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Lhotse South Face. La parete leggendaria
«È la parete più difficile di tutti gli ottomila. Una parete che toglie il respiro, che ridimensiona la grandezza dell'uomo e dell'alpinista. Una parete che fa sognare...» Questo scrive Hervé Barmasse della «dark side» del Lhotse che ha respinto per anni i migliori alpinisti italiani, jugoslavi, francesi, sconfitto per due volte Reinhold Messner, ucciso il polacco Kukuczka... Una parete di roccia e ghiaccio, costantemente spazzata dalle valanghe e soggetta a lunghi periodi di maltempo, di elevatissima difficoltà tecnica, la cui prima realizzazione rimane una delle controversie alpinistiche più discusse di tutti i tempi. La storia di questa «Parete delle leggende» - a un certo punto divenuta l'obiettivo più importante dell'alpinismo mondiale tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta - e dei numerosissimi tentativi compiuti dai più forti alpinisti di tutti i tempi, è l'emblema stesso della storia dell'alpinismo himalayano e l'occasione per (ri)scoprire e (ri)scrivere una storia dell'alpinismo dell'Europa orientale. Sì, perché su una parete del genere solo i più resistenti, i più determinati, i più «duri» potevano sperare di avere successo, caratteristiche tipiche degli alpinisti dell'Est, troppo spesso trascurati dalla narrazione dell'alpinismo «ufficiale» fatta dai protagonisti occidentali. Con grande preparazione, dovizia di particolari e foto inedite, dopo lunghe ricerche e interviste ai protagonisti stessi, e con la libertà di pensiero di chi racconta la montagna senza essere egli stesso un protagonista... -
Il giro di chiave
La casa dei loro sogni è diventata il tuo peggiore incubo.L'occhio le era caduto sull'annuncio mentre stava pensando a tutt'altro, ma le era sembrata un'opportunità troppo interessante per non approfittarne: babysitter a tempo pieno, ottimo stipendio alloggio compreso. E quando Rowan Caine arriva a Heatherbrae resta incantata di fronte a una villa splendida, modernissima, incastonata nel meraviglioso paesaggio delle Highlands scozzesi e abitata da quella che sembra essere una famiglia perfetta. Quello che non sa è che sta per precipitare in un incubo folle, con una bambina morta e lei in prigione accusata del suo omicidio. Nella lunga lettera che scrive all'avvocato, Rowan cerca di ricostruire passo passo gli eventi che l'hanno condotta fin lì. Non si trattava solo della casa, con l'impianto di sorveglianza attivo ovunque ventiquattr'ore al giorno, i controlli in remoto che inspiegabilmente facevano risuonare la musica a tutto volume nel cuore della notte o accendevano le luci all'improvviso. E nemmeno delle bambine, molto diverse dalle figlie modello che le erano parse a prima vista. E nemmeno il fatto che sia rimasta sola per settimane intere a prendersi cura di loro, senza nessun altro adulto vicino, a parte Jack Grant, un giovane uomo stranamente inquietante. Era tutto l'insieme. Sa di aver commesso degli errori, di aver mentito pur di avere il posto, e di non essersi sempre comportata nella maniera migliore con le bambine. Insomma, sa di non essere innocente. Ma sa di non essere colpevole. Quantomeno di omicidio. Il che significa che è stato qualcun altro... Nel Giro di chiave, Ruth Ware si richiama con grande maestria al capolavoro horror di Henry James, Un giro di vite. E il risultato è un romanzo pieno di colpi di scena imprevedibili. Fino all'ultima pagina. -
Il piccolo orto di casa
Coltivare frutta e verdura migliora la vitarnrnAvete poco spazio ma vi piacerebbe coltivare verdura e frutta? Congratulazioni. Sul serio, siete fortunati. Non dovrete né spezzarvi la schiena né arrancare faticosamente su acri di terreno: estirpare, scavare e disinfestare per voi sono concetti da ridimensionare. Lavorare in uno spazio ridotto è l'opzione migliore: senza inquinare e senza monopolizzare tutto il vostro tempo libero, un piccolo orto casalingo vi manterrà connessi alle stagioni, vi offrirà una pausa dalla frenesia urbana e vi ricompenserà con l'incomparabile sapore della frutta e della verdura appena colte. Invece di aprire barattoli di fagioli e vassoi in polistirolo di insalate e carote avvolti nel cellophane, vi limiterete a spazzar via un po' di terra, senza poi dover gettare le confezioni ancora mezze piene, perché coglierete soltanto la quantità che vi serve. Ricco di spunti ampiamente collaudati e di idee facili pensate apposta per la coltivazione in vaso, nelle bordure, in piccoli giardini e all'interno di casa vostra, Il piccolo orto in casa garantisce un ottimo risultato anche ai principianti e a chi dispone di uno spazio apparentemente minimo. -
Figlie
Due figlie, due amiche. Un incredibile viaggio di scoperta.Betty e Martha partono da Berlino per un viaggio in Svizzera con una Golf scassata. Accompagnano il padre di Martha, malato terminale, a porre fine alla sua vita in una clinica. Ma il viaggio prende una piega del tutto inaspettata quando il padre decide di rimandare la sua scelta e di fare una deviazione nei luoghi della sua giovinezza. Betty e Martha lo assecondano e capiscono che anche per loro è giunto il momento di cambiare strada e buttarsi, anche a rischio di qualche incidente di percorso. Hanno quarant'anni e si conoscono da sempre: la loro amicizia, forse, è l'unico appiglio in una vita che fino a questo momento hanno percorso lasciandosi trascinare senza riuscire a trovare dei punti fermi. Dalla Germania scenderanno verso sud, prima in Italia sul Lago Maggiore poi nel Lazio e quindi in Grecia, dove Betty pensa di poter incontrare il suo, di padre, che credeva morto e che invece sembra essersi nascosto in un'isola greca... Con un'autoironia graffiante e una sincerità disarmante, Lucy Fricke racconta di donne che fanno i conti con il loro passato e il loro presente, di addii che a nessuno vengono risparmiati, e di genitori che si eclissano troppo presto dalla vita dei figli. E la domanda che si pongono e che ci poniamo non è tanto da dove proveniamo, ma piuttosto come possiamo riscoprire e accettare le nostre origini. -
Questo gioco di fantasmi
Il seguito de La morte sospesa.«Uno dei più grandi alpinisti e scrittori di montagna inglesi» – The IndependentCome si può dare un senso alle proprie drammatiche esperienze? E come darne alle tragedie di tanti, troppi, compagni di scalata? Dopo aver raccontato la sua incredibile caduta in un crepaccio sulle Ande (il suo compagno di cordata tagliò la corda, abbandonandolo al suo destino) nella Morte sospesa, in questo libro, che vuole esserne un ideale seguito, Joe Simpson si ferma, fa un passo indietro e ricomincia dall'inizio. Dalla sua infanzia e adolescenza alle prime scalate sulle falesie di casa; dalle prime esperienze sulle Alpi agli incontri ravvicinati con la morte; dall'ampliamento dei propri orizzonti alle conseguenti spedizioni sulle Ande e in Karakorum. Simpson ripercorre le tappe della propria vita in un'autobiografia che diventa affresco dell'alpinismo inglese degli anni Ottanta e Novanta, fatto di personaggi spesso disadattati, veri e propri outsider, ma capaci, oltre che di sfidare e vincere le vette più impervie della terra, anche di compiere scelte coraggiose, creare amicizie profonde, sfidare tutto e tutti, con l'onestà di chi ha visto la morte in faccia molte volte e molte volte ha dovuto affrontare la perdita di un compagno. Nel raccontare la sua vita, Simpson cerca di dare un senso a tutto ciò, anche se un senso non si può trovare. È possibile solo giocare a questo gioco di fantasmi. -
La stella nella scatola
Nella cittadina di Wharton, Connecticut, la vita quotidiana di alcuni abitanti è messa a dura prova. Greg Taylor, giovane e brillante uomo d'affari, ha scoperto di avere una grave forma di tumore, che aggredisce il fisico ma inevitabilmente altera anche i rapporti con la sua splendida famiglia, la moglie Freddie e la piccola Addie. Non è facile combattere la malattia e insieme accettare e fare accettare un'immagine di sé così drammaticamente diversa. Ma accettarsi è sempre una faccenda difficile, come sa bene anche Luke, che ha passato la vita a sentirsi un fallito sotto gli occhi severi e giudicanti della madre, l'impeccabile Darcy Crowley, proprietaria della lavanderia principale della città, dove lavora dopo la morte del marito che rimpiange ogni giorno che passa. E, d'altronde, chi non ha qualcosa da rimpiangere? I coniugi Lionel vivono nel rimpianto per una perdita lacerante; Ginger per una scelta compiuta tanto tempo prima, Hannah per un'infanzia rubata… Eppure, ognuno, impegnato com'è a raccogliere i cocci della propria esistenza, riesce a rimettere insieme brandelli di vita passata e presente per poter andare avanti, per salvare i rapporti con chi gli sta vicino o per costruirne di nuovi, e qualche volta riesce anche a essere felice, con la tenacia, con l'amore che ognuno interpreta e offre a modo suo, e con la speranza che bisogna saper coltivare, sempre e nonostante tutto. La stella nella scatola è un romanzo d'esordio commovente e vitale che tocca le corde più profonde in ognuno di noi riempiendo il cuore di speranza. -
Quei legami che ci fanno vivere. Elogio dell'interdipendenza
Abbiamo bisogno degli altri: mai come in questo periodo ce ne siamo resi conto. A tutti i livelli: personale, familiare, sociale, internazionale. Quei legami che ci fanno vivere invoglia ad avvicinarsi agli altri, a rinserrare i legami che ci uniscono. Un libro utile e concreto per le coppie, per l'educazione dei nostri figli, per le relazioni amicali e professionali.«""Quei legami che ci fanno vivere"""" è un'autentica call to action in favore di una 'interdipendenza positiva', e un invito a sviluppare quei legami che danno senso alla vita» – L'OBS«Essere consapevoli di tutte le forme di interdipendenza nella nostra vita quotidiana, osservarle, assecondarle, è un esercizio importante e semplice: un esercizio che ci consente di sentirci pienamente umani, di sentirci felici e sostenuti. Ed è una buona cosa. Perché quando ci sentiamo felici e uniti riusciamo a raggiungere grandi obiettivi. Insieme, naturalmente...» Nella società contemporanea, la nostra relazione con gli altri, che in passato era condizione necessaria alla nostra sopravvivenza, è stata sostituita dall'autonomia e dall'individualismo con il contributo delle nuove tecnologie. Ma il risultato non sembra essere in alcun modo soddisfacente e gli studi più recenti dimostrano in modo inequivocabile l'importanza dell'interdipendenza per il benessere e il senso di sicurezza delle persone. I due autori esplorano i molteplici significati dell'interdipendenza e mostrano come le relazioni sociali e la vicinanza agli altri ci modellano e ci fanno stare bene in quanto individui e in quanto membri della società. Dall'amicizia ai rapporti sentimentali che sono alla base della famiglia, questo libro esplora ciò che ci rende più profondamente umani."" -
MindGym: allenare il cervello. Un programma di 12 settimane per migliorare l'equilibrio mentale
Uno stile di vita salutare non incomincia in palestra, ma nella vostra mente. La quotidianità è scandita da una serie di impegni e quasi sempre ci affanniamo da un appuntamento all'altro. Ci siamo convinti che non ci sia alternativa a questo modo di vivere, ma come sarebbe se, invece, nella nostra testa regnasse una sensazione di pace? Certo, le condizioni materiali sono importanti, eppure la felicità autentica non risiede in ciò che possediamo, ma nel modo in cui guardiamo alla vita, nelle prospettive che ci poniamo, nelle nostre attitudini: risiede nella nostra mente. Una mente sana e felice è un bene prezioso e dobbiamo prendercene cura, così come teniamo in forma il nostro fisico. Con un programma di 12 settimane, questo libro vi porterà a vivere con maggiore consapevolezza, a liberarvi dalle preoccupazioni, a concentrarvi su ciò che vi rende felici e a realizzare i vostri progetti. Ogni settimana propone un vero e proprio allenamento mentale basato sull'attenzione, sul potere della compassione e sull'attitudine alla felicità. Allenare l'attenzione consente maggiore autoconsapevolezza e autocontrollo, esercitare la compassione insegna a rapportarci in maniera costruttiva con le difficoltà che incontriamo, perseguire la felicità ci dota delle tecniche necessarie per prosperare nella vita. Spesso quando ci sentiamo insoddisfatti pensiamo sia meglio dare una svolta definitiva alla nostra esistenza, tuttavia basta solo riposizionare le vele per navigare sulla rotta della soddisfazione e questo solo una mente ben allenata può convincerci a farlo. -
Natale senza affanno. Per riscoprire l'autentico spirito festivo e cominciare bene l'anno nuovo
Per riscoprire il vero spirito del NataleE se il mese di dicembre fosse rilassante invece che stressante? ""Natale senza affanno"""" ti conduce fuori dal buio dell'inverno per approdare all'incanto di un Natale autentico, di un periodo pieno di promesse e doni, e di meravigliose tradizioni. Leggendo questo libro, riuscirete a distaccarvi dalle feste natalizie dei centri commerciali, dei pranzi infiniti, dei ricevimenti organizzati più per dovere che per piacere, della corsa al regalo dell'ultimo minuto... da tutte quelle abitudini che hanno sopraffatto l'incanto dei Natali della vostra infanzia. E ritroverete il piacere della lentezza, del cucinare per la famiglia e gli amici, dello stare insieme e godere della compagnia reciproca senza affannarsi. Mai come in questo periodo dell'anno è importante ritagliarsi tanti momenti per stare un po' con se stessi, coccolarsi, e riempire le festività non di incombenze e di cibo, bensì di ricordi, di tradizioni amate e rinnovate, di affetti, di progetti per l'anno nuovo, di speranze da coltivare per voi e per chi vi sta vicino."" -
Il coraggio di rinascere. Lezioni di resilienza
Lezioni di resilienza dall'autrice della Scelta di Edith.«La dottoressa Eger mi ha cambiato la vita» – Oprah WinfreyTutti noi, in quanto esseri umani, andiamo incontro alla sofferenza: alla perdita, alla paura, all'ansia e al fallimento. Ma sempre abbiamo la facoltà di scegliere se arrenderci al trauma oppure cercare di vivere ogni istante della nostra vita come un dono. Edith Eger, che è sopravvissuta ai campi di sterminio, ha scritto questo libro per incoraggiare ognuno di noi a modificare i pensieri e i comportamenti autodistruttivi che mettiamo in atto quando veniamo colpiti da un dolore. Divenuta psicoterapeuta, esperta nella cura dei disturbi da stress post-traumatico, la Eger, con esempi tratti dalla sua stessa esperienza di sopravvissuta e da quella dei suoi pazienti, insegna a diventare più resilienti attraverso l'elaborazione delle esperienze negative e a trarre da questo processo la forza che ci rende veramente liberi. Perché non è ciò che ci succede nella vita che conta di più, quanto piuttosto come affrontiamo ciò che ci succede. -
Senza colpa. Le indagini di Kate Linville. Vol. 3
Due donne vittime di un'aggressione. Un odio antico che si trasforma in vendetta. La nuova indagine di Kate Linville.Una calda giornata estiva: Kate Linville, sergente investigativo di Scotland Yard, si trova sul treno che da Londra la conduce al commissariato di Scarborough nello Yorkshire, il suo nuovo posto di lavoro ma anche un luogo legato alla sua infanzia e agli ultimi casi su cui ha investigato. Improvvisamente una donna le chiede aiuto: è inseguita da un aggressore armato, che tenta di ucciderla sparando un colpo di pistola prima di dileguarsi. Contemporaneamente la cittadina costiera è sconvolta da quanto è successo a un'insegnante di liceo, che rischia la paralisi in seguito a una caduta in bici dovuta a un cavo teso sulla strada da uno sconosciuto, che prima di fuggire le ha sparato. Due donne che non si conoscono e che nulla hanno a che fare l'una con l'altra. Eppure, la pistola che ha sparato è la stessa. Ma se l'arma è il collegamento tra i due tentativi di omicidio, quali altre relazioni ci sono? Kate, prima ancora di prendere ufficialmente posto nella nuova sede, si trova per le mani un'indagine complessa e ulteriormente complicata dal fatto che il suo diretto superiore e amico, Caleb Hale, è stato momentaneamente sospeso dal servizio. E dalla volontà di troppe persone di custodire gelosamente dei segreti dietro un muro insormontabile di silenzio, menzogne e paura, che perdura da anni. Quando il muro comincerà pian piano a sgretolarsi, sempre più persone saranno in pericolo di vita, ma nessuno vorrà rivangare il passato. O forse quasi nessuno. -
Malato di montagna
Un classico dell'alpinismo: le imprese straordinarie del giovane KammerlanderChi è quest'uomo che non teme alcun rischio e che in montagna ha prestazioni quasi disumane? È lui stesso a parlarci di sé, a raccontarci la sua storia e il perché l'avventura estrema sia diventata per lui uno stile di vita. Hans Kammerlander ha cominciato a scrivere questo libro al campo base del Kangchenjunga, il primo dei tre ottomila che voleva scalare nella primavera del 1998, e lo ha continuato in ospedale dopo aver dovuto interrompere la sua «Trilogia» himalayana dal momento che, durante la sua discesa dalla montagna, gli si erano congelate le dita dei piedi. Ci racconta la sua vita tra roccia e ghiacci, le sue avventure nella zona della morte, e la sua passione per la montagna che lo ha condotto, fin da giovanissimo, sulle più impervie pareti e sulle cime più alte del mondo. Il ritratto delineato dal giovane Kammerlander di se stesso è quello di un uomo «estremo» ma non per questo meno intensamente umano. Un libro per chi ama la montagna e per tutti coloro che vogliono capire cosa significa superare il limite. -
Liberi dall'ansia. Conoscerla, gestirla, scioglierla
Impariamo a interrompere il loop dell'ansia che ci fa prigionieri.L'ansia domina le nostre vite. Fra Covid19, ingiustizie sociali, allarmi ecologici, incertezza dilagante su lavoro, salute, famiglia, stato del pianeta, l'ansia è esplosa a livello mondiale. Nonostante (o forse a causa di) tutte le informazioni di cui disponiamo, ci sentiamo sovrastati dall'incertezza. In questo libro, lo psichiatra e neurologo Judson Brewer ci aiuta a comprendere in che modo l'ansia riesce a prendere il controllo della nostra vita e ci offre gli strumenti per liberarcene. L'ansia ha molte manifestazioni, da uno stato di timore e di allarme costanti, all'esplosione di attacchi di panico, allo sviluppo di dipendenze, a una serie di cattive abitudini mentali che inconsapevolmente adottiamo proprio per cercare di controllarla. Ma queste abitudini non funzionano, perché l'ansia richiama ansia. Il cervello cerca di mantenerci in stati d'animo negativi perché ci sono familiari, ma questo circolo vizioso ovviamente non ci è di alcun aiuto. Riassumendo più di vent'anni di studi e di ricerche sul campo con migliaia di pazienti, fra cui atleti olimpionici, coach e leader in settori istituzionali ed economici, Judson Brewer ha elaborato un programma completo per affrontare l'ansia attraverso l'utilizzo di tecniche mentali accessibili a tutti che ci permettono di reindirizzare le nostre energie verso la positività e l'equilibrio mentale. -
Invecchiando si impara. Il tuo cervello apprende per tutta la vita
«Non è mai troppo tardi per imparare.»: non è solo un modo di dire, è anche e soprattutto una verità scientifica confermata da tutti gli studi più recenti sul nostro cervello, sulla quantità di neuroni che «lo abitano» e sulla plasticità dell'encefalo, ovvero la capacità di modificare la propria struttura di fronte agli stimoli che gli arrivano. Quello che cambia con l'età è il modo in cui apprendiamo: se un bambino memorizza più facilmente le parole di una lingua straniera, un adulto che conosce più di una lingua sarà agevolato nell'impararne una nuova; da giovani siamo di fronte a un universo da scoprire, da adulti inseriamo ogni nostra conoscenza in una rete sempre più fitta e più complessa. E questa è una ricchezza che possiamo mantenere anche in età molto avanzata, come spiegano Manfred Spitzer e Norbert Herschkowitz: l'importante è cercare di mantenersi attivi sul piano fisico, perché ogni movimento che impegna muscoli, circolazione, cuore ha un effetto benefico anche sul cervello, esattamente come lo ha ciò che mangiamo. E, soprattutto, invece di fare le parole crociate che non mettono in campo nulla di ciò che già non sappiamo, bisogna stare il più possibile con gli altri, con persone di tutte le età, perché è proprio la sfida a conoscere nuovi punti di vista, a metterci in gioco con qualcosa che ci è sconosciuto, che ci aiuta a mantenere il nostro cervello giovane a lungo. -
Vent'anni prima. Le indagini del commissario Berté
La folle verità sul caso Mariuz.Milano, fine anni Novanta. Il passato ritorna nella vita di Gigi Berté, un passato che risale a vent'anni prima, quando era un giovane universitario e suo padre Toni un ispettore della Omicidi. Indagando sui casi spinosi di una prostituta uccisa e di un ristoratore ""suicidato"""" perché non si piegava ai ricatti, Toni si convince che i due crimini siano opera di un clan malavitoso molto attivo in città: i Rizzo. L'inchiesta procede a rilento, nessuno parla, nemmeno l'informatrice Brigitta Berger, e alla fine il superiore di Toni lo solleva dall'incarico. Il destino però riporta l'ispettore, inconsapevolmente e tragicamente, a incrociare ancora la sua vita con quella del clan calabrese. Le vicende dei Rizzo intanto si complicano: Oscar, l'erede della famiglia, segnato in modo indelebile dalla morte di Maria, l'unica che abbia mai amato, si convince di averla ritrovata in Silvana Mariuz, una istruttrice di palestra che le assomiglia in modo impressionante. È disposto a tutto pur di averla, e non si fa scrupoli ad allontanare da sé la donna che lo ama con passione. Anche Lucia, sorella di Silvana, è inquieta perché sospetta che il marito le sia infedele, ma non sa chi sia la sua rivale. Ognuno di loro lotta per realizzare i propri sogni, ma un delitto imprevedibile scompaginerà i progetti di tutti, trascinandoli alla rovina. Solo vent'anni dopo Gigi Bertè, ormai vicequestore aggiunto, riuscirà a far riemergere, grazie a un'indagine poco ortodossa, la folle verità sul caso Mariuz, ma con un carico di sofferenza che lo investirà personalmente..."" -
Sulle tracce di una rosa perduta
Il viaggio di uno scrittore alla ricerca di una rosa perduta.rn«Un’avventura ricca di scoperte umane e botaniche, un mondo che di Robilant racconta allegramente per ritrovare il gusto delle belle cose.» - Il Venerdì di Repubblicarn rn«Andrea di Robilant ci fa capire come una rosa non sia semplicemente una rosa, ma un enigma che ha radici profonde nel passato e che al tempo stesso fiorisce in eterno.» - Jhumpa LahiriIncappando in una splendida rosa in un giardino della terraferma veneziana, Andrea di Robilant decide di intraprendere un viaggio particolarissimo alla ricerca delle origini di questa rosa. Un viaggio che lo condurrà dai celebri roseti del Castello di Malmaison, sede dell'imperatrice Joséphine Bonaparte, fino a un giardino rustico friulano, dove un'appassionata signora coltiva 1400 specie di rose antiche. Un viaggio in cui l'autore entrerà in contatto con illustri botanici e semplici appassionati, del passato e del presente, attraverso i quali scoprirà e farà conoscere ai lettori aneddoti e segreti, notizie scientifiche e tecniche di giardinaggio, colori e profumi del fiore più bello che esista: la rosa. -
Il cambiamento. Dall'ambizione di avere alla consapevolezza dell'essere
Dall'ambizione di avere alla consapevolezza dell'esserernL'ego si nutre di ambizione e in cambio fornisce l'illusione del benessere. Ma per conquistare una vita piena è necessario realizzare l'io autentico, è necessario un cambiamento per passare dal mattino della vita al suo pomeriggio (e alla sera), dove ogni cosa è si riempie di significato e di scopo. Durante questo percorso ineluttabile faremo esperienze inconsuete, incontreremo ostacoli, falliremo, ma nel momento stesso in cui riusciremo a trovare dentro di noi la forza per allontanarci dall'ego, avremo, allora, imboccato una nuova via, verso una vita ispirata, consapevole, serena, ricca di benessere e priva di false promesse. In queste pagine Wayne W. Dyer rivela eloquentemente che a tutti è data la facoltà di scegliere e, così, di realizzarsi nel significato e ritornare alla Sorgente della nostra esistenza. Cambiamento non significa perdere la strada, bensì imboccarne una nuova, quella giusta. -
Di' qualcosa! Come rispondere a un populista
Contro slogan e affermazioni generalizzanti non si può stare zitti: bisogna imparare a risponderern«Il populismo, se esclude il diverso, rispetta la Costituzione e i diritti di tutti? Un libro per riflettere» - Gherardo Colomborn«I politicirnsono tutti ladri!»; «Gli immigrati ci rubano il lavoro!»; «I giornali raccontanornsolo balle!»rnQuante volte al giorno ci capita di sentire frasi come queste?rnSono classici slogan populisti. E quante volte stiamo zitti e lasciamo correrernperché sappiamo che finiremmo per litigare senza riuscire a convincere il nostrorninterlocutore? Il populismo sta guadagnando sempre più spazio nel dibattitornpolitico e nell’opinione pubblica. Come possiamo opporci con convinzione ernragionevolezza alle affermazioni generalizzanti di chi ritiene di parlare inrnnome del popolo, della maggioranza, la gente senza distinzione alcuna? Lernrisposte a queste domande le trovate in Di’ qualcosa! Come rispondere a unrnpopulista, una piccola guida destinata a tutti, ragazzi e adulti, perrnimparare a discutere senza litigare, a convincere, ma soprattutto a non tacere.rnPerché il populismo è un problema per la democrazia. E stare zitti non è larnsoluzione: impariamo a rispondere! -
Il botto. Le indagini del commissario Bertè
Un'altra indagine pericolosa per il commissario Berté.rnSalendo su una barca dall’epico nome di Antigone, Gigi Berté non si aspettava di finire a capofitto in una tragedia greca… e di esserne anche, suo malgrado, un protagonista.rnL’imprevisto invito di una velista, accettato per fuggire da un fantasma del passato, trasforma la tranquilla uscita in mare del commissario in un vero incubo… quando un motoscafo Riva esplode a pochi metri dalla vela. Berté si salva con qualche ferita, ma non così la donna, ricoverata in fin di vita all’ospedale, né il pilota del motoscafo, dilaniato dall’esplosione.rnLe indagini si concentrano sulla vittima, Vittorio Cella, un imprenditore dal passato burrascoso e sibillino che millantava guadagni derivanti da rocambolesche circostanze, e descritto da amici e famigliari come un bugiardo cronico, una persona inaffidabile ma dotata di innata simpatia e sincera generosità d’animo. Le ricerche, però, coinvolgono anche un dinamitardo dal viso angelico e dalla comprovata crudeltà, uno zio arido e misantropo, una ballerina che si presenta con la figlia naturale di Vittorio Cella e con un minaccioso fratello.rnL’inchiesta è di per sé un rompicapo, considerati i continui colpi di scena, e Berté deve ricorrere ai suoi «metodi fantasiosi» per arrivare a scoprire la torbida verità. -
Il resto non conta
Nell'Europa sconvolta dalla rivoluzione, un figlio di locandiere diventa re di Napoli, e cognato di Napoleonern«Con François Garde è stato proprio come trovarmi a fianco di Gioacchino Murat. E così ho scoperto - e amato - un uomo affascinante, contradditorio, audace, romantico e soprattutto libero, incredibilmente libero» - Stefania Auci«Di fronte a un personaggio complesso come Murat, Garde ne esplicita le contraddizioni: poca strategia e troppa audacia» - Dario Galateria, RobinsonrnNel 1815 Murat tenta di riconquistare il trono di Napoli che ha perso dopo sei anni di regno. L'ascesa irresistibile di questo figlio di un locandiere del Quercy, diventato generale della Rivoluzione e in seguito maresciallo dell'Impero, non ha conosciuto fino a questo momento alcun limite se non la volontà di Napoleone. Ma il destino di colui che Carolina Bonaparte, sorella dell'imperatore, aveva scelto di sposare, si interrompe brutalmente. Catturato, gettato in prigione, viene fucilato il 13 ottobre 1815. Dalla cella in cui trascorre l'ultima settimana di vita, nel castello che oggi si chiama Castello Murat a Pizzo Calabro, François Garde ricostruisce con una serie di flash back l'ascesa irresistibile e la vita avventurosa di un uomo che ha legato a filo doppio le sue sorti a quelle di Napoleone, e racconta al contempo un periodo decisivo per la storia italiana.