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Ligabue. Un altro mondo. Ediz. italiana e inglese
Antonio Ligabue, uno dei protagonisti dell’arte del XX secolo, un grande espressionista, al pari di Van Gogh e Munch, si presenta come un “uomo arcaico” tra noi, le sue pulsioni, le sue rivolte, il picchiarsi il naso con un sasso per renderlo aquilino, le ferite alle tempie per farne sgorgare il sangue con le pulsioni negative, rigettando le forze maligne, richiamano i temi della “automutilazione sacrificale” di Van Gogh. Uomo mitico, nel senso che partecipava ad una visione mitica dell’esistenza, immersa con le forze della natura, a contatto con una realtà insieme dispersa, molteplice, fenomenica, che percepiva, intuiva, condivideva con empatia, più che con logica. Il volume, catalogo della mostra ""Ligabue. Un altro mondo"""" (Asiago, Museo Le Carceri, 28 maggio – 30 ottobre 2022) offre la riproduzione a colori, in alta qualità delle oltre settanta opere presenti in mostra – 61 dipinti, 6 sculture e 5 disegni – un esemplare excursus nel mondo di Antonio Ligabue."" -
Di torre in torre. Itinerari spettacolari tra le torri genovesi della Riviera di Levante
Questa guida turistica, che contiene anche molte informazioni storiche, nasce dagli studi condotti dalle autrici Carla Bruzzo e Maria Letizia Grasso, per la loro tesi di laurea, all'interno dell'Università di Architettura di Genova, con la supervisione dei professori Ennio Poleggi e Gianni V. Galliani. Nel corso degli anni il loro lavoro è stato citato in altre pubblicazioni inerenti l'argomento. Si è sempre pensato, pertanto, di farne una pubblicazione, in modo da utilizzare l'immensa mole di lavoro svolto e le informazioni inedite raccolte. Le ricerche si sono svolte all'Archivio di Stato di Genova e negli Archivi Storici comunali, attraverso la consultazione di diversi testi, che testimoniano la costruzione dei manufatti descritti. Questi ultimi, per la loro posizione privilegiata sul territorio, sono elementi ben individuabili nel contesto geografico, e creano uno skyline che appartiene alla tradizione ligure. Da qui è nata l'idea di una raccolta di itinerari, che accompagnano il lettore alla scoperta delle fortificazioni, con il supporto di descrizioni storico-architettoniche organiche ed omogenee, illustrate dalle immagini fotografiche di Ilaria Fioravanti. -
Il putto reggifestone di Raffaello. Studi indagini restauro
Il volume raccoglie gli esiti delle ricerche condotte da un’equipe multidisciplinare e del restauro che hanno gettato nuova luce sul misterioso frammento di affresco raffigurante un Putto reggifestone conservato presso l’Accademia Nazionale di San Luca, “gemello” di uno dei putti che affiancano il celeberrimo Isaia, affrescato dal Sanzio nella chiesa romana di Sant’Agostino nel 1513. A sessant’anni dalla sentenza che lo aveva posto ai margini degli studi dichiarandolo un falso ottocentesco, il Putto viene finalmente restituito alla mano di Raffaello grazie alle ricerche storico-artistiche, alle indagini diagnostiche, alle misurazioni geometriche e all’attento restauro condotti con il finanziamento dei Mecenati della Galleria Borghese – Roman Heritage Onlus. La ritrovata leggibilità del dipinto, insieme alle ricostruzioni proposte e agli esiti delle indagini scientifiche, operate in parallelo sulle due opere raffaellesche e illustrate nel volume da una galleria di immagini di altissima qualità, non potranno non convincere il lettore che il frammento, come scriveva Adolfo Venturi, «non lascia dubbio sull’attribuzione a Raffaello… -
In scena! Luci e colori nei costumi di Caramba. Ediz. illustrata
La Fondazione Accorsi-Ometto rende omaggio alla bellezza, intesa come eleganza delle forme, preziosità dei tessuti e cura dei particolari, con una mostra dedicata al ‘Mago’ dei costumi teatrali Luigi Sapelli, in arte Caramba. L’esposizione mette in risalto l’altissimo livello della produzione del costumista piemontese, attraverso una quarantina di costumi, scelti tra gli oltre tremila appartenenti alla collezione Devalle di Torino. Tra i pezzi più iconici del lavoro della Casa d’Arte Caramba, fondata nel 1909 a Milano, sono esposti: preziosi esemplari per il dramma d’annunziano Parisina e per la prima della Turandot del 1926 con la direzione di Toscanini alla Scala di Milano; i costumi rinascimentali realizzati con i preziosi velluti di Mariano Fortuny e i costumi per Elisa Cegani e Luisa Ferida, firmati da Gino Carlo Sensani, nel film del 1941 La corona di ferro di Alessandro Blasetti. In mostra si trovano anche diversi tessuti della Manifattura Mariano Fortuny, a sottolineare la collaborazione tra i due artisti iniziata all’indomani della creazione della Casa d’Arte Caramba, una vera e propria fucina del “Mago”... -
Domenico Parodi. L'Arcadia in giardino. Ediz. illustrata
Il catalogo ""Domenico Parodi. L’Arcadia in giardino"""" è stato realizzato nell’ambito del progetto Superbarocco. I protagonisti. Racconta l’artista barocco Domenico Parodi (Genova, 1672-1742) attraverso i suoi preziosi interventi a Palazzo Lomellino, in Strada Nuova a Genova. Dal Ninfeo, al giardino superiore, agli affreschi del secondo piano nobile e altre opere realizzate durante il suo quasi mezzo secolo d’intensa attività come progettista, ritrattista e frescante. Il volume correda il percorso espositivo allestito a Palazzo Lomellino. Progettista, ritrattista e frescante, Parodi viene celebrato con un itinerario che si snoda tra gli ambienti esterni e interni, per mezzo di venti opere immerse in un allestimento scenografico ideato da Guido Fiorato, direttore dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, e un focus particolare alla progettazione del Ninfeo e del giardino pensile."" -
Art of the Ottomans (1450-1600). Nature and abstraction: a glimpse beyond the Sublime Porte
Il catalogo propone un percorso visivo e culturale che racconta l'epoca d'oro dell'arte ottomana attraverso 5 materiali: tappeti, tessuti, ceramiche, metalli e arti del libro, per un totale di circa 70 oggetti, alcuni dei quali già noti al mondo accademico, altri poco conosciuti e in gran parte inediti. Il catalogo illustrato ospita saggi introduttivi e schede di tutte le opere.Le opere appartengono per la maggior parte a collezioni private italiane e straniere, integrate da una selezione di prestiti da istituzioni museali che ospitano alcune tra le più importanti raccolte di arte ottomana fuori dalla Turchia: il Museo Nazionale del Bargello e il Museo Stibbert a Firenze e in Europa il Museo di Arte Islamica di Berlino (Pergamonmusem / Museum für Islamische Kunst Staatliche Museen zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz) e il Museo della Ceramica di Sèvres (Cité de la céramique – Sèvres & Limoges). -
Mauro Pelliccioli e la cultura del restauro nel XX secolo
Dal 1998 gli eredi hanno depositato il fondo ""Mauro Pellicioli"""" presso l'Associazione Giovanni Secco Suardo di Lurano (in provincia di Bergamo), come parte dell'Archivio Storico Nazionale Restauratori Italiani. Vent'anni dopo, il 19 settembre 2018, gli stessi eredi ne hanno ufficializzato la donazione alla suddetta associazione. Trascorsi nemmeno due mesi, si è tenuto a Venezia un importante convegno di studi sulla figura di questo emblematico restauratore, le cui intensissime e lunghissime vicende personali e professionali consentono davvero di ripercorrere tutte le principali tematiche inerenti la cultura del restauro del secolo scorso, e non solo."" -
Hostia. Pier Paolo Pasolini. Una mostra di Nicola Verlato. Ediz. illustrata
Ispirata dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, l'esposizione - che fa parte di ""PPP100 Roma racconta Pasolini"""", il programma di iniziative culturali promosse da Roma Capitale in occasione del centenario della nascita dell'artista e intellettuale italiano, è pensata come un omaggio che si articola in una serie di declinazioni artistiche, dipinti, sculture, disegni, progetti architettonici, musiche e video realizzati da Nicola Verlato in dialogo con le grandi Aule delle Terme di Diocleziano a Roma. Catalogo della mostra delle Terme di Diocleziano (Roma)."" -
Villa Groppallo. Museo Arturo Martini. Ediz. illustrata
A quarant'anni dall'inaugurazione della Pinacoteca Civica di Villa Groppallo e della pubblicazione del Catalogo scientifico delle opere, il nuovo volume è incentrato sull'allestimento completamente rinnovato nel 2016. Oggi Villa Groppallo si presenta come il ""Museo della città"""", raccontando i diversi momenti storici che hanno visto la cultura protagonista a Vado Ligure: dalle origini romane riscoperte nel XIX secolo da don Cesare Queirolo presentate con le sue collezioni archeologiche e la quadreria, alla storia della Villa; dalla trasformazione industriale del territorio del primo Novecento, alle prestigiose edizioni del Premio Vado che portarono nella cittadina ligure, negli anni '50 e '60, artisti da tutta Italia; agli artisti vadesi che aprirono i propri orizzonti o videro nascere in loro una inedita vocazione al fare arte per la presenza di Arturo Martini. Il perno su cui ruota l'intera esposizione permanente è rappresentato, infatti, dalla figura del grande maestro trevigiano (1889-1947) che a Vado ha vissuto, lavorato e preso casa per stabilirvi la propria famiglia, lasciando una traccia indelebile. Tutte le opere presenti nel volume, sono riprodotte a colori."" -
Ultime poesie della notte
Una faticosa tela poetica, finemente preziosa, ha preso forma dalla lucida veglia. L'urgenza creativa della poetessa scorre con vena fluente: un percorso eracliteo in cui i molti affluenti, anche imprevisti e tumultuosi, si ricompongono tuttavia formalmente in un andare ampio, placido, ininterrotto. Il coinvolgimento del lettore è immediato. (...) Nella visione della poetessa, il piccolo prodigio del piccolo passero sul biancospino non contraddice, ma predispone all'infinita soverchiante meraviglia del cosmo, così come l'avvertimento della presenza della grande divinità non esclude l'attesa di un piccolissimo dio... ...l'immenso si raccoglie nell'afflato della poesia come, facendo ricorso al repertorio dell'immaginario di Silvia Arfaioli, un gatto che venga a acciambellarsi su una sedia in cucina. -
L'ingegner Domenico Corte. 1904-1999. Raccolta delle opere
Domenico Corte un novese che si è particolarmente distinto nelle arti, nella letteratura e nelle scienze, contribuendo al progresso economico, sociale, artistico e industriale della sua città dove viene così premiato al termine della carriera con l’ambita “Torre d’Oro”. Una panoramica sulle opere realizzate e sull’attività professionale svolta dalla laurea, presso il Politecnico di Torino nel 1933, all’ultimo decennio del Novecento. Un personaggio poliedrico, amato e stimato che si inserisce con la sua attività di progettista e costruttore tra gli ingegneri che dopo la seconda guerra mondiale hanno ridisegnato l’Italia. Lo Studio di via Cavallotti a Novi Ligure racchiude 154 progetti di edilizia pubblica e privata oltre a circa un centinaio di opere minori e l’Archivio, in larga parte digitalizzato, conta circa 900 tavole, 350 disegni oltre a centinaia di foto. Questa raccolta è l’affettuoso omaggio di una figlia all’intenso lavoro di suo padre. -
La cappella della Sindone. Tra storia e restauro
La riapertura al pubblico della Cappella della Sindone, avvenuta il 27 settembre 2018 dopo un lungo intervento di restauro strutturale e architettonico unico nel suo genere, tanto delicato quanto impegnativo anche in considerazione del fatto che la struttura della Cappella prima d’ora non era mai stata indagata a fondo, ha segnato la rinascita del monumento guariniano, dopo il disastroso incendio del 1997. In venti anni di attività sono stati coinvolti i migliori esperti di diverse discipline, che con la loro professionalità e tenacia hanno consentito di raggiungere questo importante obiettivo. Si è trattato di un traguardo che non può prescindere da una doverosa divulgazione degli studi condotti e dei risultati scientifici conseguiti. Il 28 e il 29 settembre 2018 si è svolto a Torino, presso la Biblioteca Nazionale Universitaria, il convegno internazionale ""Un capolavoro dell’architettura barocca. La Cappella della Sindone a Torino tra storia e restauro"""" i cui contributi hanno fornito una comprensione inedita di questo edificio del tutto particolare. Il volume raccoglie questo patrimonio di conoscenze e affronta una rosa molto ampia di temi."" -
Palazzo Lercari Parodi. Un palazzo rinascimentale della Strada Nuova
Via Garibaldi, l'antica Strada Nuova, a Genova custodisce un patrimonio straordinario di storiche dimore nobiliari. Tra queste, al numero 3, si staglia Palazzo Franco Lercari che alla facciata quasi monocolore oppone interni variopinti, impreziositi da affreschi, stucchi e marmi. Un trionfo d'arte e colore, differente in ogni piano, e reso ancora più stupefacente dall'intreccio di volte e colonne. Nel 1571 fu Franco Lercari a commissionare l'edificazione del palazzo, ma nel 1845 passò alla famiglia Parodi, che ancora oggi ne è proprietaria. Palazzo Franco Lercari si distingue da altre residenze genovesi perché, insieme a Palazzo Nicolò Grimaldi, fu uno dei pochissimi palazzi scelti per accogliere i monarchi in visita durante i secoli d'oro. Un altro tratto distintivo di questa residenza è proprio la facciata, decorata a bugnato a punta di diamante nella parte inferiore, mentre i piani superiori erano originariamente alleggeriti da una serie di logge aperte, che vennero chiuse da vetrate e murate a inizio Ottocento. -
Alex Katz. La vita dolce
Nel panorama della grande arte americana del secondo dopoguerra, Alex Katz (New York, 1927) rappresenta un’anomalia. Sebbene non sia assimilabile ad alcuna scuola, la sua opera è una felice e originale sintesi delle esperienze artistiche del Novecento. Il volume illustra l’estesa avventura pittorica dell’artista attraverso una selezione di opere e un’antologia di alcuni tra i più importanti saggi critici, inediti in lingua italiana. La vicenda pittorica di Katz evidenzia la distanza dalle tentazioni politiche e sociali che animano molta arte contemporanea, restituendo alla pittura il piacere di contemplare se stessa e la vita. Spesso associato al movimento della Pop art, Katz rielabora i riferimenti della cultura di massa, della società americana, della televisione, del cinema, della pubblicità. Nello stesso tempo, si appropria dei principi minimalisti spogliandoli però dalle durezze ideologiche, soffermandosi sui caratteri più squisitamente formali che definiscono il gusto collettivo, lo stile di vita e quindi in ultima istanza il rapporto con ciò che ci circonda. -
Food heroes. Storie straordinarie di protagonisti del gusto
"Sono racconti di storie epiche, coraggiose, storie di rivoluzioni e di intraprendenza, storie di personaggi che attorno al cibo hanno costruito imprese, nuove professioni, hanno cambiato le abitudini e la cultura alimentare, hanno percorso strade nuove e sconosciute o ripercorso in modo diverso gli stessi sentieri. Attraverso le loro vicende emergono territori e prodotti straordinari, cucine e coltivazioni, imprese, idee e sfide nell'ambito del cibo. Che mondi hanno cambiato le loro storie di innovazione, che cosa mangeremmo o berremmo senza alcuni di loro? Mi piace pensare che il racconto di questa gente possa generare il gusto di emulare le loro gesta, di lanciare nuove sfide sul mercato, o quantomeno di pensare al cibo come ad un elemento di curiosità, di scoperta culturale e di nuova coscienza di sé.""""" -
Verso nuovi paesaggi domestici. L'abitare ai tempi del Coronavirus rappresentato in 3 atti (e 3 epiloghi)
Quali case abiteremo? Alla luce della rinnovata centralità del tema dell'abitare, e dell'accelerazione innescata dalla pandemia di Covid-19, questo libro offre una riflessione sulla ultradomesticità indagata da fuori e dentro le case. Dall'involucro agli interni, agli oggetti. E viceversa. -
Segni d'artista. Masterpieces for a collection. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo presenta la collezione di disegni che saranno proposti, nel 35 anniversario dalla fondazione, dalla MaurizioNobile Fine Art per il Tefaf di Maastricht. La collezione comprende opere di: Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Giandomenico Tiepolo, Vincenzo Camuccini, Tommaso Minardi, Pelagio Pelagi, Amedeo Modigliani, Gino Severini, Giorgio Morandi e Lucio Fontana. La collezione è corredata ad apparato critico. -
Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l'altare del Volto Santo. Ediz. illustrata
Nella Vita di Marcantonio Raimondi Giorgio Vasari introduce la figura del grande incisore carpigiano, uno dei massimi interpreti d'ogni tempo della xilografia nella sua declinazione in chiaroscuro, da lui concepita per divulgare i capolavori di Tiziano, Raffaello, Parmigianino e Peruzzi, evocandone la maestria dei passaggi tonali. Nel prestigioso spazio espositivo di Palazzo Madama, i visitatori potranno ammirare la pala d'altare di Ugo da Carpi con la Veronica che dispiega il velo del Volto Santo tra gli Apostoli Pietro e Paolo, un'opera di straordinaria importanza per arte e fede. Si tratta di una tavola ""fatta senza pennello"""" come è scritto dall'autore accanto alla firma e come riferisce Giorgio Vasari che la vide in San Pietro insieme a Michelangelo. Una sperimentazione del tutto insolita pure considerando l'importanza devozionale e la collocazione dell'ancona, concepita e compiuta qualche tempo prima del Giubileo del 1525 per adornare l'altare connesso a una delle reliquie più preziose della Basilica di San Pietro in Vaticano, quella del Volto Santo. Pur affidandosi per l'invenzione a un disegno di Parmigianino che rielabora una xilografia del 1510 di Albrecht Dürer, l'artista carpigiano mostra tutto il suo valore nel sciogliere le durezze dell'intaglio in una pittura espressiva ed eloquente che giunge infine alla commovente rielaborazione del Volto Santo così come evocato dalla reliquia conservata nel tabernacolo del ciborio."" -
I protagonisti del Barocco. Capolavori a Genova 1600-1750
Tra Seicento e Settecento l'arte barocca - la ricerca della meraviglia, della finzione e dello stupore, della mozione degli affetti, dell'enfasi patetica e dell'estasi - porta alla ribalta a Genova grandi protagonisti: in pittura, scultura, nella coinvolgente grande dimensione dell'affresco e in quella piccola, preziosa, del disegno, del tessuto, della maiolica. Questi protagonisti, artisti di fama e successo alla loro epoca, furono attori di grandi trasformazioni di gusto in città e seppero talora imporsi sulla scena nazionale e internazionale richiamando commesse ambite da prestigiose committenze. -
L' Annunciazione ritrovata. Un'importante restituzione a Spotorno. Ediz. illustrata
Nel marzo 2017 il restauratore Andrea Semeria, durante la disinfestazione di un mobile nella sacrestia dell'oratorio della SS. Annunziata di Spotorno (SV), dopo aver rimosso i cassetti della parte centrale, applicando la Permetrina al fondo si accorse con estremo stupore che era possibile scorgere nella tavola di fondo un volto, quindi un secondo viso, con aureola, dipinti. Resosi conto di trovarsi di fronte a una scoperta, fotografò il tutto nel miglior modo possibile e trasmise le fotografie in Soprintendenza. Veniva così ritrovata una prestigiosa tavola raffigurante L'annunciazione che, oggi, dopo i minuziosi lavori di restauri, torna a essere esposta al pubblico.