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Il funzionamento della mente
Dion Fortune, nota psicoanalista ed esoterista della Londra a cavallo tra 800 e 900, propone al lettore una breve, ma esaustiva spiegazione dei meccanismi della mente e della sua struttura, mostrando, senza lasciare dubbio alcuno, come gli istinti e non la razionalità possono fornirci la chiave per la comprensione della mente umana. ""Vediamo, nel piccolo segmento dell'arco evoluzionario che maggiormente ci concerne, come il fattore chiave sia l'istinto del gregge - il quale spinge continuamente verso una più completa socializzazione dell'umanità - e come ogni adattamento che un individuo compie debba essere in relazione alla sua integrazione come unità sociale e non ai suoi bisogni come individuo solitario"""". Con un linguaggio chiaro e accattivante, Dion Fortune ci offre le nozioni basilari per una visione moderna della mente umana, permettendo di afferrarle anche a menti """"non addestrate""""."" -
Buddha e il buddhismo
Questo libro è a layout fisso. Con il presente lavoro l’autore, dopo avere attraversato il percorso plurisecolare del pensiero filosofico indiano con i suoi tre saggi, I Maestri del pensiero indiano dai Veda a Osho, Il sofoterapeuta 2, come curarsi con la filosofia indiana, I cercatori del Vero nell’India contemporanea, si propone di scavare all’interno di quel colosso etico e teoretico, quale certamente è stato ed è il ricco patrimonio di pensiero e di azione originato da Buddha Sakyamuni tra il VI e il V secolo avanti Cristo, e sviluppatosi nei secoli attraverso le lucide riflessioni dei Maestri Buddhisti. Il fine dell’autore è quello di tentare di dare una risposta all’interrogativo se il Buddhismo, nella sua essenza, possa essere qualificato come una religione o una filosofia, una via di salvazione o un codice etico, o piuttosto come una felice sintesi filosofico-religiosa, atta a promuovere itinerari di elevazione spirituale intimamente avvertiti. -
Troppo vero per essere bello
La protagonista di questa commedia, scritta da Bernard Shaw all’età di 76 anni, è una giovane donna ricca e apparentemente malata, il cui unico desiderio è di trovare uno scopo alla sua esistenza. Oppressa da una madre eccessivamente premurosa che le impedisce di condurre una vita sana e normale, quando una finta infermiera e il suo ex fidanzato, un giovane predicatore improvvisatosi ladro, tentano di rubarle una preziosa collana, ella decide di fuggire con loro e di ricercare, grazie ai proventi della vendita delle perle, tutti i piaceri che il mondo può offrirle. Ma può il denaro garantire la felicità in un mondo che, negli anni successivi alla guerra mondiale, è mutato in una palude senza speranza? “Come tollerare oggi questa spaventosa, nuova nudità? La nudità delle anime che, fino ad oggi, pur di sopportarsi reciprocamente, hanno indossato brillanti e inarrivabili idealismi!”. -
Isabelle
Gérard Lacase, giunto al castello di Quartfourche per fare delle ricerche, ospite dei coniugi de Saint-Auréol e dei Floche, conosce il loro giovane nipote storpio, Casimir, il quale, affezionatosi a lui, un giorno gli mostra il ritratto della sua giovane madre, Isabelle. Gérard, colpito dalla bellezza e dall’angelica innocenza di quel volto, dalle rivelazioni delle fugaci visite notturne di Isabelle, nonché dalla ritrosia con cui l’abate Santal, precettore di Casimir, soddisfa la sua curiosità in merito alla fanciulla, decide di indagare su quello che sembra un vero e proprio mistero. Una lettera ritrovata per caso gli offrirà l’occasione per scoprire il motivo dell’allontanamento della giovane e il mistero che si cela dietro le sue saltuarie visite al figlioletto. Incapace di appagare il suo desiderio di conoscere Isabelle, rientra a Parigi, ripromettendosi di far ritorno a la Quartfourche non appena possibile. Sarà un duplice lutto a consentirgli di anticipare la sua visita, ma la delusione, come sempre accade quando la fantasia eleva su un celeste piedistallo l’oggetto della venerazione, non potrà che essere atroce. -
Il testimone oculare
L'autobiografia romanzata di un medico che, arruolatosi durante la Grande guerra nell'esercito tedesco come ufficiale medico, a seguito di una ferita che gli rende impossibile operare, viene trasferito in un ospedale psichiatrico, dove si curano i soldati affetti dai gravi traumi psichici. Qui, tra i tanti pazienti, conosce il caporale Adolf Hitler, affetto da cecità isterica e, inconsapevole delle tragiche conseguenze del suo agire, mediante l'ipnosi riesce a curarlo. A seguito della presa di potere da parte dei nazisti, il medico, ritenuto uno scomodo 'testimone oculare' della malattia psichiatrica del neo Führer, viene perseguitato e internato in un campo di concentramento. Scritto a cavallo degli anni 38-39, durante l'invasione nazista di Parigi, dove l'autore si era rifugiato, si pensò fosse andato distrutto insieme ai tanti testi che i tedeschi vollero far scomparire. L'autore ne aveva però mandata una bozza a New York, dove fu ritrovata nel 1962. -
Il trattato sulla tolleranza
Il Trattato sulla tolleranza (1763), prendendo spunto dalla vicenda di un commerciante ugonotto, ingiustamente condannato a morte per l'omicidio del figlio, rappresenta un vero e proprio 'manifesto' per il valore universale della tolleranza religiosa. ""La tolleranza è una conseguenza necessaria della nostra condizione umana.(...) Ed è questa la prima legge naturale: il principio a fondamento di tutti i diritti umani"""". Partendo da questo fatto e dalla conseguente critica della decisione della magistratura di condannare l'uomo a morte senza prove certe, Voltaire si scaglia contro il fanatismo religioso e l'assurdo atteggiamento di una società che ritenendo di seguire i precetti divini e liberare la terra dal male, vi scatena un inferno peggiore di quello descritto dalla Chiesa."" -
I nutrimenti terrestri
In quest’opera giovanile, in cui si mescolano versi liberi a ricordi di terre vicine e lontane, Gide compone un vero e proprio inno alla bellezza della natura e al libero abbandono al piacere dei sensi. Occorre, secondo l’autore, liberarsi da ogni idea preconcetta, svincolarsi dalle tradizioni e dai pregiudizi imposti dalla famiglia e dalla società, per recuperare un’essenzialità da troppo tempo perduta. Un’opera estremamente attuale che invita i giovani a mettere in discussione tutto ciò che hanno appreso, in un vero e proprio processo di ‘disistruzione’, grazie al quale si può arrivare a conoscere realmente se stessi. -
Il mestiere di vivere. Diario (1935-1950)
“Povera gente, i testicoli da cui siamo nati, sono ancora sempre la nostra sostanza. Immensamente più felice è lo scemo, il povero, il malvagio, di cui funzioni il membro, che non il genio, il ricco, l’evangelico, anormale là sotto...” Pubblicato postumo nel 1952, “Il mestiere di vivere” è il memoriale di Cesare Pavese nel quale l’autore annota, sotto forma di appunti frammentari, i suoi pensieri e le sue sensazioni. Iniziato dall’autore mentre era stato confinato dal regime fascista a Brancaleone (Rc), e continuato fino alla morte, ne costituisce l’autobiografia. “Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più.” ...conclude anticipando il gesto estremo con cui la notte tra il 26 e il 27 agosto 1950, pose fine ai suoi giorni. -
Viaggio attraverso l'inferno
“Questa storia non appartiene solo a me, ma a innumerevoli uomini, donne e bambini privi di nome, le cui ceneri sono state disperse dal vento. Molti i monumenti eretti per ricordare il loro sacrificio, ma il più consistente si innalza sulla memoria dei pochi che si sono salvati. Sia essa per sempre benedetta”. In queste sue indimenticabili memorie, Reska Weiss, arrestata dalla Gestapo nella primavera del 1944, racconta le estenuanti marce da un campo di concentramento all’altro, l’orrore del-le camere a gas, la costante paura di essere fucilata senz’al-tro motivo che quello di appartenere a una diversa ‘razza’, le terribili condizioni igieniche in cui i prigionieri dovevano sopravvivere. Ma ciò che la accompagna in questo viaggio attraverso l’inferno sono l’attaccamento alla vita, perfino quando essa risulta intollerabile, e la speranza in un futuro tutto da ricostruire. Reska Weiss, nata in una famiglia agiata ungherese, fu deportata dapprima ad Auschwitz con tutta la sua famiglia, poi, separata per sempre dal marito e dai fratelli, venne spostata in altri campi di concentramento da Kaiserwald (Riga) a Ponovez (Lituania) a Neumark (Polonia), insieme a migliaia di altre donne ebree. -
Paludi
In “Paludi”, la contemplazione dell’acquitrino da parte di Titiro non è altro se non una metafora dell’interesse dell’autore verso tutto ciò che è altro da sé e della sua volontà di allontanarsi da una tradizione letteraria totalmente disgiunta dalla vita reale. Un diario intimo in cui Gide confessa il suo male di vivere e una profonda insofferenza per la palude in cui ristagna il mondo intellettuale parigino. Una satira pungente di letterati e filosofi. -
La razza a venire
"La razza a venire"""", libro che risentì profondamente degli interessi dell’autore per l’esoterismo, contribuì alla nascita della fantascienza e del filone dei “mondi perduti”. È opinione diffusa, inoltre, che l’opera abbia contribuito all’immaginario misticheggiante del nazismo, oltre ad aver probabilmente influenzato La macchina del tempo di Herbert George Wells per il suo trattare di una razza sotterranea, in possesso di un‘energia a noi sconosciuta chiamata Vril, che attende di conquistare il proprio posto al sole." -
I promessi esplosi. Il libro che fa definitivamente brillare il capolavoro manzoniano. Con DVD
"I promessi sposi"""" è il libro più importante della nostra letteratura, ma indubbiamente risente del peso dei suoi anni (quasi due secoli...), e forse per questo le nuove generazioni pensano che sia un po' una palla. A rivalutarlo ci hanno pensato gli Oblivion, una giovane formazione di teatro comico che ha interpretato in musica, e in soli 10 minuti, tutta la storia del romanzo. È stato un successo, che ha convinto gli autori a mettersi alla prova in un progetto ancora più ambizioso: riscrivere tutto il libro, attualizzandolo, in queste centocinquanta pagine. Il risultato? Più che un compendio al tomo manzoniano, una rilettura dissacrante e discontinua, che rende finalmente giustizia alle generazioni di studenti martoriate da quegli interminabili 38 capitoli. In definitiva, qui si trasformano i Promessi sposi nei Promessi esplosi..." -
L' ipnosi regressiva e gli oracoli dell'uno. Con DVD
Blaise Pascal diceva: ""Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce"""". Scrivo questo per spiegare come la mia fede nella reincarnazione e nell'evoluzione spirituale dell'uomo in esistenze ed in dimensioni successive non dipende da obbligatori riscontri razionali, lo credo che percorriamo tutti un unico cammino di consapevolezza orientato alla coscienza dell'amore. Credo che tutto ciò che esiste sia """"uno"""" indiviso e indivisibile. L'ipnosi regressiva è una tecnica sperimentale - che può essere utilizzata durante una psicoterapia spirituale - che permette di ricercare le cause dei conflitti attuali nel mondo remoto dei sogni di trance, che possono assumere l'aspetto di precedenti vite. In questo libro e in questo DVD potete scoprire esattamente cos'è l'ipnosi regressiva e assistere a sedute di trance durante le quali i pazienti svelano di aver vissuto """"esistenze precedenti"""" che divengono motivo di analisi e rielaborazione, come avviene durante una psicoterapia tradizionale in riferimento ai sogni. Il recuperare in trance questi contenuti libera il soggetto dalle cariche emotive che sono bloccate nei suoi nuclei conflittuali profondi."" -
Appunti di un veterinario, medico per piccoli animali
Laurenzo Mignani è nato nel 1939, il 4 di luglio, per cui da sempre sostiene che negli Stati Uniti, avendo saputo del suo compleanno, per ricordarlo, hanno inventato la loro festa nazionale. Pur essendo un medico veterinario ormai in pensione, continua ancora a ricoprire diverse cariche in attività di categoria: ""È per riempire la giornata"""" dice... e lavora dodici ore al giorno. Questa raccolta di pensieri e aforismi Laurenzo l'ha pensata e scritta in circa quarant'anni di attività ambulatoriale, ma non l'ha mai pubblicata per timore che non fosse totalmente capito il suo intendere la vita, ovvero con serietà, decoro, onestà intellettuale, umanità, ma soprattutto ironia, quella buona, che fa sorridere. Laurenzo si considera un artista, non perché scrive, ma perché """"uno che sbarca il lunario aggiustando dei gatti può essere soltanto un artista""""."" -
Il castello e la campagna. Castel Guelfo di Bologna nei secoli XIV-XVIII
I luoghi che gli uomini hanno costruito, abitato, posseduto e lavorato sono il segno e la testimonianza di Settecento anni di storia.rnIl terzo lavoro editoriale su Castel Guelfo - realizzato, in occasione del Settecentenario della nascita del comune, dal gruppo di ricerca ormai consolidato che lavora da un decennio attorno a questo caso di studio - si occupa della nascita del castello, dello sviluppo della comunità e del suo territorio, con un'attenzione rivolta in particolare alla fondazione della prima struttura fortificata e al conseguente sviluppo dell'economia agricola. Il castello e il suo territorio, la faticosa definizione del confine orientale, l'insediamento e lo sviluppo agricolo sono le tappe della nascita e dello sviluppo della comunità di Castel Guelfo di Bologna. -
Il momento perfetto
Affamato di vita e di amore, uno studente di Giurisprudenza trascorre le sue estati sulle spiagge di una Maremma ancora selvaggia, alla fine degli anni Sessanta. Alle spalle, i rigidi precetti borghesi di una madre lontana e un padre troppo severo; davanti a sé, tutta l'incertezza inebriante di un futuro ancora da definire, mentre l'egoismo ingenuo e impietoso dei vent'anni travolge affetti e relazioni. Nell'educazione sentimentale di un giovane inquieto e un po' canaglia, la perfezione tanto vagheggiata si frantuma nel fragore di uno schianto, con la potenza di una tragedia che finalmente porta con sé la possibilità di crescere davvero. -
Il rotolo di tela
Un viaggio nella memoria.rnrn""Il passato tornava sotto forma di esplosioni dentro i loro petti come piccole bombe della memoria, e il futuro si affacciava alle loro vite come un'alba incerta in un mattino autunnale"""". Lo sposalizio della Ida è l'occasione per un viaggio nella memoria: la famiglia e la gente del borgo, stringendosi attorno alla giovane, secondo un antico rituale, srotolano come una tela la propria storia per trasmettere, assieme ad essa, l'energia vitale, le emozioni, il coraggio e gli ideali condivisi. La Nora, l'Isolina, la Ginevra, la Rosina, lo zio Benvenuto e soprattutto la nonna Dulinda aiutano la Ida a far luce, ciascuno a suo modo, su un evento tragico, che ha segnato profondamente la vita del borgo: l'assassinio di Tonio, amatissimo marito della Dulinda, da parte di uno sgherro fascista. Occorrerà rivivere quei giorni di odio e terrore, i giorni della lotta per la liberazione dell'Italia, delle feroci rappresaglie dei tedeschi, dei soprusi e dell'orgoglio, per poter tornare a guardare il futuro con occhi puri e innocenti. Riuscirà la giovane sposa a raccogliere un'eredità tanto pesante quanto preziosa?"" -
Morti e mele in Val di Non
Un movente indecifrabile fino all'ultimo.rnTuenno è un laborioso paese di montagna dove tutto si regge sulla monocultura della mela. Su un tir diretto a Colonia, occultato tra i frutti, viene ritrovato il cadavere decapitato di un anziano possidente. Nessuna traccia dell'arma del delitto né altri indizi aiutano il solerte maresciallo Dallaserra nel suo lavoro di investigazione, che conduce coadiuvato da Bergamo e Slomp, bizzarri e maldestri carabinieri da barzelletta. Pur alzando spesso il gomito, anche l'irascibile medico del paese, dottor Wegher, contribuisce alle indagini, così come il dottor Holznecht, magistrato curioso, talvolta vittima di alcune sue fissazioni. Tra depistaggi e false prove, la ricerca dell'assassino si complica con l'uccisione del testimone principale del caso e con la comparsa sulla scena di numerosi personaggi, di opposta estrazione sociale ma tutti legati alla vittima da oscure e torbide relazioni. Saranno il fiuto e la scaltrezza del maresciallo, uniti a una fortunata serie di coincidenze, ad accelerare la scoperta del colpevole e di un movente fino all'ultimo indecifrabile. -
Delibes Coppélia
Balletto pantomimico in due atti e tre scene. Libretto di Charles Nuitter e Arthur Saint-Leon, dal racconto L'uomo della sabbia di E.T.A. Hoffmann. Musica di Léo Delibes. -
L' inverno dello straniero
Il Risorto è un killer professionista, ha mano ferma e sicura e un conto aperto col passato, non sbaglia un colpo e ha sempre ucciso per denaro. In un inverno freddo di neve e ghiaccio, qualcosa di straordinario accade tra le montagne della Valle d'Aosta. Il vecchio Eliaz e sua moglie Sara vengono massacrati e abbandonati in un lago di sangue. Il guardiacaccia Benni viene bruciato vivo dopo essere stato cosparso di benzina. Il Risorto, indirettamente coinvolto in quella terribile scia di violenza, riuscirà forse a dare un senso alla scomparsa dell'unica donna amata, sua madre, dopo averla perduta nel cuore dell'infanzia. Una storia raccontata facendo un uso spregiudicato della lingua, rendendo immagini e atmosfere come trasposte da un film di genere. Una storia nera e potente come i fantasmi del passato, che ritornano dal buio a sporcare di rosso sangue la vita.