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La luna e i falò
Poco dopo la liberazione d'Italia il protagonista, detto Anguilla, partito vent'anni prima dalle langhe piemontesi per emigrare in America, dove ha accumulato una discreta fortuna, fa ritorno al suo paese di origine. Ma qui, tra le tante conoscenze che sperava di incontrare, è rimasto solo Nuto, uno dei suoi più cari amici di un tempo. Tanti sono morti, altri scomparsi senza lasciare traccia, se non nel ricordo e nel rimpianto di coloro rimasti. Dopo lunghe peregrinazioni negli amati luoghi della sua infanzia e adolescenza, Anguilla scopre quante cose, a dispetto di un paesaggio immutato, sono nel frattempo cambiate e non tutte in meglio. ""Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che, anche quando non ci sei, resta lì, ad aspettarti."""" Un viaggio alla ricerca delle proprie radici, in cui ogni elemento, scatenando emozioni spesso contrastanti, rievoca inestinguibili memorie, ma anche una denuncia acuta e inarrestabile dell'indigenza, dell'ignoranza, dell'arretratezza in cui il popolo delle campagne è costretto a vivere."" -
Il carcere
Pavese narra ne ""Il carcere"""" l'esperienza del confino, fisico e psicologico, da lui vissuta a Brancaleone, in Calabria, che ai suoi occhi appare colmo di invisibili, e tuttavia invalicabili, pareti, tanto da divenire per lui un vero e proprio carcere. Stefano, il protagonista, viene condannato per antifascismo e, dopo un anno di prigione, è confinato per un anno in quel paesino, dove il lento scorrere della vita, i pettegolezzi e una mentalità retrograda rappresentano per lui una costante tortura. """"Nei due giorni che Stefano attese il foglio di via, il crollo delle sue abitudini fondate sul vuoto monotono del tempo lo lasciò come trasognato e scontento. Continuò a gironzolare dalla sua stanza all'osteria, incapace di fare una corsa più lontano, di salutare a uno a uno i luoghi deserti, pallidi, della campagna e del mare, che tante volte aveva divorato con gli occhi, nel tedio esasperato, dicendosi: """"Verrà l'ultima volta e rivivrò quest'istante""""."" -
Sette sermoni ai morti
Nel 1916, in una condizione di profonda crisi personale e d'intensa esperienza visionaria, Carl Gustav Jung è visitato da ""spiriti"""" di ritorno da Gerusalemme. """"Cominciò con uno stato di inquietudine dentro di me, ma non sapevo che cosa significasse, o che cosa si volesse da me. C'era intorno a me un'atmosfera sinistra: avevo la strana sensazione che l'aria fosse pregna di entità spettrali. (...) . Gli, spiriti, provenienti dalla """"terra dei morti"""", sono """"le voci dell'Inesplicabile, dell'Irrisolto, dell'Irredento"""". Gli straordinari """"Sette sermoni ai morti"""" con cui Jung cerca di portarli a consapevolezza e di placarli, scritti in una condizione prossima all'esperienza medianica, sono a un tempo una Teogonia, una Cosmogonia, una Psicogenesi, in un lucidissimo e controllatissimo """"mythologein"""". Pagine complesse e ricchissime, imbarazzanti per gli stessi cultori di Jung, qui proposte attraverso un puntuale commento filosofico e teologico, sempre in rigorosa aderenza al pensiero di Jung."" -
Saggio sulla libertà
La teoria che Mill propone in questo breve saggio pubblicato nel 1858 è quella dei diritti dell’individuo, diritti incompatibili con ogni forma di società totalitaria; come pure con quelle società apparentemente libere, in cui a dominare sono i più forti o i più astuti. Condizione imprescindibile allo sviluppo della libertà è, secondo l’autore, l’esistenza di una società civile avanzata, regolata da uno stato, minimo, di diritto e determinata dalla qualità dei suoi cittadini. La vera ricchezza di un popolo è la sua intelligenza e il suo senso critico, la sua “varietà di caratteri”. “La libertà umana comprende, innanzitutto, la sfera della coscienza interiore, ed esige libertà di coscienza nel suo senso più ampio, libertà di pensiero e sentimento, assoluta libertà di opinione in tutti i campi, pratico o speculativo, scientifico, morale, o teologico; in secondo luogo, questo principio richiede la libertà di gusti e occupazioni; in terzo luogo, da questa libertà di ciascuno discende, entro gli stessi limiti, quella di associazione tra individui”. -
Disobbedienza civile
Henry David Thoreau condannava apertamente le scelte del governo statunitense, e in particolar modo, l'accettazione dello schiavismo e la politica espansionistica ai danni del Messico. Queste furono le ragioni per cui si rifiutò di pagare le tasse, finendo, seppure per una sola notte grazie alla prodigalità di una zia, in carcere. Da questa esperienza nacque ""Disobbedienza civile"""", un testo in cui l'autore spiega i motivi dell'arresto, giustificando il proprio comportamento contro una legge contraria alla coscienza e ai diritti dell'uomo. """"Di fatto, non è dovere di un individuo dedicarsi all'estirpazione del male, anche del più grande; giustamente, egli potrebbe avere altre faccende che lo occupano; ma è suo dovere, almeno, tenersene fuori e, se non vi pensa oltre, non dargli il suo costante apporto pratico. Se mi dedico ad altri scopi e progetti, dapprima devo almeno verificare che non li sto perseguendo stando seduto sulle spalle d'un altro uomo. Innanzitutto, devo scendere da lì, affinché anch'egli possa perseguire i suoi obiettivi"""". Fu così che Thoreau fondò i primi movimenti di protesta e resistenza non violenta, che verranno successivamente rappresentati da Martin Luther King e Gandhi."" -
Il mercante di Venezia
Venezia, XVI secolo. Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vuole chiedere la mano di Portia, una ricca ereditiera di Belmonte e, per poterla corteggiare, chiede in prestito all'amico Antonio tremila ducati. Questi, provvisoriamente privo di liquidità, si fa garante per lui presso l'avido mercante Shylock, il quale acconsente, stabilendo che, qualora la somma non venga restituita entro la scadenza fissata, Antonio debba pagare con una libbra di carne del suo corpo. A Belmonte, Bassanio e Portia si sposano, ma il destino prontamente interviene a separarli, interrompendo il loro sogno d'amore. Una lettera di Antonio induce infatti il giovane a rientrare subito a Venezia, dove il meschino Shylock, intenzionato a ottenere la propria vendetta, seguita a ordire le sue trame, trascinando Antonio dal giudice. Riusciranno i suoi amici a evitare la tragedia? -
Una donna senza importanza
In questa commedia originale e colma di ironia Oscar Wilde mette in scena la società inglese, mostrandola in tutta la sua anima frivola e corrotta, attraverso personaggi quali il libertino Lord Illingworth, del tutto privo di valori etici, la signora Allonby, cinica e civettuola, la pacata Lady Stutfield, sempre pronta a dare ragione a chiunque perché incapace di formarsi un'opinione propria e molti altri. In questa cerchia, si inseriscono, creando un apprezzabile contrasto, la signorina Hester, giovane e passionale americana e Gerald Arbuthnot, ingenuo e ambizioso pupillo della padrona di casa, Lady Hunstanton. Quando Lord Illingworth decide di assumere come segretario personale il giovane Gerald, questi invita la madre a incontrare il suo nuovo mentore, ma un solo sguardo basta alla donna per riconoscere in quegli l'uomo che, anni prima, l'aveva sedotta e abbandonata e che altri non è se non il vero padre di Gerald. Potrà mai la signora Arbuthnot accettare che Gerald parta al seguito di un uomo che per lei ha rappresentato la rovina e che, con le sue idee, potrebbe arrivare a corrompere l'animo integro di quel figlio tanto amato? -
L'eco delle catene. La detenzione dei prigionieri politici nelle carceri israeliane
La pratica dell’isolamento ha colpito diverse centinaia delle migliaia di prigionieri che hanno varcato i cancelli delle prigioni e dei centri di detenzione israeliani. “Lo Stato di ‘Israele’ e, in precedenza, il movimento sionista non hanno risparmiato nessun metodo per reprimere i figli del nostro popolo. La loro storia è strettamente legata ai sanguinosi massacri e alla politica di pulizia etnica ai quali hanno fatto ricorso per fondare e consolidare la loro entità razzista”. In queste pagine si parla in particolare dei detenuti posti in isolamento, un feroce metodo di tortura che nega i diritti dei prigionieri. -
Le colpe altrui
Incentrato sulla storia della famiglia Zanche, ne “Le colpe altrui” riemergono i temi cari alla Deledda: una travolgente passione amorosa, la trasgressione immancabilmente punita, l’insopprimibile senso di colpa che porta alla scelta di una qualche forma di espiazione. Bakis Zanche, sorpresa la moglie a baciare un altro uomo, la caccia di casa, rifiutandosi di riconoscere il loro secondo figlio, Mikali, concepito quando ancora erano sposati, ma nato successivamente. Questi, una volta cresciuto, si innamora, ricambiato, di Vittoria, la fidanzata del fratello maggiore Andrea. Quando quest’ultimo viene ucciso in un ‘incidente’ di caccia, e il vecchio Zanche, sopraffatto dal dolore, muore, lasciando i suoi beni a Vittoria, la giovane, pervasa dal senso di colpa, decide di rompere ogni rapporto con Mikali. La ricchezza ereditata, tuttavia, costituisce per lei un tormentoso fardello, che solo la condivisione con colui che avrebbe dovuto essere il legittimo erede può lenire. Vittoria sposa così Mikali, ponendo fine all’ingiustizia subita da lui e dalla madre. Ma compensare un torto permette davvero di raggiungere la felicità? -
Ecce homo
"Ecce homo"""" non è una vera e propria autobiografia, bensì un'interpretazione che Nietzsche dà della propria vita e delle sue opere, passando immancabilmente attraverso teorie divenute per lui un classico, quali l'attacco al cristianesimo e l'aspra critica rivolta alla 'cultura' tedesca e ai suoi rappresentanti. Uno dei testi più dibattuti del filosofo tedesco, una coerente conclusione retrospettiva del suo pensiero." -
Sinfonia pastorale
Gertrude, una ragazza cieca che conduceva un’esistenza miserabile con la sola compagnia di una anziana parente sorda, divenuta orfana, viene accolta dal pastore Jean Martens. Da quel momento, grazie alle amorevoli cure del pastore, la sua vita subisce un netto miglioramento. Crescendo, muta in una bellissima giovane donna, attirando su di sé l’amore lecito del figlio di Martens, Jacques, ma anche quello illecito del pastore stesso. La situazione precipita quando Gertrude, che torna a vedere dopo un’operazione, comprende per la prima volta i suoi reali sentimenti e, divisa tra la riconoscenza verso il pastore e l’amore per il figlio di questi, è costretta a prendere una terribile decisione. -
Il sole si spegne
"Il sole si spegne"""" è la storia di una famiglia nobile, caduta in disgrazia dopo la Seconda guerra mondiale. In un crescendo drammatico, la giovane Kazuko racconta, attraverso la tragica epopea della propria famiglia, la graduale scomparsa dei valori tradizionali in una società che più non riesce a riconoscersi nel passaggio alla modernità e nei cambiamenti postbellici. La madre, una donna dolce e affettuosa, a seguito della morte del marito è costretta a vendere la propria casa e a trasferirsi in provincia, dove la vita è meno cara; Kazuko, consumata dall’affetto per i suoi cari e disperatamente bisognosa di amore, crede di trovarlo tra le braccia di un vecchio scrittore depravato. Il fratello Naoji, sopravvissuto alla guerra e incapace di identificarsi sia con il ceto aristocratico di appartenenza, sia con la classe del popolo, cerca l’oblio nell’alcol e nelle droghe. Un libro in cui si è riconosciuta l’intera generazione sorta tra le rovine del dopoguerra." -
Corydon
"Con questo saggio, scritto in forma di dialogo socratico e pubblicato tra il 1911 e il 1924, Gide propone una discussione in difesa dell'omosessualità. Partendo da un fatto di cronaca, in cui un uomo accusato di omicidio, a dispetto dell'assenza di prove, viene condannato perché omosessuale, l'autore ci offre una chiave di lettura dell'uranismo ben diversa rispetto all'idea in voga in quel tempo, sostenendone l'assoluta normalità, in quando parte integrante della società umana, e aborrendo ogni forma di discriminazione. Per affermare questo, egli fa riferimento al mondo greco - romano, e in particolar modo alla Grecia classica e al lungo periodo di conflitto tra Sparta e Atene, periodo in cui la specie umana, a dispetto delle sue propensioni sessuali, aveva raggiunto l'eccellenza sotto diversi punti di vista.""""" -
La cortigiana
La cortigiana, commedia in cinque atti, ruota intorno a due vicende abilmente collegate: quella del senese Maco che, giunto a Roma per diventare un perfetto cortigiano, finisce, a causa di uno scherzo ordito ai suoi danni da Mastro Andrea, in una caldaia bollente; e quella di Parabolano che, ingannato dal servo Rosso e dalla mezzana Aluigia, trascorre la notte non con l’amata Livia, ma con Togna, moglie del geloso fornaio Ercolano. Con un’ironia beffarda, irridente e dissacratoria, Aretino denuncia le bassezze, l’ipocrisia e la corruzione della corte romana. Roma e la sua quotidianità rappresentano i veri protagonisti della commedia e proprio in questo sta la forza e la modernità dell’opera. -
Fiori e altri racconti
Tre racconti – “Fiori”, “Il flauto pastorale”, “Doppio sogno” - in cui Schnitzler indaga le molteplici pieghe dell’animo umano e la conflittualità che sovente si cela nel rapporto di coppia. E se in “Fiori”, il tradimento è antecedente allo svolgimento del racconto e la donna, già deceduta, manifesta la sua presenza e il suo rimpianto attraverso l’ultimo mazzo di fiori inviato all’ex amante, ne “Il flauto pastorale” l’equilibrio coniugale viene rotto dalla decisione del marito di lasciare la moglie libera di seguire ogni tentazione, nella certezza che, una volta tornata, possa appartenere a lui soltanto. Ma è in “Doppio sogno”, che la reciproca estraneazione dei protagonisti raggiunge l’apice. Attraverso il meccanismo del dubbio, innescato dall’autore all’interno di una tranquilla famiglia viennese, la realtà diviene un paravento illusorio, colmo di dubbi, angosce e desideri repressi, che, non appena liberati, conducono i personaggi in una serie di avventure reali e sognate, in cui l’unico salvagente è la reciproca comprensione. -
Marciamo e spariamo
Quarant’anni di storia italiana dalla Sicilia al Piemonte attraverso le vicende di Tommaso e Rosaria; il faticoso tentativo di affrancarsi dalle rispettive famiglie per crearne una loro, non meno disfunzionale di quelle da cui erano partiti. Il tutto attraversando da spettatori un Paese in cui il progresso sembra solo apparente. “Che differenza c’era tra sua madre, anziana meridionale incolta, che le impediva di toccare i prodotti dell’orto nei giorni del ciclo mestruale perché convinta che li avrebbe fatti appassire o comunque li avrebbe irranciditi e il suo collega bibliotecario, piemontese purosangue, giovane e diplomato, che non voleva far vaccinare i propri figli in quanto convinto che quella forma di prevenzione veicolasse l’autismo?”. Tra i problemi generati da un marito mai diventato adulto e un figlio i cui disturbi dell’apprendimento hanno reso gli anni scolastici un calvario, da cui è uscito aderendo con entusiasmo a posizioni neofasciste, Rosaria apre gli occhi sulla condizione umana grazie alla compagnia di un burbero e apparentemente cinico anziano frequentatore della biblioteca in cui lavora. “Si illudeva, povero ribelle delle cause perse, di vivere nella prima coniugazione. Ma il mondo è immerso nella terza. È così per tutti: a vent’anni ci illudiamo di marciare e sparare, a settanta ci accorgiamo di marcire e sparire”. -
Il mistero della camera gialla
25 ottobre 1892. Sul quotidiano Le Matin appare la notizia del tentato omicidio della figlia del professore Stangerson, messo in atto quella notte nel castello di Glandier. A indagare sul caso, il famoso ispettore Frédéric Larsan e un giovane e brillante giornalista, Joseph Rouletabille, il quale, a dispetto del divieto di accesso alla stampa, riesce non solo a ispezionare la scena del delitto, ma anche a farsi ospitare nel castello per proseguire le ricerche. E, se i sospetti della polizia si focalizzano sul fidanzato della signorina, Robert Darzac, a seguito dei nuovi tentativi dell'assassino di portare a termine la sua missione, diviene sempre più evidente che la stessa Mathilde Stangerson nasconde un oscuro segreto. In questo avvincente romanzo, definito da Dickson Carr ""Il più bel mistery mai scritto"""", Leroux mette in scena, fornendone un esempio che nessuno è mai riuscito a eguagliare, il sommo problema dei romanzi polizieschi, ovvero il 'delitto della camera chiusa'."" -
Povera gente
Scritto in forma epistolare, è ambientato in una Pietroburgo affollata di impiegati e affittacamere, cucitrici e mendicanti. Makàr Devuškin e Varvara Alekséevna, uniti da un debole vincolo di parentela e da un ben più saldo affetto, vivono l’uno di fronte all’altra, in due delle tante squallide camere dove la povera gente come loro tenta di scacciare, giorno dopo giorno, la fame e la cattiva sorte. Lei è una fanciulla sola e di salute cagionevole, lui un semplice impiegato in là con gli anni. Attraverso una fitta corrispondenza, l’autore dipinge la loro quotidianità, il loro passato, il desiderio di riscatto sociale e le ingiustizie a cui entrambi hanno dovuto e devono sottostare, perché “qualsiasi cosa si scriva, la situazione del povero non cambierà”. E allora perché non godere di quel poco che la vita offre, perché non abbandonarsi agli affetti, quando permettono di uscire, anche solo per pochi istanti, dal grigiore che li circonda? -
I cercatori del vero nell’India contemporanea. Da Ramakrisnha a Osho
L’autore pone un particolare accento ai più recenti giganti del pensiero indiano, inquadrandoli nell’ampia cornice storica della contemporaneità, compresa tra l’ultimo tratto del XIX secolo e l’intero percorso del XX secolo Ad aprire la rassegna, Ramakrisnha e Vivekananda, due grandi Maestri vissuti nella seconda metà dell’Ottocento, che si integrano e si completano, sia per l’impalcatura dottrinaria, sia soprattutto per il messaggio che entrambi hanno voluto lasciare al mondo intero sulla necessità di una religione universale, capace di garantire una pacifica convivenza di fedi diverse attraverso il riconoscimento dell’unicità di Dio. Seguono il poeta filosofo Rabindranath Tagore, il profeta della non-violenza Mahatma Gandi, il propugnatore dello Yoga Integrale shri Aurobindo, il filosofo della libertà e dell’amore Iddu Krishnamurti e il Maestro di Verità Sathya Sai Baba, per concludere con il profeta dell’Uomo Nuovo Rajneesh Osho. -
L'invasore
In questo dramma in tre atti, rappresentato per la prima volta nel 1915, si affronta il tema delle atrocità subite dalla popolazione belga ad opera dell'esercito tedesco durante il primo conflitto mondiale. Annie Vivanti non solo denuncia gli stupri commessi dai soldati tedeschi in Belgio - lasciando emergere la violenza attraverso un lungo gioco sadico tra alcuni ufficiali tedeschi e due donne belghe: Luisa e la giovane Chérie - ma solleva la delicata questione delle conseguenti gravidanze, che imprimevano l'onta della contaminazione nella donna, introducendo un altro controverso tema: la giustificazione dell'aborto. “Mille volte al giorno ringrazio Iddio che la mia bambina ammutolita non possa domandarmi: ‘Mamma, che cosa pensi?'. Dovrei dirle: ‘Penso che sono maledetta tra le donne, che sono indegna di alzare la fronte. Penso che porto nel mio seno un essere immondo che renderà eterna l'onta che ho patito'”.