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Il declino della Cristianità sotto l'Islam
La conquista islamica è avvenuta all'insegna del jihad e della sharfa, la guerra santa contro i non musulmani e il diritto fondato sul Corano. Quando le popolazioni di religione cristiana, ebraica e zoroastriana che abitavano lungo le rive del Mediterraneo e negli sterminati territori dell'antica Persia vennero sottomesse dagli arabi (nei secoli VII e VIII) e dai turchi (circa quattro secoli dopo), divennero, nei loro stessi territori, dhimmi, privi di diritti e oggetto di una ""protezione"""" (dhimma) che pagavano lautamente. Ma quali forze, secolo dopo secolo, prepararono e imposero la dhimmitudine, modellandosi su un progetto politico di lungo termine teso a sconfiggere le altre religioni? Come è possibile spiegare un'espansione dell'islam così rapida e una sua penetrazione così profonda in paesi tanto diversi tra di loro e spesso sede di culture antiche e profondamente radicate? Che cosa travolse e riplasmò società evolute e articolate, sotto il profilo politico, giuridico ed economico? E perché per lungo tempo la dhimmitudine è stata rimossa o negata nei paesi occidentali? Sulla scorta di una documentazione storica cospicua, Bat Ye'or dimostra che se la dhimmitudine è stata certamente la conseguenza delle conquiste militari, è però stata soprattutto il frutto della cooperazione (in alcuni casi fattiva e consapevole, in altri fondata su tragici malintesi) di élite civili e religiose altamente civilizzate e di maggioranze poco coese e per questo motivo incapaci di reagire."" -
La pace è ogni respiro. Semplici esercizi per le nostre vite stressate
Le nostre giornate sono piene di impegni, di incontri, di attività, di divertimenti. Ma questo non ci rende felici, e neppure sereni. Lo sappiamo bene, anche se facciamo finta di niente e proseguiamo sulla stessa strada, stressati e sempre più invischiati nella routine quotidiana. Thich Nhat Hanh ha scritto questo libro pensando a noi. Ha condensato la sua filosofia profonda e universale in brevi capitoli, ciascuno dei quali è dedicato a un momento della nostra giornata, a un'incombenza anche minuta e magari involontaria (respirare, ad esempio), a un aspetto del nostro comportamento, a un sentimento: il risveglio mattutino, la pulizia personale, la colazione, il camminare, il lavoro, il mangiare, il tempo libero, la famiglia, la meditazione, l'amore, il pensiero di Dio? Ciascuna di queste azioni o situazioni è ugualmente importante e merita di essere vissuta fino in fondo attraverso la Piena Consapevolezza, e assaporata istante per istante anche grazie alla recitazione dei gathas, brevissime poesie da utilizzare come strumenti di concentrazione. La forza della saggezza distillata in queste pagine è tutta racchiusa nella semplicità delle parole scelte da Thich Nhat Hanh, strumenti formidabili che chiedono soltanto di essere usati giorno dopo giorno, anzi respiro dopo respiro, perché sia possibile sperimentare la pace interiore e la vera felicità. -
Pasolini contro Pasolini
Da quel novembre del 1975 in cui fu ucciso, Pier Paolo Pasolini si è trasformato in un fantasma che si aggira per l'Italia. Da morto, lo scrittore friulano è stato usato da tutti: la destra, la sinistra, i cattolici, gli estremisti, i giustizialisti, i complottisti e i militanti della decrescita felice. Ognuno prende la parte che più gli fa comodo e butta via il resto. È stato detto che Pasolini ha previsto ogni cosa e oggi le sue analisi sono vissute come profezie, ma le sue parole scivolano sulla superficie delle nostre coscienze come balsami. Nessuna abrasione, nessuno scuotimento. Gli schiaffi che dava (e riceveva) sono diventati morbide carezze. Pasolini si è fatto specchio delle nostre brame, ognuno vi si vede più bello e pulito. Nicola Mirenzi appartiene alla generazione di chi non c'era nell'Italia di Pasolini, ma ha ""vissuto con lui"""" perché Pasolini è onnipresente ancora oggi, sotto forma di spettro, icona pop, mito, oggetto di un'operazione di """"beatificazione"""" che nasconde in realtà un atteggiamento superficiale e sostanzialmente indifferente verso la sua opera e le sue battaglie. Nel quarantennale della morte appare quindi impossibile parlare di Pasolini se prima non si distingue l'autore dal racconto edulcorato (e tossico) che ne è fatto. Perché un conto è Pasolini, un altro è il pasolinismo. Una cosa è lo scrittore, un'altra la sua leggenda. E solo il ritorno alla sua opera può riscattare il chiacchiericcio intorno alla sua immagine."" -
Pellegrinaggio buddhista. Sulle orme di Siddhartha
Siddhartha Gautama, il Buddha, il Risvegliato: è lui il protagonista del viaggio di Carlo Buldrini, mentre le ""Quattro grandi meraviglie"""" - Lumbini, Bodh Gaya, Sarnath e Kushinagar, i luoghi chiave della vita del Buddha che lui stesso suggerì di visitare -, scandiscono il racconto oltreché il percorso del narratore. Tutto inizia a Lumbini. Dopo il concepimento che la leggenda vuole a opera di un elefante bianco meravigliosamente penetrato nel corpo di Maya, sotto le fronde di un albero di sal nasce il desiderato erede di Shuddodana, che in lui ha riposto tutte le sue speranze per il futuro della potente tribù degli Shakya. A dispetto di questo e dell'educazione intesa a farne un guerriero invincibile, il giovane, venuto a contatto con la realtà del dolore e della sofferenza, decide di abbandonare il palazzo paterno e inizia la sua ricerca spirituale come asceta mendicante. Compagno di viaggio attento e silenzioso, l'autore segue Siddhartha dalla fase dell'ascesi nella grotta, al Risveglio sotto l'albero della Bodhi, al Parco delle Gazzelle, fino al punto di arrivo, quello del parinirvana, in cui cessa ogni forma di attaccamento. Alle vicende del Buddha narrate dal Mahàparinibbamsuttanta, Buldrini intreccia la storia dei luoghi di culto e della loro riscoperta archeologica, la descrizione delle raffigurazioni del Buddha e quella dell'India contemporanea."" -
Il vero Warren Buffett. Come gestire con succeso capitali e persone
Il 5 marzo 2008 Warren Buffett - proprietario della Berkshire Hathaway, una delle più grandi holding del mondo - è tornato a essere l'uomo più ricco del pianeta, dopo tredici anni di incontrastato dominio di Bill Gates. La sua fortuna, stimata in 62 miliardi di dollari, si fonda da quasi mezzo secolo sulla stessa strategia di investimento: il momento di comprare arriva quando la Borsa scende e riguarda solo titoli di aziende solide, gestite da manager capaci, che svolgono attività semplici e producono beni di largo consumo, con prospettive di crescita nel lungo periodo. È una filosofia controcorrente nel mondo degli affari, oggi più che mai instabile e rischioso. La forza di Buffett, spiega O'Loughlin, risiede innanzitutto nella sua capacità di leadership e nella sua abilità nello stimolare e motivare i manager e i collaboratori delle sue aziende a pensare e agire ""come se fossero i proprietari"""". Il suo, poi, è un metodo che combina intelligenza, intuizione, competenza (Buffett non opererebbe mai in un settore che non gli fosse perfettamente noto) e buon senso ed è ricco di lezioni utili non solo per chi lavora in importanti società. Al contrario, chiunque voglia investire in modo saggio i propri soldi, troverà in queste pagine riflessioni preziose ed esempi eloquenti tratti dall'esperienza di uno dei più geniali uomini d'affari di tutti i tempi."" -
L'eroe dai mille volti
Il mito è da sempre oggetto di analisi da parte di storici, filosofi, antropologi, sociologi, che ne hanno proposte le interpretazioni più disparate, riconfermandone però sempre l'importanza nell'ambito della vita associata. Anche gli psicoanalisti si sono rivolti a esso: per loro il mito, come il sogno, rivela la struttura stessa della psiche. Secondo Jung, il mito sarebbe un sognare a occhi aperti, il sogno una continuazione del mito ed entrambi la manifestazione di motivi arcaici, che rivelano l'esistenza di elementi strutturali della psiche inconscia. Questi motivi o immagini, da lui chiamati archetipi, dimostrano che esiste un inconscio collettivo comune da sempre a tutti gli uomini. Nello scrivere questo saggio sul mito dell'eroe, Joseph Campbell si è rifatto alle concezioni psicoanalitiche, in particolare a quelle di Jung, ma ha tenuto conto anche delle altre interpretazioni. Perciò ""L'eroe dai mille volti"""" è un fantasmagorico viaggio attraverso le culture di tutto il mondo e di tutte le epoche. Centinaia di miti, favole e leggende, una folla di uomini, eroi, mostri, spettri, fate e geni, un pantheon di dèi clementi e terribili, maestosi e beffardi, costituiscono la materia di un libro che dalla sua prima pubblicazione, nel 1949, si è imposto come un grande classico."" -
Cattolici
Su una piccola isola al largo della costa irlandese una comunità di monaci conserva la ""fede dei padri"""", rendendo culto a Dio nelle forme che la Chiesa ha praticato per secoli. Quando le televisioni americane e la BBC vengono a saperlo, l'antica abbazia di Muck diventa un caso mediatico internazionale: le riprese delle messe in latino e delle confessioni individuali attirano da tutto il mondo cattolici fedeli alla Tradizione e alla liturgia stabilita dal Concilio di Trento. Quella pubblicità appare intollerabile a Roma, dove il Concilio Vaticano IV ha appena sancito la contaminazione del cristianesimo con il buddhismo e l'apertura al secolarismo. Per mettere fine allo scandalo, Roma invia sull'isola un inquisitore, padre Kinsella, con l'incarico di """"convincere"""" l'abate della comunità, Tomás O'Malley, ad allinearsi al Vaticano e a porre fine a quell'intollerabile """"eresia"""". Kinsella scoprirà in O'Malley un uomo di fede assalito dal dubbio, ma convinto che la Tradizione e la verità delle Scritture non richiedano aggiornamenti e compromessi con i tempi. Il confronto tra i due - uno scontro di psicologie, prima ancora che di dottrine - è il cuore della storia narrata da Brian Moore in """"Cattolici"""", un romanzo breve intriso di mistero e suspense."" -
Stanley Kubrick. L'umano, né più né meno
Sull'uomo Kubrick - sulla sua personalità complessa ed eccessiva, sull'esilio volontario in Gran Bretagna, sull'apparente megalomania, sul perfezionismo ossessivo - sembra sia stato detto tutto. Ma vale lo stesso per l'opera? In questo saggio - corredato dalla pubblicazione di oltre 750 fotogrammi -, Michel Chion ricostruisce storia, contesto e poetica di tutti i suoi film (dall'""invisibile"""" Fear and Desire, realizzato nel 1953 e in seguito rinnegato, a Eyes Wide Shut, uscito nel 1999 qualche mese dopo la scomparsa del regista), mettendo in particolare evidenza l'unicità di un'opera che alterna indiscussi capolavori - 2001- Odissea nello spazio, Barry Lyndon e Full Metal Jacket - a fasi di ricerca e transizione. L'approccio rigorosamente cronologico permette di cogliere gli snodi della carriera, l'affacciarsi di nuovi temi, la capacità di strutturare forme cinematografiche inedite (come la coabitazione, senza fusione, di immagini, parole e musica, o la polifonia dei procedimenti narrativi). Ma Kubrick ha voluto prima di tutto raccontare storie centrate sull'Uomo, l'individuo universale, e il suo """"slancio vitale"""". Ha voluto raccontare l'umano, in cui convivono la gioia di esistere e quella di distruggere, con la morte sempre all'orizzonte; l'umano, con le sue aspirazioni di grandezza, le sue infime schiavitù e il suo ambizioso tentativo di appropriarsi di un mondo che oppone resistenza e di un cosmo labirintico."" -
Ortodossia
In seguito alla pubblicazione nel 1905 di ""Eretici"""" - una raccolta di saggi in cui l'autore attacca con stile brillante e corrosivo i dogmi della sua epoca - Chesterton fu sfidato dalla critica a indicare quale fosse la propria visione del mondo. Tre anni più tardi, nel 1908, diede alle stampe """"Ortodossia"""". In quest'opera, ricchissima di idee e di suggestioni, lo scrittore inglese esprime la sua incrollabile fede cristiana, di cui argomenta con rigore, ma senza rinunciare al gusto per il paradosso, l'assoluta ragionevolezza. Tutte le obiezioni e le accuse che vengono di norma rivolte al cristianesimo sono affrontate con schiettezza, discusse e infine puntualmente rovesciate. Il risultato, spesso sorprendente, è la dimostrazione che anche i punti più astrusi della dottrina colgono una verità profonda dell'essere umano. In particolare, nel cristianesimo l'autore individua un insieme di valori spirituali e morali in grado di difendere l'uomo da ciò che, minando la bellezza e la santità della vita, lo rende infelice: le ingiustizie del capitalismo, le teorie materialiste e deterministe (in particolare l'evoluzionismo), le eresie del passato e del presente. Il cristianesimo, per Chesterton, è la sola risposta possibile a quell'aspirazione al Vero, al Bene, al Bello, al Giusto, che abita nel cuore di ciascuno di noi."" -
Eretici
Nel 1905, all'età di trentun'anni, Gilbert Keith Chesterton riunisce in un unico volume gli articoli scritti per il liberale ""Daily News"""". Nasce così Eretici, in cui il """"principe del paradosso"""", facendo sfoggio di tutta la sua tagliente ironia, passa al vaglio le più importanti figure del suo tempo, in particolare del mondo della letteratura e dell'arte: Rudyard Kipling, Gorge Bernard Shaw, H. G. Wells, James McNeill Whistler. Ciò che soprattutto gli interessa è però combattere le """"eresie"""" di cui si fanno banditori o interpreti e che si riflettono in quelli che l'autore identifica come i grandi mali della modernità: la cieca fede nel progresso, lo scetticismo, il determinismo, la negazione dell'esistenza di Dio e dei valori fondamentali del cristianesimo. Frutto di un sapiente dosaggio di umorismo e buon senso, """"Eretici"""" suscitò le ire di alcuni critici, perché condannava le filosofie coeve senza fornire alternative. Lo scrittore inglese decise quindi di replicare qualche anno più tardi con un altro celebre titolo, """"Ortodossia"""", di cui questo resta l'essenziale premessa. Prefazione di Roberto Giovanni Timossi."" -
Il principe di Galles va in vacanza
Berlino, anni '20: un giovanissimo Billy Wilder, dopo aver lasciato la carriera da avvocato, comincia a scrivere pezzi e reportage per un importante quotidiano berlinese. Sotto la lente della sua intelligenza brillante passano così critici teatrali e poeti, attori e politici, ma anche gli effimeri protagonisti della buona società dell'epoca e le persone comuni, nella vita di tutti i giorni e negli svaghi della domenica. Di ciascuno coglie con sguardo acuto e un sorriso divertito, debolezze e particolarità, e con questo materiale ricco di umanità e di toni, compone sapientemente scene e dialoghi pieni di humour. E poi ci sono le questioni cittadine e gli avvenimenti contemporanei, gli spettacoli teatrali e cinematografici della Berlino di quegli anni, che la sua penna ricrea con grande vivacità e stile personalissimo. Il mezzo può essere diverso, ma lo stile e la capacità di delineare vicende e personaggi sono proprio quelli dei grandi capolavori di Wilder, sceneggiatore e regista di film indimenticabili come ""Quando la moglie è in vacanza"""" e """"A qualcuno piace caldo""""."" -
L' uomo che si mise un cavolo come cappello e altre storie improbabili
In un imprecisato villaggio della campagna dell'Inghilterra occidentale, un colonnello in pensione, rispettabile e attraente, se ne va in giro con un cavolo per cappello. Un romantico avvocato dà fuoco al Tamigi. Un aviatore professionista, con l'aspetto di un poeta, fa volare i maiali. Uno sfuggente reverendo cavalca un elefante bianco. Un milionario americano in trasferta, innamorato del ""paesaggio feudale inglese"""", regala la terra ai suoi fittavoli. Un astronomo scopre una mucca che salta sulla luna. Un comandante costruisce castelli in aria. A prima vista, i personaggi di questi racconti, tutti sodali della Lega dell'Arco Lungo, potrebbero sembrare un po' eccentrici ma, come ci svela uno di loro, non si può essere eccentrici senza un centro e in effetti è il mondo che continua a muoversi e a modificarsi mentre noi stiamo fermi. La Lega dell'Arco Lungo vuole proteggere la terra e distribuire la proprietà ai piccoli agricoltori, e lo farà mettendo in atto una vera e propria rivoluzione che si nutre e si esprime in paradossi e nonsense, per rovesciare il punto di osservazione sul mondo e per svelare l'inganno e la corruzione dei potenti, cercando di trovare nuovi modi per fare ciò che di """"vecchio"""" è ancora praticabile e giusto. Alcuni critici hanno bollato questi racconti come """"distribuzionisti"""", sostenendo che l'autore avesse sacrificato la sua creatività a favore della sua agenda politica."" -
Simboli dell'antico Egitto
Una delle più autorevoli studiose della civiltà egizia ci introduce ai miti e ai simboli di questa antica cultura, attraverso un viaggio che segue il corso del Nilo, il fiume sacro, cardine della sua storia e prosperità, facendoci scoprire i popoli del Sud e del Nord, il deserto e le acque della fecondità, le pietre e il sole. Il mito di Iside e Osiride, Horus, Amon, Hator, la stella Sothis che appare ad Abu Simbel dopo settanta giorni di assenza prima che il Sole si manifesti all'orizzonte (un prodigio che dava inizio al calendario egizio), le piramidi, le mummie... tutto ciò continua a popolare l'immaginario dell'Occidente perché i simboli in cui viveva immerso l'Egitto toccano il cuore degli eterni misteri della vita e della morte. -
Come difendere la fede (senza alzare la voce). In tv, tra la gente, sui social
"Sei cattolico, vero?"""" È la domanda che sempre più spesso molti si sentono rivolgere nel corso di una conversazione, e nei contesti più diversi, non appena questa si arena su un tema """"sensibile"""" (l'aborto, l'eutanasia, l'omosessualità, l'AIDS, la contraccezione, la procreazione assistita, gli abusi sessuali del clero, il matrimonio, il sacerdozio femminile, i politici cattolici) e il credente del gruppo diventa seduta stante il """"portavoce ufficiale della Chiesa"""" e come tale è chiamato a giustificarne le posizioni. In queste circostanze, saper argomentare in maniera pacata, convincente e chiara, senza cedere all'aggressività o al vittimismo, è essenziale per riuscire a smontare i pregiudizi, smorzare la conflittualità e quindi dialogare con tutti sui temi che toccano l'intera società, ed è ciò che questo libro insegna: alla base vi è l'esperienza di Catholic Voices, un progetto di comunicazione che aiuta i cattolici a spiegare al meglio i valori cristiani e la posizione della Chiesa, per avvicinare credenti e non in nome dell'impegno per il bene comune. In una nuova edizione aggiornata, questo libro offre consigli generali sulla comunicazione, sintetizza i punti cruciali dell'azione e della dottrina della Chiesa, suggerisce gli elementi chiave da mettere in evidenza e insegna il metodo del reframing che, partendo dall'intenzione positiva dell'interlocutore, consente di affrontare serenamente le critiche e di riformulare gli argomenti." -
Nuovi semi di contemplazione
Per Thomas Merton ""la contemplazione è l'espressione più alta della vita intellettuale e spirituale dell'uomo. È quella vita stessa, pienamente cosciente, pienamente attiva, pienamente consapevole di essere vita. È prodigio spirituale. È timore riverente, spontaneo, di fronte al carattere sacro della vita, dell'essere. È gratitudine per il dono della vita, della consapevolezza, dell'essere. È chiaro intendimento che la vita e l'essere, in noi, derivano da una Fonte invisibile, trascendente e infinitamente ricca. La contemplazione è soprattutto consapevolezza della realtà di questa Fonte. Essa conosce questa Fonte in modo oscuro, inesplicabile, ma con una certezza che trascende sia la ragione sia la semplice fede. La contemplazione infatti è un genere di visione spirituale alla quale aspirano, per la loro stessa natura, la ragione e la fede, poiché senza di essa sono destinate a restare sempre incomplete. Tuttavia la contemplazione non è visione, perché vede 'senza vedere' e conosce 'senza conoscere'. È fede che penetra più in profondità, conoscenza troppo profonda per poter essere afferrata in immagini, in parole, o anche in concetti chiari. Essa può venire suggerita da parole, da simboli; ma nel momento stesso in cui tenta di descrivere ciò che conosce, la mente contemplativa ritratta ciò che ha detto e nega ciò che ha affermato. Perché nella contemplazione noi conosciamo per mezzo della 'non conoscenza', o meglio conosciamo al di là di ogni conoscenza o 'non conoscenza'""""."" -
Uomovivo
In una pensione sulle colline di Londra arriva all'improvviso un vento impetuoso che scuote ogni cosa, compresi gli ospiti un po' annoiati che vi alloggiano. E porta sulla scena uno strano individuo: Innocent Smith, un gigante scomposto, allegro, rumoroso, eccentrico, forse un po' matto. Anzi, magari è un pericoloso criminale, visto che in sua presenza accade di tutto: pistolettate, una violazione di domicilio, rapimenti di innocenti fanciulle, un tumultuoso processo. E magari non è neppure da solo quando compie le sue azioni dirompenti. Per dichiarare guerra a tutto ciò che spegne una sana meraviglia verso l'esistere non basta l'azione isolata e solitaria di un singolo, occorre un'incursione congiunta: un complotto di famiglia. Chi è l'Uomovivo? O, meglio, chi sono? Chesterton è davvero al suo meglio in questo romanzo ""filosofico"""" pubblicato nel 1912, ma che mantiene intatta, dopo oltre cento anni, la sua carica lietamente eversiva nei confronti di ogni specie di conformismo e di tutte le idee troppo ovvie per essere vere. Dale Ahlquist ricorda Edoardo Rialti nell'Introduzione - una volta mise i lettori saggiamente in guardia: """"Quanto più leggi Chesterton, tanto più ti sottoponi allo spaventoso pericolo di vedere le cose per la prima volta"""". Prefazione di Edoardo Rialti."" -
Idoli. Storia di Ava, Grace, Ingrid, Rita, Audrey e Marilyn
Ava Gardner, Grace Kelly, Ingrid Bergman, Rita Hayworth, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe: bastano i loro nomi per evocare immediatamente bellezze mozzafiato, il glamour di ambienti eleganti ed esclusivi, e film che hanno fatto la storia del cinema. Entrate nell'immaginario collettivo, le abbiamo amate nei ruoli che si sono rivelati più riusciti, ne abbiamo seguito la carriera e i successi, ne abbiamo conosciuto la vita privata e gli amori, almeno per quello che ci veniva raccontato dai giornali dopo essere passato al filtro degli uffici stampa delle compagnie cinematografiche. Ma chi si nascondeva dietro quei volti che hanno incarnato le fantasie di tanti e che ormai sono divenuti autentiche icone? Quali sentimenti celavano i sorrisi smaglianti e il trucco perfetto? Quali speranze e quali desideri animavano quelle vite perennemente esposte alle luci della ribalta? Nel racconto sapientemente orchestrato da Martinez, l'immagine di queste grandi attrici riacquista una profondità tutta umana. Al mito si sostituisce la donna, con il suo carico di fragilità e di passioni, di sogni e di delusioni, ma proprio per questo capace di esercitare un fascino tanto più irresistibile. -
Wall Street e la legge morale. Come e perché l'economia non può fare a meno dell'etica
E se un giorno chi detiene le chiavi dell'economia mondiale prendesse le sue decisioni non solo ricercando il profitto, ma lasciandosi guidare da principi morali universali? Forse il benessere sarebbe più diffuso e nei momenti di crisi alla fine si conterebbero meno vittime... Questa prospettiva è decisamente di là da realizzarsi. Ciò non toglie che si possa cominciare a porre le basi ideali per una fondazione morale dell'economia, che abbia al suo centro l'attenzione per l'uomo e – esigenza non più rinviabile – la cura dell'ambiente. In questo libro si apre una riflessione a tutto campo che invita gli attori economici a chiedersi non solo che cosa sia più vantaggioso, ma che cosa sia più giusto fare. Questa domanda fondamentale viene via via declinata in interrogativi più specifici: è vero che tutto può essere comprato e venduto? Bene e utile coincidono? L'interesse di chi bisogna perseguire nella propria iniziativa imprenditoriale? L'avidità è il motore del progresso oppure un vizio? In quale misura sono accettabili le diseguaglianze economico-sociali? Che tipo di uomo vuole essere il businessman? Quale rapporto ha la ricchezza con la felicità? Quali valori sono in gioco nell'attività economica? Che cosa si intende per sviluppo, e lo sviluppo di chi si deve ricercare? Lungo questo percorso, a segnare i punti fermi del ragionamento, si ritrovano alcuni imperativi morali, che intendono offrire un orientamento per capire come rendere eticamente corretto il proprio agire economico. Da questa prospettiva l'etica e l'economia non sono discipline separate o addirittura in competizione tra loro, ma modalità di intervento sulla realtà in dialogo e mutua collaborazione, entrambe dirette verso il «bene», concetto che è tanto più urgente riscoprire quanto più oggi suona fuori moda e privo di significato. -
Il silenzio dell'universo. La ricerca delle intelligenze extraterrestri
L'idea che l'uomo non sia l'unica forma di vita nell'universo è molto antica, ma è solo dagli anni '60 del '900 che l'argomento, da oggetto di speculazione filosofica e teologica, è divenuto centro di serie indagini scientifiche da parte della bioastronomia e dell'astrobiologia. Nonostante la scienza proceda con cautela e i risultati delle ricerche siano stati fino a oggi piuttosto deludenti, l'opinione pubblica pare non avere dubbi: varie stirpi di extraterrestri visiterebbero il nostro pianeta intrattenendo contatti con gli umani; tracce del loro passaggio sarebbero chiaramente rintracciabili in fonti storico-archeologiche e, per di più, ciò sarebbe ben noto ai governanti del mondo che terrebbero nascosta la verità per sete di potere. Ma è veramente possibile oggi dare risposta alla domanda: ""Siamo soli nell'universo?"""". Attraverso un'approfondita analisi scientifica e storica, demistificando le più diffuse idee sull'argomento, e senza rinunciare a un tocco di ironia, gli autori fanno chiarezza su un tema attualissimo e quanto mai controverso, che in realtà tocca il profondo desiderio dell'uomo di varcare i confini del conosciuto."" -
Incontro con l'arte egizia
L'arte e l'architettura dell'antico Egitto, la millenaria storia di questa civiltà e gli stessi geroglifici esercitano da sempre un fascino particolare. Dall'epoca romana all'Europa del Rinascimento, al periodo napoleonico, quando l'Egitto fornì allo stile Impero molte delle sue forme e dei suoi motivi, fino all'""Egittomania"""" esplosa nella seconda metà degli anni '20 del '900 (per non parlare dell'interesse maturato nell'ambito di vari movimenti esoterici e delle cosiddette scienze occulte), l'arte, la cultura e il collezionismo occidentali hanno attinto a piene mani in quel vasto repertorio di simboli e creazioni. L'Italia stessa vanta una grande tradizione di studi e scavi, che ha consentito al Museo Egizio di Torino di costituire la raccolta di documenti e reperti più importante al mondo, dopo quella del Museo del Cairo. Boris de Rachewiltz ha dedicato buona parte della sua vita a questo importante filone di ricerche archeologiche e storiche, come dimostra questo suo """"Incontro con l'arte egizia"""". Il lettore non competente, e anche quello colto e appassionato, vi troveranno la presentazione completa e approfondita di tutta la produzione artistica egizia, e soprattutto l'esposizione puntuale del pensiero che l'ha informata, essenziale per comprendere nel modo più corretto questa suggestiva ma lontana civiltà.""