Sfoglia il Catalogo feltrinelli022
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3181-3200 di 10000 Articoli:
-
Alle origini della bicicletta. Vol. 1: L' evoluzione tecnica
Da dove viene la bicicletta? Questo stupefacente veicolo sta vivendo oggi la sua terza giovinezza, è simbolo della locomozione sostenibile ma le sue origini si perdono ormai nelle nebbie dei secoli. Cosa può avere a che fare la bicicletta con un’eruzione vulcanica in una sperduta isola dell’Oceano Pacifico? Che mistero avvolge l’invenzione della pedivella e perché non esiste un suo brevetto a Parigi, la città che per prima vide il velocipede sfrecciare sui suoi boulevard? Quale ruolo ha avuto una famiglia alto borghese di armatori di navi nella fabbricazione dei bicicli? Come arriva il velocipede in Italia e perché la sua produzione si sviluppò proprio a Milano? Chi furono gli artefici delle invenzioni delle gomme pneumatiche e di molti altri meccanismi che ancora oggi sono fondamentali sulle nostre auto? È dal 1946 che manca in Italia un approfondimento della storia della bicicletta aggiornato con tutte le più moderne ricerche svolte a livello mondiale. Il progetto editoriale che viene proposto in due volumi (il primo, dedicato all’evoluzione tecnica; il secondo, dedicato all’evoluzione sociale e sportiva) finalmente colma questa lacuna storica. English captions support those in Italian below the photographs and illustrations. -
Uomo in salita. Tentativi a pedali sulle erte di casa
«Quanta tempra del carattere, quanto vigore fisico, lasciamo nel piatto sfuggendo la salita? Chi potremmo essere se la capissimo? La salita rende umili. Solo sottomettendosi a essa si lascerà percorrere». La globalizzazione allarga i confini del mondo omologando, appiattendo. Invece Niccolò Bulanti ha deciso di rimpicciolire gli orizzonti, tornare a socializzare con il locale, per darsi l’opportunità di rileggere ciò che ci circonda e riconnettersi, così, alla vita. Per questo ha percorso in bicicletta, in solitaria, le più impegnative e simboliche salite valtellinesi. In piedi sui pedali ha scoperto la bellezza di luoghi unici, di scorci dimenticati, le emozioni e le sensazioni, le idee e i punti di vista. Perché la strada non finisce, con la salita, ma inizia. Prefazione di Enrico Camanni. -
Haiku in cammino. Manuale per viandanti poeti
Questo piccolo manuale insegna a fissare sulla carta le impressioni e le emozioni attraverso gli haiku, quasi fossero le foglie o le conchiglie più belle raccolte lungo sentieri, montagne, fiumi, mari, città e giardini. Ogni capitolo si conclude con proposte di esercizi. Al tempo stesso offre una piccola antologia dei più famosi autori classici di haiku, insieme a composizioni del suo autore. rnInfatti sin dal tempo di Matsuo Bashō, nel Giappone del XVII secolo, la poesia haiku si intreccia strettamente con il cammino: molti degli haiku più famosi furono composti proprio strada facendo, a stretto contatto con la natura. Anche il moderno viandante può esprimersi in questa forma poetica, per essere più consapevole del proprio percorso e al tempo stesso guardare dentro di sé. -
Guida alle più belle ciclovie e piste ciclabili in Emilia Romagna. Vol. 1: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena
Una guida alle migliori ciclovie dell’Emilia Romagna occidentale, con mappe, immagini e approfondimenti. Terra ricca di storia e di paesaggi, l’Emilia Romagna ha dato i natali a grandi ciclisti e offre itinerari in sicurezza per tutte le gambe. Sono mappate le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Tra le pagine sono descritte, con l’ausilio di mappe e un ricco corredo fotografico, 7 ciclovie per Piacenza, 16 per Parma, 11 per Reggio Emilia e 12 per Modena per un totale di 46 percorsi. Itinerari selezionati in modo da essere percorribili per tutti, sicuri, godibili e riconoscibili sul territorio. I percorsi proposti hanno diverse lunghezze, per uscite di mezza giornata o un weekend. È anche indicata la possibilità di connettere ciclovie contigue, in modo da trasformare l’uscita in una vacanza di una settimana. Alcuni itinerari incrociano o percorrono parte di ciclovie dal respiro nazionale, come la Rete di Bicitalia, oppure europeo, come EuroVelo. -
Mare d'Abruzzo e trabocchi in bicicletta
La prima guida che riunisce in un unico libro una rete di itinerari ciclabili lungo la costa abruzzese per vedere da vicino i trabocchi, le spiagge più belle e nascoste, le riserve naturali e le aree marine tutelate.rnSette proposte, dai 134 km sul mare da percorrere tutti insieme o in singole escursioni giornaliere, al tracciato urbano nella rete ciclabile pescarese. Aree protette, itinerari che attraversano paesaggi di sabbia, ciottoli e dune, ponti ciclopedonali, stazioni FS d’appoggio. rnLo sguardo verso Maiella e Gran Sasso. Per non dire del legno e delle cime che sostengono i trabocchi di fronte alla forza delle onde. rnL’Abruzzo dei Parchi nazionali, grazie alla bicicletta, unisce idealmente il cuore verde al blu. rnNatura selvaggia, inaspettata, che si mostra splendente e meraviglia, con i sapori e le culture del territorio. -
Alla conquista delle Alpi con una bici pieghevole. Le avventure in sella a Margot
Si può affrontare un lungo viaggio sulle Alpi senz’auto confidando esclusivamente in una bicicletta pieghevole da usare solo in discesa e nei trasporti pubblici locali?rnCullando il sogno di una montagna car-free, regno di ciclisti, camminatori e corriere ecologiche, il nostro eroe, sostenuto dai versi immortali di Orazio ma anche da un sommo sprezzo del ridicolo, è filato via leggero da Trieste a Savona alla ricerca della sua mother road alpina. Attento a ridurre la propria impronta ecologica Paolo Merlini è fuggito dal trantran quotidiano e, valico dopo valico – grazie alla bicicletta Margot, alla grande bellezza delle montagne ma soprattutto a numerosi incontri indimenticabili –, ha portato a spasso il bambino dentro di sé.rnIn queste pagine ci restituisce tutti gli ingredienti di un viaggio avventuroso e incauto, tra salite impossibili, panorami mozzafiato, discese al cardiopalma, incontri del destino e mangiate luculliane. -
Il paradiso delle biciclette. Di angeli, biciclette e strade celestiali
Quando muoiono le biciclette vanno in paradiso o all’inferno?rnSe lo chiede la bici protagonista che, come un Dante con telaio e pedivella, si ritrova a pedalare nell’Empireo imbattendosi in sue simili di tutti i tipi e trascorsi.rnErrando per le strade celestiali, incontrerà storie struggenti ed eroiche, bici testimoni di sofferenze e conquiste, che hanno avuto in sella donne, uomini e artisti eccezionali, che hanno condiviso fatiche e sogni, desideri e sconfitte.rnGiovanni Casalegno scrive un libro originale e creativo, una raccolta di venti storie avventurose che vedono protagoniste bici da corsa, da bambino, elettriche, gravel, biciclette partigiane, rubate, ricomposte, artistiche e immaginate… -
Le infinite strade della Vespa. Piccole ruote per andare lontano
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Lorenzo Franchini, scrittore e vespista, a esplorare la malia di questo mezzo iconico, dalla personalità spiccata e dallo stile inimitabile, capace di essere un compagno di viaggio speciale per muoversi sulle strade del mondo, come di ispirare la penna di autori importanti o la fantasia di artisti famosi. -
L'incantesimo dei luoghi. Piccole fughe verso l'ignoto
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Valentina Evangelista, esperta di mete insolite, ad accompagnarci in luoghi nascosti, disposti a rivelarsi solo a chi dimostra una sensibilità particolare e non teme di immergersi nel mistero. Destinazioni che propongono simboli, enigmi e vibrazioni inedite, concepite per confortare il cuore, nutrire l’anima ed elevare la mente. -
Guida alle più belle ciclovie e piste ciclabili in Emilia Romagna/2
Una guida alle migliori ciclovie dell’Emilia Romagna orientale, con mappe, immagini e approfondimenti. rnDal delta del Po alla costiera romagnola, dai colli bolognesi alle torri del castello di Ferrara. rnIl testo propone una mappatura delle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Ferrara. Tra le pagine sono descritte 12 ciclovie per Bologna, 6 per Ravenna, 4 per Forlì-Cesena, 4 per Rimini e 16 per Ferrara per un totale di 42 percorsi. rnSi tratta di itinerari selezionati in modo da essere percorribili per tutti, sicuri, godibili e riconoscibili sul territorio. rnI percorsi proposti hanno diverse lunghezze, per uscite di mezza giornata o un weekend. È anche indicata la possibilità di connettere ciclovie contigue, in modo da trasformare l’uscita in una vacanza di una settimana. Alcuni itinerari incrociano o percorrono parte di ciclovie dal respiro nazionale, come la rete Bicitalia, oppure europeo, come la rete EuroVelo. -
I sentieri delle Cinque Terre. Il Sentiero Verde Azzurro da Portovenere a Levanto e un’escursione sull'antica Via Aurelia
Dieci itinerari tra mare e montagna, in un angolo d’Italia tra i meglio conservati dal punto di vista paesaggistico. Con il termine di Cinque Terre si distinguono tre Comuni (Riomaggiore, Vernazza, Monterosso) e due frazioni (Manarola, Corniglia), compresi fra la Costa di Tramonti e Punta del Mesco. Sono luoghi di gente caparbia, gelosa della loro identità di contadini e marinai, ma affratellata da uno storico isolamento. Qui il paesaggio sorge dal Tirreno e si arrampica sugli Appennini con un susseguirsi di terrazzi coltivi, di vigne e di ulivi. Altrove la macchia sparge i suoi sentori selvatici coprendo la nuda roccia. In alto, la pineta ombreggia le sommità dei monti e i più solitari valloni. Migliaia di escursionisti visitano le Cinque Terre e tutti percorrono i suoi sentieri. La guida descrive in sei tappe l’intero percorso da Porto Venere a Levanto lungo il Sentiero Verde Azzurro, asse pedonale del Parco nazionale. A queste aggiunge il sentiero religioso per la Madonna di Soviore, l’anello dell’Isola Palmaria, il periplo dei villaggi di Levanto e un’escursione nell’entroterra sull’antico tracciato della Via Aurelia al Passo del Bracco. -
Parenzana by bike. From Trieste to Poreč along the former Istrian railway, between Italy, Slovenia and Croatia. Ediz. a spirale
A journey that, connecting three nations – Italy, Slovenia and Croatia – crosses the most secret Istria, far from the holiday crowds. From Trieste to Poreč, passing through Koper, Portorož, Buje, Grožnjan, Motovun, Vižinada, along what was a very popular railway line between 1902 and 1935, today runs the Parenzana cycle path.rn133 km accessible to all, equipped with effective signs and enhanced in the most interesting points, which lead to the discovery of the infinite suggestions of a territory suspended between the sea and the hills.rnAn opportunity to meet and fully learn, with a slow and curious pace, the treasures of Istria: cities and towns rich in history and artistic preciousness; enchanting panoramas between sea and countryside, between the salt flats on the coast and the trekking routes of the interiors; a world of aromas and flavors, from oil to wine, truffles and the delicacies of a cuisine that is a melting pot of Mediterranean and Oriental traditions.rnThe guide is enriched – in addition to a rich cartography – by all the technical and tourist information necessary to tackle the route in complete relaxation and safety. -
I bagni di Montecatini nell'Ottocento. Le terme e la comunità dalla restaurazione lorenese a Firenze capitale (1815-1865)
Il 17 settembre 1814 il Granduca Ferdinando III° rientrava a Firenze attraverso la Porta San Gallo, dopo 15 anni di esilio ""napoleonico"""". Il suo ritorno era solennizzato dalle istituzioni e dalla popolazione con una pompa che la città era ormai disabituata a mostrare, dopo anni di austera e vorace amministrazione francese. Ma quella occasione era troppo stimolante perchè Firenze non si impegnasse a rinverdire i fasti inarrivabili dei Medici, e quelli forse più domestici, ma egualmente accattivanti dei Lorena. La Piazza San Marco addobbata con gusto allegorico ospitava così al centro """"una macchina"""" alla cui sommità era stata riprodotta l'effige del Granduca """"munito di tutte le insegne del potere seduto su un carro idealmente sospinto dalla Vittoria, dalla Concordia, dalla Giustizia, e dalla Pace"""". Ma al di fuori dei tributi spettacolari offerti al rientrante, sospirato Granduca, questo evento non costituiva per la Toscana soltanto il ripristino dell'""""ancien regime"""" sconvolto dalle riforme rivoluzionarie diffuse in tutta Europa dal piccolo caporale corso..."" -
«Mi par cent'anni che vi ho lasciati»
Il volume rappresenta un tassello prezioso nel mosaico di studi dedicati alla storia della nostra emigrazione. La Garfagnana, infatti, ha largamente vissuto l'esperienza migratoria che, conosciuta in tutte le sue fasi - dalla ""grande emigrazione"""" a quella del Secondo Dopoguerra - ha portato gli abitanti di questa terra a vivere e a lavorare in molti paesi d'Europa e d'oltreoceano. Questa lunga """"epopea"""", fatta certamente di sofferenza e di sacrificio, ma anche di coraggio e successi, è qui rigorosamente ricostruita. Quasi due secoli di storia ripercorsi attraverso capitoli tematici, grazie ai quali possiamo conoscere e comprendere gli specifici caratteri del fenomeno migratorio in Garfagnana. Le condizioni di vita di partenza, le """"informazioni"""" disponibili sulle nuove destinazioni, le pratiche burocratiche affrontate, la realtà del viaggio e quella dell'arrivo, e poi la """"nuova vita"""", i lavori svolti, le attività intraprese... Un processo di """"dissezione"""" analitica, frutto anche di una accurata e meritoria indagine delle fonti, che ci consente di andare oltre l'immagine un po' convenzionale e stereotipata che in molti casi conserviamo dell'emigrazione."" -
Il farro della Garfagnana tra coltura e cultura
La Banca dell'Identità e della Memoria esprime il tentativo della Comunità Montana della Garfagnana di salvaguardare, conservare e valorizzare le espressioni più varie di una cultura tradizionale come quella garfagnina che, legata alle tradizioni agricole, rimaste praticamente invariate per secoli, rischia di scomparire, soppiantata dall'avvento della modernità che ha modificato radicalmente i contenuti e l'aspetto delle comunità e che rischia di far scomparire un solido patrimonio di tradizioni. Questo libro risponde all'esigenza di valorizzare il patrimonio gastronomico garfagnino come segno importantissimo di una ""cultura della coltura"""", in questo caso del farro, espressione delle radici agresti di una comunità legata strettamente al territorio il cui rapporto con la terra rappresentava uno stile di vita oltre ad un metodo tradizionale di sostentamento. Il libro tratta del farro in maniera scientifica ma con un linguaggio accessibile analizzandolo sotto tutti i punti di vista: dalle caratteristiche genetiche tipiche ai modi di conservazione, dalla commercializzazione all'uso che ne veniva fatto nell'età antica."" -
I primi cento anni della Fanciulla del West di Giacomo Puccini
Il volume, pubblicato in elegante veste editoriale, racconta attraverso le parole dello stesso Puccini, il lungo e tormentato iter per la scelta del nuovo soggetto che, alla fine del 1910 quando fu portato sulle scene, fece vivere al celebre compositore lucchese ""il più grande successo personale mai raccolto in teatro dopo una prima"""". Per raccontare la genesi dell'opera, Rubboli si serve, infatti, dell'epistolario di Puccini per poi prendere per mano il lettore e portarlo nell'America del Nord di quegli anni in mezzo agli sceriffi, ai banditi, che hanno fatto quella storia e non dimentica neppure le tribù dei pellerossa. Il volume narra poi, sempre con documenti epistolari e cronache giornalistiche d'epoca, il successo del debutto e mette a fuoco i primi interpreti dell'edizione americana e di quelle che immediatamente dopo vennero organizzate in Europa ed in particolare in Italia. """"Profondo conoscitore dell'opera pucciniana, attento osservatore e protagonista del mondo del teatro musicale, grande appassionato di musica e amico del Festival Puccini, Daniele Rubboli regala alla bibliografia pucciniana un saggio di grande valore scientifico e culturale."" -
Memory. Monumenti, cippi e lapidi della guerra di liberazione a Firenze e dintorni
La lapide, il segno della memoria incastonato nel luogo più vicino al punto in cui la morte ha colpito, è un segnale forte che rinvia al significato che la Seconda Guerra Mondiale ha avuto per la popolazione. Una lotta che a Firenze e nella sua periferia è entrata nelle case, che ha colpito interi quartieri, scuole luoghi di lavoro, e che, ancora oggi, non è rappresentata in un solo luogo, ma si può respirare in ogni parte della città. Questo libro vuole essere un particolare ritratto della città e dei suoi caduti per la Libertà, disegnato dalle lapidi, dai monumenti e dalle targhe collocate sui luoghi stessi delle rappresaglie, delle esecuzioni o degli scontri che, senza alcuna pretesa di esaustività, cerca di dare il suo contributo alla conservazione di questa inestimabile memoria. Si tratta di uno spunto, un punto di partenza per attuare una propria scoperta attraverso i luoghi di una memoria dstribuita sul territorio. Un'occasione in più per non dimenticare. -
L' ultimo partigiano
Il lungo racconto parte da un mix di cause certe per approdare alle desolanti opportunità, riconosciute ed inseguite contro ogni logica e contro ogni morale; i soldi, i maledetti soldi, causa di eterni conflitti e rivalità sono i veri padroni di questo mondo. Nell'aria che ci circonda aleggia un malessere dilagante, una sofferenza che non conosce limiti, un percettibile sgomento in un presente, se confrontato con gli occhi rivolti al trascorso, in chi guarda costernato alla storia dei popoli. Ci sono molte domande che non conoscono risposta. -
Il sangue è acqua. Il doge, il santo, l'avventuriero, il principe dei mongoli ed altri parenti
In questo racconto, attraverso gli occhi sbigottiti di un bambino che invano cerca nel passato un segno del suo destino, s'incontra di tutto: un settecentesco banchiere lucchese fallito ad Amsterdam e ridottosi a fare il coltivatore nella Guyana olandese tra schiavi di colore dai sensi troppo accesi; un patriota italiano che si ritrova a combattere come spia per l'indipendenza americana contro gli inglesi; la figlia di un famoso scrittore che giace nel suo letto di moribonda, martoriata dalla tisi, e invoca il grande padre lontano e assente; due monache di clausura che chiedono a Dio ""agonia per sé e gioia per i parenti""""; un avventuriero spendaccione che scandalizza la corte polacca."" -
Minute fiorentine di inizio '900
Da una scuola di cucina della Firenze di primo novecento un'inedita selezione di ricette completate con le decorazioni floreali della tavola per ogni occasione.