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Ciao Caterina lettera sulla soglia
"Ciao, Caterina"""" è lo struggente e permanente saluto di un giovane papà lanciato alla sua """"piccina"""" quando, colto da un destino di morte improvvisa, trasmette per sempre il suo messaggio negli occhi, nel cuore e nella vita di quella donna/madre adorata che l'aveva concepita. E proprio lei, la compagna di una vita, fulminata da un distacco incredibile, lo scandisce ripercorrendo le tappe della figlia non solo a ritroso, ma anche sulla """"soglia"""" del futuro: Caterina, la """"deliziosa scolara che faticherà a capire, che si affannerà a sfuggire, ma che inevitabilmente sarà costretta ad accettare"""". Una testimonianza raccolta in un diario che sembrerebbe un tragico romanzo, ma è invece un'autentica lezione di vita, descritta minuziosamente da chi dedica i suoi studi alla pedagogia." -
Una città una rivoluzione. Tunisi e la riconquista dello spazio pubblico
Lo spazio pubblico è al contempo lo spazio fisico che nelle città permette ad estranei di entrare in contatto e lo spazio relazionale dove l'opinione pubblica si forma e si manifesta. A Tunisi per oltre vent'anni questo spazio, sottoposto ad un feroce controllo poliziesco, era riservato ai simboli e alle manifestazioni inneggianti alla dittatura di Ben Ali: la Rivoluzione del 14 gennaio 2011 che lo ha messo in fuga ha avuto come primo esito la riconquista dello spazio pubblico. Il libro analizza in che modo una rivoluzione ha cambiato il paesaggio urbano di una capitale. Includendo nello stesso sguardo le trasformazioni semantiche, estetiche e simboliche visibili nelle strade, nelle piazze, sui muri e le nuove pratiche sociali osservabili sui marciapiedi, nei caffè, nei luoghi della cultura e in quelli della politica, vuole mostrare la stretta relazione che si dà tra spazio fisico e pratica politica. -
Dove vanno i miei silenzi
"... Versi paradigmatici che svelano come la poesia serva, appunto, a raccontare l'ondivago esistere in bilico tra cadute e salite, sprofondamenti e riemersioni, dolori acuti e felicità improvvise che, all'interno della sinossi poetica, rappresentano il quid del versificare creando una sorta di bifrontismo tematico e, a livello retorico una sequenza di climax, ora ascendenti, ora discendenti che rappresentano il diapason interiore di chi scrive."""" (Dalla Prefazione)" -
Forma e forza. Cinema, soggettività, antropologia
Lo sguardo cinematografico costituisce una potente provocazione per il pensiero filosofico, arrivando persino a farsi strumento di misura del suo percorrere la strada che, nell'immagine, sta fra l'energetica delle forze che l'attraversano e le forme in cui essa di volta in volta giunge a risiedere e trova la sua vita. Allo sguardo cinematografico e ad alcune sue condizioni, fra indagine antropologica e questione del vivente, è dedicato questo volume. Da Ejzenatejn a Godard, da Deleuze a Rancière, da Dreyer a Straub, è il progetto antropologico della modernità a costituire il campo problematico su cui ci si interroga in forma originale il presente saggio. -
Male lingue. Vecchi e nuovi codici delle mafie
Male lingue sono quelle usate nei Codici della 'Ndrangheta per comunicare tra gli affiliati; sono i gerghi dai lontani echi medievali, sono gioco linguistico, camuffamento, alterazione. La malavita le usa per nascondere e per ribadire un'appartenenza. Male lingue è un lavoro a più mani: due tra i maggiori esperti della criminalità organizzata e due linguisti ed etnolinguisti hanno messo insieme le loro conoscenze, con lo scopo di riunire entrambe le componenti che, inscindibilmente, costituiscono i Codici delle vecchie e nuove mafie. La sostanza e la forma: i contenuti e la lingua di questi testi sono stati messi sotto la lente dagli studiosi e hanno fornito risposte alle molte domande che il fenomeno delle associazioni mafiose pone fin dalle sue origini. Da dove nasce la necessità di creare un insieme di regole e prescrizioni, da quando vengono ricopiate e trasmesse, chi sono i protagonisti dei racconti che gli 'ndranghetisti si inventano, perché è necessario creare un mito intorno a queste associazioni?I Codici diventano quasi un genere letterario, appartenente al vasto filone della letteratura popolare... -
Il sangue rosa. La strage delle donne
Non è facile staccarsi da una persona che abbiamo amato per anni, nonostante la stessa continui a farci del male. Nessuna donna però dovrebbe provare pietà per un uomo che, pur promettendole amore, l'ha ingannata privandola della dignità e del diritto alla vita. Nel 2013 sono state 177 le vittime di femminicidio in Italia. Nel mondo, 125 milioni di bambine e donne hanno subito una forma di mutilazione genitale e ogni anno in India si verificano sovente casi di infanticidio e aborto selettivo. Francesca Porco documenta uno tra i fenomeni più difficili da debellare raccontando il dramma che ha coinvolto le tante donne uccise senza alcuna pietà da partner o ex-partner, nel tentativo d'indagare (anche attraverso l'intervento di esperti quali criminologi, psicologi e autorità) sui fattori che spingono uomini, i quali si dichiarano innamorati, a compiere simili atrocità. ""Il sangue rosa"""" è il sangue di donne innocenti impietosamente versato per colmare il vuoto di quegli uomini incapaci di accettare un rifiuto, dove l'escalation violenta è solo l'atto finale di un'odissea fatta di minacce, limitazioni, tormenti, violenze psicologiche e fisiche."" -
Mafia e cultura mafiosa
Se fosse un fenomeno senza radici nel sociale, la mafia avrebbe i giorni contati: al pari delle Brigate rosse che, prive di legami col tessuto della società, furono isolate e vinte. I pesci hanno bisogno di acqua per nuotare, si disse allora a proposito dell'appoggio fornito da poche centinaia di fiancheggiatori ai gruppi di fuoco brigatisti. Ma un sistema di potere come quello mafioso - capace di conformarsi al mutare dei regimi e delle istituzioni; di entrare in simbiosi con lo sviluppo delle forze produttive; di imporre rapporti di produzione funzionali ai propri interessi; dotato di abilità mimetiche tali da indurre ancora oggi intellettuali e opinione pubblica a ignorarne la natura e a sottovalutarne la pericolosità o, appena ieri, a negarne l'esistenza - non si spiega se non collegandolo a radici culturali diffuse e profonde... -
Spegnersi e non consumarsi. Io e Alberto Bevilacqua
"Spegnersi per non consumarsi. Io e Alberto Bevilacqua"""" di Pierfranco Bruni non è un testo di critica tout court. È piuttosto un breviario che serve a raccogliere e custodire, in punta di penna, un viaggio tra vita e letteratura. Pierfranco Bruni """"racconta"""" Alberto Bevilacqua servendosi di tasselli di esperienza letteraria, ma soprattutto di un frequente rapporto con lo scrittore. Un'amicizia antica, ma ciò non toglie nulla ad uno scavo che è letterario certamente, ed è anche estetico-simbolico riferito sia al linguaggio che ai processi metaforici e allegorici presenti nei libri di Bevilacqua. Con ricordo di Mauro Mazza. Collaborazione di Micol Bruni." -
La treccia rossa. Storia della cipolla di Tropea
La ""treccia"""", tipica forma di lavorazione della cipolla di Tropea è il filo rosso che ha unito e unisce ancora oggi le varie fasi della storia commerciale di questo prodotto coltivato sin da tempi remoti a Parghelia e Tropea. Le varie ipotesi sulla provenienza del seme: da quella dei Fenici alle leggende del marinaio e della """"lindinea"""" ricorrenti nelle campagne di Parghelia , i versi di Enotrio pittore e poeta calabrese, i primi contatti degli svedesi con la cipolla alla stazione di Briatico costituiscono lo sfondo suggestivo dal quale emerge il rilievo economico acquisito da questo prodotto ormai diffuso lungo la costa tirrenica. Le prime osservazioni sulla cipolla contenute nei diari dei viaggiatori europei del Settecento unite ai suoi primi trasporti alle isole e ai porti del Mediterraneo e all'esportazione negli Stati Uniti d'America e nelle varie nazioni europee disegnano un percorso che ha trovatolo uno sbocco recente nella nuova denominazione """"Cipolla rossa di Tropea IGP Calabria"""" .In questo quadro l'intreccio tra leggende tramandate e verità storiche ha consentito di ricostruire il particolare clima che anima i luoghi in cui queste vicende si sono svolte."" -
Naïs Micoulin e altri racconti
"Una raccolta di novelle memorabili capace di rivelare - come peraltro tutti i testi scritti per il 'Messaggero d'Europa' - quel che Zola sarebbe potuto diventare se non avesse deciso di scrivere i Rougon-Macquart: un formidabile autore di trame da roman-feuilleton, certo; ma anche uno scrittore fin de siècle, che anticipa temi e atmosfere di cui si approprierà la letteratura di primo Novecento""""." -
Un pacco nel palazzo dei poteri
Il romanzo è un thriller. Ma non c'è violenza, né sangue e nemmeno morti. Eppure tratta di un delitto che si dovrebbe compiere dentro la più alta istituzione della Calabria: il Consiglio regionale. Un pacco, che nel gergo politico sta per un grande imbroglio, compiuto senza la consapevolezza dei molti, è ordito da un cinico gruppetto di consiglieri regionali. Il delitto si dovrà compiere nella seduta notturna della sessione del bilancio. Una giovanissima consigliera regionale e due attempati colleghi intuiscono la trama e si organizzano per impedire che esso si consumi. Tuttavia il pacco è difficile da contrastare ed essi si imbattono in politici avvezzi al potere, presenze esterne al palazzo in cui si ritrovano o si avversano, pezzi di massoneria deviata, settori collusi della curia, personaggi di mafia che temono l'intrusione in Calabria di forze ben più violente della loro. Il disegno perverso, concepito a Roma e a Malta, ha bisogno del voto di una maggioranza, ma i tre che cercano di bloccare il pacco, si organizzano per frantumarla. Ci riusciranno? La trama del romanzo si svolge dentro Palazzo Campanella, ma è una storia del tutto fantasiosa e integralmente inventata... -
Hortensia
In una regione sperduta dell'America Latina gli sciamani wapiki tramandano una leggenda: dal grande mare verrà un condor dorato a riscattare l'orgoglio di una terra ferita. Alla fine il condor tornerà da dove era venuto, portandosi via una principessa. Hortensia Vicente è la fondatrice del grande collegio cattolico di Esperanza, dove si era rinchiusa, come suora, dieci anni prima, in seguito a vicende dolorose. Felipe Mulligan, il nuovo giardiniere di Esperanza, è in realtà lo scrittore Luis Alvaro, rientrato nel Paese sotto falso nome. Una serie di circostanze fortuite metterà in rotta di collisione le loro vite, ponendole davanti a una rinascita inattesa, che coinvolgerà e stravolgerà un intero Paese. Esperanza è il teatro di questa rinascita. Dal momento dell'incontro di Hortensia con Luis Alvaro ogni certezza sarà messa in discussione. Nell'intricato puzzle che si dipana attorno a Hortensia nessuno è ciò che sembra: è una sfida dove coraggio, fierezza e ferma determinazione di cambiare una realtà stagnante portano ognuno alla scoperta del proprio destino. -
An... profumo di arancio amaro
Un lungo racconto in cui la delicatezza si fonde con il dolore. È la narrazione toccante di un amore forte e indissolubile di una madre verso il figlio. Di quegli amori totali che sopravvivono anche alla morte. Anna e Angelo sono i protagonisti della storia che accompagna il lettore tra i meandri della vita che talvolta prende pieghe inaspettate e dolorose e costringe a brusche virate che cambiano piani e progetti e lasciano uno sprofondante vuoto esistenziale. Cosa resta di un individuo quando la vita si spegne? -
Don Nunnari racconta la sua Calabria
Una Calabria raccontata con sguardo lucido e penetrante al pari di un'aquila che è capace di ""affissarsi al sole"""". Sono gli occhi di Don Nunnari, uomo titanico, che ha attraversato e tagliato la storia della Calabria diventandone egli stesso storia e ha guidato, amministrato, controllato, influenzato e ridisegnato con equilibrio e straordinaria modernità la storia della chiesa meridionale degli ultimi decenni. Oggi Arcivescovo di Cosenza e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Don Nunnari racconta la sua terra mentre viene raccontato dalla penna efficace e diretta del giornalista Attilio Sabato che non si sovrappone mai alla voce dialogante dell'alto prelato ma lascia fluire i suoi fotogrammi che eruttano lavici e prorompenti sulla pagina. Un racconto nel racconto dunque, al pari di una complicata matrioska, in un ribollente magma che mostra al lettore un uomo molteplice e complesso che partecipò ai """"giorni della rivolta"""" reggina con passione totale e travolgente, che venne spedito in Irpinia a gestire il dopo-terremoto in una terra di nessuno, che ritornò in Calabria e fu investito da fortissimi marosi."" -
La fondazione dell'etica e la responsabilità per il futuro
L'agile testo che si offre al lettore, non solo specialistico, è composto, nella sua prima edizione, da contributi di Karl-Otto Apel, Michele Borrelli, Holger Burkhart e Raúl Fornet-Betancourt, elaborati intorno alla domanda di fondazione dell'etica, oggi. Ovviamente un tema classico della filosofia occidentale, ma presente nella sua radicale attualità nel mondo contemporaneo con alcuni interrogativi che esigono una risposta: quale etica per quale futuro? È pensabile ancora un linguaggio comune capace di dare fondamento all'etica? E quali i possibili criteri per una simile fondazione? O conviene parlare, solo ancora, di etiche, come suggeriscono i molti linguaggi della filosofia postmoderna? Nell'era della globalizzazione, che non è solo un era della possibile globalizzazione della comunicazione e della cultura, ma anche era della possibile devastazione e distruzione di ogni forma di vita sulla terra - tale è il potenziale tecnico-scientifico a disposizione dell'uomo -, l'etica non è una istanza percorribile o meno e a piacimento, ma l'istanza ineludibile e, quindi, categoriale di cui la paideia dialogica o del discorso deve farsi carico pienamente per la sopravvivenza... -
La pietra d'Oriente
...La luce è oltre i deserti perché gli sguardi hanno le vie degli orizzonti e il mare è la profondità dell'anima... non cercare l'impossibile quando i tuoi passi abitano l'invisibile e gli spazi che porti tra le vie delle mani custodiscono infiniti... per te che raccogli perle, ricordi e solitudini la pazienza dell'amore ha il silenzio dei destini, ma la Terra Promessa non è un porto e la profezia ha la voce dell'oracolo, mentre la provvidenza è nel mistero che incontra l'alchimia... forse un giorno capiremo, ma non ha importanza nel tempo delle distanze, perché non è necessario capire quando negli occhi c'è l'ascolto e l'ascolto ha il viaggio... -
La città e la notte. Il triller metropolitano di Michael Mann
Cosa spinge un regista come Michael Mann a portare - sul grande schermo storie di uomini (e di donne) che vivono e si muovono nelle grandi metropoli statunitensi? Non è certo un semplice gusto estetico/stilistico che ha indicato tale scelta al cineasta di Chicago. No, c'è di più. Nel mettere in scena storie di criminalità, di dolore e disperazione, nel mostrare figure di spietati rapinatori e di poliziotti ligi al dovere, Mann esplica quella che, dopo oltre quarant'anni di attività sul set, è la sua personalissima, più intima filosofia di vita: l'uomo fa parte della città, è un ""pezzo"""" di essa. E da essa prende le mosse, prende forma il destino - (in)evitabile - di ogni singolo uomo. Ecco perché nei suoi film (a partire da Strade violente, Manhunter - Frammenti di un omicidio, Heat - La sfida, fino ad arrivare a Collateral, Miami Vice e Nemico pubblico) il rapporto uomo-città riveste un ruolo di rilievo: anche noi, così come i personaggi manniani, viviamo ogni giorno la realtà di un contesto urbano, il quale porta ad incontri (o scontri) con il prossimo."" -
Vero e immaginario tra Sicilia e Calabria
Nella letteratura siciliana e calabrese dell'Otto-Novecento, lievita, accanto al filone propriamente realistico, un ricco manipolo di opere narrative versate sul lato fantastico, immaginario dell'esistenza. Di questi due fondamentali percorsi - delle loro matrici culturali, dei loro esiti stilistici, dei loro intenti euristici - si tenta, in questo volume, un primo sondaggio, senza paraocchi. -
L' eloquenza del silenzio
Tratto da una storia vera, ""L'eloquenza del silenzio"""" è un romanzo storico multitemporale dalle fosche tinte noir. I protagonisti sono due giovani dalle belle speranze: Gustavo e Rocco. Stessa città di origine: Palmi. Stessa meta: Como. Due epoche diverse: passato e presente. Gustavo, intrepido funzionario di PS, condannato dal Tribunale Militare Straordinario di Guerra alla pena di morte mediante fucilazione nella schiena. Rocco, brillante studente in giurisprudenza, obbligato dagli eventi ad abbandonare gli studi e cercare lavoro. I due percorreranno una strada in salita, guidati dalla sapiente arte di un regista occulto. Il fato li prenderà ben presto per mano e li accompagnerà nel difficile cammino della loro esistenza, che avrà un inesorabile epilogo ora drammatico ora pieno di speranza. La storia si snoda in un andirivieni di personaggi e loschi figuri che danno loro la forza di lottare per gli ideali in cui credono e di non lasciarsi sopraffare dalle alterne vicende cui sono costretti a far fronte."" -
Dal mondo sconosciuto
Siamo abituati a catalogare il mondo in brutto o bello, buono o cattivo, giusto o sbagliato. Nulla è meglio o peggio, si tratta solo di contrari, diversi tra di loro che si esaltano a vicenda. Tutto è perfetto così com'è. Ogni cosa o individuo o accadimento rappresentano una sfaccettatura dell'unico essere. Non giudicare, limitati ad osservare. Sii testimone silenzioso. Ti è stata data la vita che è un dono, sii grato per questo. Hai un'opportunità unica, solo per te, scopri qual è. Noi tutti, non siamo venuti in questo mondo per puro caso, siamo tutti attori sulle scene della vita. Immaginate di essere su un palcoscenico dove ognuno di noi interpreta un ruolo. Nel film della vita c'è il buono, il cattivo, il carnefice ed anche la vittima. Ma è tutto solo un film. Siamo tutti attori, prediletti figli di Dio venuti in questo mondo per giocare il gioco della vita. Quindi niente musi lunghi, siamo leggeri, si tratta solo di un gioco.