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Gocce di rugiada nel deserto. Poesie, pensieri, proverbi
"'Voglio sfogliarti il libro della vita per leggerlo all'intera umanità.' In questa frase c'è tutta la filosofia che permea la nuova silloge di poesie 'Gocce di rugiada' di Damiano Salerno: poche gocce di rugiada possono alimentare la speranza in un mondo diverso, in questo deserto di sentimenti e di alienazione dai valori veri della vita, che caratterizza i giorni nostri."""" (Dalla prefazione di Emilia Fragomeni)" -
Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni. Vol. 28: Cosa
Chiavi, slittini, biciclette, il cinema ha avuto da sempre a che fare con le ""cose"""" che molto spesso sono diventate oggetti, strumenti d'azione, ma molte altre volte hanno assunto una dimensione autonoma, poetica, che li ha trasformate in elementi centrali, insieme ai corpi, del paesaggio del film. Questo numero, nuovo per tema e composizione, è dedicato alle """"cose"""" nel cinema con contributi che vanno da Buñuel a Scorsese, da Antonioni a Bergman, per chiudere con Gravity di Cuarón. Il volume è aperto da una conversazione con Remo Bodei. Nel tentativo di pronunciare la cosa, essa si disintegra. Hegel"" -
Caratteri. I tipi
I tipi di Caratteri tracciano un percorso sociologico ed antropologico nelle vere radici del popolo calabrese, ed è bello immaginarli nello scenario brulicante di vita, dei paesi ""abbandonati della Calabria"""", rimasti ancora intatti nella loro ruvida semplicità e nello struggente ricordo di chi li ha popolati. Afferma Giuseppe Italiano in prefazione: """"Il dialetto del Guerrisi rifugge l'aneddotica giocosa di maniera per aprirsi, con interessante apporto antropologico, a quelle che sono state le problematiche calabresi (e meridionali) per buona parte del Novecento. I personaggi che animano questo libro sono i protagonisti della civiltà contadina; sono gli abili artigiani di vari mestieri; sono gli """"eroi"""" delle forzate emigrazioni; sono figure della memoria, miti di vita serena e idilliaca pur nella ristrettezza del campare. Col suo mezzo espressivo Guerrisi, nel confermare la nostra parlata autoctona, ha saputo recuperare la nostra memoria, le nostre usanze, i nostri sentimenti, le radici della nostra vita""""."" -
La mia madre celeste
La mia esistenza è stata sempre solcata dalla luce di una presenza speciale. Da quel giorno indelebile della mia fanciullezza, e per tutta la vita di donna, ho conosciuto l'amore di una ""Seconda mamma"""" oltre a quello della mia mamma naturale: Maria, la madre di Gesù, ha voluto farmi dono della sua immensa luce. Presenza fondamentale, ossigeno vitale che in tutti questi anni mi ha regalato istanti d'infinita gioia e mi ha tenuta per mano soprattutto nei momenti di dolore. Questo libro scandisce nella scrittura alcuni passaggi essenziali della vita: il rapporto con i miei genitori, la gioia nel diventare mamma di tre splendide creature, il dolore per la perdita improvvisa di mio padre, la persona a cui devo tutto ciò che sono. Ogni evento è stato sempre accompagnato dalla presenza di Lei, la mia dolce Mamma Celeste che privilegia i miei occhi con la splendente presenza. Questo libro è dedicato a tutti coloro che soffrono, a chi si è smarrito per i sentieri della vita, a chi ha perso la fede. La mia speranza è che aprano il loro cuore a Lei, la Madre Celeste, vera essenza delle nostre vite."" -
Il romanzo di un giovane della nostra terra
Questo breve ma intenso romanzo è la storia vera di un giovane, oggi persona matura, confidata dopo la promessa di un assoluto rispetto all'anonimato. Dal racconto del protagonista emerge una vicenda straordinaria e avvincente, fatta di poche gioie e di molte amarezze. Queste ultime non hanno risparmiato alcuni eventi tragici, che, in un caso, hanno creato nel protagonista quasi un rimorso, che lo induce spesso ad interrogarsi. È convinto di trovare un qualche sollievo solo impegnandosi strenuamente nella attività della propria azienda e non solo. -
Urlare la libertà. Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini, ""poeta dello scandalo"""", è stato un uomo e un intellettuale libero, che seguiva il filo di un suo pensiero e si muoveva fuori dai recinti, all'epoca esistenti e oggi rimossi per lasciare il posto ad un pensiero sonnacchioso e inconsistente. Questa sua libertà l'ha urlata in versi bellissimi, rappresentativi e fortemente suggestivi: Sui miei compagni disoccupati / Su tutti i popoli schiavi del mondo / scrivo il tuo nome: / Libertà; Se non si grida evviva la libertà con amore / non si grida evviva la libertà, e in pagine critiche e polemiche graffianti e urticanti su temi scottanti come lo stragismo, il consumismo, la televisione, i rapporti tra borghesia e potere politico e persino sulla crisi della Chiesa. L'urlo di libertà ha attirato sul poeta l'ostilità, e talvolta il disprezzo, di intellettuali, politici, giornalisti e gente comune, ma Pasolini non si preoccupò delle critiche e restò """"coerente proprio nella sua incoerenza. La coerenza non riguarda i comportamenti, ma i valori che li generano. Pasolini, intellettuale scomodo perché libero, ha avuto il coraggio di andare controcorrente, persino di scandalizzare i moralisti, per scuotere le coscienze..."" -
Giuda mio padre
È una notte di primavera a Gerusalemme, e una donna corre nel buio stringendo un bambino tra le braccia. Deve metterlo in salvo e lo lascia in una casa sicura, abitata da una donna, Maria, alla quale hanno appena giustiziato il figlio. Fanuel vivrà anni sereni nella nuova famiglia di cui fanno parte anche Pietro e Giovanni, gli apostoli prediletti di Gesù di Nazareth. Ma un brusco incontro metterà fine alla sua pacifica infanzia. Qualcuno gli rivelerà le sue origini, il nome di suo padre, il mestiere di sua madre. Da qui il protagonista inizierà una ricerca che lo porterà lontano da Gerusalemme, verso Efeso e poi nella Roma Imperiale dove scoprirà alcune verità. I suoi spostamenti attraverso il Mediterraneo narrano anche il viaggio interiore con cui il protagonista tenta di placare la propria inquietudine, perché ""bisogna somigliare per esistere, riconoscersi in un'altra faccia o in un'altra anima per scoprirne una propria"""". Il suo viaggio terminerà a Gerusalemme, dove la storia ha avuto inizio, nel Campo del Vasaio..."" -
Incantesimo d'amore
Giuseppe è un impiegato dell'università di Salerno, un quarantenne che non riesce a diventare adulto del tutto. Maria è una trentenne, commessa di un negozio di articoli sportivi in un paese della Basilicata, intrappolata in un costante senso di inadeguatezza. Due esistenze ordinarie, due vite semplici che, però, vengono stravolte nello spazio di una settimana natalizia molto particolare... Giuseppe, tornando al suo paese per le vacanze di Natale, compra in autogrill un pupazzo. Maria riceve in regalo un oggetto analogo da uno strano giocattolaio con la barba lunga e bianca che, guarda un po', assomiglia a Babbo Natale. E un pupazzo simile lo possiede da più di cinquant'anni chiuso in un armadio Carmelina, la nonna di Maria... e sia quel che sia, una concatenazione di eventi - in cui si incrociano magia e amicizia, incoscienza e paura, pozioni antichissime e modernissimi brand - li porta davanti alla fatidica questione: esiste la felicità? In questo romanzo, Mellone attinge dalle storie popolari di Lucania e Puglia, dallo spirito delle gravine e dei borghi, per confezionare un romanzo surreale, onirico, spiazzante, dove antichi druidi incontrano streghe moderne, e dove il linguaggio della fantasia più sfrenata incontra le vicende di un qualunque Natale di periferia. -
Scipione l'italiano
Le Olimpiadi, i Mondiali di calcio, il Giro d'Italia, la boxe: pochi scrittori italiani hanno vissuto così avidamente lo sport come Franco Cordelli. In questo quaderno filosofico sulla portata dei riti sportivi moderni di massa, l'autore gioca a carte scoperte, perché ""scrivere di sport significa, per me, scrivere di me"""". Da Fausto Coppi a Michel Platini, da Franz Beckenbauer a Laurent Fignon, le gesta di questi eroi moderni vengono osservati e indagati sullo sfondo dei rivolgimenti geopolitici tra la fine degli anni '50 e la fine degli anni '80, e nel clima psicologico e spirituale del mondo moderno post-bellico. """"Scipione l'italiano"""" riflette vorticosamente su tutto: sul significato della vittoria e della sconfitta, sulla potenza, sul ruolo dei tifosi, sul sistema mediatico sportivo, sul senso dell'epica nel tempo della pace. E quasi ci si sorprende che riti ludici di massa possano suggerire così tante idee e suggestioni sulla modernità e sui popoli."" -
Potere & Poteri. Il backstage della politica calabrese
Il nuovo, il vecchio, la ruggine del tempo nella politica in Calabria negli ultimi vent'anni. La Regione ha visto alternarsi alla guida uomini di destra, sinistra e centro, ha sognato e deluso, ha lasciato il disincanto in eredità ai calabresi. Questo libro racconta fatti e retroscena, la storia custodita negli atti del palazzone regionale e negli archivi ormai inutilizzati di partiti che non ci sono più. Il nastro delle cassette, materiale nostalgico di un'altra epoca della televisione consente all'autore, giornalista professionista, di ripercorrere attraverso immagini non sempre nitide, le stagioni che hanno scritto la storia di questa terra ""Ho vissuto la nascita di Forza Italia, il ribaltone di Meduri, la sorpresa Chiaravalloti, il mestiere di Loiero, l'ambizione di Scopelliti e la scommessa di Oliverio. Ma anche la stagione dei Mancini, dei Misasi, dei Pujia e dei Principe"""". Presidenti dell'ente supremo calabrese e statisti di caratura nazionale, le cui vite si sono intrecciate nei corridoi stretti di prima e seconda Repubblica, in una Calabria al centro delle strategie politiche nazionali. Un libro ricco di retroscena, aneddoti, interviste ufficiose ed ufficiali..."" -
Civilizzare il capitalismo. Globalizzazione politica religione
Un tempo di forte crisi quello attuale. Da qui nasce il libro ""Civilizzare il capitalismo"""", che, dopo aver analizzato le cause che hanno portato all'instabilità del nostro tempo, dichiara subito i temi della narrazione: la globalizzazione, la politica e la religione. La globalizzazione - marxianamente intesa - è un fenomeno ineluttabile e di progresso e perciò ben diversa dal capitalismo in quanto tale. Di conseguenza, la sinistra non dovrà misurarsi dialetticamente con la globalizzazione ma con il capitalismo che, pur nelle sue periodiche metamorfosi, rimane l'avversario storico. E qui il secondo caposaldo del libro: quale sinistra dovrà svolgere questo decisivo ruolo? L'autore non sembra nutrire dubbi e rilancia con forza il ritorno della politica alta e della socialdemocrazia in particolare, che ha dimostrato di saper """"civilizzare"""" il capitalismo, creando in Europa il migliore modello di tutela sociale fino ad oggi conosciuto (il c.s. Welfare State)."" -
Bambini a perdere. Scomparse, violenze e mercato dei corpi
L'infanzia è invisibile all'umanità, una realtà senza diritti nonostante leggi e convenzioni internazionali. Un inferno sulla terra: ogni anno circa 15 milioni di bimbi muoiono prima di festeggiare il loro quinto compleanno, attesta l'Onu. Quando ad annientare bambini e adolescenti non sono la sete, la fame, le malattie, il lavoro sporco è imbastito dalle guerre infinite. Capitolo a parte è la sparizione di 8 milioni di minori ogni 365 giorni, Europa inclusa. Un perverso sistema che alimenta il cancro della pedofilia e il traffico di organi umani. Da considerare in Italia il sequestro di Stato di tanti minori mai resi adottabili, per garantire con sperpero di denaro pubblico, un affare miliardario, nonostante le denunce di genitori, avvocati e associazioni. E il governo Renzi non risponde agli atti parlamentari, inclusa la dilagante pedofilia che non risparmia i neonati. Dei pargoli non si butta via niente, come attesta il fiorente mercato degli organi. -
Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni. Vol. 29: Mito
“Fata Morgana” nasce per iniziativa di un gruppo di docenti, studiosi e critici che lavorano presso il Corso di laurea in DAMS dell'Università della Calabria, e al contempo coinvolge figure di filosofi, estetologi e artisti che riflettono sul rapporto fra immagine e pensiero, cinema e filosofia. Il progetto a carattere fortemente monografico intende indagare, attraverso il cinema e le forme audiovisive, i nodi problematici della contemporaneità. “Fata Morgana” propone un percorso non settoriale ma aperto, in cui gli strumenti dell'analisi del cinema si intersecano in profondità con riflessioni provenienti da altri campi del sapere, al fine di indagarne le dinamiche concettuali. La rivista, attraverso il contributo di studiosi di diversa provenienza disciplinare, propone il cinema come strumento di indagine, rifrazione e sguardo particolare con cui attraversare i temi che di volta in volta costituiranno il percorso monografico del numero. -
Il faro. Cielo mare terra
Una storia d'amore che appassiona, senza incorrere in trucchi banali per avvincere i lettori meno accorti. Una scrittura verista, capace di sciogliere nel romanzo i sentimenti dei personaggi, annodati ai bisogni mutati dal tempo e dalla vita. Quelli, per esempio, che segnano la lotta tra mascolinità e umanità di Gabriele quando l'amore irrompe con Fiamma. Coraggiosa, generosa, tenace, leale, onesta, fedele agli impegni d'affetto, eppure... Nell'intreccio tra queste vite e quelle degli altri, laddove si perde e si ritrova l'individuo, la narrazione dell'autrice diventa letteratura e il racconto si evolve in romanzo. -
Gli eredi
La storia narrata in questo libro è stata ispirata all'autrice dall'osservazione della realtà. I personaggi di essa inseguono ciascuno un proprio sogno d’amore o di promozione economica e sociale. Le loro vite si sfiorano e talvolta s’intersecano, ma è alla fine il destino che dà a tutta la vicenda la sua soluzione inaspettata e definitiva. -
Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni. Vol. 30: Italia
Studiosi di diversi ambiti scelgono e scrivono del loro ”più grande film italiano”. Artisti, registi, fotografi rispondono a una domanda sul loro rapporto con il cinema italiano, sui loro amori, sulle immagini e sui loro film preferiti. Numero speciale per i 10 anni della rivista. -
Tra pagine sparse (di poesie, pensieri e racconti)
"Se io sapessi in quale cantuccio di cielo ora ti trovi, non avrei più remore.""""" -
La terra del ritorno
Un romanzo che arriva dritto al cuore. Che fa capire come ognuno di noi può trovare la propria felicità nel posto in cui nasce senza dover per forza cercare terre nuove. Migliori. Bisogna lottare per la propria identità e per i propri sogni, perché ne vale sempre la pena. Ed è meraviglioso assistere alla rinascita di tutto un paese, della propria terra, grazie a giovani come Turi, protagonista del romanzo, andato altrove per conoscere, imparare e poi tornato introducendo nuove mentalità. Cosicché il paese da morto che è riprende a vivere. Perché la terra in cui si nasce non può restare sola e tornare per restare è la sola rivoluzione possibile. La più estrema forma di viaggio. -
Liberandisdòmini
"Liberandisdòmini"""" descrive un mondo in cui le atmosfere del realismo magico si fondono con le ambientazioni locali creando un universo parallelo insieme lontano e vicino, veritiero e incantato, dove non succede niente e invece succede tutto e altro ancora, ma lo stesso tutto può rivelarsi niente, ignoto al tempo e alle geografie terrestri e come tale destinato a scomparire per sempre. Mambrici, a cavallo tra Ottocento e Novecento, è un paese immobile nel tempo e nello spazio. Un paese sconosciuto alle carte geografiche, ma di cui si può ritrovare senza difficoltà la strada; un paese dove il capo della """"maffia"""" cerca un proprio riconoscimento e un posto tra il """"nobilume"""" locale, le decisioni importanti vengono prese dai galantuomini riuniti in perenni conciliaboli presso la farmacia del paese, e la povera gente continua a farsi curare il corpo e la testa dalle magare coi loro intrugli e le loro pozioni. Tra siccità e carestie, morti ammazzati e possibili epidemie di colera, non mancano i tentativi di """"resistenza socialista"""". Il distruttivo terremoto del 1905 segna la fine di Mambrici, dei suoi protagonisti e della storia." -
Madame Sourdis e altri racconti
"Madame Sourdis e altri racconti, di Émile Zola, qui tradotti per la prima volta in italiano da Paolo Fontana, con ampia prefazione di Pieluigi Pelllini, completa la prima edizione italiana dei testi raccolti e usciti già nel 2014 col titolo Naìs Micoulin e altri racconti in questa stessa collana «Itaca Itaca». Anche questo volume propone un'ampia e significativa scelta dei testi narrativi inediti che Zola dal gennaio del 1875 fino a dicembre del 1880, invia all'importante rivista liberale sanpietroburghese, «Viestnik Evropy» («Il Messaggero d'Europa»). Si tratta dei racconti che Roger Ripoll, l'editore dei racconti zoliani nella prestigiosa «Bibliothèque de la Plèiade», ha raggruppato nel 1976 nella sezione Contes et nouvelles 1875-1880. Tra questi sette racconti spicca """"la bellissima Madame Sourdis, l'unico suo grande testo narrativo che Zola non ha mai raccolto in volume e che... da solo basterebbe a garantire a Zola un posto non di secondo rango fra gli autori di narrativa breve... Una sorta di enciclopedia ironica e aporética delle diverse teorie sull'arte, delle diverse rappresentazioni topiche dell'artista, che si contrappongono, spesso sovrapponendosi paradossalmente, nel discorso culturale del diciannovesimo secolo... Infine, la violenza sottesa ai rapporti di coppia, in cui la sopraffazione è norma, soprattutto se il vincolo matrimoniale unisce due personalità forti, è uno dei tanti ambiti tematici in cui la letteratura dell'Ottocento - non solo naturalista - anticipa le più conturbanti scoperte della psicologia e della psichiatria del secolo successivo. Specificamente zoliana, invece, è l'intuizione dell'aggressività distruttrice e possessiva che può celarsi nell'apparente altruismo della bontà: sicché la portata di Madame Sourdis oltrepassa di molto i limiti di un sottogenere, pure importantissimo, come il Malerroman""""."""" (Pierluigi Pellini Prefazione)"