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Il riflesso
Sebastian è uno scrittore di successo. Un marchio impressogli alla nascita, a causa della sua spiccata sensibilità, che lo porterà a vivere un'esistenza risoluta tra vizi e virtù, costantemente alla ricerca della passione amorosa che gli accende la vita. Ma la diversità e l'appetito del sesso più trasgressivo, lo renderanno debole e vulnerabile. La sorte non smette di tendergli le trappole che, in ogni situazione, lo catturano per ritornare perdente e ferito. -
Graeca capta
Laerte Tagliabue è un personaggio picaresco, simbolo di un paese che, dal dopoguerra in poi, ha disgregato fino all'estinzione i propri valori. Insegnante frustrato, è sempre più convinto che la scuola sia diventata un sistema poco credibile ed è costretto a inventarsele tutte per sbarcare il lunario, iniziando così a dare la caccia a nuove ma altrettanto irraggiungibili chimere. Una storia corrosiva capace di evidenziare e ritagliare le ipocrisie, le ossessioni e la tracotanza di una società in declino, la quale pone sullo stesso piano generazioni e classi diverse, al fine di portare in scena personaggi e avventure come manifestazioni del disagio affettivo, sociale e politico contemporaneo. -
Ius secundae noctis
Ius secundae noctis demitizza tendenze e modo che si fecero spazio dagli anni '70 in poi e cioè è vivibile, psicologicamente e biologicamente, dare concretezza al dato oggettivo che l'uomo è poligamo per natura. -
L'amore, forse
"L'amore, forse"""" racconta la storia di Charlotte che cerca di riprendere in mano la propria vita dopo aver scoperto il tradimento del suo grande amore, il parigino Jean Luc. Decide di lasciare tutto, cambiare città e ricominciare da capo. Inizia a frequentare lo studio della psicologa Sophie, che le chiede di scrivere un diario, ripercorrendo la sua storia con l'amato Jean Luc. Da qui parte il racconto dell'amore passato, in un flashback intenso e pregnante di emozioni e ricordi, di progetti e decisioni che accompagnerà il lettore fino alla fine del romanzo." -
Monti Ernici
Una comunità umana che affonda le sue radici in un'antica civiltà viene aggredita dalla peste dall'inquinamento ambientale e dalla rapacità della criminalità organizzata. -
La profezia di Athor
Una terra sconosciuta, circondata da una corona di inaccessibili montagne, solo due grandi porte di accesso costruite in pietra, la collegano al mondo esterno. All'interno il grande impero Taziz, dove un popolo soggiace alla tirannia del suo imperatore e del suo esercito. All'esterno un territorio vasto e discontinuo, le terre di Hom, fatto di savane, foreste, colline e montagne: i suoi villaggi vengono razziati dalle incursioni di soldati Taziz, che riducono uomini e donne in schiavitù. -
Briciole
"Non esiste un modo di far poesia. Esistono le donne, gli uomini e le parole. Esiste il senso di ogni frase e quel bisogno urgente di comunicare. La poesia ha il suo mondo ovunque: a volte risiede in un pensiero, a volte in un solo sguardo. Scrivere è quel gesto che lascia il segno del proprio sentire e lo lascia in quella forma così bizzarra che a volte una sola virgola può modificare le sorti di un battito di cuore. Nei versi di Del Fosco c'è la voglia di andare oltre l'apparenza. Ha scavato per trovare la fonte di un significato diverso, bagnandosi con un'acqua che ha tolto la sete. La poesia esiste quando passa di mano, quando si posa nell'animo a cui si consegna."""" (dalla prefazione di Gabriele Ametrano)" -
Donne e giubilei. Pellegrine, sante, dame e locandiere
La spiritualità della donna, le sue competenze e la sua creatività hanno influito, traendone a loro volta impulso ed arricchimento, sullo svolgimento dei giubilei nel corso dei secoli. Come si sono comportate le donne nei loro spazi e qual è stato il loro ruolo? La ricerca prende in considerazione le mistiche e le devote, quelle dedite all'organizzazione della cultura e dell'assistenza e le numerose, spesso anonime, artigiane che con il loro spirito d'iniziativa hanno contribuito alla buona riuscita dell'ospitalità romana. Introduzione di Pietrangelo Buttafuoco. -
L' attesa delle isole
Ne ""L'attesa delle isole"""" da un lato viene dipinta la realtà delle Isole Tremiti, piccolo arcipelago nell'Adriatico che ospitò una colonia penale e su cui vennero relegate centinaia di persone omosessuali durante il periodo fascista. L'autore racconta le condizioni misere della vita sulle isole, puntando il dito contro il pregiudizio e la conseguente sofferenza di chi, come il personaggio di Matteo, ha vissuto tale realtà. Dall'altro vi è la storia di Michele, figlio di Matteo, che, dopo la morte del padre, è costretto a emigrare in Irlanda assieme alla madre. Michele conosce Naill e i due vivono una storia d'amore nascosta agli occhi di tutti, in un paese in cui l'omosessualità era ancora fuori legge. Il romanzo si sviluppa su un arco temporale che va dagli anni '40 ai giorni nostri e i riferimenti storici fanno da cornice a una vicenda particolare che emoziona e fa riflettere."" -
Cronistoria di alcuni rifiuti editoriali dell'arte della gioia
Nel 1996, dopo aver regalato alla letteratura italiana uno dei suoi titoli migliori, ""L'arte della gioia"""", che mai poté vedere pubblicato, Goliarda Sapienza moriva nel generale silenzio. Nove anni più tardi quel romanzo enorme, denso e voluttuoso viene notato dalla Viviane Hamy di Parigi nell'edizione quasi clandestina di poche copie curato da Angelo Pellegrino. E questo repêchage quasi miracoloso salva """"L'arte della gioia"""" dall'oblio eterno. Di lì a poco il riconoscimento internazionale dell'opera sancirà il suo valore. Oggi, raccolte in volume, vedono la luce le lettere inedite di Goliarda, che ne ricostruiscono, in modo scrupolosamente filologico, le vicende editoriali, e quindi alcuni rifiuti del romanzo in Italia, riproducendone il materiale originale conservato nell'archivio della scrittrice etnea. Cronistoria è un testo che intreccia in maniera inedita vita e letteratura, e mira a svelare uno dei buchi più clamorosi dell'editoria italiana, contribuendo così alla conoscenza di un'autrice-simbolo della letteratura contemporanea."" -
Inediti da Trieste
In questa intima raccolta di scritti giovanili, l'autore affronta gli echi del passato filtrati attraverso uno stile narrativo che si ispira alla grande tradizione letteraria europea del Novecento, con una particolare attenzione al mondo onirico e al tramonto del grande mito dell'Austriae Felix. Dopo i primi tre racconti, la fantasia e il passato cedono lentamente il passo all'esperienza del lavoro, visto come passione o come mera necessità economica. In appendice uno studio storico artistico sull'arte scultorea lignea del XVII secolo nelle prealpi Carmiche, legato a un personaggio che il lettore ritroverà nei racconti stessi. -
Atti segreti nel tempio del cuore
Questa raccolta di liriche (quasi tutte in endecasillabi; una in russo; altre in francese, talvolta in alessandrini; inframmezzate da brevi prose di tono epistolare diaristico) continua l'appassionato dialogo del poeta con la tradizione, volendo spogliarne l'enfasi retorica ma custodire una lingua solenne, musicale, lucente, serbata anche attraverso l'esperienza dell'éclat francese o del fervore russo, come si addice all'odierna babele: dove contaminazioni plurime (favorite dallo scambio virtuale) oltrepassano i confini in un istante. -
Il pescatore di Kalkan. Odissea Sicilia
Romanzo epico della moderna globalizzazione, rivisitazione dell'Odissea, in cui l'eroe greco è sostituito da un antieroe di religione islamica, Il pescatore di Kalkan narra la storia di Zorayr, umile ragazzo turco dalla pelle ambrata, selvaggio e naturale come un frutto non coltivato, che viene sedotto da Tina, ricca e colta giornalista siciliana, in vacanza sulla penisola anatolica. Un incontro tra due esseri soli, per atavico destino, e diversi per estrazione socio-culturale. Luogo dell'incontro fatale è uno scenario tipico dell'Odissea: il mare e la spiaggia. Anche i ruoli sessuali sono gli stessi. Nel poema omerico Ulisse viene dal mare e incontra Nausica. Zorayr, che quotidianamente sfida le forze avverse della natura, per procurarsi il cibo, incontra per caso, sulla spiaggia di Kalkan una sconosciuta che lo seduce con l'arma più primitiva di comunicazione, quella naturale del sesso. La scrittura è volutamente plurilinguistica: mescola il linguaggio colto di Tina con quello folklorico di Zorayr e usa citazioni della cultura mediatica, alternandole con sequenze liriche in cui, talvolta, la punteggiatura è volutamente diradata o abolita. -
La moglie svizzera
La moglie svizzera è l'ultimo episodio di una trilogia imperniata sugli aspetti culturali e sociologici del mondo scolastico in cui si muovono i protagonisti. Questa volta il Fumagalli, professore di matematica in una scuola media di provincia, avendo ormai rinunciato a rifare il mondo, ha l'unica ambizione di dare un assetto stabile alla sua situazione familiare e professionale in cambio di una paga dignitosa, cosa facilmente ottenibile nella vicina Svizzera, dove andrà a insegnare da pendolare transfrontaliero. Con conseguenti andirivieni quotidiani in macchina, code in dogana e seccature di frontiera. Una scelta motivata da ragioni economiche e dal fatto che, dopo essere passato in gioventù attraverso tutti i gruppi e partiti possibili, non crede più alla politica. Inoltre, incappa in una profonda crisi mistica che minaccia di fargli prendere i voti o, addirittura, di spingerlo verso una conversione all'islam o al buddismo. Da questa profonda crisi uscirà alla fine completamente agnostico. In tutto: politica, religione e pure in fatto di donne. La vicenda si svolge tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, in un'imprecisata regione di confine tra provincia lombarda e Svizzera. Il che è pure l'occasione per il protagonista di scoprire lo strano universo d'oltreconfine e di fare confronti educativi, spesso sconfortanti, fra le due realtà sociali e scolastiche. -
Un Natale tutto per sè. Racconti di scrittrici tra Otto e Novecento
I racconti di “Un Natale tutto per sé” attraversano l'intera Europa per arrivare fino agli Stati Uniti. Dieci scrittrici raccontano il loro Natale, quello passato su un marciapiede innevato o quello al caldo di un camino scoppiettante, quello trascorso nella solitudine austera di un convento o quello a una tavola imbandita a festa. Natali tutti diversi, ognuno con le sue tradizioni, le sue leggende, i suoi misteri che invitano i lettori a immergersi nell'atmosfera, ora sacra ora profana del giorno più importante dell'anno. Una raccolta, che si pregia di alcuni inediti, in cui le voci più importanti della letteratura mondiale - Alcott, Gaskell, Pardo Bazàn, Colette, Mansfield - e quelle di alcune grandi protagoniste della letteratura italiana - Cordelia, Haydée, Messina, Serao, Deledda - si alternano per commuovere, emozionare, divertire e far riflettere. Un regalo da mettere sotto l'albero di Natale, sì, ma anche un piccolo ""albero genealogico"""" della letteratura delle donne in cui le parole e le storie di scrittrici molto diverse fra loro s'incontrano e intrecciano in una fantasmagoria di punti di vista. Un coro polifonico di voci eccezionali in visita a chi legge... perché durante la notte di Natale tutto può succedere."" -
Gli Etruschi. Popolo paleoellenico e italico. Ediz. multilingue
Riconosciuta alle antiche teorie di Erodoto e di Dionigi di Alicarnasso la capacità di individuare ancora, alle basi, le alternative fondamentali in cui si dibatte la disputa sulle origini e i caratteri degli Etruschi, il presente saggio tenta di spiegare in quali termini si svolga la necessaria concatenazione delle problematiche connesse al cosiddetto mistero etrusco e in che cosa veramente esso consista. La questione nuova che appare qui emergere propone per la civiltà degli Etruschi una formazione composita fortemente improntata di antiche culture italiche. -
Il coltivatore di Malata
Pubblicato a puntate per la prima volta sul «Metropolitan Magazine» di New York nel 1914, Il coltivatore di Malata ruota attorno a un amore e a un mistero. Malata è un'isola dei Mari del Sud, concessa in dono al protagonista, Geoffrey Renouard, da parte del governo coloniale come ricompensa per i suoi meriti di esploratore. Qui l'uomo ha trovato fortuna come coltivatore di seta. In una delle sue sporadiche visite sulla terraferma fa la conoscenza dei Moorsom. Il capofamiglia è un intellettuale molto importante, autore di saggi che gli hanno assicurato la fama di cui gode ma che nessuno ha mai davvero letto. Lo studioso ha una figlia, la fulva e altera Felicia, che cattura subito l'attenzione di Renouard. Il suo amore istantaneo e disperato trova un ulteriore ostacolo quando viene a scoprire che la donna ha un fidanzato e che la vera ragione della sua presenza in quel remoto angolo di mondo è...Il coltivatore di Malata è un testo primario per gli studi postcoloniali e affronta tematiche assai diverse, e per questo ancora più interessante, da quelle per cui l'autore è entrato nella storia della letteratura inglese. -
Incanto all'alba. Il ritorno del guerriero
Con il tempo ho imparato una piccola verità: scrivere è un grande investimento per noi stessi. Aiuta a far uscire tutto quello che accumuliamo dentro. Decifra le sensazioni, le contraddizioni. Ci guida nell'assegnare il nome giusto ai pensieri e alle cose. Ci tutela quando la morbosa sensibilità ci fa precipitare nell'isterismo delle contraddizioni. Ma la cosa più importante, riesce a far parlare il silenzio dell'anima. Per questo amo scrivere anche quando all'apparenza non ho niente da dire. Con sorpresa ti accorgi che c'è sempre qualcosa che merita di essere raccontato. -
Alla deriva
Alla deriva viene pubblicato per la prima volta nel 1920, anno in cui l'autrice riscuote un discreto successo letterario e che sancisce il suo ingresso nel mondo delle lettere. Marcello Scalia è un siciliano emigrato in Toscana per completare i propri studi universitari. Qui diviene ""discepolo"""" del professor Montebello, venerato quasi come un profeta e si innamora di Simonetta, figlia dell'accademico, dalla quale viene inaspettatamente ricambiato. Laureatosi e avendo ottenuto la mano della ragazza nonostante la disapprovazione del """"Maestro"""", che avrebbe preferito darla in moglie al ben più ricco e determinato Angelo Fiore, Marcello accetta un posto di lavoro come insegnante nelle Marche, sebbene egli aspiri alla libera docenza e a diventare prolifico autore di dissertazioni come il suo mentore. Frustrato da un lavoro che non lo soddisfa, da un'ispirazione altalenante e dal desiderio di dare alla moglie tutti gli agi, Marcello vede a poco a poco crollare le sue speranze e il proprio matrimonio incrinarsi sotto il peso della propria inadeguatezza, con una moglie sempre più inappagata nel suo ruolo di subalterna nella vita e nel cuore del marito. (Prefazione di Elena Stancanelli)."" -
Voci rimosse. I profughi di Eidomeni
Un reportage che ricompone i pezzi di un puzzle che la memoria collettiva tende a rimuovere, e che deve ricordarci invece che in futuro le nuove generazioni ci chiederanno come mai tutto questo possa essere davvero accaduto qui, in Europa, nel lontano e buio 2016.