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Storia monetaria degli Stati Uniti, 1867-1960
La ""Storia monetaria degli Stati Uniti, 1867-1960"""" di Milton Friedman e Anna Jacobson Schwartz rappresenta un'autentica pietra miliare nella scienza economica. Attraverso un'approfondita indagine storica, i due autori hanno proposto una lettura radicalmente innovativa per l'epoca (1963) di alcune fasi critiche della storia economica statunitense, centrata sul ruolo delle variazioni della massa monetaria circolante negli Stati Uniti nella determinazione dell'andamento del ciclo economico, cioè l'alternarsi di momenti di contrazione e di espansione. Combinando analisi teorica ed empirica, senza tralasciare riferimenti alla natura e all'operato delle istituzioni coinvolte, il libro fornisce un resoconto dettagliato del ruolo della moneta nelle vicende economiche e politiche degli Stati Uniti a partire dalle conseguenze della Guerra Civile. Ampio spazio è inoltre dedicato al periodo della Grande Depressione e alle responsabilità della Federal Reserve."" -
Cosa succede se usciamo dall'euro? Nuova ediz.
Cosa succede se l'Italia esce dall'euro? Tra piani A, piani B, minibot e pugni sul tavolo, pressoché tutti i partiti politici hanno caldeggiato, esorcizzato, pubblicamente negato e privatamente accarezzato l'ipotesi del ritorno a una moneta sovrana. Questo libro intende presentare le modalità, le conseguenze e i costi di tale prospettiva. I contributi raccolti in questa nuova edizione aggiornata e ampliata - scritti da Carlo Amenta e Carlo Stagnaro, Sandro Brusco, Lorenzo Codogno e Giampaolo Galli, Natale D'Amico, Veronica De Romanis, Eduardo Fernández Luiña, Paolo Manasse, Tommaso Monacelli, Alberto Saravalle, Filippo Taddei - gettano luce sugli aspetti meno conosciuti e più critici: come dovrebbe avvenire l'uscita? Quali implicazioni avrebbe sulla partecipazione italiana al mercato interno? Chi ne trarrebbe vantaggio, e chi ne pagherebbe i costi? La risposta è che per il nostro Paese l'uscita dall'euro sarebbe un disastro. -
Proprietà e libertà
Perché la storia della Russia è caratterizzata dalla presenza di governi dispotici, fino a giungere al socialismo reale? E per quale motivo, invece, proprio in Inghilterra sono nate per la prima volta istituzioni rispettose della libertà individuale? Per Richard Pipes, per rispondere a queste domande occorre prendere in considerazione la forma e la storia della proprietà privata. I diritti di proprietà sono stati l'argine più saldo per limitare il potere dello Stato e consentire alle istituzioni liberali di evolvere e prosperare nel mondo occidentale. Per questo motivo, in un Paese come l'Inghilterra i diritti di proprietà e il governo parlamentare sono progrediti di pari passo, mentre in Russia le restrizioni alla proprietà hanno garantito per centinaia di anni il mantenimento di regimi autoritari. Dopo aver ricostruito la storia della proprietà e dimostrato sulla base degli esempi contrastanti di questi due Paesi quanto sia stretta la correlazione tra proprietà e libertà, Pipes analizza gli sviluppi del ventesimo secolo, nel quale i governi - in nome della giustizia sociale e del ""bene comune"""" - hanno abolito o calpestato i diritti di proprietà."" -
La forza del capitalismo. Un viaggio nella storia recente di cinque continenti
Agli occhi di molti, il crollo dell'Unione Sovietica aveva dimostrato chiaramente la superiorità del sistema capitalista sulle alternative. Trascorsi tre decenni, gli attacchi all'economia di mercato non si sono però affatto placati, anzi hanno ripreso slancio, soprattutto dopo la crisi finanziaria del 2008. È necessario un maggiore intervento pubblico? È l'economia di mercato la vera responsabile dei nostri problemi? Rainer Zitelmann effettua una ricognizione della storia recente di cinque continenti, con l'obiettivo di cercare regolarità e trarre lezioni dalla storia economica. È proprio l'esperienza che dovrebbe indurci a guardare con speranza agli aspetti del sistema capitalistico che attecchiscono e sopravvivono in diversi contesti. La Cina dei tempi di Mao non è nemmeno lontana parente della Cina di oggi: il merito di questa sua crescita risiede proprio nell'avere adottato, poco per volta, molti elementi di un'economia di mercato. Paragonando la Germania Est e la Germania Ovest, le due Coree oppure il liberista Cile e il socialista Venezuela, Zitelmann fornisce un quadro d'insieme per capire quanta libertà economica c'è nel mondo e quali sono i suoi effetti. -
La conclusione del sistema marxiano
Il lungo saggio di Eugen von Böhm-Bawerk ""La conclusione del sistema marxiano"""" apparve nel 1896 e si pose immediatamente al centro delle discussioni sulla possibilità di costruire il socialismo sulla base delle teorie economiche di Karl Marx. Per questo Joseph A. Schumpeter scrisse che «non cesserà di essere la critica a Marx per eccellenza» e per questo rappresenta da sempre un serio ostacolo sulla via di quanti si chiedono a che cosa possa ancora servire Marx e credono che «come è esistito un socialismo prima di Marx, allo stesso modo continuerà ad esistere anche dopo di lui». Fondandosi su un'analisi puntuale, rigorosa e pacata della teoria marxiana del valore-lavoro e delle sue contraddizioni, Böhm-Bawerk ne distrugge la consistenza ma, sulla base della convinzione che «il sistema marxiano ha un passato e un presente, ma non un futuro di grande prospettiva», avanzò una previsione che si rivelò errata. Si tratta di un """"classico"""" della teoria economica del quale, nel Saggio introduttivo, Raimondo Cubeddu ricostruisce la genesi, l'importanza, l'influenza e il modo in cui fu inteso dagli altri esponenti della Scuola Austriaca nella loro battaglia contro il socialismo."" -
101 grandi pensatori liberali
Che cos'è il liberalismo? Quali sono i suoi principali pensatori? E come si sono trasformate le idee liberali nel corso degli anni? La tradizione di pensiero incentrata sulla libertà individuale ha avuto nel tempo numerosi interpreti. Le loro vite e le loro idee sono state raccolte da Eamonn Butler in ""101 grandi pensatori liberali. Una tradizione a difesa della libertà"""". Tutti questi pensatori ritengono che nelle questioni politiche, economiche e sociali sia necessario accordare la massima libertà agli individui e ridurre il potere dello Stato. Al tempo stesso, essi si differenziano per le loro idee su come si possa raggiungere questo obiettivo e su quanto dovrebbe essere esteso il ruolo dello Stato. Come scrive Butler nell'introduzione, «questo libro è rivolto a tutti coloro che vogliono comprendere le ragioni per schierarsi a favore della libertà»."" -
Quale Europa? Una polemica liberale
Il processo di unificazione europea è una speranza o una minaccia per le libertà individuali e, soprattutto, per la libertà economica? Nella vita di ognuno di noi, l'Europa è un mercato unico nel quale scambiare beni e servizi o un potere intrusivo che arriva a regolamentare i campi più disparati di attività? Pensatori e osservatori di ispirazione liberale hanno dato, nel tempo, risposte molto diverse a questi interrogativi, che non perdono d'attualità con l'evoluzione del progetto europeo. Tito Tettamanti da anni conduce una battaglia fortemente critica nei confronti degli aspetti più distorsivi del progetto europeo e sulle ambizioni neo-centralistiche di Bruxelles. Una battaglia che in primo luogo riguarda il rapporto fra Confederazione elvetica e Unione europea, ma che chiama anche in causa scelte politiche e valori fondamentali. Questo volume presenta una selezione dei suoi scritti sul tema e alcune reazioni di protagonisti della vita economica e della discussione pubblica, che testimoniano un'esigenza di confronto, sia nell'adesione che nella critica, con le tesi di Tettamanti. -
Razionalismo in politica e altri saggi
Con il termine Razionalismo, Michael Oakeshott si riferiva alla moderna tendenza a elevare la teoria formale e astratta al di sopra della conoscenza pratica, le cui conseguenze hanno inoltre portato all'espansione dei pubblici poteri, che oggi non si limitano più a fissare una cornice di regole entro cui le persone possono provare a perseguire i propri obiettivi, ma si sostituiscono a esse. Come scrive Giovanni Giorgini nella sua introduzione, «al Razionalismo, alla sua fede nella verità e nella perfezione, Oakeshott oppone una visione scettica della conoscenza che fa da fondamento a una concezione liberale dello Stato nella quale ha un ruolo centrale la nozione di tradizione». Pubblicato per la prima volta nel 1962, ""Razionalismo in politica e altri saggi"""" diede notorietà a Michael Oakeshott. Il suo pensiero, come questo libro dimostra, continua a rappresentare uno dei vaccini più efficaci contro l'""""abuso della ragione"""" e le presunzioni del potere."" -
La guerra dei cinquant'anni. Storia delle riforme e controriforme del sistema pensionistico
Le pensioni sono un'ossessione per l'Italia, un argomento capace di infiammare lo scontro politico in qualsiasi occasione. Nel dibattito non contano i dati di fatto, ma solo le istanze e le rivendicazioni, le più diverse tra loro. Un problema cruciale come la sostenibilità dei sistemi pensionistici obbligatori viene presentato ormai come una ""variabile indipendente"""", quando invece condiziona e garantisce la tenuta di un Paese. Affrontare il tema della previdenza senza considerare questioni come l'invecchiamento della popolazione e la denatalità, l'incremento dell'occupazione, la crescita e lo sviluppo dell'economia, oltre che la stabilità dei conti pubblici, conduce infatti soltanto sul binario morto della protesta impotente e della struggente nostalgia per la pensione facile, generosa e anticipata il prima possibile. In questo libro - scritto da un """"combattente"""" nella Guerra dei cinquant'anni - viene illustrato tutto quello che sarebbe opportuno conoscere dell'universo del sistema pensionistico e delle sue interconnessioni, ma che di solito non viene raccontato. Numeri, vicende, progetti di riforma realizzati e falliti. Prefazione di Elsa Fornero."" -
Quante lampadine servono per cambiare il mondo? Innovazione, crescita e scenari futuri
Con un commento di Stephen Davies. -
Il pensiero antico. Lezioni di filosofia del diritto
Le lezioni sul pensiero antico di Bruno Leoni rappresentano uno straordinario affresco dell'idea del diritto e della politica nel mondo greco e in quello romano. Analizzando autori e scuole di pensiero Leoni ne mostra l'evoluzione, ne indica l'eredità nella moderna cultura giuridico-politica e ne esamina le conseguenze per la tutela della libertà individuale. In queste pagine egli anticipa alcune riflessioni che un decennio dopo riprenderà nel suo capolavoro, ""Freedom and the Law"""", e che avranno grande influenza sul liberalismo contemporaneo. Tra i tanti temi trattati spiccano, per le loro attuali implicazioni, l'analisi del diritto commutativo in Aristotele, che «prefigura una riduzione del diritto obbligatorio all'economia»; l'esame della dicotomia naturale-artificiale nel diritto e la sua ricomposizione prima nella concezione stoica e poi nella dottrina giuridica epicurea del contratto; la concezione dei Romani, che vedevano il diritto assai più come «un oggetto da osservare e da conoscere che come una volontà da manifestare o un comando da esprimere». Chiude il libro un'appendice sul pensiero cristiano."" -
Scambio dei poteri e stato delle pretese. Scritti su Bruno Leoni
Filosofo del diritto, della politica, delle scienze sociali, fondatore della rivista Il Politico e presidente della Mont Pelerin Society, Bruno Leoni è oggi considerato il più importante e originale pensatore liberale italiano e un protagonista del revival della tradizione liberal-individualistica della seconda metà del XX secolo. In Italia è stato a lungo dimenticato. -
Luigi Einaudi e la politica
Come possiamo disegnare istituzioni capaci di garantire i diritti individuali? Quali sono le relazioni tra politica e mercato? La democrazia deve davvero basarsi sul predominio della maggioranza? Che tipo di legge elettorale può agevolare il buongoverno? Come si seleziona una buona classe dirigente? Per commemorare i sessant'anni dalla scomparsa di Luigi Einaudi, questo libro contiene una selezione sintetica ma completa degli scritti politici dell'economista e statista piemontese, affiancando alcuni saggi piuttosto noti, ma non sempre facilmente reperibili, a interventi pressoché sconosciuti eppure utilissimi per comprendere le risposte - sempre originali e stimolanti - che diede a questioni politiche ancora attuali. Un liberalismo, quello einaudiano, ispirato a princìpi ideali ma pragmatico nelle soluzioni, che parla ai cittadini di oggi e li spinge a riflettere sui dilemmi che attanagliano le nostre società nel bel mezzo di una crisi di legittimità senza precedenti. -
Michael Novak
Teologo e politologo statunitense, autore di numerose pubblicazioni nel campo delle scienze sociali, Michael Novak (1933-2017) è stato uno dei maggiori studiosi contemporanei del rapporto fra liberalismo e cattolicesimo. Il libro vuole essere un'introduzione alla lettura delle sue opere, offrendo un quadro di riferimento generale, all'interno del quale mostrare il modo in cui si è sviluppato il suo pensiero. Tale quadro di riferimento è racchiuso nella possibilità di instaurare un rinnovato legame tra lo spirito dell'imprenditorialità o d'iniziativa economica e la moderna Dottrina sociale della Chiesa cattolica, inaugurata dalle encicliche sociali di Giovanni Paolo II: Laborem exercens, Sollicitudo rei socialis, Centesimus annus. Novak va collocato nella tradizione di pensiero che da Polibio giunge fino ai Federalist Papers e alla Costituzione americana e poi da questa alla Dottrina sociale della Chiesa. Nella sua concezione, quest'ultima viene intesa come un originale metodo di elaborazione dei materiali sociali: non un sistema chiuso in se stesso, ma un termine di riferimento in grado di rappresentare un termine di riferimento per l'elaborazione di una filosofia civile che dialoga con il liberalismo classico e con quelle forme di neoliberalismo aperte alla prospettiva antropologica cristiana. -
Il futuro dell'energia nucleare
Quali sono le prospettive sull'utilizzo dell'energia nucleare? Il dibattito sulla transizione ecologica e sulle strategie per combattere i cambiamenti climatici ha riportato d'attualità, in Italia, il tema del nucleare. Contrariamente a quanto pensano molti osservatori, l'energia nucleare, o meglio la produzione di energia elettrica generata dal calore della fissione nucleare, non è affatto superata. Oltre alle centinaia di reattori nucleari in esercizio nel mondo, molti progetti innovativi sono in corso di sviluppo, la maggior parte dei quali è in fase avanzata e pronta per essere realizzata. Obiettivo del libro è quello di dare al lettore una visione panoramica sull'evoluzione di una tecnologia che si pone sempre più come uno dei principali strumenti per affrontare le questioni ambientali, i mutamenti del clima, la ridotta disponibilità di alcuni combustibili fossili, la volatilità dei loro costi, le implicazioni geopolitiche e la prospettiva di un significativo aumento del consumo di energia elettrica nei paesi sviluppati, anche per la mobilità, e nei paesi in via di sviluppo. -
Pandemia e dirigismo. I virus che minacciano le nostre libertà
La pandemia da Covid-19 è stata uno spartiacque. Non solo ha cambiato il nostro modo di vivere, ma ha avuto effetti devastanti sulle economie dei paesi occidentali. Le politiche economiche sorte sull'onda dell'emergenzialismo sanitario (lockdown generalizzati, chiusure arbitrarie, coprifuochi, interruzione della divisione del lavoro, politiche monetarie e fiscali ultra espansive) hanno potenziato quelle misure ""non convenzionali"""" (spesa in deficit incontrollata, quantitative easing, tassi d'interesse negativi, credit easing, forward guidance) già avviate dai governi all'indomani della Grande recessione del 2008-2009. Ricorrendo agli strumenti analitici della Scuola austriaca di economia, questo libro cerca da un lato di fornire una lettura a sangue freddo delle vicende di questi ultimi anni e dall'altro di individuare le cause e le reali vie d'uscita dai problemi del nostro tempo. Prefazione di Nicola Porro."" -
Anthony de Jasay
Pur rimanendo al di fuori del mondo accademico, Anthony de Jasay (1925-2019) è stato tra quegli studiosi che hanno messo il problema della politica al centro della propria riflessione filosofica in modo più originale. Arrivato a occuparsi di filosofia politica dopo una giovinezza trascorsa come ricercatore di economia e una maturità professionale da banchiere, quando nel 1985 compare per la prima volta sulla scena intellettuale il suo nome è sconosciuto ai più. Eppure, la sua opera d'esordio (""Lo Stato"""") ebbe un effetto straniante sui pochi che, allora, la lessero. Con una scelta metodologica ardita che consisteva nel trattare lo Stato come un agente dotato di volontà e obiettivi propri, de Jasay voleva mostrare che il potere politico possiede una razionalità e determinate logiche di sviluppo. Inoltre, intendeva mettere in questione la necessità della politica e l'alternativa tra Stato e anarchia ordinata. Lo scopo del presente libro è quello di offrire una ricostruzione ragionata delle opere e del pensiero di de Jasay, il quale aveva come principale obiettivo la comprensione chiara ed esaustiva dei problemi fondamentali della politica."" -
Antonin Scalia
Per quasi trent'anni giudice della Corte suprema statunitense, Antonin Scalia (1936-2016) è stato tra i giuristi più noti e influenti al mondo. La sua fama è legata all'elaborazione e alla difesa di un particolare metodo di interpretazione giuridica conosciuto come «originalismo» o «testualismo», in forza del quale le leggi - compresa la Costituzione - devono essere interpretate secondo il significato che alle loro parole avrebbe attribuito un cittadino medio al tempo della promulgazione. Il libro mira a descrivere la judicial philosophy di Scalia e a verificare quali peculiari aspetti del suo pensiero possano essere di utile impiego all'interno del contesto italiano. -
Murray N. Rothbard
Murray N. Rothbard (1926-1995) è stato un economista, filosofo politico, storico e grande divulgatore intellettuale. Co-fondatore del Ludwig von Mises Institute, è stato tra i maggiori allievi di Mises e un originale interprete della Scuola austriaca di economia, contribuendo, con la sua immensa produzione scientifica, a diffonderne i principi negli Stati Uniti e non solo, e difendendo le idee favorevoli al libero mercato in un'epoca in cui tali posizioni non erano né popolari né comprese. Partendo dall'impalcatura dell'economia «austriaca» e dal paradigma liberale classico di uno Stato limitato nei poteri e nelle funzioni, ha teorizzato una società in cui la coercizione non sia solo ridotta al minimo, ma scompaia del tutto. Rothbard può dunque essere considerato come il padre fondatore dell'anarco-capitalismo. Il presente volume delinea l'avventura intellettuale di Rothbard come economista, nemico giurato del New Deal e delle politiche economiche keynesiane, come storico revisionista della Progressive Era e della Grande depressione, e come filosofo politico che attraverso il recupero della grande tradizione giusnaturalista ci mostra lo Stato come l'autentico nemico della libertà. -
Aumentin. 120g di barzellette sul mondo del lavoro
Efficace contro lussazioni da tornello, sindromi da affaticamento lavorativo, stress prolungato da incatenamento alla scrivania, panico da controllo fiscale, stati di ansia da cassa-integrazione o da trattenute salariali. Risolve positivamente incazzature con colleghi e capufficio e migliora sensibilmente il malumore da fine-ferie. Previene l'ansia da trattenuta e l'apatia disoccupazionale. Favorisce l'aumento salariale, la crescita della ""messa in malattia"""" e/o dello sciopero ingiustificato.""