Sfoglia il Catalogo feltrinelli022
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3641-3660 di 10000 Articoli:
-
Arte & natura. Tra pratiche creative e pensiero ecologista. Ediz. illustrata
Affrontare questioni legate all’ambiente e ai cambiamenti climatici e sensibilizzare le persone sui temi del rispetto della natura e della sostenibilità, sono compiti che gli artisti del XXI secolo stanno perseguendo con un impegno sempre crescente. Il mondo dell’arte si è progressivamente aperto all’ecologia, tanto che oggi si parla comunemente di un’arte ecologica. Un’arte che ricorre alla creatività per immaginare nuovi modi di coesistenza tra gli esseri umani e l’ambiente, al fine di superare la tradizionale visione antropocentrica e sostituirla con una visione più inclusiva, rispettosa del pianeta Terra e di tutte le sue creature e risorse naturali. -
Storia dell'arte (2021). Vol. 12
In questo numero: Alessandro Zuccari, Editoriale Irene Baldriga, L'altro Rinascimento: Raffaello e i pittori del Nord Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, Disegni come trasmissione di modelli: la divisione tra gli allievi Marco Simone Bolzoni, Federico Zuccari e Raffaello, «frà gli eccellenti eccellente» Massimo Moretti, L'altare Graziani da Raffaello a Palma il Giovane. Una copia della «Madonna» Canossa e una «sentenza» sfavorevole a Giovanni De' Vecchi Patrizia Cavazzini, The Madonna of the Veil and other Copies after Raphael in Seicento Roman Dwellings: Visibility, Faith and Vasari's Lives C. Falcucci, S. Ginzburg, V. Rotili, S. Ventra, P. Violini, Un «puttino a fresco cavato di Roma di mano di Raffaele Urbino». Novità sul frammento dell'Accademia di San Luca Claudia Bolgia, Roma-Londra andata e ritorno: i Cosmati a Westminster in contesto Stefania Castellana, Johannes Hispanus: ancora una Madonna con il Bambino Giorgio Bonsanti, La Lucrezia del Bramantino Francesco De Carolis, Michela Giuntoli, Pietro Antonio Ferro fra Roma e Napoli: formazione teorica e pratica pittorica Stefania Macioce, Un inedito San Sebastiano di Giovanni Baglione Sabina de Cavi, Drawing and artistic collaboration in S. Maria in Trivio, Rome. Notes on Giacomo Amato, Antonio Gherardi, Ercole Ferrata and Bartolomeo Merelli Patrizia Principi, «Luigi Garzi inventor»: stampe d'invenzione e di traduzione dall'Istituto Centrale per la Grafica Arabella Cifani, Franco Monetti, Novità per Ottaviano Monfort e Francesco Gerolamo Foresti. Nuovi studi e nuove scoperte sulla natura morta in Piemonte tra Seicento e Settecento Valter Curzi, Sul pittore dotto nella Roma del Settecento: Pompeo Batoni e Domenico Corvi Mariella Nuzzo, Restauri del Novecento nella cappella Cornaro in S. Maria della Vittoria: lo studio berniniano della luce e il ruolo di Antonio Muñoz Niccolò D'Agati, Ragazza alla finestra e Nuove sacerdotesse: due diversi dipinti futuristi di Carlo Carrà. -
Sebastiano Di Rienzo. Maestro del fashion internazionale. A colloquio con il Marco Polo della moda. Ediz. illustrata
Il volume ripercorre la straordinaria storia umana e professionale di Sebastiano Di Rienzo, bandiera della moda sartoriale a livello internazionale. Attraverso il racconto delle sue continue trasferte in ogni continente, delle prestigiose frequentazioni e di una lunga esperienza professionale in tutto il mondo, anche come presidente dell'autorevole Accademia dei Sartori, è possibile apprezzare gli incomparabili consensi per il ""made in Italy"""" ad ogni latitudine. Di Rienzo incarna perfettamente il """"sogno italiano"""" di rinascita nato dalle macerie della guerra: un'intera generazione ha saputo lavorare con tenacia ed esprimere un talento oggi riconosciuto e preso a modello in tutto il mondo. Il """"Marco Polo della moda"""", noto soprattutto in Cina e negli altri Paesi asiatici, si è formato umanamente nella """"sua"""" Capracotta, in Molise, a 1.421 metri di altitudine, e professionalmente da Valentino a Roma, mettendo a frutto nel migliore dei modi questi due importanti valori di partenza."" -
Amelia e le arti
Episodi di storia cittadina, trasformazioni urbanistiche, antichi legami nobiliari, interesse per l'Antico in tutte le sue forme, riflessi di illustri modelli della Roma papale... Sono questi solo alcuni dei temi che si intrecciano indissolubilmente in ""Amelia e le arti"""" in un excursus temporale dal passato al presente. Personalità forestiere di rilievo, come Livio Agresti, i fratelli Zuccari, Giovanni Antonio Dosio, Andrea Bregno e Ippolito Scalza giungono nel corso del Cinquecento ad Amelia lasciando testimonianze artistiche di rilievo nella cittadina umbra. Il visitatore curioso che si accinge a valicare la soglia di Amelia, gli austeri palazzi e le cappelle nobiliari nelle chiese degli ordini, potrà apprezzare, con questo strumento di analisi scientifica e al tempo stesso di piacevole descrizione, opere e capolavori d'arte, invitato piacevolmente a una lettura a 360° che oltrepasserà i limiti del piacere estetico con la possibilità di approfondire ogni argomento attraverso aspetti storici e stilistici spesso inediti delle opere. Alla lettura delle singole testimonianze artistiche contribuisce l'elegante e puntuale corredo fotografico a testimonianza di un ricchissimo patrimonio artistico, spesso sconosciuto o dimenticato, che vive nel Rinascimento il suo massimo splendore."" -
Elsa de' Giorgi e il Circeo. Ediz. illustrata
Un volume con un ampio corredo di immagini e di scritti dedicati a Elsa de' Giorgi, attrice di cinema e di teatro, regista, autrice di libri notevoli, amica di intellettuali e di artisti fra i più rappresentativi del Novecento: da Pasolini alla Magnani, da Federico Zeri a Petrassi, da Eduardo De Filippo ad Alberto Sordi, da Guttuso a Paolo Poli. Le testimonianze di Elio Pecora e di Maria Teresa Benedetti, i saggi della stessa de' Giorgi su Eleonora Duse e sul cinema degli anni Quaranta, i vari contributi di critici e di studiosi, e insieme le immagini d'arte e le numerose fotografie raccontano la vita di una donna straordinaria e un'epoca memorabile. Epoca che ha visto artisti rincorrere le nuove forme di creatività documentate dalle collezioni custodite al Circeo e commentate qui da Ludovico Pratesi. Tutte parlano di lei. -
Misurare la Terra. Un'epigrafe napoleonica dai Musei Vaticani al Mausoleo di Cecilia Metella. Ediz. illustrata
Il fortunato ritrovamento di una preziosa epigrafe geodetica napoleonica nei depositi dei Musei Vaticani, un tempo collocata sul fronte del Mausoleo di Cecilia Metella, ha dato origine a un progetto espositivo incentrato sul prestigioso monumento in epoca moderna. Il complesso di Cecilia Metella connota in modo forte e visibile il paesaggio della Campagna Romana e costituisce un palinsesto che, dal periodo augusteo, si spinge fino all'epoca moderna, quando il mausoleo è preso come punto di riferimento spaziale per la costruzione della cartografia dallo Stato Pontificio, fino al Regno d'Italia, e per le misurazioni del Meridiano Terrestre. La mostra, che si articola tra Cecilia Metella e la vicina villa di Capo di Bove, analizza il connubio tra scienza, arte e archeologia, fornendo nuove e inedite chiavi interpretative per comprendere i molteplici valori culturali di un complesso monumentale unico nel suo genere, nel volgere del periodo storico che va dalla metà del secolo XVIII alla metà del XIX. -
Palma Bucarelli. 1961. Viaggio in America
Palma Bucarelli è stata una donna capace di indirizzare la propria vita con sempre maggiore consapevolezza verso la certezza di poter contare in un campo della Storia, che per caso era la storia dell'arte. Lo sguardo sempre rivolto all'orizzonte, più prossimo e anche più lontano, ha fatto di questa donna una antesignana di comportamenti sociali all'avanguardia, che oggi non stupiscono, ma che nel tempo da lei vissuto erano segnali di insofferenza per una società in cui per una donna era difficile ambire ad una identità professionale ed emergere in quella. L'amore assoluto di Palma era la sua professione, la sua Galleria. La Storia, come la sua avvenenza, le fu senz'altro amica: responsabile di un museo in giovane età, ma anche in un periodo di ricostruzione generale del Paese, di innovazione e crescita, di confronto internazionale, di aspirazioni e delle speranze di far parte di un progetto più grande del piccolo mondo italiano. Il Diario di viaggio in America negli ultimi mesi del 1961 racchiude un'esperienza unica e audace, che Palma sceglie di affrontare per crescere professionalmente e come persona. L'affronta da sola, buttandosi a capofitto in un mondo che ammira, ma non sente suo, con l'obbligo morale di voler portare l'Italia fuori dai suoi confini e, probabilmente, rendendosi conto solo in parte che in realtà l'America aveva già invaso i suoi, quelli della sua Galleria, quelli dell'arte italiana. Il racconto è accompagnato dal corredo di lettere e testimonianze che l'avventura americana ha raccolto intorno a sé, in primo luogo la corrispondenza con Giulio Carlo Argan e con Paolo Monelli. Intorno al Diario e alle lettere sono stati raccolti argomenti che raccontano la storia del viaggio. Si ripercorrono, anche a ritroso rispetto al viaggio, i rapporti con le istituzioni museali americane per la circuitazione di mostre, di grande rilievo, di arte americana. Si racconta il tentativo di coinvolgimento di Walter Gropius in un progetto di ampliamento della Galleria, intuito come essenziale già a metà del secolo scorso. Si tratta di informazioni, testimonianze, memorie che germogliano dal Diario e inseriscono il monologo intimo di quell'esperienza nel mondo reale in cui Palma viveva e lavorava, dando conto degli intrecci e della complessità di una piccola ma significativa storia all'interno della storia dell'arte italiana del secolo scorso. -
Santuari d'Italia. Liguria
L'articolata riflessione portata avanti negli ultimi decenni ha messo in luce in modo sempre più chiaro la natura complessa del concetto di santuario. Le ricerche alla base di questo volume sono state condotte secondo criteri larghi e flessibili di definizione della realtà santuariale, applicati ad un territorio molto ricco di testimonianze significative. Legati ad un arco cronologico ampio (che vede una accelerazione notevole di fondazioni, soprattutto mariane, nel Cinquecento e nel Seicento), i santuari liguri, in coerenza con le linee della collana in cui il volume si inserisce, sono studiati dal punto di vista della storia del culto, delle dinamiche e dei contesti di genesi, e delle vicende di edificazione e decorazione. Un elevato grado di attenzione è dedicato agli oggetti di devozione che normalmente costituiscono il focus e la ragion d'essere degli spazi santuariali. Le tante immagini miracolose, in particolare, sono state indagate alla luce delle leggende di origine e delle tradizioni che ne attestano la virtus sovrannaturale, ma anche come manufatti connotati da una specifica identità artistica. I materiali sono organizzati in 9 saggi introduttivi e in 265 schede suddivise, come in tutta la collana, per province e poi per comuni sede dei santuari censiti, in ordine alfabetico; i testi sono arricchiti da un importante corredo di immagini e da cartine della regione e delle province che evidenziano la distribuzione dei santuari sul territorio. -
Fausto Pirandello allo specchio. Gli autoritratti. Ediz. illustrata
Il volume propone un percorso attraverso gli autoritratti di Fausto Pirandello (Roma 1899-1975), artista apprezzato tanto dalla critica del suo tempo quanto dal pubblico di oggi per la straordinaria capacità introspettiva della sua pittura. Nel corso della sua carriera il pittore romano, figlio del premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello, ha realizzato oltre un centinaio di autoritratti, tra dipinti a olio e opere su carta. Essi documentano il passaggio dal segno analitico degli anni della formazione con Sigmund Lipinsky alla scomposizione cubista del dopoguerra, passando dall'espressionismo intriso di valori tonali del periodo della ""Scuola romana"""", fino al ritorno ad una realtà oggettiva - ma esasperata - della maturità. Con il supporto di opere e documenti inediti (tra cui brani tratti dai diari in cui l'artista annotava il progresso del proprio lavoro), il saggio di Manuel Carrera propone una nuova lettura della figurazione di Pirandello, contribuendo al contempo a rivedere e puntualizzare dati fino ad ora ambigui, quali la datazione di alcuni autoritratti, la cronologia di interventi e ritocchi su importanti dipinti e le ragioni della presenza di più versioni di uno stesso quadro. La Fondazione Fausto Pirandello è la prima istituzione dedicata al lascito artistico del pittore romano. È stata istituita il 23 gennaio del 2011 per volontà di Pierluigi Pirandello e Giovanna Carlino, con il fine di tutelare e promuovere l'opera di Fausto Pirandello attraverso pubblicazioni, collaborazioni con istituti di studio e ricerca e l'organizzazione di rassegne espositive in Italia e all'estero."" -
Lorenzo Bruschini. Scendeva simile alla notte. Ediz. illustrata
"La pittura di Lorenzo Bruschini è caratterizzata dall'essenzialità del colore bianco e del colore nero. Stesure di bianco sullo sfondo come a voler dare massima luce ai riflessi e ai meandri più nascosti dell'inconscio, e grazie a questo far emergere nella massima concentrazione di colori, che è il nero, figure e simboli del proprio mondo interiore...""""" -
Cerveteri. Il tumulo delle Ploranti
Da quasi un venticinquennio associazioni di volontariato archeologico, sono a fianco della Soprintendenza e degli organi preposti alla tutela ed alla valorizzazione del patrimonio culturale di Cerveteri in progetti di ripulitura delle necropoli, permettendo a centinaia di visitatori di poter apprezzare gratuitamente la bellezza e la valenza storica dei luoghi. Nell'ambito di queste collaborazioni va inserita la restituzione al pubblico del tumulo 2525, oggi detto a ragione “delle Ploranti”, argomento del nostro volume. I risultati presentati riempiono di giusto orgoglio tutti coloro che ne sono stati partecipi, con risultati scientifici che non erano affatto scontati nel dare inizio all’opera di ripulitura. Il patrimonio culturale costituisce la base del nostro sapere comune, renderlo un bene condiviso dovrebbe essere scopo primario di ogni Istituzione, sia essa locale, nazionale o internazionale. -
Il mio calendario o il fattore umano svelato
Sono sicuro che anche il più folle, il più annoiato, il più smaliziato, autoindulgente o arroccato tra noi, scorrendo i fatti qui narrati non potrà non assaporare una qualche clandestina emozione, chissà persino un malcelabile, schietto stupore, residui echi delle magnifiche emozioni che accompagnarono, annunciandolo al mondo, il muto fragore di ciascuno di quegli spari lontani... -
Officine di scultura tra Napoli e la Spagna. Nicola Fumo e gli scultori in legno tra Sei e Settecento. Ediz. illustrata
Le officine di statuaria lignea dipinta attive a Napoli nel corso del Seicento crebbero rapidamente di numero e importanza grazie all'incessante richiesta di manufatti da parte di ordini religiosi ed esponenti della corte reale, che ne decretarono il successo. I traffici commerciali lungo le rotte del Mediterraneo ne favorirono la circolazione nei luoghi più remoti della Spagna, che ancora oggi ne conservano traccia consentendo di rilevarne l'apprezzamento. Il San Michele Arcangelo del County Museum di Los Angeles o l'Immacolata e il San Giuseppe col Bambino al Museo Conventual de las Descalzas di Antequera sono solo alcune delle opere che lo scultore Nicola Fumo (1649-1725), di origini salernitane, eseguì per essere esportate nel Viceregno. L'artista, di cui si ricostruisce il corpus tra Napoli e la Spagna, si trasferì in giovane età nella città partenopea dove, attraverso la formazione con lo scultore Cosimo Fanzago e i proficui contatti con Lorenzo Vaccaro e i pittori Francesco Solimena e Luca Giordano, divenne uno dei protagonisti del panorama seicentesco apportando un impulso moderno alla plastica in legno policroma di età Barocca. -
Palazzo Colonna. Ediz. illustrata
La storia architettonica di Palazzo Colonna a Roma è, come tutte le vicende che fanno approdare nel tempo alla creazione di un vero capolavoro, intimamente intrecciata a quella dei suoi committenti. È questo il filo conduttore del volume sul monumentale edificio a opera di Eduard A. Safarik, che partendo dalla ricostruzione dell'albero genealogico dei Colonna, da discendente a discendente approda, ad una sorta di ricostruzione materiale e temporale del Palazzo, dei suoi abitanti e delle collezioni con cui esso fu arricchito nei secoli. Citato già nelle cronache medievali per aver ospitato da Ludovico IV di Bavaria a Petrarca sino a papa Martino V, la ricostruzione fu ripetutamente ampliata nel tempo sino ad occupare una intera ala di Piazza Venezia. Soprattutto al seguito della vittoria navale conseguita a Lepanto a opera di Marcantonio Il Colonna nel 1571, la famiglia e di conseguenza iI palazzo assunsero definitivamente un ruolo di primo piano nella storia di Roma e dello Stato Pontificio. Una colonna sormontata da una corona che si intreccia a una sirena - lo stemma della famiglia - diventa blasone e motivo ispiratore di una lunga e felice stagione di mecenatismo: la Galleria Colonna, espressione emblematica dell'inclinazioni della famiglia, è stata ed è a tutt'oggi un esempio insuperato di collezionismo patrizio, convegno di capolavori pittorici come espressione di arte totale. -
Sisto V e Pericle Fazzini. Gloria e memoria. Ediz. illustrata
Il catalogo - nato da un'idea di Vittorio Sgarbi e Daniela Tisi - vuole celebrare, attraverso le opere di Pericle Fazzini il quinto centenario della nascita di Sisto V. Vari sono gli aspetti che uniscono queste due importanti figure marchigiane: un Papa visionario e uno dei maggiori scultori italiani del Novecento. Nascono entrambi a Grottammare, entrambi operano a Roma ma non abbandonano mai le loro radici e l'amore per la terra natale, e si dimostrano molto legati al borgo di Montalto delle Marche, città d'origine della famiglia di Sisto V, che lui stesso definì ""Patria carissima"""", e per cui Fazzini realizzò una delle sue ultime sculture."" -
L' orto del granduca. Botanica e agronomia nella Toscana di Cosimo III de' Medici
Negli anni di regno di Cosimo III de' Medici si assiste in Toscana all'ultima grande stagione sperimentale patrocinata dai principi medicei nell'ambito delle discipline botaniche e agronomiche. Erede di una tradizione familiare ben nota in Europa sin dal Rinascimento, questo sovrano investì ingenti risorse nell'orticoltura facendo tesoro delle ricerche condotte in accademie, università e spezierie granducali oltre che di quanto appreso da illustri maestri e durante i frequenti viaggi giovanili. Sostenendo studiosi quali Francesco Redi, Pietro Nati, Michelangelo Tilli e Pier Antonio Micheli, Cosimo III orientò le intuizioni e le esperienze della Nuova Scienza verso una piena maturità, favorendo uno straordinario avanzamento delle conoscenze legate al mondo vegetale. Strettamente complementari, le onerose spedizioni finanziate in terre lontane permisero a medici ed esploratori di reperire nuove varietà di erbe medicamentose, frutti e ortaggi che, affidati alle cure di giardinieri qualificati come Sebastiano Rapi e idealmente protetti da Vertumno e Pomona, si diffusero presto nei possedimenti granducali. Il disporre di queste essenze, rare e talvolta molto gustose, coniugava ornamento e utilità, in linea con l'esigenza di migliorare l'agricoltura, di sviluppare il commercio e, non da ultimo, con il desiderio del sovrano di mantenersi in salute adeguando la propria dieta al leggendario vitto pitagorico. Fondamentali per la trasversale ricerca qui presentata sono stati documenti d'archivio spesso inediti - tra cui carteggi, diari e inventari di collezioni botaniche - approfonditi in relazione ai trattati specialistici dell'epoca e alla produzione di disegni e dipinti naturalistici molto apprezzata alla corte granducale. L'orticoltura toscana tra il XVII e il XVIII secolo si contestualizza così in una vivacissima cornice di respiro internazionale, fornendo spunti preziosi per indagare pagine di storia considerate spesso, a torto, come minori. -
Reliquie e sacre custodie in chiese e musei. Ediz. illustrata
Le reliquie e le loro custodie sono costantemente oggetto di studio poiché si prestano a molteplici letture di tipo religioso, liturgico, canonistico e al contempo artistico, storico, politico e antropologico. Oggi esse sono chiamate in causa nel più ampio dibattito sul museo della società contemporanea e nello specifico su quello ecclesiastico, che intende rivendicare una propria autonomia. È utile riflettere sulla esposizione dei sacri resti e dei loro preziosi contenitori in musei e in luoghi diversi dalle chiese; in tale prospettiva gli studiosi intervenuti nel volume hanno affrontano problematiche teoriche, si sono soffermati su contesti funzionali, su varie tipologie di reliquiari e sul loro significato, ne hanno illustrato le vicende conservative ed espositive in istituti italiani e stranieri, al fine di indagare queste opere d'arte nel contesto. Presentazioni di: Ottavio Bucarelli, Luca Cerchiai, Mons. Tarcisio Luigi Gambalonga. Saggi di: Francesco Abbate, Adriano Amendola, Antonio Appella, Dario Cantarella, Rita Capurro, Simonetta Castronovo, Beatrice Maria Chiti, Alessio Cuccaro, Eleonora Destefanis, Isabella Di Liddo, Maria Concetta Di Natale, Giovanni Maria Gargiulo osb, Massimiliano Ghilardi, Cristiano Giometti, Sante Guido, Pierluigi Leone de Castris, Stéphane Milovitch ofm, Sara Minelli, Emanuele Mollica, Mimma Pasculli Ferrara, Damiano Pomi, Antonello Ricco, Carmine Romano, Rosa Romano, Valentina Santonico, Antonella Trotta, Maurizio Vitella. -
La serra moresca di Villa Torlonia. Ediz. illustrata
Il restauro e l'apertura al pubblico dell'ottocentesco complesso della Serra moresca completa il recupero degli edifici di Villa Torlonia, restituendo alla villa il fascino della sua organizzazione in scene che alternano classica monumentalità ad eclettiche e spettacolari creazioni. La Serra e la Torre moresca, con ciò che resta della grandiosa Grotta artificiale, permettono di apprezzare la genialità del loro artefice, l'architetto veneto Giuseppe Jappelli, che ha saputo armonizzare citazioni dell'architettura islamica, luminose e scenografiche, con il fascino ombroso e oscuro di un antro abitato dalle ninfe. Molte sono le simbologie che vi sono disseminate, dai richiami ai luoghi del poema di Ludovico Ariosto, l'Orlando Furioso, alle allusioni massoniche sul passaggio dalle tenebre dell'ignoranza alla luce della conoscenza. Le architetture si associano alla vegetazione che le enfatizza: la collezione di palme e delle piante che Jappelli aveva indicato, oggi riproposte, evocano il mondo del collezionismo ottocentesco e completano il fascino del luogo che il visitatore può scoprire in un suggestivo percorso tra interni ed esterni, tra luci ed ombre. -
I fasti capitolini
I Fasti Capitolini, rinvenuti nel Foro Romano a partire dal 1546 e sin dal 1548 custoditi a Palazzo dei Conservatori, costituiscono una delle più importanti testimonianze epigrafiche dell'antichità. Fonte inesauribile per lo studio del mondo romano, sono inscindibilmente connessi al compimento della trasformazione della Repubblica in Principato portata avanti da Augusto. Questo volume nasce in connessione con la videoinstallazione ""L'eredità di Cesare e la conquista del tempo"""", progetto multimediale realizzato nella """"Sala della Lupa e dei Fasti Antichi"""", con cui si è voluto dare nuovo risalto ai Fasti Capitolini. Il testo, agile e divulgativo, si pone come strumento di approfondimento della conoscenza degli aspetti storici, topografici e antiquari dei Fasti Capitolini. A una sezione introduttiva, composta da saggi dedicati ad alcune delle questioni più importanti legate a questo significativo monumento, segue una nuova edizione del testo epigrafico, per la prima volta affiancata da fotografie appositamente realizzate."" -
Storia dell'arte. Nuova serie (2022). Ediz. illustrata. Vol. 1
Contenuto: Nota dei curatori; Alessandro Zuccari, Dopo la Notte l'Aurora. Guercino nel IV centenario del pontificato Ludovisi; Tavole; Il pittore e i suoi committenti; Raffaella Morselli, I Ludovisi e il «bizzarro Barbieri» tra Bologna e Roma; Daniele Benati, Il Guercino e Roma; Enrico Ghetti, I 'compagni di stanza' del Guercino a Roma; Patrizia Cavazzini, Agostino Tassi tra il carcere e la committenza; Ludovisi Laura Bartoni, L'allestimento delle collezioni nella villa pinciana: spazi, criteri, funzioni; Caterina Volpi, La collezione Ludovisi come ""Scuola del mondo"""". Il ruolo di Agucchi, Marino, Valesio, Guercino e Domenichino Gli apparati decorativi; Giacomo Alberto Calogero, La fortuna critica dell'Aurora, capolavoro """"romantico"""" del Guercino a Roma; Pasquale Stenta, La stanza dei paesaggi; Francesco Gatta, Domenichino e Giovanni Battista Viola paesaggisti prediletti del cardinal Ludovico: novità su disegni e pitture per Villa Ludovisi; Giulia Iseppi, La sala dell'Aurora Cecilia Paolini, La sala della Fama; Ilaria Miarelli Mariani, La fortuna visiva dei dipinti di Guercino nella Villa Ludovisi; T. Corey Brennan, L'archivio Boncompagni Ludovisi e gli affreschi di Guercino per il Casino dell'Aurora; Il modus operandi; Barbara Ghelfi, Guercino decoratore fra poesia del quotidiano e scelte tecniche; Chiara Matteucci, Martina Cataldo, Gaia Tarantola, Pascal Cotte, Salvatore Andrea Apicella, Fabio Bevilacqua, Guercino oltre il colore. Indagini conoscitive; Progetti in corso; Francesco Freddolini, I Ludovisi tra Sei e Settecento: strumenti computazionali e ricostruzioni storiche; Bibliografia; Indice dei nomi.""