con la propria missione: studiare la figura di Giorgione e la sua fortuna critica. -
Il ritratto equestre di Giovan Carlo Doria e Palazzo Spinola di Pellicceria al tempo di Rubens
“Il ritratto equestre di Giovan Carlo Doria”, dipinto da Peter Paul Rubens all’inizio del Seicento, costituisce senza dubbio una delle principali testimonianze artistiche del maestro conservate in Italia che documentano i profondi rapporti che legarono il grande pittore ai committenti genovesi. Nel volume si approfondiscono in particolare la figura di Giovan Carlo Doria, il più appassionato collezionista e mecenate dell’antica Repubblica genovese dei primi decenni del XVII secolo, e i suoi rapporti con letterati e pittori. Tra questi, oltre a Rubens, spicca senza dubbio Bernardo Strozzi. Un ampio contributo consente di ripercorrere inoltre le vicende collezionistiche del ritratto oggi conservato presso la Galleria Nazionale della Liguria: una prestigiosa commissione che portò alla creazione di in un’immagine dirompente e straordinariamente innovativa. La seconda parte del volume è incentrata sulle origini di Palazzo Spinola di Pellicceria, dimora-museo che ospita, oltre agli ambienti storici straordinariamente conservati, anche la Galleria Nazionale della Liguria, il “museo nel museo” che dal 1988 annovera tra le sue opere proprio lo strepitoso ritratto rubensiano. -
I Doria Lamba. La mia famiglia di padre in figlio per dieci secoli
La storia di Genova, e quindi della Liguria, viene ormai diffusamente riconosciuta come “Storia dei Genovesi”. Si evidenzia così il ruolo predominante esercitato nei secoli dai privati cittadini espressione dei grandi clan familiari, gli alberghi, che tra XII e XV secolo si contesero il controllo politico ed economico del Comune e del suo Dominio e nel 1528 diedero vita alla Repubblica aristocratica, spiccando nell’Europa dei grandi stati unitari. Le singolari capacità sviluppate sin dal Medioevo, confrontandosi con un territorio dalle risorse naturali limitate, ma in posizione strategica tra Europa e Mediterraneo, hanno consentito ai membri di queste famiglie di attraversare i secoli e i profondi mutamenti istituzionali, economici e sociali, adeguandovisi pur conservando una propria marcata identità. Questo volume ripercorre i mille anni della vita pubblica e, soprattutto, privata di una delle famiglie più antiche e illustri tra quante furono protagoniste di questa storia: i Doria Lamba. Un percorso storico che ha uno snodo fondamentale nell’eroica figura dell’ammiraglio Lamba Doria, vincitore dei Veneziani nell’epica battaglia di Curzola dell’8 settembre 1298, il cui nome fu aggiunto al proprio casato dai suoi diretti discendenti in segno d’identità e di orgoglio. Una storia che nel corso dei secoli si interseca inevitabilmente con quelle delle differenti linee del proprio casato, costantemente animato da un forte spirito identitario, e di altre grandi famiglie genovesi protagoniste della vita e dell’economia genovesi, quali i Grimaldi, gli Spinola, i Cybo, i Gavotti, gli Adorno, i Gentile, i Saluzzo, i Lomellini, ma anche d’illustri famiglie italiane, come i Trivulzio marchesi di Vigevano, gli Scotti Douglas di Piacenza, i D’Adda, i Seyssel d’Aix e Sommariva del Bosco, i Ricardi di Netro e i Thaon di Revel. -
Arte, storia, tradizioni. Restauri per la chiesa della Natività di Maria Santissima di Genova Quezzi
In questa pubblicazione si presenta l’avvenuto recupero di alcune opere d’arte conservate nella parrocchiale della Natività di Maria Santissima di Quezzi, edificio risalente almeno agli inizi del XII secolo quando era una cappella concessa ai Canonici della Cattedrale di San Lorenzo, attualmente una grande aula tripartita con navate allungate e cappelle laterali. Nella prima fase dei lavori, Franco Boggero ha seguito il sapiente restauro della pala di Luca Cambiaso raffigurante la ""Madonna con il Bambino, la Maddalena, Sant’Antonio abate, San Bartolomeo e un Santo Evangelista"""", collocata sopra l’altar maggiore della chiesa, il cui inquadramento critico è affidato in queste pagine a Lauro Magnani e Laura Stagno. Tra il 2020 e il 2021 è stato Massimo Bartoletti a seguire il restauro della """"Adorazione dei pastori"""" di Bernardo Castello – il quale ne offre anche un commento storico-critico in questa sede – e della scarabattola con la versione tardo settecentesca della """"Deposizione dalla Croce"""" di Maragliano, opera di Pasquale Navone, della quale scrive Giulio Sommariva."" -
Mnemosyne. Il teatro della memoria
Le Wunderkammer e la storia del collezionismo Mnemosine, come scrive Diodoro Siculo nella biblioteca Historica, è la Titanide che scoprì il potere della memoria e che diede i nomi alle cose e ai concetti per fare sì che i mortali si comprendessero nei loro dialoghi. Da nove notti d’amore con Zeus aveva generato le nove Muse ed è proprio l’eredità della memoria, dei ricordi, trasmessi dalla madre, che permette alle Muse di espandere le proprie qualità cognitive e creative in ogni campo artistico. Le camere delle Meraviglie o Wunderkammer erano dei protomusei con quinte sceniche che in una stanza mettevano in scena le meraviglie del Creato e la storia dell’uomo. Erano chiamati anche Teatri della memoria, con patrona Mnemosine. In questo volume si racconta la storia del collezionismo dalla preistoria alla fine di questi gabinetti delle curiosità, smembrati con l’arrivo dell’Illuminismo per creare gli odierni musei di storia naturale, geologia, preistoria, pinacoteche, gipsoteche. -
Bormida gotica. Dalla Liguria al Piemonte, un nuovo percorso alla scoperta di tesori dimenticati
L’itinerario “Bormida Gotica” rintraccia e svela un ricco e inaspettato catalogo della pittura gotica e tardogotica di un territorio molto vasto. Per la prima volta viene messo in campo un approfondito studio documentario e multidisciplinare che coinvolge due regioni (Piemonte e Liguria), quattro province (Savona, Cuneo, Asti e Alessandria), quattro diocesi (Savona, Alba, Mondovì e Acqui Terme) e diciannove comuni. Un viaggio turistico e culturale che apre nuove prospettive e che mette “in luce” un nuovo tassello del nostro straordinario Patrimonio.