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Ricerche intorno ai fondamenti della morale
Lo scopo di quest'opera è di illustrare una nuova etica filosofica a partire da una riflessione sull'estetica del ""sublime"""". Muovendo dalla correlazione strutturale tra la sfera gnoseologica ed ontologica da un lato e la sfera estetica dall'altro, le ricerche condotte nel presente volume si propongono di riaffermare l'idea di una etica normativa come interna articolazione di una filosofia sistematica che vede nella opzione di un pensiero morale su basi estetiche la possibile risposta al problema - sempre più urgente in un'epoca, come quella attuale, """"post-metafisica"""" e segnata dal tramonto degli Eterni - di una rifondazione dei costumi e della morale […]. Le indagini compiute in questo lavoro, se per un verso sviluppano in un'ottica morale le nostre precedenti teorie speculative, per l'altro verso dischiudono, in prospettiva, delle linee di ricerca che procedono nella direzione della ricostruzione di un pensiero politico che aspira a porsi come una chiave di lettura privilegiata dei processi culturali e sociali in atto nella nostra """"èra globale"""", additando in una filosofia morale imperniata sul sentimento del Sublime anche il preambolo di una rinnovata """"politica filosofica""""."" -
L'altra metà del mondo. Scritti sul femminino
Autrice importante e da noi poco conosciuta, la marchesa di Lambert non è solo una finissima penna, moralista, pedagogista, trattatista delle maniere e salonnière, di fatto è posta all'intersezione di Ancien e Nouveau Régime, di XVII e XVIII secolo, di Preziosismo e Illuminismo. Suoi grandi ammiratori furono Leopardi (che la cita a più riprese nello Zibaldone) e Nietzsche. Poiché oggi si guarda a lei come a una sorta di filosofa del femminino, si presentano qui i suoi scritti sulla donna (circa la metà di tutta la sua opera). Gli Avvisi di una madre alla propria figlia, le Riflessioni novissime sulle donne o Metafisica dell'amore, il Trattato della vecchiaia e altri scritti minori - mai prima tradotti in italiano - colmano un'assenza vergognosa lunga tre secoli. Inoltre il saggio iniziale (La bellezza che salva il mondo. Una mappa del lambertinage) è - per sintesi stilosa e dottrina - quasi un libro nel libro, una gemma critica. In tempi di femminicidi e donne talebane brutalizzate, questo titolo di illuminata ""filoginia"""" appare quanto mai attuale, anzi doveroso, per rammentare che l'Europa è ancora una fiaccola di civiltà di contro a qualsivoglia oscurantismo bifolco."" -
L'onda e il punto. Teoria dei quanti e principio di contraddizione
Un saggio su scienza e filosofia nel '900. A partire dalla rivoluzione dei quanti con la sua capacità di aprire, insieme alla teoria della relatività, una specifica quaestio filosofica entro il campo stesso della scienza. Problemi di assoluta attualità se ancora Gadamer parlava di «esasperazione del contrasto scienza-filosofia» e Severino di «distacco della scienza moderna dalla filosofia»; il confronto con la recente produzione di Carlo Rovelli è occasione di un ulteriore aggiornamento del discorso. Un libro d'impianto espressamente teoretico, non epistemologico. Perché teoretico è il senso del nesso fra crisi moderna dell'Essere e dissipatio implicata dalla teoria dei quanti. Un saggio sulla crisi del Moderno anche. Dai risvolti oltre che filosofici, anche teologici (di qui il confronto, sollecitato anche da Rovelli, con l'Universo di Dante) e politici, se è vero che l'età della Tecnica impone, come scriveva già Garin, il potere degli «intellettuali, dei savi, dei competenti, dei tecnici-guide». Il Governo dei Migliori. I Quanti, l'Essere, la Tecnica, il Politico, il Moderno. Uno sguardo sul brennendem Herz del nostro tempo. -
Sur les pas de Gustave Guillaume. Origine del linguaggio, cambiamento linguistico e memoria delle lingue
La discussione contemporanea sul rapporto tra pensiero e linguaggio, la riproposta del dibattito sull'origine del linguaggio gestuale e di quello verbale, lo studio della relazione tra filosofia della mente ed espressione linguistica, il problema del mutamento diacronico delle lingue e la necessità di un approccio multiculturale allo studio del linguaggio trovano un terreno d'incontro nell'opera e negli scritti di Gustave Guillaume. La psicomeccanica proposta dal linguista francese si inscrive nel dibattito sui problemi del linguaggio socializzato, della natura del gesto, della comunicazione e della centralità della relazione linguistica nello sviluppo della personalità dell'individuo. L'opera di Guillaume non solo apre prospettive nuove nello studio dell'opera di Saussure e della linguistica contemporanea, ma fa intravedere possibili sviluppi, filosofici oltre che linguistici, ancora inesplorati di notevole valore. Lo sviluppo di una nuova riflessione sul soggetto umano, sulla capacità espressiva dell'individuo e sui problemi legati alle difficoltà nella espressione linguistica e nella comunicazione verbale richiede un approccio multidisciplinare complesso che non può non tener conto di un pensiero così aperto alla novità come quello di Gustave Guillaume. -
Matiere, sen et conjointure. Saggi scelti di narrativa romanza di Charmaine Lee
Il volume è articolato in tre sezioni nelle quali i saggi sono ordinati per sottogenere narrativo, per affinità tematica e linguistica, sempre in chiave comparatistica. Si parte con i saggi dedicati ai fabliaux e ai lais per poi passare alla narrativa occitana, spagnola e orientale, con uno studio dedicato all'intreccio tra lirica e narrativa. La seconda sezione è riservata interamente al romanzo occitano Jaufre, da lei edito. In generale, gli articoli di tale raggruppamento mirano ad un'ulteriore decodifica del sottotesto mettendo in rilievo la ricchezza intertestuale del romanzo e i suoi rapporti con la tradizione letteraria in lingua d'oïl e con la lirica occitana. Infine, l'ultima sezione racchiude interventi di approfondimento e rilettura di temi e opere da lei precedentemente studiate. -
Uno squarcio sulla tela dell'oggettività. Studi sul mito in Carlo Emilio Gadda
Il volume indaga la produzione letteraria di Carlo Emilio Gadda nel suo particolare rapporto con il mito, rintracciando il passaggio di immagini e personaggi provenienti dall'universo mitico nella sua scrittura e aprendo a nuove prospettive ermeneutiche, che superano il ritratto dell'Ingegnere refrattario al confronto con il materiale mitologico. Curiosando tra le rotte percorse dall'instabile «bateau ivre delle dissonanze umane» su cui viaggia il Gaddus, è possibile scorgere i segni di una fascinosa eco provenire direttamente dagli anfratti più reconditi dell'anima dell'ulisside in cui sopisce l'universo mitologico, pronto a sprigionarsi nella sua imprevedibilità scompaginante. La presenza della tradizione mitica con il suo patrimonio simbolico, tematico e figurale non è affatto marginale nelle divagazioni antropologiche e gnoseologico-narrative dello scrittore, dal momento che parrebbe anzi intrecciarsi fin da subito con le riflessioni condotte attorno alla prassi della creazione letteraria e alle osservazioni sulla natura del pensiero e dell'anima umana. -
Dant_tropìa. Approccio retorico ai versi mariani del «sacrato poema». Dante conosciuto attraverso le figure
Il saggio di Michele Bianco si prefigge di conoscere Dante attraverso le figure; di qui il titolo “Dant_Tropìa”: dal segno significante al sistema dei significati. La monografia parte dalla creazione artistica e giunge alla personalità dell’autore: dall’oggetto confezionato al soggetto confezionatore. Ecco perché uno studio retorico della poesia di Dante: per scoprire i tratti creativi che esplicitamente non emergerebbero dal discorso condotto, perché sommersi. Sottoporre al vaglio l’opera del sommo poeta, come dentro a un crivello o setaccio, passandola ai raggi Röntgen, non è un gioco sterile, ma uno studio proficuo. Un approccio retorico al testo dantesco non è un fatto velleitario, bensì è felicemente rivelatore del carattere poetico del suo autore. Egli, infatti, ignaro ed inconsapevole, ha trasferito nella sua codificazione estetica dei risvolti soprasegmentali e subliminali, che sono indicatori della sua concezione poetica, nonché dei valori concettuali che la sorreggono. Lo studioso ha il compito di scoprirli, grazie all’esame accurato delle figure iniettate, sia pure inconsapevolmente, dall’autore nella propria elaborazione testuale. Configurazioni che scaturiscono dall’intrinseca natura del poeta e non da sovrapposizioni né da interferenze esterne. Dall’analisi complessiva delle figure, viene fuori un poeta parsimonioso, anziché prodigo [figure ampliative], concreto e non evasivo, che si compiace di giocare con le sottigliezze dialettiche e concettuali, piuttosto che inclinarsi al godimento acustico e percettivo, stimolante la sua sensibilità [figure razionali], che predilige la poesia, che in lui ha la precellenza sulla stessa teologia e sulla filosofia [figure estetiche], previdente, controllato ed oculato [figure di trattative], concreto e dotato del senso pratico e realistico delle cose [figure sintagmatiche], che inclina alla musicalità coinvolgente della sua composizione [figure empiriche]. Perciò uno studio Dant_Tropico. -
Fenomenologia dell'azione penale
La monografia, oltre a ripercorrere il percorso storico-ontologico dell’obbligatorietà e della discrezionalità dell’azione penale, si concentra sulla difficile interpretazione del principio stesso attraverso un’analisi dei profili evolutivi sviluppatisi attualmente. L’intento è la possibilità di elaborare una formula che persegua la completezza delle indagini e la ragionevolezza delle determinazioni del pubblico ministero. -
Saggi su Croce. Riconsiderazioni e confronti
Croce ha profondamente inciso nella cultura europea del Novecento anche in virtù dell'atteggiamento socraticamente polemico e critico-selettivo riguardo ai diversi indirizzi di pensiero del suo tempo. Gli fu dunque necessario l'esercizio costante del ""confronto"""" allo scopo di affinare i concetti e verificarne la congruità, sempre nella consapevolezza della storicità del vero. I Saggi su Croce, qui proposti in seconda edizione, ampliata e riveduta, in occasione dei settant'anni dalla morte del filosofo, riconsiderano le centrali questioni del soggetto e del giudizio storico, della natura in relazione allo spirito e della volontà che presiede all'agire individuale. Vengono altresì esaminati alcuni incontri e scontri, reali o ideali, che Croce instaurò con pensatori non solo suoi contemporanei, nella pratica quotidiana della cultura, in segno di rinnovamento della vita morale e civile se a guidarla è l'autentica libertà dello spirito."" -
La filosofia tedesca e il nazionalsocialismo (1940-1941)
Da dove è nato il radicalismo politico della Germania? L’anti-modernismo e l’anti-razionalismo della filosofia tedesca post-nietzschiana hanno contribuito ad aprire la strada a Hitler? Per chi come Leo Strauss si era trovato a dover fuggire dalle persecuzioni antisemite del nazionalsocialismo queste domande si caricavano di una necessità esistenziale ancor prima che intellettuale. Il presente volume raccoglie i due confronti più diretti di Strauss con tali questioni, un dibattito che negli Stati Uniti ha visto partecipare alcuni dei più importanti intellettuali dell’epoca, da Eric Voegelin a Herbert Marcuse, passando per Hannah Arendt e John Dewey. -
La civetta e la croce. Filosofia e religione cristiana in Hegel
La Filosofia della religione di Hegel espone la logica della rivelazione dell'Assoluto. L'esperienza che Dio fa di sé è un guardarsi da parte dell'Assoluto che avviene attraverso la posizione e il superamento del finito. Il pensiero filosofico dispiega e contempla questo sviluppo e, ripercorrendo le tracce dell'Assoluto, che rappresentano un vero e proprio itinerarium mentis in Deum, partecipa della vittoria di Dio: una vittoria che avviene sulla Natura, sul calvario della storia e sulla stessa finitezza e fragilità umana che lo Spirito universale ed eterno ha assunto. Hegel è il punto di partenza per un sempre vivo e rinnovato dialogo tra la filosofia e la fede, tra la filosofia e la teologia. Questa nuova edizione de La civetta e la croce. Filosofia e religione cristiana in Hegel è totalmente rinnovata, ""ristrutturata"""" e aggiornata in tutti i suoi capitoli (alcuni dei quali sono inediti)."" -
Writing from the Rift. Cosmopolitanism and the Multiracial Condition in Rebecca Walker, Barack Obama, and Mat Johnson
In the U.S. cultural universe, black/white biracial subjects are often compared to bridges connecting incommunicable worlds. But such a dichotomous image proves inadequate to represent the lived complexities of transracial relationships-the interconnected histories and cultural heritages, the ghost of compromise, the discrepancy between body and identities, the power asymmetries, the collective fears and resentments, and the sense of placelessness that frequently mark the mixed-race experience in the U.S.A.. Analyzing three renowned multiracial self-narratives published at the turn of the millennium-Rebecca Walker's Black White and Jewish, Barack Obama's Dreams from My Father, and Mat Johnson's Loving Day-this work explores the challenges of biracialism through the alternative image of the rift: an intimate narrative space/non-space where the secret, unspeakable continuity between the black and white worlds emerges from the fractures and gaps of the text. With a focus on the authors' travels abroad, it also unveils the links between the condition of never feeling at home and the cultivation of a planetary sense of humanness and responsibility which evokes a neo-cosmopolitan ethos. -
All'inseguimento di un filo di lana. Saga familiare e storia etnica nel romanzo statunitense del XXI secolo
Mai come negli ultimi vent’anni, lo stereotipo che vede nell’eroe scapolo, nell’uomo solo privo di legami familiari e libero di confrontarsi con l’immensità della natura, l’unico possibile protagonista della letteratura americana, dà mostra di essere per l’appunto solo uno stereotipo. La letteratura americana del XXI secolo ha infatti conosciuto una evidente fioritura del romanzo familiare. Ed è in particolare la forma della saga familiare, il grande racconto corale e intergenerazionale di una famiglia attraverso i secoli, a conoscere improvvisamente una insolita diffusione sul mercato editoriale statunitense. Questo volume si propone di indagare le ragioni di questo improvviso successo, attraverso un’analisi formale della struttura della saga familiare condotta a partire da un pungo di testi esemplari. Che cos’hanno in comune Middlesex e The Brief Wondrous Life of Oscar Wao? Dissident Gardens di Jonathan Lethem e Pachinko della scrittrice coreana-americana Min-Jin Lee? Incrociando l’analisi della saga familiare con le categorie critiche del Bildungsroman e del romanzo storico, il libro intende indagare il funzionamento di questa forma narrativa, e in che modo essa rappresenti i processi di formazione dell’identità individuale e di rappresentazione del materiale storico. -
Dante poeta della libertà e altri saggi danteschi
Cosa significa la libertà per Dante? Cos'è il profetismo dantesco? Il pensiero politico del poeta fiorentino appartiene soltanto alla storia delle idee del Medioevo o ha qualche significato anche per noi, uomini del XXI secolo? Come e perché Dante è diventato il padre della lingua ed il fondatore della Nazione italiana? Qual è il rapporto di Dante con la Chiesa? Cosa hanno pensato di Dante gli ultimi papi? È possibile tracciare un profilo ideale del papa che Dante sognava? E questo profilo è possibile ravvisarlo in papa Francesco? Come hanno guardato a Dante scrittori diversissimi, del calibro di Balzac, Hugo, Borges e quale influenza il poeta fiorentino ha avuto sulle loro opere? Raffaele Campanella si propone di dare risposta a questi e altri interrogativi nella raccolta di saggi e articoli, comparsi in varie riviste italiane e internazionali, che compongono il presente volume, ultimo della serie di testi dedicati dall'autore al pensiero e all'opera di Dante. -
Alfonso Gatto. Un poeta in prosa. Cronache del piacere (1957-1958)
È difficile entrare e orientarsi nel territorio vasto e labirintico delle prose che compongono le Cronache del piacere di Alfonso Gatto, nella successione dei temi variegati che rimbalzano dalle vicende private allo sport, dalla cronaca spicciola di costume alle citazioni di Kafka e Leopardi. Gatto scrive come se avesse di fronte un amico cui confida impressioni, umori momentanei, disagi e nostalgie, ma anche il ruvido di un’etica sempre all’erta. A leggerle, si ha la sensazione di frequentare «circoli di un colloquio minuto e di quel pettegolo notiziario che avvicenda morti e vivi, fortunati a sfortunati, vincitori e vinti nel commento dell’ultim’ora prima del sonno» (Le città sono gli uomini). Forse il modo migliore per affrontare la molteplicità di queste scritture sarebbe accettarle come una collezione disordinata di accadimenti, una sorta di minima enciclopedia da ordinare per temi, privatamente. -
Musica e filosofia nel pitagorismo
La scuola pitagorica ebbe per la musica una predilezione che non si riscontra in nessun altro indirizzo filosofico dell'antichità, perché agli occhi dei filosofi italici l'aspetto numerico delle leggi dell'armonia musicale era una mirabile manifestazione del carattere eminentemente matematico della realtà, e perché essi attribuivano alla musica una funzione catartica nell'ambito di una visione magico-religiosa dell'essere umano. Le testimonianze su Pitagora alle prese con martelli e incudini nell'atto d'indagare i rapporti matematici delle consonanze, le fonti relative agli esperimenti musicali condotti da Ippaso, le discussioni musicali di Filolao e Archita: questo il materiale studiato dalla monografia di A. Barbone che si sforza di risalire alle teorie musicali dei pitagorici antichi, non mancando di toccare quegli autori che, come Damone, Platone, Aristotele e Aristosseno, del pensiero musicale dei pitagorici furono eredi o critici. Prefazione di Bruno Centrone. -
La calata degli Ungheri in Italia nel Novecento
Scritto e pubblicato in rivista nel 1822, e poi in volume nel ’23, ""La calata degli Ungheri in Italia nel Novecento"""" è il primo romanzo storico italiano. Supportato da una solidissima documentazione storica, realizza una convincente mistione fra storia e invenzione imperniandosi – secondo il precetto scottiano – sul vivace tratteggio di un momento nodale dell’età di mezzo in Italia. Bertolotti vi ha messo a frutto le sue indubbie doti di narratore, rendendo vivi e attrattivi gli inserti antropologici che caratterizzavano gli usi e i costumi, le tradizioni e le ritualità e le superstizioni del popolo magiaro. Il taglio breve dei capitoli – davvero un unicum nella storia ottocentesca del romanzo storico – è finalizzato a una rapidità diegetica che, però, non deve occultare il ritmo innovativo della metrica del racconto e la costruzione accurata della struttura narrativa, purtroppo insidiati dalla stereotipia dei personaggi. A mancare, purtroppo, è una coerente fusione di lingua e stile in sintonia con la tecnica diegetica; e il registro espressivo è fin troppo proteso a ricercare esiti nobili ed alti (frequente il costrutto inverso dei segmenti frastici e periodali, caro a d'Arlincourt), di contro alla magrezza della struttura e al respiro veloce del narrato."" -
Sinestesie. Rivista di studi sulle letterature e le arti europee (2022). Vol. 24: D'Annunzio e l'innovazione drammaturgica
Elena Ledda, Premessa; Giovanni Isgrò, D'Annunzio e l'idea del teatro en plein air; Carlo Santoli, La drammaturgia moderna di Gabriele d'Annunzio: 'Le Martyre de Saint Sébastien' e 'La Pisanelle ou La Mort parfumée'; Epifanio Ajello, Esercizio dintorno all'uso dello sguardo nella 'Città morta' (con brevi cenni ai testi limitrofi); Chiara Bianchi, D'Annunzio librettista?; Alberto Granese, Gli esordi della drammaturgia dannunziana; Gianni Oliva, Il teatro di festa. Progettualità e messinscena nella drammaturgia dannunziana; Thomas Persico, La «ghirlandetta» dannunziana; Donato Pirovano, Riscritture e variazioni dannunziane: la 'Francesca da Rimini'; Isabella Innamorati, Punti di svolta: 'La figlia di Iorio' fra trionfi e rovine del teatro italiano di primo Novecento; Cesare Orselli, 'Parisina': libretto per…; Angelo Fàvaro, 'La Nave': «foggiata con la melma della laguna e con l'oro di Bisanzio, e col soffio della mia più ardente passione italica». Note sul teatro politico e psicofisico di Gabriele d'Annunzio; Paolo Puppa, Arie e recitativi nella interazione dialogica dannunziana; Annamaria Sapienza, Martiri di una dolorosa normalità. 'Le Martyre de Saint Sébastien' della Fura del Baus (1997); Raffaella Bertazzoli, Due letture ecfrastiche per la 'Figlia di Iorio'; Raffaele Giannantonio, Norman Bel Geddes e 'La Nave': L'architettura nel teatro dannunziano; Maria Pia Pagani, Eleonora Duse: l'icona della rivoluzione teatrale dannunziana; Elena Valentina Maiolini, Vita interiore e ambiente teatrale: sulle didascalie di d'Annunzio; Maria Rosa Giacon, Il teatro nel testo: sviluppi della 'Città morta' nel 'Fuoco'; Costanzo Gatta, Nel 1923 a Brescia il teatro all'aperto sognato da d'Annunzio; Stefano Amendola, Presenza e rappresentazione del divino tra Euripide e D'Annunzio: Afrodite e Artemide nel dramma di 'Fedra'; Nicola Lanzarone, Considerazioni sulla 'Fedra' di d'Annunzio e quella di Seneca; Angelo Meriani, Ippolito deve morire. Maledizione e morte da Euripide a d'Annunzio. -
Sinestesie. Rivista di studi sulle letterature e le arti europee (2023). Vol. 25: Una disperata vitalità. Pier Paolo Pasolini a cent'anni dalla nascita 1922-2022
Alberto Granese, Luigi Montella, Introduzione; Luigi Montella, La 'visionaria concretezza' poetica nella Ballata intellettuale per Titov; Alberto Carli, «Comincerò la mia scelta proprio dal Molise» Pier Paolo Pasolini, il dialetto e il canto popolare; Antonio Montinaro, Le lingue di Pier Paolo Pasolini; Erminio Risso, L'Estetica in Pasolini e di Pasolini: da Picasso all'espressionismo sperimentale Giorgio Patrizi, Quale mondo per Gennariello? La periferia secondo Pasolini; Letizia Bindi, Piccole patrie, borgate e altri 'mondi di vita' in Pier Paolo Pasolini; Giovanni Genna, L'«edipo castratore»: attorno alla polemica Pasolini-Sanguineti; Andrea Gialloreto, «L'odore dell'India» fra ricerca dell'Altrove e orientalismo terzomondista; Paolo Puppa , Pasolini in Friuli: la scena-confessione Roberto Carnero, Pasolini e i giovani infelici; Alberto Granese, La casta degli intellettuali e il popolo-nazione. Il contraddittorio incontro con Gramsci; Maura Loca ntore, «Ah, l'Italia disunita». Identità e mutazione: l'analisi sociologica e letteraria di Pier Paolo Pasolini; Angelo Fàvaro, «I nemici … sono degli amori sconosciuti»: Pilade nella messa in scena di L. Ronconi e A. Latella. Per un'ermeneutica del tragico eschileo in Pasolini; Michele Bianco, La funzionalizzazione del sacro nei testi cinematografici pasoliniani; Enza Lam berti, Da «La noia» a «Teorema»: il corpo e l'eros tra mercificazione e sacralità, mistero e perdita d'identità; Roberto Chiesi, Tonalità funebri e ultime utopie della Trilogia della vita; Rosa Giulio, Tra narrativa e cinema: il messaggio paolino di Pier Paolo; Fabio Beninca sa, La bibliografia di Salò. Eros, arte e potere nell'ultimo Pasolini; Lorenzo Canova, La morte di Pasolini nella pittura di Renzo Vespignani e Nicola Verlato; Pier Paolo Bellini, Carne e Cielo: aspetti socio-esistenziali nelle canzoni di Pasolini; Stefano Nobile, Pasolini e il mondo della canzone; Luigi Martellini, Pasolini. nel labirinto delle letture-scritture; Guido Santato, La fortuna critica di Pasolini in Italia e nel mondo. Cenni introduttivi. -
Traduzioni, tradizioni e rivisitazioni dell'opera di Dante
Traduzioni, tradizioni e rivisitazioni dell'opera di Dante fu il titolo scelto per il Convegno internazionale organizzato dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell'Università degli studi di Bergamo nei giorni 13, 14 e 15 maggio 2021, culmine del progetto di Ateneo UniBg per Dante 2021, a cui parteciparono più di cento studiosi: dantisti, cultori di storia e di arte, filologi, linguisti, comparatisti, critici riuniti nel nome del Sommo Poeta. Alla memoria di Marco Sirtori, che molte energie aveva profuso per il progetto dantesco, è dedicato questo volume. A poco più di un anno di distanza dalla chiusura del Progetto UniBg per Dante 2021, vede le stampe questa raccolta di studi, una silloge che riunisce i contributi scientifici di molti dei partecipanti al Convegno internazionale del maggio 2021. Le tre parti che lo compongono rispecchiano la trina suddivisione dei lavori: Teorie e metodi per la traduzione dantesca, Dante e i commenti e Rivisitazioni e fortuna dell'opera di Dante.