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Il viaggio verticale. Breviario di uno scalatore tra terra e cielo
Che cos'è la scalata, se non un viaggio verticale? L'uomo o la donna che si sollevano da terra e intraprendono una scalata sono esploratori di uno spazio che non appartiene loro. Scalare e viaggiare nascondono lo stesso segreto, rispondono alla stessa parola d'ordine: leggerezza. Le parole di Enrico Camanni, che assomigliano ai gesti leggeri e sicuri di chi sale in parete, mostrano come l'esperienza di un ""viaggiatore verticale"""" vive più di una dimensione: la dimensione fisica, legata al peso del corpo, all'inesorabile legge di gravità e alle buone pratiche per affrontarla con successo; la dimensione sensoriale che allena oltre ai muscoli anche lo sguardo, il tatto, l'udito, e analizza tutte le relazioni con la materia circostante, sia essa la roccia o l'aria; ma anche la dimensione spirituale che indaga e interroga i movimenti dell'anima che preparano e accompagnano l'esperienza della scalata."" -
Il piacere della gentilezza. Piccolo trattato sulla buona educazione nell'era globale
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Bertrand Buffon, specialista di comunicazione e retorica, a indagare sulla natura della gentilezza come arte della relazione tra gli uomini e come strumento per sapersi orientare con intelligenza e sensibilità negli orizzonti sempre più vasti della civiltà globalizzata."" -
La seduzione dell'avventura. Piccole scuse per fughe verso l'ignoto
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Alberto Sciamplicotti, viaggiatore, scialpinista, fotografo e videomaker, ad accompagnare il lettore lungo gli incerti sentieri che conducono l'uomo a soddisfare il suo bisogno di avventura e di sfida all'ignoto."" -
Senza pesare sulla Terra. Le mie esperienze di ecologia quotidiana
Come riuscire a ridurre l'impatto che le nostre azioni hanno sull'ambiente e contemporaneamente divertirsi e migliorare la propria qualità di vita? Elisa Nicoli narra in questo libro la sua esperienza nel mondo dell'autoproduzione e della riduzione degli sprechi: avventure e disavventure legate in particolare all'ambiente domestico, ma anche alla cura del proprio corpo, del cibo e del vestire, e ai vari modi di esplorare, anzi di reinventare la propria esistenza. Perché sperimentare tecniche di autosufficienza e di libertà dai condizionamenti esterni, significa dimostrare, soprattutto in tempo di crisi, che un altro mondo è possibile: un mondo in cui si mettono da parte individualismi e solitudini e si riportano al centro la partecipazione e la condivisione di esperienze. Contro la solitudine e l'alienazione compulsiva del consumismo, un nuovo e più appagante modello di socialità attiva, consapevole e leggera. Senza, appunto, pesare troppo sulla Terra. -
Alzati e cammina. Sulla strada della viandanza
A chi abita nel limbo delle incertezze. A chi vive l'insoddisfazione di un amore, di una vita in famiglia troppo angusta, di un lavoro in cui non si riconosce. O a chi il lavoro, la famiglia, l'amore, la compagnia delle cose e dei volti cari, per sua scelta o no, ormai non li ha più. A chi ha perso la speranza di risalire la china e vede farsi sempre più profondo il solco tra sé e la propria vita. A chi è in cerca di una strada e sa che è giunto il momento di partire. ""Alzati e cammina"""" vorrebbe finire tra le mani di chi vive in quel limbo, e tentare di condurlo fuori, all'aria aperta, con l'esercizio e la parola, spronandolo a disfarsi degli oggetti che appesantiscono lo zaino, delle abitudini superflue, delle passioni sterili, e incoraggiandolo a dire addio alle persone che ci trasciniamo accanto per paura di rimanere soli. Camminare sotto la pioggia battente, camminare per andare a trovare una persona cara, camminare per perdersi e ritrovarsi, bussare per chiedere dell'acqua, godere della sosta, fare della viandanza la propria casa. E poi aprire la porta, lasciarla aperta, imbandire la tavola: perché non esiste viandante senza chi lo accolga, e viceversa."" -
Parigi-Londra in bicicletta. L'Avenue Verte da Notre Dame al Big Ben
Inaugurata nel 2012, in occasione delle Olimpiadi, la Parigi-Londra o, come la chiamano in Francia, Avenue Verte London-Paris, in pochi anni è già diventata un itinera io classico per i cicloturisti europei. Sono decine di migliaia gli amanti dello slow travel che sono montati in sella all'ombra di Notre-Dame e, seguendo il corso dei canali cittadini, e poi lungo le rive della Senna e degli altri fiumi, l'Oise e l'Epte, hanno attraverso to il cuore della Normandia; e quindi, caricata la bicicletta sul traghetto, hanno proseguito il loro viaggio Oltremanica tra le verdi e ondulate collipe del Sussex, fino ad arrivare ai piedi del Big Ben e del London Eye. Questa cicloguida è corredata da dettagliate cartine del percorso, è uno strumento per chi ha deciso di percorrere in bicicletta i circa 400 km che separano le due grandi capitili europee, lasciandosi affascinare dalla storia e dall'arte di castelli e abbazie e dall'incanto dei verdissimi paesaggi rurali della Normandia e del Sussex, tra amene fattorie, svettanti campanili, praterie e foreste. La Parigi-Londra in bicicletta è una vacanza per tutti, con tappe facilmente accessibili per la durata e per le contenute difficoltà altimetriche. La cicloguida fornisce tutte le informazioni utili per organizzare e poi gestire al meglio il viaggio lungo il percorso. -
Ciclovia del Danubio da Vienna a Budapest. Vol. 2
Una settimana in sella per viaggiare lungo l'itinerario ciclabile che parte da Vienna, attraversa l'ultimo tratto settentrionale dell'Austria, lambisce la Slovacchia a Bratislava ed entra poi in Ungheria piegando verso sud fino a raggiungere Budapest. In questo tratto, che fa parte dell'itinerario ciclabile europeo Eurovelo 6, il Danubio bagna, oltre alle tre capitali, numerose cittadine ricche di storia e di arte, come l'austriaca Hainburg, la slovacca Komárno e l'ungherese Györ. Il percorso si svolge su piste ciclabili asfaltate, e per lo più pianeggianti (e quindi adatte anche a chi non è abituato a pedalare). In alcuni punti, la ciclovia che corre lungo il fiume, si interrompe per proseguire sull'altra sponda: si sperimenta così l'attraversamento del Danubio su piccole imbarcazioni. Oltre a una ricca cartografia, la cicloguida contiene la descrizione del percorso e tutte le informazioni tecniche e pratiche per affrontarlo al meglio. Inoltre, è arricchita da informazioni dettagliate sulle varie possibilità di alloggio, da notizie turistiche e tante foto. -
Bimbi in bici. Consigli e buone pratiche per pedalare in famiglia
Pedalare in famiglia è una bellissima esperienza che rende più vicini adulti e bambini, perfetta occasione per condividere valori e sensazioni, la voglia di nuove avventure lungo la strada, l'attenzione per l'ambiente, la conoscenza delle proprie potenzialità, il rispetto dell'altro e dei suoi tempi. La bici rappresenta un mezzo ideale per apprezzare al meglio il paesaggio e l'ambiente in cui si pedala. Per i bambini la bicicletta è un'opportunità di crescita, è la scoperta dell'ambiente in un modalità più alla loro portata. Se abbastanza grandi e non trasportati dagli adulti, guidando quindi autonomamente un mezzo proprio, i bambini imparano a muoversi da soli, acquisendo indipendenza e curiosità per il mondo. Questo nuovo manuale proposto da FIAB e WWF è un invito per lasciare a casa dubbi e perplessità. Che seggiolino comprare? Ce la faranno i bambini ad arrivare alla meta? Che cosa mi devo portare? Dove posso pedalare con piacere e senza rischi per me e i miei figli? Completa il manuale la proposta di sei itinerari di uno o più giorni, in Italia e all'estero, ideali per cominciare a fare pratica di cicloturismo con bambini al seguito. Vivere esperienze su due ruote farà più felici e uniti genitori e figli. Pedalare per credere! -
Giochi tradizionali d'Italia. Viaggio nel Paese che gioca
Un viaggio in Italia alla ricerca del gioco tradizionale dalle Alpi alle pendici dell'Etna, dal Ranggeln in Alto Adige al Lancio del Maiorchino in Sicilia, per conoscere chi, ancora oggi, arricchisce con la pratica del gioco i valori della cultura popolare. Un impegno per l'Associazione Giochi Antichi durato quattro anni, per scoprire che il rinnovarsi delle tradizioni e l'amore per la propria terra sono tesori che si condividono con il divertimento e il piacere di stare insieme. Un viaggio nella provincia più sincera dove ogni paese è un mondo, per stare assieme e giocare, con i custodi di un'Italia sconosciuta o forse solamente dimenticata. -
La strada per il Don. Viaggio sulle tracce degli alpini dispersi nella campagna di Russia
Con la bicicletta si possono ripercorrere tracce, risalire indietro nel tempo e scavare dentro la propria storia. Questo viaggio ha un punto di partenza lontano: un fascio di lettere che due fratelli, Renato e Riego Milan, artiglieri del 3° Reggimento Alpini, nell'inverno del 1942-43 spedirono dal fronte russo alla loro famiglia. Due alpini che, come molti, dalla campagna di Russia non tornarono più. Queste lettere sono rimaste a lungo chiuse in un cassetto, fino a quando, settant'anni dopo, un lontano nipote ha inforcato la bicicletta e ha deciso di andare a ripercorrere ""la strada per il Don"""". Ne è nato un viaggio in solitaria attraverso Serbia, Romania, Ucraina, Russia, per lo più in bici ma, nei tratti più monotoni, anche in treno, in pullman, in autostop per un totale di oltre 4000 chilometri. È stata una lunga traversata, prima lungo il Danubio, poi sulla costa del Mar Nero, fra campi che si perdono nell'orizzonte, grandi città come Bucarest e Kiev, o piccoli villaggi della povera campagna ucraina e russa. Fino al Don, idealmente la meta del viaggio e della memoria. Prendendosi tutto il tempo per incontrare, ricordare, pensare."" -
Il ciclista illuminato
Di fronte al bivio il ciclista fu incerto se continuare in salita la corsa, e la sua stanca e mediocre carriera di corridore professionista, o imboccare quella stradina in discesa di terra liscia e chiara. Finalmente sterzò, smise di pedalare e lasciò correre la bicicletta lungo una discesa senza traguardo. Si fermò sull'aia di una cascina sperduta. Una giovane donna gli si fece incontro. Così incomincia la nuova vita del vecchio ciclista Zugalà che scoprì di avere la luce nelle sue consumate gambe: una storia di passioni elettrizzanti, di erotici abbandoni, di sfide agonistiche e al tempo stesso speculative, di un destino solo apparentemente segnato dalla sconfitta. Riproposto in una nuova versione a vent'anni di distanza dalla prima pubblicazione, ""Il ciclista illuminato"""" è una favola filosofica sull'energia che sa suscitare e produrre il desiderio."" -
Il fuorigioco sta antipatico ai bambini
Il calcio, la letteratura, la vita. Tre sono i sentieri che s'intrecciano e si biforcano in ""Il fuorigioco sta antipatico ai bambini"""", racconto e autobiografia, lettura di undici romanzi e rilettura di undici edizioni della Coppa del mondo di calcio: dal 1974, qualche mese prima della comparsa biografica di chi racconta, al 2014, anno in cui, sempre chi racconta, si appresta a spiegare il senso del football, e della vita, al figlio, """"infaticabile compagno di azioni calcistiche in corridoio"""". E così in queste pagine l'interminabile, apparentemente inutile ragnatela di passaggi disegnata sul campo di Monaco di Baviera nel primo minuto della finale dei Mondiali del '74 dall'Olanda di Johan Cruijff assomiglia al monologo, astratto e acronico, di una pagina di Thomas Bernhard. Quattro anni dopo Mario Kempes avrà i capelli troppo lunghi per compiacere il presidente Videla in tribuna, ma non abbastanza lunghi per convincere Julio Cortazar a far ritorno a Buenos Aires. Zinedine Zidane che segna due gol di testa nella finale del 1998 e Albert Camus si incontrano nella tasca del camice bianco di un venditore di lavatrici in un grande centro commerciale. Per arrivare alla fine ai prossimi Mondiali in Brasile con le parole di Turgenev che raccontano di vite infinite capaci di riunire, a distanza di anni, i padri ai figli."" -
Ho visto Maradona
Stagione calcistica 1989-90. Napoli e Milan si contendono lo scudetto prima della festa nazionalpopolare dei Mondiali nell'Italia delle notti magiche. È anche l'anno della maturità liceale per quattro amici napoletani: Gringo, Mozzarella, Anatomia e il Milanese, che è il dissidente del gruppo. I primi tre praticano devotamente il culto neopagano di Maradona e l'indolente fatalismo partenopeo tutto sole, mare, cielo e tiriamo a campare; il Milanese, essendo comunista, tifa per la squadra di Berlusconi e Sacchi come perfetto modello di efficienza collettiva. L'amicizia inevitabilmente si rompe mentre il Napoli vince lo scudetto, l'Argentina elimina l'Italia al cospetto di uno stadio San Paolo tutto schierato con Maradona e il Milanese deve rivedere i suoi piani di fuga. Tutt'attorno, Napoli e la commedia della vita, le sue miserie e i suoi splendori: un padre operaio alla Fiat e una professoressa a luci rosse, Benedetto Croce e Luciano De Crescenzo, Ciro Ferrara e la vita sentimentale di Kierkegaard. E l'Italia e il mondo che, quattro anni dopo, cambiano del tutto per restare nella sostanza sempre uguali. -
Tutte le salite del mondo. Biciterapia per il corpo e per l'anima
Fare spazio. Allargare lo sguardo. E il cuore. La cosa forse più interessante dello sport è che per allenarsi, per terminare una gara, per continuare ad andare avanti in un movimento sempre uguale e che costa fatica, bisogna ascoltarsi. Si è costretti a guardarsi dentro. A sviluppare l'introspezione. Trovare gli angoli liberi dal rumore dell'esistenza che sono nascosti da strati di mail, cose da fare, connessioni indispensabili con il mondo virtuale, ma in verità inessenziali. Mettere da parte tutto questo per un attimo e andare in profondità. L'attività fisica così diventa un atto interiore, più vicina alla meditazione, a una ricerca di serenità o di karma positivo e non ha niente a che fare con tabelle, velocità, prestazioni. -
Lo splendore dei funghi. Piccola narrazione sui piaceri della cerca
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Giancarlo Pauletto, storico e critico d'arte, a narrare le emozioni che accompagnano la scoperta dei funghi, umide e ben tornite creature, e di tutte le altre cose - la sospesa bellezza del bosco, la maestà delle querce, l'intimità delle trattorie di montagna che la cerca dei funghi mette davanti agli occhi del cercatore."" -
La danza sotto il mare. Piccole storie sommerse di un poeta pescatore
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Franco Fresi, poeta, scrittore e appassionato pescatore, a raccontare il suo """"piccolo mare"""", il mondo dei bassi fondali dall'arcipelago della Maddalena al golfo di Alghero, dove cernie e saraghi, scorfani e corvine, triglie e polpi danno vita a un racconto danzante, sospeso tra la favola esopica e il trattato di etologia."" -
Istria in bicicletta. Da Trieste a Pola lungo la costa occidentale
In bicicletta da Trieste a Pola lungo la costa istriana attraversando Italia, Slovenia e Croazia, un borgo dopo l'altro, baie e macchia mediterranea, strade maestre e vie solitarie con la costante presenza del mare. Oltre duecento chilometri intrecciando storia, natura e buona tavola, alla ricerca delle spiagge più belle in un libro guida a scoprire tre Paesi e una terra unica dove confluiscono Adriatico e Mitteleuropa. Un viaggio da Trieste verso il sud alla scoperta della leggendaria ""Istria blu"""", lasciando il confine italiano per conoscere le città della costa slovena, Capodistria, Isola, Pirano e Portorose e quelle del litorale croato. Da Salvore a Pola passando per le Incantevoli Umago, Cittanova, Parenzo e Rovigno, meta ogni anno di migliaia di turisti di tutta l'Europa. Una guida che accontenta sia gli appassionati del turismo attivo sia gli amanti del mare in ogni stagione."" -
Un anno col baio. Dalle Dolomiti all'Adriatico con un pastore errante e duemila pecore
Da settembre a settembre: dodici mesi al seguito di uno degli ultimi pastori erranti, Ruggero Divan, e delle sue duemiladuecento pecore. Dall'Alpe Lusia e dal Parco di Paneveggio-Pale di San Martino, passando per la Val di Fiemme, la Valsugana, il Grappa, e poi lungo il Piave e il Livenza, fino al mare. Da qui, il ritorno all'Alpe, risalendo le Dolomiti Bellunesi, la val Canali e il Passo Rolle. Un viaggio antropologico, per immagini e parole, dentro un mestiere antico, in perfetto equilibrio con la Natura, seguendo una prospettiva inusuale: infatti, attraverso chi lo pratica ancora, si può intravedere il profilo e la profondità della crisi della modernità. Un cammino lungo un anno per conoscere un mondo pastorale che va sparendo, inaccessibile ai più, visto con gli occhi azzurri del ""Gigante Buono del Lusia"""", o, come si dice nel gergo dei pastori, del baio."" -
Isonzo in bicicletta. Itinerari tra natura e memoria sulle tracce della Grande Guerra
Pedalare lungo l'Isonzo, dalle sorgenti, sulle pendici delle Alpi Giulie slovene, alla foce dell'Adriatico, significa conoscere, con passo lento, riflessivo e curioso, un territorio che per millenni ha plasmato la propria identità storica e culturale nel confronto tra le diversità. Area di confine, ma anche di transizione tra Mediterraneo e Mitteleuropa, la valle dell'Isonzo ha accolto genti di lingua e cultura differenti e ne ha vissuto gli scambi, le fratellanze, le migrazioni e, spesso, i conflitti, come la Grande Guerra. Di quell'immane tragedia, cento anni dopo, sono conservati i segni nei musei all'aperto, nelle trincee, nei cimiteri militari, nei monumenti ai caduti. Questa guida e il silenzio leggero della pedalata del cicloturista sono un rispettoso e intelligente omaggio a quella memoria. -
Piave in bicicletta. Itinerari tra natura e memoria sulle tracce della grande guerra
Il Piave è molto più di un fiume. Incarna l'essenza stessa del Veneto, rappresenta la sua anima, il suo cuore. Per secoli e secoli ha favorito scambi e commerci, prodotto benessere, creato immense ricchezze, ha connesso mondi diversi, ha diffuso cultura. Ma da cento anni a questa parte, dalla Grande Guerra in poi, il Piave è diventato una sorta di santuario patriottico: una sacralità ottenuta grazie al sacrificio e all'eroismo di migliaia di giovani vite umane. Questa guida, scandita dal passo lento e curioso della bicicletta, ripercorre il corso del Piave dalla sorgente, sulle Alpi Carniche, alla foce adriatica e invita alla scoperta, o alla riscoperta, di luoghi, di paesaggi e di storie che hanno dialogato e dialogano con il flusso millenario e ininterrotto delle acque del ""Fiume Sacro alla Patria"""".""