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Ricordi
Mercante, uomo politico e ambasciatore cui la Repubblica di Firenze affidò difficili missioni presso i re di Francia e l'imperatore, Bonaccorso Pitti (1354-1432) ha a lungo affascinato studiosi sia italiani sia stranieri. Sedotti dalla sua poliedrica, passionale e spesso egocentrica personalità, molti fra loro hanno visto in Bonaccorso un precursore - fra gli altri - di Benvenuto Cellini e Casanova. La sua abilità nel gioco d'azzardo, ad esempio, o la spinta autobiografica che anima molte delle sue pagine sono state così enfatizzate a scapito di una lettura globale sia dei ""Ricordi"""" sia del carattere di Bonaccorso. È appunto per invitare i lettori a una riflessione integrale e debitamente contestualizzata che Firenze University Press ha affidato a Veronica Vestri una nuova edizione di questo """"libro di famiglia"""", introdotto da alcune pagine di Stefano U. Baldassarri che lo collocano all'interno del genere cui esso appartiene, mettendone così in risalto motivi e finalità, entrambi caratterizzati da quella prudente e tenace concretezza tipica del Rinascimento fiorentino."" -
Non finito. Opera interrotta e modernità
"Non finito, opera interrotta..."""" difficile trovare una definizione, circoscrivere il tema, distinguere il caso dall'intenzionalità. Certo pochi 'generi' e/o declinazioni hanno come il non finito bisogno di ciò che è esterno all'opera e che in qualche modo la completa, collocandola in posizione privilegiata per la sintonia con la nostra inquieta modernità. Non stupisce che in letteratura siano naturaliter 'sospesi', oltre a ciò che è stato brutalmente interrotto, gli epistolari, i diari, le cronache della malattia e della sofferenza; né che l'incompiutezza accompagni gli scritti che rinviano a grumi irrisolti, traumi nascosti, taciute malinconie. Dettata da scelta o da gradi distinti di incapacità, la tentazione del non finito, del non finire, insegue, incalza, illude... Ce ne parlano le scritture del privato, gli abbozzi, i progetti, le carte che testimoniano il cammino necessario all'opera per arrivare alla sua forma. Questo libro si interroga su alcuni dei tanti esempi possibili, lungo un arco diacronico che va alla letteratura alle arti figurative, al teatro, al cinema: da Leonardo a Blake, da Ariosto a Stendhal, da Dossi a Gadda, da Kafka a Borges, dalla Sarraute alla Morante. Al centro del volume una sezione con le pagine del dattiloscritto ed i quaderni di appunti inediti di/per La scelta di Giuseppe Dessí conduce ai limiti dello spazio bianco, là dove la chambre claire fissa con pochi, rarefatti segni, quanto si cela oltre la scrittura." -
Lettere alla figlia Caterina de' Medici Gonzaga duchessa di Mantova (1617-1629)
Il carteggio tra Cristina e sua figlia Caterina rappresenta un caso unico nel panorama epistolare conservato in casa Medici, per l'ampiezza, per la varietà dei temi trattati, per il tono intimo e confidenziale che traspare dalle lettere. Nei dieci anni trascorsi a Mantova da Caterina le due donne si scambiarono consigli, raccomandazioni e timori che ci permettono di seguire e delineare lo scenario più ampio in cui si muovevano entrambe. Con questa edizione abbiamo ricreato l'unità di un fitto scambio epistolare, costituitosi come unicum nella volontà della scrivente, ma separato poi in due nuclei distinti nelle vicende della sua trasmissione. Sono qui pubblicate le lettere inviate dalla granduchessa Cristina di Lorena alla figlia Caterina de' Medici Gonzaga presenti nella filza 6110 del fondo Mediceo del Principato conservato nell'Archivio di Stato di Firenze e nelle buste 1095, 1096 e 1097 dell'Archivio Gonzaga presso l'Archivio di Stato di Mantova. -
L' istituzione del matrimonio in Tolstoj. «Felicità familiare», «Anna Karenina», «La sonata a Kreutzer»
Le opere di Lev Tolstoj non sono solo capolavori della letteratura mondiale, ma anche specchi del loro tempo, delle trasformazioni socio-culturali che avvenivano nella Russia zarista; è da questa prospettiva che nel presente lavoro viene analizzata la produzione del grande scrittore. In particolare, l'autrice prende in esame l'evoluzione dell'istituzione del matrimonio nella seconda metà del XIX secolo in Russia a partire dalla lettura di ""Felicità Familiare"""", """"Anna Karenina"""" e """"La Sonata a Kreutzer"""". Se """"Felicità familiare"""" prelude alla crisi del matrimonio di convenienza, la sua implosione è magnificamente descritta in Anna Karenina. Anna decreta la morte definitiva di questa istituzione nel momento in cui, sfidando la società del suo tempo, non occulta il suo adulterio ma, al contrario, lo esibisce e cerca di legittimarlo. """"La Sonata a Kreutzer"""", infine, dimostra l'avvenuto superamento del modello di matrimonio aristocratico, ormai sostituito da quello borghese."" -
Architetture nel tempo. Dialoghi della materia, nel restauro
"Architetture nel tempo"""" rappresenta la consapevolezza della durata, della permanenza, dell'autenticità dei luoghi attraverso i secoli e nella continua, loro, contemporaneità affidata alla conservazione che trasmette al futuro, al dialogo fra antica e nuova architettura, al progetto di restauro. Non solo quindi manufatti eccellenti ma anche architetture della quotidianità, manufatti della necessità oltre che della volontà simbolica e magniloquente, che comunque il tempo lo hanno attraversato per acquisire il diritto di essere memoria e futuro, per poter esibire una cittadinanza egualmente riconosciuta alle frontiere del tempo passato e di quello presente, materiale per la storia che attraverso la ricerca e l'indagine sul campo diventa storia anche esso." -
Preistoria e protostoria egea e cipriota
Questo volume si propone come una introduzione allo studio delle culture preclassiche - minoica, micenea, cicladica e cipriota - che si sviluppano fra il III e il I millennio a.C. nel bacino dell'Egeo e del Mediterraneo orientale. Dall'analisi delle evidenze archeologiche, legate alla cultura materiale e alle produzioni artistiche, e della documentazione epigrafica emerge un quadro delle strutture politiche, economico-sociali e religiose in cui si riconoscono fenomeni di continuità e relazioni culturali profonde. Prima ancora della preistoria greca, è questa la storia di una realtà composita, ancora lontana dall'essere compresa appieno, ma che ha un fascino legato ad antichi miti e alla sua capacità di espandersi e interagire con le altre civiltà mediterranee e del Vicino Oriente. -
Artigiani a Genova nei secoli XII-XIII
Questo studio si discosta dall'approccio tradizionale alla storia di Genova nel medioevo, vincolato alla definizione dello ianuensis mercator. Intende invece mostrare aspetti della vita degli artigiani, e dunque correggere un orientamento che ha eccessivamente privilegiato uno specifico (e pur cruciale) settore della società cittadina. Attraverso una ricognizione sistematica dei ricchissimi registri notarili, lo studio traccia un profilo sfaccettato degli appartenenti alle categorie di mestiere genovesi nei secoli XII-XIII. Nella prima parte della ricerca, si prendono le mosse da una definizione dell'identità degli artigiani attraverso l'analisi del sistema antroponimico, per illustrare poi le dinamiche sociali ed economiche alla base dell'apprendistato e del lavoro salariato. La parte centrale del libro è dedicata agli strumenti commerciali e finanziari a disposizione degli artigiani e al loro coinvolgimento nel commercio a lungo raggio. La struttura della famiglia e le relazioni sociali sono definiti sulla hase di un largo campione di doti, testamenti e liti, a cui segue un'analisi del ruolo degli artigiani nelle transazioni fondiarie e immobiliari. La discussione conclusiva verte sulla partecipazione degli artigiani alla vita politica e alle attività militari. -
Trame controluce. Il patriarca «protestante» Cirillo Loukaris. Ediz. italiana e inglese
Quella di Cirillo Loukaris (1570-1638), patriarca ortodosso di Alessandria e poi di Costantinopoli, è una figura affascinante e controversa. Oltre che autorità religiosa, il patriarca si dimostrò politico e diplomatico di prima grandezza, in grado di intessere una vastissima rete di relazioni. Acuto mediatore tra le culture, fu intellettuale di spicco nella sua epoca. Il volume, il primo di questo genere in Italia, raccoglie contributi di studiosi di discipline diverse, che fanno emergere la molteplicità di piani e ambiti culturali e geopolitici nei quali si esplicò l'attività del patriarca 'protestante' Loukaris. Per la varietà degli approcci e delle aree esaminate, i saggi rispecchiano la multiformità di questa figura, di cui vengono pubblicati un sermone inedito e documenti a lui relativi provenienti dagli Archivi di Stato di Mosca. -
Progetto ABC Achieved Best Cholesterol
Il progetto ABC si basa sulla redazione di 130 casi clinici sul tema della dislipidemia nel genere maschile e in quello femminile, provenienti da Unità Operative di Medicina Interna e/o Diabetologia, sia ospedaliere, sia universitarie, assolutamente rappresentative della realtà nazionale. La redazione dei casi si articola nella compilazione di campi obbligatori e a testo libero, all'interno di un form prestabilito: ciò ha consentito un'analisi globale dei vari dati aggregati, permettendo di ottenere una vera e propria fotografia delle caratteristiche cliniche, dei fattori di rischio, delle indagini diagnostiche e dell'impostazione terapeutica dei pazienti che abitualmente afferiscono al lipidologo clinico italiano per il problema della iper-colesterolemia e dei valori target da raggiungere sia in prevenzione primaria, nel paziente ad alto rischio, sia in quella secondaria. -
Memorie
Jeanne (Jane) Oulman Bensaude apparteneva a una famiglia dell'alta borghesia ebraica parigina imparentata con il mondo della finanza e partecipe appieno della vita culturale e politica della Parigi della seconda metà dell'Ottocento. Nelle Memorie Jane rievoca l'ambiente familiare, i viaggi, le letture, i salotti, gli incontri con poeti e scrittori, musicisti e politici. Narra la sua passione per la musica e la scrittura, alla quale si dedicò a Lisbona, dove visse dopo il matrimonio con Alfredo Bensaude. Racconto di formazione e storia di una vita divisa tra la Francia e il Portogallo, l'autobiografia di Jane offre più motivi di interesse: dall'interno della vita familiare degli Oulman, nell'educazione dei figli e delle figlie, nell'osservanza dei riti, nell'intreccio delle vicende della famiglia con la storia della Francia, essa rappresenta un raro documento del processo di assimilazione dell'ebraismo francese ai valori della nazione. -
L'archeosismologia in architettura
Il volume affronta il tema, quanto mai attuale, della prevenzione e tutela dell'edificato storico dal rischio sismico, proponendo una metodologia d'indagine, l'archeosismologia, sviluppata all'interno di ambienti universitari e raffinata dai numerosi confronti con professionisti ed esperti del settore. Il testo è pensato non solo per un pubblico di stampo archeologico, ma anche per le varie figure che operano nel campo dei Beni Culturali e del rischio sismico, siano questi architetti, restauratori, ingegneri strutturisti, storici o sismologi. Il libro, dunque, intende porsi come un primo passo per l'affermazione di un settore disciplinare, analizzando e valorizzando la sua applicabilità e le sue potenzialità, e fornendo dati inediti ed indispensabili alla conoscenza, valorizzazione e tutela dei Beni Culturali. -
Incidere, incidere, incidere. Giorgio Trentin tra etica dell'arte e impegno politico
Giorgio Trentin (1917-2013), primogenito dell'esule antifascista Silvio e fratello del sindacalista Bruno, è stato uno dei massimi conoscitori, appassionati e ""difensori"""" dell'arte incisoria in Italia. Con questo convegno, promosso a pochi mesi dalla sua morte, l'Accademia di Belle Arti di Venezia e il Centro documentazione e ricerca Trentin hanno inteso - incrociando le ricerche di studiosi di diversa estrazione e le testimonianze di chi lo ha conosciuto - restituire unità alle due """"facce"""" della sua figura: da una parte la militanza civile e antifascista, marchio caratteristico e inconfondibile della famiglia, dall'altra l'impegno in campo artistico, che era invece lo spazio individuale di Giorgio o, meglio, la sua personale declinazione di quella militanza comune. Nella tecnica incisoria egli scorgeva, infatti, un paradigma irrinunciabile di rigore morale e di ricerca della verità."" -
Italo Calvino. Quale autore laggiù attende la fine?
I climatologi avvertono che ""abbiamo poco tempo"""", ma intanto: le risorse energetiche si esauriscono, popolazioni intere fuggono in cerca di cibo e sicurezza, mentre un sistema capitalistico-finanziario colloca le risorse in mano di pochissimi. Questo il quadro odierno: cosa fare? Italo Calvino, il maggiore intellettuale-scrittore italiano del secondo Novecento, già alla metà degli anni Settanta si poneva lucidamente questi stessi problemi, sintetizzandoli in uno solo: che cosa si deve fare per arginare la """"catastrofe""""? Il volume esamina come Calvino dibatte questo problema in articoli di giornale, interviste e racconti, e le soluzioni intellettuali e umane che egli propone. Lo scrittore lavora su testi di grandi autori (Gogol', Montale, Pirandello) da cui recupera altri temi e problemi, e rappresenta la catastrofe nell'ultimo racconto di """"Se una notte d'inverno un viaggiatore"""" dal titolo """"Quale storia laggiù attende la fine?"""": una polemica dura contro le approssimazioni, i disordini culturali e mentali, l'incompetenza, la mancanza di progettualità e la cecità di fronte ai dati positivi del mondo che pure nel disordine quotidiano sono visibili (per chi li sa vedere)."" -
La pedagogia critica e laica a Firenze: 1950-2015. Modelli. Metamorfosi. Figure
Il volume si occupa dell'attualità del messaggio pedagogico della 'scuola fiorentina' creatasi intorno al magistero di Codignola e di Borghi e intorno alla rivista Scuola e Città già nel 1950, ispirato a una pedagogia critico-razionale, laica e progressista, con al centro la lectio deweyana, quasi sessantacinque anni dopo. In un tempo storico-culturale e socio-economica-politico così profondamente diverso da quello post-bellico degli anni Cinquanta, un tempo che vede democrazia, laicità e progresso posti sub judice e che viene a delineare orizzonti del tutto nuovi (nel conoscere, nel comunicare, nel produrre, nel fare-cultura ecc.), siamo davanti a un modello cresciuto e sfumatosi nel corso di vari decenni, ma che oggi è ancora di grande rilevanza ed attualità. -
Enzo Catarsi. Un pedagogista al plurale. Scritti in suo ricordo
Il volume raccoglie gli interventi di colleghi, amici e collaboratori durante il convegno ""L'infanzia nella figura di Enzo Catarsi"""", tenutosi a Firenze il 29 aprile 2014. Organizzato dal Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con la Regione Toscana e l'Istituto degli Innocenti, il convegno ha voluto ricordare la figura di Enzo Catarsi. Con la sua perdita, al Dipartimento, ai Comuni della Toscana, alla comunità dei pedagogisti, agli allievi e ai suoi collaboratori più stretti, insieme a una figura di riferimento e una personalità di grande spessore scientifico, culturale e umano, sono venuti a mancare l'elevato ideale educativo, l'umanità, l'ottimismo, la leggerezza e l'entusiasmo che l'hanno contraddistinta."" -
La formazione al rispetto dei diritti umani nel sistema penale
I principi fondamentali di libertà, sicurezza, democrazia, i dispositivi normativi dell'Unione Europea e le pronunce della Convenzione Europea per la tutela dei Diritti dell'Uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) possono essere oggetto di pericolose violazioni nei sistemi di giustizia penale. Quando tali violazioni sono perpetrate dagli attori chiamati alla tutela dei medesimi diritti e libertà le istituzioni devono predisporre dispositivi anche formativi necessari per la loro prevenzione. II volume intende indagare la complessità di azioni formative - in primis di tipo informale - che accompagnano la costruzione delle conoscenze degli operatori dei sistemi in esame e le modalità del loro accrescimento. I contenuti sono trattati partendo dalle ipotesi di ricerca e sulla base della sperimentazione dell'embedded learning nel carcere di Chieti (con la supervisione del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell'Università di Firenze). -
Felicità e benessere. Una ricognizione critica
Con il presente volume prendono avvio i Quaderni ""Cesare Alfieri"""", voluti dal Consiglio della Scuola di Scienze politiche dell'Università di Firenze quale progetto scientifico ed editoriale mirante a coinvolgere tutte le componenti culturali che animano la Scuola. Si è inteso così dar vita a un luogo di dialogo, di ricerca, di approfondimento per indagare problemi sociali complessi da punti di osservazione differenti. E per questo primo Quaderno il Comitato scientifico ha deciso di mettere a fuoco il concetto di """"benessere"""", di osservarlo da angoli prospettici diversi e di rapportarlo alla nozione di felicità. L'indagine mira ad offrire spunti di riflessione, linee di un percorso, sguardi diversi su un tema che costituisce uno dei grandi nodi che le nostre democrazie devono affrontare: il benessere da conquista, soprattutto del ventesimo secolo, a sfida per questo inizio di nuovo millennio."" -
Biblioteche reali, biblioteche immaginarie. Tracce di libri, luoghi e letture
In uno degli scritti teorici di Calvino troviamo la suggestiva e borgesiana proposta della biblioteca non solo come raccolta di opere, ma come sistema incrociato di combinazioni. La stessa letteratura altro non sarebbe che una biblioteca continuamente soggetta a mutamenti tesi a scalzare gli autori canonici per fare emergere gli apocrifi. Giacché, se la letteratura nasce e si nutre di desiderio, non può accontentarsi del dato, ma proiettarsi nel luogo di quello che non c'è, o che, se anche c'è, è nascosto, ancora invisibile e lontano. Le biblioteche allora non solo sono infinite, ma cambiano il senso di un libro a seconda della sezione in cui lo dispongono, della collocazione, delle modalità di consultazione e utilizzo, del modo di giocare gli spazi, di aprire/chiudere alla luce, all'ombra (in grattacieli, in sotterranei), facendo della biblioteca un luogo dove libri e lettori interagiscono in spazi talvolta mitici. Raccolta come sono, le biblioteche, per interposto racconto, non solo dei libri sopravvissuti alle catastrofi della storia, ma di quelli bruciati, perduti, inventati, che, per il solo fatto di essere stati almeno una volta scritti o pensati, hanno lasciato traccia. In questo libro si riflette, con esemplificazioni dalla grande letteratura moderna, sul rapporto tra ombre di carta e di celluloide, tra inconturnables e marginalia, alla ricerca dei libri dentro le biblioteche e delle biblioteche dentro i libri. -
Squarci nell'avorio. Le università italiane e l'innovazione economica
L'università è a lungo apparsa come una torre d'avorio scarsamente integrata con il resto della società e, in particolare, con la sfera economica. Questa percezione contrasta però con i cambiamenti introdotti dagli atenei da quando hanno abbracciato una 'terza missione', quella del trasferimento delle conoscenze verso il sistema produttivo. Il volume cerca di fare chiarezza su questa funzione delle università, interrogandosi sulla diffusione di queste pratiche in Italia, sull'efficacia dei differenti canali di trasferimento e, più in generale, sul contributo che gli atenei giocano nella costruzione sociale dell'innovazione. Il testo, attraverso studi di caso e una lettura comparata dei sistemi nazionali dell'innovazione, apre dunque una finestra sull'interazione tra la ricerca pubblica, mondo delle imprese e governi, mostrando caratteristiche e difficoltà di relazioni difficili, specialmente in Italia. -
Per Enzo. Studi in memoria di Vincenzo Matera
La miscellanea raccoglie quindici saggi, disposti sull'arco cronologico dell'intero medioevo e della prima età moderna, e dedicati a questioni di interesse archeologico, documentario, codicologico, economico, numismatico, sociale: una varietà che è un riflesso, seppure parziale, della cultura, degli interessi, dell'umanità che furono di Vincenzo Matera.