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Spilinga e la sua Marina. 16 racconti
"Sono sedici i racconti che Peppe Arena ci regala, traendoli dalla propria memoria, da quella della sua famiglia e di tutta la comunità 'spilingota' che in estate risiedeva 'a Marina', ovvero a Santa Maria. Ricordi, narrazioni di fatti accaduti, dicerie, a volte semplici pettegolezzi, che dipingono luoghi in parte distrutti, che ritraggono e danno voce a persone lontane nel tempo e nello spazio, che fanno respirare profumi oramai scomparsi. Lo scrittore, così come un bravo giardiniere fa riaffiorare piante che sembravano spente, fa rivivere un passato che realmente non esiste più e che, pur vicino a livello temporale, appare invece lontanissimo se consideriamo le analogie; più prossimo, di certo, al tempo dei primi coloni greci sbarcati in Calabria che ai nostri giorni. Nei racconti, tuttavia, non c'è malinconica nostalgia, né un triste lamentarsi del tempo andato; il passato è stato vissuto a pieno, nonostante tutto, e la gioia nel ricordo è talmente nitida che per chi non c'era resta il rammarico di non esserci stato.""""" -
Tirando calci al vento. Antologia di racconti
L'antologia di racconti ""Tirando calci al vento"""", curata dallo scrittore Alessio Biagi, raccoglie i migliori racconti degli studenti del liceo artistico, scientifico, liceo linguistico e delle scienze sociali e delle scienze umane, liceo classico di Massa che hanno partecipato al 1° Premio Letterario di Scrittura Creativa """"Cristina Biagi"""", presentato dalla Regione Toscana durante la Festa della Toscana del 2013 e patrocinato dal Comune di Massa e dalla Provincia di Massa Carrara. """"Tirando calci al vento"""" è un contenitore di idee, urgenze, ambizioni ma soprattutto l'espressione, sotto forma di prosa, dei più variegati sentimenti d'una generazione oltre misura sottovalutata, che celebra l'essenza stessa della scrittura, oltre a rappresentare la volontà dello scrittore Alessio Biagi di concedere agli studenti della città di Massa la possibilità concreta di mostrare il proprio talento letterario stimolandone e supportandone la creatività e l'ambizione artistica. L'antologia comprende inoltre il racconto inedito """"La pazzia di Coletta"""" di Alessio Biagi."" -
Arancio
Esmusséin, Islanda. Tommaso Arancio, maestro di tango, trascorre placidamente le sue serate al pub La Sardina Celibe, sorbendo grog e ascoltando la band ""I Salmoni Arrabbiati"""". Una notte, fuseaux gialli e una pelliccia di finto pelo, viola come un tramonto artico, entra nel locale lei, la grassona, la donna più ricca d'America. La grassona squadra Tommaso e se ne innamora pazzamente, offrendogli un lavoro nella redazione del suo giornale, il Baja Topón Post. Tommaso si trasferisce così a Baja Topón, in South Florida, scintillante cittadina di miliardari e criminali in pensione, dove dovrà vedersela con le avances della grassona e coi personaggi d'ogni sorta che incontra, compreso un barista che afferma di essere Dio, e che suggerisce a Tommaso una cosa che risulterà difficilissima, come per tutti, da mettere in pratica: fa' quello che vuoi."" -
La Calabria d'altri tempi
Le Calabria raccontata dalla voce di un animo testimone e interprete del Seicento. Attraverso un'analisi storiografica - documentata e metodologicamente aggiornata - di questo manoscritto si ricompone così la vicenda politica, economica e sociale di una regione straordinaria che, ricca di tesori di natura, arte e storia, tuttora resta in bilico tra crescita e sottosviluppo. -
L' onorata vendetta
Stefano è un giovane architetto che, dopo cinque anni, ritorna a Tropea, paese d'origine di suo padre. Qui viene accolto dalla vecchia zia, donna Letizia, austera e combattiva, sorella del compianto Giorgio D'Amico, Pubblico Ministero a Palermo nella metà dello scorso secolo. Stefano trascorre le giornate estive in un bellissimo palazzo antico nel centro storico; i ricordi e il passato tornano prepotentemente alla ribalta ed una piccola finestra nascosta darà l'occasione al protagonista di scoprire l'esistenza di una verità disconosciuta. Fantasia e realtà si fondono per dar vita alla trama del racconto, che vuol contribuire a tracciare il percorso professionale ed umano di un ""uomo di Stato"""" realmente esistito e degno di essere ricordato."" -
Il buco che ho nel cuore ha la tua forma. Storie del terzo millennio
"Il buco che ho nel cuore ha la tua forma"""" è un collage di cartoline da questo millennio inquieto, popolato da una moltitudine sempre più connessa, dove la tecnologia ha accorciato le distanze fisiche ma non ha colmato quelle emotive tra gli esseri umani. Alieni perfino a se stessi. Dove le vittime si confondono con i carnefici; dove la possibilità di riscatto per troppi rimane una chimera; dove il confine tra il bene e il male è talmente scolorito da risultare ormai difficilmente intellegibile. I protagonisti di questi racconti brevi non hanno un nome, non un volto, né abitano un luogo. Sono tutti i vagabondi, gli amanti, i traditori, i malati, gli indigenti, le prostitute, gli immigrati, i pazzi, gli innamorati del mondo. Quelli che ci piace pensare siano sempre """"gli altri"""", ma in realtà siamo noi senza orpelli. Noi, quando ci espropriano delle certezze e dei totem. Noi, quando ci rubano l'armatura. Quando ci squarciano il guscio. E disperdono i cocci al vento." -
Racconti randagi
"Racconti randagi"""" è una breve raccolta di quindici elaborati il cui unico filo conduttore è quello di un linguaggio snello e immediato che, servendosi dell'ironia, racconta storie sia vere sia frutto della fantasia con la capacità di strappare qualche sorriso, seppur amaro, anche quando descrive il dolore." -
L' alba del maiale
Ne ""L'alba del maiale"""" il protagonista della pentalogia, Francesco Aliberti, è diventato un adulto; la vicenda infatti si snoda durante il triennio 1992-1995. Il teatro della prima parte di questo terzo volume è Milano, dove Francesco è approdato dopo la detenzione, città nella quale costruisce una nuova e folgorante carriera come esperto di comunicazione in ambito politico. Il 1992 è l'anno di Tangentopoli, chiusura definitiva del decennio della """"Milano da bere"""", e Francesco è direttamente coinvolto nell'ingorgo politico-affaristico di quel periodo, tanto da essere costretto ad espatriare. Come luogo d'esilio opta per la vicina Jugoslavia dove, nascosto dalla guerra civile che sta squassando il paese, riuscirà a far perdere le sue tracce, grazie all'amico di sempre Dix. Sfuggirà ai tribunali italiani ma non alla guerra, una situazione di inaspettata ferocia, così dirompente e invasiva da intaccare la proverbiale imperturbabilità del protagonista."" -
Il cuore in tasca. Antologia di racconti
L'antologia di racconti ""Il Cuore in tasca"""", curata dallo scrittore Alessio Biagi, raccoglie i migliori racconti degli studenti del Liceo Artistico, Scientifico, Liceo Linguistico, delle Scienze Sociali e delle Scienze Umane, Liceo Classico di Massa e I.t.i.s. che hanno partecipato al 2° Premio Letterario di Scrittura Creativa """"Cristina Biagi"""", patrocinato dal Comune di Massa e dalla Provincia di Massa Carrara. """"Il cuore in tasca"""" è un contenitore di idee, urgenze, ambizioni ma soprattutto l'espressione, sotto forma di prosa, dei più variegati sentimenti d'una generazione oltre misura sottovalutata, che celebra l'essenza stessa della scrittura, oltre a rappresentare la volontà dello scrittore Alessio Biagi, di concedere agli studenti della città di Massa, la possibilità concreta di mostrare il proprio talento letterario stimolandone e supportandone la creatività e l'ambizione artistica. """"Il cuore in tasca"""" comprende anche il racconto Yellow Boy di Alessio Biagi. I proventi ricavati verranno utilizzati per il finanziamento della prossima edizione del Premio dedicato alla memoria di Cristina Biagi."" -
Marvarosa
"La madre, il mare, la luce mediterranea. C'è un'ampiezza di respiro particolare in questo libro che porta il nome di un fiore: Marvarosa è simbolo di un rapporto stretto con la terra, è un profumo che tutti noi abbiamo imparato a conoscere a casa delle nostre nonne, le quali coltivavano l'antico geranio sui balconcini di paese. Marvarosa è contemporaneamente narrazione personale e tributo alla terra delle origini. L'autrice percorre un viaggio emozionante sul filo del passato e del presente, raccoglie memorie e pensieri, esperienze, dolore, perdite affettive, tracce d'infanzia, storie di vita e di abitudini, in un incrocio realistico tra generazioni. Così le vicende della vita diventano materia di narrazione. Pagine struggenti raccontano le tappe di una perdita, quella della madre, seguendo il filo di un discorso che tende a far riflettere sulla solitudine di chi soffre, soprattutto in una civiltà come la nostra che ha abolito ogni rituale collettivo per superare e condividere i passaggi fondamentali della nostra esistenza""""." -
L' equipaggio del re Josè
La novella ""L'equipaggio del re José"""", aprendo la seconda serie de """"Los Episodios Nacionales"""", illustra gli importanti episodi della fine della Guerra di Indipendenza e la restaurazione della sovranità spagnola nella penisola quali frutto del Trattato di Valençay del 1814, nel contesto sociale e politico della fine della contesa con l'esercito francese in ritirata dalla penisola iberica."" -
Raccolta di 32 esercizi per il 1° periodo del 1° anno. Vol. 1
32 esercizi di Solfeggi parlati per il I periodo del I anno di Corso di Teoria, Ritmica e Percezione Musicale, con appunti di Teoria della Musica. -
18 solfeggi in chiave di Sol
Raccolta di 18 Solfeggi parlati in chiave di Violino, con cambiamento di andamento e di tempo. -
Sport... non mollare!. Vol. 2
"Sport... non mollare! II Tomo"""" vuole essere ancora la testimonianza di Rocco Cantafio, presidente del C.O.N.I. di Vibo Valentia per molti anni tra gli anni '90 e i primi 2000, il cui significato implicito è: """"Ho lottato e combattuto, ho espresso tutte le mie idee. Queste sono forza per progettare ed andare avanti"""". Le generazioni devono far tesoro di questo libro perché dietro l'angolo ci sono e ci saranno sempre i """"volponi"""", i furbi che tentano di depistare i migliori, di fagocitare i buoni e di inserirsi nella confusione per alimentarla e trarne profitto." -
Io e mio figlio. Gioia e dolore (senza via d'uscita)
L'autrice racconta la sofferenza di una mamma per la malattia del figlio e la conseguente perdita. Una lotta anche contro la volontà del giovane, che avrebbe voluto lasciarsi morire. La forza di una madre che mai dovrebbe provare un dolore che lacera l'anima e fa sanguinare il cuore per sempre. Il racconto dei tanti giorni vissuti di corsa, delle speranze, delle illusioni, degli annientamenti. E i tanti ""Perché"""", """"Perché proprio a me"""" che riecheggiano nelle pagine, un grido verso il cielo e verso un Dio che non ha salvato la sua creatura, che non ha ascoltato le sue suppliche, non ha avuto pietà delle sue lacrime. Domande alle quali è difficile trovare le giuste risposte... Saranno i ricordi a colmare i giorni vuoti e a rimarginare le ferite, i sorrisi, i giochi sulla neve, le carezze del vento e l'ascolto del silenzio dove questa madre sente la voce del figlio che la incita a tornare a vivere, perché è quello che lui vuole."" -
Nella terra dei sogni proibiti
George ed Elisa si conoscono grazie a una terribile coincidenza. In Campania, nel 1943. Elisa è bellissima e George è un soldato. Si incontrano dopo lo sbarco degli inglesi sulle coste italiane, in una mattinata di mercato e grande trambusto. Lui non è coraggioso ma per lei diventa il più temerario degli eroi, diventa il suo eroe. Uccide per salvarla da un destino forse peggiore della morte, salva il suo corpo e la sua anima. George però è un animo inquieto, in perenne fuga, da se stesso in primis, dal suo paese, dalla guerra, da chi lo cerca e lo ama, dal destino, dalla vita più che dalla morte. La storia di George ed Elisa si intreccia con quella di Charlie, compagno di guerra di George che, con assoluta dedizione, nonostante la sregolatezza che lo contraddistingue, si consacra alla ricerca dell'amico ""scomparso"""". Una luna candida e immobile vigila sui protagonisti del romanzo, li guida, indica loro la strada da seguire, nonostante l'agire umano sia crudele e nefasto."" -
Curvando il pensiero
Scorre, in questa silloge poetica, la problematicità del senso e delle dinamiche della vita con la quale ciascun individuo si scontra: da un piano più riflessivo e conoscitivo, legato perlopiù alle oscurità, agli interrogativi, alle paure, alle sofferenze, al dolore, in cui il pensiero si agita e si lacera, si transita a quello più descrittivo-denotativo in cui il soggetto viene colto nel suo rapporto con ciò che lo circonda e con ciò che gli accade nella quotidianità. Da un lato il rapporto con sé e gli altri, dall'altro con gli eventi ed i luoghi. -
Andrà tutto abbastanza bene
Pozzoleone, 1915. Isetta vive serena con i due fratelli e la mamma fino a quando una tragedia la priva dei suoi affetti più cari e persino della sua identità, che viene attribuita dal padre, perennemente ubriaco, alla sorella morta. La bambina conosce così povertà e soprusi, ma ha una forza: non batte ciglio. Lei è una che non si fa domande, perché nessuno le ha mai insegnato a farsele. Attraversa così, tra peripezie, incontri surreali ed equivoci anagrafici due guerre mondiali. Isetta, assieme al cugino Aldo, bellissimo ma un po' cialtrone, zia Maria, donna forse troppo pratica, e Giovanni, fidanzato prima, marito poi, cresce e diventa donna semplice ma risoluta e intelligente, arrivando ad una semplice ma importante conclusione: ""Alla fine, andrà tutto bene. O, perlomeno, abbastanza."""""" -
Incontri
La poesia di Domenica Angiò, seppur ispirata ora dalla semplicità di luoghi e scene della quotidianità di oggi come di ieri, ora da elementi ed eventi della natura, ora dagli affetti più cari, ora da donne e uomini sconosciuti di una terra lontana, ma emblematici di una condizione, di un'idea, di un sentire, ispirata insomma dall'osservazione del reale, è permeata di umanità e intrisa di contenuti esistenziali, quali il senso della vita, l'""anelito d'infinito"""", l'angoscia esistenziale, il rapporto con Dio e la solitudine dell'essere umano."" -
Calabria (1836)
Dall'agosto all'ottobre del 1836, Henry Gally Knight visitò la Sicilia e la Calabria per investigarne le vestigia della civiltà araba e normanna. Della breve ed intensa escursione calabrese viene riprodotto il racconto, nelle lingue inglese, francese e tedesca, e - per la prima volta - in traduzione italiana.