Sfoglia il Catalogo feltrinelli024
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4761-4780 di 10000 Articoli:
-
Elogio dell'aberrazione. Nuova ediz.
Tito Maria Imperiale, meglio noto come el sior Titìn per via della bassa statura, vicecapocronista e firma illustre dell'«Eco del Garda», si apre ai lettori rivelando le proprie ossessioni private, a cominciare dalle perversioni condivise con la moglie che l'ha da poco abbandonato. Nel farlo, svergogna il mondo provinciale che lo circonda: un mondo di egoismo e vacuità, noia e dissipazione, in cui tutti nascondono una depravazione e l'unica smorfia etica è un moralismo ipocrita; in cui c'è chi gira un sequel del Salò di Pasolini nei luoghi reali della Repubblica Sociale e chi, nostalgico, insegna agli eredi motivetti del Ventennio. Francesco Permunian ci trascina di nuovo nel suo teatrino dell'assurdo affollato di marionette farneticanti. L'aberrazione e la turpitudine diventano in questo Elogio neutre manifestazioni di una società priva di rotta, in cui non pare concepibile trovare un indirizzo né un senso che sorpassino l'istante. Nelle grottesche avventure dei protagonisti, riportate da un narratore non sempre affidabile, alla satira esplicita e asperrima si uniscono un'ironia più sottile e un'amarezza di sfondo: Elogio dell'aberrazione è un pugno in faccia che si prende ridendo. -
I giorni veri. Diario della Resistenza
Cosa intendiamo quando parliamo di vite straordinarie? Forse una risposta possiamo trovarla ripercorrendo la storia di Giovanna Zangrandi, come ce la presenta nel suo saggio introduttivo Benedetta Tobagi. Vite in cui la ricerca del proprio vero sé passa per uno pseudonimo, Anna, nome di battaglia assunto dall'autrice durante la Resistenza e protagonista di questo libro. Venti mesi trascorsi tra i boschi e le montagne del Cadore, non più meta di escursioni e discese con gli sci in libertà, ma luoghi dove si combatte la guerra di liberazione. E mentre Anna fa la sua parte, Giovanna scrive, riempiendo quaderni che a un certo punto dovrà sotterrare a 1700 metri, sotto le cime delle Marmarole, nelle Dolomiti orientali, e che recupererà solo a guerra finita. Quei quaderni saranno la materia prima a partire dalla quale Zangrandi ricostruirà la storia di Anna e dei suoi «giorni veri». Veri non solo perché veramente vissuti, ma anche perché della Resistenza l'autrice restituisce un'immagine viva, diretta, tutt'altro che retorica, espressa in una scrittura di grande modernità. -
Tutto cospira a tacere di noi. Nuova ediz.
Luigi Trevor, ex promessa della Fisica, ora membro del collettivo di «sovversione informatica» Nuclei Digitali Dissidenti, riesce a farsi assumere dalla società di comunicazione Fantasy Mix con l'intento di sabotarne i legami con le multinazionali della repressione. Gli viene assegnatala postazione di quella che ribattezzerà «Arianna», ex ricercatrice universitaria e impiegata dell'azienda, improvvisamente scomparsa. Frugando fra i documenti – lettere, pagine di diario, riflessioni, persino una bozza di romanzo – che riesce miracolosamente a ripescare dal suo computer, Trevor s'innamora perdutamente di Arianna – figura indimenticabile di intellettuale e amante, ironica e tragica – e si lascia guidare da lei alla scoperta delle connessioni criminali della Fantasy Mix. Attraverso la porta stretta di una complicità rivoluzionaria e di un'adorazione amorosa che mai potranno essere ricambiate, Trevor vincerà la sua battaglia ma arriverà a perdersi – definitivamente? – e Arianna, forse, a ritrovarsi. Storia d'amore, noir politico, riflessione acuminata e irridente sul lavoro precario e sul culto della Rete, ""Tutto cospira a tacere di noi"""", primo romanzo di Daniela Ranieri, è stato la rivelazione di una scrittrice in grado di restituire alla letteratura la sua capacità pienamente moderna di reinterpretazione del mondo."" -
La donna che rubava i mariti
Tre amiche: Roz, Charis e Tony. Si sono conosciute al college e hanno una cosa in comune, Zenia. Anche lei compagna di college, bella, intelligente, di volta in volta manipolatrice e vulnerabile, fragile e spietata, ha tradito la loro fiducia, rubando a ciascuna di loro il marito. A un certo punto è morta, anche se lontano e in circostanze poco chiare; le tre amiche sono andate al suo funerale. Come è possibile, allora, che mentre Roz, Charis e Tony si incontrano in un ristorante alla moda appaia proprio Zenia? La storia si riavvolge, il passato ritorna, anche perché in realtà il fantasma di quella donna non aveva mai smesso di aleggiare sinistramente sulle vite delle tre amiche. Ma forse quella che sembra una minaccia può trasformarsi in un'opportunità? Esplorando il tema scomodo della malvagità femminile, questa storia dimostra, se ce ne fosse bisogno, le doti di narratrice dell'autrice del ""Racconto dell'Ancella"""", la sua capacità di guidarci nelle profondità della coscienza con naturalezza, sfidando le nostre certezze, e di saperlo fare, perché no, con un tocco di sottile umorismo."" -
Senza fiato. Il panico da fame d'aria e la sua cura
Durante la Guerra Civile Americana i medici militari, osservando lo stress da combattimento dei soldati, descrissero per la prima volta il fenomeno della iperventilazione acuta e i suoi sintomi. In seguito, a partire dagli anni '50 del Novecento, la fame d'aria, la dispnea e il senso di soffocamento sono stati oggetto di ricerche che confermavano come l'iperventilazione fosse alla base di numerose patologie idiopatiche. Trentacinque anni dopo, Giorgio Nardone, sotto la supervisione di Watzlawick e Weakland, comprese che i meccanismi della respirazione e della paura si influenzavano a vicenda, e che il problema della fame d'aria si poteva risolvere passando dalla ricerca di spiegazioni alla messa a punto di soluzioni che, se funzionanti, «spiegavano» il problema stesso. Una vera e propria rivoluzione copernicana di cui l'autore è stato protagonista, promuovendo un trattamento terapeutico in grado di agire sia sulla psicologia che sulla fisiologia del soggetto. In ""Senza fiato"""", l'autore offre interessanti spunti di riflessione sulla meccanica che alimenta l'effetto del senso di soffocamento, avvalendosi dei contributi di Simona Milanese, medico specialista, e di Sabino de Bari, fisioterapista. L'augurio è che questo scritto concorra a diffondere l'idea che il circolo vizioso tra paura patologica e respirazione disfunzionale si possa e si debba spezzare."" -
La centenaria con la pistola
Un piccolo villaggio nel Massiccio Centrale francese. L'alba. Risuonano degli spari. Un'anziana signora ha imbracciato la doppietta e si è messa a far fuoco contro il vicino di casa, poi contro i poliziotti sopraggiunti. È così che l'ispettore André Ventura incontra la centoduenne Berthe Gavignol, cinque volte vedova, ancora piuttosto arzilla e ancora dotata di buona mira. Nell'interrogatorio che segue, l'ispettore e il lettore impareranno a conoscere la vivace vecchietta dalla lingua affilata e dal grilletto facile, indotta a ripercorrere gli episodi principali della sua lunga vita e della sua carriera criminale. Chi è stata davvero Berthe: una serial killer, una sorta di Barbablù al femminile o una donna libera, una femminista ante litteram, capace di conquistarsi l'emancipazione a colpi di pistola? -
Viva i contanti. Le banche li attaccano solo per guadagnarci: l'evasione non c'entra. Convengono e sono sicuri
Il contante sarebbe il ricettacolo di ogni nefandezza: strumento per l’evasione fiscale, grimaldello della criminalità organizzata, causa di 10 miliardi di costi per l’Italia e addirittura fonte di contagio. C’è qualcosa di vero dietro queste accuse? La cosiddetta War on Cash, la guerra ai contanti, ottiene i risultati che si prefigge? O è solo un’invenzione delle banche, in combutta con Paypal, Visa, Nexi ecc., per raschiare via soldi a risparmiatori, commercianti e artigiani? In questo libro, Beppe Scienza, fra i più acuti critici del sistema finanziario e bancario, ci conduce al cuore della disinformazione, fornendoci i mezzi per smontarla, e spiega i vantaggi del denaro contante, inviso alla Banca d’Italia ma strenuamente difeso dalle banche centrali di Unione Europea e Germania, dove è ancor più apprezzato che in Italia. -
Vivere secondo Lucrezio
Può Lucrezio insegnarci la felicità? Perché rileggere oggi un poema latino del I secolo avanti Cristo? La risposta di Michel Onfray è semplice: perché il ""De rerum natura"""" di Lucrezio non è solo un trattato sul nostro mondo materiale ma insegna a vivere bene, a vivere una vita autentica, più vera e felice, purché si attui una vera e propria conversione e si comprenda tutto ciò che c'è da comprendere, ovvero che la realtà è materiale e che noi stessi siamo solo la materia che ci compone; che tanto basta per fare a meno dell'idea stessa di un aldilà; che la religione è una superstizione; che l'amore sensuale è un rimedio alla malinconia; che la saggezza è accessibile e consiste in un'aritmetica dei piaceri e in una dietetica dei desideri; che non esistono né inferno né paradiso ma solo il mondo come lo vediamo. Che siamo fatti di particelle, temporaneamente aggregatesi in una forma, le quali dopo la nostra morte torneranno a danzare riaggregandosi in altre forme, e che solo la passione per il qui e ora ci rende davvero felici. Con questo suo ultimo libro Michel Onfray ci fa toccare con mano da par suo la straordinaria modernità dell'opera di Lucrezio, e ci consegna una chiave – filosofica, sì, ma tutta fisica e concreta – per la vita in questo mondo fatto della stessa sostanza dei sogni, cioè di atomi."" -
Il crollo. Ponte Morandi, una strage italiana
Genova, 14 agosto 2018, ore 11.36: un boato ammutolisce la città. Il viadotto Polcevera, meglio noto come Ponte Morandi, gigante di acciaio e calcestruzzo sospeso sui quartieri Sampierdarena e Cornigliano, crolla e porta con sé gli automobilisti che passano in quel momento. Quarantatré vite inghiottite in un istante. È un evento di portata epocale. Arrivano giornalisti da ogni parte del mondo. I politici cancellano le vacanze per farsi vedere sul posto e cercare di arginare una catastrofe che minaccia di scuotere la stabilità del governo. Ma come è potuto accadere? Marco Grasso ci conduce in un viaggio a ritroso che a mano a mano, facendo luce sulle cause del crollo, diventa un reportage sul potere in Italia, raccontando una storia che parte dalle magnifiche sorti e progressive del boom economico e arriva allo sfacelo attuale. Si va dagli allarmi ignorati nel tempo alla falsificazione nei controlli, alla rivelazione di quello che per i magistrati era il «sistema autostrade» – una struttura organizzativa che mirava al massimo profitto tagliando forsennatamente i costi e riducendole manutenzioni – per giungere infine ai giochi di potere delle concessioni autostradali. -
Destra
Viviamo una nuova stagione nella quale sembrano prevalere le proposte politiche di Destra. Quali sono i programmi e gli immaginari che consentono alla Destra di interpretare le paure e i desideri dei cittadini? Chi sono i militanti, i simpatizzanti e gli elettori della Destra di oggi e che cosa chiedono? Quante destre ci sono nella Destra? In questa raccolta di saggi, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli formula una riflessione critica chiamando a raccolta diverse discipline. Un'analisi a più voci per mettere in relazione la storia recente con la contemporaneità, i linguaggi tradizionali con quelli più innovativi, le forme, i riti, i successi, i paradossi di una parte politica chiamata a nuove responsabilità nello scenario nazionale e internazionale. -
Populismo di lotta e di governo
Nell'ultimo decennio il populismo ha conquistato non solo le pagine dei quotidiani ma anche i parlamenti e i congressi, passando da movimento di opposizione a forza di governo. In Europa - e in Italia soprattutto - i populismi al potere vogliono provare che sanno risolvere i problemi lasciati irrisolti dai precedenti governi di partito, ma anche dare forma e forza a una nuova identità nazionale. Il populismo al potere nei paesi a democrazia consolidata cambia e cambierà il modo di intendere questo fenomeno globale. L'obiettivo di questo volume è studiare il populismo anali77andolo nella sua complessità storica, culturale e sociale e considerandolo tra i fattori chiave dei processi di trasformazione che stanno investendo sia la democrazia rappresentativa sia il suo contenitore storicamente dominante, lo stato nazionale. -
Città, sostantivo plurale
"Città"""" si dice al plurale, crocevia di forze e spinte che generano una trama variabile di desideri, speranze, conflitti e mediazioni. Bisogni e tentativi di risposta che fondano il carattere politico della città: la centralità che la dimensione urbana gioca non solo come modalità ormai prevalente di vita collettiva, ma anche come laboratorio in cui prendere in carico le sfide sociali, ambientali, culturali e di convivenza democratica cui siamo chiamati. Partendo da questo presupposto, la pubblicazione Città, sostantivo plurale intende contribuire al dibattito contemporaneo sulla città, nella convinzione che la ricognizione delle condizioni in cui versano gli ambienti urbani sia una questione radicalmente umana, che ci riguarda tutti." -
Per cosa lottare. Le frontiere del progressismo
Democrazia radicale e cambiamento climatico, femminismo e orgoglio LGBT, black activism e nuovo internazionalismo, inclusione al tempo dei big data e migrazioni come processi di ridefinizione della cittadinanza. Quali sono oggi i temi di frontiera che tracciano le rotte per una nuova politica progressista? Guardando alle tesi più radicali della letteratura internazionale, il libro prende in esame le prospettive che hanno il coraggio di cambiare e di proporre orizzonti per cui valga la pena lottare. -
Lavoro apolide. Freelance in cerca di riconoscimento
Freelance, partite Iva, lavoratori creativi e cognitivi. Sono il simbolo del lavoro divenuto ""apolide"""", senza cittadinanza né riconoscimento giuridico. Sono i professionisti autonomi, figure chiave del capitalismo snello postindustriale. Un modello che chiede figure professionali molto qualificate, specializzate e flessibili, ma che al contempo non offre né sicurezza sociale, né condizioni economiche adeguate. A partire da un progetto di ricerca europeo che in chiave comparata ha preso in esame la qualità del lavoro autonomo tra i Paesi dell'Unione, Renata Semenza e Anna Mori fotografano il nuovo lavoro, sospeso tra professionismo e precarietà, indipendenza e mancanza di tutele, solitudine ma anche capacità di auto-organizzarsi e farsi portatore di nuove domande di rappresentanza collettiva. Prefazione di Sergio Bologna."" -
Le conseguenze del futuro. Sei dimensioni di cambiamento, sei voci di futuro declinate al presente
Il nesso tra conoscenza e politica con Ermanno Bencivenga. Miguel Bensayag e la formazione come pratica sociale. L'economia politica e la lotta alla povertà secondo Rafael Correa Delgado. La relazione tra qualità di vita, salute e disuguaglianze studiata da Kate Pickett. Raj Patel e il suo impegno per la sostenibilità della filiera agroalimentare e la food justice. Le città tra conflitti e nuovo cosmopolitismo nella visione di Ash Amin. Sei grandi interpreti della contemporaneità ci accompagnano tra le contraddizioni e le potenzialità del presente, per ricordarci che il cambiamento siamo noi e che siamo tutti chiamati, come ricorda Elena Pulcini nella sua introduzione, a un impegno di cura verso il mondo vivente. -
Dieci idee per ripensare il capitalismo
Arretramento delle condizioni di vita, gradi sempre più acuti di marginalizzazione sociale, distruzione dei patrimoni ambientali e distribuzione iniqua della risorse. È tempo di invertire la rotta. Dieci idee per ripensare il capitalismo sfida l'assunto secondo cui le regole del gioco sono date: le alternative al capitalismo per come si è affermato negli ultimi decenni di regime neoliberale esistono, occorre avere il coraggio di esplorarle. Studiosi affermati e giovani ricercatori si fanno interpreti di proposte e ipotesi di lavoro capaci di profilare modelli economici più giusti, democratici e sostenibili. Prefazione di Massimiliano Tarantino. Introduzione di Enzo Mingione. -
Dizionario minimo del gesto. Corpo, movimento, comunità nella danza di Virgilio Sieni. Ediz. a colori
È il nostro corpo a portarci a spasso nel mondo. Sono le potenzialità espressive del gesto a metterci in comunicazione con gli altri. È il movimento a tracciare opportunità di incontro e di scoperta. La danza di Virgilio Sieni non è solo performance, ma un'esperienza di conoscenza e rigenerazione che ci rimanda alla nostra corporeità e alla reciproca interdipendenza. Un viaggio da intraprendere insieme - tutti noi, danzatori non professionisti - per dar vita a un ""gruppo in cammino"""". Un dizionario minimo per passare in rassegna gesti e movimenti quotidiani - camminare, toccare, voltarsi - per mettere così in discussione le nostre rigidità. Un tragitto tra significati cui Sieni ci accompagna usando metafore, riferimenti iconografici, memorie personali e ancestrali per superare gli automatismi e per aprirci a un modo più autentico di sentire e di sentirsi al mondo. La parola e il disegno sono i due linguaggi che introducono all'universo artistico di Sieni: gli schizzi di Arianna Vairo formano un alfabeto danzante che le parole di Mattia Palma traducono in un dizionario, di certo parziale ma in cui ogni parola si inanella alla successiva mostrando che il senso si dà proprio nel ritmo e nella dinamica. Con un'intervista a Virgilio Sieni."" -
Sotto padrone. Uomini, donne e caporali nell'agromafia italiana
Un viaggio nel cuore delle agromafie, tra caporali che lucrano sul lavoro di donne e uomini, spesso stranieri, sfruttati nelle serre italiane. Braccianti indotti ad assumere sostanze dopanti per lavorare come schiavi. Ragazzi che muoiono - letteralmente - di fatica. Donne che ogni giorno subiscono ricatti e violenze sessuali. Un sistema pervasivo e predatorio che spinge alcuni lavoratori a suicidarsi, mentre padroni e padrini si spartiscono un bottino di circa 25 miliardi di euro l'anno. Un viaggio, quello di Omizzolo, condotto da infiltrato tra i braccianti indiani nell'Agro Pontino e proseguito fino alla regione indiana del Punjab, sulle tracce di un trafficante di esseri umani. Un'inchiesta sul campo che parte dall'osservazione e arriva alla mobilitazione: scioperi, manifestazioni, denunce per rovesciare un sistema che si può sconfiggere. -
Atlante delle città. Dieci ritratti urbani per un viaggio planetario
Johannesburg, Ulan Bator, Londra, San Paolo, Bucarest, Jaffa, Napoli, Mumbai, Caracas, fino al Mediterraneo come simbolo delle nuove frontiere che respingono e privano dello status di cittadinanza. Dieci cartoline mettono in luce i tanti modi di essere e fare città: un atlante di ritratti urbani per un viaggio attorno al mondo. Chi soffre la città nell'epoca dell'urbanesimo planetario? E come si resiste ogni giorno agli urti derivanti da speculazioni ed espropriazioni di diritti inalienabili, a partire da quello all'abitare? Come si può far fronte a diseguaglianze sempre più aspre tra chi prospera e chi soccombe? Se le città sono specchio delle iniquità del capitalismo contemporaneo, osservarle da vicino permette di cogliere i semi di un cambiamento possibile. Ma come farlo oggi che le forze economico-politiche e le scienze urbane sembrano aver smarrito il contatto con i sogni e i bisogni - complessi, conflittuali, plurali, ma vivi - delle città? Partendo dai vissuti di chi le abita, procedendo per tensioni e contraddizioni, lungo linee di fuga generative di forme di convivenza più giuste e inclusive. -
L' arte di vivere insieme. Secondo Manifesto convivialista. Per un'alternativa al neoliberismo
I giovani in Occidente cominciano a mobilitarsi contro il riscaldamento climatico. Le persone scendono in piazza in opposizione a tiranni e dittature. Le disuguaglianze diventano il bersaglio polemico di cittadini che chiedono giustizia sociale e ambientale. Il libro nasce per raccogliere e rispondere a queste voci, proponendo una filosofia politica alternativa al neoliberismo. Questo Secondo Manifesto convivialista è stato sottoscritto da oltre trecento autori: non solo personalità accademiche, ma anche scrittori, attivisti, artisti di fama internazionale e di diversa provenienza geografica. Un lavoro collettivo per immaginare nuove formule di convivenza orientate ai principi della cooperazione, della democrazia, del dialogo tra culture, della pari dignità, della responsabilità ecologica. Prefazione di Elena Pulcini.