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Cavril. La casa dagli scuri verdi
Questo libro descrive, in modo delicato ed essenziale, episodi buffi (e non), personaggi e sensazioni di un passato recente. Attraverso le vicende quotidiane di una famiglia semplice ma sensibile ed autorevole, scopriamo quanta empatìa, solidarietà ed inclusione ci fossero nei ""piccoli quartieri"""" come Cavril. Però... (c'è sempre un però!) al linguaggio corrente si alternano frasi in dialetto e frequenti """"cesarismi"""" che l'autore si concede in barba alle regole grammaticali."" -
Tu sei bella. Manuale d'amore per una mente e un corpo felici
"Tu sei bella"""" è un percorso che nasce online e diventa libro, allo scopo di accompagnare tutte le donne che sentono la necessità di ritrovarsi, tanto all'esterno quanto all'interno. Si rivolge a chi vuole cominciare o tornare a sentirsi bene con se stessa, partendo principalmente dal cosiddetto """"allena-mente"""", volto a rimuovere gli occhiali del giudizio con i quali ci guardiamo: dando una forma serena all'approccio con noi stesse, lo possiamo riflettere anche fuori. Tu sei bella ci fornisce parole e fatti con cui ricordarci che non esistono forme giuste e sbagliate, ma solo quella, mentale e fisica, in cui sentirci felici. Una volta individuata, il volume e i suoi strumenti, tra cui un diario da compilare, conducono in un viaggio verso la serenità." -
Modena, l'amore e la guerra
È il 1932. Nino è un musicista, Nella è una Sinatra, nipote del Frank d'oltreoceano, ma lavora in un piccolo laboratorio di maglieria. Le loro vite si intrecciano con quelle di Adele e Fernando Pavarotti, che proprio durante la guerra danno alla luce Luciano, la futura voce che riempirà il mondo. La musica è il filo rosso che attraversa le vicende della loro storia, non secondaria agli stenti dovuti al crollo della borsa del '29, alle leggi razziali, all'imperversare della Seconda guerra mondiale, alle battaglie tra partigiani e repubblichini. Nei periodi di separazione affidano il loro amore a una fitta corrispondenza, circa trecento lettere che si scambiano durante le assenze di lui, che tiene anche un diario. Catanzaro, l'Etiopia, Zagabria sono i luoghi che compaiono sui francobolli con cui sono affrancate le lettere che Nino spedisce a Nella. Quelle di lei partono sempre da Modena, dove è la loro casa. È qui che lei e Adele affrontano le restrizioni alimentari, i turni alla fabbrica di armi o alla Manifattura Tabacchi, i bombardamenti che la inducono a sfollare a Guiglia, dove nell'autunno del 1944 arriverà la Linea Gotica. Nelle sue parole prendono corpo la paura e la fame. Una volta riuniti, dovranno affrontare la guerra civile: regolamenti di conti che non seguono regole. In un romanzo testimonianza, prende voce con la potenza trainante della vita vera una storia di mezzo dove non ci sono eroi né carnefici, ma persone che affrontano con dignità i problemi di ogni giorno e dove, spesso, le vittime sono innocenti. -
Codice Balthazar. Il paradosso della coda
Un filo rosso, al limite dell'onirico, collega gli avvenimenti apparentemente disorganici dell'escalation umana e sociale di Tofu, assistente personale del cuoco orientale più famoso di tutti i tempi, e Casty, giovane spia dei servizi segreti inglesi che indaga su una spietata organizzazione criminale. In un susseguirsi di attualizzazioni del teatro greco, questo caos di avvenimenti a prima vista disarmonico inizia a prendere forma intorno al vortice di violenza e corruzione verso il quale i due protagonisti sono irrimediabilmente catapultati. Un percorso ineluttabile ma formativo, che segna entrambi nel profondo, ma le cui cicatrici scolpite nel corpo e nell'anima fanno da contraltare all'equilibrio e alla consapevolezza cui dovranno pervenire durante il loro tormentato cammino esistenziale. Un'indagine anomala e inquietante che, nel cuore dei luoghi più impensati del pianeta, si muove fra agenzie governative e cartelli della malavita, alla mercé di ricchi trafficanti senza scrupoli e agenti pronti a tutto pur di giungere alla verità. Il ritmo narrativo del romanzo/thriller, scandito da scene granguignolesche che si snoda tra quartieri emarginati di Hong Kong, favelas sudamericane e velluti della provincia francese, insegue, in un'atmosfera claustrofobica, le tracce di ""pezzi di ricambio umani"""" tra inconscio e realtà."" -
Un anno con Mrs. Rose Bear
In un cottage della campagna inglese, nel verde sud dell'Inghilterra, vive una famiglia di orsetti: Mrs. Rose Bear e Mr. Oswald Bear e i loro figli: Freddy, Teddy e Bea. La vita scorre tranquilla da quelle parti, ma non per questo priva di avventure che nell'arco di un anno, mese per mese, portano Mrs. Bear sino a Firenze, a Giverny da Monet il pittore giardiniere, e in Alsazia dallo zio Reginald per la pigiatura dell'uva. Nulla spaventa il cuore generoso di Mrs. Rose. Quando c'è da lottare per una giusta causa non si tira mai indietro e se qualcosa va storto, alla fine, tira sempre fuori una soluzione. Tra gatti magnanimi, innamorati respinti, stelle cadute, fantasmi e orti botanici, tra il cottage di Little Country e il castello di Mrs. Eleonora, la nonna degli orsetti, senza rendercene conto apprendiamo gesti buoni e perle di conoscenza. Il mondo di Mrs. Bear con la sua magia ci solleva e ci porta lontano, per poi riportarci più leggeri sulla terra. Età di lettura: da 6 anni. -
Studiare durante il ventennio. Salvaterra, Scandiano, Reggio Emilia 1926-1945
Che cosa ha significato studiare durante un regime totalitario e una guerra mondiale, ce lo testimonia questo libro incentrato sull'esperienza scolastica di un ragazzo reggiano svoltasi interamente durante il periodo dell'Italia fascista. Frutto della lettura di una interessante raccolta di quaderni, diari e libri scolastici che dalla fine degli anni Venti del Novecento arrivano al termine della Seconda guerra mondiale, il volume lascia emergere, spesso direttamente dalle parole dello studente, i cambiamenti che le scelte politiche portarono nella vita degli Italiani coinvolgendone ogni aspetto. Fortunosamente conservati, quaderni, diari e libri permettono di ricostruire un percorso scolastico dalle elementari di San Ruffino e Salvaterra alla scuola di avviamento professionale Vallisneri di Scandiano fino all'istituto tecnico per l'agricoltura Zanelli di Reggio Emilia. Oltre alle peculiarità del sistema scolastico realizzato dal regime fascista, essi offrono quadri di vita famigliare e di storia locale in decenni segnati prima dalla propaganda, poi dalla progressiva militarizzazione e infine dalla guerra mondiale. -
Germano. Dall'armistizio alla strage di Monchio
"È una vicenda che per noi, generazioni figlie della tecnologia, a volte potrebbe sembrare frutto di fantasia. Eppure è una storia vera assolutamente autentica e genuina tramandata dai testimoni e protagonisti diretti"""". Germano, a metà tra cronaca e romanzo, ha la capacità di riportare in vita storia e quotidianità dell'appennino modenese attraversato dal conflitto degli anni '40. Racchiude la chiave di a cosa ha rappresentato, nella vita di tutti i giorni, la Seconda Guerra mondiale che abbiamo studiato sui libri. Trapianta chi legge dentro quelle giornate, fino a poter sentire il profumo del pane sulla tavola, il suono delle parole dei protagonisti, la fatica del lavoro nei campi, la paura e l'angoscia della morte. L'autore scompare e il libro si trasforma in un nonno che seduto sulla sedia a dondolo racconta gli accadimenti, la sua storia, bella e drammatica: l'esperienza della Repubblica di Montefiorino, la ferocia delle stragi - narrate come con una cinepresa - di Monchio, Susano e Costrignano, la straordinaria umanità delle donne e degli uomini dell'appennino emiliano." -
Dante 2021. Lectura Dantis a Modena
«""Modena città di """"dantisti"""": la bella tradizione degli studi su Dante e la sua opera prosegue e si conferma ancora oggi come una delle pagine culturali più interessanti e consolidate nell' ambiente storico-letterario modenese, ne sono la più recente conferma, in occasione del 700esimo della morte del Sommo Poeta, il ciclo Dante 2021, realizzato in Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti in collaborazione con la Società Dante Alighieri - Comitato di Modena e la pubblicazione dei relativi Atti. Oggi, anche nel rispetto del mandato statutario dell'Accademia, essi vengono dati alle stampe per conservarne memoria e per favorire una maggiore diffusione e condivisione dei risultati conseguiti sul piano della ricerca e della interpretazione, in primis della Divina Commedia (...)»"" -
Quaderni della biennale. Vol. 1: L'archivio del senso.
Se i cataloghi generali delle mostre hanno lo scopo di orientare i visitatori, poiché si realizzano quando i dati disponibili sono pochi e le sale ancora in fase di preparazione, i ""Quaderni della Biennale"""" si offrono come un loro utile complemento, per approfondire l'analisi dell'immagine e affiancarla a quella che potremmo definire la """"fenomenologia della fruizione"""". L'archivio del senso raccoglie i frutti dei seminari che hanno accompagnato i visitatori nella lettura di alcune opere in mostra alla 52° Esposizione Internazionale d'Arte, dal titolò Pensa con i sensi, senti con la mente: L'arte al presente, che ha ottenuto il più alto consenso di pubblico degli ultimi venticinque anni. Ai saggi di docenti ed esperti che approcciano opere di artisti, di primo piano, fornendo interpretazioni e ipotesi di lettura, seguono i dibattiti che hanno animato i seminari, dove sono registrati interventi e reazioni del pubblico. Grazie anche a un ricco apparato iconografico a colori, L'archivio del senso familiarizza il lettore alla conoscenza delle tematiche su cui punta l'arte, dei modi in cui pensa le cose, dei contenuti che esprime, dell'efficacia con la quale comunica. Ma soprattutto lascia traccia, trasformando la documentazione dèi fatti artistici in salienza e valenza, in memoria personale e collettiva, in valore per qualcuno."" -
Quando è scultura
È ancora possibile parlare di scultura quando ci si trova di fronte a un'opera fatta di suono e di luce? E che cos'hanno in comune, a prima vista, una statua di cera, una mensola con oggetti di uso comune e dei Buddha di plastica gonfiabili? La scultura può ancora essere considerata una disciplina artistica a sé stante? È sufficiente porsi queste domande per rendersi conto di come la scultura stia mutando la propria identità e sia alla ricerca di una nuova autonomia. Un processo di trasformazione che ha percorso tutto il Novecento e che, oggi, è più vivo che mai. Per tale motivo, i testi qui raccolti, riprendendo un'espressione di Nelson Goodman, si chiedono non ""che cosa"""" sia la scultura, bensì """"quando"""" sia ancora possibile parlare di scultura nella multiforme varietà dell'orizzonte artistico attuale. Da Richard Serra a Thomas Hirschhorn, da Dan Flavin a Olafur Eliasson, da Claudio Parmiggiani a Kiki Smith, passando attraverso molti altri artisti celebri ed emergenti, questo volume cerca di rispondere alla necessità di un ripensamento, anche terminologico, delle tendenze scultoree contemporanee. Prefazione di Angela Vettese."" -
Milano downtown. Azione pubblica e luoghi dell'abitare
Negli ultimi vent'anni il paesaggio dell'abitare di molte città italiane ha subito profonde trasformazioni. L'incontro tra l'offerta del mercato immobiliare e le aspettative dei cittadini produce esiti contraddittori. Come si riorganizza nello spazio la società contemporanea? Quale ruolo giocano le amministrazioni nel disegno dell'azione pubblica e nel governo delle trasformazioni urbane? Con uno sguardo critico sul progetto politico-urbanistico che ambisce a fare di Milano la downtown della regione urbana cui appartiene, Massimo Bricocoli e Paola Savoldi ci invitano a riflettere sulle più recenti forme di governo di luoghi e popolazioni sperimentate dal capoluogo lombardo attraverso un'interessante esplorazione in cinque quartieri emblematici: il planning disaster di Santa Giulia, il quieto vivere nell'isolamento di Pompeo Leoni, il cortocircuito della rigenerazione urbana a Gratosoglio, l'incerto futuro della zona Canonica-Sarpi e la drammatizzazione senza politica in via Padova. Un'indagine di straordinaria attualità che abbraccia terreni e strumenti di ricerca diversi - la fotografia, l'urbanistica, le scienze sociali e le scienze politiche - e si inserisce in modo originale nel dibattito sui modelli di sviluppo delle città europee. -
Impertinenze
Secondo i dizionari, i termini insolenza, impudenza, sfacciataggine, sconvenienza e arroganza sono tutti sinonimi di impertinenza. Eppure, nessuna di queste denotazioni negative rispecchia pienamente un atteggiamento reattivo che trae origine dal latino non pertinere, non appartenere a un certo contesto, e denuncia un'insofferenza insopprimibile nei confronti di un paradigma o uno standard precostituiti. Che cosa possiamo definire, quindi, ""impertinente""""? Dalla fastidiosa 'musca depicta' dei quadri rinascimentali alle rivisitazioni jazz di Schumann e ai montaggi irriverenti di Ejzenstejn fino ad arrivare alla sedia con una gamba annodata di Les Bourroulec o alla vittoria di Obama, Giulia Ceriani ed Eric Landowski ci propongono un interessante collage delle molteplici sfaccettature dell'impertinenza nella storia e nella società contemporanea, da cui emerge con chiarezza la natura non distruttiva di un istinto alla rottura che spesso, anzi, in una realtà congelata si rivela fecondo e salutare. Questo libro ci dimostra come molte di queste """"impertinenze"""" il più delle volte finiscano per sviluppare e assumere regole proprie e diventare, quindi, """"pertinenti""""."" -
Ripensamenti. In filosofia, altre arti e scienze
"Ora che l'alba della filosofia, dove tutto era da costruire, è irrimediabilmente perduta, il lavoro del filosofo diventa per lo più un ripensare, un rifare il già fatto, un convertirne la creazione."""" """"Operiamo a partire da una prospettiva che abbraccia le arti, le scienze, la filosofia, la percezione e i nostri mondi quotidiani, e verso una migliore comprensione di ciascuno di questi campi, attraverso confronti significativi con gli altri."""" Nelson Goodman e Catherine Z. Elgin elaborano in questo libro un ampio progetto comparativo fondato sulla dimensione del significato. Lo fanno costruendo, applicando e interpretando una teoria generale dei simboli. Con il tramite di Cassirer, la riflessione di Goodman sui segni e sui linguaggi esce dall'alveo della filosofia analitica per diventare punteggiatura del pensiero sui testi e sulle transduzioni articolate dalle lingue e dalle culture. Abbandono della conoscenza a profitto della comprensione. Gli oggetti culturali sono dell'ordine dei valori, non pongono problemi di verità, ma di giustezza, come dimostra il caso, accuratamente trattato, delle celebri variazioni di Picasso delle Meninas di Velàzquez. Dopo Arte in teoria arte in azione, ecco un'altra importante opera finora inedita in Italia, in cui il filosofo americano oltrepassa barriere apparentemente invalicabili, come quelle tra arte scienze, verbale e non verbale." -
Purché una luce sia accesa nella notte
Questi racconti sono forse quattro capitoli sparsi di un romanzo nascosto. ""S. Siro"""" è un minuto dell'adolescenza. """"Piazza Fontana"""" la collisione, vista dagli occhi di una ragazzina, tra un inondo sospeso nel silenzio della scuola di danza della Scala e un mondo precipitato in un silenzio assordante dalla bomba nella banca. """"Stromboli"""" è il racconto dell'ascesa fino alla cima di un vulcano in eruzione e """"Via Solforino"""" un riepilogo e una resa dei conti. Le voci narranti che sembrano scaturire dalla città, o dalla sua sparizione, lasciano indizi di una corrente invisibile che le collega. Milano non è solo una scena o un'occasione di incontri, è uno spazio mentale che rintraccia da prospettive diverse il girovagare del corpo che è sempre protagonista, i passi e le variazioni di una bambina, ragazza, giovane donna che concertano la trama di una vita."" -
Signorina Cuorinfranti
Miss Lonelyhearts è il titolo di una rubrica che risponde alle lettere di cuori solitari e angosciati, naturalmente in gran parte femminili, su un popolare quotidiano americano. La rubrica è gestita da un giornalista disperato che nel romanzo non ha altro nome che quello della sua rubrica (Signorina Cuorinfranti, appunto). Le lettere che arrivano al giornale, firmate con disperazione e solitudine da lettrici come Disperata, Stufa-marcia-di-tutto, Delusa-conmarito-tisico, si abbattono su Miss Lonelyhearts con tutta la loro forza, lasciandolo come paralizzato davanti a tanta miserevole umanità, incapace di vivere la sua vita. La compassione per gli altri e il cinico desiderio di riscatto per sé lo agitano convulsamente e lo tormentano, finendo per provocare lo scatenarsi inevitabile della violenza. Il romanzo, del 1933, è ancora immerso nel cono d'ombra della Grande Crisi e denuncia la follia, l'alienazione umana e la falsa coscienza di una società che vorrebbe presentarsi come animata dal grande sogno americano. -
La prima vera bugia
La prima vera bugia è un romanzo che attraversa una storia tremenda. A raccontarcela è Luca, un bambino che si trova ad affrontare da solo un evento molto, troppo più grande di lui. -
Miroglifici. Figura e scrittura in Joan Mirò. Con CD-ROM
Nel 1949, Raymond Queneau osservava che nella produzione di Joan Mirò ricorrevano configurazioni e tratti costanti. Coniò allora il termine miroglifico e definì il mirò ""una lingua che bisogna imparare a leggere e di cui è possibile fabbricare un dizionario"""". Il saggio di Tiziana Migliore prende le mosse da questa intuizione per analizzare schizzi, dipinti e disegni preparatori dell'artista, da cui emerge la possibilità di ricostruire un vero e proprio idioma visivo, dotato di una grammatica, una sintassi e un dizionario di figure. Mirò ha inventato un nuovo linguaggio di segni, un modello di comunicazione tra immagine e parola. Il libro è corredato da un CD-Rom che permette la visione di oltre 300 opere di Mirò, molte delle quali pubblicate per la prima volta, organizzate secondo criteri tematici e cronologici. Prefazione di Tiziano Fabbri."" -
Antonin Artaud. Realtà e poesia
L'utopia di Artaud è stata di scrivere una poesia pura del Reale, termine lacaniano che, prendendo le parole di un poeta, Zanzotto, si può sostituire con ""il mondo caotico, ribollente e amorfo insieme, che precede la parola stessa"""". Infatti Artaud, sempre secondo Zanzotto, """"ci mette davanti alla continua ricaduta del magma che tende a farsi parola all'interno del mondo"""". Pierre Bruno, uno dei più autorevoli lacaniani francesi, offre una lettura originale e precisa di Artaud, accompagnata da illuminanti riferimenti a Lacan, i quali dimostrano una certa convergenza tra le loro scritture: """"la posizione di Artaud non solo non è in contrapposizione con la scoperta freudiana, ma anticipa a suo modo l'incompatibilità tra desiderio e parola che condurrà Lacan a rinunciare all'epifania di una parola piena o vera"""". Prefazione e cura di Alberto Russo."" -
Quaderni sull'opera d'arte contemporanea. Vol. 2: Sulla 53ª Biennale di Venezia.
Questo secondo numero dei ""Quaderni sull'opera d'arte contemporanea"""" è dedicato ad alcune opere esposte alla 53a Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia (7 giugno-22 novembre 2009). Oltre alle letture delle opere, il volume presenta un close-up sulla rassegna stampa nazionale ed estera della mostra veneziana, un approfondimento sui luoghi della Biennale, un lessico dei concetti e le Vite degli artisti, elaborate alla maniera del Vasari dagli studenti di Letteratura artistica della Facoltà di Design e Arti dello Iuav. Dulcis in fundo, una 'predizione' di Angela Vettese sulla 54a Biennale Arte del 2011 dal titolo ILLUMInazioni, sottolinea la continuità tra le due edizioni nelle strategie dei rispettivi curatori."" -
L' attesa
"Noi aspettiamo questo e siamo sorpresi da quello"""" scriveva Wittgenstein nelle """"Ricerche filosofiche"""". La comune esperienza dell'attesa ci rivela, ogni volta, questo scarto fra quel che aspettiamo e l'accadimento che interromperà la nostra attesa, fra l'atteso e colui che arriva, l'ospite reale che si presenta alla porta. Che cosa si produce in questo scarto - che è anche scarto tra ciò che appartiene all'immaginario e al linguaggio e ciò che appartiene all'evento, al reale? L'inutilità di attendere, la nostra impotenza di fronte al nuovo? Oppure la possibilità di fare esperienza del mondo? La ricerca di Ginevra Bompiani è tesa, serrata, infatti """"la materia è ancora calda, fumante"""" - scrive l'autrice, tornando su queste pagine dopo più di vent'anni -, e alta e urgente la posta in gioco: """"Ogni ospite sorprende la nostra impreparazione, e misura la nostra umanità sul tempo che intercorre tra la rinuncia alle rappresentazioni che l'hanno preceduto e il benvenuto sulla porta""""."