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La storia di Gino e altri racconti
La storia, terminata in modo drammatico, di un valoroso capitano durante la Seconda guerra mondiale; le istantanee del percorso di vita di un giovane medico, che si distingue per la sua professionalità e per le sue virtù morali; le avventure di un ragazzino cresciuto nella Bassa modenese. Una raccolta di racconti ispirati da eventi veramente accaduti, descritti in modo scarno, essenziale, che susciterà ricordi comuni a tanti. Ognuno di essi testimonia la varietà e spesso l'imprevedibilità dei comportamenti e dei percorsi umani. -
Per fare un nonno ci vuole un nipote
Il professor Alberto Reggiani ha avuto la fortunata occasione, proprio all'avvicinarsi del termine del suo incarico professionale, di vivere la nascita del figlio di sua figlia: suo nipote. Si trova così coinvolto, fin dal primo vagito, a partecipare attivamente alla sua crescita nel corso di un meraviglioso viaggio che continua ormai da oltre cinque anni. Abbandonando l'abituale approccio scientifico per una nuova educazione sentimentale, l'autore ha voluto ripercorrere in questo libro i momenti più intensi, vivi, spesso anche divertenti, di questi anni da nonno. Diversi episodi in cui a volte il ricordo del passato di padre, segnato dalla difficoltà di conciliare gli impegni di giovane chirurgo con quelli di giovane genitore, si sovrappone e viene confrontato al presente, in cui quel chirurgo è diventato un neononno. Non un manuale, ma un'occasione per riflettere sul ruolo educativo di una figura tanto importante e per sorridere delle piccole gioie della vita da nonno. Gioie che si trasformano in pura soddisfazione quando il nipote del nonno-medico, dopo essersi fatto male, esclama: ""Chiamatemi il nonno!""""."" -
La lingua del diavolo
Il ritrovamento di uno scheletro sepolto in un campo, stravolge l'esistenza degli abitanti di un piccolo paese della bassa. Odi mai dimenticati, ma solo coperti dalla densa patina del quieto vivere, rinascono improvvisamente, freschi come il primo giorno. Una donna come tante, fuggita in gioventù dalla provincia verso la città e poi tornata alle sue origini, si scopre, suo malgrado, osservatrice privilegiata delle intricate dinamiche che da quel momento in poi si innescheranno all'interno della minuscola comunità. Resti di antichi rancori e di dolori ancora vivi, riaffiorano in un intreccio di supposizioni e accuse, sollevando così, a poco a poco, la maschera sonnolenta che cela l'ipocrisia e lo sterile pettegolezzo, tipici dei piccoli paesi di provincia. La verità, però, non verrà a galla così facilmente: la linea che separa la vittima dal carnefice è infatti sfumata, avvolta da quella stessa nebbia che per molti mesi all'anno nasconde la pianura padana. -
La misura dell'amore
Qual è la giusta misura dell'amore? Quand'è che diventa eccessivo, trasformandosi in ossessione? Fino a che punto è concesso arrivare nel rispetto di se stessi e dell'altro? Con quanta intensità si deve e si può soffrire? Queste, insieme a tante altre, le domande che molte donne si sono poste almeno una volta nella vita. Martina, la protagonista di questo romanzo, non è da meno. Dalla prima giovinezza fino alla piena maturità, la seguiremo nelle varie fasi che scandiscono la sua grande storia d'amore lunga tutta una vita. La vedremo soffrire, sopportare, perdere la speranza per poi di nuovo ritrovarla, grazie a una forza d'animo inesauribile. Intorno a lei, un intero universo di amici e familiari, sempre pronto a consigliarla e a starle accanto nei momenti di sconforto, senza mai giudicarla per le scelte che la sua smisurata passione la costringe a fare. Sullo sfondo, un'amatissima Bologna che con lei cambia nel tempo. -
L'uomo che aveva due ali in tasca
Il primo giorno di pensione regala ad Oscar Pallavicini, per gli amici Joffa, una spiacevole sorpresa: l'amato fiume, che fino all'età del lavoro è stato teatro prima dei suoi giochi di ragazzino, poi del primo e unico amore, non esiste più. È nascosto dai rifiuti, violentato dall'inquinamento, danneggiato dall'incoscienza di ignoti e dall'incuria. Forte della libertà riconquistata, Joffa dedica il tempo che dovrebbe essere riservato al suo ""meritato riposo"""" a una vera e propria battaglia per i diritti dell'ambiente. Una lotta sostenuta non da un'idea politica, ma dalla forza dei ricordi e dal dovere di lasciare qualcosa di buono a chi verrà dopo di noi. Una """"favola vera"""" che non vuole essere tanto un manifesto ecologista, quanto un esempio di come solo attraverso l'aggregazione, lo scambio di idee, l'educazione delle giovani generazioni, ma soprattutto, l'unione tra individui, si possa iniziare davvero a """"cambiare il mondo""""."" -
L'amico merlo. Confronto sull'uso dell'energia
L'energia è un bene prezioso, che non va sprecato. Se non vogliamo che la vita sulla Terra venga compromessa in modo irreversibile, dobbiamo usarla con parsimonia e optare per forme rinnovabili, nel rispetto della salute dell'ambiente e dell'uomo. Un merlo di nome Ram ci accompagna, nel susseguirsi delle stagioni, alla scoperta di questo importantissimo tema. Attraverso un confronto semplice e diretto tra le forme di sostentamento del passato e i frenetici stili di vita del presente, corredato dalle esperienze personali dell'autore, avremo la possibilità di capire una volta per tutte cosa fare concretamente per condurre un'esistenza ecologicamente sostenibile. -
Civis ad civem. Lettere, commenti, opinioni
"Il saggio 'Civis ad civem' di Carlo Giulio Lorenzetti, che ho vivamente apprezzato, nella precedente edizione, per lo stile della comunicazione e la serietà dei contenuti, viene ora ripresentato al pubblico dei """"cives"""" cui è specificamente indirizzato, arricchito dai nuovi aggiornamenti a conferma della inesausta passione civile e della tensione morale dell'autore. Più volte mi sono chiesto quali siano le ragioni del fascino di questo libro che, sebbene affronti problematiche di carattere politico, sociale ed economico del nostro tempo non sempre facili da illustrare e di notevole spessore, riesce ad avvincere e coinvolgere il lettore dalla prima all'ultima pagina. La risposta, mi pare, sia offerta, soprattutto, dal sottotitolo del volume 'lettere, commenti ed opinioni' che rivela quale sia la peculiarità essenziale del saggio che consiste nel dialogo costante, condotto dall'autore con i lettori, attraverso le numerose lettere inviate alle redazioni dei vari giornali o direttamente, sempre tramite gli organi di informazione, ad autorevoli protagonisti della politica e delle istituzioni. Il Lorenzetti riesce così a trasmettere immediatamente al cittadino-lettore la propria sentita partecipazione ai problemi attuali più rilevanti della nostra società guidandolo, con estrema lucidità ed autentico senso civico, verso le soluzioni che ritiene più adeguate all'interesse collettivo alla luce dei principi costituzionali.""""" -
Pellegrino Peri. Il mercato dell'arte nella Roma barocca
Il volume ripercorre gli avvenimenti artistici più salienti della Roma barocca attraverso gli occhi di un suo eccezionale protagonista: il mercante di quadri genovese Pellegrino Peri (1625 circa-1699), figura chiave per comprendere la nascita del moderno mercato dell'arte. Il Libro dei conti, documento unico nel suo genere nel panorama italiano, consente di ricostruire un avvincente quadro della storia del commercio dei dipinti di cui Peri è principale attore, tratteggiando così un nuovo ed affascinante scenario per gli studi di storia dell'arte. ""Portar pazienza"""" è il motto più caro al mercante che, alternando strategie commerciali ad investimenti azzardati, sa destreggiarsi con successo tra volubili acquirenti e capricciosi artisti, anticipando i cambiamenti della società e delle mode, come tre secoli più tardi faranno i suoi più noti colleghi Duveen e Wildenstein. Nel cuore della città pontificia, tra piazza Navona e via di Pasquino, la bottega di Peri è centro di promozione e diffusione dei generi pittorici, luogo nevralgico di un mercato dell'arte, i cui meccanismi possono essere oggi indagati sotto una nuova luce."" -
I Marmi antichi del palazzo Rondinini
La Banca Monte dei Paschi di Siena, d'intesa con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, ha promosso la ricognizione dei marmi antichi del Palazzo Rondinini in via del Corso, dopo la quale si è ritenuto opportuno riproporre un catalogo comprensivo non solo delle opere antiche, e dall'antico, ma anche delle numerose epigrafi, quasi un centinaio, latine e greche presentate per la prima volta unitariamente. Tutti i materiali sono illustrati secondo un criterio di ordinamento topografico, anche per invitare ad una visita del Palazzo. Vale la pena di sottolineare che questa pubblicazione, come altre analoghe, mostra quanto sia ancora cospicuo ed importante il patrimonio archeologico e storico-artistico di Roma, anche al di fuori delle raccolte dei musei pubblici. Questa straordinaria ricchezza, caratteristica peculiare della città, deve essere tutelata, salvaguardata, conosciuta e valorizzata ed a tal fine è indirizzata la pubblicazione di questo volume. Il palazzo Rondinini con la sua collezione di antichità possiede inoltre un'attrattiva particolare. Rivela ancora in alcuni ambienti il gusto e le scelte ideali ed estetiche dell'antico proprietario, il marchese Giuseppe Rondinini, il quale volle realizzare all'interno dell'edificio progettato ed eseguito, intorno alla metà del 1700, da Gabriele Valvassori ed Alessandro Dori, un vero ""museo Residenza""""."" -
Archeologia industriale. Atlante dei siti nella provincia di Roma
Il volume presenta una selezione di schede del censimento delle emergenze di archeologia industriale nel territorio della provincia di Roma - esclusa la circoscrizione del comune di Roma - realizzato dal CROMA nell'ambito di un progetto di collaborazione con l'Ufficio Studi della Provincia di Roma. L'indagine articolata per aree territoriali omogenee - Tolfa-Civitavecchia; Sabatino-Cerite; Delta del Tevere; Palombarese-Nomentana; Sublacense-Valle del Sacco; Colli Albani - costituisce uno strumento di conoscenza e la premessa indispensabile per una tutela e una valorizzazione di un patrimonio culturale più di ogni altro fragile ed esposto al degrado, alla disattenzione e a disegni speculativi. -
Le celesti. Gemme di una civiltà immaginaria
"Ma c'era bisogno di andare così lontano per ritrovare l'umanità? Se pensi che sia 'vera' soltanto la realtà (quella che per nutrire uccide), mentre i sogni sono per te solo pura illusione, se scienza ed arte sono vissute ancora oggi come nemiche - ma saremo mai capaci di superare le antiche dicotomie? - forse è difficile capirci. Eppure, ogni volta che, tradito dalla ragione, dividi ed isoli (un concetto, un valore), forse non te ne accorgi, ma tagli a mezzo anche il tuo cuore. Osservando la gente, spesso mi capita di chiedermi: ma dobbiamo per forza vivere tutti in quest'unico modo? Possibile che non ce ne siano altri? Buona parte di questi racconti è nata proprio così, sull'eterna matrice della perduta libertà dell'infanzia. La scelta di una fantastica alternativa alla realtà, screditata com'è, mi rendo conto che, di questi tempi, rischia d'apparire a prima vista nulla più che un vile, comodo rifugio da disertore, ma non per questo cessa, nell'intimo, di aprire, la via verso un rimpatrio o un inizio, forse, di conversione. Perché sbocciano in noi le fervide invenzioni? Forse ci aiutano a crescere, almeno finché non ci sia dato attingere una fantomatica frequenza della conoscenza oggettiva: e in questa breve vita non possiamo davvero restarcene in attesa, a mani vuote. Meglio prendere per buono ciò che infiora, per santo ciò che desta ai vividi orizzonti della gioia. Anche se oggi, purtroppo, qui da noi non usa - o forse proprio per questo.""""" -
Duilio Cambellotti illustratore. Catalogo della mostra (Roma, 6 novembre-4 dicembre 2010). Ediz. illustrata
A distanza di 10 anni dalla prima esposizione, la Galleria Russo ripropone una antologica di grande valore, dedicata esclusivamente a ""Duilio Cambellotti illustratore"""". In questa occasione è stato presentato il corpus più imponente della sua attività di illustratore, che ha inizio all'apertura del XX secolo con le tavole per la """"Divina Commedia"""" edita da Alinari. Per la prima volta sarà riunita l'intera serie delle tempere originali de """"Le mille e una notte"""" (1912), recentemente notificata, poiché di grande rilevanza artistica, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tra le altre illustrazioni in mostra, quelle appartenenti al ciclo de """"Il palio di Siena"""" (1932), la serie di copertine per la """"Conquista della terra"""" (1935-1939), le illustrazioni per il """"Gregorovius"""" (1948-1950). Il catalogo comprende la schedatura scientifica delle opere, introdotte da un saggio critico di Fabio Benzi."" -
Architetti e costruttori del barocco in Toscana. Opere, tecniche, materiali. Ediz. illustrata
Firenze e il Granducato di Toscana, la Repubblica di Lucca, il Ducato dei Cybo a Massa Carrara: nella Toscana policentrica dell'età barocca le tradizioni costruttive locali si contaminano coi percorsi di architetti e maestranze italiani ed europei. Una realtà complessa e ricchissima di realizzazioni con veri capolavori ancora sconosciuti. -
The art horror picture show. Dalla transvanguardia alla transfunzionalità
La nascita dell'Arte contemporanea come provocazione, i suoi illustri critici e difensori, la Transavanguardia italiana, il MAXXI di Roma, i Supercollezionisti internazionali, i curatori alla moda, gli artisti oltre i limiti dell'arte. Un libro sfrontato, discorsivo, argomentato e polemico sull'Arte contemporanea, valutata per la prima volta secondo una nuova chiave interpretativa e di estrema attualità: la Transfunzionalità. Un libro che è una cruda radiografia di un fenomeno, quello appunto dell'Arte contemporanea, che non sa più distinguersi dal mondo dei media, della cronaca e della pubblicità e che è oramai costretto a confessare la verità sulle sue reali funzioni nella società contemporanea. -
Le meraviglie del tesoro di San Gennaro. Le pietre della devozione. Ediz. illustrata
Il tesoro di San Gennaro è senza dubbio una delle meraviglie di Napoli, forse una delle più importanti raccolte di questo genere al mondo sia per la preziosità delle gemme, sia per la raffinatezza delle lavorazioni che per il valore storico dei pezzi. Una esposizione di oggetti preziosi, così ricca e completa come in questa mostra, mette a disposizione del visitatore un panorama ricchissimo di opere che non sempre sono normalmente visibili. Lo scopo di questa esposizione è di mostrare assieme alle meraviglie del Tesoro le meraviglie dei monumenti del centro di Napoli ed in questa ottica la mostra si snoda in varie sedi: il Museo del Tesoro (cuore della mostra che espone le opere più preziose e delicate), la Real Cappella del Tesoro, il Museo Diocesano, il Complesso Monumentale dei Gerolamini, l'Archivio Storico del Banco di Napoli, in un percorso che permette al visitatore di percorrere strade ricche di storia e di conoscere un nucleo fondamentale dei monumenti del centro storico di Napoli. Questa mostra è un'occasione per una riscoperta che comprende non solo i monumenti ma anche le strade e la vita della città che, unica al mondo, conserva un centro storico ricco di vita popolare. -
I battaglisti. La pittura di battaglia dal XVI al XVIII secolo. Catalogo della mostra (Tivoli, 16 giugno-30 ottobre 2011). Ediz. illustrata
Il catalogo raccoglie circa cinquanta opere perlopiù inedite attraverso le quali è possibile seguire esaurientemente la tematica delle ""Battaglie"""", da quando agli inizi del Seicento conseguì una sua autonomia, quale genere pittorico a sé stante, svincolato da presupposti storici od encomiastici, sino a tutto il Settecento. La tematica delle """"battaglie"""" o dei soggetti bellici in generale, fu esplicata principalmente per una committenza privata, salvo poche eccezioni. Tra le quali emergono i Medici a Firenze e gli Estensi a Parma e Piacenza. Una rispondenza che sembra essersi trasmessa nei secoli sino ai nostri giorni, con un collezionismo spesso focalizzato su queste tematiche diffuso in una fascia sociale assai estesa ma non sempre particolarmente facoltosa. Un collezionismo specifico, quello attuale, che fortunatamente sembra aver riguadagnato negli ultimi decenni, qualche posizione rispetto ai generi, di certo di più facile attrazione, della """"natura morta"""" e del """"paesaggio"""". Tra gli artisti selezionati figurano: Vincent Adriaenssen detto il Manciola, Antonio Calza, Francesco Casanova, Michelangelo Cerquozzi, Jacques Courtois detto il Borgognone, Andrea De Lione, Niello Falcone, Domenico Gargiulo, Ciccio Graziani, Francesco Guardi, Antonio Marini, Masturzo Marzio, Francesco Monti detto il Brescianino, Christian Reder, Pandolfo Reschi, Francesco Simonini, Ilario Spolverini, Matteo Stom, Antonio Tempesta."" -
Pigott? Il mistero del diamante perduto
La storia avventurosa di un diamante, da tutti ritenuto scomparso. Intorno ad esso si scatenano le malvagità dell'uomo che tentano di intaccare il più grande miracolo della natura, ma esso alla fine si riscatta attraverso l'umanità di una nobildonna romana. -
Vincenzo Arena. Progettare la pittura. Ediz. illustrata
La monografia raccoglie un nutrito gruppo di opere, datate 1953-2011, che danno modo di ripercorrere il lungo cammino dell'artista, calabrese di nascita ma romano di adozione, impegnato dapprima nell'industria, tanto da acquisire una notevole esperienza internazionale, e poi nella ricerca espressiva iniziata nell'ambito dell'informale. La scoperta di Mondrian lo porta verso lo strutturalismo virato, nel corso degli anni, sui meccanismi percettivi della visione, in rapporto sia alle strutture formali che all'azione del colore. A partire dal 1965, una serie di mostre personali e collettive, la conoscenza di grandi personalità nell'ambito dell'arte programmata, amplificano la tensione verso strutture seriali modulari realizzate con la tecnica di colorazione dell'alluminio. Nel volume, una intervista di Giorgio Di Genova e un testo di Stefano Gallo fanno ampia luce sulla ricerca ottico-strutturale del lavoro di Arena. -
Luoghi figure nature morte. Opere della Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale. Catalogo della mostra (Roma, 19 novembre 2011-15 aprile 2012)
La ricca e articolata collezione di dipinti, sculture e grafica della Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale - oltre tremila opere - offre un quadro esaustivo dell'arte e della cultura a Roma, e in Italia, dall'ultimo quarto dell'Ottocento fino al secondo dopoguerra. Un periodo che vede importanti trasformazioni storiche e sociali, che registra i primi passi della nazione unita e la nascita di Roma Capitale e che vive, con la realtà dei due conflitti mondiali, le importanti dinamiche culturali della prima metà del Novecento. La vastità della collezione, in relazione allo spazio attualmente disponibile, ha richiesto di predisporre più che una situazione espositiva permanente una serie di mostre ed eventi ad ampio raggio, volti a valorizzare il patrimonio con un sistema di rotazione delle opere e di ripetute occasioni culturali. Il fine sarà quello di attraversare con diverse modalità l'arte del XIX e XX secolo evidenziando le figure degli artisti più rappresentati nella raccolta e focalizzando temi specifici. Nell'ambito di un programma a lungo termine, la mostra inaugurale propone tre percorsi incentrati su temi chiave che interessano l'intero arco cronologico della collezione e presentano in una nuova ottica alcuni dei principali capolavori. -
Eur. Quartiere di architetture «tradizioni nell'innovazione»
Questo libro non vuol fare la storia dell'Eur: partendo invece dalla considerazione che l'Eur è una realtà atipica rispetto alle vicende urbanistiche e architettoniche delle città italiane, assume questo particolare carattere genetico come parametro per proiettare il quartiere - o meglio questa città nella città - in una prospettiva di futuro nella quale tutti i suoi peccati d'origine e le contraddizioni che ne sono derivate costituiscono un dato fondativo per lo sviluppo. Un racconto nel quale il ruolo delle immagini è determinante, sia per spiegare, documentare e storicizzare che per evocare. Immagini del presente, ma anche memorie del passato e soprattutto del futuro.