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Il principio di identità. I caratteri biologici e culturali che ci rendono riconoscibili e determinano la nostra evoluzione. Nuova ediz.
L'identità di un vivente coincide con l'informazione che esso possiede: con la sua quantità, e soprattutto con il suo livello di organizzazione. L'informazione non cognitiva corrisponde al livello biologico, esaminato nei capitoli sul codice genetico, sul sistema nervoso centrale e sul sistema immunitario. Mentre l'informazione cognitiva è quella cosciente che presuppone uno psichismo evoluto, e che si manifesta con i modi della cultura. Al contempo, l'identità non è un assetto statico, ma essenzialmente in divenire. In quest'ottica, s'intreccia continuamente con l'evoluzione. La Preistoria è l'età della transizione fra i livelli precognitivo e cognitivo. La periodica estinzione sia di specie viventi in generale, che di etnie antropologiche in particolare, comporta la perdita di interi patrimoni genetici, e poi culturali, e viene rappresentata come il massimo danno. Nel Neolitico il pensiero concreto, utile per la sopravvivenza immediata e per il confronto con l'ambiente, viene integrato dal pensiero astratto: la nuova cornice cognitiva dell'identità degli uomini. I codici dell'informazione biologica sono confrontati con i sistemi del linguaggio, e poi della scrittura e della numerazione; fino ai più moderni strumenti di conoscenza. Viene infine proposto un paragone fra il senso delle esperienze filosofica, estetica ed etica, intesi come il fondamento del vissuto identitario, che è proprio sia della persona che delle collettività. -
Malebranche e il Militaire Philosophe. Tra raison, conscience e nature
"Nel suo testo Billeci ci offre la possibilità di venire a contatto con due posizioni emerse con la modernità circa la fede cristiana: da una parte l'originale tentativo di Malebranche di riproporre in modo nuovo, all'altezza dei nuovi tempi, la fede di sempre, e, dall'altra, la sua contestazione dell'emergente deismo, anch'esso ispirato come il pensiero dell'oratoriano dalla svolta cartesiana. Sta qui uno dei principali motivi di interesse di questo pregevole lavoro: attraverso di esso prendiamo maggiore consapevolezza di come gli inizi della modernità fossero aperti a diverse vie possibili e di come, dunque, i giochi non fossero ancora fatti. Per questa nuova occasione di riflessione sulla modernità, i suoi inizi, i suoi significati e le sue possibilità, forse anche ancora parzialmente inesplorate, siamo grati a Simone Billeci"""". Dalla Prefazione di Ferruccio Ceragioli" -
Il geranio dei mendicanti
I venti ""pensieri di poesia"""" affidati a questa raccolta mostrano istantanee di fatti non propriamente visibili ma più veri e rilevanti di un fatto visibile: sono sprazzi di luce sul Cielo, sul tempo che scorre, su luoghi simbolici, sulle prove del cuore. Sembrano temi e fonti diverse o perlomeno formulate in modo complementare rispetto alle emergenze della realtà. Sono, invece, un unico racconto che l'autore rivolge a se stesso: attore ma anche spettatore di una scena senza alternative. Si apre così un racconto che si snoda come un itinerario di insoddisfazione e incompletezza vissute: un itinerario che assomma in sé le strade di una ricerca spirituale, di un orizzonte umano e, persino, di una vitalità realizzativa che conduce invariabilmente allo stesso pozzo samaritano: """"Signore, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua""""."" -
Schola. Storia. Arte. Charitas a Venezia. Vol. 1
Custodire, studiare, divulgare un pensiero, una memoria, una concezione sulla triplice stratificazione della Scuola Grande di San Marco: la storia di Venezia; le opere d'arte contenute nella Scuola; i principi, i valori e le testimonianze di storia della charitas. Ogni numero presenterà un argomento che sarà affrontato nella triplice lettura predetta. La rivista è espressione della gestione del Polo Culturale e Museale della Scuola Grande di San Marco ed è accompagnata da un Comitato editoriale di esperti e un Comitato scientifico di studiosi italiani e stranieri. Nel primo numero: L’architrave della carità - Il 25 marzo 421 e le leggende sulle origini di Venezia - Il Platone di San Zanipolo - Il corpo di Cristo sotto la croce - Un umanista domenicano - La visione di lunga durata e la missione di Mechitar di Sebaste - Quando la vaccinazione arrivò a Venezia - Un fil-rouge per la memoria: vita ed opere di Umberto Saraval (1893-1957) - Lepanto 450 anni. -
Tutta un'altra storia. La Grande Guerra raccontata dalle donne e dai bambini
La guerra non è un affare solo militare. Sradica e annulla comunità. Priva dei diritti elementari interi popoli coinvolgendoli in un dramma senza fine. Case distrutte, famiglie smembrate, fughe improvvise. È questa la tragedia umana che attraversa le genti quando la Grande Guerra entra nelle case, devastando i legami familiari e imponendo un allontanamento forzato. Donne, vecchi e bambini, catapultati in prima linea, diventano protagonisti inermi e silenziosi di una fuga dalla violenza alla ricerca della pace. Senza una meta, senza cibo, senza vestiti. Le profughe fuggono dal loro microcosmo, viaggiano in tutte le regioni d'Italia, soffrono, perdono i figli. Il mondo femminile acquisisce un potere decisionale mai avuto prima; l'angelo del focolare scompare per lasciare posto a una donna che ha nelle proprie mani il destino della famiglia. E i bambini, in un tempo che non comprende, né lascia spazio all'infanzia, diventano all'improvviso adulti. La guerra ridefinisce regole e valori, cancella l'identità della gente che abita a ridosso del conflitto. La memoria di questo popolo, semplice e umile, dà finalmente respiro a una narrazione storica accantonata o chiusa nel cassetto per troppo tempo. -
Carteggio storico-diplomatico tra Vaticano ed Etiopia. Epistolario, diplomazia, dialogo ecumenico e amicizia. Testo latino a fronte
Il carteggio tra Vaticano ed Etiopia si rivela di grande importanza perché offre uno spaccato storico, altrimenti rimasto sconosciuto, delle sofferte vicende del popolo etiope e della chiesa tewahedo (""unitaria""""). Grande rilevanza rappresentano le """"confessiones fidei"""" degli Imperatori, perché sono la rappresentazione più autorevole della fede di quel popolo che essi rappresentano e di cui si fanno interpreti autorevoli presso i Vescovi di Roma. Il carteggio è preceduto da un'ampia monografia che contestualizza storicamente gli eventi di cui si parla nel """"corpus epistolare"""", il cui unico scopo è quello di aiutare il lettore a non disperdersi nello sterminato campo delle fonti, e a focalizzare la sua attenzione su quanto via via viene affermato alternativamente dagli interlocutori. Con testo latino a fronte"" -
Il gattone che salvò Venezia dall'acqua alta
C'era una volta una città senza tempo con un problema assai umido ed odoroso. C'era e c'è ancor oggi, tra le calli di Venezia, il gattone che tanto tempo fa la salvò per sempre dal problema dell'acqua alta. Arcangelo, stelle e creature meravigliose: una squadra inusuale di eroi guidati da un gatto e dal suo segreto. Età di lettura: da 6 anni. -
Gocce di leggerezza. Per rinforzare la nostra vita
Un libro diverso, uno straordinario percorso da affrontare ascoltando le vibrazioni che arrivano direttamente al cuore nel mettere in pratica i semplici suggerimenti che, pagina dopo pagina, ci portano a scoprire realtà già note dentro di noi ma di cui finora siamo stati inconsapevoli e risvegliano emozioni profonde che, evocate dalle immagini del bambino interiore presenti ad apertura di ogni capitolo, ci permettono di riprendere in mano le redini della nostra vita, di aprirci a nuove situazioni, di riportare la leggerezza nella nostra quotidianità andando oltre le varie forme di paura che ci bloccano e ci autolimitano. È arrivato il momento di passare all'azione. Di non rimandare più a domani ciò che già oggi ci può far ritrovare la gioia di vivere con amore e leggerezza. È questo ciò di cui tutti abbiamo bisogno. -
Il primo istituto religioso clericale cinese. La «Congregatio Discipulorum Domini» fondata nel 1927 da Celso Costantini
La genialità di Celso Costantini, primo delegato apostolico a Pechino (1922-1933), emerge nel 1° capitolo di questo volume, che presenta le sue gesta per la plantatio Ecclesiae e l'inculturazione cristiana in Cina. Una di dette imprese era rimasta finora nell'ombra: la fondazione della Congregatio Discipulorum Domini (CDD), Primo Istituto Religioso Clericale Indigeno, primo, in assoluto, istituto del genere fuori dell'area di antica evangelizzazione. Grazie alla scoperta di documenti inediti negli archivi della Santa Sede e in altri esistenti in Italia, Francia ed Estremo Oriente, quest'opera fa piena luce sull'origine della CDD nella terra di Confucio nel 1927, sulle sue prime Costituzioni del 1931, sui suoi primi passi sotto la guida di religiosi europei fino al 1934 e sulla sua successiva vita autonoma fino al 1939. Il nuovo istituto, osteggiato dai missionari occidentali in Cina, gravato da problemi economici e condizionato dall'invasione giapponese a nord di Pechino, superò tutte le maggiori difficoltà in virtù della paterna sollecitudine del suo Fondatore Celso Costantini, creato cardinale nel 1953, deceduto nel 1958, dichiarato Servo di Dio nel 2016, per il quale è in corso la causa di beatificazione. -
Giacomo Dolcetti. Ceramiche a Venezia negli anni del Realismo Magico 1924 - 1928. Ediz. illustrata
Con questo volume è possibile per la prima volta conoscere, nella sua completezza, una delle più originali esperienze d'arte e d'artigianato verificatesi nel centro storico di Venezia agli inizi del XX secolo. Con un direttore artistico come Gian Carlo Polidori e attorniandosi dei migliori artigiani veneti dell'epoca, Giacomo Dolcetti ha trasformato la piccola fornace, situata a poca distanza dal Canal Grande, in un vivace luogo di ricerca, aprendo le porte ai migliori artisti di allora ed esponendo le sue ceramiche alla Biennale di Venezia e alla Fondazione Bevilacqua La Masa. Il volume ricostruisce nel dettaglio questa straordinaria avventura grazie alla quale, nella città del vetro, la ceramica ha vissuto un decennio di magnificenza degna della grande tradizione antica. -
Voglio fare la Pasqua con te!
In ""Voglio fare la Pasqua con te"""", Monsignor Luigi Mistò vuole accompagnarci a vivere intensamente la Settimana Santa e la Santa Pasqua, dedicando giorno dopo giorno, anche se non potessimo partecipare personalmente alle celebrazioni, tutto il tempo necessario per condividere con Gesù l'ora per cui è venuto. Un tempo per ascoltare la parola di Gesù nel silenzio e nella preghiera, un tempo per accogliere Gesù nella gioia, un tempo per lasciare che Gesù, servo per amore, ci lavi i piedi, e anche le mani e il capo, un tempo per giacere nel seno di Gesù, come Giovanni, e sentirci chiamare """"amico"""", un tempo per stare con Maria, la Madre, e per sentire le parole di amore di Gesù: """"Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua Madre"""" proprio rivolte a noi, e come Giovanni accoglierla nella nostra casa. Così, giorno dopo giorno, fino all'alba radiosa della Risurrezione."" -
Ephemerides Iuris canonici (2022). Vol. 1
In questo numero la parte monografica è dedicata alla Responsabilità civile della diocesi, con interventi di Matteo Carnì, Giuseppe Comotti, Luciano Eusebi, Paola Lambrini, Andrea Nicolussi, Cecilia Pedrazza Gorlero, Stefano Troiano, Daniele Velo Dalbrenta. Un contributo del professor Pierpaolo Dal Corso è dedicato alla recente riforma del diritto penale canonico con particolare attenzione ai c.d. delicta graviora. Altri interventi di natura miscellanea sono firmati da: Davide Dimodugno, Fabio Fornalè, Giacomo Incitti, Pasquale Lillo e Szabolcs Anzelm Szuromi. -
Ephemerides Iuris canonici (2022). Vol. 2
In questo numero la parte monografica è dedicata alla Responsabilità civile della diocesi, con interventi di Matteo Carnì, Giuseppe Comotti, Luciano Eusebi, Paola Lambrini, Andrea Nicolussi, Cecilia Pedrazza Gorlero, Stefano Troiano, Daniele Velo Dalbrenta. Un contributo del professor Pierpaolo Dal Corso è dedicato alla recente riforma del diritto penale canonico con particolare attenzione ai c.d. delicta graviora. Altri interventi di natura miscellanea sono firmati da: Davide Dimodugno, Fabio Fornalè, Giacomo Incitti, Pasquale Lillo e Szabolcs Anzelm Szuromi. -
Domiciliarità e/o residenzialità per il benessere degli anziani non autosufficienti
L'Italia ha il numero più elevato di persone anziane in Europa, dall'ultimo rapporto 2020 dell'ISTAT si evince che gli ultraottantenni con gravi limitazioni di autonomia nelle attività quotidiane fondamentali e in quelle strumentali sono circa 2,3 milioni. È evidente che le politiche sociali devono con urgenza ripensare l'organizzazione dei servizi per gli anziani e le famiglie, creando ambienti in grado di corrispondere ai bisogni della quotidianità, ma soprattutto ai bisogni affettivo-relazionali degli anziani, al rispetto dei valori dell'età avanzata, mettendo sullo stesso piano le relazioni empatiche e le relazioni di cura. Con il documento ""Domiciliarità e/o Residenzialità per il benessere degli anziani non autosufficienti"""", l'Associazione culturale InCreaSe intende offrire una riflessione multidisciplinare a partire dall'ipotesi che """"domiciliarità e/o residenzialità"""" sono due soluzioni di un percorso di vita che devono considerarsi intercambiabili a seconda delle esigenze della persona e/o dei caregiver."" -
Con l'olio della gioia. Meditazioni ai sacerdoti
Il testo è composto di due parti. Nella prima sono raccolte le omelie per le ordinazioni sacerdotali mentre nella seconda parte si trovano le omelie per le Messe crismali. Scrive il Patriarca di Venezia: «Durante l'ordinazione presbiterale, di fronte alla Chiesa agli ordinandi viene chiesto di assumere gli impegni propri delle promesse sacerdotali; esse caratterizzeranno, plasmeranno e faranno crescere il loro sacerdozio. Con questo gesto che compiono liberamente si impegnano ad aderire a ciò che gli verrà, di volta in volta, chiesto dalla Chiesa e ad andare dove sarà necessario. È bello, quando si è interpellati, dire semplicemente: sì. Un sì anche faticoso, che però genererà in chi lo dice una gioia profonda di cui continueremo a rimanere sorpresi. Gesù, lo sappiamo, ha promesso il centuplo in questa vita e, poi, la vita eterna (cfr. Mt 19, 29)». -
La nuova castella. Rivista liventina di cultura. Ottobre (2022)
Si può produrre cultura locale senza produrre ""localismo""""; è questo il compito che da tempo si è dato la Rivista di cultura liventina """"La Nuova Castella"""". Dopo alcuni anni di attività un po' in secondo piano, """"La Nuova Castella"""" sceglie ora di darsi un nuovo respiro relazionandosi con Marcianum Press - Edizioni Studium, ritenendo che anche i suoi contenuti culturali, collegati ad un territorio tra Veneto e Friuli tra i più dinamici del nostro Paese, possano affermarsi meglio. La pubblicazione è un organismo dell'Associazione dedicata alla grande figura del cardinale Gerolamo Aleandro, che seppe non perdere il sentimento di appartenenza con la natia Motta di Livenza, pur affermandosi come intellettuale rinascimentale presente nel circolo di Erasmo da Rotterdam, Manuzio, Bembo, Raffaello e come esponente di primo piano della Chiesa di Leone X. Il presente numero è monograficamente dedicato a San Nicolò, la cui corretta conoscenza costituisce un modo efficace per discutere di Oriente/Occidente, della dottrina centrale del cristianesimo, del sistema storico dei simboli nel territorio liventino, della civiltà veneziana dall'anno Mille in poi."" -
«Noi siamo i naviganti della vita». Figure ed eventi nella Chiesa di Venezia tra Ottocento e Novecento
Il titolo (Noi siamo i naviganti della vita) riprende un'espressione del patriarca Angelo Giuseppe Roncalli durante l'omelia per il Natale del 1954: è un'immagine che ben si adatta a indicare l'itinerario della Chiesa veneziana, la sua ""navigazione"""" nella storia. I testi qui pubblicati presentano alcuni momenti di questa navigazione, avvenuta tra le turbolenze, le ansie e le speranze della storia; alcuni eventi particolari, quali le vicende che hanno portato il Seminario patriarcale alla sua sede alla Salute e il primo Concilio Provinciale delle diocesi venete, costituiscono il punto da cui guardare alla Chiesa veneziana e alla città («Una città bella come il sorriso di Dio», secondo il podestà Pier Luigi Bembo) nell'Ottocento; le preoccupazioni pastorali di tre patriarchi (Roncalli, Luciani e Cè) costituiscono il punto da cui guardare alla diocesi nel Novecento, soprattutto in riferimento alla vita sacerdotale."" -
Non siamo una nazione
Preceduto da una carrellata comparativa sui diversi Paesi europei messi a confronto con l'Italia, il volume percorre a volo radente la storia della nostra formazione nazionale, con originali approfondimenti e innovative disamine delle principali fasi storiche del nostro Paese. Dalle esperienze dei Comuni allo splendore del Rinascimento, dall'epopea del Risorgimento alla scrittura della Costituzione repubblicana, la formazione degli Italiani appare a Bido come un tragitto approssimativo, abborracciato, incompleto ed insufficiente a dare alla comunità italica il connotato di nazione. -
L' estasi di Chiara
L'autore riannoda i fili dell'avventura umana e religiosa di Chiara d'Assisi che sul giaciglio, prima di lasciare questo mondo, ricostruisce la sua storia di vita che lungo l'arco esistenziale l'ha legata a Francesco, il figlio del ricco mercante Bernardone. Dal racconto si evince il fascino che la figura di Francesco ha esercitato sulla badessa di san Damiano che nel momento cruciale della scelta di vita non esita alla rinuncia dei beni terreni pur di seguire il poverello per stare al suo fianco nel tendere la mano ai derelitti, la schiera dei destinatari dei diritti negati. Una storia intrigante che a distanza di secoli rivendica la sua sconcertante attualità. -
Trasparenza e segreto nella Chiesa Cattolica
Avere informazioni su qualcuno o classificare qualcosa come segreto significa avere potere. Essere trasparenti, invece, rende vulnerabili, ma anche più credibili agli occhi dei propri interlocutori. Qual è il limite della segretezza? Quale quello della trasparenza? Una delle sfide della Chiesa è tenere insieme apertura e confidenzialità, combattere l'insabbiamento e tutelare la presunzione d'innocenza, e il libro si interroga proprio su come rendere questo possibile. Il presente studio non ha come oggetto principale gli abusi sessuali nella Chiesa, ma il contesto in cui si muove è segnato anche da questa realtà, soffermandosi sulle riforme fatte da Papa Francesco riguardo il diritto penale canonico. Il libro propone, infine, l'accountability e la metafora della traslucenza, al posto della ""trasparenza assoluta"""", come modello organico più adeguato alla natura, alle finalità e alla missione della Chiesa.""