Sfoglia il Catalogo feltrinelli022
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2881-2900 di 10000 Articoli:
-
Amsterdam è una farfalla
Una città labirintica e misteriosa dove si ordiscono complotti e strategie, dove le biciclette giacciono arrugginite in cimiteri nascosti, dove i canali disegnano una ragnatela che intrappola i pensieri! Un eccentrico scrittore, un editore collerico, un'irriverente giovane donna e il suo cane breton l'attraversano in bicicletta, la guardano dall'alto dei suoi tetti e si perdono nel suo ventre sotterraneo a caccia di segreti che devono rimanere tali... perché Amsterdam è una farfalla. -
La via Francigena in Italia. Alla ricerca del paesaggio
Dopo la riscoperta avvenuta negli anni Settanta del XX secolo, del Cammino di Santiago, ci si rese conto che anche in Italia esisteva un simile percorso di pellegrinaggio, la Via Francigena, via maestra che partiva da Canterbury per arrivare a Roma e che, in epoca medievale, era utilizzata da migliaia di pellegrini alla ricerca della redenzione dai peccati. Com'era accaduto per il cammino spagnolo, anche il percorso della Francigena giaceva quasi interamente sotto l'asfalto delle autostrade e delle statali che, col tempo, avevano ricalcato il tracciato di quelle che già erano state le strade principali del Medioevo e dell'età romana. L'interesse per la Via Francigena ha fatto nascere una rete di appassionati camminatori che hanno cercato di recuperare il tracciato originario. Gli studenti dell'Università di Architettura IUAV di Venezia, coadiuvati dai docenti Virginio Bettini, Leonardo Marotta, Sara Sofia Tosi e altri esperti hanno verificato le condizioni ambientali, paesistiche, religiose, culturali e antropologiche di questo Cammino adoperando da una parte l'analisi orientata delle scienze tradizionali, interpretate sulla base di una nuova disciplina come l'ecologia del paesaggio; dall'altra l'approccio situazionista del flàneur. Ne esce un libro che racconta e illustra lo stato dell'arte del famoso tracciato di pellegrinaggio che attraversa otto regioni italiane, dal passo del Gran San Bernardo a Roma. -
In bici dalla Siberia a casa
Rob Lilwall arriva in Siberia dotato solo di una bicicletta e di una sana dose di paura. Intorno a lui un inferno bianco e lo sguardo preoccupato di chi non gli dà molte speranze di sopravvivenza. ""In bici dalla Siberia a casa"""" racconta il suo epico viaggio per tornare in Inghilterra. Riuscirà a pedalare di nuovo per le strade di Londra solo dopo tre anni e 56.000 chilometri. Nella sua impresa affronterà l'inverno siberiano, le minacciose giungle e i fiumi in piena della Papua Nuova Guinea, un ciclone australiano e l'Hindu Kush afgano tormentato dalla guerra. Un'avvincente storia di prove e avventure on the road, ma anche un viaggio inteso come ricerca spirituale che porterà Lilwall a riflettere sulle differenti forme di religiosità sviluppate dall'uomo mentre attraversa, con coraggio e follia, alcuni dei luoghi più pericolosi del mondo."" -
Londra on the river
Michele Monina, scrittore e critico musicale, monta in bicicletta e attraversa la città che si sta vestendo a festa per le Olimpiadi, per fotografare dal punto di vista privilegiato delle due ruote Londra, la culla del rock, stavolta impegnata a farsi casa dello sport mondiale. Nel farlo decide di farsi accompagnare da suo figlio Tommaso, di neanche sei anni. Anche lui in sella e del tutto intenzionato a scoprire questo gigante fatto di strade e acqua. Sì, perché il fil-rouge che i due si troveranno a srotolare chilometro dopo chilometro, pagina dopo pagina, sarà il Tamigi, il grande fiume che taglia la città in due, in un percorso psicogeografico che deve tanto a Iain Sinclair quanto ad Alan Moore. Il libro che nasce da questo ""percorso nel cuore rock della città"""" è un """"on the river"""" fatto al passo di pedale; diventa al tempo stesso un viaggio nella Londra pre-olimpiadi e un viaggio metaforico che ricalca il celebre """"Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"""" di Robert Pirsig: un padre e un figlio che lasciano alla strada e a un fiume il compito di raccontare loro la vita."" -
Sport diary ciclismo. Diario del ciclista
La prima agenda dedicata agli appassionati amatori e professionisti della corsa o ai ciclisti, gran fondisti, grimpeur, cicloamatori o appassionati di mtb. In questa agenda è possibile archiviare e monitorare le prestazioni, i tempi, le gare, sensazioni, l'alimentazione, record, e tante altre cose. Quanti sportivi sono già abituati a segnarsi questi dati su normalissime agende o semplici brogliacci? Finalmente un unico strumento che permetterà di sintetizzare in maniera pratica e ordinata i dati sportivi e gli appuntamenti di lavoro o tempo libero. Con un calendario delle principali manifestazioni italiane ed europee e i record italiani e mondiali. Verranno inoltre inseriti in diverse sezioni dei codici QRcode in modo che l'utente possa approfondire alcuni contenuti citati collegandosi con il proprio smartphone direttamente al sito dedicato (www.sportdiary.it) e vedere apparire video, immagini, testi... -
Attenzione ciclisti in giro
Zaino leggero, occhiali a portata di mano, vestiti comodi, pedalata rotonda. Queste pagine che scorrono lievi sono un'occasione per pensare alla-ga'rbata velocità della bicicletta, scoprire luoghi e personaggi del ciclismo eroico, avvolgersi in passioni e sensazioni, sudare viaggi e piste ciclabili, pedalando attraverso terre, canzoni, immagini e poesie. Prefazione di Marino Sinibaldi. -
Confini blu. Storie di viaggi e di lentezza in bici, a piedi e in kayak tra i confini del Nordest
Queste sono storie di lentezze ed esplorazioni sul filo dei confini: le unisce il colore blu del cielo e dell'acqua, il ritmo lento del passo, del pedale o della pagaia e lo spirito della soglia che hanno nel sangue i nordestini. Dal Friuli alla Slovenia, dalla Venezia Giulia alla Dalmazia, Emilio Rigatti monta in sella, dà colpi di pagaia, cammina. Il suo è un viaggiare consapevolmente, nel mondo ma a bordo di se stesso, ""macchina"""" a ossigeno e a energia umana. Pedalando ci racconta il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia; a bordo del suo kayak fila sul ricamo delle onde e colma la distanza da Trieste a Zara; ascoltando il battito dei suoi piedi insegue il corso dell'Isonzo dalla sorgente al mare; sul filo del respiro, calpesta il suolo con l'andatura del maratoneta, ruminando pensieri e ricordi, campi e balconi. Va a basso ritmo, lo sguardo acuto, la sensibilità slow che si accende di curiosità e fiuta il vento dei ricordi e delle storie. Le sue erranze raccontano incontri e scontri nel corso di un andamento lento che regala momenti di avventura pura, lontana dai fasti televisivi e dalle dinamiche del mondo globalizzato."" -
No bici
Sogno città senza bici. Senza quelle biciclette ritratte sui manifesti pubblicitari che offrono una sbarazzina e giovanile scenografia ai piazzisti di telefonini, conti correnti, polo di piqué, addirittura automobili. Senza quelle bici straboccanti di glamour dei vip che piacciono tanto a giornali e paparazzi pronti a immortalare l'atletico passatempo di ciclopresidenti, cicloattori e ciclostar che prima consegnano un bel cheese all'obiettivo e poi, svoltato l'angolo, raggiungono comodi la loro destinazione sul sedile posteriore di una berlina. Senza quelle bici promesse come premio all'automobilista fedele, che vincere una bicicletta coi bollini del carburante è un po' come aggiudicarsi una bibbia a una gara di bestemmie. Senza quelle mountain bike caricate su pick-up puzzoingombranti per andare a scovare sentieri vuoti di traffico e smog. Senza quelle minimaliste e fighette dei ruotafissati, che sono più capi d'abbigliamento che veicoli: non ti portano, si portano. -
Il tao della bicicletta. Piccole meditazioni ciclopediche
Il cicloviaggiatore è una creatura strana. Ciascuno di noi ne ha visto uno chiedere dell'acqua, passare davanti alla propria porta o fermarsi nella piazza del paese. Nei tratti segnati del suo viso, si legge una profonda serenità, una felicità immensa. La sua mitezza è tale che si vorrebbe invitarlo a superare la soglia della propria porta. Dopo aver riempito la sua borraccia o averlo istruito sulla strada, lo si osserva gelosamente ripartire con spensieratezza e leggerezza. Ma chi è? Chi è quest'uomo solitario che sembra così felice anche senza famiglia, senza amici, senza casa? Sereno, generoso e a mille miglia dalla nostra società bulimica, il cicloviaggiatore erra dalle montagne alle pianure, dalle foreste ai deserti, senza preoccuparsi delle intemperie o delle terribili salite ai passi, o delle strade sabbiose o infangate. Supera i pericoli della strada, riceve la benedizione dei suoi anfitrioni e si lascia sedurre dallo slancio della sua bici che lo porta da nuove partenze a nuovi arrivi. -
L'ebrezza del camminare. Piccolo manifesto in favore del viaggio a piedi
Nell'epoca in cui vanno di moda le forme di viaggio rapide e facili, perché l'andare a piedi resta un modo privilegiato di relazionarsi con il mondo? Perché permette una più intensa sottigliezza dello sguardo sulla natura e una più grande disponibilità verso gli altri? Quali sono i luoghi del pensiero ai quali accede il camminatore di lungo corso? Grazie alla diversità dei terreni e del clima che egli affronta, al rapporto specifico che intesse con i luoghi che attraversa, il viaggiatore a piedi prova scoperte e sensazioni particolari, intimamente legate all'ascesi e alla semplicità della propria vita nomade: l'incontro umano, che il cammino rende più sincero, il confronto con la fauna selvaggia, che l'andare a piedi consente di avvicinare meglio, un ritorno meditativo su di sé infine, sono le ricompense per chi fa lo sforzo di camminare liberamente e di prendere il suo tempo. -
Elogio del limite. Sogna in grande e osa fallire. Divagazioni sull'arte di correre
"Sogna in grande e osa fallire"""" queste le parole che il protagonista si ripete la notte prima dell'inizio del Tor des Géants: 330 chilometri di corsa (24.000 metri di dislivello) che si snodano attraverso il parco nazionale del Gran Paradiso e quello regionale del Monte Avic, toccando le due Alte Vie della Valle d'Aosta. Una competizione no-stop dove fermarsi per dormire significa perdere posizioni e le gambe non bastano, la forza di volontà non basta, il coraggio è un mero accessorio, l'allucinazione una risorsa a cui attingere. Serve avere coscienza del limite, accettare la fragilità del proprio corpo e della propria mente, affrontare e superare le crisi. Fabrizio Pistoni ci racconta la sua esperienza in presa diretta, in un monologo interiore lungo quanto la corsa, registrando la fatica, gli incontri, le evoluzioni e involuzioni del pensiero, i morsi della fame, la sofferenza, i silenzi, i paesaggi mozzafiato di una montagna immobile e pura." -
Loira in bicicletta. La ciclabile dei castelli da Nevers all'Atlantico
L'invito a un viaggio unico tra i castelli e i giardini, tra le isole e i vigneti, seguendo un fiume leggendario. Orléans, il castello reale di Blois, i manieri di Chaumont, Amboise e Chenonceau, le case a graticcio di Tours, i giardini di Villane sono solo alcuni dei luoghi descritti nel libro che si propone come strumento ideale per chi la intenzione di percorrere la pista ciclabile della Loira o semplicemente brevi tratti di questo affascinante percorso. 800 chilometri Nevers all'Atlantico tagliatamente descritti con foto, mappe, la descrizione dell'itinerario (nonché di variarti significative raggiungibili dalla ciclabile principala) e box con informazioni turistiche (musei, aree di interesse naturalistico, storico, le cantine e i mercati presenti in zona ecc.) e pratiche come ad esempio l'elenco dei campeggi, gli alberghi, le ciclofficine a portata di mano. Una guida che vi porterà a pedalare in un contesto ambientale, storico e paesaggistico riconosciuto dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità. -
La via etrusca del ferro. Dal Tirreno all'Adriatico, dall'isola d'Elba alle Valli di Comacchio sulle tracce della strada più antica d'Europa
Nel 2004 sono stati ritrovati in località Frizzone, provincia di Lucca, 300 metri di un selciato etrusco, antico di 2500 anni. Grazie a questa scoperta è stato possibile ricostruire l'antica Via del Ferro, asse Europeo dove i carri etruschi trasportavano il ferro e non solo, dal Tirreno all'Adriatico, dall'Elba a Pisa, per passare da Prato, Marzabotto, Bologna, fino ad arrivare a Spina, vicino all'odierna Cornacchie (Fe). Oggi questo sentiero è diventato il primo archeo-trek italiano, un coast to coast che porta fuori dalle piste battute del turismo di massa per una forma di turismo, lento, culturale e responsabile. Un viaggio incredibile che attraversa l'Appennino e uno spaccato dell'Italia vera toccando luoghi incontaminati come le dimenticate città etrusche di Gonfienti (Prato) e Kainua (Marzabotto) e i parchi nazionali e regionali di grande valore naturalistico. Gli itinerari proposti nella guida sono due: quello dall'Isola d'Elba alle Valli di Comacchio, 250 chilometri per 17 tappe; e la Variante fluviale denominata ""Etruscan Trail, river to river"""", dall'Arno al Reno, per un totale di 6 tappe. Oltre al roadbook dotato di mappe dettagliate e illustrazioni a colori, la guida ospita un racconto di viaggio lungo gli itinerari proposti e un approfondimento storico-archeologico di vari esperti sui luoghi incontrati. In coda, pagine personalizzate per registrare il Titolo di Viaggio del cammino e ottenere la copia di un'autentica moneta etnisca."" -
L' insostenibile leggerezza della bicicletta
C'è chi sogna una bici galleggiante, una casa a pedali, una bicicletta leggera che voli nell'aria; c'è chi monta in sella e non torna più, come Heinz Stücke, ormai una leggenda vivente per tutti i cicloviaggiatori; c'è chi partorisce pedalando, e fermandosi dove sente il richiamo della natura; c'è chi fa della bici la sua salvezza, adattandola alla propria invalidità; c'è chi viaggia con tutta la famiglia, per un'esperienza totale e una scuola di vita; c'è chi guarda il mondo attraverso i raggi, fotografandolo o raccontandolo pedalando; c'è chi mena i pedali per lavorare, nel traffico caotico del Cairo, di Città del Messico, o spingendo a fatica nell'aria rarefatta del Tibet... Il mondo della bicicletta è fatto di esploratori, sognatori, lavoratori, non soltanto di sportivi e ""fissati"""" preoccupati solo di lucidare il mezzo, di migliorare le proprie prestazioni. Claude Marthaler, ciclonauta svizzero che ha al suo attivo un giro del mondo e tanti viaggi ed esperienze a pedali, ci racconta i personaggi che ha incontrato durante il suo errare a due ruote, alle prese con l'insostenibile leggerezza della bicicletta."" -
Sulla Transmongolica. Oltre 9000 km in treno da Mosca a Pechino sulle orme di Gengis Khan
Il treno è verde, con un cartello in caratteri cirillici e cinesi che riporta la città di partenza, Mosca, e quella di arrivo, Pechino. In mezzo, c'è un mondo selvaggio, quelle regioni estreme raccontate da esploratori e pionieri, territori vasti ed enigmatici, sul filo del sogno. Il treno è un ponte lunghissimo che attraversa la taiga siberiana, le steppe mongole, il deserto del Gobi, superando il remoto confine tra le regioni di Gengis Khan e il paese più popoloso del mondo, la Cina. Passando da una civiltà pressoché immutata nei secoli a una dimensione avveniristica e tecnologica. Il treno è una casa in movimento, che ospita passeggeri stravaganti e ombre del passato. Mauro Buffa ci racconta questo insolito viaggio in treno (più la digressione in Mongolia, sceso dal convoglio) in cui ha incontrato russi post sovietici, babuske infreddolite, pastori nomadi maestri dell'essenzialità; ha brindato con la vodka insieme agli occasionali compagni di scompartimento, ha trovato ospitalità nelle gher, mangiando carne di montone e bevendo tè salato, lasciandosi incantare dagli spazi infiniti ancora non contaminati dall'uomo. -
A 48 tornanti dal paradiso. Stelvio, la salita che ti cambia
Ci sono tutti gli altri passi di montagna del mondo. E poi c'è lo Stelvio. 48 tornanti di sofferenza e beatitudine. Ogni giorno centinaia di ciclisti superano il cartello ""Prato allo Stelvio"""" e hanno davanti 25 chilometri e 400 metri al 7,25% di pendenza media e soprattutto 1.842 metri di dislivello con arrivo a 2.758 metri, altitudine più adatta allo sci che alle due ruote. Ma lo sforzo diventa sempre meno intenso col passare dei chilometri perché quella strada è la più bella del pianeta. Ideata da Carlo Donegani, """"il progettista dell'impossibile"""", è talmente speciale da avere il potere di cambiare la vita di chi riesce a vedere il mondo da lassù. Edoardo, il protagonista del racconto, dopo averlo a lungo sognato, affronta lo Stelvio con i consigli di un gregario di Pantani e ci racconta la salita tornante dopo tornante, in un conto alla rovescia che dà il ritmo al suo pedalare e ai suoi pensieri. Una volta in cima, prima di lasciarsi andare alla discesa, capirà di essere diventato un uomo nuovo."" -
Ostvenetien mit dem Fahrrad. Vom meer bis zum hinterland
Dal mare alle risorgive, dal greto del Tagliamento a quello del Livenza, tra abbazie e mulini, lunghi itinerari da tagliare e comporre a proprio piacimento per una pedalata di un'ora o di una giornata intera. Portogruaro, Concordia Sagittaria, Summaga, Sesto al Reghena... Sono solo alcuni dei paesi toccati dai 15 itinerari della guida che porta i lettori a pedalare nei luoghi di Ippolito Nievo e Pier Paolo Pasolini. Dalle rinomate località balneari dell'Adriatico alla pianura, ben 700 km di lente e rilassanti escursioni nella Venezia Orientale. La cicloguida si struttura intorno a tre località di partenza: Portogruaro, il capoluogo storico e amministrativo del territorio, Caorle e Bibione, le due principali stazioni turistiche della costa adriatica. Ogni centro grande e piccolo è corredato di una scheda o un box che ne illustra le caratteristiche storiche, artistiche e ambientali. Nel volume sono presenti molti indirizzi utili per organizzare al meglio la propria escursione, inclusi i riferimenti dei meccanici, dei noleggiatori di biciclette, dei musei e dei mercati settimanali. -
Parole a pedali. 365 pensieri in bici
Cosa accomuna Ken Follet, Simone de Beauvoir e Gianni Rodari? Questo libro-agenda ci porta a scoprirlo, raccogliendo 365 pensieri che i grandi scrittori hanno dedicato alla bicicletta. Un itinerario lungo un anno nelle letterature più disparate, da Montale a Benni, da Marinetti a Paolo Conte, da Campana a Zavattini, attraverso il tempo, le culture e i paesi, per scoprire la bicicletta strumento indispensabile del viaggiare, del pensare e dello scrivere. Un libro da leggere, ma soprattutto uno spazio libero per annotare i propri pensieri, i propri viaggi, i propri piccoli e grandi traguardi. Un'idea per passare 365 giorni sospesi tra libri e pedali. -
Il punto alto della felicità
La montagna è anche nello sguardo di chi cammina, nel ritmo del passo, nei respiri dei tuoi compagni che si mescolano. La montagna è salita e discesa, simbolo perfetto dell’evoluzione di una vita. Sono i piedi e il fiato di Pietro che viaggiano lungo il sentiero impervio della sua esistenza. I momenti più importanti della vita di Pietro sono segnati da quattro ascese ad altrettante montagne. Salite dove il fantasma della felicità appare e scompare, vicino ma inafferrabile. C’è il Monte Dolada, in Alpago, in provincia di Belluno, spartiacque tra l’infanzia e l’adolescenza, dove lui, bambino di nove anni, intuisce il significato della morte e dell’amore. C’è il passo Vršič, in Val Trenta in Slovenia, dove Pietro, trentenne, in compagnia di un amico e del fantasma di Julius Kugy, impara che le certezze possono sciogliersi come neve al sole. C’è il monte Canin, fra Friuli e Slovenia, in cui il protagonista, camminando con il padre, capisce il senso del tempo, e l’impossibilità di tornare indietro. E infine c’è il Montasio, nella Alpi Giulie, una salita sospirata dalla finestra di un piccolo borgo di dieci abitanti e mai compiuta. Perché il silenzio si è portato via tutti i sogni. -
Alta via dei parchi. Un lungo cammino nell'Appennino settentrionale
L'Alta Via dei Parchi parte da Berceto, nei pressi del Passo della Cisa, in Provincia di Parma, e arriva fino alla rupe della Verna, protesa sul Casentino per poi raggiungere l'eremo sul Monte Carpegna, attraverso due Parchi nazionali, 5 Parchi regionali e uno interregionale: un itinerario di 500 chilometri in 27 tappe lungo l'Appennino fra l'Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche. La guida racconta il cammino che gli autori hanno effettivamente percorso e contiene diversi box di approfondimento sui principali temi naturalistici, storici e culturali dell'Appennino. Completano il testo alcune indicazioni utili all'escursionista che voglia incamminarsi per percorrere alcune tappe o l'intero percorso: le schede descrittive delle tappe, arricchite da carte topografiche e il ""Dove dormire"""" con i recapiti delle 67 strutture ricettive a servizio dell'itinerario.""