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Scritti di filosofia e cultura medievale
Il volume raccoglie un'ampia selezione di scritti di Alessandro Musco (1950-2014), già Professore di Storia della filosofia medievale nell'Università di Palermo e Presidente dell'Officina di Studi Medievali. Testimonianze della poliedrica molteplicità di interessi e della varietà di itinerari e prospettive di ricerca filosofica dell'Autore, i contributi si concentrano fondamentalmente su diversi temi e problemi del pensiero medievale, trattati sulla linea di un'attenta ricostruzione critico-storiografica, mai separata da un'acuta riflessione speculativa. Dal complesso dei diversi argomenti presi in esame, emerge un programmatico impegno a cogliere la straordinaria complessità e l'inesauribile ricchezza del Medioevo filosofico, visto come scenario dialettico in cui si delineano questioni e riflessioni capaci di far maturare la consapevolezza delle differenze e di imporsi, ancora oggi, come principi di germinazione del pensiero. Ciò in uno sforzo di riscoprire e ripensare le radici e le diramazioni di un patrimonio culturale carico di senso e di valore per il presente e il futuro. Alcuni scritti riguardano anche l'attività di instancabile promotore di studi medievistici. -
Mercanti, banchieri e prestatori ebrei nella Sicilia del XV secolo. Profilo, attività, relazioni familiari e sociali
Una ricognizione nel mondo degli affari, degli scambi internazionali, del prestito, delle banche che vede protagonisti gli ebrei nella Sicilia del grano del XV secolo. Una ricerca negli archivi siciliani e spagnoli che permette di sviluppare analisi comparative e formulare nuove ipotesi sull'economia di una società che si avvia verso la modernità e da cui emerge la figura del mercante-banchiere-prestatore e quella del mediano delle tratte cambiarie. Figura chiave dell'ebraismo siciliano, il mercante-banchiere, per la sua capacità di rapportarsi al contesto socio-economico in modo dialettico, integrandosi senza mai assimilarsi, viene indagato negli aspetti familiari e antropologici e nella sua funzione filantropico-culturale. -
Arnaldo da Villanova e la Sicilia
Arnaldo da Villanova (c. 1240-1312), alchimista, politico, filosofo e riformatore religioso, medico dei papi Clemente V e Benedetto XI, catalano d'origine, dimorò in Sicilia alla corte di Federico III d'Aragona, re di Sicilia e suo amico, per conto del quale svolse numerosi incarichi e missioni diplomatiche. Scrisse trattati di medicina, di alchimia e opuscoli teologici; le sue conoscenze scientifiche, ereditate dal mondo ebraico ed islamico, permisero la meditazione di idee riformatrici basate su una visione moderna e centrale dell'uomo. Il volume raccoglie i testi di studiosi del pensiero e della storia medievale che, conformemente agli interessi e alle opere di Arnaldo, spaziano dal campo medico a quello religioso, dall'alchimia all'insegnamento, sino all'ambito giuridico. -
P. Antonio Matera dei Frati Minori Conventuali (1872-1967) a cinquant'anni dalla morte
P. Francesco Costa OFM Conv, catanese, da lunghi anni risiede a Roma; ha insegnato liturgia, storia francescana e metodologia nella Pontificia Facoltà Teologica di San Bonaventura. È autore di numerose pubblicazioni relative al francescanesimo: biografie di insigni maestri e ricercatori, monografie su conventi (San Francesco di Catania, San Francesco di Trapani e il suo ""Collegio""""), storie degli studi nell'Ordine Francescano, sulla facoltà nella quale ha insegnato, sulle Biblioteche francescane medievali, su testi liturgici, ecc."" -
Le «Glosae super Platonem» di Guglielmo di Conches. Vol. 2: Ornatus mundi.
Nel secondo libro delle Glossae super Platonem di Guglielmo di Conches, cui è principalmente dedicato il volume, sono ribaditi e ulteriormente sviluppati i due suoi principali filoni di interesse, già evidenti nel primo libro e nelle sue precedenti opere e costituiti da un approccio razionale ai temi teologici, e in particolare alla trinità, e da una competente e spiccata sensibilità filosofico-naturalistica, che sfocia nella descrizione analitica dell'ornatus mundi, cioè degli effetti razionali e uniformi, e per ciò stesso conoscibili universalmente e necessariamente, delle cause seconde. Entrambi tali filoni sono peraltro sorretti dalla motivazione etica e pedagogica che caratterizza l'ideale umanistico coltivato dai maestri della scuola cattedrale di Chartres e che dà all'opera del filosofo originario di Conches un'implicita ma chiara valenza politico-culturale, resa del tutto esplicita, anche sotto forma di retractatio, nel successivo Dragmaticon philosophiae, cui è dedicato il terzo e ultimo capitolo in quanto culmine maturo dello svolgimento dei suoi interessi e dell'ultraventennale riflessione interpretativa sul frammento del Timeo di Platone. -
Res utrique placuit (CB 72, str. 5a, 1). Il desiderio d'amore e la sua realizzazione nei Carmina Burana
L'esternazione, da parte dell'io narrante, di un desiderio d'amore (o anche soltanto sensuale, erotico, passionale) è un tema che ricorre a più riprese nei Carmina Burana, costituendo uno dei temi portanti della seconda sezione della raccolta mediolatina, quella dedicata alle poesie d'amore. Tale desiderio, espresso nelle forme e nei modi più svariati, spesso rimane allo stadio di inappagamento, onde l'innamorato, che soffre e illanguidisce per una fanciulla (secondo il consueto tópos della maladie d'amour), non riesce - per vari motivi, soprattutto per l'insensibilità di lei, che, con varie giustificazioni, non vuole ricambiare il suo sentimento - a coronare il proprio sogno e a farla sua (o soltanto a possederla fisicamente, ché è questo lo scopo che, spesso, si prefigge l'innamorato protagonista). Vi sono però, sempre nella seconda sezione dei Carmina Burana, altri componimenti nei quali il desiderio sensuale espresso dall'io protagonista nei confronti della donna da lui amata (o soltanto concupita), che in altri carmi restava allo stadio di doloroso inappagamento, giunge al suo completo coronamento e alla sua piena realizzazione, con narrazioni e descrizioni sovente... -
Il marchesato di Avola nel Cinquecento
Conventi e committenza feudale in Avola nel Cinquecento. Il testo indaga genesi e fondazione del primo convento francescano - dei Minori Osservanti e sotto titolo di Santa Maria di Gesù - al quale fecero seguito il monastero delle Benedettine o della SS. Annunziata e il convento dei Cappuccini; in parallelo l'autrice evidenzia il ruolo dei feudatari, gli Aragona, poi Aragona Tagliavia e Pignatelli Aragona Cortés, dal 1361 baroni e dal 1530 marchesi della Terra Abolae. Costoro, personaggi di rilievo nel governo di Sicilia e nell'apparato diplomatico spagnolo, manifestano, anche al femminile, il pensiero e le istanze rinascimentali. Le loro vicende si riflettono nel tessuto socio economico dell'antica Avola, con la produzione della canna da zucchero e l'arrivo di pregevoli opere d'arte. La città, distrutta dal terremoto del 1693, venne progettata in altro sito con pianta esagonale da Angelo Italia, l'architetto di Casa Professa appositamente inviato da Palermo. Della ricostruzione nel nuovo spazio urbano la ricerca archivistica, in considerazione del cinquecentesimo anniversario della fondazione del Convento degli Osservanti (1509-2009), ne ha definito l'iter storico-artistico. -
L' Islam di fronte e attraverso
Il volume raccoglie i testi delle lezioni introduttive di Cultura islamica tenutesi a Mazara del Vallo nel 2019 con l'intento di proporre al lettore degli argomenti di livello scientifico ma di carattere divulgativo. La cornice è quella di un contesto che desidera far conoscere e tenere vivo un antico legame con gli abitanti giunti da una sponda che non si vuole definire ""opposta"""", ma piuttosto """"transfrontaliera"""" e che quotidianamente ci attraversa e con noi si interseca."" -
I musulmani dell'Italia medievale
Questo libro descrive una storia di rilevanti conseguenze: frequenti invasioni che causarono il crollo e la ristrutturazione di frontiere secolari tra il continente africano e quello europeo; l'ascesa di stati, leggi e sistemi di governo inediti; lo scambio di credenze religiose tra Isl?m e Cristianità; la trasformazione di arti, cultura, scienza e sapere; mutamenti capitali nelle forze motrici sociali ed economiche del Mediterraneo centrale. Ma in particolare questo è uno studio su individui e potere. -
Scienza, arte e cultura nella Sicilia normanna. Ediz. bilingue
La Sicilia di età normanna è un ambito storico capace di attirare incessantemente l'attenzione di studiosi delle più svariate discipline nello sforzo di offrire un continuo e dialettico arricchimento di saperi e conoscenze su un periodo tra i più fortunati della millenaria storia dell'isola. Il modo più adeguato di studiare la Sicilia dei secoli XI e soprattutto XII deve però fondarsi sulla consapevolezza che sotto la dominazione normanna l'isola è stata un formidabile catalizzatore di apporti culturali molteplici che non possono risaltare in tutte le loro valenze impiegando un'ottica incentrata rigidamente sull'isola e sulla sua pretesa unicità, ma solo perseguendo un processo di ricerca comparativo che riesca a evidenziare origine e diffusione dei vari apporti culturali, spaziando attraverso il Mediterraneo e le sue culture, in particolare quella islamica. Solo così possono liberamente affiorare flussi di competenze e saperi, in ambito scientifico, artistico e, in generale, culturale, paragonabili a quelle acque vivificatrici, rappresentazione metaforica della creazione e, indirettamente, della potenza creativa del sapere, che ricorrono con frequenza in vari contesti... -
Secundum Avenroem Pico della Mirandola, Elia del Medigo e la «seconda rivelazione» di Averroè
Forse mai come nel Rinascimento vi è stato un interesse così intenso verso la filosofia e la scienza arabe. Ne sono esempio macroscopico le opere di Averroè, oggetto di una seconda massiccia ondata di traduzioni latine tra il 1488 e il 1562, dopo la prima ondata del XIII secolo. Questo volume dimostra come Giovanni Pico della Mirandola - icona mitica dell'Umanesimo e padre della scoperta della qabbalah - fu anche indiscutibile pioniere e sponsor della traduzione di un vasto corpus di opere filosofiche di Averroè (e di altri filosofi islamici ed ebrei), a partire dalle versioni ebraiche medievali. L'analisi minuziosa dei manoscritti ""averroistici"""" posseduti e postillati da Pico ha dato avvio a un'indagine a tutto campo sulle fonti dell'averroismo rinascimentale, all'interno del quale il filosofo e traduttore ebreo-cretese Elia del Medigo (c. 1455-c. 1493) si rivela uno dei protagonisti. Le opere originali e le nuove traduzioni compiute da Del Medigo, su richiesta di Pico, costituiscono infatti l'atto di nascita di quella """"seconda rivelazione"""" di Averroè che culminerà nella pubblicazione della monumentale edizione giuntina (1550-52, 1562) dell'Aristotele e dell'Averroè latino...."" -
Eutopia. Giardini reali e immaginari tra Settecento e Novecento
Vissuto da sempre dall'umanità come uno spazio utopico di bellezza, unione perfetta di natura e cultura, il giardino a partire dal Settecento aspira a diventare immagine ""reale"""" del Paradiso perduto, sulla scorta di una riflessione teorica che coinvolse letterati, filosofi e poeti come Addison, Walpole, Kant, Schiller, Goethe e molti altri. In Germania la teoria del giardino privilegerà quell'estetica della percezione atta a suscitare """"sentimenti morali"""", come insegnerà il massimo filosofo tedesco del giardino Christian Cay Lorenz Hirschfeld, che con la sua opera Theorie der Gartenkunst darà il via alla """"moda"""" del giardino cosiddetto """"sentimentale"""", oggetto di entusiasmo, ma anche di critiche spietate. Gli studi qui raccolti, partendo da un'analisi del testo di Hirschfeld, indagano le ricadute della sua teoria nella costruzione sia di giardini reali sia immaginari tra Settecento e Ottocento e ne approfondiscono alcuni aspetti nell'opera di Goethe, le cui riflessioni sul giardino paesaggistico investono anche l'architettura, oppure si trasformano in suggestioni poetiche ispirate alla moda del giardino cinese."" -
Le due vite di Pietro Abelardo. Appunti per una biografia intellettuale. Vol. 1: Peripateticus Palatinus.
Le opere di Abelardo, nonostante la loro incerta cronologia, e ciò che sappiamo della sua vita ne manifestano la ""modernità"""", in quanto esprimono, e in qualche caso contribuiscono a determinare, le peculiarità culturali della prima metà del XII secolo, le innovazioni culturali, e in questo senso gli elementi di novità che segnano gli anni (1102 ca.-1142) in cui il Palatino è attivo negli ambienti culturali della Francia centro-settentrionale. Da questo punto di vista, si può apprezzare la sua partecipazione, seppure prevalentemente indiretta, al movimento della civiltà, il suo essere testimone dell'accelerazione dei processi di razionalizzazione, corrispondente alla capacità di intercettare la domanda di razionalità formulata dalle componenti emergenti della società e posta ai suoi ceti dirigenti. Tale sensibilità riformatrice del Maestro di Le Pallet appare frutto della convergenza della sua originale interpretazione dell'interiorismo agostiniano e della ricerca del fondamento della logica di origine aristotelica nella sostanza prima in funzione della valorizzazione del ruolo sociale, spirituale e morale dell'individuo."" -
Ponti sottili. Incroci di conoscenza per le vie dell'Eurasia tra l'Ottocento e il Novecento
Accanto al mercante, al soldato, al missionario, al funzionario distaccato negli insediamenti oltremare, si profila in Europa nell’ultimo quarto del Settecento una figura inedita: l’orientalista. Egli insinua nella coscienza europea il disagio di misurarsi con una diversità che non è più solo quella del selvaggio rispetto al civilizzato – com’era avvenuto all’epoca delle grandi scoperte geografiche nel Cinquecento, e neppure quella del pagano dell’Asia rispetto al credente cristiano, ma è una diversità che mina il primato etnocentrico europeo e impone alla civiltà del vecchio continente di misurarsi con modelli diversi di cultura, con umanesimi attecchiti fuori del solco greco-ebraico-cristiano dove si fronteggiarono nella storia gli archetipi di Atene e Gerusalemme. Benché la filosofia accademica nel vecchio continente sia rimasta riottosa a misurarsi con sistemi di pensiero estranei all’Occidente, l’apertura a una prospettiva non insulare di discipline quali la linguistica, l’archeologia, la paleontologia, la musicologia e la stessa teologia - come mostrano i valenti coautori di questa quadrilogia storico-comparativa , ha consentito alle scienze umane nel complesso di superare il pregiudizio della ‘minorità’ filosofica, letteraria ,artistica, estetica e spirituale dei popoli della grande Asia. -
Gli erbari medievali tra scienza simbolo magia
Alla tradizione erboristica e al mondo della natura si lega quel concetto di “semplicità” che unisce la tradizione antica alla medicina popolare tipica del Medioevo. Bastava saper assortire, bollire, lavorare le erbe e le loro virtù si valorizzavano al massimo senza bisogno di medici. Nulla poteva essere più taumaturgico e terapeutico di un profumo, di un’essenza distillata da una pianta o da un fiore. Una consapevolezza che, rivisitata nel tempo e mediante sperimentazione, dalla letteratura medica anglosassone anteriore all’anno Mille giunge a Federico II – attivo promotore di una razionalizzazione scientifica degli erbari di epoca ellenistica – e ai medici della Scuola salernitana che, basandosi sullo studio dei “semplici” e dei Tacuina sanitatis di origine araba, elaborarono prontuari farmacologici, ricettari e tabelle, considerando a pieno titolo la medicina come una branca della scienza naturale. -
Civiltà e foreste. Un viaggio in Amazzonia e nella coscienza occidentale
Percorso del ruolo dei soggetti deboli nelle società occidentali dalla Grecia ai giorni nostri passando per l'antica Roma, attraverso i racconti di un'antropologa ai ragazzi dei villaggi dei nativi americani. -
Marketing in action. Come applicare concetti, metodologie e strumenti di marketing nelle PMI
Questo libro nasce con l'obiettivo di soddisfare, in modo pratico ed essenziale, i reali bisogni formativi dei potenziali lettori. Infatti, negli ultimi 3 anni sono state raccolte e catalogate più di 170 esigenze formative espresse da Imprenditori, Manager di PMI e Studenti/Neoimprenditori. -
Il potatore di anime
Una nuova storia scritta in maniera inconsueta nasce dalla mano di uno scrittore che riesce a coinvolgere il lettore nell'inquietante realtà di un sogno. Un sogno, un'immagine che riporta con la memoria al libro ""Billy Jhordan io serial killer"""" e, anche in questo caso il maniaco seriale offre al lettore la possibilità di muoversi direttamente nella sua mente."" -
I figli del serpente
Un sottile filo invisibile lega la lotta al terrorismo e i salotti dell'alta finanza. Lo sapeva bene il comandante della Guardia Svizzera Pontificia, brutalmente assassinato nel suo appartamento. Sono trascorsi soltanto pochi mesi quando l'indagine viene affidata ad una giovane procuratrice romana che indagherà sulla distruzione della Sacra Sindone. Si apre dunque una porta su una verità scomoda e si scoprirà che l'omicidio del Comandante è solo l'inizio di un puzzle intricato. -
Il cristallo del potere. Il ritorno dei maghi
Immaginate un villaggio isolato dal mondo, abitato da innocui contadini che pensano solo a coltivare la terra, allevare qualche capra, divertirsi alla sera nell'unica taverna del villaggio, andare a dormire per poi svegliarsi qualche ora dopo e ricominciare questo circolo senza fine. Immaginate un branco di lupi, lupi come mai li avete visti prima, lupi grandi quanto orsi bruni, numerosi, affamati. Tre fratelli che perdono i loro genitori a causa di questi lupi. Tre fratelli che da quel giorno in avanti, poco a poco, scoprono di avere strane capacità-Immaginate il più potente dei Demoni che dalle viscere dell'inferno approda nel mondo degli uomini per trasformalo in un altro inferno.