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Patrimonio, memoria, territorio: verso un progetto ecomuseale per la SNIA Viscosa a Venaria Reale
Il volume presenta un'analisi teorica dei concetti di patrimonio, memoria e territorio, posti alla base di una museologia alternativa volta alla valorizzazione del territorio; nello specifico viene posta l'attenzione sugli ecomusei quali voci narranti dei territori e delle culture autoctone. Su queste basi teoriche l'autrice presenta un caso di studio legato alla storia operaia di Venaria Reale (TO) e attraverso un processo di recupero della memoria propone il progetto per un ecomuseo connesso al complesso industriale venariese della SNIA Viscosa, impresa italiana leader nel settore dei filati artificiali durante il secolo scorso. -
Camerunesi a Torino: percorsi di lavoro
Il volume, attraverso l'analisi di alcune interviste a due gruppi, gli studenti e i lavoratori, presenta alcuni percorsi di lavoro dei camerunesi a Torino. Mettendo in evidenza le differenze e le analogie tra i due gruppi intervistati, viene proposta un'analisi comparativa dei dati raccolti e dunque degli elementi che ostacolano o facilitano l'ottenimento del lavoro per i camerunesi che vivono in Italia. -
Elementi di antropologia critica. Ediz. ampliata
L'antropologia socio-culturale è emersa col cambiamento della coscienza storica come pratica conoscitiva e discorso scientifico sulla diversità umana. All'origine c'è il decentramento dello sguardo eurocentrico che ha costruito i mondi altri come dominazione e dipendenza, per cambiarne la visione in senso plurale: dal superamento della ""razza"""" col concetto antropologico di cultura, al relativismo come postura etnografica, quindi nel passaggio dall'etnia all'etnicità, fino a ridefinire il nesso identità/alterità anche nei mondi globali. Il testo riepiloga il percorso di una disciplina interpretativa che lavora sulle/con le ragioni degli altri, ricostruendone le dinamiche e praticando la riflessività, quali condizioni ineliminabili per lo studio del fenomeno umano. Abbandonate insieme le posture oggettiviste e l'ambizione di costruire un atlante delle diversità culturali come universi chiusi, l'antropologia precisa la sua dimensione critica e il suo impegno pubblico nel rifiuto degli identitarismi per affrontare la pluralità dei mondi umani come co-esistenza e creolizzazione, nella sfida di una contemporaneità che è insieme dato e problema."" -
Ecosistema mondo. Appunti per un'antropologia del cambiamento climatico
Ecosistemi e biodiversità sono sempre più minacciati dall'attività antropica. Oggi l'umanità è a un passo dal collasso, ma cambiare direzione è ancora possibile: è l'appello della mobilitazione internazionale a difesa della Terra. Numerose iniziative sono nate per salvaguardare api e altri impollinatori dal rischio di estinzione, cogliendo anche le opportunità offerte dallo spazio urbano e dallo sviluppo di nuove tecnologie. In un'epoca definita Antropocene, il cambiamento climatico si manifesta come sintomo di una relazione in crisi tra l'essere umano e l'ambiente. Per la Terra, ammalata da tempo, non resta che una cura: che l'umano ricostruisca questo legame ancestrale, dandogli nuovo impulso nella contemporaneità del suo tempo. Un futuro sostenibile sarà tale se riusciremo a costruire insieme un progetto condiviso fondato sul rispetto delle biodiversità. In questo contesto si pone oggi la sfida dell'antropologia: andare ""oltre l'umano"""", ricordando che umani e non umani sono parte integrante dell'ambiente e che convivono sullo stesso unico pianeta, uniti da una fitta rete di connessioni in un fragile e dinamico Ecosistema Mondo."" -
Da area marginale a terra originale. L'alt(r)a Langa
Da decenni si assiste a una rivalutazione delle aree marginali. Ne è un esempio l'alta Langa, terreno fertile per lo studio della civiltà contadina e delle sue tradizioni popolari. Questo volume è il frutto della ricerca etnografica tra i versanti della Langa più alta e prende in considerazione quattro macro-temi: la coltivazione della nocciola, la pastorizia, le nuove colture e la lavorazione della pietra. Attraverso l'indagine sul terreno si è cercato di delineare le stratificazioni culturali legate a queste attività umane e il loro impatto sul territorio. Nuove modalità di vivere le zone montane mettono in luce come questa porzione di Langa non sia soltanto un'area marginale, ma anche una terra originale, in cui le comunità tornano a prendersi cura del paesaggio e valorizzano il loro patrimonio culturale. -
Teologia e metodo in Pietro Abelardo. Per una lettura della dottrina delle appropriazioni
I testi teologici di Pietro Abelardo consegnano un disegno ambizioso e inedito alla storia del cosiddetto ""pensiero cristiano"""": elaborare, nell'ambito della riflessione sulla fede, degli studi di divinitas, come si diceva allora, un vero e proprio nuovo sapere. Quel sapere che lo stesso Abelardo definisce theologia, usando per la prima volta un termine che, da allora in poi, entra a pieno diritto nella tradizione speculativa. Il saggio vuole esplorare i presupposti metodologici di questa nuova disciplina che, in modo originale rispetto alle consuete forme della sacra doctrina medievale, recepisce insieme le istanze della dialettica classica e dell'episteme aristotelica. Sulla base del fondamento vincolante della fides inconfutabile e indimostrabile alla guisa dei primi principi e nella consapevolezza dei limiti della ragione umana, la theologia si assume il compito di fondare un discorso che superi per via argomentativa l'impasse dell'inconciliabilità degli enunciati che esprimono, a proposito del mistero trinitario, la simultanea unità e pluralità, identità e differenza."" -
Il fine ultimo dell'uomo
L'Associazione Perennia Verba onlus e l' Officina di Studi Medievali da qualche anno realizzano il progetto Prospettive sacre d'Oriente e d'Occidente finalizzato ad approfondire i concetti chiave delle componenti simboliche e dottrinali che permeano le diverse espressioni spirituali dei saperi umani lungo il corso della storia. Scopo precipuo del progetto è di porre a confronto le maggiori culture del sacro d'Oriente e d'Occidente per metterne in evidenza le peculiarità e, ove possibile, le similitudini, le concordanze e le differenze, per ciò che attiene al tema della natura e dell'intima essenza dell'uomo lungo la prospettiva delle principali espressioni del pensiero religioso e filosofico dell'umanità. Il progetto, che coinvolge studiosi maturi e giovani in formazione, ha fino ad ora segnato al suo attivo ben tre Seminari di studio, mentre il quarto, sul tema, ""Il simbolismo: grammatica del sacro"""", si svolge a Palermo ai primi di marzo del 2012, proprio a ridosso della pubblicazione degli Atti dei primi due incontri, """"Il fine ultimo dell'uomo"""" (Palermo, 21-22 maggio 2005) e """"Rivelazione e conoscenza"""" (Siracusa, 6-9 dicembre 2006)."" -
Dall'uno ai molti. Creazione o manifestazione? Prospettive sacre d'Oriente e d'Occidente. Atti del 3° seminario di studi (Mazara del Vallo, 5-7 dicembre 2008)
Il volume che qui presentiamo raccoglie gli interventi degli studiosi che si sono confrontati sul problematico rapporto di interazione tra l'Uno e i Molti, secondo le categorie teologico-filosofiche della Creazione e della Manifestazione. -
L' identico e il diverso. Testo latino a fronte
Composto prima del 1116, il ""De eodem et diverso"""" è dedicato a Guglielmo, vescovo di Siracusa (che tiene il seggio episcopale della città siciliana dal 1108 appunto al 1116), cui Adelardo indirizza la praefatio."" -
I saperi mediterranei. I laboratorio internazionale. Ediz. italiana e spagnola
Saggi di: Pietro Di Marco, Alessandro Musco, Jesús Paniagua Pérez, Luciana Pepi, Antonio Reguera Feo, Salvador Rus Rufino, María Asunción Sánchez Manzano, Patrizia Spallino. -
Judaica civitatis siracusarum. Vita, economia e cultura ebraica nella Siracusa medievale
Frutto di una paziente ricerca in archivi siciliani e spagnoli il presente lavoro ha il merito di esaminare i diversi aspetti (economici, politici, sociali e culturali) della vita degli ebrei della città di Siracusa, conosciuta nel Medioevo come una delle ""aljamas"""" più colte, ricche e vivaci di tutta l'isola. Le fonti sulla comunità ebraica siracusana, nota agli studiosi per lo spessore culturale attestato da manoscritti di argomento astronomico-scientifico e dispersi in diverse parti del mondo, attestano l'integrazione delle attività ebraiche nel tessuto sociale ed economico cittadino e rivelano la presenza di esponenti di rilievo dell'ebraismo siciliano impegnati in una rete di relazioni con il potere centrale e con l'amministrazione locale."" -
La parabola gentilis. Con la quaestio quam clamauit palam saracenis in Bugia e l'opuscolo di Jean Quidort...
Tommaso Le Myésier (m. 1336) è uno dei lullisti più prossimi e influenti della tradizione rappresentata dalle opere di Raimondo Lullo (1232-1316). Tra i due si creò un rapporto di maestro-alunno a partire dalla prima visita di Raimondo Lullo a Parigi negli anni 1287-1289, quando Le Myésier era ancora un socius della Sorbona. La Parabola gentilis (La parabola del gentile), può essere considerata una riscrittura del prologo del Liber de gentili et tribus sapientibus di Raimondo Lullo, che intende approfondire le tematiche trattate dal testo originale, come per esempio la nozione di intelligere pro credere. Si tratta del dialogo di un gentile con un cristiano, con un giudeo e con un musulmano sui principi e le dottrine proprie di ciascuna delle religioni che essi rappresentano. Il presente lavoro offre l'edizione critica della Parabola gentilis, la cui lettura permette di approfondire la conoscenza del lullismo e, più direttamente, la tradizione della lettura e trasmissione del Liber de gentili et tribus sapientibus (c. 1274-1283) di Raimondo Lullo. Seguono, per una lettura sicura del testo, l'edizione della Quaestio quam clamauit palam Saracenis, preambolo alla Parabola scritto... -
L' eccelsa rupe. Studi, ricerche e nuove prospettive storiche sulla rocca di Cefalù
Nella dinamica storica del Mediterraneo, anche Cefalù può rivendicare un proprio ruolo, di cui è partecipe la rupe stessa, che imprime alla Città un suggello indelebile, dandole nome e forma. La rocca va scoperta passo dopo passo, con fatica e desiderio, per guadagnarsi lentamente l'incanto di uno scorcio e godere le meraviglie di un paesaggio che muta ad ogni sguardo, che cangia ad ogni incedere. Per questo sentire per tanti altri palpiti ancora, la rocca di Cefalù - lo dico senza iperbole - è autentico rifugio dell'anima, è ricerca della Verità, è una finestra aperta nella propria interiorità, è luogo eccelso, uno dei più eccelsi che questa terra di Sicilia possa averci mai donato. -
Il pastoralismo in Sicilia. Uno sguardo antropologico
Negli ultimi sessant'anni l'economia siciliana è stata interessata da una serie di cambiamenti che hanno interagito nella trasformazione di intere aree, provocando talvolta sconvolgimenti antropologici i cui esiti sono ancora in fase di definizione. Il pastoralismo ovino, afflitto attualmente da problemi di carattere congiunturale e strutturale, appare fortemente ancorato a sistemi di produzione tradizionali, timidamente aperti al confronto con le dinamiche politico-economiche contemporanee. Il libro indaga da una parte la dimensione storica della pastorizia isolana e l'ergologia pastorale, dall'altra il modo in cui i pastori reinventano e riadattano la propria cultura, nonché i processi di costruzione e ridefinizione culturale legati al comparto. -
Il Radd pseudo-gazaliano. Paternità, contenuti, traduzioni
Il Radd al-gamil li-ilahiyyat 'Isà bi-sarih al-Ingil (La bella confutazione della divinità di Gesù in base alla spiegazione del Vangelo), tradizionalmente attribuito ad Abu Hamid al-Gazali, è un testo che si inserisce nel ricco filone di letteratura polemica islamo-cristiana d'epoca classica. Il presente volume, oltre ad offrirne la traduzione in italiano, studia a fondo la spinosa questione della paternità dell'opera e ne sviscera in profondità i contenuti, tentando di ritrovarne le fonti. L'autore, probabilmente un ex-copto convertitosi all'Islam, vi analizza le Scritture cristiane al fine di confutare la divinità di Cristo ma, a differenza di altri polemisti, non si concentra tanto sui passaggi che sottolineano l'umanità di Gesù, bensì su quei brani che ne mettono in risalto la divinità e che costituiscono il perno stesso della cristologia, come quelli tratti dal Vangelo di Giovanni, tentando di dare loro un senso metaforico e compatibile con l'Islam. Aldilà dei risultati di questa esegesi, l'interesse del testo sta nel profondo sforzo profuso dall'autore per dare un senso islamico ai Vangeli e conciliare in sé stesso l'eredità cristiana e la religione islamica. -
Modo di legare i libri. Un inedito manuale manoscritto del XVIII secolo
L'inedito manoscritto sulla legatura libraria Modo di legare i libri, custodito in un volume miscellaneo presso l'Archivio Storico dell'Abbazia di San Martino delle Scale (Palermo), si inserisce nell'alveo della tradizione libraria martiniana, contribuendo ad arricchirne la già celebre e secolare storia. Nella sua semplicità formale e tematica questo manoscritto condensa in se i molteplici aspetti tipici del secolo in cui è stato redatto, il XVIII, storiograficamente noto ai più come il ""secolo dei Lumi"""". Tra le sue righe vergate quasi di getto, senza troppa attenzione alla forma e alla calligrafia, ma solo alla possibilità di fissare nero su bianco appunti e riflessioni di un anonimo maestro legatore, ritroviamo vivido e attualissimo tutto il fermento culturale di quegli anni, a testimonianza (peraltro non del tutto scontata) del fatto che le influenze culturali ed """"enciclopedistiche"""" del XVIII secolo hanno avuto modo di varcare anche la soglia del monastero di San Martino, fino ad addentrarsi all'interno del laboratorio del nostro anonimo legatore."" -
Le «Glosae super Platonem» di Guglielmo di Conches. Vol. 1: princìpi e le cause, I.
Le ""Glosae super Platonem"""" di Guglielmo di Conches si inseriscono in, e sono il """"cuore"""" di, un percorso ermeneutico e teoretico che nell'""""arco"""" di un ventennio conduce il maestro chartriano ad affrontare, alla luce della traduzione e del commento del Timeo redatti nel IV secolo da Calcidio, i principali temi dell'attualità filosofica, riconducibili alle scienze naturali, sia nei loro aspetti generali sia tramite l'approfondimento di contenuti particolari, e alla teologia razionale, esito della tradizione culturale caratterizzata dalla ricerca della ragionevolezza della fede..."" -
Il De Topicis differentiis di Severino Boezio
Il ""De topicis differentiis"""" di Severino Boezio (ca. 480-524 d. C.) venne composto intorno al 522 d. C., poco prima della carcerazione e morte del filosofo romano. L'opera, meglio d'ogni altra, illustra l'arte con cui è possibile risolvere ogni genere di quaestio; il suo metodo opera mediante il ricorso ai """"luoghi"""" o sedi operative della mente in grado di generare i principi delle argomentazioni-tipo, le quali sono utilizzate in ogni ambito del sapere. Boezio ereditava tale insegnamento da una duplice tradizione, greca e latina : la prima (risalente ai Topica di Aristotele e mediata attraverso Temistio) era di natura eminentemente dialettica, mentre la seconda (derivata dai Topica di Cicerone) era di natura prevalentemente retorica. Alla luce delle divergenze riscontrate, lo studioso romano intraprese la stesura del """"De topicis differentiis"""" proprio allo scopo di mostrare la possibile via di conciliazione tra quelle due tradizioni filosofiche. La dottrina dei luoghi operativi della mente, infatti, avrebbe dovuto permettere il superamento dell'opposizione tra dialettica e retorica - un contrasto affine, per certi versi, a quello odierno tra filosofia analitica e filosofia ermeneutica..."" -
Sigillare il mondo. Amuleti e ricette dalla Genizah. Manoscritti magici ebraici della biblioteca della Alliance Israelite Univeselle di Parigi
Questo volume intende offrire una presentazione della magia ebraica attraverso lo studio di manoscritti inediti che provengono dal fondo della Genizah del Cairo. Nascosti per secoli insieme a migliaia di frammenti che non potevano essere distrutti poiché redatti nella lingua sacra, questi esemplari si trovano attualmente conservati presso la collezione della biblioteca della Alliance Israelite Universelle di Parigi. Questo corpus viene per la prima volta descritto, decifrato e commentato dall'autrice. Emma Abate illustra la funzione della magia e dei praticanti le arti magiche nella società ebraica medievale e moderna, evidenziando il contatto con la tradizione ellenistica, con la mistica e con i testi di preghiera ebraici. Nella raccolta si distinguono principalmente due forme letterarie: i testi di amuleti utilizzati per ottenere protezione nella vita quotidiana e i testi d'istruzione ad uso degli specialisti dell'occulto. Nomi di angeli e demoni, formule e rituali a sfondo esorcistico, terapeutico o divinatorio sono analizzati attraverso il metodo filologico e comparativo. -
Sub umbra alarum tuarum. I Perollo e le lotte per l'egemonia nella Sciacca della metà del Quattrocento
Il volume ripercorre per quasi un secolo la storia della famiglia Perollo, dall'insediamento nel territorio di Sciacca al seguito di Guglielmo II Peralta, fino al tentato omicidio di Antonio Luna, conte di Caltabellotta. L'ascesa della famiglia nel nuovo territorio, le lotte in cui si inserì per conquistarne la leadership e mantenerla, raccontano anche la storia del centro demaniale saccense nel XV secolo che fu, come altre terre, luogo di traffici di diritti regi per finanziare le guerre di Alfonso V. E così le vicende dei Perollo, dei loro avversari Amato e Buondelmonti e degli altri protagonisti della politica cittadina di questi anni, si intrecciano con quelle di coloro che acquistarono tali diritti - Romeo Corbera, Giovanni Ventimiglia, Gisberto Dez Far (o Isfar), Bernardo Requesens - legando gli avvenimenti di Sciacca al più vasto teatro della Storia del Regno.