Sfoglia il Catalogo feltrinelli021
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3081-3100 di 10000 Articoli:
-
Achse! La guerra in casa
La storia dei 5 anni più tragici della Spezia moderna come non vi è mai stata raccontata. 'Achse' era un piano elaborato da Hitler nel' 43, quando capì che l'Italia stava per abbandonare l'Asse e chiedere l'armistizio agli Alleati. Una resa che avrebbe consentito a questi ultimi di spingersi fino al Brennero portando la minaccia al cuore della Germania. Un pericolo mortale, che poteva essere sventato solo occupando militarmente la penisola. Le divisioni naziste cominciarono così ad affluire in Italia il 26 luglio, dopo la caduta del fascismo, schierandosi nelle aree strategiche del Paese. Tre di esse furono assegnate alla piazza spezzina. E la sera dell'8 settembre, mentre la radio annunciava l'armistizio, Berlino lanciò il nome in codice: 'Achse!', che aveva tra gli obiettivi prioritari la cattura della flotta alla fonda nel golfo della Spezia. Come venne fermata la Wehrmacht? Come riuscirono la corazzata 'Roma' e le altre navi a sfuggire alla cattura? Quella che emerge da questo libro è una storia inedita che appartiene a tutti gli spezzini, a chi era già nato in quegli anni, a chi ne abbia sentito il racconto dai padri, dalle madri, dai nonni. Anni vissuti sotto le bombe, anni di lutti e di miseria, ma anche di tanti eroi sconosciuti. -
Cinque Terre e Portovenere. Calendario 2022. Ediz. illustrata
Calendario fotografico dedicato alle Cinque Terre e a Portovenere per l'anno 2022 realizzato con la collaborazione del fotografo professionista Mauro Fioravanti, autore delle splendide immagini dei celebri borghi immortalati nelle diverse stagioni. Stampato in alta definizione nel pratico formato che raggiunge, aperto, la misura verticale di 60 x 30 cm, il calendario ha un ampio spazio destinato agli appunti, riportando le fasi lunari e, oltre alle festività italiane, anche quelle spagnole, francesi, inglesi e tedesche. Il processo di stampa utilizzato è certificato secondo i rigorosi standard FSC, per la salvaguardia delle foreste. Una particolarità, rivolta agli appassionati di fotografia, sono i dati di scatto pubblicati sotto ogni immagine. Ogni calendario viene venduto in confezione singola, dentro una busta protettiva resistente. Viste di rara suggestione dei noti paesaggi dotati di eterna bellezza si alternano: in copertina ci cattura una sorprendente vista di Vernazza di fronte al tramonto dell'ultimo sole, che pare spingersi con le sue rocce come una nave in mare aperto. A gennaio troviamo Riomaggiore, splendente anche sotto un buio cielo temporalesco, nel suo contrasto tra le alte case del borgo dai vivaci colori, arrampicate sugli scogli e la schiuma del mare agitato. Corniglia ci offre invece una visione intima e rassicurante di paese popolato di case, addossate alla montagna con i lampioni accesi nella luce serale, compresa tra i due azzurri del mare e del cielo, le vigne e gli orti ordinati in attesa della primavera. Manarola, inerpicata sulle rocce, ci appare in una vista notturna quasi minacciata dai marosi che, con ritmo alterno, si gettano ad aggredirla alzando al cielo bianche spume. Par quasi di udirne l'assordante fragore, pacificato dalle case come da un muro di luce. Ad aprile ecco Portovenere: un rosso tramonto ha incendiato l'orizzonte ed ora scende la sera. Nel canale di Portovenere si sporge l'ultima rupe della Palmaria. Sullo sfondo d'un mare di raso azzurro e calmissimo, emerge l'ultima propaggine rocciosa del borgo con l'antica San Pietro, fino ai resti della grotta dedicata a Lord Byron, erosa dalle onde. Completa il quadro la ""finestrella"""" con la bifora sul mare aperto. Con l'avanzare dell'anno troviamo una visione primaverile di Manarola, col mare verde e tranquillo e le nubi che corrono nel cielo, così come Vernazza si mostra questa volta circondata da due diversi azzurri del mare, con la sua maestosa chiesa, il castello e la torre, le barche colorate nella baia. Monterosso a luglio è, senza dubbio, il paradiso dei bagnanti; con gli ombrelloni in fila, la gente che si gode il bagnasciuga e, vista unica, la ferrovia che attraversa il paese. Viste estive e autunnali si susseguono con la calata di Portovenere, San Lorenzo e il castello a far da sfondo ad un mare smeraldino e quieto che fa dondolare dolcemente i gusci delle barche. Altre viste ci riempiono gli occhi di sole, luce e mare, da Monterosso con l'iconico scoglio del Malpasso, a Corniglia con un cielo dorato. Il calendario si chiude con una pittoresca Riomaggiore invernale con le barche tirate a riva,... -
Sarzana. Guida e mappa della città e dei dintorni. Storia, arte, monumenti, folclore, informazioni utili
Da Porta Romana a Porta Parma, lungo il tracciato delle antiche mura, dalla Fortezza Firmafede ai torrioni, Sarzana ci accoglie con la sua storia millenaria e la ricchezza dei suoi monumenti, le chiese e i palazzi gentilizi. Tanti i percorsi da scoprire: dalle dimore Liberty agli itinerari fuori le mura, dalla Fortezza di Sarzanello alle passeggiate nel verde lungo il Canale Lunense e nei dintorni. Una città da vivere tra negozi e caffè, spettacoli e appuntamenti culturali, con un occhio di riguardo alla cucina tradizionale. Con la mappa dettagliata del centro e le carte dei sentieri dei dintorni. -
Le avventure di due amici in volo. In giro per Spezia. Ediz. a colori
Un merlo e un passerotto sono i protagonisti del libro scritto e disegnato da Riccardo Monopoli, attore e regista spezzino, che ci sorprende con una favola vivace e divertente interamente ambientata a Spezia in un'edizione illustrata tutta a colori, stampata con certificazione ecologica e composta da ben 72 pagine. È un canto dedicato alle radici, a Spezia, ai suoi luoghi simbolo e alla sua storia, di cui la favola offre molti spunti in grado di incuriosire il piccolo lettore. Tra i tanti incontri dei due protagonisti echeggiano da subito sonorità spezzine - la presenza dei gabbiani o di Gigion, il gatto rosso custode del castello San Giorgio - e incantano le prospettive ""aeree"""" della città che Monopoli illustra con mano sapiente, da viale Garibaldi a Piazza Brin, dalle mura del castello ai binari della Stazione, dai palazzi Liberty ai portici di via Chiodo, e così via. Angoli a noi noti scorrono tra le pagine del libro come fossero luoghi incantati, in una dimensione quasi onirica in cui si fondono passato e presente - il lampionaio a Migliarina, le baracche dei muscolai, i rami intrecciati a """"tunnel"""" dei platani del viale. Tra colpi di scena e fughe rocambolesche i """"nostri"""" imparano a conoscere i luoghi storici della città e le più radicate tradizioni gastronomiche, in un succedersi di incontri e avvenimenti esilaranti, causando anche qualche involontario """"disastro"""". Non mancano spunti e riferimenti a personaggi illustri o ai luoghi che li ricordano - Garibaldi, la Contessa di Castiglione, il futurista Marinetti - citazioni di autori spezzini o vere e proprie immagini poetiche come le pagine in cui il vento ci fa udire il """"fischietto del nostromo della Amerigo Vespucci"""", con il veliero che rientra al tramonto nel mare azzurro del golfo. Le avventure di due amici che sono quasi un """"Luca"""" in salsa spezzina, ma con riferimenti precisi e puntuali che i ragazzini curiosi potranno approfondire magari con l'aiuto del nonno, scorrazzando liberi per la città e giocando a ritrovare i luoghi delle avventure del libro. I più fantasiosi potranno magari interrogare Tarta, la tartaruga centenaria che vive ai giardini, o chiedere al coloratissimo pappagallo sudamericano di raccontare loro la storia della nascita del quartiere Umbertino... Età di lettura: da 6 anni."" -
Spezia. Calendario della città d'un tempo. 2022
Calendario con foto d'epoca di alcune tra le più belle immagini della Spezia tra fine '800 e primi '900, con commento. Le foto storiche di luoghi e eventi simbolo come l'inaugurazione del monumento a Garibaldi, il Teatro Rossi, la Chiesa di Santa Maria con l'antico campanile e la facciata cinquecentesca, la banchina con le pirobarche, la vecchia Stazione del 1887, il Palco della Musica, Largo Marcantone a Migliarina, ecc. In bella veste anticata, con foto grandi, stampate su fondo avorio e riquadri giallo-oro. Con le festività italiane, ampio spazio per note e appunti e le fasi lunari. -
La Rapallina, ambasciatrice di gusto e bellezza. La Contessa di Castiglione tra Parigi e il suo joli golfe
Emerge da queste pagine la ricca personalità della Contessa di Castiglione, delineata attraverso la ricostruzione dell'ambiente familiare e delle principali vicende della sua vita. Un'esistenza che fu molto legata alla Spezia ed al suo golfo, di cui in diversi scritti esalta il paesaggio incantevole, la felice posizione geografica, la bontà dei frutti del territorio e le specialità gastronomiche come la mesciüa, «la mistura di grano tanto ricercata» che voleva far conoscere agli amici francesi. Dell'amore per quella città, oggi scomparsa, la Rapallina ci lascia ampia testimonianza, attraverso le numerose lettere inedite, indirizzate all'«integro suo fattore», il pittore Agostino Fossati, che l'autrice pubblica e trascrive integralmente per la prima volta in questo libro. Lettere in cui tra l'altro, dopo il definitivo distacco dalla sua «ingrata, ingiusta, amata città», chiede a Fossati di dipingere per lei Spezia «come era prima», per portare a Parigi l'immagine del suo joli golfe in «due o quattro quadri grandi ben fatti e dettagliati dove si veda tutta la Spezia e il golfo che tutti qui mi domandano vedere». -
Luoghi nascosti. Percorsi insoliti dalle Cinque Terre alla Spezia: scorci incantevoli tra storia e natura, paesaggi scolpiti e antichi edifici abbandonati
A due passi dalle Cinque Terre riscopriamo paesaggi inediti: luoghi nascosti che sono autentiche rivelazioni, angoli di paradiso su antichi percorsi, immersi nella quiete e nel verde. Nel golfo o sulle alture incontriamo fonti misteriose dalle origini leggendarie, mulini, ponti, edifici rurali, fortificazioni in disuso divorate dalla vegetazione o abbarbicate agli scogli; pietre scolpite con simboli antichi che rimandano a storie lontane. Tra le vestigia di chiese e edifici abbandonati, o alla ricerca di grotte, cascate e storiche mulattiere, riscopriamo un patrimonio davvero unico, in un territorio in equilibrio tra la natura e l'opera dell'uomo. Un viaggio emozionante alla ricerca del bello, seguendo le tracce che il tempo ha lasciato sui muri, sulle rocce e sul nostro cammino. Con foto e mappe dei luoghi -
Cinque Terre e Portovenere. Calendario 2023
Calendario fotografico 2023 dedicato alle Cinque Terre e a Portovenere, opera del fotografo Mauro Fioravanti. Stampato in alta definizione nel pratico formato che raggiunge, aperto, la misura verticale di 60 x 30 cm, il calendario offre la possibilità di scrivere comodamente nell'ampio spazio destinato agli appunti, riportando le fasi lunari e, oltre alle festività italiane, anche quelle spagnole, francesi, inglesi e tedesche. Il processo di stampa utilizzato è certificato secondo i rigorosi standard FSC, per la salvaguardia delle foreste. Una particolarità, rivolta agli appassionati di fotografia, sono i dati di scatto pubblicati sotto ogni immagine. Il calendario ci accoglie con il borgo di Manarola che campeggia in copertina con i suoi colori splendenti, a contrasto con quelli di un mare agitato che spumeggia e il cielo che sembra aprirsi con grandi nuvole in fuga. La sfilata dei mesi offre una carrellata di viste dei borghi nelle diverse stagioni, da quelle invernali di Corniglia, arroccata sul monte in due viste bucoliche e quasi idilliache, a quella di Portovenere ripresa in una visione piena di nostalgica dolcezza del borgo al tramonto, alla visione serale di Riomaggiore con le sue barche tirate in secco e le case colorate che sfumano nella malinconia della sera. Arriva la primavera e le nuvole mosse dal vento, che sbatte le tende, salutano una Manarola raccolta sulle sue rocce arrossate dal tramonto, in attesa della notte, mentre Vernazza ad aprile è audacemente protesa sul mare sotto un volo di nuvole primaverili. A giugno le limpide trasparenze verde-azzurre del mare di Monterosso specchiano il paese vecchio e l'intera verde collina nella pigra attesa dei bagnanti, mentre luglio schiera una magnifica visione di Portovenere con la chiesa di San Pietro, che sorge turrita coi vicini bastioni tra mare e cielo. Agosto imprime invece i suoi forti contrasti coloristici sull'immagine di Riomaggiore sì da renderla indimenticabile, con la spuma candida, il verde cupo del mare, il rosso, giallo e arancio delle facciate sul mare, il blu-azzurro del cielo. A settembre ritornerà la quiete con una vista della Torre Aurora su un mare quieto, quasi raccolto in meditazione. L'ultimo mese dell'anno ci lascia quasi senza fiato con una Vernazza nell'abbraccio notturno del mare e un cielo stellato davvero unico. Ogni calendario viene venduto in confezione singola, dentro una busta protettiva resistente. -
Sentieri della libertà. Dalla città della Spezia a San Benedetto, il paese dell'ultima battaglia. Percorsi per riflettere
Una guida agile che ci racconta, con l'ausilio di interessanti foto a colori e sintetiche schede tematiche, i luoghi, le azioni e i protagonisti della lotta partigiana, dalla scuola ""2 giugno"""" alla Spezia fino a San Benedetto in Comune di Riccò del Golfo, luogo della battaglia conclusiva della lotta di Liberazione spezzina. Un percorso dalla città alle colline, che passa per il """"salto del gatto"""" in mezzo al verde del bosco e per l'antica pieve di Marinasco, da cui si gode, tra l'altro, uno stupendo panorama sul golfo. Itinerari per riflettere, facili e adatti a tutti, con interessanti notazioni anche sui borghi e sulla natura che incontriamo sul percorso. Il libretto è un'idea di Patrizia Gallotti, Presidente dell'ISR, realizzato in occasione del Cinquantesimo dell'Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, e vuol essere il primo di una serie."" -
Anni clandestini. Memorie dal 1904 al 1945
"Anni clandestini"""" è un diario scritto da Antonio Borgatti """"Silvio"""" che fu coordinatore del Comitato di Liberazione Nazionale provinciale spezzino per il PCI dal '44 alla Liberazione, un uomo che visse quasi metà degli anni della sua vita in opposizione al regime fascista, in clandestinità e per sette anni nella galera fascista, ma che non si perse mai d'animo e non smise mai di pensare, studiare, organizzare iniziative di contrasto al regime e, infine, «fu al centro di tutta la rete clandestina della provincia spezzina, in continuo contatto con i nuclei di Resistenza in città e in montagna». Il diario di """"Silvio"""", che ci ha lasciato nel 1991, è stato curato dall'ex sindaco e senatore Aldo Giacché, scomparso nel 2019, ed esce oggi, postumo. Un libro che andava assolutamente pubblicato perché, come scrive Aldo Giacché nell'introduzione: «Questo diario di """"Silvio"""" è un documento eccezionale, che ci restituisce, con uno stile gradevole e vivace, un resoconto della sua esistenza a dir poco avventurosa, vissuta sotto il fascismo, per lo più in clandestinità e in carcere. Fu infatti arrestato per propaganda comunista nel 1927 e condannato dal Tribunale Speciale fascista a dodici anni di carcere. Ne scontò sette, che per lui furono anche anni di importante formazione politica e culturale.» Un libro fondamentale, arricchito nella stampa da documenti e rapporti della polizia dell'epoca e da alcune appendici sulle missioni operative e le scelte politiche, che riportano brani tratti da documenti scritti da Borgatti, conservati nell'archivio dell'Istituto Storico della Resistenza spezzino, che ha patrocinato la pubblicazione. Una memoria che è anche una testimonianza diretta, ricca di dettagli inediti, della Resistenza nello spezzino, e che aggiunge diversi tasselli alla storia già nota di quegli anni, come ad esempio il rapporto complicato con gli alleati anglo-americani o l'incontro con alcuni personaggi noti come Pietro Beghi, che lo stesso Borgatti apprende, tramite un informatore, essere in pericolo e che sfuggirà all'arresto grazie alla sua segnalazione. Un volume che ci dà anche un'idea di com'era la vita alla Spezia in quegli anni: «una città semidistrutta, abbandonata dalla gran parte della popolazione. E poi allarmi di giorno e di notte; ogni tanto qualche sgancio di bombe, e lì bisognava sperare...»" -
La mia storia in Croce Rossa. I miei primi 45 anni di servizio (1977-2022)
«Massimo ha fatto della Croce Rossa una missione di Vita oltre che umanitaria, quello che auguro ad ogni Volontario che rappresenta un bene comune e prezioso da preservare.» dalla Prefazione di Luigi De Angelis, Presidente Croce Rossa Italiana Comitato della Spezia «La narrazione di Massimo ha valore anche di cronaca e testimonianza del cambiamento e sviluppo della Croce Rossa a livello centrale e territoriale: (...) nuovi corsi per preparare il personale ad affrontare al meglio nuove criticità e bisogni della popolazione, quindi anche formazione sempre più approfondita e specifica. Vengono menzionati anche nuovi o più idonei mezzi, strumenti, materiali e dispositivi di sicurezza per assicurare l'aiuto più professionale ed adeguato alle persone in stato di necessità. Il libro è tutto questo e di più, perché vengono descritti anche episodi ed eventi legati al servizio, alcuni anche molto dolorosi, altri venati di una certa vena umoristica, la stessa vena che affiora quando Massimo parla del quartiere e dei suoi abitanti che interagiscono con i Volontari e la Sede di Croce Rossa. Ci troviamo di fronte allo spaccato di una piccola comunità che Massimo descrive nel passato e nel presente, e di cui Croce Rossa è stata ed è parte integrante.» dalla Presentazione di Landa Landini, Consigliere Qualificato CRI per l'Applicazione del Diritto Internazionale Umanitario. -
Quando c'era il PCI. Memorie della figlia di «Apollo», un «rivoluzionario di professione» spezzino
Il volume è dedicato alla figura di Giuseppe Mirabello, conosciuto col nome di battaglia di ""Apollo"""" che, dopo l'esperienza della guerra partigiana in cui ebbe il ruolo di Comandante di Compagnia, partecipò attivamente alla vita democratica del dopoguerra e fu funzionario e dirigente del Partito Comunista spezzino. Lo ricorda in questo libro di memorie la figlia Maria Cristina che ripercorre le tappe fondamentali della vita di Mirabello, dal legame con la natìa Cadimare fino al suo improvviso decesso, nel 1976: un libro di ricordi, con l'Italia della ricostruzione anni '50, poi quella del """"boom economico"""" fino a quella del """"compromesso storico"""". Un impegno politico totale, tante battaglie al fianco dei lavoratori e infine quella tutta spezzina per la conquista del ventiseiesimo consigliere... «Pochi a Spezia, come lui, incarnavano l'originalità ideale e politica - scrive nell'introduzione al libro l'ex Sindaco Sandro Bertagna - formatasi, anche con forti tensioni interne ai gruppi dirigenti, nel corso di un lungo periodo: dall'antifascismo nel periodo della clandestinità, alla lotta armata nelle Brigate partigiane, al protagonismo politico nella Repubblica costituzionale e democratica nata dalla Resistenza. """"Apollo"""" aveva ben salde e ferme consapevolezze, e su queste faceva leva: l'essere figlio del popolo, radicato nei ceti che avevano sofferto penurie e ristrettezze d'ogni genere, come racconta la figlia Maria Cristina, radicalmente antifascista e poi grande partigiano del Battaglione """"Vanni"""".»"" -
Spezia. Calendario della città d'un tempo. 2023
Anche per il 2023 le Edizioni Giacché propongono al pubblico il calendario di Spezia ""della città di un tempo"""" con la consueta veste d'antàn, belle foto d'epoca tra cui alcune rarità, incorniciate da fili giallo-oro e stampate su fondo avoriato. In copertina troviamo la foto inedita della prima Campionaria, del 1925, al cui ingresso troneggiava una riproduzione tridimensionale della torre dello stemma spezzino. Iniziamo con le mura di cinta e il Parco della Rimembranza e Porta Genova. La didascalia ci rammenta la storia del Parco in cui ogni pianta simboleggia un Caduto spezzino nella grande guerra. A febbraio siamo in via Paleocapa attorno al 1910, con il traffico veicolare costituito da carretti con un tram che va alla Stazione. E che dire della piazza Felice Cavallotti con il suo bel monumento in marmo di Carrara, davanti all'Antico Caffè Terrile? Ad aprile troviamo una delle immagini simbolo della vecchia Spezia: la piazza del mercato con le sue bellissime tettoie Liberty e i """"bancheti"""" dei contadini all'aperto. Maggio ci sorprende con la drogheria """"Stoppani Peer"""" in Piazza del Mercato in una pagina che ripercorre la storia, a Spezia da metà Ottocento, delle famiglie svizzere e delle loro drogherie, pasticcerie e liquorerie. Un'mmagine molto suggestiva di Rodolfo Zancolli ci mostra la costruzione del nuovo palazzo civico contemporanea alla demolizione del vecchio edificio storico che inglobava l'antica loggia medievale comunale, rinvenuta durante i lavori di demolizione. Si dà conto delle polemiche che il nuovo palazzo Liberty, costruito in cemento, suscitò in città. Luglio ci trova in Piazza Mentana, con una bella foto inedita di primo Novecento in una città dai locali e negozi eleganti, dalle vetrine e le boiserie in legno e le lampade in stile; le strade pulite e ordinate col bel lastricato in arenaria di Biassa. Un'altra foto inedita documenta una delle """"inondazioni"""" a cui era soggetta la città dopo le variazioni urbanistiche relative all'allargamento Ottocentesco; qui siamo in Via Chiodo, sotto il portico del Palazzo Doria, l'8 giugno 1903. A settembre la Passeggiata Morin ci appare com'era nel 1915, con le palme piccole appena piantate e gli spezzini che si godono il sole invernale. Novembre ci porta a Marola, nella zona di San Vito descritta da Gino Ragnetti, così come appariva dopo l'inaugurazione dell'Arsenale, con la nuova chiesa edificata in compensazione di quella medievale atterrata nel 1863, per far posto allo stabilimento militare. La pagina dopo ci racconta la storia della centrale termica della Pianta, progettata dell'architetto Oliva in un elegante stile Déco, ed edificata dalla SIEL - Società Idroelettrica Ligure che, grazie all'energia idroelettrica, consentì di elettrificare il circondario. Questa disponibilità di energia a prezzi contenuti, che è il presupposto essenziale dello sviluppo economico, consentì allora lo sviluppo industriale della Spezia, non più condizionato dall'antieconomico impiego del carbone. Il calendario si chiude con una sorpresa: le stampe d'epoca e la descrizione della grandiosa Esposizione del 1887 descritta da Pier Gino Scardigli, che aveva all'ingresso, in via della Cernaia, un grandioso arco elegante in 'stile arabo' progettato da Agostino Fossati. Molte... -
Il convento scomparso. Lerici e il Convento Agostiniano di Maralunga nei documenti tra XV e XIX secolo
Una ricerca appassionante basata sui documenti inediti provenienti dall'antico Convento, grazie ai quali l'autrice ha potuto immergersi nella vita quotidiana dell'epoca «subendone gradualmente il fascino e imparando a leggere con celerità quelle terribili, contorte grafie...». Uno studio che ci restituisce una parte della nostra storia facendo rivivere quel mondo scomparso, raccontando e contestualizzando fatti e storie del periodo che va dalla costruzione del monastero nel 1490, alla sua dismissione nel 1799, fino alla demolizione fra il 1880 e il 1890, con la costruzione della batteria militare. Conosciamo così non solo le abitudini alimentari dei frati ma anche la toponomastica dei luoghi, l'origine di antichi cognomi lericini, i personaggi che animavano la vita della Lerici del tempo, le feste, le attività legate a Maralunga svolte dagli abitanti del borgo sui terreni da cui i frati ricavavano soprattutto vino e olio. «Al centro, la vicenda d'un convento scomparso, sorto per devozione alla fine di quel XV secolo che vedeva Lerici e il suo golfo ricoprire un essenziale ruolo di cerniera fra il genovesato e la Lunigiana. L'utilizzo di documentazione inedita consente all'autrice - anche grazie a una penna felice e alla scelta d'un impianto indiziario, esplicitato nell'introduzione - d'accompagnare il lettore attraverso i secoli (...). È così che sotto gli occhi passano uomini e donne, vescovi e frati, e poi, naturalmente, marinai; le cui vite sono delineate dall'analisi di dati concreti, relativi alla gestione del convento, alle attività lavorative, agli introiti, alle uscite, alle vendite d'immobili, alle donazioni, e così via.» (Prof. Antonio Musarra, Sapienza Università di Roma) -
San Bartolomeo delle Cento Chiavi. Alle origini del borgo di Pitelli
A San Bartolomeo, di cui oggi resta l'intitolazione del Viale omonimo, era dedicata nel medioevo una Chiesa posta «sullo scoglio alla Marina», fulcro di una nutrita comunità rurale che contava anche un Ospitale e uno scalo marittimo oltre a «li bagni di Pitelli», fonti termali sulfuree censite in più di una mappa storica. L'antico insediamento costiero di Centum Claves, la cui storia è saldamente intrecciata con quella di Pitelli, fu gradualmente abbandonato a partire dal Cinquecento perché «non sicuro dai corsari» e due secoli dopo risultava avere ancora la Chiesa «circondata da muraglie antiche formate con calcina e pozzolana di larghezza palmi 4 circa (...); in una muraglia vecchia verso il Monte di detta Chiesa vi erano immagini antiche dipinte (...) e vi era una muraglia antica più grossa assai delle sopradette, e vi trovarono delle ossa sotto la terra di detta piazza». Questo studio, basato principalmente su materiali d'archivio inediti, ci restituisce il volto del levante spezzino prima degli insediamenti militari e della cantieristica, consentendo, ad esempio, la lettura del paesaggio da San Cipriano a Muggiano con la linea di costa originaria, gli abitati, i canali, la natura del terreno «scosceso, lamoso o paludoso», e del coltivato «vignato, seminativo, boschivo o a oliveto». Il libro si chiude con una cronologia dettagliata della storia di Pitelli a partire dal 1138, data del documento più antico in cui compare il toponimo, fino all'epoca napoleonica. -
Golfo della Spezia e Promontorio del Caprione. Le più belle escursioni tra monti e mare
Una guida sicura e affidabile, attraverso percorsi scelti e testati dall’autore, da Portovenere a Riomaggiore nelle Cinque Terre, dal giro dell’Isola Palmaria al paesaggio unico della Costa di Tramonti, con le incredibili scalinate a strapiombo sul mare. Tra boschi, ulivi e muretti a secco, da Montemarcello a Lerici e Tellaro, da Ameglia a Punta Corvo, lungo sentieri che vanno, passo dopo passo, dalle morbide colline all’aspra roccia, al mare, tra conventi, santuari, forti e antichi borghi abbandonati immersi nel verde. Con mappe 1:25.000, descrizioni dettagliate dei percorsi, profili altimetrici, tracce GPS, avvertenze e varianti proposte in base al livello di difficoltà, che facilitano la scelta degli itinerari e offrono un’ampia possibilità di escursioni per tutti. -
Rime irriverenti. Tra politica, satira e spezzinità. Raccolte e commentate da Alberto Scaramuccia
È un Ubaldo Mazzini pressoché sconosciuto il giovane autore di questi versi mordaci, che si firma 'Gamin', parola francese che indica il monellaccio impertinente. Pubblicate sui periodici locali 130 anni fa, le 'rime irriverenti' testimoniano anche la passione politica e la 'verve' del grande intellettuale spezzino. Gli scritti giovanili del Mazzini sono firmati con quello pseudonimo che al lettore contemporaneo rivelava subito una presenza diversa, originale, distante da quella del tipico cronista dell'epoca poiché, tra i tanti meriti dell'Ubaldo figura anche quello di aver rappresentato sentimenti popolari diffusi elevandoli, pur nei toni scanzonati della satira, a pura poesia. Le 'rime irriverenti' del Mazzini, qui raccolte per la prima volta in un volume unico, sono introdotte da un ampio saggio di Alberto Scaramuccia sull'autore e la sua opera, a cominciare dall'origine dell'inconsueto nomignolo. Le 'rime' sono inquadrate sul piano metrico e stilistico con puntuale riferimento al contesto socio-politico del tempo e ci offrono un punto di vista inedito sulla Spezia di fine Ottocento. -
La locazione degli immobili urbani
L'evoluzione giurisprudenziale e normativa che, nel corso di questi anni ha caratterizzato il rapporto locatizio di immobili urbani ad uso abitativo, riveste il ruolo principale delle seguente opera. La fitta trama della legislazione speciale ha finito per rendere residuale l'applicazione delle norme codicistiche nell'ambito della disciplina delle locazioni degli immobili urbani, senza però mai discostarsi dagli aspetti generali che caratterizzano il rapporto locatizio. Il volume esamina inoltre la disciplina della cedolare secca introdotta dall'art. 3 del Dlgs 23/2011 (""Disposizioni in materia di federalismo fiscale""""), resa esecutiva con il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate del 7 aprile 2011."" -
Il mandato. La gestione dell'interesse altrui tra momento statico dell'«atto» e prospettiva dinamica dell'«attività»
Una riflessione aggiornata su un tema apparentemente ""antico"""" che oggi ritorna al centro dell'attenzione del giurista per effetto delle odierne tendenze all'articolazione degli strumenti patrimoniali finalizzati alla gestione di affari e/o di interessi meritevoli di tutela. La ricostruzione dell'istituto nella sua dimensione """"statica"""", che attiene all'atto negoziale nei suoi elementi strutturali e nelle caratteristiche generali così come previste dal codice civile (Parte I del volume), vuole essere propedeutica per un'indagine nella sua dimensione """"dinamica"""", attinente cioè alla idoneità della figura di modellarsi in maniera differenziata in dipendenza delle specifiche situazioni finalizzate alla soddisfazione di interessi altrui (Parte II). Specifica attenzione viene rivolta all'analisi dei profili operativi e al c.d. """"sistema delle tutele""""."" -
Guida alla riforma del lavoro. Cosa cambia e come funziona la riforma «Monti Fornero» (Legge n. 92 del 28 giugno 2012). Vol. 20120
La riforma del mercato del lavoro costituisce un intervento che il governo Monti ha previsto come provvedimento centrale rispetto alle proprie indicazioni programmatiche. Il presente volume analizza in maniera sistematica le disposizioni contenute nella Legge n. 92 del 28 giugno 2012, riforma ""Monti Fornero"""", attraverso il commento comma per comma, il confronto tra vecchia e nuova disciplina, ed evidenziando le principali modifiche introdotte.""